Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
A ciascuno il suo: il perfido tenente de Ligne ha toccato con mano cosa si ottiene a vivere da debosciati, ben gli sta! Bernadette ha diritto ad essere felice come chiunque altro, forse questa felicità inaspettata potrà arrivare proprio dal suo nuovo "amico". |
In questo capitolo diciamo addio per sempre e senza alcun dispiacere al conte di Compiègne che tanti crimini ha commesso e che è stato ignominiosamente privato dei funerali, come succedeva a quei tempi con assassini, prostitute ed anche con chi si suicidava. Anzi che gli hanno consentito di riposare nella tomba di famiglia perché in genere i reietti stavano in terra sconsacrata. Fosse stato per me, lo avrei gettato tra le ortiche ed i rovi o scaraventato in una fogna, tanta è l’antipatia che mi faceva. Il suo comportamento con Geneviève è stato abominevole, non si è mai interessato del figlio, ha rubato importanti documenti di stato, ha rapito i figli di Oscar e di André, ha ucciso il conte Jules de Polignac, ha brigato per tutta la vita in affari oscuri ed in attività di spionaggio, ha ingannato una suora ed alla fine ha rapito la povera Bernadette, trascinandola nelle catacombe di Parigi. Io lo avrei lasciato là a marcire in mezzo alle ossa. Oscar ed André sono stati sin troppo buoni a convincere il parroco ad attenuare l’ostracismo ed a riservargli qualche preghiera. Giusto perché c’era il figlio adolescente ed incolpevole delle malefatte paterne altrimenti questo losco personaggio non avrebbe meritato un bel niente. Anche la sua degna madre ha avuto un destino migliore di quello che le sarebbe spettato. Ha perso la ragione a causa della morte del figlio e forse anche per l’età ed il fratello, già provato da un grave lutto, ha scelto di risparmiarle il manicomio, forse anche per non screditare ulteriormente la famiglia. Così questa donna crudele, vera artefice di tutti i mali della povera Geneviève, trascorrerà il resto dei suoi giorni priva della ragione, ma al caldo, al pulito ed al sicuro, ben nutrita e protetta, a differenza di altri malati di mente di sicuro meno malvagi di lei. |
Che bel capitolo questo! |
Ciao Agrifoglio. Mi hanno colpita Oscar e André nella loro insistenza con il Parroco, mostrano sempre di essere delle persone meravigliose. Ho letto con interesse la lettera dell'imperatrice Maria Luisa e scopriamo del tesoro dei Cavalieri di Malta in Corsica. Come ha detto Oscar con queste poche righe l’Imperatrice arreca un grave danno al suo consorte ma ha le sue motivazioni. Quello che si nota é che Oscar e André non possono mai stare tranquilli in questa tua affascinante e avventurosa storia. Rosalie questa volta é davvero decisa e posso comprendere il suo stato d'animo. Alla fine non si deve stare poi cosí male alle terme di Vichy. La parte che mi é piaciuta di piú in questo capitolo é stata quella con Jeanne. Jeanne é sempre Jeanne nel parlare di diadema, brillanti, smeraldi, perle e ho letto con partecipazione il suo dialogare con Alain. Poi l'azione dove é suggestivo il ponte, il vento. Emblematico quel sorriso nel finale. Le immagini sempre ben scelte. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Un altro magnifico capitolo cara Agrifoglio che ci mostra al suo inizio che fine fanno i ribaldi che attentano alla pace degli altri Il conte di Compiègne ha condotto un’esistenza all’insegna del vizio e del crimine ed ha messo a dura prova la pazienza di tutti ed ora tutti sono ansiosi di sotterrarlo alla svelta e di non pensarci più . I funerali gli sono stati negati in quanto pluricriminale ed esclusivamente per non accrescere la vergogna del giovanissimo figlio Oscar ed Andrè riescono ad estorcere al parroco qualche preghiera per annacquare la damnatio memoriae e dare una parvenza di rispettabilità ad una vicenda molto scabrosa. Chi per un motivo chi per un altro tutti hanno disertato questa pantomima di esequie e quando la lapide è stata calata a copertura della cripta di famiglia tutti hanno tirato un sospiro di sollievo. Il figlio non userà mai il titolo del padre ,l’ex moglie non ha tardato a sostituirlo e la salute mentale della madre non è sopravvissuta di troppo al decesso del figlio segno che un legame simbiotico e non troppo normale li univa In tutto questo squallore attutito dall’assist generoso di Oscar ed André si è distinto l’intervento magnanimo del vecchio conte de Girodelle che malgrado gli attriti del passato, non ha esitato a provvedere alle esigenze della sorella ormai priva dell’uso della ragione anche se io avrei preferito vederla precipitare nella fossa insieme alla bara del figlio degenere ahahahahah!!!! André nel soccorrerla ha dato prova di assenza di perfezione e di una comune defaillance da essere umano come gli altri ahahahahah!!!!!! |
Quasi quasi mi dispiace per Napoleone: tutte le sue mogli lo hanno tradito fornendo informazioni al "nemico". Ma d'altronde è noto che chi semina vento raccoglie tempesta. |
Carissima, |
Che squallore i non funerali del conte di Compiègne e quanto disagio e quanta vergogna hanno procurato! Dietro di sé quest’uomo ha lasciato soltanto macerie, un’ex moglie che non lo può vedere e che è venuta alla sepoltura insieme al nuovo fidanzato, un figlio il cui unico pensiero è cancellarlo anche dall’araldica, una madre impazzita ed una famiglia di zii – cugini che hanno fatto a scarica barile su chi ci doveva andare. |
Ciao Agrifoglio, con questo capitolo mi hai letteralmente sorpresa, eravamo rimasti addentrati nella profondità inquietante e sconvolgente delle catacombe parigine per poi riemergere e ritrovarci al cospetto di un altro " tesoro " nascosto: quello dei cavalieri di Malta , trafugato da Napoleone, di cui Alain ben conosceva il nascondiglio e che " stranamente " aveva rivelato a Jeanne. Già. Da chi altrimenti lei ne sarebbe venuta a conoscenza? |
Buongiorno Agrifoglio, |
“Qualche volta, fare la carogna è la sola cosa che resta a una donna”. |
Ciao Agrifoglio, |
Buona sera Agrifoglio. Un capitolo quasi tutto incentrato sulle figure femminili e su ciò che arrivano a fare per quella che, secondo loro, è una buona causa. Qualcuna è più "carogna" delle altre: Jeanne è sempre in cima alla top ten, ma, forse, ha voluto veramente un po' di bene ad Alain che le ricambia la cortesia, tanto per fare un'altra citazione, al contrario però.... L'Imperatrice impara a fare politica e Oscar trova il Tesoro di Malta. Intanto Rosalie riesce a mandare Bernadette alle terme, dove ci saranno altri nodi da sciogliere. Una donna che per tutta la vita è stata una grande carogna ha perso il senno dopo aver perso il figlio ma non viene punita ma perdonata. Veramente magnanimo il Conte de Girodel. Complimenti, ancora una volta la tua scrittura coinvolge e convince. |
Innanzitutto complimenti! Parto dal fondo e dalla citazione: è ciò che dice la datrice di lavoro di Dolores Clayborne nel bellissimo film "L'ultima eclissi ",film che amo molto. L'Imperatrice Maria Luisa indica l'ubicazione del Tesoro di Malta per rallentare il marito e tornare in Austria col figlio. Il funerale di Maxence è fatto in sordina ma Oscar, André e l'anziano Girodel fanno in modo di non umiliare il giovane Marchese e Geneviève, che ne ha già passate tante. Rosalie, finalmente, riesce ad imporsi alla figlia e a farla andare alle terme. Jeanne è una carogna...ma, nonostante riesca a fuggire col figlio, non infierisce su Alain, anzi gli salva la vita. La maternità le ha fatto bene. Attendo il seguito con curiosità. A presto. |
Jeanne non ha tutti i torti sulle cause delle sue azioni, ma sono le azioni ad essere sbagliate! E poi, è riuscita a fuggire ancora una volta.. |