Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Tanti equiibri sono saltati: quello di Alain, che è sconvolto per la nipote "abbandonata " dallo svizzero, ma a quanto pare Ève ha un piano. L'equilibrio mentale di Bernadette sembra cedere alle turbe che le provoca il tenente de Ligne e giunge a pensare ad una soluzione estrema ma viene rapita, ma da chi? L'Imperatrice Maria Luisa ha un grosso incarico da affidare, chissà che cosa riguarda. Antigone mantiene il suo aplomb e dimostra carattere. Oscar, invece, scopre che qualcuno ha messo le mani sulle cartine del tesoro e noi sappiamo che ci sono parecchi indiziati. Capitolo superbo, come sempre. Attendo con estrema curiosità il seguito. Un caro saluto. |
Sono meravigliata dalla capacità che hai di creare le situazioni più disparate in poche righe e di tratteggiare così bene personaggi a volte virtuosi, a volte grotteschi, altre volte probabili nelle singole cose che fanno, ma improbabili nel complesso. |
Un altro splendido capitolo cara Agrifoglio che inizia con un personaggio che si era soltanto intravisto in questa storia corale dalle molteplici sfaccettature Parlo della piccola Giselle de Bourges la figlia di Diane nonchè nipote di Alain .La narrazione si apre nel bel mezzo di uno psicodramma con la ragazzina che urla e si dispera perché il conte Albrecht von Alois l’ha piantata in asso dopo un corteggiamento lungo ben alcune settimane . Sembra di vederla volteggiare per stanze e corridoi, sedersi su una sedia stendersi sul letto e poi riprendere il grand tour de la maison ahahahah!!!!! La madre teme di vederla morta ed il padre di vederla pazza e tutto perché strilla un po’….. Ma se invece l’avessero ignorata? Secondo me si sarebbe calmata molto prima…… Genitori apprensivi e come trovarli……. Alain poi sembra un pazzo ,si trattiene a stento dall’andare in cerca del conte von Alois si preme le tempie, sbuffa , le narici gli fumano come quelle di un toro e ricorda un passato ormai remoto in cui la sorella stava per suicidarsi per amore E tutto perché un boy friend l’ha lasciata dopo un insulso corteggimaneto durato una manciata di giorni A questo punto la contessa Eve de Lis prende in mano la situazione giocando di grandissima astuzia Con Alain fa leva sul senso di responsabilità e sull’affetto per la nipotina dicendogli che la nonna è vecchia la madre pensa già a chiamare i becchini ed il padre risolve tutto con i salassi e quindi soltanto lui , Alain può prendere le redini del cavallo e salvare la nipote dal suicidio o dalla pazzia . Con la ragazzina invece gioca d’ingegno instillandole lo schifo per le sanguisughe ed il desiderio di rivalsa riprendendosi il fedigrafo ma concordo con chi ha scritto che tutta questa preoccupazione in un’avventuriera è fuori luogo e che avrebbe fatto meglio dal suo punto di vista ad approfittare del caos per mettersi in cerca del tesoro dei cavalieri di Malta…… Qunat’è strana Eve de Lis!! |
Buonasera, ben trovata. |
Questo capitolo ci insegna che la mancanza di buon senso è ereditaria e se possibile peggiora di generazione in generazione…… Diversamente Giselle non avrebbe replicato, aumentandole, le stranezze della madre. Lei almeno ha di buono che fa macello davanti a tutti, tirando giù la casa dal tetto alle fondamenta mentre Diane, zitta zitta, aveva organizzato un suicidio. |
La storia di Bernadette purtroppo è un crescendo di disgrazie, di sogni infranti, di cattiverie, di soprusi, di occasioni mancate e di treni persi o presi troppo precipitosamente e poi deragliati. |
Qualcuno, più di uno, mente. Mi sembra che diverse giovani donne siano state usate per ottenere informazioni altrimenti inaccessibili. |
Ciao Agrifoglio. Ho sorriso nel leggere di Alain che ha detto cosa siano le Villi. Nonostante questo mi dispiace per il suo stato d'animo nei confronti della nipote. Mi è piaciuto come Ève abbia parlato a Giselle anche se dovrei conoscere meglio la prima. Rosalie é preoccupata per Bernadette, mi dispiace davvero per questa povera ragazza. Saró curiosa di sapere di piú riguardo Maria Luisa e il Conte von Neipperg ma soprattutto del tesoro dei giacobini. Ho apprezzato molto Oscar e André che vogliono aiutare Bernadette che peró decide purtroppo di farsi giustizia da sola, non puó piú aspettare. Ma la rapiscono. Chi sará stato e soprattutto é qualcuno che vuole farle del male oppure no? Emblematico quel fazzoletto nel finale. Tutto interessante tra le emozioni dei diversi personaggi e l'agire. Sono lieta che nel prossimo capitolo alcuni misteri saranno svelati. Un caro saluto. |
E’ un capitolo di tanti equilibri rotti questo, machiavellicissima Agrifoglio, con effetti a volte devastanti per il diretto interessato e per chi gli sta accanto. |
Carissima Agrifoglio, |
Ciao Agrifoglio, non so bene se questo titolo " La rottura degli equilibri" sia il più idoneo, certamente alcune crepe si fanno sempre più profonde e ,a tirare a lungo una corda, questa si spezza. Io lo definirei il capitolo degli " enigmi". |
Povera Bernadette. Essere perseguitati, inseguiti, spiati e ricattati è devastante e chi si macchia di un tale crimine non merita pietà. Il Tenente de Ligne non merita pietà. Tuttavia, anche se Bernadette ha fatto bene ad armarsi per difendersi, spero che non cercherà vendetta e che non sia costretta a sparargli. Credo che non si perdonerebbe mai, per quanto ignobile sia de Ligne. Ma è stato lui a rapire Bernadette? |
Ciao Agrifoglio, |
No, però così non vale: ci lasci sul più bello! Bernadette ha scelto una via rischiosa e non del tutto giusta, ma è ormai esasperata. Cosa avrà chiesto la presunta imperatrice al suo fedelissimo? |
Così è stato compiuto il primo passo verso l'individuazione del tesoro dei Giacobini. L'atmosfera cupa e rigida del monastero di clausura prepara la strada per le catacombe di Parigi che non saranno certo da meno perché prevedo guai seri grazie alle spiccate doti teatrali del Conte di Compiègne... |