Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
24/06/22, ore 20:37

L'immagine tetra che apre il capitolo è il preludio di ciò che succederà; la data è nefasta ma non per chi ci si sarebbe aspettato. Così dopo tanti anni, esperienze condivise, scontri caratteriali, Oscar perde quello che mi piace pensare sia diventato un affetto sincero. E Girodel, con un sommo colpo di classe, fa in modo di addolcire quel loro ultimo incontro.
Intanto a Parigi Bernadette fa un incontro particolare in sartoria. Questa Madame di Lis che ha gli occhi dell’"identico color smeraldo" dei suoi (e forse anche del giovane Conte von Alois) mi dà da pensare...vedremo ;)

Recensore Junior
24/06/22, ore 07:07

Questo capitolo ha inferto un grave lutto alla storia e del resto, sin dall’inizio, vedendo la drammatica immagine di una fucilazione, per giunta in bianco e nero e quindi ancora più cupa e minacciosa, ho capito che qualcosa sarebbe andato decisamente storto. Anche la ricorrenza del 20 giugno 1810 non prometteva bene. Rimaneva soltanto da stabilire a chi sarebbe toccato dover lasciare questa valle di lacrime: André, il conte di Fersen, Girodelle? Mettiamoci pure Alain che non fa parte della missione, ma non si sa mai…. Oscar invece no, perché è la protagonista e se muore lei finisce la storia. Contro ogni previsione storica, è toccato al povero Girodelle salutare ed andarsene, ma qualcosa l’avevo intuita, perché il riemergere della vicenda della moglie ferita e quello screzio alla fine del precedente capitolo dovevano pur essere funzionali a qualcosa.
La missione era già partita un po’ sfortunata perché pianificata all’ultimo momento e mal rifinita ed in più Napoleone era ben determinato ad assassinare il duca d’Enghien. Mi è piaciuto il modo in cui hai descritto la paura dei cocchieri del duca d’Enghien ed anche come hai rappresentato quest’ultimo che mette mano alla pistola e si appresta a fare la conoscenza dei possibili briganti. Ed invece no, si trattava di amici, ma il sollievo dura poco perché Napoleone incombe ed ha arretrato il luogo dove sferrare il colpo. Ecco quindi che inizia un drammatico inseguimento con i cattivi che incalzano ed i buoni che si difendono come possono. Girodelle vuole una fuga finalizzata al salvataggio del duca d’Enghien e non un eroico, ma in quel caso inutile combattimento ed invece sarà proprio lui a dover combattere con maggiore energia e purtroppo a soccombere. Catturato dagli sgherri di Napoleone, sarà portato al suo cospetto e, purtroppo per lui, si rifiuterà di adottare un profilo basso e ciò gli sarà fatale. Credo comunque che, se anche fosse stato più diplomatico, la sua sorte sarebbe stata irrimediabilmente segnata. Napoleone provava dell’antipatia verso di lui sin dal loro primo incontro. Mi sono andata a riguardare i capitoli in cui il generale corso fa la sua apparizione nella storia ed in effetti è così. Napoleone è sempre stato traumatizzato dall’esperienza della scuola militare, quando i compagni di corso si facevano beffe di lui ed istintivamente riportava ogni incontro con gli aristocratici a quel capitolo della sua vita. Girodelle poi gli aveva anche impedito di fucilare il marchese di Saint Quentin ed in quell’occasione gli aveva dato del miserabile e lui non se lo è scordato. Il povero generale va incontro alla morte con stoicismo ed amor di patria, non senza essersi ricordato di affidare al conte di Fersen parole bellissime per i familiari ed anche un estremo chiarimento ad Oscar. Saranno proprio queste parole a confortare la protagonista nel momento del maggior dolore. Oscar, come Rossella O’Hara, giura solennemente di sconfiggere Napoleone perché il mondo è diventato troppo piccolo per loro due. Ed è proprio sull’immagine del mondo che si prepara ad un nuovo tramonto che si chiude il capitolo.
Una parola sulla determinazione di Oscar. Lei era già decisissima a sconfiggere Napoleone che aveva rapito il re e che si era macchiato di gravi atrocità ai suoi occhi durante la campagna egizio – siriana. Le mancava però, forse, il giusto slancio ed anzi in alcune occasioni sembrava molto attratta dalla personalità e dalla genialità di Bonaparte. In alcuni capitoli, Oscar era sembrata addirittura infatuata dalla mente di Napoleone, tanto da suscitare la gelosia di André. Ora, invece, Oscar è stata colpita negli affetti personali e privati e, come sempre capita in questi frangenti, soprattutto a lei, ciò aggiungerà la giusta dose di “cattiveria” alle sue azioni. L’eroina ha quindi trovato la giusta molla che la farà scattare nella battaglia finale.
Giungiamo poi a quelli che definirei incontri ravvicinati del terzo tipo.
Grégoire Henri de Girodelle, inconsapevole del suo prossimo gravissimo lutto, incontra la sua bella Antigone ed è inevitabile un piccolo scontro perché lei attualmente è molto presa dal bel conte von Alois ed il povero Grégoire frigge di gelosia. A chi darà ragione la storia? Albrecht von Alois è sicuramente più affascinante ma è anche un punto interrogativo e finora sembra aver mostrato un volto sincero soltanto a Bernadette, quando l’ha consolata mentre con Antigone ci sono stati soltanto chiacchiere da salotto ed un duetto nel corso della giornata musicale. Il giovane Girodelle è più affidabile e di famiglia per bene, ma Antigone lo conosce da sempre e per ora non ne vuole sapere. Chi dei due sceglierà la bella e impossibile? Oppure tra i due litiganti il terzo gode e spunterà fuori un terzo uomo? O Antigone si farà monaca? Oh Dio, con quel carattere, proprio non ce la vedo, ma non si sa mai…..
Bernadette invece concentra in una giornata gli incontri più strani dell’anno.
Il giovane tenente de Ligne è meglio che si tenga il più lontano possibile perché porta guai. Ha già spezzato il cuore a Bernadette in un’occasione ed anche qui mi è parso troppo arrogante e maleducato per rappresentare qualcosa di buono. E poi cosa ha da offrire? Il ruolo dell’amante? Un po’ troppo poco e sicuramente non adatto alla brava e buona Bernadette.
Quella che suscita la maggiore apprensione però è la fantomatica contessa de Lis. Certo che ne ha di soldi da spendere questa donna! A nessuno sembra normale che una persona, per quanto ricca, faccia regali tanto costosi ad una perfetta sconosciuta. Qui gatta ci cova….. Speriamo che non sia l’ennesima pietra d’inciampo sul sentiero già scosceso della povera Bernadette!
This chapter is wonder!
D.P.

Recensore Master
24/06/22, ore 01:41

Questo non me lo aspettavo! In questa data fatidica per il Conte di Fersen quello che muore, eroicamente, è Girodel. Devo proprio dire che mi è dispiaciuto. Adesso, però, Bonaparte non potrà sfuggire all'ira di Oscar che per l'accaduto, si sente anche in colpa. Henry Gregoire non sa ancora nulla ed è preso dalla gelosia verso il Conte svizzero, cosa che Antigone minimizza. Bernadette è molto sfortunata e incontra il conte de Ligne che è sempre più arrogante. Poi la fanciulla incontra madame Eve che è misteriosamente generosa con lei, gatta ci cova? Sono veramente curiosa di leggere gli sviluppi. Complimenti e a presto.

Recensore Master
23/06/22, ore 21:53

Parto dal fondo:

" – Non mi darò pace finché non vi avrò fermato, ormai ne faccio una questione personale. O la leonessa o l’aquila, il mondo è troppo piccolo per entrambi."
Cara Agrifoglio, che colpo di scena clamoroso! Eravamo tutti in ansia per il conte Hans Axel von Fersen, nell' infausta ricorrenza del suo brutale assssinio, invece lui è rimasto incolume, al suo posto è stato sacrificato Girodel e certamente questa scelta rientra nell'economia della storia, forse è l' ultimo iniquo trionfo di Napoleone Bonaparte, poiché la Leonessa quando viene colpita nei sentimenti, assiste a uccisioni cruente e vigliacche, quando ancora di più si sente responsabile di tali efferatezze, non demorde, lotta fino alla fine pur di ottenere giustizia e non si lascia intimidire da niente e da nessuno neanche dall' imperatore dei Francesi.
Mi è piaciuta la scelta, questa volta di rendere quasi totalmente protagonisti scenografici André, Fersen e Girodel, un capitolo molto intenso ed emozionante concentrato su una missione di salvataggio che, nonostante programmata nei minimi dettagli, non comporta solo rischi ma anche imprevisti .Ma chi sarà stato a fare la soffiata? Comunque onore e medaglia al merito civile per Victor Girodel e la sua generosità: si è fatto catturare ferito, ben sapendo che avrebbe intralciato i suoi compagni e forse loro non avrebbero portato a termine l' arduo compito di scortare il duca Enghien fino alla fine . Non so , non mi risulta che Victor fosse così coraggioso e valoroso, tuttavia io penso(e forse sbagliando) che l' amore per il comandante Oscar non fosse mai completamente sopito....nonostante gli anni e il suo matrimonio con André.
Due parole vorrei spenderle per la misteriosa madame Eve e lo strano atteggiamento che tiene con la giovane Bernadette. Tenendo conto della sfortuna di quest' ultima temo ci siano nuovi guai in vista anche da quel fronte, temo.
Ora ti saluto e ti ringrazio per questa splendida prova di scrittura e l' intreccio veramente lodevole che hai creato. Buona serata!
(Recensione modificata il 23/06/2022 - 10:00 pm)

Recensore Junior
23/06/22, ore 20:11

Un aggiornamento tragico questo cara Agrifoglio con uno dei capisaldi della storia che purtroppo ci lascia, lasciando un vuoto incolmabile in tutti quelli che lo hanno conosciuto ed amato in primis i familiari ( moglie ,figli, padre) ma anche nelle altre guardie reali a cominciare da Oscar che si cruccia di non essersi chiarita con lui quando ancora avrebbe potuto farlo
Ma procediamo con ordine : in primo luogo siamo in presenza di una missione rischiosa e questo lo sapevamo sin dal capitolo precedente Tanto rischiosa che sia Oscar che Girodelle si sono decisi a lasciare a casa i rispettivi pargoli per evitare di mettere a repentaglio le loro vite e la continuità della casata. Poi abbiamo il tempo che non gioca sicuramente a favore dei nostri amici tanto che questi si sono dovuti sottoporre ad un vero e proprio tour de force con tanto di muscoli doloranti ed ossa metaforicamente rotte Anche i cavalli se avessero avuto la parola avrebbero avuto da protestare e da ridire ed in mancanza si sono fatti capire a suon di impennate e gesti nervosi di testa zampe coda e chi più ne ha più ne metta ahahahah!!!!!!! Dicevamo che lo scarso tempo a disposizione ha giocato a sfavore dei nostri eroi impedendo loro di prevedere tutto e di rifinire i piani nei minimi dettagli Bella l’idea di anticipare il blitz di Napoleone Peccato che quest’ultimo ,essendo il grande genio che era, li ha battuti sul tempo , anticipandoli a sua volta, avendo ricevuto una soffiata o avendo mandato qualcuno in avanscoperta. Il risultato è stato che malgrado le energie generosamente profuse Girodelle ed il Conte di Fersen sono stati riacciuffati dagli uomini di Bonaparte e costretti ad ingaggiare una battaglia malgrado le loro intenzioni fossero semplicemente quelle di portare a casa il duca d’Enghien senza prove di forza ed altri virtuosismi da circo equestre Ed è qui che la sorte si accanisce perché il povero Victor Clément de Girodelle viene ferito ad un braccio e generosamente sceglie di restare indietro per non rallentare la missione Il risultato è che il nostro capellone preferito viene accerchiato e pur difendendosi come un leone , fatto prigioniero e portato al cospetto di Napoleone che aspettava l’esito del blitz su una carrozza in cima ad una collinetta. Napoleone ancora ricorda l’insulto a lui rivolto in occasione della vicenda che vide protagonisti il marchese de Saint Quentin e la bella Paolina quando stava per fare fucilare il giovane marchese e Girodelle ed il conte di Canterbury lo costrinsero a desistere Si era legato quell’insulto al dito ed aggiungiamoci pure che già Girodelle gli stava antipatico perché i suoi modi aristocratici gli ricordavano i cadetti dell’accademia militare di Brienne Ora Napoleone ha l’opportunità di svuotarsi le scarpe di tutti i sassolini e di vendicarsi Girodelle è insultato con la stessa parola che un tempo rivolse a Napoleone e fucilato E proprio gli spari della fucilazione sono i rumori che Oscar , Andrè e tutti gli altri avvertono quando giungono al galoppo La scoperta del cadavere è drammatica e tutti si accasciano a terra come –ci dici tu – i membri della compagnia dell’anello dopo la morte fittizia di Gandalf Soprattutto Oscar è prostrata perché si era lasciata col suo secondo con uno screzio ,frutto di antichi livori , che non era riuscita a ricucire per tempo e con i relativi rimorsi Fortunatamente Girodelle aveva avuto la delicatezza d’animo di lasciarle una frase di conforto per il caso in cui non ne fosse uscito vivo ed il conte di Fersen gliela riferisce ( facendo una volta tanto una cosa buona ahahahah!!!!) dando conforto e lenimento alla nostra eroina mentre il marito l’aiuta a risollevarsi Ed ecco che la protagonista giura a se stessa di alleviare il mondo dalla presenza di Napoleone perché questo è troppo piccolo per entrambi
In Francia invece incontriamo Grégoire Henri de Girodelle che ignaro di tutto e già contrariato per essere stato tenuto fuori dalla missione ha un incontro - scontro con la ragazza che ama ,la bellissima Antigone che adesso pare cotta al punto giusto del bello ma forse un po’ troppo fatuo conte svizzero Von Alois Lei accusa lui di essere troppo ombroso ed ingiustamente ostile al nuovo arrivato ma lui non ci sta e respinge indietro tutte le accuse sottolineando una volta di più la fatuità dello svizzero e trattando la sua amata con ironia mista a biasimo
Nello stesso momento anche Bernadette ha un incontro tumultuoso anche più degli amici perché, già agitata ed affranta dalla rottura del suo strano rapporto sempre rimasto sotto traccia con il giovane Antoine Laurent de Lavoisier , si rimbatte nel suo primo amore ,il gretto tenente de Ligne che le rinnova la vergognosa proposta di diventare la sua amante illegittima pur essendo lui legittimamente sposato con una donna brutta e sgradevole ma ricchissima più di Creso e Mida messi insieme Bernadette è sdegnata come e più di prima e gli risponde per le rime ma malgrado tutto avverte con raccapriccio di sentirsi ancora sessualmente attratta da quell’uomo che approfitta delle sue miserie e che non pare avere vergogna e tanto ne è il nervosismo che insorge che ci stava per rimettere l’incolumità del suo ginocchio ( e ‘sta volta non rido) …….
A Parigi nella sartoria di mademoiselle Rose Bertin Bernadette fa il secondo incontro della giornata ,ancora più strambo del primo ma meno irritante almeno in apparenza La contessa Eve de Lis, nuova fiamma di Alain , la riconosce le si avvicina e la tratta con una cordialità ed una familiarità come se la conoscesse da sempre , gratificandola di doni costosi e mettendola in condizione di non poter rifiutare Bernadette è interdetta perché la signora è sicuramente gentile ma ha anche un che di misterioso ed un tratto da femme fatale Del resto l’intera situazione è molto surreale perché non capita tutti i giorni di essere abbordata da una perfetta sconosciuta che ti ricolma di doni Ma che è ,la fata madrina mentre Bernadette è Cenerentola? Ahahahah!!!! Cosa vuole veramente la fata madrina e che cosa c’è tra lei Alain e Bernadette ? Non è che questa contessa è stata innamorata di Bernard ed ora vuole accostarsi alla sua orfana? Non ce lo vedo però Bernard ,col suo atavico odio di classe , a farsela con le nobildonne Ad Oscar a momenti sputava in un occhio mentre ad André glielo ha cavato del tutto ahahahahah!!!! E se la bella Eve de Lis fosse diventata contessa soltanto col matrimonio mentre prima era una donna borghese innamorata di Bernard? Mah, non ci sto capendo più niente, tu vedi di aggiornare al più presto e di dipanare questa matassa superintricata!!!!
Per ora complimentissimi per il testo e per le immagini ed affacciati al più presto su questi schermi!!!

Recensore Master
23/06/22, ore 10:49

Povero Girodel, avevo sperato si salvasse! La povera moglie non sa ancora niente.. Anche i ragazzi però stanno combattendo le loro battaglie.

Recensore Master
23/06/22, ore 10:47

Quale nuovo e coinvolgente capitolo ci hai regalato, cara Agrifoglio. Sai passare da una situazione all’altra, da una concitata ad una più tranquilla, per poi tornare all’animazione di un’altra entro il raggio di poche righe. Indiscutibilmente un dono, il tuo saper approcciare situazioni così differenti tra loro e riportare, al lettore ultimo, le emozioni provate dai soggetti protagonisti di quel preciso quadro che stai descrivendo.
E così la missione si è apprestata a partire, dopo gli ultimi ragguagli. I cavalli hanno corso fino allo stremo delle forze, così come i loro cavalieri, al fine di raggiungere il punto da dove tutto sarebbe partito, il luogo della meta per la liberazione, in suolo per loro straniero, del Duca d’Enghien. Ormai manca poco all’ultimo atto e Oscar, ascoltando questa volta i consigli di suo marito, che l’ha accompagnata, e degli altri militari, si sta disponendo ad osservare da un’altura ciò che accadrà, per andare, eventualmente, in soccorso, qualora ce ne fosse stato bisogno, con il resto del manipolo di guardie che avevano al loro seguito. Coloro che affronteranno “quell’ultimo miglio” saranno Fersen e Girodel. Ancora nella mente di Oscar il diverbio avvenuto con quest’ultimo, convincendosi, a poco a poco, della veridicità delle sue parole. Avrebbe voluto scusarsi con lui e certamente lo avrebbe fatto a missione portata a termine, si spera con successo e senza perdite, anche se un senso profondo di inquietudine si è annidato nel suo animo. Sembra di poter assistere a quella corsa per raggiungere il luogo dove poter prelevare senza rischi il Duca, che starebbe per cadere nella trappola ordita da Napoleone, ma si sa, non tutti i piani riescono alla perfezione, e infatti i Nostri ingaggiano una rappresaglia con una parte dei soldati mandati da Napoleone, decidendo di far scappare il duca insieme a Fersen, mentre Girodel, rimasto ferito nello scontro, sarebbe rimasto a fronteggiare i soldati, per non rallentare la fuga dei suoi compagni. Ed ecco che Girodel si ritrova dinnanzi a un furioso Napoleone, poiché il suo piano è andato fallito, e di fronte alle parole decise e puntuali del generale, vi legge anche un po’ dello sprezzo che quell’uomo ha sempre dimostrato nei suoi confronti, e decide, seduta stante, di farlo giustiziare. Nonostante la corsa folle di Oscar e di una parte delle guardie al suo seguito, quando avvertono degli spari sordi e giungono sul posto ritrovano il corpo esanime di Girodel crivellato di colpi. Lo straniamento e il dolore pervadono i cuori di tutti che non osano neanche proferire parola. Solo Oscar giura a se stessa che avrebbe trovato il modo per annientare Napoleone, liberando il mondo da un incubo. Sembra quasi essere diventata una questione personale tra lei e l’Imperatore.
E dopo l’azione, a dimostrazione della tua capacità di variare registri nella narrazione, ci ritroviamo a Palazzo Jarjayes, dove assistiamo al battibecco tra Antigone e Gregoire Henri de Girodel, che mostra tutta la sua mal predisposizione non appena sente parlare del conte Von Alois, con il quale Antigone ha un appuntamento, insieme ad altri giovani. Ora Antigone ha il bel conte svizzero per la testa e nulla riesce a scalzarlo, per cui Henri decide di lasciar correre per recarsi all’incontro che aveva con Honorè. Entrambi i ragazzi erano stati esonerati dal partecipare alla missione per i troppi rischi che essa presentava, e per non essere stata studiata valutando tutte le incognite relative alla sua realizzazione. Sempre a Palazzo, anche Bernadette fa un incontro che la mette un poco nelle ambasce per le sensazioni, decisamente inappropriate, che le causa. Il tenente de Ligne si approssima a lei, sapendo della rottura della sua relazione-non relazione, con il giovane Lavoisier, per cercare, ancora una volta, di convincerla a frequentarsi, nonostante lui sia ammogliato, ma sembra che a lui la situazione non desti la minima preoccupazione, anzi, dato che vi sono molte persone sposate che si divertono con ragazze disponibili. Bernadette si sente profondamente offesa dalle parole e dall’atteggiamento, decisamente poco consono, di quel giovane di cui si era invaghita. Lo congeda nervosamente e si ritira per portare a termine ciò che doveva fare, ritirando da Rose Bertin degli abiti per Madame de Jarjayes. Ed è proprio presso l’atelier che fa la conoscenza della contessa Eve de Lis, la quale si presenta a lei come se la conoscesse da sempre, per il solo fatto che sono in collegamento con persone che frequentano entrambe. Eve fa anche un costosissimo regalo a Bernadette, la quale si ritrova a non riuscire a non accettare tanta generosità, e che pare più una pagina di romanzo che realtà, forse chiedendosi cosa avesse voluto sottintendere la donna, nel congedarsi da lei, con quelle parole circa la non accettazione di un suo rifiuto e che, se avesse dovuto avere bisogno di qualunque cosa, avrebbe potuto, serenamente e senza esitazione, rivolgersi a lei, che è praticamente una sconosciuta. Penso che Bernadette mediterà a lungo su queste parole e su tutta la situazione fuori norma che ha appena vissuto.
Altro intenso e interessantissimo capitolo, nel quale abbiamo dato l’addio ad un personaggio di punta della storia e che sicuramente inciderà nel prosieguo. Sempre complimenti e a presto!

Recensore Veterano
19/06/22, ore 21:34
Cap. 2:

Ciao!
Scusa se sono sparita, ma sono stata "inghiottita" dalle mie storie, e come ti ho detto quando recensisco lo faccio bene!
Qui abbiamo un tentativo di complotto/diffamazione che riuscito così male può essere ordito solo da "Il gatto e la volpe", ma intanto c'è chi ci crede perché, ovviamente, il popolo è sensibile alle cose più ovvie e le sue risposte sono sempre quelle sbagliate.
Grande impatto psicologico ha ovviamente il dramma di Andrè, che per quanto sia riuscito a tenere segreta la propria condizione, in questa storia fortunatamente viene beccato, e quindi possiamo sperare in un epilogo meno disgraziato...
Eccellente appunto finale sulla tosse di Oscar...altro dramma che mi ha rovinato l'infanzia e che io già so che tu saprai riscattare!
Alla prossima, e sempre complimenti!
Strega1981

Recensore Junior
05/06/22, ore 23:24

Ciao Agrifoglio e scusa il ritardo.
Grandioso questo capitolo!
Josefine si è sentita tradita da Napoleone e così si vendica tradendolo a sua volta, Oscar non sa cosa pensare ma André le chiarisce un pò le idee: una donna tradita è molto pericolosa.
Anche la piccola Bernadette è tradita da Antoine che non si mette contro i voleri dei genitori.
Un grande smacco per Oscar dover ammettere che Girodel ha ragione, ma tant'è.
Il nostro Alain fa sul serio con la vedova ma lei vuole il matrimonio.
Come sempre ogni carattere e ogni dettaglio sono curati fin nei minimi termini.
Il 20 giugno 1810 è una data importante e corrisponde alla morte di Fersen, chissà cosa succederà nella tua storia...
Complimenti.
(Recensione modificata il 05/06/2022 - 11:26 pm)

Recensore Master
04/06/22, ore 15:52

Ciao Agrifoglio. Ho letto con interesse il dialogo tra Oscar e la Viscontessa. La prima chiede ad André se si puó fidare della donna, io penso di sì, vedremo. Mi ha colpito quanto abbia detto André riguardo la donna del cuore ferito, della rabbia, di odio e amore che possono coesistere. Che dispiacere leggere quanto abbia detto Antoine. Povera Bernadette. Mi é piaciuto leggere di Alain con quella donna nel loro interagire. Oscar nonostante gli anni che passano é sempre in prima linea e non poteva che essere cosí. Stupende le immagini. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 04/06/2022 - 03:54 pm)

Recensore Junior
01/06/22, ore 09:56

Un altro bel capitolo dove a prevalere sono il dubbio e la rottura.
E’ in forte dubbio Oscar che non sa che cosa fare con Joséphine de Beauharnais. La donna non le ha mai ispirato fiducia visto che in passato voleva accaparrarsi André ed ora, poi, con questo suo voltafaccia verso Napoleone diventa un enigma vivente. André sembra comprendere di più le ragioni alla base del comportamento della viscontessa mentre Oscar proprio non si capacita di un simile tradimento ai danni di un uomo vicino al quale è vissuta per anni fino a pochi giorni prima. Per questo pensa ad una spia e ci va con i piedi di piombo anche se il tempo a disposizione è scarso.
Oscar è dubbiosa pure sul comportamento da tenere con Girodelle che in un primo momento vorrebbe addirittura deferire alla corte marziale tanto la ha fatta infuriare, ma del quale poi riconosce le ragioni, non senza un preventivo ed acceso confronto con André. Il suo subalterno ha un approccio più saggio e cauto con la vita militare in generale e le singole missioni in particolare mentre Oscar è sempre stata più impulsiva ed ardimentosa, ma forse, essendoci di mezzo anche i rapporti diplomatici tra due stati, una certa prudenza è d’obbligo.
Oscar è anche in dubbio sulla sorte che avrà la ricerca del tesoro dei giacobini dal momento che si è accorta che qualcuno ha manomesso gli appunti, asportandoli dal cassetto dove erano custoditi, ricalcandoli e copiandoli con la carta carbone ed infine riposizionandoli malamente. Oscar, André ed il generale de Jarjayes si erano già accorti di essere spiati da Robert Gabriel de Ligne e perciò adesso i principali sospetti ricadono su di lui anche se l’accesso al palazzo non era limitato al giovane, specialmente nel corso della giornata musicale e quindi tocca stare con gli occhi aperti.
Dubbioso è pure Alain la cui nuova compagna è una donna che definirla enigmatica è dire poco, a partire da quella veletta scura che la tiene celata al mondo. La donna è accattivante e civettuola, ma anche ben determinata. Respinge Alain, rifiutandosi di diventare la sua amante e poi lo tiene stretto a sé stringendogli il braccio. Alain non sa come catalogare la bella Ève de Lis il cui rifiuto non si spiega. Non si tratta di una timida donzella né di una donna tutta casa e chiesa – e per questo gli piace tanto – malgrado l’età è ancora bella, ma allora perché tanto ritegno? Non sarà perché come contessa ha una posizione elevata e non vuole compromettersi con un uomo meno blasonato e danaroso di lei? Il dubbio fa impazzire il povero Alain, ma contemporaneamente lo eccita.
Dubbioso è anche Honoré che proprio non riesce ad approvare la scelta della sorella di inseguire il vanitoso ed un po’ inconsistente e fatuo Albrecht von Alois quando ha a sua disposizione il più affidabile e devoto Grégoire Henri de Girodelle la cui pazienta è enorme, ma non illimitata. Antigone rischia di restare senza niente e di cadere nel ridicolo e, benché sia intelligente ed istruita, proprio non lo vuole capire. Honoré ha molti dubbi sulle reali intenzioni di questo giovanotto spuntato fuori dal nulla e se avesse una gomma per cancellare, lo farebbe sparire senza colpo ferire! E’ gustosa la scena di questi battibecchi tra i due fratelli, tra l’altro quasi coetanei e quella del loro armeggiare con le mele, come anche il padre in gioventù faceva!
C’è anche rottura nel capitolo. La traumatica rottura tra Joséphine de Beauharnais e Napoleone è quella che ha dato il la al tema principale del capitolo. La donna si è sentita tradita – come dice il titolo – e scalzata da una rivale più giovane ed importante di lei, sposata non soltanto per assicurare un’alleanza, ma anche una numerosa discendenza alla dinastia dei Bonaparte. Joséphine si è vista disprezzata, calpestata, abbandonata e rifiutata ed ora, non potendo ingaggiare una lotta impari con persone più potenti di lei e dalla volontà più ferrea, dà libero sfogo ai suoi sentimenti esacerbati dandosi a sua volta da fare per disprezzare, calpestare, abbandonare e rifiutare Napoleone. André, grande esperto di sentimenti e sondatore dell’animo umano, sa bene che sentimenti contrastanti come amore ed odio, passione e sete di vendetta possono coesistere e sa anche che non bisogna sottovalutare il potenziale distruttivo di una donna tradita.
La rottura sancisce la fine della storia tra Bernadette ed il giovane Lavoisier. La ragazza ha fatto di tutto per far funzionare questo rapporto ed anche Antoine Laurent, a modo suo, ha tentato di farlo andare avanti, procrastinando il momento della decisione finale e nascondendo la polvere sotto il tappeto per von dover scegliere tra amore e famiglia. Questo comportamento si è rivelato, per sua stessa ammissione, dannoso e senza costrutto. Il giovane cede alla volontà genitoriale non senza conflitto e senza dire a Bernadette i veri motivi del suo rifiuto, ma fornendole soltanto delle patetiche scuse. Alla ragazza non resta altro che asciugarsi gli occhi e tornare a casa.
Una rottura potrebbe esserci anche tra Oscar e Girodelle. Dopo anni di silenzi e di devozione, il secondo di Oscar esterna infine il malanimo conseguito al ferimento della moglie nel Bois de Boulogne che non ci sarebbe stato se Oscar fosse stata più accorta e rispettosa dei suoi consigli. Dopo anni di fedeltà, l’uomo non si trattiene dallo scagliarle addosso tutto il suo disappunto unito al biasimo per tanta avventatezza e per un atteggiamento accentratore che rischia non soltanto di compromettere il buon esito delle missioni e di mettere a repentaglio la vita delle persone, ma anche di minare il rapporto di fiducia tra comandante e suoi sottoposti.
Questo capitolo lascia la porta aperta a vari scenari e non vedo l’ora di leggere il prosieguo!

Recensore Master
30/05/22, ore 17:36

Cara Agrifoglio,
i fremiti tirannici di Napoleone sono arrivati all'episodio del duca di Enghien, che, anche nel tuo lungo romanzo distopico, non poteva mancare per tratteggiare la personalità di Bonaparte, anzi, come amavano dire i suoi detrattori, per sottolinearne le origini non prettamente francesi DOC, "Buonaparte". Ache storicamente, fu una vicenda che rappresentò un autentico trauma per molti intellettuali, che iniziarono a prendere le distanze da Napoleone, o se ne discostarono apertamente. Decisamente, un momento di svolta per Monsieur l'Empereur: l'opinione pubblica, anche quella meglio disposta, iniziò a scoprire la vera faccia dell'uomo, quella che i suoi nemici conoscevano bene.
Menzione speciale per Alain, che frigge d'amore, e di desiderio, per la bella vedova, e cui spero che la donna non stia riservando una brutta sorpresa.
A presto!
d

Recensore Veterano
30/05/22, ore 06:42

Il fatidico 20 giugno si avvicina e Fersen è coinvolto in una missione organizzata in fretta e alla meno peggio, ma meglio di così non si poteva fare. Anche qui, come nella Storia, sarà per lui la data fatidica?
Ci sono sempre risultati esplosivi quando la rabbia covata per tempi più o meno lunghi viene a galla: una donna tradita e umiliata può diventare un'arma micidale. E il dialogo tra Oscar e Victor genera scintille: dopo una vita dedicata ad imprese militari un po' più di oculatezza sarebbe d'obbligo ma è anche una vita che l'irruenza di Oscar de Jarjayes viene mitigata da Andrè Grandier...
Incuriosisce l'interessamento di Eve per Bernadette...come fa a conoscerla e cosa si nasconde dietro quel "verde luccichìo"?

Recensore Junior
29/05/22, ore 20:50

Che sorpresa, carissima Agrifoglio una Joséphine de Beauharnais in versione revenge che mandata via dal suo uomo dalla porta di servizio ne svela i piani alla sua nemica di sempre!!! Del resto si sa che la vendetta è un piatto che va servito freddo e la bella viscontessa creola non se lo fa ripetere due volte……. E’ tipico di una donna passionale cercare soddisfazione nella vendetta .Joséphine de Beauharnais è stata rimpiazzata dal modello nuovo di zecca ,una diciottenne figlia di un imperatore e proveniente da una famiglia notoriamente prolifica . Si è giocata le ultime carte nel capitolo precedente ma non c’è stato nulla da fare Napoleone non si è mosso a compassione e l’ha cacciata via in malo modo Ora lei vuole fargliela pagare perché come sintetizza perfettamente André amore ed odio, tenerezza e vendetta possono coesistere ( e Catullo ne sa qualcosa ahahahahah!!!!!!) ma facendogliela pagare infliggerà una grande pena anche a se stessa
La viscontessa deve conquistarsi la fiducia di Oscar che vede in lei una possibile spia e che proprio non si fida memore anche dei tentativi di seduzione che la dama aveva esperito nei confronti di André per cui si era presa una bella cotta Proprio André è più propenso a crederle e ciò scatena la momentanea gelosia di Oscar che però si acquieta quando capisce che l’uomo è interessato soltanto al successo della missione
Non sono momenti facili per Oscar che si è accorta che i suoi appunti sono stati trafugati e mal riposizionati e che adesso deve organizzare una missione pericolosa e delicata in soli cinque giorni coprendo oltretutto la distanza tra Parigi e Kehl Missione Impossible ahahahah!!!!!! Ci sarà anche Tom Cruise? Sento già la musichetta ahahahahah!!!!!
Proprio nella fase organizzativa della missione sono suonati i tasti dolenti perché Oscar da perfetta accentratrice vorrebbe presenziare dall’inizio alla fine mentre Girodelle più assennato ritiene preferibile che non tutti gli ufficiali superiori si espongano onde evitare che le guardie reali siano decapitate di tutti i loro vertici se le cose andassero male (eventualità possibilissima ) C’è anche da evitare l’incidente diplomatico perché se le autorità del Granducato di Baden scoprissero il solo Girodelle questi potrebbe sostenere il colpo di testa individuale mentre se ci fosse anche Oscar la missione segreta con annesso sconfinamento territoriale sarebbe palese .Oscar ed André poi si sono occupati in esclusiva della ricerca del tesoro dei giacobini e se morissero le ricerche dovrebbero ripartire da zero Le argomentazioni di Girodelle non sono sagge , sono più che sagge ma Oscar reagisce male Forse perché si sente sminuita nella sua autorità forse perché sta attraversando un momento di stanchezza in cui tutto sembra andare storto, la sua reazione non è da lei Girodelle allora ,fino a quel momento impeccabile si innervosisce e ricorda ad Oscar la missione in cui madame de Girodelle stava per rimetterci la vita perché coinvolta da Oscar stessa contro il parere del marito .L’atmosfera si fa incandescente con reciproche accuse e recriminazioni e con una quasi minaccia di deferimento alla corte marziale .Oscar è tesa come una corda di violino Girodelle torna nei ranghi e se ne va ,André rimane imperturbabile e l’attendente Jean cerca di rendersi invisibile come in tutti i casi in cui Oscar esagera , finché la donna non viene ricondotta a più miti consigli da André che con fermezza ed un po’ di stizza le illustra dove ha sbagliato. Oscar quindi torna la persona lucida e giusta di sempre e segue i consigli di Girodelle.
Le cose vanno decisamente male a Bernadette per la quale arriva il momento della resa dei conti nel suo rapporto con Antoine Laurent de Lavoisier figlio La ragazza presagisce il triste epilogo che non tarda ad arrivare .Lavoisier junior inventa dei pretesti immondi a cui non crede nessuno e scarica la giovane con cui ha instaurato un rapporto che non aveva futuro data la ferma opposizione dei genitori. Una sola cosa giusta dice questo ragazzo e cioè che è stato sconsiderato a portare avanti a tempo indefinito un rapporto che non aveva la fermezza e la forza di continuare, dando a Bernadette delle aspettative illusorie Alla povera ragazza non resta che incassare con stile e cercarsi una vettura di piazza che la riporti a casa.
Sempre nei giardini delle Tuileries Bernadette viene avvistata da Alain e dalla sua nuova donna del cuore la contessa Eve de Lis. Alain è molto preso ed in questo rapporto sembra chiaro chi comanda : la bella signora .Alain vorrebbe dare al rapporto un’impronta più carnale ma la bella Eve si oppone fermamente ma perché ?Non è attualmente sposata , è troppo adulta per rimanere incinta, non è timida né particolarmente religiosa ed Alain intuisce che è ancora bella Nonostante ciò si nega ad Alain che comincia a pensare che lei non lo reputi alla propria altezza Magari però lo fa soltanto per accrescere il proprio fascino con il rifiuto perché ha capito che Alain è un po’ farfallone e disprezza le facili conquiste ahahahahah!!!!!!! La dama è misteriosa , indossa una veletta davanti al viso e dosa alla perfezione carattere e civetteria , rifiuto ed incoraggiamento Come il Conte Albrecht von Alois si mostra interessata a Bernadette nel senso che ne prende a cuore lo stato di alterazione emotiva
Proprio Albrecht von Alois è al centro della conversazione tra Honoré e la sorella Antigone. Honoré è scettico e teme che la sorella si renda ridicola e perda la sua occasione con Grégoire Henri de Girodelle che è sì buonissimo ed innamoratissimo ma che non è certo un punching ball da colpire da qui all’eternità : anche la sua pazienza ha un limite! Apprendiamo qualche particolare in più sulla fisionomia del giovane conte ,un neo sullo zigomo sinistro , ed anche che è un gran farfallone ed un uomo molto vanesio che ama fare la ruota del pavone, ma questo lo avevamo capito ahahahahah!!!!!!!! Honoré ammonisce la sorella la quale fa orecchie da mercante ed intanto scopriamo che buon sangue non mente e che i due ragazzi sono entrambi dei gran mangioni di mele, chi sa da chi avranno preso ahahahahahah!!!!!!
La conversazione viene interrotta dal ritorno a palazzo di Bernadette che unisce insieme tre scene e che qui chiude il cerchio Dal volto triste e dal resoconto amareggiato dell’amica i due fratelli capiscono che l’abboccamento è andato storto e che la felicità in amore per Bernadette è un qualcosa ancora da realizzare se mai ci sarà
Un pezzo come sempre interessantissimo e di pregio!!!! Apprezzo la capacità che hai di tenere insieme una storia così complessa con tanti personaggi che vanno e vengono e che non annoia mai Apprezzo anche che ‘sta volta non ci hai fatto aspettare troppo il nuovo aggiornamento……. Spero che aggiornerai di nuovo presto anche perché a giudicare dalla cronologia dovremmo essere vicini alla resa dei conti finale….. Saluti!!!!!

Recensore Master
29/05/22, ore 19:46

Superinteressante questo capitolo.
Josefine spiattella tutto ad Oscar: mai sottovalutare una donna tradita.
Bernadette subisce un altro colpo, povera ragazza.
Iniziamo a conoscere la dama che si accompagna ad Alain, bella, risoluta e decisa.
La discussione tra Oscar e Girodel l'ho proprio immaginato e poi André che non le dà ragione: che smacco dover ammettere che hanno ragione loro.
Il 20 giugno 1810 è la data di morte di Fersen...morirà oppure scamperà questa data infausta come hanno fatto altri nella tua storia?
Attendo con ansia e curiosità, complimenti.
(Recensione modificata il 29/05/2022 - 07:48 pm)