Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
20/05/22, ore 09:52

Ciao cara Agrifoglio, questo capitolo è particolare perché è tutto concentrato da sembianze di apparenza liete e idilliache visioni e note musicali, mentre appena un po' più in profondità si scatena un terremoto interiore di anime inquiete, senza pace, cuori in frantumi, grida soffocate.
Secondo me tutta questa agitazione, oppressione , repressione e negazione di sentimenti, porterà danni in futuro, forse serie conseguenze.
Partendo da Maria Luisa che, alla fine, ( colpo di scena) hai deciso di far sposare a Napoleone come nella realtà storica, con un portato di dolore, disgusto e rifiuto per colui che da sempre aveva imparato ad odiare . Sembra oramai, essersi arresa all' ineluttabile destino ma è davvero così? E cosa farà quando l' ex moglie Giuseppina, certamente più battagliera e determinata metterà in atto il suo piano per spodestare la rivale che le ha rubato lo scettro? Sono sicura che dopo l' umiliazione subita da Napoleone e l' infelice uscita da una porta di servizio, lei farà di tutto pur di riconquistare il potere perduto ; è vero ,le sorelle dell' imperatore la odiano, ma odiano anche Maria Luisa, e se ci saranno mezzi e possibilità lei farà di tutto per screditarla e metterla contro il suo ex .
Un' altra situazione al limite della sopportazione, è quella in cui vive la povera infelice Bernadette che, come la madre Rosalie, è una giovane veramente sfortunata, Lavoisier non la merita eppure lei ha giocato inutilmente tutte le sue carte ma alla fine dovrà rassegnarsi: il ragazzo è immaturo e molto succube dei suoi altolocati, irremovibili genitori .
Ancora c'è un breve cenno proprio a Rosalie: il malore che l'ha colpita non è certamente casuale.....io non voglio pensare a cose brutte, tipo malattie incurabili ( come qualcuna ha scritto .....mamma sia speriamo di no!, povera Bernardette!) però sono convinta che tutti ciò riguardi il giovane nobile svizzero Alois, il quale, guarda caso, sembra conoscere molto bene le sofferenze di Bernardette anche se corteggia Antigone, palesemente invaghita della sua prestanza e bellezza.

In questo capitolo Oscar e André fanno da cornice, come anche il ritorno di Alain. Chissà se torneranno ai vecchi tempi , quando l'amicizia ,la solidarietà e la stima reciproca non erano ancora state intaccate dagli eventi e dalla negativa presenza di quel generale corso tanto ambizioso ora imperatore?
La tua storia è sempre molto avvincente e vivace, non ci si annoia mai. Complimenti
P.S. il film di cui parli nelle note io non lo conosco, ma mi ha incuriosito molto! Cercherò e lo guarderò. Ciao, buona giornata, a presto
(Recensione modificata il 20/05/2022 - 10:00 am)

Recensore Junior
20/05/22, ore 08:23

Apro EFP e trovo un altro bel capitolo ricco di conflitti interiori e di schermaglie amorose e mentali.
La prima schermaglia amorosa vede contrapposti Napoleone Bonaparte e Joséphine de Beauharnais. La donna è totalmente determinata a non farsi mettere da parte e gioca le sue ultime carte: amore, seduzione, riconoscenza, rimprovero, svenimenti e ricatto morale. Napoleone, pur amandola ancora moltissimo è irremovibile perché in lui l’ambizione è più forte dell’amore. La tratta con durezza per essere duro anche con se stesso se no non avrebbe il coraggio di lasciarla ed il risultato è che la poveretta finisce a terra realmente oltre che psicologicamente. Un confronto intensissimo che ha mandato a pezzi una relazione pluriennale e che ha lasciato la donna sola ed umiliata. Ora Joséphine de Beauharnais si rassegnerà ad essere stata messa da parte ed uscirà di scena definitivamente?
La seconda schermaglia amorosa è quella che contrappone Bernadette al giovane Lavoisier. La ragazza è sublime e commovente nell’esporsi. Usando l’aria di Cherubino canta tutto il suo amore e svela senza mezzi termini il suo stato d’animo al ragazzo, visto che lui non lo fa. Lui non si espone ed allora tocca a lei farlo, venendo allo scoperto ed assumendo un ruolo attivo che non le si confà granché per il carattere timido ed anche a causa della posizione passiva che la donna ricopriva nei secoli passati. Tuttavia anche se esposta ed auto privata della maschera sociale Bernadette non risulta affatto sfacciata. E’ una ragazza innamorata e disperata che vuole uscire da una situazione di stallo in cui una nascita non eccessivamente fortunata ed un innamorato non troppo coraggioso l’hanno relegata. Al coraggio di Bernadette si contrappone la titubanza del giovane Lavoisier. Il padre del giovane condivide l’opposizione della madre ed anzi è ancora più duro della donna anche se mostra dei modi più calmi. Lavoisier il vecchio oppone un netto no alla relazione ed il figlio capisce che, se vuole mantenere il suo rapporto con i genitori, deve lasciare Bernadette mentre, se sposerà Bernadette, diventerà un estraneo per i suoi genitori. Un bel dilemma!
Rivediamo poi l’uomo venuto dalla Svizzera, il bel conte Albrecht von Alois che fa battere il cuore di Antigone a discapito di Grégoire Henri de Giorodelle e quello della giovanissima Giselle Beauregard de Bourges, nipotina di Alain a discapito del Marchese d’Amiens. La girandola degli amori non corrisposti o corrisposti così e così riprende così anche tra i ragazzini.
Il conte von Alois fa di tutto per farsi notare tanto da duettare con Antigone, solleticando non poco l’ego considerevole della ragazza. Parallelamente palesa molta vicinanza emotiva per Bernadette consolandola e dimostrandosi un ottimo osservatore.
A questo aggiungiamo il malore di Rosalie. Viene da chiedersi se la donna sia molto malata ed in fin di vita e se lascerà completamente sola la povera Bernadette oppure se è soltanto stanca. Mi ha lasciato perplessa il fatto che prima di andarsene dal salone, abbia dato un’ultima occhiata agli astanti. In questo caso, il malore potrebbe essere dovuto al fatto che qualcuno l’ha turbata, ma chi? Alain per esempio? Si sono già conosciuti ed in passato Alain ebbe anche degli scontri con Bernard, quando Oscar fu rapita dagli sgherri del duca d’Orléans. Può averla turbata il tenente de Ligne che continua a nutrire attrazione per la figlia pur essendo un uomo sposato? Oppure dobbiamo tornare al misteriosissimo Albrecht von Alois che ha suscitato sensazioni di déjà vu in Oscar ed André nel capitolo precedente? Viene da chiedersi se il conte svizzero, con quegli occhi verdi ed i suoi capelli corvini, abbia qualcosa a che fare con Bernard e ciò spiegherebbe anche l’atteggiamento protettivo verso Bernadette.
Non mi piace troppo la perdurante ossessione del tenente Robert Gabriel de Ligne per Bernadette che non ha i tratti dell’amore ma del possesso. Questo giovane opportunista ha perso il suo treno con Bernadette che ha svenduto per un mucchio di soldi ma non pare volersene fare una ragione ed ha ancora per la ragazza delle attenzioni e delle mire che un uomo sposato, anche se male e per sua scelta, non dovrebbe avere.
Insomma questa storia è tutta un ginepraio ed a ciò aggiungiamo anche la nuova bella di Alain, anche lei con gli occhi verdi ed anche lei molto misteriosa, della serie “se non sono strani non li vogliamo”! Certo Alain con una tutta casa e chiesa non si sarebbe ritrovato, ma chi se è messo nel cuore questa volta l’affascinante generale napoleonico?
Questa storia mi piace sempre di più e spero di leggerne la continuazione il prima possibile. Ci sono dei nodi che devono ancora essere sciolti, compresa la vicenda del tesoro dei giacobini che non sempre è trattata – in questo capitolo per esempio non compare – ma che è sempre ben presente nelle menti di Oscar ed André tanto da turbarne il sonno.
Che dire? I miei più sinceri complimenti!
This chapter is wonder!
D.P.

Recensore Junior
19/05/22, ore 22:21

Uno splendido capitolo ricco di pathos carissima Agrifoglio così come il precedente era ricco di azione
Ci troviamo di fronte l’ex arciduchessa ora imperatrice Maria Luisa d’Asburgo Lorena che scopriamo essere stata rapita da Napoleone La giovane donna rievoca il mese più tumultuoso della sua vita quando la carrozza sulla quale viaggiava è stata sequestrata e dopo una corsa all’impazzata si è vista venire incontro Napoleone che cavalcava sotto la pioggia e che è balzato all’improvviso sulla carrozza per abbracciarla Un’accoglienza che avrebbe fatto piacere ad un’altra donna più intraprendente ma non a lei che è un cuor di coniglio…. .La paura ed il disorientamento della ragazza sono però comprensibili visto l’accaduto e poi all’atto di sopraffazione è seguito un caso di coscienza perché Maria Luisa sin dall’infanzia detestava Napoleone e vedeva in lui l’anticristo, l’emanazione stessa del demonio in terra mentre ora se lo deve addirittura sposare La transizione si è comunque rivelata più semplice del previsto almeno all’apparenza perché l’arciduchessa è debole di carattere ,molto remissiva e quindi indefinita e facilmente plasmabile Alla continua ricerca di una figura autorevole alla quale appoggiarsi Maria Luisa cede a Napoleone e lo sposa Storicamente sappiamo che fu una banderuola che si posizionava dove il vento tirava Qui pare essersi sistemata anche se a corte non ha molti amici, un po’ per il suo carattere schivo e timido che la fa apparire arrogante un po’ perché è nuova e tutti le preferiscono Joséphine de Beauharnais che già conoscono e che risalta molto di più in fascino e mondanità ,un po’ perché la suocera e le cognate adesso hanno preso di mira lei facendole le stesse cattiverie che prima riservavano alla viscontessa de Beauharnais Anche il rapporto – non rapporto con Joséphine de Beauharnais pesa come un macigno Maria Luisa la teme , non si sente all’altezza , sa che il marito ancora la ama e si tiene a debita distanza da lei pur paventando di vedersela spuntare da qualche parte…………
La quale Joséphine de Beauharnais si è vista lussuosamente esiliare e mettere da parte e tenta il tutto per tutto Grazie a dei servitori che le sono rimasti fedeli elude l’embargo e riesce ad avvicinare Napoleone che ancora la ama , ma che avendo investito molto nel suo matrimonio non vuole mancare di rispetto alla figlia dell’imperatore d’Austria tenendosi un’amante Ne segue un alterco coi fiocchi perché Joséphine de Beauharnais non accetta di essere messa da parte e rinfaccia all’amante tutto il loro passato ed i suoi benefici verso di lui mentre quest’ultimo è spietato perché vuole troncare di netto e provoca una crisi isterica alla malcapitata La donna cade a terra dopo una scenata da cardiopalma ed oserei dire da manuale che ricalca molto la realtà storica ed è accompagnata fuori da due servitori costernati ancora in stato di choc Mi chiedo se da tutto questo scaturiranno delle conseguenze perché lei non mi sembra così propensa a fargliela passare liscia……….
In Francia nella reggia di Versailles troviamo il re Luigi XVII , la regina Maria Antonietta ,Oscar e la duchessina Edelweiss Margarethe von König molto in apprensione per le sorti di Maria Luisa d’Asburgo Lorena Tutti hanno fatto quello che potevano ed ora non resta che fare affidamento nello spirito di adattamento della sposa forzata ,nella consolazione dei futuri figli e nel buon senso di Napoleone che se ha voluto queste strane nozze per salire di livello e per diventare genero dell’imperatore d’Austria ci si auspica che tratterà bene sua moglie .Maria Antonietta intanto ricorda la sua gioventù in cui giocava col nonno e col bisnonno della duchessina ed accorgendosi della predilezione del figlio per lei cerca di favorirne un avvicinamento mandando i due giovani da soli nell’Orangerie col pretesto della sua stanchezza Chi sa che con questo cambiamento il re non ci guadagni…. La sposa scelta in prima battuta non si capisce bene se è una ragazza docile e di buon cuore o un’opportunista voltagabbana che attacca l’asino dove vuole il padrone ,ahahahahahah!!!!!!!
A Parigi Alain continua a risiedere nel palazzo della sorella Diane e del cognato Henri Beauregard de Bourges perché la madre non lo ha ancora perdonato per avere seguito Napoleone che ha fatto rapire il re ed il papa e non gli ha ancora aperto le porte di casa L’uomo è molto afflitto per questa crepa nel rapporto con la madre ma cerca di non darlo a vedere così come non cerca di non dare a vedere il suo conflitto di coscienza causato dal lato disumano e spietato che negli anni ha riscontrato in Napoleone e col quale non è riuscito a venire a patti Scopriamo che il bel generale napoleonico è innamorato di una fascinosa signora anche lei dagli occhi verdi ma quanti occhi verdi in questa storia ahahahah!!!!!!!! Una vedova della sua età molto misteriosa ,ma ,per sua stessa ammissione , una tutta casa e chiesa con lui non sarebbe andata bene E scopriamo anche che Alain ha una nipotina di dodici anni ,Giselle che ha ereditato il temperamento sentimentale e sognatore della madre e che attualmente è tutta disperata perché un giovanotto che le piaceva e che non l’aveva neppure notata si è fidanzato con un’altra . Oscar ed André hanno fatto un’improvvisata ad Alain facendo venire a palazzo de Bourges quello che restava della vecchia compagnia capitanata da Oscar ed Alain con le lacrime agli occhi ed il cuore commosso accoglie quella banda di froci ahahahahahahah!!!!!!!!!!
La scena si sposta a palazzo Lavoisier dove la faccenda Bernadette è alla fine approdata sulla scrivania dell’illustre scienziato, padre del giovane innamorato Me lo sarei aspettata che prima o poi la palla sarebbe passata dalla signora al marito…… L’uomo è meno passionale e nervoso della moglie ha un modo di fare calmo ed inespressivo quasi sacerdotale ma sa farsi obbedire senza alzare la voce e rimproverare ,come i genitori di una volta Il figlio ne avverte molto l’autorevolezza e l’autorità e con lui obietta ancora meno che con la madre Dopo essersi accertato che tra il figlio e Bernadette non è avvenuto nulla di irreparabile e che nessun obbligo morale lo lega alla male imparentata ragazza Antoine Laurent de Lavoisier senior impone al figlio di troncare ogni rapporto con lei Il giovane è lacerato perché deve scegliere tra due felicità diverse e tra due amori ugualmente intensi ,ma non ha la stoffa del lottatore e non va oltre qualche misero ‘ma padre’…….
A palazzo Jarjayes si svolge una giornata musicale caldeggiata dalla regina Maria Antonietta che vuole distrarre l’opinione pubblica dalla rocambolesca vicenda che ha privato il figlio di una sposa e lei di una nuora a beneficio del conquistatore d’Europa Bernadette fa da organizzatrice ma ha anche lei le sue gatte da pelare Il giovane Lavoisier è sempre più distante e durante la bellissima esibizione musicale e canora della ragazza che è in realtà un’appassionata dichiarazione d’amore sotto metafora lui si mostra trattenuto e riluttante e poi se ne va causandole non poco dolore E non dimentichiamoci il tenente de Ligne che cova del risentimento verso la nuova vita sentimentale di Bernadette……. Un inaspettato sostegno giunge a questa sfortunata giovane dal bel conte svizzero Albrecht von Alois che rivela un altro lato strano del suo carattere Perché ha a cuore la sorte di Bernadette? Come fa a sapere del giovane Lavoisier? Perché pur essendo un conte sembra solidarizzare con una ragazza di bassa estrazione dando ad Antoine Laurent de Lavoisier dell’imbecille? Antigone si esibisce ma la sua romanza è interrotta dal giovane Albrecht von Alois che a sorpresa duetta con lei sembrando ricambiare la sua attrazione e scatenando il malanimo di Grégoire Henri de Girodellle . Ho apprezzato tantissimo la citazione dal film Emma ed il link della scena del duetto canoro al pianoforte!!!!!! Albrecht von Alois ricambia quindi Antigone o persegue qualche suo oscuro obiettivo? Giselle Beauregerd de Bourges ha già dimenticato la sua ‘antica’ fiamma e siccome chiodo scaccia chiodo eccola invaghita del bel conte Albrecht von Alois che come lui non c’è nessuno, ha pure più fans di Rodolfo Valentino!!!! La ragazzina schifa invece il giovane marchese d’Amiens che sembra attratto da lei Ed ecco che la girandola degli amori non corrisposti prosegue anche tra i giovanissimi….. In tutto ciò colpisce il malore di Rosalie Sta male? Ha riconosciuto qualcuno in sala che l’ha turbata? Le mancano pochi mesi da vivere? Della giornata musicale mi è piaciuta molto l’esibizione di Oscar seguita da un trasognato André che ricorda il passato e pensa che quelle note siano soltanto per lui ed in fin dei conti è proprio così perché Andrè è fondamentale nella vita di Oscar…..
Che dire….. Un altro bel capitolo magistrale e ricco di spunti di riflessione e di mistero Ti rinnovo i miei complimenti e non farci aspettare troppo col prosieguo!!

Recensore Master
19/05/22, ore 15:06

Ciao Agrifoglio, un nuovo interessantissimo capitolo, nel quale, non ti limiti solo a dare un seguito a quanto si è verificato nel capitolo precedente, con il rapimento dell’arciduchessa Maria Luisa, ma ci mostri varie situazioni, nelle quali poter scoprire gli svariati stati d’animo di cui sono preda i protagonisti, a seconda delle vicende con le quali si trovano a doversi confrontare. Crei ad arte le atmosfere giuste per immergerci dapprima nella nuova vita che ha travolto l’arciduchessa, ora diventata, volente o nolente, la moglie dell’Imperatore Napoleone, l’uomo che fin da giovane ha imparato a guardare con occhio critico, se non addirittura ad odiarlo, manifestazione concreta dell’anticristo a differenza di suo padre l’Imperatore Francesco, l’unto del Signore. Ha dovuto sottostare a quella nuova situazione che era venuta a crearsi, non potendo attendersi l’aiuto degli austriaci, e poi anche un po’ per il suo carattere remissivo che doveva sempre avere a fianco qualcuno con una personalità forte a cui potersi appoggiare. La sua nuova vita viene da lei accettata, così come lei è accettata dalla corte, palesemente ostile, con l’aggiunta delle donne della famiglia di Napoleone che ne hanno fatto l’oggetto di cattiverie e maldicenze. Inoltre, la neo sposa ha sempre il fantasma, purtroppo in carne e ossa, di Josephine, contro cui dover combattere, ben sapendo quanto suo marito sia ancora legato a lei da una passione difficile da dimenticare. Ma Josephine non è una donna disposta a farsi mettere da parte, e tenta il tutto per tutto, cercando un abboccamento con Napoleone, che si risolve purtroppo in maniera per lei drammatica con l’allontanamento dall’amato bene, con parole di peso intercorse fra loro.
Poi l’attenzione si sposta alla visita, da parte di Oscar e André, ad Alain in convalescenza che vive presso la casa della sorella sposata, poiché ancora in rotta con la madre non disposta a perdonargli l’aver seguito Napoleone e quelle che lei considera delle scelleratezze. Alain non vuole mostrare ai suoi amici quanta sofferenza gli provochi essere messo al bando dalla madre e, anche in questa occasione, ritroviamo il suo spirito burbero che riemerge. Ma anche un uomo temprato come lui, che ne ha viste e passate tante, non può non commuoversi quando vengono a trovarlo alcuni dei suoi ex commilitoni riuniti, a bella posta, proprio da Oscar e André. In questo frangente facciamo anche la conoscenza di una sua nipotina ed entrambi verranno invitati alla festa della musica che si sarebbe tenuta a Palazzo Jarjayes per alleggerire le atmosfere cupe e i pensieri neri che permeano la corte dopo il mancato matrimonio del re, che ha visto la sua promessa sposa andare in moglie al nemico tanto odiato.
Un altro stato d’animo da esaminare è quello di Antoine de Lavoisier, sempre più innamorato di Bernadette, ma ingessato dall’atteggiamento decisamente ostile di entrambi i genitori, soprattutto dopo il colloquio chiarificatore tra lui e suo padre, il quale gli ha intimato di chiudere qualsiasi rapporto con quella giovane che nuocerebbe soltanto alla sua futura carriera. Il giovane anche questa volta accusa il colpo, perché non ha il coraggio di schierare il suo pensiero e le sue idee in merito alla donna che dice di amare.
E, infine, eccoci alla giornata della musica a Palazzo Jarjayes, dove è raccolta la miglior gioventù, ognuna con i suoi punti di forza e di debolezza.
La giornata dovrebbe scivolare serenamente fra musica e canti, ma è proprio con l’occasione delle varie esibizioni che possiamo notare lo svolgersi di alcune situazioni. Ascoltiamo anche noi, spettatori occasionali che possono gustarsi l’evento da un punto di osservazione privilegiato, quali possano essere i moti che agitano alcuni animi.
Vediamo succedersi giovani, poi è la volta di Oscar al pianoforte, sempre ammirata per la bravura e con André che lascia correre i ricordi, pensando che quelle note, udite da tanta gente, fossero in realtà suonate soltanto per lui. E poi si giunge al pezzo forte: la sonata di Bernadette, una eclatante esibizione, un vero e proprio cantico d’amore rivolto all’uomo che le fa battere il cuore e del quale cerca lo sguardo, sperando fino all’ultimo momento che le parole della canzone riescano a liberare dal timore genitoriale il cuore del giovane Lavoisier, ma anche questo tentativo risulta un fallimento, e quando lei lo comprende le si incrina la voce sulle ultime note. Il trasporto di Bernadette è stato notato da Antigone, che non vuole vedere l’amica soffrire per pene d’amore.
Ma ora è il suo momento e, anche se non ha le doti canore di Bernadette, la sua esibizione è di buon livello, riscontrando il favore degli astanti, con gli occhi di qualcuno in particolare che la osservano e che ammutolisce quando, al piccolo concerto offerto da Antigone, si unisce il giovane Albrecht von Alois, decisamente inviso a Gregoire de Girodel, da sempre innamorato di Antigone, la quale però non ha occhi, ultimamente, che per l’affascinante conte svizzero. Quest’ultimo ha anche l’occhio acuto, tanto da aver capito lo scompiglio che sta vivendo la giovane Bernadette, forse per aver assistito, con particolare attenzione, a quanto accaduto fra lei e Lavoisier, con la fuga del giovane, che lui subita bolla come un povero imbecille, forse per non avere il coraggio di prendere le parti di una donna che invece, grazie alle sue sole capacità, può ergersi sopra la sua condizione natale e superarla. Sicuramente una buona iniezione di fiducia per la destabilizzata Bernadette, la quale sta vivendo il suo momento negativo, non potendo coronare il suo sogno d’amore neanche questa volta.
E’ sempre estremamente piacevole immergersi negli scenari che racconti, inframmezzati con la Storia, vicende dei protagonisti e incursione negli stati d’animo degli stessi.
Sempre complimenti e a risentirci prossimamente!

Recensore Master
19/05/22, ore 11:18

Certo che Napo è sempre più st.... o, e le sue sorelle meriterebbero l'Oscar dell'incoerenza: prima odiavano Josephine, adesso la elogiano, se paragonata a Maria Luisa! Bah.. Povera Bernadette e povero giovane Lavoisier.. perché non scappano insieme in America? Là queste paturnie classiste non c'erano.. è pur vero che erano ossessionati dai soldi, ma tra i due mali è meglio il minore!

Recensore Junior
07/05/22, ore 17:37

Mi è piaciuto questo capitolo che è un concentrato di movimento allo stato puro ed anche quando il movimento non è fisico, è psicologico, è emotivo, è mentale, è struggimento intenso.
Oltre ad essere il capitolo del movimento, questo è anche il luogo di incontro di conflitti irrisolti e di profondo e tormentato mal di vivere.
C’è il mal di vivere fisico del duca d’Orléans che avevamo lasciato malato qualche capitolo addietro e che non accenna a riprendersi (il che forse per i protagonisti non è un gran male visto il suo comportamento passato, ma avrà dei riflessi sullo sviluppo della trama futura?) e c’è il mal di vivere sentimentale del giovane Girodelle che non soltanto non riesce ad ingabbiare quella belva assetata di libertà di Antigone, ma che si vede anche scalzato nelle preferenze della ragazza da un perfetto sconosciuto appena arrivato. Che grande smacco per un innamorato devoto! E che dire del mal di vivere emotivo e sentimentale del giovane Lavoisier che difende il suo amore malandato con sempre minore convinzione, perché la madre è troppo forte ed insistente per le sue magre capacità di lotta e perché lui stesso si rende conto che la donna non ha tutti i torti quando afferma che Jeanne de Valois ed il cavaliere nero sarebbero troppi per una singola famiglia da separati, figuriamoci se riuniti insieme! Parliamo poi del mal di vivere familiare di Alain che si vede rifiutato dalla madre dopo anni di assenza da casa perché ha deciso di seguire una bandiera che secondo madame de Soisson è sbagliata? E che dire del mal di vivere oserei dire strutturale della giovanissima arciduchessa asburgica? Dopo un’adolescenza passata in fuga, a causa della scalata napoleonica e delle mire espansionistiche del condottiero corso, si vede spedita all’estero come una pedina della politica familiare, né prima né ultima a subire un simile trattamento in casa Asburgo. Mentre è in corso un viaggio più o meno agevole, maledetto da un violento temporale, è rapita da ignoti, ma quanto ignoti?
C’è movimento, quanto movimento in quelle anime oscure che, come fantasmi sfuggiti all’Averno, escono dalle caligini del granducato di Baden ed all’unisono con tuoni e fulmini prendono d’assalto la carrozza e la spalancano, facendo entrare folate di vento bagnato e tanto freddo. Quanto movimento nella disperata difesa della giovane Edelweiss von Konig che si salva dal suo rapitore e corre come un’eroina wagneriana verso la salvezza fra tuoni e fulmini, frustata dalla pioggia e dal vento! Che immagine avrà avuto negli occhi il re di Francia quando se l’è vista comparire nel cortile del castello, infangata, bagnata, scarmigliata, ma tanto bella? Movimento in ritardo quello di Oscar e dei suoi accoliti che si mettono all’inseguimento di non si sa chi, alla ricerca di un’arciduchessa perduta, fagocitata dalle caligini del nord.
Alla fine di questo spettacolare capitolo, incontriamo anche il mistero. Chi è quel bellissimo giovane, splendido con i suoi capelli corvini ed i suoi smeraldi di Birmania che gli brillano negli occhi, che cattura l’attenzione di quella ragazza difficile ai limiti dell’impossibile che è Antigone e che rende i commenti delle dame un coro unanime di ammirazione e di stupore? Chi è quel giovane che risveglia l’inquietudine di papà André, al punto da fargli decidere di mettere sotto discreta sorveglianza la figlia? Chi è quel volto familiare che risveglia le strane, intense ed inquietanti sensazioni di Oscar? Quali ombre emergono dal passato, evocate dal giovane e misterioso conte svizzero Albrecht von Alois?
Il mistero prosegue pure nella continua ricerca del tesoro dei giacobini. I discendenti di Danton avranno mutato cognome? E, se lo hanno cambiato e si riuscisse a trovarli, questa scoperta segnerebbe un passo avanti nella ricerca o addirittura un punto di svolta oppure sarebbe un ennesimo buco nell’acqua?
C’è amore contrastato. Quello del giovane Lavoisier che rischia di portarlo all’implosione e quello di Grégoire Henri de Girodelle che temo non si trovi di fronte al primo dei suoi rivali e che penso non ne possa più della musa che si è scelto di venerare.
C’è risentimento, tanto risentimento. Nella contessa di Polignac e nella figlia che non tollerano di essere state escluse dal viaggio a Strasburgo ed anche nel tenente de Ligne che, oltre ad essere stato escluso, si vede scalzato nelle simpatie parigine e nell’ammirazione delle dame dal conte Albrecht von Alois che in definitiva è una sua creatura.
Sono curiosissima di leggere gli sviluppi!
This chapter is wonder!
D.P.

Recensore Junior
06/05/22, ore 22:25

Un altro splendido capitolo carissima Agrifoglio che si apre con l’inizio di un viaggio ,quello della sposa verso la Francia sua patria di adozione Non si tratta di una sposa qualunque ma niente di meno che della figlia dell’imperatore d’Austria che si accinge a convolare a nozze col re di Francia .La sposa in questione è una giovane molto timida ed oserei dire quasi paurosa che il destino ha benedetto molto più nel lignaggio che nell’aspetto fisico ,come le fotografie da te postate dimostrano chiaramente e spietatamente ahahahahah!!!!!!! Questa rubiconda ragazzona tedesca ha avuto un’infanzia felice ma poi ha vissuto il trauma di un’adolescenza perennemente in fuga a causa delle invasioni napoleoniche Subito dopo è stata promessa in sposa al re di Francia per sugellare la rinata alleanza tra i due paesi. Notiamo immediatamente la delicatezza della regina Maria Antonietta verso la lontana parente e prossima nuora . Da futura suocera, ha voluto evitarle il matrimonio per procura e la cerimonia della rémise soprattutto nel punto in cui la sposa è abbandonata nel padiglione centrale prima di essere accolta dal seguito del paese di adozione e ciò fa sperare alla ragazza di avere trovato nella prozia un’amica e soprattutto un pezzo di casa. Dopo l’arciduchessa facciamo la conoscenza di un’altra occupante della carrozza :una dama di compagnia e lontana parente di Maria Luisa , la duchessina Edelweiss Margarethe von König figlia di un secondo cugino dell’imperatore La giovane è un po’ più anziana della sposa e soprattutto è notevolmente più bella e dotata di un carattere più forte , forse temprato dalla necessità di emergere perché la nobilissima casata dei duchi von König è economicamente in declino La maggiore avvenenza della cugina non sembra essere motivo di attrito tra le due dame Altri sono i problemi che non tardano ad arrivare. Aiutati da un forte temporale che limita la visibilità , nel granducato di Baden all’altezza della città di Kehl ,arrivano degli uomini armati fino ai denti che attaccano il corteo imperiale e finiscono con il rapire l’arciduchessa . La carrozza è accerchiata ed allontanata dal resto del corteo ed in questo frangente un uomo scambia Edelweiss von König per l’arciduchessa a causa della sua fierezza ed imperiosità e la issa sul suo cavallo ,dandole così l’opportunità di fuggire Di questo pezzo mi sono piaciute moltissimo le descrizioni quando alla furia degli elementi si unisce l’assalto umano .Il temporale inizia con poche gocce che si infrangono sui finestrini della carrozza e li sporcano e deflagra in pochissimo tempo Emergendo dal grigio cupo dello sfondo gli aggressori spiazzano i militari del seguito Facendo a gara con i tuoni ,i colpi dei moschetti degli assalitori hanno ragione delle guardie imperiali Molto bella è anche la parte in cui la porta della carrozza è spalancata ed entrano dentro folate di vento gelido e raffiche di pioggia in contemporanea con le grida di puro terrore di tutte le dame ,eccettuata la fiera e coraggiosa duchessina che resiste impavida con silenzio e cipiglio Molto evocativa è anche l’immagine di Edelweiss von König che arriva a Strasburgo con la bonaccia .E’ bagnata ,infangata e scarmigliata ma è bella e carismatica lo stesso e ciò le consente di fare breccia nella mente dei cortigiani e dello stesso re .Oscar si lancia con marito e figlio all’inseguimento dei malfattori mentre Honoré manda la sorella in perlustrazione a sentire le notizie di prima mano della duchessina così da riferirgli al suo ritorno
Proseguono poi le disavventure amorose e familiari del giovane Lavoisier La madre è una miniera inesauribile di informazioni raccolte qua e là e non cede di un passo nella sua ostilità verso Bernadette L’avevamo lasciata sciorinare al figlio i trascorsi della nonna della ragazza, Nicole Lamorlière , una serva che aveva avuto una figlia pur non essendosi mai sposata e le prodezze giacobine di Bernard Châtelet . Ora la signora più impicciona di Francia ,agente del KGB ante litteram è riuscita a scoprire che Nicole Lamorlière ha avuto ben due figlie e non soltanto una e che la primogenita era addirittura la famigerata contessa de la Motte quella Jeanne de Valois che tanti problemi creò ad Oscar .Non solo perché Bernard Châtelet altri non era che il cavaliere nero ,uno dei nemici più temibili della monarchia e dell’ aristocrazia tutta Madame de Lavoisier non vuole che il figlio entri in questa famiglia di ladri e per questo inizia uno dei suoi soliti e sempre più frequenti bombardamenti psicologici a base di scenate isteriche ,divieti , ricatti psicologici e colpevolizzazioni Il figlio non sa che pesci prendere perché ama Bernadette , ma non vuole ferire i genitori ed oltretutto condivide le loro perplessità sulla famiglia eccessivamente imbarazzante della ragazza. Non sa cosa fare rimanda di giorno in giorno la scelta definitiva ed intanto piange e nasconde la testa sotto la sabbia
Dalle riunioni alla reggia e dai colloqui tra Oscar ed André apprendiamo che il duca d’Orléans sta male e che la contessa di Polignac e la figlia sono sempre più in caduta libera ed infatti non sono state invitate a Strasburgo a dare il benvenuto all’arciduchessa Maria Luisa Non se la passano meglio neppure il tenente de Ligne e la sua bruttissima consorte anche loro ignorati dal cerimoniere addetto agli inviti
Da un colloquio tra Oscar ed il marito apprendiamo che Alain è stato ferito gravemente nel corso della battaglia di Wagram e che per questo è stato promosso generale ed ha ottenuto una lunga licenza con permesso da ambo le parti ( Napoleone e re di Francia) di tornare a Parigi I gradi conseguiti non gli hanno però aperto le porte di casa tenute ben chiuse dalla madre che non gli perdona di combattere al seguito di un usurpatore che ha fatto rapire il re e persino il papa. Vive a palazzo de Bourges insieme al cognato ed alla sorella che fa da mediatrice tra lui e la madre, finora inutilmente
Apprendiamo anche che le ricerche del tesoro dei giacobini proseguono e che se i discendenti di Danton non si sono finora trovati è probabilmente perché questi ,per vergogna hanno cambiato cognome come già fecero tanti giacobini prima di loro Andrè come vice ministro di giustizia promette quindi di indagare sul punto dopo il suo ritorno da Strasburgo
Entra poi in scena un nuovo personaggio ,un conte svizzero chiamato Albrecht von Alois che fa strage di cuori femminili e raccoglie malumori maschili fra cui la gelosia di Grégoire Henri de Girodelle –spasimante finora respinto della bella ed inquieta Antigone che mostra verso il bellissimo straniero un’ammirazione ed un’ arrendevolezza per lei inedite – ed il rimpianto del tenente de Ligne visto che è stato proprio lui ad introdurre il conte von Alois nella buona società parigina ,dopo una breve e superficiale conoscenza ed ora lo svizzero pare eclissarlo Il conte Albrecht von Alois è bello ed enigmatico al punto giusto ma il suo magnetismo non si irradia soltanto sui giovani bensì pure su Oscar che nel vederlo avverte una “ sensazione strana, intensa e inquietante al tempo stesso” pensando di averlo già visto prima o perlomeno che il giovane le ricordi qualcuno anche se non rammenta bene chi e le circostanze .Andrè ne conviene
Ammiriamo poi la lungimiranza di Andrè che pur facendo seguire la figlia troppo esposta, consiglia alla moglie di non osteggiare la nascente infatuazione della ragazza onde evitare che questa si radichi ulteriormente con indesiderabile effetto contrario
Il capitolo è succoso e gli sviluppi si preannunciano interessanti e da cardiopalma per cui continuo a seguirti pregandoti di aggiornare alla svelta Complimenti ed a presto!

Recensore Master
05/05/22, ore 12:03

Con un (bel) po' di ritardo, eccomi qui.
Maria Luisa, quella che il Ludwig, grande biografo di Napoleone, liquida gelidamente come una "sciocchina" (e che invece era una grandissima egoista, di un egoismo diabolico) ripercorre nel suo viaggio verso la Francia le stesse tappe, in fondo, di quello che era stato il "viaggio per pace" (!) della sua parente pro-zia Maria Antonietta. Storicamente, sarà per Napoleone una autentica delusione, nonostante egli l'avesse ricoperta di doni e amata molto, anche se, a Sant'Elena, ammetterà che la donna da lui veramente amata e dalla quale, nonostante i tradimenti, era stato più amato, era Giuseppina.
Quanto a Oscar, noi abbiamo pianto e penato per averla vista morire ancora giovane, e mi prende una certa malinconia quando leggo la sua nostalgia per la spensieratezza della gioventù, che lei deve avere conosciuto anche poco, in fondo.
E, infine, povero giovane Lavoisier, con il suo amore contrastato...
A presto,
d

Recensore Junior
05/05/22, ore 11:52

Un capitolo molto veloce ed avventuroso, Agrifoglio!
Mi è piaciuta molto la parte del viaggio dell’arciduchessa d’Asburgo Lorena che lascia la patria come uno dei tanti pacchi postali della storia. Da subito si percepisce lo stato d’animo della giovane sposa che soffre l’abbandono della famiglia. Stato d’animo, il suo, già messo alla prova dall’avanzata del tiranno corso che causò per ben due volte la fuga degli Asburgo da Vienna. Ognuno vive i tempi che gli sono capitati in sorte e quelli toccati a Maria Luisa non furono sicuramente i peggiori, ma lei ne avvertì tutto il peso col suo animo sensibile.
Poi arriva il pezzo da novanta preannunciato da quel cielo sempre più cupo, occupato infine da un violento acquazzone. Pur coi suoni del temporale a fare da padroni, le giovani orecchie di Maria Luisa percepiscono il sopraggiungere di cavalli ed ecco le immagini dei rapitori fuoriuscire dal grigio cupo ed i suoni dell’assalto mescolarsi a quelli dei tuoni. La mischia è rapida e concitata, ma gli assalitori sembrano capaci e ben organizzati e riescono nell’intento di rapire l’arciduchessa. Mi è piaciuta molto la scena della porta spalancata, con la pioggia ed il vento che entrano di botto nell’abitacolo della vettura ed il manigoldo che afferra da un braccio la duchessina e la issa sulla sella.
Mi è piaciuta anche la scena dell’arrivo di Edelweiss von Konig a Strasburgo. Un’immagine inusuale, forte ed anticonvenzionale, destinata a fare colpo sulle menti di molti, a partire da quella del giovane re. Una donna scarmigliata, bagnata ed infangata che arriva in groppa ad un destriero mentre il tempo intorno a lei vira verso la quiete riflessa nelle pozzanghere e rifranta nelle goccioline di pioggia rimaste sui vetri e sulle foglie.
Ed ora resta soltanto da capire cosa ne è stato della figlia dell’imperatore e chi è il responsabile di tanto ardire. Un’idea la avrei. Chi potrebbe avere interesse (e faccia tosta) al punto da fare un intervento a gamba tesa di queste proporzioni, mandando all’aria un matrimonio destinato a consolidare una nuova alleanza?
Cosa potranno fare Oscar e gli altri? Il rapimento c’è già stato e, veloci come sono, quegli uomini saranno ormai molto lontani. Le guardie reali sconfineranno nel Granducato del Baden, col rischio di creare un incidente diplomatico?
Un altro punto che mi è piaciuto, ricco di spunti di riflessione e di pathos, è l’ennesimo tête à tête fra il giovane Lavoisier e la madre. Già altri scontri ci sono stati, ma ho notato un crescendo di drammaticità nei vari capitoli che si accompagna all’aumentare delle scoperte. La donna prende informazioni, fa seguire il figlio e le sue deduzioni si fanno sempre più circostanziate. Comincia con l’apprendere il passato da giacobino di Bernard e l’origine illegittima di Rosalie, per poi scoprire addirittura che Rosalie era la sorella (anzi la sorellastra perché chi sa quanti uomini avrà avuto Nicole Lamorlière) della famigerata contessa de la Motte che portò il prestigio della monarchia ai livelli minimi storici e che Bernard era niente meno che il terribile cavaliere nero. Qui viene da riflettere sui rapporti tra politicamente corretto e bene dei familiari. Tutti siamo portati a stigmatizzare il comportamento di madame de Lavoisier, ma poi, al suo posto, saremmo stati in grado di accettare una nuora dalla famiglia tanto movimentata o al dunque ci saremmo comportati come e peggio di lei, in barba al politicamente corretto? La situazione qui è ibrida perché il giovane Lavoisier ama ancora Bernadette, ma condivide il punto di vista materno e neanche lui vorrebbe avere a che fare con la ladra della collana e col cavaliere nero.
Molto affascinante è senza dubbio il giovane conte svizzero, bello come il sole e che tanti cuori fa battere all’impazzata. Uno che riesce a mettere in riga quella peste di Antigone ha senza dubbio il mio totale ed incondizionato rispetto, ma mi chiedo se questo portento della natura sia affidabile o no. E’ comparso all’improvviso ed è amico o conoscente del tenente de Ligne. Cosa ha in mente? E’ uno dei tanti antagonisti che questa storia ci presenta? Oscar, di fronte a lui, prova una sensazione strana, intensa ed inquietante al tempo stesso e crede di averlo già visto. Albrecht von Alois è un fantasma che riemerge dal passato. Ma da quale passato? Dal passato di chi? E’ malvagio? E’ pericoloso? Ha qualcosa da nascondere? Sono quesiti che spero troveranno presto una risposta all’altezza dell’aspettativa che hanno generato!
Davvero moto interessante, i miei complimenti!

Recensore Junior
04/05/22, ore 10:26

Questo è il capitolo delle new entry ed infatti ci ho contato dentro quattro personaggi nuovi di zecca.
Innanzitutto c’è l’arciduchessa Maria Luisa che è una figura realmente esistita e che è stata ampiamente annunciata nei capitoli precedenti, ma ciò non toglie che compaia qui in questa storia per la prima volta ed in un modo che già dalle prime righe del capitolo la caratterizza in maniera plastica e vivace. La ragazza sa di non essere bella ed il contrasto tra il suo aspetto e la ricca veste evidenzia ancora di più questa scarsa avvenenza. Sa anche di non essere affascinante ed anzi molto goffa e come se ciò non bastasse il distacco dalla sua famiglia d’origine le pesa moltissimo, rendendola ancora meno sicura di sé.
Pur non essendo bella (e le immagini postate di fatti non sono gran che, non regge il confronto con Maria Antonietta che pure i suoi difetti li aveva e mettiamo in conto che sia stata anche migliorata dal pittore di corte) ha un carattere molto docile e buono e questo la riscatta agli occhi della gente.
La sua serenità giovanile è finita molto presto perché le invasioni napoleoniche hanno per ben due volte costretto la famiglia imperiale ad allontanarsi da Vienna ed a cercare rifugio ad est ed è proprio per onorare un’alleanza che potrebbe metterli al sicuro tutti che lei si accinge a sposare il re di Francia suo parente, con poco trasporto e molto senso del dovere.
E’ proprio in relazione a quest’ennesimo matrimonio politico, molto poco sentimentale e parecchio freddo, che la regina Maria Antonietta si è data da fare per attenuare gli aspetti negativi e per eliminare i risvolti più traumatici della cerimonia della remise che a lei non furono risparmiati. La futura suocera non poteva però calcolare le tante insidie presenti in Europa ed in particolare sulla via del corteo imperiale. Malgrado la scorta e l’organizzazione meticolosa, i viaggiatori sono presi d’assalto da uomini malintenzionati ed armati fino ai denti e la carrozza dell’arciduchessa è allontanata dal gruppo e portata via.
La seconda new entry è strettamente legata alla prima da un contesto socio familiare e dal ristretto spazio dell’abitacolo della carrozza che le sta trasportando in Francia. Si tratta di Edelweiss, figlia del duca von Konig e dama di compagnia di Maria Luisa. Carattere ed aspetto fisico giocano entrambi a favore della duchessina che oscura completamente l’arciduchessa Maria Luisa nonostante i più illustri natali di quest’ultima. La giovane dama di compagnia si distingue per bellezza, fermezza e coraggio, doti queste ultime che la sorreggeranno molto presto.
La ragazza è figlia di un parente dell’imperatore che non ha molte ricchezze e che si è perciò dovuto rimboccare le maniche per sistemare i figli. La duchessina von Konig è quindi temprata da una situazione di partenza con meno privilegi di quanto i suoi natali facessero credere a prima vista e dalla necessità di non soccombere al declino della sua casata.
Di fronte a lei si nota la grandezza d’animo dell’arciduchessa che non le porta astio pur risultando perdente nel confronto con tanta beltà e tanto carattere.
Durante l’assalto al corteo imperiale, Edelweiss von Konig ha modo di mettere in risalto le sue doti caratteriali. Scambiata per l’arciduchessa e tirata fuori dalla carrozza di sorpresa ed in malo modo, riesce tuttavia a ribaltare la situazione ed a disarcionare il suo rapitore. Rimasta sola a cavallo fugge verso il confine francese. La ritroveremo un’ora dopo scarmigliata e con gli abiti zuppi e sporchi di fango, ma indomita e fiera come sempre. Queste sue caratteristiche colpiranno la corte riunita per la cerimonia d’accoglienza, a partire dal giovane re.
Il terzo nuovo personaggio lo avevamo conosciuto bambino. Si tratta del figlio adolescente del conte di Compiègne e di Genviève d’Amiens, donna dal passato travagliato e dal presente decisamente più tranquillo. Il ragazzo ha un aspetto fisico molto brutto, eredità della famiglia materna così come il titolo di marchese, ma un’indole ottima: è buono, sensibile, intelligente, colto ed ha molto senso dell’onore. Girodelle, infatti, ha preso parte alla sua educazione in qualità di parente maschio più vicino e gli ha instillato quelle doti assenti nel suo padre degenere. E’ stata proprio la lontananza del padre delinquente una delle più grandi fortune del ragazzo, che non ha mai conosciuto il conte di Compiègne i cui trascorsi sono un peso dal quale egli si può tutto sommato liberare, presentandosi al mondo come marchese d’Amiens anziché come Héracle Domitien de Compiègne.
Il quarto personaggio è anche il più enigmatico. Si tratta di un ventiduenne nobiluomo svizzero, il conte Albrecht von Alois, dagli occhi verdi come smeraldi di Birmania e dai fluenti capelli corvini. Il giovane è stato introdotto nella buona società parigina dal tenente de Ligne, che se ne è amaramente pentito scoprendo in lui un rivale. E’ spigliato e brillante e fa palpitare molti cuori, fra cui quello non certo timido e docile di Antigone che al suo cospetto sembra un’educanda sprovveduta ed un pulcino bagnato. Suscita la gelosia di Grégoire Henri de Girodelle, da sempre innamorato di Antigone e le perplessità di André che fa seguire la figlia per evitare che si cacci nei guai. Soprattutto, il bel conte svizzero risveglia in Oscar una “sensazione strana, intensa e inquietante al tempo stesso”, come se già lo conoscesse o come se somigliasse a qualcuno.
Insomma, non ci vuole molto a capire che questo personaggio porterà con sé mistero, intrighi e forse anche una buona dose di scompiglio. C’è da chiedersi se sia malvagio, pericoloso o disonesto. Di certo, sa giocare bene le sue carte, ammaliando e tenendo a bada quella belva di Antigone, riempiendola di attenzioni e di complimenti, ma senza mai trascendere o lasciarsi andare.
Attendo i prossimi sviluppi e ti aspetto con un nuovo aggiornamento.
Alla prossima!
Match Point

Recensore Master
04/05/22, ore 09:43

Ciao Agrifoglio. Sempre belle e pertinenti le immagini scelte e le osservo ogni volta con piacere immergendomi nell'atmosfera. Come non pensare a Maria Antonietta leggendo dell'Arciduchessa Maria Luisa seppur con le dovute differenze? Quello che ha catturato di piú il mio interesse é il giovane Antoine nel suo dialogare con la madre. Mi é dispiaciuto vederlo a quelle condizioni nel piangere. Saró curiosa di leggere di piú del nuovo personaggio. Un capitolo ricco e con azione e apprezzo sempre il tuo impegno nelle caratterizzazioni e descrizioni. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 04/05/2022 - 09:45 am)

Recensore Master
01/05/22, ore 19:07

Un altro capitolo strepitoso cara Agrifoglio. Movimentato come un film di Indiana Jones. Il viaggio della sposa si conclude, per ora, col suo rapimento, ma forse l'intervento della volitiva dama di compagnia riuscirà a dare una svolta positiva al tutto. Intanto si affaccia un nuovo personaggio, il giovane svizzero. Bello occhi verdi, l'unico che riesca a mettere in imbarazzo Antigone. Sempre sotto pressione la giovane Bernadette che sembra sfortunata in amore. Attendo con ansia il seguito dove, spero, che ci saranno le risposte ai quesiti aperti in questo capitolo. Complimenti e a presto.

Recensore Veterano
01/05/22, ore 10:58

Belle e dettagliate le descrizioni della fisionomia dei personaggi; viene quasi da pensare che sia davvero importante conoscerla. Un indizio per qualcos'altro? Non so...qui ci sono un po' troppi occhi verdi e capelli corvini. Ad esempio, il giovane Conte Albrecht von Alois che suscita in Oscar "una sensazione strana, intensa e inquietante al tempo stesso". Non è che Andrè, prima di essere ricambiato da Oscar a tutti gli effetti, abbia avuto qualche rendez-vous con una imprecisata nobildonna, magari già sposata? ;)
Ammirevole e tenera l'intenzione di Maria Antonietta di voler risparmiare alla futura nuora (e parente) ciò che fu riservato a lei, bambina in un Paese straniero. Purtroppo, al momento, le viene impedito (da Napoleone probabilmente) il suo debutto nelle vesti di suocera. Ma il rapimento forse aprirà scenari diversi, anche per il giovane Re...

Recensore Master
01/05/22, ore 08:58

Buongiorno Agrifoglio, buona domenica e grazie dell'aggiornamento.
In questo capitolo succedono moltissime cose ,è un continuo movimento. Tema principale: l' arrivo dell' arciduchessa austriaca e il suo regale matrimonio , ci sono molte affinità con quanto accaduto quarant'anni prima con Maria Antonietta, anche in quel caso ci fu un tentativo di mandare tutto all'aria e solo l' intervento tempestivo di Oscar fu determinante a smascherare il piano ordito dal duca d' Orleans e salvare la allora principessa dai suoi rapitori. Il figlio di Oscar, ora capitano , è senza dubbio un valido e integerrimo ufficiale ma non possiede il genio intuitivo della madre , spesso i figli in carriera non superano i genitori!
la sorella Antigone dal canto suo è affascinata da un giovane nobiluomo conosciuto al ricevimento, occhi verdi, capelli corvini...si sa' le figlie femmine sono attratte da uomini che un po' assomigliano ai padri, però è una presenza che impensierisce Oscar e André. Forse ricorda a loro il Cavaliere Nero?
A proposito del Cavaliere Nero, io mi chiedo ( e ti chiedo cara Agrifoglio)come sia stato possibile, a distanza di più di vent'anni, che la megera Lavoisier, io la chiamo così, avesse scoperto l'identità segreta di Bernard e come fosse venuta a conoscenza di Jeanne Valois, sorellastra di Rosalie. Questa donna è perfida ed assomiglia molto alla contessa de Polignac ( a proposito! non escludo sia stata proprio lei a fornirle tali informazioni....magari si conoscono!)e mi dispiace davvero tanto per Bernardette : sembra destinata a soffrire per amore , peccato,
perché io la vedrei bene col figlio di Genevrieve , ma ahimè, al cuor non si comanda.... vedremo dunque come si evolveranno le situazioni.
Il capitolo si conclude con l' arrivo della dama di compagnia della sposa, Edelweis, tutta trafelata e spaventata , ma miracolosamente incolume, narra ai presenti gli ultimi accadimenti. Maria Luisa è stata rapita da sconosciuti e il matrimonio ovviamente non s' ha da fare. Ora sarà compito delle guardie reali rintracciare i delinquenti ma non hanno indiziati né una pista da seguire.... sempre che, anche questa volta tutto parta dal famigerato duca d' Orleans che ancora una volta traffica di nascosto minacciando gli equilibri della nazione.
Un capitolo molto interessante e ricco, belli anche i siparietti scherzosi/ romantici con Oscar e André sempre molto innamorati.
A presto!
(Recensione modificata il 01/05/2022 - 09:02 am)


P.S. Grazie della risposta, avevo letto infatti del duca d' Orleans malato ma pensavo fosse soltanto una scusa....a presto, ciao!
(Recensione modificata il 02/05/2022 - 10:44 am)

Recensore Master
30/04/22, ore 16:39

Ciao Agrifoglio, come ormai ci hai abituato, anche questo capitolo è pregno di eventi e tutti interessanti, inseriti opportunamente per l’economia della tua storia.
Ormai è tutto pronto e l’Arciduchessa Maria Luisa sta per partire alla volta della Francia per diventare la regina consorte. Matrimonio combinato come nelle migliori monarchie per avallare accordi e creare paci durevoli. Ci doni anche un ritratto della giovane promessa sposa: una donna per nulla bella, niente potrebbe attrarre l’attenzione sulla sua augusta persona, però è di buona indole, dolce e assertiva, pronta a stare al fianco del giovane che le alte sfere hanno destinato a lei. Fa da contraltare a questa figura che, se non fosse per i regali natali nessuno noterebbe, la sua dama di compagnia, la Duchessina Edelweiss von Konig, donna completamente diversa da lei per indole e figura, ma tra le due regna sovrana l’armonia. Ancora non sa a cosa sta andando incontro la giovane arciduchessa con quel viaggio, che avrebbe dovuto essere del tutto tranquillo e sereno, prima di giungere nella terra dove dovrà vivere, e dove, nel frattempo, la regina madre Maria Antonietta sta cercando, in tutti i modi, di rendere il passaggio dal suo paese a quello che suo diventerà il più armonico possibile, memore di ciò a cui era stata sottoposta lei tanti anni prima, volendo che la giovane possa sentirsi parte di un tutto e non spaesata come era successo a lei. Ma l’attesa si sta facendo lunga e tutti i presenti, le alte cariche istituzionali, i vari nobili che sono stati invitati a partecipare all’augusto passaggio di consegne, Oscar e André con i figli, nonché Bernadette, cominciano a mostrare segni di preoccupazione. Motivo per cui Oscar, avvicinandosi a Maria Antonietta, per alleviare quella che potrebbe diventare una pena, propone di inviare un drappello per andare incontro al convoglio reale, ma, proprio in questo frangente, ecco arrivare a cavallo, stanca, infreddolita per il maltempo che imperversa, e tesa come una corda la duchessina von Konig che annuncia che il convoglio è stato attaccato e l’Arciduchessa è stata rapita. Sarò curiosa di vedere cosa questa nuova azione scellerata produrrà sugli equilibri che si stanno cercando di ristabilire e mantenere.
Intanto abbiamo avuto la possibilità di vedere pressoché tutti i nostri amati personaggi muoversi nel contesto che stai intessendo.
Abbiamo conosciuto un conte svizzero di rara bellezza, (quei capelli corvini e gli occhi smeraldo ricordano qualcuno), presentato dal tenente de Ligne, e dai modi gentili e cortesi che sembra aver attirato l’interesse di Antigone, la quale, in sua presenza, pare stranamente imbarazzata, lei che l’imbarazzo proprio non lo conosce. Anche Oscar e Andrè nel vedere il giovane hanno l’impressione di averlo già visto o perlomeno ricorda ad entrambi qualcuno di conosciuto, pur senza riuscire a trovare la sua giusta collocazione. Oscar e André osservano i figli con un pizzico di nostalgia, ed è sempre bello vederli così uniti e in perfetta sintonia dopo tanti anni di matrimonio. E poi struggente la frase di Oscar rivolta ad André quando afferma che lui sia l’unico a farle accantonare i pensieri molesti con la sua sola presenza. Nei discorsi fra i due veniamo a sapere qualcosa anche di Alain, il quale era stato ferito piuttosto gravemente e vive insieme alla sorella e al marito di lei, poiché la madre non gli ha mai perdonato di aver seguito Napoleone nei suoi disegni folli, come rapire il loro re e persino il papa. Poi ci sono i fratelli de Girodelle che confabulano proprio del nuovo, ed Henri Gregoire lo guarda con malcelato interesse visto che sta rivolgendo attenzioni ad Antigone. C’è anche il Marchese d’Amiens, giovane dall’apparenza insignificante ma dotato di buon cuore, figlio del conte di Compiegne, che fortunatamente non ha mai conosciuto e di Genevieve d’Amiens, la quale, dopo aver ottenuto l’annullamento del suo matrimonio, è rimasta a corte e sembra essere rifiorita, dopo la tremenda esperienza coniugale. La natura non le ha concesso la bellezza ma la sua buona indole l’ha aiutata nel prosieguo della sua vita, accordandole la facoltà di rendersi una donna interessante e permettendole di accompagnarsi a qualcuno che finalmente la tiene nel giusto conto. E poi ci sono Bernadette e il giovane Lavoisier, che non hanno vita facile per colpa della madre di lui, la quale assolutamente vuole che tronchi qualsiasi rapporto con quella giovane che non ha prospettive per l’avvenire, non essendo né di nobili origini né tantomeno con un patrimonio che potrebbe sopperire ai suoi natali. Antoine è preso fra l’incudine e il martello e non sa decidersi, o meglio, non ha il coraggio di ribellarsi a quella madre a cui è molto legato e che gli ribadisce i sacrifici fatti solo per lui per regalargli una posizione. Lui ama Bernadette ma sembra sempre più soccombere ai voleri materni non permettendo a Bernadette di avere finalmente il suo spicchio di felicità.
Ora non ci resta che attendere di vedere quali conseguenze porteranno i nuovi fatti accaduti.
Narrazione, come sempre, trascinante nonché fonte di curiosità. A presto!