Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
02/03/22, ore 22:17

Molto particolare la storia, come odio che Napoleone per la nostra Oscar. Spero che Oscar né esca vincitrice

Recensore Junior
28/02/22, ore 19:44

Un altro splendido capitolo carissima Agrifoglio !!!!!!!!
La cosa bella è che si comincia nel bel mezzo di un dialogo per giunta molto drammatico Lo scontro tra la madre ed il figlio è ricco di pathos e subito capiamo le rispettive posizioni . La regina Maria Antonietta tenta fino all’ultimo di non svelare la verità sulla nascita della sua figlia segreta ed obietta al figlio le controindicazioni di un matrimonio non alla pari :si tratterebbe di un matrimonio morganatico i cui figli sarebbero esclusi dalla linea di successione con conseguente rivendicazione del trono da parte del duca d’Orléans che ,essendo il probabile assassino di Luigi XVI non deve ricevere un simile regalo. poi la regina obietta pure che la ragazza è corteggiata dal figlio di Oscar e di André e che competere nel corteggiamento con un suddito non sarebbe dignitoso per un re. Luigi XVII è irremovibile non vuole sentir ragione perché dopo tante sofferenze subite vuole soltanto la serenità di un matrimonio d’amore. Falliti tutti i tentativi la regina Maria Antonietta deve obbligatoriamente giocarsi l’ultima carta ,quella che mai avrebbe voluto svelare e dire al figlio che la donna di cui è innamorato è in realtà la sua sorellastra nata dal matrimonio morganatico e segreto col conte di Fersen. Il giovane re è sconvolto e distrutto dal dolore , fugge via e non gli rimane altro che rifugiarsi nella solitudine ,che visione straziante!!!!!! Nelle successive riunioni del consiglio il re appare sempre più pallido chiuso e taciturno ed alla fine chiede la mano di Maria Luisa d’Austria per cementare la nuova alleanza. Sfumato il sogno d’amore tornano i doveri regali ed il re colpisce per la sua forza d’animo ma anche per la sua rassegnazione amara e stoica. Bello in tutto ciò il tema dell’incesto riadattato alla tua trama, complimentissimi!!!!!!
La scena si sposta alla Sorbona dove Bernadette incontra casualmente un giovane che è niente di meno che il figlio omonimo di Antoine Laurent de Lavoisier che in questa tua versione è vivo e vegeto ed ha anche prole. Mi è piaciuta molto la scena dei libri raccolti con agitazione e subito ricaduti di mano in pratica la povera Bernadette faceva il gioco dei pazzi ahahahahhah!!!!!! Il ragazzo invece era molto più calmo e li raccoglieva bene aiutando pure Bernadette!!!!!!!! Li ritroviamo alcuni mesi dopo a studiare insieme a casa di lui e subito ci accorgiamo purtroppo da alcuni segnali che le cose non vanno bene . 1) Bernadette infatti non ha mai dimenticato il tenente de Ligne che la fa ancora soffrire tanto da avere scelto il giovane Lavoisier perché diametralmente opposto a lui 2 ) La madre del giovane non ne vuole sapere: Bernadette è figlia di un’umile governante non ha neanche i soldi per mantenere una sua carrozza ed è figlia dell’uomo che con la sua morte stava facendo carcerare il marito 3) Il ragazzo è completamente succube dei genitori e non ha la forza di contrapporre la sua volontà 4 ) Il ragazzo addirittura censura i suoi sentimenti e si preclude l’innamoramento per paura di fare una scelta definitiva Continua a frequentare Bernadette come cara amica e senza promuoverla a qualcosa di più per non affrontare le ire di mammà Peccato perché i due sarebbero affiatati ma chi non ha coraggio non se lo può dare……..
Troviamo poi il duca d’Orléans sotto tono perché la sua salute lo sta gradatamente abbandonando Il carattere però è sempre quello da far rabbrividire i sassi ahahahahah!!!!!!! Perché vuole vendicarsi dello sgambetto ricevuto da Napoleone servendosi del nipote ,il duca d’Enghien che guida una congiura ordita dalla zio
Ed è proprio per occuparsi di questa congiura che Napoleone torna di filato a Milano dove minaccia fuoco e fiamme contro i congiurati e dove lo attende la madre, ansiosa di rifilargli in moglie la sorella dello zar per ottenere il duplice risultato di sbarazzarsi di Joséphine de Beauharnais e di avere una degna successione al trono Sono rimasta colpita dal fatto che Napoleone con tutto che era Napoleone , subiva le angherie materne come il giovanissimo Antoine Laurent de Lavoisier…….. eh le madri!!!!!!
La rana in Spagna gracida in campagna…… Napoleone in Spagna non gracidava ma sicuramente imprecava , così preso tra inseguimenti di eserciti ed imboscate ai suoi soldati da parte di guerriglieri vendicativi e feroci Ed i suoi metodi disumani e sfiancanti hanno cominciato a fargli il deserto intorno sia fra i suoi soldati che fra gli alleati.
A proposito di alleanze, l’imperatore d’Austria ritiene che sia giunta l’ora di seppellire l’ascia di guerra con la Francia e Talleyrand è d’accordo : in una situazione come quella l’unica cosa sbagliata sarebbe rimanere isolati ( facili prede del tiranno corso) ed immobili (così da lasciare tutto il merito dell’indebolimento di Napoleone agli inglesi) Ed è proprio a sugello di questa alleanza nuova di zecca che Luigi XVII fa la proposta di matrimonio di cui sopra sicuramente col beneplacito di Talleyrand……. Chissà quanto gli luccicavano gli occhi quando sentiva ahahahah!!!!!!!! L’unica persona contenta perché il promesso sposo non sprizzava certo gioia da tutti i pori ahahahahah!!!!!!!!!
Poi abbiamo sir Arthur Wellesley che non gracida in Spagna ma in Portogallo Anzi a gracidare sono quegli inetti dei suoi superiori che tremano di fronte alle loro ombre e che invece di inseguire i nemici vogliono inaugurare una compagnia di taxi per riportarli a casa , ma roba da matti!!!!!! Il bel -anzi brutto -risultato e che finiscono tutti e tre sotto inchiesta. Sir Arthur Wellesley si salva gli altri due un po’ meno ma rimangono fermi ,i due superiori per sempre e sir Arthur a tempo indefinito A proposito bella e concisa la descrizione della battaglie i miei complimenti!!!!!!!!!!
Piacevolissimi Oscar ed Andrè Lui è stranamente geloso di Bonaparte non di una gelosia sessuale ma intellettuale :Oscar è troppo presa da lui ,pensa sempre a lui ed a come disinnescarlo ed Andrè si sente escluso, quasi di troppo anche a causa di alcune osservazioni involontariamente infelici di Oscar Le cose poi tornano subito a posto perché Oscar chiede due volte al marito se sarà con lei per sempre e lui le risponde come da cartone animato Consolante anche che Girodelle nonostante tutto sia ancora fedele e devoto ad Oscar
Un altro capitolo lungo articolato ,preciso e scoppiettante come solo tu sai fare!!!!!!!!!

Recensore Master
28/02/22, ore 15:35

Ciao Agrifoglio. Come sempre come non apprezzare le immagini che scegli con cura. Ho letto con interesse la parte iniziale riguardante Maria Antonietta e il figlio in questa situazione dove ognuno ha le proprie ragioni. La parte che mi é piaciuta di piú riguarda Bernadette. Bello quando André dice a Oscar che é sempre stato con lei. In questo capitolo emergono le figure delle madri riguardo le quali ho riflettuto. In tutto questo Napoleone che sta iniziando la sua discesa. Un capitolo che mi é piaciuto con diverse situazioni, personaggi. Sempre utili le informazioni nelle note. Grazie per ringraziare chi ti segue. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 28/02/2022 - 03:36 pm)

Recensore Junior
28/02/22, ore 10:44

Questo è il capitolo delle alleanze, dei matrimoni, delle madri, ma anche dei contrattempi e degli ostacoli.
Incontra un grosso ostacolo sulla sua strada sir Arthur Welleslsey la cui ambizione si scontra con l’imposizione di due superiori incompetenti e paurosi che gli procurano più danni dei nemici. Si rifiutano di inseguire il nemico sconfitto ed improntano il loro operato ad atteggiamenti che rasentano la viltà, comportandosi come tanti politici che sperano di galleggiare e di non compromettersi semplicemente rifiutandosi di prendere posizione e di agire: non faccio nulla, così non sbaglio e vado avanti per forza di inerzia, senza infamia e senza lode. Prendono un po’ troppo sul serio l’antico adagio “ponti d’oro al nemico che fugge” ed accettano condizioni di armistizio ai limiti del vergognoso. Il risultato è che anche la posizione di sir Arthur Wellesley è sporcata dagli errori dei suoi superiori e che tutti e tre devono subire un’inchiesta. Sir Arthur Wellesley ne esce bene, ma con il sospetto che potrebbe non avere più incarichi operativi per molto tempo.
Fastidiosi contrattempi subisce pure la povera Bernadette che dimentica un libro sul banco e si scontra con un giovane. Questi primi disguidi avrebbero anche potuto portare con sé un bel regalo, ma la cattiva sorte purtroppo ci ha messo lo zampino nei panni di una potenziale suocera ostile ed agguerrita. Madame de Lavoisier ha molta consapevolezza di sé e del rango della sua famiglia e non accetta come nuora una ragazza di umili origini che oltretutto è figlia di quel Bernard Châtelet che stava per fruttare una condanna per omicidio a suo marito. La signora esercita un ascendente enorme sul debole figlio e sotto la parvenza della perfetta padrona di casa cela una lingua tagliente ed un carattere duro e determinato. Bernadette soffre ancora per il tenente de Ligne che non ha mai completamente dimenticato. Su di lui parametra le sue scelte ed infatti il giovane Lavoisier le piace proprio perché è molto diverso da de Ligne. Temo però che anche questo amore porterà con sé più spine che rose.
Un enorme contrattempo incontra anche il re di Francia che, sicuramente stanco di tutto ciò che ha subito, si è concesso una romantica parentesi di follia. Il giovane vuole impalmare una ragazza priva di sangue reale, ben sapendo che questo potrebbe escludere i suoi figli dalla linea di successione e fortificare le pretese al trono del duca d’Orléans, il nemico di sempre, ma tutto ciò non gli importa perché lui vuole soltanto essere felice e sereno e lasciarsi alle spalle un destino ingrato. Il contrattempo è servito perché la ragazza in questione è la sorellastra, frutto di un matrimonio morganatico della madre, lo stesso tipo di matrimonio che probabilmente avrebbe dovuto contrarre lui se la contessina de Girodelle non fosse stata sua parente stretta. Lo choc è durissimo ed il re deve rassegnarsi a tornare nei ranghi ed a chiedere la mano della lontana cugina Maria Luisa d’Asburgo Lorena.
Il re dei contrattempi è Napoleone che vorrebbe accerchiare il generale John Moore e non ci riesce, che vorrebbe far marciare i soldati sopra un fulmine e si ritrova invece ostacolato dal clima e dal territorio, che vorrebbe consolidare il suo potere in Spagna e si trova in balia di guerriglieri spietati. Alla fine deve tornare di corsa a Milano dove lo attende un altro contrattempo, una congiura ordita dal duca d’Enghien, nipote di quel duca d’Orléans che a sua volta non ha gradito il contrattempo della perdita della Francia del sud. Dulcis in fundo la madre gli procura il contrattempo forse più subdolo: porre fine al regno festaiolo della sua amante e prendere in moglie la sorella dello zar con la quale procreare un erede di sangue reale.
Ed ora cosa succederà? Sono curiosa di scoprirlo. A presto.

Recensore Veterano
26/02/22, ore 15:48

Alleanze, matrimoni, madri.
Quanto contano in questa tua storia le tue protagoniste femminili, cara Agrifoglio. Figure spesso "disturbanti" come l'altera Madame de Lavoisier.
E poi improvvisamente scopriamo che la nostra indomita Oscar teme che André non resterà al suo fianco. Ma questo non potrà mai succedere, qualunque cosa riservi loro il destino. E spero tanto che il destino gli sia lieve...
 

Recensore Junior
26/02/22, ore 11:48

Questo capitolo si svolge nel 1808 tranne il paragrafo finale che si affaccia sul 1809 e vede un campo di battaglia che si è concentrato in Spagna ed in Portogallo. Sia Napoleone che sir Arthur Wellesley infatti sono andati a combattere nella penisola iberica ed entrambi hanno avuto i loro guai. Napoleone deve domare un popolo riottoso che non accetta il suo dominio e suo fratello sul trono. Come al solito, reagisce energicamente e tempestivamente, contrapponendo forza a forza, intransigenza a ribellione. Gli spagnoli però non sono ossi facili, sono guerriglieri nati ed i soldati napoleonici che ci si imbattono fanno una bruttissima fine. Napoleone costringe il suo esercito a valicare le montagne in condizioni proibitive con l’inverno che incombe ed il vento che flagella e la sua mancanza di compassione e di senso della realtà gli attira contro le ire dei soldati e degli stessi sottufficiali che devono tenerli in riga. Sir Arthur Wellesley invece arriva in Portogallo ad agosto e deve misurarsi col caldo. Inanella due vittorie nel corso di pochi giorni, ma poi deve cedere il comando a due ufficiali più anziani quando questi arrivano. Gli ufficiali più anziani sono meno esperti di lui e più pavidi e concedono un armistizio a condizioni vergognose. Il risultato è che sono richiamati tutti e tre in patria e subiscono un’inchiesta. Sono prosciolti tutti, ma soltanto sir Arthur Wellesley se la cava con onore, ma egli teme lo stesso di star fermo per mesi o per anni.
Anche Napoleone ha le sue gatte da pelare al suo ritorno a Milano perché il duca d’Orléans, scontento del trattamento ricevuto, ha ideato una congiura capeggiata dal duca d’Enghien, suo nipote. Mi chiedo come si intrecci la sopravvivenza del duca d’Enghien di quattro anni rispetto alla storia originale col resto della tua trama. L’unica cosa certa e che Napoleone è sempre più accerchiato, dentro e fuori il suo regno perché sono tutti stanchi del suo comportamento egemonico ed imperialistico ed anche i vecchi alleati gli si rivoltano contro, non avendo trovato in lui un partner affidabile ed avendo capito che si tratta invece di un lupo travestito da agnello.
La sensazione è che il conflitto si stia polarizzando. I singoli stati capiscono che da soli non si può andare da nessuna parte e si raggruppano in alleanze più o meno convinte. Il risultato è che l’Austria finalmente si decide a mandare in soffitta la faccenda del contingente militare di 50.000 uomini e chiede alla Francia la pace ed un’alleanza. Maria Antonietta è d’accordo per questioni più che altro sentimentali mentre Talleyrand illustra con lucidità tutti i benefici di questa nuova alleanza e l’opportunità di approfittarne finché è la Francia lo stato messo meglio e con più cose da offrire.
Le alleanze però, a quei tempi, richiedevano anche adeguati matrimoni a supporto e ad un matrimonio dinastico si piega infatti il giovane re Luigi XVII dopo aver visto sfumare il suo sogno di felicità e di serenità a causa dello stretto legame di parentela con la sua amata. Non ho ben capito se quella del re è stata una resa ai colpi insistenti della malasorte oppure un modo di reagire al dolore della rivelazione, del tipo si volta pagina e si va avanti. Comunque sia, questo fidanzamento non inizia certo con slancio ed entusiasmo.
Anche Napoleone dovrà presto sposarsi. Lo esigono la madre e la ragion di stato e questa volta la scelta ricade sulla sorella dello zar. Napoleone si lascerà convincere e Joséphine de Beauharnais accetterà di buon grado di essere messa da parte o di assumere una posizione di secondo piano?
Tempi duri anche per la bella ed un po’ sfortunata Bernadette che finalmente pare aver trovato un giovane per bene e sinceramente affezionato a lei, ma con una madre impossibile che tarpa le ali ad un sentimento non ancora sbocciato e consolidato ed alla quale il figlio non ha alcuna intenzione di ribellarsi.
André invece è geloso dell’interesse e dell’infervoramento che Napoleone suscita in Oscar, ma i due coniugi sono più uniti che mai e pronti ad affrontare insieme tutte le avversità.
Un’altra lettura entusiasmante, fatta di parti coese malgrado i molti personaggi e le diverse tempistiche ed ambientazioni. Sono estremamente curiosa di scoprire come tutto evolverà.
Alla prossima!
Match Point

Recensore Junior
25/02/22, ore 21:05

Un altro capitolo bello lungo e denso di contenuti questo che, sin dal titolo, ci mostra le tematiche di rilievo.
Molto teatrale e di grande impatto scenico il paragrafo che mostra il confronto tra il re e la regina madre che tenta in ogni modo di dissuadere il figlio dal perseverare nell’amore per la sorellastra. La prende alla lontana, ma di fronte all’insistenza del re deve per forza svelare la verità a lungo celata. La rivelazione prostra Luigi XVII già tanto stremato dalla vita. Questo poveretto dopo tante sofferenze cerca la serenità, ma incontra soltanto avversità. Se ne va via in lacrime e, nel corso dei mesi successivi, lo ritroviamo sempre più pallido, taciturno, ripiegato in se stesso e soltanto la madre pare conoscerne la ragione mentre gli altri cortigiani a partire da Oscar osservano e tacciono.
In questa situazione, Luigi XVII si arrende al matrimonio dinastico che prima voleva sfuggire: se non può avere la donna che ama, meglio servire la Francia in tutto e per tutto e sposare la lontana cugina Maria Luisa d’Austria, in modo da rinsaldare la futura alleanza. E’ senza slancio questa decisione e Maria Antonietta se ne accorge e soffre.
Napoleone non se la passa molto meglio. Da tanti anni sta con Joséphine de Beauharnais che, malgrado l’età non più verde ed i tradimenti reciproci, ancora gli piace. Le donne di famiglia a partire da Maria Letizia Ramolino, però, non la possono vedere e la ragion di stato reclama un erede. Napoleone è preso tra due fuochi, nicchia, ma sa che prima o poi si dovrà decidere. Non escludo oltretutto che, data la sua megalomania, la prospettiva di sposare una granduchessa russa e di farci un figlio lo solletichi. Pertanto, credo che alla fine farà di necessità virtù e la povera Joséphine de Beauharnais, volente o nolente, dovrà farsene una ragione.
Per la serie anche i chimici piangono, abbiamo poi il terzo affare di cuore e la terza madre. Qui non sono in ballo teste coronate, ma la situazione è ugualmente difficile e straziante. Bernadette incontra e si scontra con Lavoisier iunior, i due giovani si piacciono, sono compatibili, vanno d’accordo, ma c’è di mezzo la madre di lui. Bernadette è figlia di quel Bernard Châtelet che per poco non aveva fruttato una condanna a morte a Lavoisier senior ed in più è figlia di una modesta governante: troppo poco per una famiglia così illustre e per i parametri e le mire dell’orgogliosa signora. Il ragazzo, a differenza del tenente de Ligne, è sincero ed onesto, ma non è esattamente un cuor di leone e vive all’ombra dei genitori: adora la madre, cerca continuamente l’approvazione dell’illustre padre e se loro fanno un fischio lui scatta sull’attenti. Pur essendo molto preso da Bernadette ha messo la sordina ai suoi sentimenti ed al suo corteggiamento per non doversi trovare davanti un bivio a dover scegliere. Insomma, non la vedo benissimo per Bernadette ed il suo boyfriend.
Poi c’è il capitolo dedicato ad Oscar ed André. Lui è sempre paziente, servizievole, logico, devoto e buono, ma quel Bonaparte proprio non lo può soffrire, soprattutto da quando ha scoperto che si mette di traverso tra lui ed Oscar quanto a interesse suscitato. Oscar sembra proprio intellettualmente e militarmente infatuata di Napoleone. Niente di sentimentale e di sessuale sia chiaro, ma, dal punto di vista delle affinità professionali ed elettive, Oscar sembra stare sulla stessa lunghezza d’onda più con Napoleone che è un genio come lei che con André e quest’ultimo se ne dispiace ed ha un moto di gelosia. Oscar non se ne rende conto, scambia la contrarietà del marito per noia, ma poi involontariamente lo rassicura, così come involontariamente lo aveva rabbuiato, chiedendogli conferma se lui sarebbe sempre stato con lei. La risposta affermativa ci evoca la trentasettesima puntata del cartone animato e qualche apprensione purtroppo la suscita.
Abbiamo poi sir Arthur Wellesley più innamorato dell’esercito e della guerra che di sua moglie, l’asfissiante Kitty con la quale non riesce proprio a trovare un punto d’incontro. Chissà quanto deve averlo angustiato durante le fasi dell’inchiesta, pover uomo! Non si capisce bene se questo andava in guerra per sete di gloria o per togliersi da casa!
Insomma ad ogni personaggio la sua pena ed io in questa recensione mi sono volutamente limitata ai soli fatti di cuore!
This chapter is wonder!
D.P.

Recensore Veterano
25/02/22, ore 15:54

Quando si dice che dietro le scelte di un uomo c'è sempre una donna...dai regnanti agli studenti di Chimica :)
Interessante la decisione di Luigi XVII di chiedere la mano di Maria Luisa d’Asburgo Lorena che, storicamente, è stata Imperatrice consorte, data in sposa a Napoleone per suggellare la pace tra Francia e Austria. Qui il marimonio rientra in un'altra alleanza...
Il giovane Lavoisier sembra soggiogato dalla figura della madre e, onestamente, non la vedo bene per Bernardette.
Mi ha lasciato un pò con l'amaro in bocca l'intermezzo tra Oscar e Andrè perchè quella frase che tutti conosciamo, riporta alla vigilia di un'altra battaglia di cui conosciamo anche l'esito...ma magari mi sbaglio.
Sempre bellissime e azzeccate le immagini.

Recensore Master
24/02/22, ore 16:16

Ciao cara Agrifoglio, veramente eccezionale questo capitolo!
Dal principio alla fine, anche se, potrai capirmi , io ho amato soprattutto il paragrafo del dialogo fra Oscar e André! Mi ha fatto immenso piacere ritrovarli poiché la volta scorsa avevo avvertito fossero stati piuttosto trascurati.
È stato emozionante sentir dire ad Oscar " André tu sarai con me fino alla fine di questa battaglia?" ....naturalmente la risposta di André non potrebbe essere che affermativa, ma è sempre stupendo scorgere nella tua fiction alcuni fotogrammi dell' anime, in questo caso, il mitico episodio 37.
Ed è bello altrettanto rivedere (a proposito un grazie per le favolose immagini di repertorio!) rivedere la reggia di Versailles nel 1808 ancora con Maria Antonietta e re Luigi 18° in carica. Mi è sembrato di rammentare il film " La maschera di ferro" un dramma romanzato di Dumas dove tutto finisce bene, nonostante le peripezie di un giovane re arrestato ed esiliato ingiustamente. Tornando a noi questo capitolo è molto vivace e adoro moltissimo le diverse sequenze tematiche e temporali che si susseguono in via ordinata e precisa. I problemi di Maria Antonietta e la rivelazione terribile al figlio, che la sua promessa sposa è niente di meno che sua sorella, i problemi amorosi anche di Bernardette che questa volta è riamata dal giovane Lavoisier, ma sono gli ostacoli del rango e soprattutto la netta opposizione della madre di lui, ad impedire al ragazzo dichiararle il suo amore.
Sul fronte bellico dovrei ripristinare le puntate precedenti perché come al solito la storia non è il mio forte ,ma credo sia abbastanza scontato che un po' tutti siano stanchi dell'egemonia dell' imperatore corso e diversi stati preferiscono unirsi piuttosto che cedere potere alle mire sempre più espansionistiche di Napoleone.
E, a questo proposito, che dire della sua vita privata? Anche in questo caso c'è una madre che si preoccupa e un matrimonio che non s'ha da fare. Vedremo gli sviluppi.
Questo capitolo era veramente magnifico! I miei più sinceri complimenti
(Recensione modificata il 24/02/2022 - 04:42 pm)

P.S. Grazie della risposta, molto esaustiva e in parte rivelatrice. Mi è rimasto un dubbio: ma Bernardette sa ciò che è successo al padre? Sa che Lavoisier fu accusato ingiustamente? Ricordo benissimo l' omicidio di Bernard, quasi agli inizi della " Leonessa di Francia "ma non ricordo se a Bernardette fu raccontato il retroscena riguardo la macabra e prematura scomparsa del padre. Attendo con rinnovata curiosità le prossime vicissitudini e mi fa piacere che Oscar sia sempre fra i protagonisti della storia! . Buona serata
(Recensione modificata il 26/02/2022 - 08:42 pm)

Recensore Master
24/02/22, ore 13:48

Sempre un piacere ritrovarti, cara Agrifoglio con i tuoi capitoli così pieni di avvenimenti, proprio come in quello che ci hai regalato in questa occasione. Ho notato insieme alla scansione del tempo un sacco di nuovi fatti che faranno prendere alla storia ancora delle nuove connotazioni.
Si inizia con l’amaro dialogo fra il giovane Luigi e sua madre Maria Antonietta. Temevo che si arrivasse a questo punto, visto l’interessamento del giovane verso la bella figlia dei Girodelle. Egli, dopo aver tanto patito, dopo la reclusione a causa della prigionia subita, vorrebbe solo poter essere sereno e tranquillo ed Élisabeth Clothilde pare avere tutte queste ambite caratteristiche. Ma ovviamente sua madre deve stoppare e stroncare sul nascere questo sentimento prima che divenga qualcosa di incontrollabile. E così la rivelazione che getta nelle ambasce e nello sconcerto più completo il giovane. La madre, prima di arrivare alla rivelazione finale, tenta di prospettargli un altro futuro, sposando una donna di sangue reale che potrà così permettere alla dinastia dei Borbone di progredire. Ma, di fronte al diniego e alle spiegazione del figlio, la regina non può che rivelare la scomoda verità del fatto che entrambi siano suoi figli. Troveremo infatti, circa un anno dopo, il giovane re che, riunito il Concilio, annuncia la volontà di chiedere la mano dell’Arciduchessa Maria Luisa d’Asburgo Lorena. Poco l’entusiasmo da parte del re nell’annunciare una simile notizia, dolore sul volto della regina madre e stupore da parte dei partecipanti al concilio.
In corso d’opera abbiamo anche dato uno sguardo alla vita di Bernadette, la quale si sta istruendo in Legge alla Sorbonne, luogo che le permette l’incontro con un giovane studente di Chimica e altre materie scientifiche e, niente meno, figlio di Monsieur Lavoisier. Il giovane è attratto da Bernadette, ha una mente brillante ma è molto timido e, seppur la giovane abbia scatenato in lui un interesse che andrebbe oltre l’affettuosa amicizia che in un certo lasso di tempo si è instaurata fra loro, non ha mai trovato il coraggio di andare oltre, anche per il fatto che alla madre, la giovane appaia senza interesse e con poche prospettive date dalla sua posizione sociale. Anche Bernadette, nel frattempo, sembra essersi molto affezionata a Antoine Laurent, così diverso dal suo primo amore il tenente de Ligne che tanto l’aveva fatta soffrire. Ma forse anche questo nuovo sentimento sembra destinato a non mettere le ali, vista la poca considerazione che le viene riservata da Madame Lavoisier.
Intanto assistiamo anche al nuovo incontro tra il Duca D’orleans, non più in forma smagliante e piuttosto stanco e provato, con il conte di Compiegne, poiché ha ancora bisogno dei suoi servigi per vedere se riesce a mettere all’angolo, o meglio umiliare Bonaparte, visto che non ha mantenuto fede ai patti, nonostante tutto l’aiuto che aveva ottenuto. Il figlio di una sua sorella è a capo di una congiura proprio contro Bonaparte e lui vuole approfittarne: pertanto ha l’occorrenza di qualcuno di fidato per mantenere e serrare i piani che vengono elaborati per eliminare quel nemico ingordo.
In questi tempi così complicati il Concilio si riunisce per valutare la posizione della Francia in quel preciso momento, e quali siano le tattiche da utilizzare per non farsi mettere all’angolo dalle altre potenze straniere. Occorre cercare di stabilire un armistizio prima e poi un’alleanza per restituire la pace al popolo, stremato dalla guerra, e per tentare di porre un freno alle continue mire espansionistiche di Napoleone. Quando, tanti anni prima, avevano pensato a lui per risollevare le sorti del loro amato paese, mai più pensavano di essersi messa una serpe in seno, arrivando al punto di rottura al quale sono giunti. Soprattutto coloro che avevano caldeggiato la sua candidatura stanno facendo un esame di coscienza, comprendendo che devono reagire per poter continuare poi a contare sullo scacchiere delle potenze.
Questi nuovi equilibri sembrano entrare anche nel privato di Oscar e André, e lo possiamo avvertire nella loro conversazione, al riparo fra le mura di Palazzo Jajayes. Oscar è interessata alle evoluzioni di Napoleone da sempre, ne ha ammirato l’abilità e la genialità: la leonessa che si scontra con l’aquila imperiale. Aveva trovato pane per i suoi denti, ma, questo suo modo di atteggiarsi, faceva percepire ad André di essere lasciato parzialmente da parte, al fine di poter portare a termine il compito che si era prefissata; ma le parole finali, che sono una accorata richiesta da parte di Oscar a suo marito, di starle vicino, in qualunque modo si sarebbe evoluta tutta quella situazione, forse riportano l’equilibrio in maniera concreta tra di loro.
Non possiamo dimenticarci di Sir Arthur e delle sue battaglie ingaggiate in quel del Portogallo, sebbene non avesse voluto agire come è stato costretto a fare, per l’inefficienza di alcuni ufficiali a lui superiori in comando, i quali non sono stati in grado di prendere le giuste mosse e contromosse, cosa che avrebbe avuto un pesante strascico quando fossero tornati in patria, sia per la condotta tenuta, per le perdite subite e per aver trasformato la sconfitta inflitta al nemico in una ritirata onorevole, causa gli accordi accettati senza controbattere.
Ciliegina sulla torta, la visita, e il contestuale rimprovero, di Maria Letizia Ramolino al figlio Napoleone affinchè provveda in tempo utile a sposarsi, al fine di avere un degno erede. Secondo la madre, dopo aver stretto alleanze con la Russia potrà permettersi di chiedere la mano della sorella dello Zar Alessandro, prima che altri decidano per lei e Bonaparte resti senza la possibilità di impalmare una donna che sia quantomeno alla sua stessa altezza.
Insomma un capitolo pieno di eventi e di novità che ci portano avanti nella storia.
Aspettandoti con la solita curiosità, ti mando un caro saluto.

Recensore Master
24/02/22, ore 12:29

Cara Agrifoglio,
la storia, nelle sue pieghe meno note e nella tua rivisitazione, acquisisce un nuovo gusto. Questo capitolo, in fondo, potrebbe portare un sottotitolo, lo stesso di un'opera perduta di Seneca: "De martrimonio": eh già, perché si apre con un matrimonio impossibile, quello di Luigi XVII con la contessina de Girodelle, in realtà sua sorella, e si chiude con un matrimonio mai celebrato, quello di Napoleone Bonaparte con una principessa o arciduchessa della famiglia dello zar; e le due madri, Maria Antonietta e Letizia Ramorino, a variare questa Ringkomposition, hanno, ovviamente, atteggiamenti opposti: ll'una che vieta, l'altra che ordina. Ho proprio pensato anche io, mentre leggevo, alla variazione speculare della situazione in cui caddero addosso a Maria Antonietta, durante il processo, le accuse di incesto, accuse così pesanti e così palesemente false che persino le popolane che assistevano alle udienze, certo assai poco ben disposte nei confronti della Regina - e magari alcune di esse appartenevano alla folla che aveva marciato su Versailles quattro anni prima - disapprovarono sdegnate quel colpo bassissimo.,
Nel mezzo, la grande Storia fa il suo corso, e l'Impero napoleonico scricchiola...interessante aver spostato la vicenda del duca di Enghien al 1808 . Un abbraccio carissimo e a presto,
d

Recensore Master
24/02/22, ore 10:25

Un altro capitolo magistrale. La rivelazione della Regina è una bomba terribile che porta il Re a fare una scelta per il bene del regno, ma che lo porta a soffrire molto. La giovane Bernadette ha trovato un giovane che pare essere adatto al suo carattere schivo, anche se la madre non dimentica l'ingiusta accusa rivolta al marito, speriamo che la fanciulla non abbia un'altra delusione. Napoleone inizia ad avere le sue prime sconfitte, subite per mano di Sir Arthur che si rivela un degno avversario. Intanto, a Versailles, la Francia si allea con l'Austria proprio per fermare l'imperatore, nell'ombra tramano come sempre il duca d'Orleans e Compiègne. Oscar è chiaramente preoccupata ma sa di avere sempre André dalla sua parte. Complimenti e a presto.

Recensore Master
24/02/22, ore 09:45

Napoleone inizia a scricchiolare.. non si può vincere sempre, dopo tutto! Speriamo che la giovane Chatelet non vada incontro ad un'altra delusione.

Recensore Junior

Sono arrivata alla conclusione – per ora – di questa tua lunga ed interessantissima storia e devo dire che sono rimasta piacevolmente stupita dalle pieghe ucroniche che le hai fatto prendere e dalle sfaccettature e dalle connotazioni psicologiche che hai saputo imprimere ai tanti personaggi, quelli canonici e gli altri di tua invenzione. Alcuni di loro mostrano una sensibilità fuori del comune, altri sono più odiosi che mai ed altri ancora sono comici o addirittura grotteschi. Il tutto contribuisce a disegnare un quadro più che mai ampio ed affascinante.
Dopo questa doverosa premessa, inizio a commentare l’ultimo capitolo che mostra le fatiche di Napoleone per costruire un’Europa a sua misura e di Oscar per trovare il tesoro dei giacobini ed impedire che Napoleone realizzi i suoi disegni.
Napoleone tesse nuove alleanze e si relaziona principalmente con lo zar Alessandro I che vorrebbe avere come alleato mansueto, ma lo zar si rassegnerà al ruolo di utile idiota? L’alleanza con lo zar prevede un’estensione forzata perché il pacchetto completo comprende anche il re di Prussia Federico Guglielmo III che si porta appresso la moglie, la bellissima regina Luisa. Comprendiamo subito chi della coppia comanda e chi dei due è il più carismatico, ma il volitivo e fascinoso carattere della regina non basta a far desistere Napoleone dai suoi intenti. La Prussia deve essere smilitarizzata e ridotta all’irrilevanza. Se non potrà distruggerla – questo è il prezzo da pagare per allearsi con lo zar – la umilierà considerevolmente.
Oscar ed André invece hanno iniziato a dare la caccia al tesoro dei giacobini anche fuori da Parigi, ma le loro ricerche sembrano destinate ad un eterno insuccesso. Dopo il primo buco nell’acqua con la folle e sfortunata Théroigne de Méricourt, vediamo i due coniugi più politicamente impegnati di Francia alle prese con i parenti superstiti dei due rivoluzionari di maggiore spicco. I fratelli di Robespierre sono tornati ad Arras, dove sono diventati due elementi di spicco della città e dove vivono l’uno per l’altra, non essendosi mai sposati. Non sanno niente del tesoro dei giacobini e vorrebbero soltanto dimenticare ed Oscar ed André li accontentano. E’ molto bella la sollecitudine di André per mademoiselle de Robespierre alla quale addolcisce il ricordo del fratello maggiore, omettendo volutamente di ricordare i tratti più ossessivi ed inquietanti della personalità dell’avvocato di Arras. La madre di Saint Just invece non si è mai spostata da Blérancourt dove tiranneggia le figlie e chiunque le graviti intorno. Denunciò il figlio per un furto di argenteria, facendolo rinchiudere per diversi mesi ed ora si preoccupa soltanto che non le chiedano i danni per la Bastiglia. Un vero cuore di mamma!
Poi abbiamo anche i delusi e gli amareggiati.
Il duca d’Orléans è rimasto a bocca asciutta dopo il tradimento di Napoleone e mi chiedo come reagirà quando il conte di Compiègne gli rivelerà che non riceverà mai la Francia del sud malgrado i continui aiuti economici elargiti a Bonaparte.
Sir Arthur Wellesley è pure deluso, dal suo matrimonio così come dalla nuova missione che lo ha visto aggressore anziché paladino della giustizia anche se gli piace pensare che la sottrazione della flotta danese ai legittimi proprietari avesse un suo fine ultimo così nobile da giustificare i discutibilissimi mezzi.
Sul fronte giovanile troviamo una Bernadette ancora delusa ed amareggiata ed un tenente de Ligne in procinto di sposare una ricca ereditiera bruttissima ed arcigna. Sicuramente cercherà consolazione altrove, ma bisogna vedere quanto la pestilenziale moglie glielo consentirà e quanto la famiglia della sposa sarà disposta a farsi strumentalizzare.
Sempre sul fronte giovanile ritroviamo il giovane re innamorato perso niente meno che della sorellastra. Dopo tutto quello che questo sfortunato ragazzo è stato costretto a subire mi auguro che l’incesto non vada ad arricchire la sequela delle sue sventure.
Torno ad occuparmi degli affari miei non prima di farti i miei più sinceri complimenti nella speranza che aggiornerai presto. Alla prossima!

Recensore Junior
13/02/22, ore 11:25

Ho iniziato a leggerti con Scorre la Senna scorre lenta e tra un personaggio e l’altro ho deciso di approdare anche qui. Si tratta di una storia lunga sia come numero di capitoli che come tempi di realizzazione, ma che ancora tiene e questo mi ha incuriosita. Inizio a leggerla volentieri però tu la devi portare a termine!
La cosa particolare è che tutto comincia nel corso di una scena d’azione. Quale migliore inizio per un bel cappa e spada?
Balza all’occhio l’ingresso nella storia –anche se sotto copertura – del fratello maggiore di Maria Antonietta che nel cartone compare in pochi fotogrammi e senza un ruolo specifico. Qui invece è venuto a parlamentare col re di Francia, ma senza riportare un grande successo. Il solito Orléans ne ha approfittato per sferrare uno dei suoi attentati miseramente destinati a fallire e ad essere spazzati via dall’uragano Oscar. Lei è eccezionale nel suo ruolo (e lo dico da altra donna di azione alla quale hanno affiancato un personaggio doppiato dalla stessa persona che ha dato la voce ad André :-D) anche perché deve affrontare più problemi tutti insieme.
L’altro problema è la cecità di André che viene scoperta nel bel mezzo della battaglia, quando lo stupore, i sensi di colpa, il dolore e tutto quanto di negativo c’è devono essere tenuti a bada per non compromettere l’esito del combattimento e dell’intera missione.
André capisce di essere diventato un peso ed Oscar lo sancisce e glielo sbatte in faccia estromettendolo dall’esercito. Nel farlo avrà sicuramente sofferto tantissimo anche se mi è parsa un blocco di marmo. Autodifesa o strascico di rabbia per il famigerato strappo? Tutti e due?
Tanti altri personaggi fanno la loro comparsa in questo primo capitolo. C’è Alain, sguaiato e chiacchierone come sempre, ma dal cuore d’oro e pronto a tutto per salvare le persone a cui tiene. In battaglia è un portento, una vera forza della natura. Poi c’è la regina Maria Antonietta angosciata per le sorti del fratello e per la piega presa dal trattato segreto che come al solito, quando è preoccupata, si appoggia ad Oscar. E poi compare anche il perfido duca di Germaine che quando c’è da complottare insieme al duca d’Orléans non si tira mai indietro. Il duca d’Orléans gli ha promesso tesori ed anche una contea, ma potrebbe pure trattarsi di promesse da marinaio. Entrambi sono antipatici da morire e soprattutto molto pericolosi. Ho l’impressione che daranno molto filo da torcere alla nostra bionda eroina.
Quanti altri personaggi compariranno? Nella presentazione, vedo che sono quasi tutti e data la lunghezza della storia non stento a crederlo.
Finora ho trovato tutti i personaggi somigliantissimi all’originale e sono curiosa di sapere che ruoli avranno, se li avranno, Girodelle, i genitori di Oscar, il conte di Fersen, la contessa di Polignac, i rivoluzionari, Rosalie e Bernard e tutti gli altri splendidi personaggi di questa compagnia.
Mi è piaciuto il ritmo incalzante, ma anche le parti introspettive, per ora poche, sono state notevoli.
Complimenti anche per questa prova.
Io ora torno all’unità vittime speciali, se no Tutuola combina troppi guai, ma resto sintonizzata. Alla prossima!