Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
19/03/21, ore 10:15
Cap. 62:

Ciao Agrifoglio. Belle queste immagini dai paesaggi innevati, facendo cale ancora di più il lettore nell'atmosfera. Ho adorato quella con il cigno. Quello che mi ha colpita di più è quanto accade al Duca d'Orléans e alla Contessa di Polignac. Ma il Duca riuscirà a liberarsi? E cosa farà Napoleone? Oscar non poteva che reagire nel modo da te descritto. Mi è piaciuto lo scambio di battute fra la Contessa di Polignac e Sir Percy Blakeney, riportando nelle note da dove provenga. Ogni volta scopro qualcosa di interessante. Sono davvero curiosa di leggere il prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 19/03/2021 - 10:18 am)

Recensore Master
18/03/21, ore 23:47

Sempre impeccabile nelle descrizioni e nelle introspezioni. Il faccia a faccia tra Oscar e il duca d'Orleans è bellissimo. Riesci a descrivere così bene i caratteri che sembra la naturale prosecuzione della storia originale e non un'ucronia. Perfino Bonaparte che attacca Versailles è verosimile. Si sente l'enorme lavoro di ricerca e di approfondimento che hai fatto per non perdere neppure un particolare per strada. Complimenti e a presto.

Recensore Veterano
18/03/21, ore 22:51

Madame,
sono davvero fiero e soddisfatto della bella figura che mi avete fatto fare. Alla fin fine sono IO a risolvere la situazione, con l'arrivo del mio esercito.
Vi sono dunque grato per avermi riservato un così bel ruolo in questo capitolo. Mia figlia sarà anche il comandante supremo .... ma io resto il Generale Jarjayes!!
A presto mia cara amica!

Recensore Master
18/03/21, ore 22:47

La storia prosegue seguendo uno sviluppo plausibile, intrecciando sprazzi di realtà storica con la fantasia.
L'ego smisurato di napoleone non sarà certo soddisfatto da questa piega … o forse risparmierai all'Europa una guerra?
A presto!

Recensore Master
18/03/21, ore 22:44

Ciao,
già il titolo avrebbe dovuto lasciare immaginare guai, ma devo ammettere che non ho proprio pensato ad un assedio. La tua storia procede trovando sempre nuovi intrecci con la realtà storica proponendo un'alternativa credibile.
Ovviamente Oscar ne è la protagonista indiscussa, ma la Regina sta facendo la sua bella figura.
A presto!

Recensore Master
18/03/21, ore 22:19

Mi piacciono moltissimo le immagini che fanno da sfondo a questo capitolo.
E soprattutto lui, Napoleone, è il grande protagonista.
Non accetta la sconfitta, non si arrende. Arriva al punto di rapire il re e lotta fino all'ultimo per non perdere ciò per cui ha combattuto.
Ed infine, è quasi straziante il suo grido di dolore per un amore dannato e maledetto, per un cuore trafitto dal tradimento.

Sempre molto appassionante.

Recensore Master
18/03/21, ore 15:34

Lo avevo immaginato che Napoleone avrebbe fatto un qualche colpo di testa (come d'altronde ha fatto nella realtà), e ho capito subito chi poteva aver rapito il giovane re. Adesso voglio proprio vedere come andrà a finire questa Storia alternativa. Solo non capisco perché Napoleone l'abbia con Giuseppina: forse lo ha tradito?

Recensore Master
18/03/21, ore 11:16

Come dice un famoso cantante " ho perso le parole..." o per meglio dire gli aggettivi... Non so mai dove andrai a parare e questo aumenta la suspense. Quando tutto sembra che si stia risolvendo per il meglio, ecco il rapimento del re e il folle attacco di Napoleone a Versailles. Il pericoloso attacco da Oriente è suo. Riesci a caratterizzare così bene i personaggi che mi sembra sempre di vederli e udirli. Josephine sembra anelare il perdono di Bonaparte, lo otterrà? Attendo il prossimo capitolo con curiosità. Ho riconosciuto la frase de " il signore degli Anelli- il ritorno del re ", decisamente azzeccata per la circostanza. Complimenti.

Recensore Master
18/03/21, ore 09:47

Cara Agrifoglio, veramente ....io non so da dove iniziare comincerò da qui 《 . Ditemi dov’è il Re!
– Come siete prevedibile, Madame Oscar! E’ così facile farVi infuriare. FateVela una risata ogni tanto, Vi gioverebbe – e sghignazzò un’altra volta.》in questa scena Oscar interroga il duca d'Orleans , finalmente in prigione, anche se col potere e i privilegi che si ritrova, potrebbe essere liberato da un momento all' altro.
Io questa scena l' ho vista , sentita e purtroppo anche vissuta personalmente, molte volte. Questa gente che parla sempre di ironia, di sdrammatizzare il MALE e deride la lealtà e l'onestà altrui. Mamma mia come riconosco questi atteggiamenti!! Tanto sul virtuale che sul reale!. Oscar come sempre è impareggiabile. Deve essere straordinario vivere con una persona cosi!!
Un secondo passaggio mi ha emozionato: quando il piccolo Re viene rapito e soltanto Oscar ha il coraggio di confessarlo a Sua Maestà. E' proprio la mia Oscar!Lei non si sottrae mai alle sue responsabilità, si impegna,analizza le situazioni, formula strategie e alla fine dell'episodio, riesce a portare in tasca la vittoria, pur proteggendo l' indomita Maria Antonietta e le impavide principesse reali. Un lungo attacco orchestrato da Napoleone e i suoi fedelissimi in cui lui veramente come un pazzo delirante pretende la corona e la mano della giovane Maria Teresa .
Mi fa un enorme piacere che in questa tua fiction i malvagi non riescano mai a spuntarla fino alla fine. C' è giustizia! Ancora non sono venuti al pettine tutti i nodi ma ho fede in te, soprattutto di vedere il lieto fine quello che l'Ikeda non ci ha consentito di vedere.
La Leonessa è un'opera monumentale direi , la Storia vera e quella romanzata si fondono e ci regalano episodi sempre emozionanti (anche se a volte ci sono dei passaggi un po' complicati )e avvenimenti raccontati cui varrebbe la pena approfondire.
La conclusione di questo episodio mette in rilievo la fine del rapporto amoroso fra Napoleone e Giuseppina. Lui giustamente si indigna per i suoi tradimenti, lei dal canto suo, vuol giocarsi l'ultima carta per non scomparire dalla sua vita. Ci riuscirà?Io ho come il sentore che questo faccia a faccia fra loro due porterà ad un tragico epilogo. Che gli servisse da lezione!
Bravissima Agrifoglio, ti aspetto con molto interesse. Grazie
(Recensione modificata il 18/03/2021 - 10:06 pm)

Recensore Master
17/03/21, ore 10:10
Cap. 61:

Ciao Agriifoglio. Ormai mi manca davvero poco per giungere all'ultimo capitolo che hai pubblicato, il numero 63. In questo invece quello che mi è piaciuto di più non sono stati i personaggi e il loro agire, sempre ben descritti, ma un oggetto, la Destiny. Emblematica fra quelle acque, come emblematico il nome che porta. Oscar si è occupata di André, ma purtroppo non è solo di lui che deve preoccuparsi. Belle come sempre le immagini scelte. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 17/03/2021 - 10:11 am)

Recensore Master
13/03/21, ore 09:57
Cap. 60:

Ciao Agrifoglio. In questo capitolo il protagonista è Andrè e hai ben descritto il suo sentire. Un uomo davvero nobile d'animo, che non vuole coinvolgere altre persone preferendo morire e i suoi ultimi pensieri non possono che essere rivolti a Oscar. Belle le parole scritte per la donna amata, che a sua volta corre a salvarlo. Con lui nella vita e nella morte, un amore il loro davvero indissolubile. Suggestive le immagini scelte, che fanno immergere ancora di più nell'atmosfera. Cosa accadrà adesso? Complimenti come sempre per le informazioni che fornisci nelle note. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 13/03/2021 - 09:59 am)

Recensore Master
10/03/21, ore 10:04

Ciao Agrifoglio. Posso dirti che questo è stato al momento il mio capitolo preferito? Davvero affascinante, a partire dal titolo, " la Torre di Londra." Sono rimasta sorpresa nel vedere che hai messo persino una mappa e ho ben immaginato la tua storia in versione cartacea, con le belle immagini che hai scelto. Mi sono del tutto calata nell'atmosfera attraverso le tue descrizioni e mi dispiace molto per André. Devo dire però che, nonostante la situazione sia drammatica, è al tempo stesso suggestiva. Dico questo perché l'uomo devesi deve salvarsi per forza e sarò curiosa di leggere come. Molto interessanti le note finali. Cosa accadrà adesso? Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 10/03/2021 - 10:06 am)

Recensore Junior
07/03/21, ore 20:07

E così Oscar finalmente diventa madre. Una madre molto particolare sin dall’insorgere delle doglie. Se ne sta al clavicembalo a sottolineare i picchi della sofferenza con le note più acute, arrendendosi al letto soltanto quando proprio non ce la può più fare. Una donna particolare che veste da uomo e che si rifiuta di conformarsi alla femminilità anche nei momenti che della femminilità sono esclusivi e caratteristici. Particolarità che è subito messa in evidenza dalla perfida, irridente e velenosa contessa di Polignac che più di un sassolino dalle scarpe deve togliersi nei confronti di Oscar. André, però, non tarda a relegarla nella sua giusta prospettiva di creatura sciagurata.
Arriva quindi l’agognato erede, pronto a raccogliere la guida di due casate. Divertentissima la visita dei soldati della guardia, interessati al pargolo, ma soprattutto al cibo. Sono figli della miseria e non del galateo.
La vita, però, tutt’intorno va avanti e se Alain nutre dubbi e propositi di vendetta verso le donne che ritiene essere le “aguzzine” della sorella, il sospettoso ed irriconoscente Bernard abbocca alle prime dicerie messe in giro e subito sospetta André di malversazioni varie. Il fronte dei giacobini si è infatti diviso, lo smantellamento dei clubs ha indisposto gli animi e subito c’è chi accusa Robespierre di avere trascurato i compagni di lotta o addirittura di averli venduti in cambio di poltrone. In questo humus André diventa il candidato complice ideale perché elevato da Robespierre al rango di vice ministro. Chi meglio di un uomo che è vissuto alla reggia sin dall’adolescenza può aiutare un avvocato ambizioso ad arricchirsi col frumento dei poveri?
Il duca d’Orléans non manda giù l’ascesa di André ed il suo ruolo pacificatore sul consiglio di reggenza e sull’animo inquieto e tormentato di Robespierre. André riesce a mettere insieme varie anime e varie sensibilità e dà anche una ventata di umanità dove passa il raggelante Robespierre. Il duca d’Orléans non vuole però sporcarsi le auguste mani di persona e manda perciò avanti il suo poco sveglio alleato, quel minus habens del duca di Germain che basta ricordargli l’esistenza della contea di Lille e delle ricche rendite perdute per fargli mettere mano alla borsa e prezzolare sicari. Il cretino ovviamente abbocca all’amo e la sorte di André sembra quasi segnata. Quasi, perché le variabili sono sempre in agguato così come i sicari.
Date queste premesse, la tragedia quasi si consuma a ridosso della paternità. André va a spiegare le sue ragioni a Bernard e lo trova inizialmente freddo, scostante e sospettoso, come al solito, quindi. Ne vince a poco a poco le resistenze, invitandolo persino ad andare alla reggia per controllare i resoconti di persona e lui chiaramente accetta anziché sforzarsi a credere alle parole dell’amico. L’unico tratto di umanità lo mostra quando confida ad André che presto diventerà anche lui padre. La seconda generazione si allarga. Anche nell’anime Bernard non ha mai il cuore in mano, ma è sempre sospettoso e restio ad aiutare i suoi benefattori. E’ cordiale con André soltanto quando vuole trascinarselo nella sua causa.
Finito l’incontro con lo Châtelet, André torna in strada e là non tarda ad accorgersi che le ombre che anche prima aveva visto allungarsi non erano le proiezioni delle sue paranoie, ma degli autentici sicari prezzolati da chi noi ben sappiamo. E’ bellissima la scena dell’inseguimento e della lotta. André ha il cuore in gola e vede il sospetto trasformarsi a poco a poco in realtà, ma ciò che più di ogni altra cosa lo spaventa e lo addolora non è la morte in sé, dato che troppe volte l’ha affrontata, ma la prospettiva di lasciare questa terra proprio ora che è il marito della donna che ama ed il padre di un bellissimo bambino. La difesa è strenua, ma la differenza numerica pesa e la lotta è impari e proprio quando André è raggiunto da una grossa pietra e la sua corsa sta per arrestarsi nell’incoscienza di fronte ad una scalinata, ecco affacciarsi due coniugi. La moglie riconosce André ed il marito mette in fuga i malviventi.
Qui, si apre un altro capitolo o meglio bisogna tornare indietro ad una delle tante buone azioni di André. La donna è Susanne, una prostituta disgraziatissima che André aveva trattato da essere umano e convinto a cambiare vita. La vita l’ha cambiata davvero Susanne, lasciandosi alle spalle il vizio, la depravazione e la via dei soldi facili, ma maledetti ed iniziando una nuova vita, fatta di lavoro e di piccole opere di misericordia. Durante una di queste pie opere, ha conosciuto un ladro carcerato, un povero emarginato come lei che, messo da parte dalla vita, ne ha percorso le strade peggiori, fino quasi a perdersi. Insieme si rifondano, creano una famiglia e mettono al mondo un figlio amatissimo. Insieme soccorrono André.
Oscar, nel frattempo, cerca André ovunque, quasi impazzita dalla disperazione, ma i due si ritrovano a palazzo Jarjayes.
Questo è il capitolo della nascita, sella ricerca e della bontà ritrovata. Nasce il piccolo Honoré, ma rinascono anche Susanne ed il marito. André cerca Bernard nei vicoli della Parigi notturna, Oscar cerca il marito nei vicoli della Parigi diurna, André tenta di risvegliare la ragionevolezza in Bernard. Bernard, dopo le spiegazioni di André, ritrova fiducia nell’amico ed una certa serenità interiore. Susanne, dopo la buona azione di André, ritrova il lato migliore di se stessa, mai del tutto sepolto ed anche Charles ritrova se stesso dopo avere conosciuto Susanne. Dal dolore nascono i bambini e dal dolore rinascono e si fortificano le coscienze ed è quando tutto sembra ormai perduto che spunta una nuova possibilità. Un refolo di aria fresca in mezzo ai miasmi, un raggio di sole che squarcia ed illumina le tenebre.
Complimenti vivissimi!

Recensore Master
06/03/21, ore 10:19
Cap. 58:

Ciao Agrifoglio. Ormai non manca molto per arrivare a commentare l'ultimo capitolo che al momento hai pubblicato, "Carnevale di Venezia." Se penso a come era iniziata la storia e a dove siamo arrivati adesso, sto vivendo delle avventure maestose e al tempo stesso cruente come è giusto che sia. Una parte questa davvero molto avventurosa, dove si può notare il tuo impegno nelle descrizioni. Spero che André e Oscar possano ricongiungersi e, come avevo già detto, Napoleone è davvero un degno rivale per la donna e lo stai rappresentando bene nel suo essere. Al prossimo capitolo. Un buon fine settimana.
(Recensione modificata il 06/03/2021 - 10:21 am)

Recensore Junior
03/03/21, ore 20:09
Cap. 37:

La nascita del piccolo Girodelle è l’unico evento lieto del capitolo perché tutto il resto è all’insegna del nervosismo e dell’inganno. Per motivi diversi i rapporti fra i vari personaggi sono alterati se non addirittura completamente compromessi e si avverte ovunque un senso di precarietà e di tensione imminente in procinto di esplodere. Come sempre accade in questi casi, c’è invariabilmente qualcuno che ne approfitta per seminare zizzania. Nei dissapori coniugali fra Oscar e André, si intromettono la contessa di Polignac e la figlia, ben consce della predilezione che la giovane Diane mostra per André. Nell’astio fra la regina da una parte e Mirabeau e Robespierre dall’altra, si inserisce invece l’onnipresente duca d’Orléans (che, poi, è anche il mandante della contessa di Polignac che ne è l’amante) che, seppure con mezzi di volta in volta diversi, recita sempre lo stesso copione: tentare di mandare a carte e quarantotto tutto per poi prendersi la Francia con un colpo gobbo.
Non completamente deteriorati sono i rapporti fra i due sposi, Oscar e André, che risentono del rifiuto di Oscar per le conseguenze della gravidanza e che vivono la naturale prosecuzione del capitolo precedente. Oscar non accetta il suo stato particolare, non ci è abituata e non vi si adatta e ciò suscita apprensione e una punta di biasimo in André che vorrebbe dalla sua sposa una maggiore cautela e soprattutto un diverso attaccamento alla loro creatura che per adesso non sembra suscitare un particolare entusiasmo da parte della madre. L’affetto fra i due è molto solido e soprattutto è integro, ma la quiete è spesso messa a repentaglio da continue scariche elettriche determinate dall’insofferenza di lei e da una minore disposizione di lui ad abbozzare. In questo scenario, i due sciacalli si inseriscono, ordendo un intrigo di tutto rispetto che vede come vittima la povera Diane che sconta un’altra volta il peso della sua ingenuità. Le due streghe hanno calcolato proprio tutto: rubano la chiave delle stanze private di Oscar al troppo ben disposto Jean, vi introducono Diane (s)vestita di soli veli e pizzi e, tramite lo stratagemma della denuncia della cameriera, fanno in modo che Oscar e André entrino scaglionatamente. Il resto sta nell’esplosività di Oscar e nella razionalità di André. La donna soldato dà in escandescenza, strappa la camicia al marito, ne getta i lembi fra le fiamme e pronuncia parole così dure e violente da mettere in fuga la povera Diane. Le due congiurate hanno previsto proprio tutto, ma non il solidissimo legame che c’è fra Oscar ed André. Si fosse trattato di un matrimonio più instabile, magari, ci sarebbero anche riuscite a minarne le fondamenta, ma l’unione è adamantina, André dimostra la sua innocenza ed Oscar fa appello alla ragionevolezza dopo i primi attimi di obnubilamento.
Chi rischia di rimetterci l’incolumità e la vita è Diane che, come tutte le vittime collaterali, è anche quella che sta per subire le conseguenze peggiori. Imbattutasi in un gruppo di ubriachi dalle pessime intenzioni, farebbe una ben misera fine, se non fosse per l’ex fidanzato che la salva, dandole anche modo di proseguire le sue riflessioni sui difetti che la contraddistinguono.
Completamente deteriorato è invece il mai nato rapporto fra la regina ed il suo ministro di giustizia, quel Robespierre dall’animo incorruttibile e dal carattere glaciale. Maria Antonietta già da prima non andava d’accordo con Mirabeau il cui stile di vita dissoluto e le cui idee riformiste glielo facevano vedere come il fumo negli occhi. Mirabeau però è scaltro e se la mangia a colazione ed Oscar ed André devono intervenire per pacificare gli animi e per evitare che gli equilibri raggiunti vadano in frantumi. La situazione è ancora più grave con Robespierre che non è dissoluto, ma anzi è un uomo fin troppo serio, ma questo suo rigore morale e questa sua tetraggine caratteriale, uniti ad una misoginia di fondo, lo spingono a disprezzare Maria Antonietta che dal canto suo odia la freddezza e la disumanità di Robespierre. I due sono agli antipodi ed ancora una volta tocca ad Oscar e ad André fare da cuscinetto, attirandosi l’odio del duca d’Orléans che pensa di eliminare André. Le idee di Robespierre sono il frutto di una mente fanatica, completamente disancorate dalla realtà e rasenterebbero il ridicolo, se non sapessimo a cosa hanno portato. Maria Antonietta non si esime dal farglielo notare e lo sferza di continuo, come sempre fa con chi non le va a genio. Lui incassa, ma appare sempre più come un vulcano sul punto di eruttare.
La situazione è da orlo del baratro perché, anche se gli ostacoli sono via via superati, rimane sempre la sensazione che non potrà andare sempre tutto bene, che non si potrà sempre schivare tutto e che, prima o poi, si aprirà una piccola breccia che i nostri non noteranno o non saranno in grado di arginare e allora si scatenerà l’inferno. Su chi darà il via alle danze c’è soltanto l’imbarazzo della scelta: troppo fanatici e guerrafondai sono i rivoluzionari, troppo poco diplomatica ed eccessivamente reazionaria è Maria Antonietta. Oltretutto, non fanno che spuntare nuovi personaggi ed ognuno di loro potrebbe dare il suo contributo alla disastrosità della situazione.
Complimenti per il capitolo! Ho ripreso la storia dopo un periodo di silenzio, ma spero di continuarla.