Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Ho finalmente letto questo capitolo qualche giorno fa e, dopo averlo fatto ben decantare, posso dire a ragione che è uno dei tuoi che mi è più piaciuto. |
Il risveglio è stato brusco ed amaro per André, ponendolo di fronte ad una serie di riflessioni drammatiche. Il neo conte di Lille inizia a dubitare di se stesso e del proprio valore intrinseco ed a ritenere che, se Oscar non lo ha voluto per una vita intera e continua a rifiutarlo anche adesso che è nobile, la colpa non è soltanto della condizione sociale e del conto in banca (cose altre da noi e che ci caratterizzano soltanto dall'esterno) ma è proprio di André Grandier e, quindi, ciò che non va bene è proprio lui senza alibi ed infingimenti vari. In preda a questa crisi esistenziale, André ha un sofferto confronto con Diane, nei cui sentimenti non corrisposti si rivede. Di fronte a questo specchio umano, André ha una resipiscenza e decide di dare una drastica svolta alla sua vita, cambiando città ed occupazione. |
Ti faccio i complimenti per questo bel capitolo altamente drammatico che ha un andamento circolare, iniziando con André confuso e preoccupato e terminando sempre con André questa volta distrutto dal dolore. E' molto interessante assistere al crescendo emotivo di questo personaggio che passa dalla confusione iniziale in cui stenta a riconoscersi nella nuova realtà e nella nuova posizione che deve occupare, alla paura che questa situazione possa sfuggirgli di mano ed allontanarlo da Oscar. Arriva poi il senso di forte disagio per la proposta del generale che da un lato lo preoccupa, perché conosce bene Oscar e le sue reazioni, ma dall'altro lato, seppure inconsciamente, lo fa sperare. Giunge infine la doccia fredda nella forma della fuga di Oscar che sebbene fosse prevedibile, lo lascia ugualmente annichilito perché un conto è prefigurarsi un rifiuto ed un altro è essere rifiutato in concreto e per giunta senza troppi complimenti e perché, con un lato del cuore, ci aveva pur sempre sperato. La scena finale è molto struggente con un André affranto, ma che nonostante tutto continua ad insistere, sbagliando perché l'amore unilaterale non porta mai a buoni risultati. |
Che grande sorpresa questo capitolo! André, adesso, è cavaliere, conte di Lille e pari di Francia e può aspirare alla mano di Oscar ed anzi penso che il generale e la moglie mirassero proprio a questo e ci abbiano messo lo zampino. Il sedicesimo capitolo, in fin dei conti, si concludeva con madame de Jarjayes che proponeva di fare sposare André con Oscar e con il generale che diceva di no per motivi di rango e guardava l'orizzonte, pensando qualcosa. Ecco a cosa pensava... Bisogna vedere cosa ne penserà adesso Oscar che sappiamo benissimo essere un osso duro ed essere anche, da sempre, piuttosto ostile al matrimonio... |
Questo capitolo è ricchissimo di eventi e di personaggi. |
Ciao Agrifoglio,un capitolo più breve rispetto a quelli che ho letto fino adesso,ma sempre concentrato di informazioni ed avvenimenti. Mi piace come Oscar,insieme ai soldati della guardia,debba indagare,che vi siano degli intrighi,stimolando anche l'intelligenza dei suoi uomini. Mi piace anche come André si stia prendendo cura della sua salute e che tu abbia narrato una spiegazione per ridargli forse la vista. Non è mai stato spiegato niente al riguardo nella storia originale per la perdita dell'occhio sano e non sono mai riuscita ad accettare del tutto quanto successo. Mi fa piacere abbia delineato il carattere del dottore in un modo non scontato,mi ricorda Dr. House e vedremo come si relazionerá in seguito con André. Interessante aver letto dei libelli. A questo punto della storia posso dire che,nonostante le strade di André ed Oscar siano divise,non me sento la mancanza,anzi si ha per entrambi ed anche per i lettori spunti di riflessione ed arricchimento. A presto. :) |
Mia cara madame Agrifoglio, |
Che capitolo! Pregno di colpi di scena, di atti eroici e di atti meschini. Un luglio veramente tragico. Le ombre che ossessionano Robespierre mi sembrano la metafora del crollo di tutti i suoi ideali. Molti "cattivi" sono fuori combattimento ma sono ancora in circolazione Maxence e la cara mamma. Ottimo lavoro come sempre, a presto. |
Ciao carissima, |
I due ultimi capitoli sono quelli delle uscite di scena Nel penultimo abbiamo detto addio a Théroigne de Méricourt messa fuori uso dal calcio del cavallo di Andrè e da una brutta botta in testa mentre in questo cinquantesimo capitolo se ne vanno Robespierre e Saint Just ma anche Danton Desmoulins ed un altro personaggio storico . |
Che capitolo! È successo di tutto! |
Carissima Agrifoglio, ogni capitolo è una fonte di sorprese. Questo è veramente spettacolare, pieno di azione, adrenalina, ma anche introspezione e dramma. Oscar è fantastica, un grande comandante, è supportata da tutti e riesce a compiere l'impresa. Quello che salta agli occhi è la totale uscita di testa di Robespierre, sembra che non sia più collegato alla realtà, la scoperta, poi, che la povera Eulalie era malata gravemente e non incinta, è il colpo di grazia che lo porta ad uccidere tutti i suoi compagni di rivoluzione e infine a rivolgere l'arma contro sé stesso. L'ho trovato un capitolo di forte impatto emotivo. Bravissima, buon weekend. |
Ciao Agrifoglio, Innanzitutto grazie per questo nuovo aggiornamento Ma lo sai che questa volta ho sentito il sapore del " The End" Mi è dato come l' impressione che questo tuo racconto storico potesse completarsi nell' anno in cui si è concluso " Lady Oscar " il 1794. Pare che finalmente, quasi tutti i personaggi malvagi hanno avuto il giusto castigo e la fine che meritavano per la loro empieta' e scelleratezza. Ringrazio Francoise 14 che per prima mi fece balenare il dubbio sulla sorella di Robespierre riguardo la sua condizione, che nulla aveva a che vedere con la gravidanza. Infine ho temuto dal profondo che Robespierre stesse sul punto di uccidere Oscar! Alla fine ho sperato si suicidasse ma non certamente avesse intenzione di assassinare i suoi stessi seguaci e compagni! Mi sembra sia impazzito come quella megera, la furia rossa. Un capitolo denso di suspense e adrenalina ove la figura della nostra beniamina primeggia in intelligenza, raziocinio e rapidità d' azione. Molto facile perdere il sangue freddo in un frangente così delicato e pericoloso eppure la nostra leonessa non demorde e non si arrende. In alcuni momenti della narrazione, non so perché, ma ho ricordato alcune scene agghiaccianti del film Titanic soprattutto quando alcuni membri dell' equipaggio perdono la testa e iniziano a volare le pallottole. Dunque, da parte mia,complimenti vivissimi, questa storia è spettacolare. |
Robespierre, diciamocelo, ha avuto quello che si meritava. |
Robespierre ha avuto quel che meritava, per colpa del suo distorto concetto di probita' ha anche ucciso la sorella: non si rendeva conto che la rettezza morale sta innanzitutto nel rispettare la dignità di tutte le persone, senza depravate e blasfeme distinzioni in base a ciò che si ha sotto la cintola o in base a ciò in cui l'anima crede. Quello che mette i brividi è il tuo Saint-Just, folle fino all'ultimo gesto della sua vita, anche se gli si deve riconoscere la coerenza. |