Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 1539 recensioni.
Positive : 1537
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
26/09/19, ore 16:04
Cap. 43:

Ciao ciao Agrifoglio,
Ben tornata 😊😊.
Sono felice che alla fine la giustizia ha avuto il sopravvento! Ero preoccupata circa la prosecuzione di questa storia.
Una storia inserita nella Storia, avvenimenti storici alternativi ma non basati sul gioco, l' ironia, la commedia.
" La leonessa di Francia "è tutt' altro che una commediola, accadono fatti drammatici e gli omicidi non mancano.
È morto il sovrano, è morto Chatelet e adesso Mirabeau . Avrebbe potuto morire anche Robespierre.
Ivi racconti gesta eroiche, imprese ardite, complotti e intrighi segreti. Povere ragazze disonorate e mogli infelici,personaggi malvagi e inetti che agiscono nell' ombra, donne guerriere che assomigliano nel bene e/o nel male alla nostra Oscar e soprattutto tante, tante vicissitudini che si susseguono e si incrociano.
La tua storia è un romanzo epico, seppure moderno. Ha molte somiglianze con la realta del nostro tempo .
In questo capitolo mi è piaciuto molto il confronto fra la regina,travestita da borghese e il dottor Vianello (che non mi sarei più aspettata di ritrovare), A proposito lui come fece a capire che era la regina di Francia se non aveva mai frequentato Versailles? Un grande fisionomista!
Mi è piaciuto l' accenno su Varennes. Nella storia vera quel viaggio fu l' inizio del calvario della regina , qui rappresenta la sua Rinascita.
Forse non soltanto fisica. Io spero che lei diventi " Una magnifica sovrana"
Mi auguro veramente che nel tuo racconto si realizzi la profezia di Oscar nei suoi riguardi in pieno stile Ikediano.
Continua così, siamo in tante che ti aspettiamo e amiamo questa storia!
(Recensione modificata il 26/09/2019 - 04:08 pm)

Recensore Master
26/09/19, ore 15:37
Cap. 43:

Piacevole il ritorno di Lucilio Vianello.
Un capitolo molto bello, con parti divertenti.
Sappiamo qualcosa in più del viaggio di Maria Antonietta.
Anche qui Robespierre si dimostra una persona meschina.

Recensore Master
26/09/19, ore 11:29
Cap. 43:

Cara Agrifoglio, sono flice che tu e la tua storia siate tornate e che quanto recentemente successo possa essere archiviato come un increscioso incidente di percorso e lasciato alle spalle. Sei tornata in grande spolvero con un capitolo ricco di novità che grazie al puntuale ed esaustivo riassunto degli eventi della storia abbiamo potuto collocare al meglio. Dopo la sua gravidanza Maria Antonietta si era ritrovata piuttosto provata e sofferente tanto da far temere per la sua vita così perché non interpellare qualcuno che si era dimostrato pur nella sua giovane età un vero luminare in materia medica: il ritorno di Lucilio Vianello è stato piacevole, ritrovare un personaggio con così tanto carisma da riuscire a far tacere, quasi, la regina con le sue argomentazioni e a sfidarla dopo che l’aveva riconosciuta, mi è piaciuto tantissimo. Il loro scambio di idee è stato quanto mai interessante soprattutto pensando alla posizione sociale , all’indole dei due protagonisti e alle loro diverse sensibilità e modi di intendere e vedere il mondo che entrambi sono riusciti a far emergere nel confronto. Questo viaggio è stato interessante per gli eventi che ha scatenato durante e dopo con l’arrivo a Varennes che ben altri ricordi riporta alla memoria. Anziché la tentata fuga dei sovrani è stata la tappa per far accorrere coloro che sostenevano che la regina volesse fuggire per vendere la Francia agli austriaci e coloro che invece sostenevano esattamente il contrario e che la regina fosse semplicemente andata in un luogo di cura per riprendersi da alcuni malanni che l’avevano colta durante la stagione appena passata. Ma questa situazione è anche stata il punto di avvio per gli eventi futuri. Sta per essere promulagata la costituzione di cui la regina non è pienamente soddisfatta dovendo dare all’uonmo in quanto tale maggiore risalto e potere decisionale, ma per ovvie ragioni deve far buon viso a cattivo gioco e continuare ad affidarsi a coloro che le sono stati accanto e che l’hanno sostenuta nei momenti difficili del suo regno e che l’hanno anche consigliata per il meglio affinché il popolo potesse cominciare ad amare la sua sovrana. Sovrana che è continuamente sotto scacco di Robespierre, il suo ministro della giustizia, che pensa che per il solo fatto di essere una donna, di poterla controllare senza problemi. Meno male che a controllare lui c’è Andrè che è il suo vice e anche il ministro Mirabeau che ha a cuore il destino della nazione. Ed è proprio il comportamento altero e quasi da nobile che ha cominciato a tenere Robespierre che innesca nei suoi fanatici amici, Saint Just e Theroigne de Mericourt, la voglia di farlo fuori per poter così far emergere quali sono i principi che vanno declamando per ottenere una Francia migliore secondo la loro ristretta ottica. Ed è proprio in occasione dei festeggiamenti per la costituzione, tra l’altro svoltisi tra persone non troppo liete dell’evento, che durante uno scambio di opinioni tra Robespierre e Mirabeau, quest’ultimo muore avvelenato mangiando del cibo che si trovava nel piatto di Robespierre. Nel frattempo abbiamo potuto vedere marginalmente la vita di Oscar e André, sempre alle prese con gli affari di stato, ma in un momento del racconto abbiamo visto André nella sua figura di padre che si prende cura dei suoi bambini, prima di attendere ai doveri che gli competono e per essere sempre di supporto alla moglie nel suo complicato compito di Generale supremo nonché entrambi facenti parte del consiglio di reggenza. Uno sguardo malinconico anche alla vita della povera Genevieve che dopo il matrimonio con il Conte di Compiegne, più che avere a che fare con il marito, del quale nonostante tutte le angherie che le fa subire è ancora infatuata, deve sottostare alla dispotica suocera che la tratta come se fosse una delle tante cameriere, senza mai un accenno di gentilezza e affetto, che hanno fatto pensare più di una volta alla poverina, che se si fosse sposata con un altro dei gentiluomini proposti da sua madre la sua vita avrebbe potuto essere diversa.
Insomma come già ti ho detto un ritorno in grande stile con una marea di fatti salienti che hanno reso la tua trama ancora più intricata e sicuramente foriera di molti altri avvenimenti per tutti i protagonisti di questo tuo racconto, che è un misto di avventura, amore, intrigo, politica e fantasia con la quale hai modificato la Storia e ci dai la possibilità di poter vedere come sarebbe stato il corso degli eventi se determaniti fatti accaduti nella realtà si fossero svolti in maniera differente o addirittura non si fossero mai concretizzati, dando il via ad una serie di ipotesi quanto mai varia che la tua mente insieme alla tua penna ci stanno magnificamente illustrando secondo il tuo modo di vedere e secondo la tua sensibilità che resta tua e soltanto tua. Attendo pertanto con curiosità il seguito certa che la morte di Mirabeau porterà ulteriore scompiglio. A risentirci presto e un affettuoso saluto!

Recensore Master
26/09/19, ore 09:22
Cap. 43:

Ciao,
innanzi tutto BEN TORNATA!!
Un capitolo molto bello, con parti divertenti (l'incontro tra Maria Antonietta ed il medico è ececzionale).
Mi piacciono molto i tuoi personaggi, comresi quelli anche solo accennati (i figli di Oscar e Andrè).
E come sempre Andrè è molto più materno di Oscar, nel modo in cui è lui a restare con i figli. Insomma, è sempre lo stesso Andrè che si prende cura di Oscar, sotto ogni aspetto.
A presto, mi raccomando!!

Recensore Master
25/09/19, ore 22:52
Cap. 43:

Che gioia poter leggere nuovamente questa storia. Mi sono mancati i tuoi personaggi : i Campiegne, la povera zoppa e la suocera malvagia. Grazie per questo nuovo capitolo. Un abbraccio affettuoso xoxo

Recensore Veterano
25/09/19, ore 22:27
Cap. 43:

Ben ritornata... mi fa piacere che tutto si sia risolto... e sei ritornata più forte che mai... il capitolo è fantastico... il viaggio di maria antonietta ... quando c'è stata la scoperta a Varannes ero in ansia ... per una volta che nn scappa ... veramente ... tutti che pensano il contrario... e nonostante i figli di Oscar e Andrè siano apparsi solo per una manciata di righe si è sentito il calore famigliare ma anche quando pesante sia il ruolo e il compito che hanno i due pupilli ... inoltre sono molto dispiaciuta per Genevieve ... va bene che ha tutti i problemi del mondo ... ma meglio soli che in compagnia dei Compienge... la fine è stata a sorpresa ... e molto ben studiata... in un modo o nell'altro stai in parte ristabilendo l'equilibrio della storia originale ... sei molto abile si vede che il tutto è studiato minuziosamente ... mi piace come scrivi come esponi i fatti nn mi stanco mai di leggere... e ripeto sn contenta che sei ritornata spero che nn avrai più problemi ... spero che pubblicherà i un nuovo capitolo presto e nel mentre faccio ipotesi ahahahhahah

Recensore Master
25/09/19, ore 22:13
Cap. 43:

Premesso che qui Robespierre il veleno se lo sarebbe davvero meritato, la tua ricostruzione storica alternativa continua ad affascinarmi molto; la regina si rivela forte, ma ha a che fare con gente tutt'altro che facile.

Mia cara e gentile mademoiselle Agrifoglio,
sono invero assai soddisfatto di me! Sono un genio, creare un marito così perfetto per mia figlia, perchè lui la sposerà!! Che sia ben chiaro!!!
A presto, mia cara fanciulla!

Recensore Master
14/09/19, ore 09:07

Anzitutto confesso di essere davvero torda: solo quando Sir Percy tira fuori la primula ho capito la sua identità! L'uomo che traghettava nobili in lieve imbarazzo con la ghigliottina fuori dal Paese! La baronessa Orczy! E guarda che io uno dei suoi libri l'ho pure letto ;P
So che salva una giovane francesina che poi sposerà - non voglio sapere niente, ma sto pensando ad una damache adora andar per funghi. Potrei controllare su web, ma non lo faccio ;P

Con Girodel, Canterbury e Fersen, Pimpernel farebbe davvero una bella squadra, sappilo.

Oscar invece fuziona bene: non è la Damigella in Pericolo - davvero non sarebbe credibile - ma nemmeno Wonder Woman che fa proprio tutto da sé. André provvidenziale e, giustamente, umile e che si defila: non è la prima volta che le salva la vita, e non ci si sposa per gratitudine, forse giusto Raperonzolo. Si addice il personaggio questo volatilizzarsi per non dover affrontare il giorno dopo.
E poi... ma lasciamo che Oscar si faccia qualche domanda! Quella dell'anime è sempre così poco preoccupata per i sentimenti di André - su quelli di Fersen ci costruì una tragedia con tanto di messa in discussione della propria identità sessuale, ma quelli di André... Poverandré. E poi di colpo la notte delle lucciole, senza nemmeno un rosicamento di fegato.

Ma andiamo con ordine: la mia anima di donna che si documenta, anche se in modo incostante ha sobbalzato: poker? nel Settecento in Francia? C'era? Ma non ci potevi mettere una zecchinetta? Che poi... non sono ancora riuscita a capire a chie diavolo giocassero... altra cosa su cui mi vorrei documentare.
In ogni caso bella scena.

Theroigne stronzissima, invece. Il volto brutto della Rivoluzione, quello che fa fuori la Lamballe. Il volto di Saint Just.

Molto soddisfacente vedere un capitolo con tanta azione. Ho le mie idee sulle fanfiction di questo fandom: molto femminili, quando le leggiamo cerchiamo la storia d'amore e ci poniamo sempre come lettori che si aspettano lo sviluppo dei sentimenti. Niente in contrario eh: io scrivo solo di quello.
Ma mi piace tanto il genere cappa e spada e sono davvero contenta quando in un ambito così femminile ci si slancia un poco con qualcosa di maschile.
Aggiungiamo che la commistione di generi vince sempre: un poco di rosa in una storia avventurosa aumenta il piacere.

Recensore Master
12/09/19, ore 21:41

Ooohh! Finalmente un passaggio segreto! Era un pezzo che non ne vedevo uno... rimetta a posto la candela!
E sono contenta che ci si aun gruppo di uomini con una misione...
Ma andiamo con ordine!
Se prima avevo il sospetto che Theroigne fosse un poco toccata ora ne ho la certezza: ma che diavolo di richieste fa?
Oppure non le interessa avere un bel nulla e sta puntando ad un altro scopo - magari far fuori Oscar. E in effetti Jaint Just... podo dopo... mamma che gente, però - e povera Madame de Lamballe.


Il duca d'Orleans è uno dei vilain dell'anime, che mantiene i suoi intrallazzi a Corte e tra gli intellettuali e che sembra totalmente privo di scrupoli. Come pensa di poter controllare un Saint Just?

Mi piace la POlignac, anche se Girodel e Fersen si rivelano più stronzerelli di lei.
Bernard la solita spina nel fianco ;P

Ma soprattutto bella questa compagnia delal rosa bianca!!!!

Recensore Master
09/09/19, ore 00:03
Cap. 26:

Per adesso vedo che stai mescolando parti del manga con eventi che appartengono allo snodo narrativo creato da te: André è saltato sul binario nuovo (anche se con ossessioni vecchie), mentre Oscar è rimasta su quella vecchio, ma senza la presenza di lui.
Concludi con una piega avventurosa che non dispiace affatto! Anzi! Dato che questo mi pare un capitolo di passaggio che tira le fila sui vari personaggi e su dove li avevamo lasciati.

Il leit motiv è contenuto nel titolo: la trappola.
Il Principino è intrappolato dalla malattia, che sta modificando il suo corpo, togliendogli forse dignità, ma non speranza - che però non è riposta in eventi di questa vita, della serie "beato chi ci crede".
André è nel solito trappolone del cuore, che ha gambe lunghe e capelli dorati. A differenza del Principino la scelta ce l'avrebbe: innamorato si, ma basta pensieri ossessivi. Mentre riflette lancia una stoccata implicita a Diane: Mademoiselle de St Quentin ha parecchie qualità, la sorella del suo amico nessuna degna di nota, l'unica cosa che hanno in comune è la posizione di possibile rimpiazzo.
Oscar è in una trappola reale.

La parte sul principino è commovente - la fine prematura gli risparmierà il peggio, ma è magra consolazione. Oscar ha una persona la ama ancora e glielo fa capire, ma è magra consolazione anche questa. Serve però per piazzare il capitolo dal punto di vista cronologico.

"Voi, fra qualche anno, diventerete Luigi XVII." qui ho riso: ma la mano di Luigi XVI non è corsa di scatto a toccarsi i gioielli di famiglia?


La parte su Compiègne...stai costruendo un antagonista, presumo: la vanità ferita fa fare cose discutibili. Oscar sta accumulando nemici.
I cugino sostituisce Victor nel ruolo di possibile pretendente, ma non in quello di innamorato non corrisposto - Oscar qui è davvero sola - dato che Girodelle è andato oltre e ha mollato il colpo per la Chambord.
Certo che... un anno come ospite? Ma il detto non parla di tre giorni come per il pesce? E Girodelle che fa? sopporta in silenzio? O ha traslocato lasciando la casa al cugino?

Théroigne de Méricourt un'altra che te la raccomando.

André lucido anche se incorreggibile e forse paragnosta!
(Recensione modificata il 09/09/2019 - 06:33 am)

Recensore Master
28/08/19, ore 22:37
Cap. 25:

Noooooo! Giro si è sposato!?!?!?! E il vestito? come era il vestito della Chambord? E la torta?

Se mi posso permettere qui sei andata di fretta: 9 mesi in un secondo ci stanno, ma non con tutta questa carne al fuoco, tipo l'evoluzione di Diane, e il matrimonio con concepimento di Giro e della Chambord! Dovevi tirare più a lungo ;P Si vede che di questi due non ti interessa tanto: con André si colgono le sfumature in modo più naturale.

La Marchesina è simpatica e sarebbe bello vederla felice, ma Giro ormai sta con la Chambord e ha dato il via alla produzione di bèbè.

Recensore Master
28/08/19, ore 21:57

E così vediamo i cani di André! Gli piacerebbe Snoopy? S'è scelto un cane di buonsenso e sotto le righe, ne è conscio?

Diane non sembra completamente scema - Dante non vuole mettere in imbarazzo Beatrice ma se ne frega degli imbarazzi eventuali della Donna dello Schermo... chissà se Fersen si sentiva perseguitato dall'affetto di Oscar? Per fortuna che non scriveva letterine d'amore, ma si limitava a qualche sorriso austero come Brienne di Tarth e a qualche piantarello davanti ad una fontana.

Soprattutto Diane sfiora una verità che riguarda Oscar ma soprattutto lei, le illusioni, la vita come ce la raccontiamo per renderla sopportabile o comoda.
Oscar ha di che riflettere.
Diane non lo so - stai tratteggiando una persona con un carattere molto preciso, che non è necessario ci piaccia e in effetti piace poco, però ad una ragazza che avesse tentato un suicidio noi cercheremmo di proporre una terapia, mentre Diane ha solo un fratello che pensa che la soluzione sia il matrimonio con uno tranquillo, che, incidentalmente è anche diventato Conte. Oscar le ha proposto una sistemazione temporanea pensando di rieducarla, ma a che titolo non si sa e, soprattutto, non si sa se quanto scelto è la cosa giusta per Diane - ma davvero la sorella di Alain desidera fare la spadaccina? Mi chiedo come mi sentirei io se ad un certo punto qualcuno decidesse che per migliorare la mia vita devo mettermi a fare kite surf e guardare le partita del campionato di calcio venezuelano. E poi mi giudicasse paragonandomi ad un'altra ragazza mai conosciuta e di cui non so nulla e che non ha niente in comune con me. Non finirebbe molto bene, la faccenda, temo.

Anche André ha iniziato un suo percorso: prima era l'Uomo Invisibile accanto alla Fusta di Versailles e sta sperimentando gli effetti della piaggeria e il fastidio degli esser umani che vogliono qualcosa da te. Già il poeta era stato un bell'antipasto.
E' interessante perché è per la prima volta nei panni di Oscar, e più di Oscar: cosa organizzasse Oscar non si sa molto bene, anche perché era dentro una struttura gerarchica rigida. A lui tocca gestire un gruppo di lavoro eterogeneo per uno scopo misurabile e che avrà delle conseguenze su di lui - se le terre rendono, il castello viene rimesso a posto senza ridurlo sul lastrico e qualcosa mette da parte, direi che può sopravvivere, ma se le terre non rendono e il castello si rivela un pozzo senza fondo l'infelicità è lì dietro l'angolo.

Girodel sembra invece prossimo alla tossicodipendenza. Gli piace la Chambord? E perché non se la è presa? Ormai è uno zitellone, come del resto Oscar e André.
Ma lo sai nel 1789 c'erano 28 milioni di Francesi e ben 11 milioni erano sotto i 19 anni?
Almeno questo è quello che dice un libro che sto leggendo...
Quei tre dovevano sentirsi vecchi e malinconici e avrebbero dovuto cominciare a fare i conti... sono ancora lì che si preoccupano del permesso del papà, delle convenzioni e nel frattempo il mondo freme per una rivoluzione... il gap generazionale è alle porte!
Comunque carini che si mangiano le caldarroste!

Il cavallo è di Girodelle? non so che pensare... da un lato verrebbe da dire di , s'è mangiato le caldarroste, ha guardato oscar tutta malinconica e ha detto eccheccazzi, ma in francese e in modo raffinato.
Dall'altro con questa storia non si sa cosa potrebbe accade e potrebbe essere pure il cugino di Girodelle, che ha abbassato l'asticella delle sue pretese.

Recensore Master
27/08/19, ore 21:50

Oscar, che sta sperimentando la solitudine e non si capacita, vorrebbe una seconda Rosalie da educare, vedo - gli Ugonotti quindi? E il nocciolo quale sarebbe? Quanto l'uomo sa essere orribile verso un altro uomo? Ah ma tra un poco vedrà di persona ;P

Comprendo che rispetto ad Rosalie la povera Diane non possa che apparire velleitaria: Rosalie prima decide che potrebbe avere un futuro nella prostituzione e si slancia avendo in mente tariffe di tutto rispetto, poi ritiene che l'omicidio le si addice e ci va di mezzo Madame Marguerite - non era certo un tipetto tranquillo.
Ma pure Diane, con queste sue fantasie di teste mozzate da baciare, mi pare ben predispsta verso il caos...sarà davvero il caso di incoraggiarla all'azione?

Su latino e greco ed italiano posso comprendere: ci vuole tempo, ma algebra? E un poco di storia della filosofia? Più che d'accordo con il tiro al bersaglio: quando una donna con la pistola incontra un uomo con la spada, quello con la spada è un uomo (o una donna) morto.

Spiace tanto vedere come Diane non piaccia a nessuno: per Oscar è priva di qualità, per Alain è una cuoca fantastica, André credo la consideri la sua nemesi - lui ha scocciato Oscar e ora Diane potrebbe essere il suo contrappasso. Non ha doti questa fanciullina? Nemmeno una? Un poco fa tristezza: oggi dopo un tentato suicidio, saresti invitata a fare della terapia e ti darebbero qualche farmaco antidepressivo. Qui invece... nessuno ci fa caso - e in fondo psichiatria e psicologia non esistono, la gente è matta e basta.

E intanto la Chambord ci lascia. Avrebbe dovuto parlare a Girodelle davanti ad un mulino, per rispettare la tradizione di Victor e dei suoi Due di Picche.
Due passetti ad arrivavano allo Hameau.

Se io fossi André vorrei dormire ogni notte in una stanza diversa del castello, tanto sono tutte luminose ed arieggiate prima dell'inverno!
E poi mi prenderei un cane!
Lui invece vorrebbe fare l'architetto ;P E fa bene: è il Signore del Castello. Non fosse che Diana è una palla, io un flirt al posto di André ce lo avrei, e vedo che tu gli hai fornito una Oscar meno rigida e con un bel paio di occhi verdi! Speriamo che Diana non le venga a sapere o sarà tragedia

Bella davvero la scena del pugnale!

Recensore Junior
18/08/19, ore 20:25

Ma chi è questa diavolessa che hai introdotto cara Agrifoglio? Una donna prepotente ed arrogante che se se ne stava a casa sua male non faceva! Scopriamo quindi il retroterra del conte di Compiègne la cui vita è stata segnata da una madre ingombrante che ne ha impedito una crescita serena ed equilibrata Il conte venera e teme la madre neanche fosse una divinità ed infatti ad un certo punto dice che i suoi peccati sono enormi ma che vuole soltanto compiacere lei.. La donna che ha dovuto ridimensionare le sue pretese e sposare una persona sgradita trova più che naturale che il figlio faccia altrettanto : non più una sposa bella ed affascinante per il conte depravato ma una zitella non giovanissima bruttina e che sicuramente lo farebbe vergognare in società ma ricca e con un marchesato pronto a saltare fuori dal cilindro. Il conte di Compiègne deve sottomettersi a questa scelta di bottega ma lo fa così a malincuore da accampare scuse fino all'ultimo. Madame la merde (scusa ma quando ci vuole ci vuole ahahaah ) però è inesorabile e pianifica lo stupro con droga al quale il figlio si presta con disgusto quasi che lo stuprato fosse lui....... e la povera Geneviève d'Amiens rimane vittima della sua infatuazione senza fondamento e della rivalità con la sorella... a questo proposito lo spaccato della vita in casa d'Amiens è proprio sconfortante: un fratello che muore stupidamente in giovane età in un duello senza né capo né coda ,una sorella gretta ,meschina, avida e cattiva, altre due sorelle interessate soltanto a ristabilire l'onore familiare ma nessuno a cui importi veramente di Geneviève.. Si salva parzialmente la madre che vuole difenderla fino alla fine ma facendo soltanto resistenza passiva e si salva la zia che sembra la persona più umana in quel manicomio di famiglia. Finalmente sono riuscita a mettermi in paro, continuerò a seguirti con entusiasmo ed ammirazione!!!!!!!!
(Recensione modificata il 18/08/2019 - 08:26 pm)