Recensioni per
La leonessa di Francia.
di _Agrifoglio_
Ciao ciao Agrifoglio, |
Piacevole il ritorno di Lucilio Vianello. |
Cara Agrifoglio, sono flice che tu e la tua storia siate tornate e che quanto recentemente successo possa essere archiviato come un increscioso incidente di percorso e lasciato alle spalle. Sei tornata in grande spolvero con un capitolo ricco di novità che grazie al puntuale ed esaustivo riassunto degli eventi della storia abbiamo potuto collocare al meglio. Dopo la sua gravidanza Maria Antonietta si era ritrovata piuttosto provata e sofferente tanto da far temere per la sua vita così perché non interpellare qualcuno che si era dimostrato pur nella sua giovane età un vero luminare in materia medica: il ritorno di Lucilio Vianello è stato piacevole, ritrovare un personaggio con così tanto carisma da riuscire a far tacere, quasi, la regina con le sue argomentazioni e a sfidarla dopo che l’aveva riconosciuta, mi è piaciuto tantissimo. Il loro scambio di idee è stato quanto mai interessante soprattutto pensando alla posizione sociale , all’indole dei due protagonisti e alle loro diverse sensibilità e modi di intendere e vedere il mondo che entrambi sono riusciti a far emergere nel confronto. Questo viaggio è stato interessante per gli eventi che ha scatenato durante e dopo con l’arrivo a Varennes che ben altri ricordi riporta alla memoria. Anziché la tentata fuga dei sovrani è stata la tappa per far accorrere coloro che sostenevano che la regina volesse fuggire per vendere la Francia agli austriaci e coloro che invece sostenevano esattamente il contrario e che la regina fosse semplicemente andata in un luogo di cura per riprendersi da alcuni malanni che l’avevano colta durante la stagione appena passata. Ma questa situazione è anche stata il punto di avvio per gli eventi futuri. Sta per essere promulagata la costituzione di cui la regina non è pienamente soddisfatta dovendo dare all’uonmo in quanto tale maggiore risalto e potere decisionale, ma per ovvie ragioni deve far buon viso a cattivo gioco e continuare ad affidarsi a coloro che le sono stati accanto e che l’hanno sostenuta nei momenti difficili del suo regno e che l’hanno anche consigliata per il meglio affinché il popolo potesse cominciare ad amare la sua sovrana. Sovrana che è continuamente sotto scacco di Robespierre, il suo ministro della giustizia, che pensa che per il solo fatto di essere una donna, di poterla controllare senza problemi. Meno male che a controllare lui c’è Andrè che è il suo vice e anche il ministro Mirabeau che ha a cuore il destino della nazione. Ed è proprio il comportamento altero e quasi da nobile che ha cominciato a tenere Robespierre che innesca nei suoi fanatici amici, Saint Just e Theroigne de Mericourt, la voglia di farlo fuori per poter così far emergere quali sono i principi che vanno declamando per ottenere una Francia migliore secondo la loro ristretta ottica. Ed è proprio in occasione dei festeggiamenti per la costituzione, tra l’altro svoltisi tra persone non troppo liete dell’evento, che durante uno scambio di opinioni tra Robespierre e Mirabeau, quest’ultimo muore avvelenato mangiando del cibo che si trovava nel piatto di Robespierre. Nel frattempo abbiamo potuto vedere marginalmente la vita di Oscar e André, sempre alle prese con gli affari di stato, ma in un momento del racconto abbiamo visto André nella sua figura di padre che si prende cura dei suoi bambini, prima di attendere ai doveri che gli competono e per essere sempre di supporto alla moglie nel suo complicato compito di Generale supremo nonché entrambi facenti parte del consiglio di reggenza. Uno sguardo malinconico anche alla vita della povera Genevieve che dopo il matrimonio con il Conte di Compiegne, più che avere a che fare con il marito, del quale nonostante tutte le angherie che le fa subire è ancora infatuata, deve sottostare alla dispotica suocera che la tratta come se fosse una delle tante cameriere, senza mai un accenno di gentilezza e affetto, che hanno fatto pensare più di una volta alla poverina, che se si fosse sposata con un altro dei gentiluomini proposti da sua madre la sua vita avrebbe potuto essere diversa. |
Ciao, |
Che gioia poter leggere nuovamente questa storia. Mi sono mancati i tuoi personaggi : i Campiegne, la povera zoppa e la suocera malvagia. Grazie per questo nuovo capitolo. Un abbraccio affettuoso xoxo |
Ben ritornata... mi fa piacere che tutto si sia risolto... e sei ritornata più forte che mai... il capitolo è fantastico... il viaggio di maria antonietta ... quando c'è stata la scoperta a Varannes ero in ansia ... per una volta che nn scappa ... veramente ... tutti che pensano il contrario... e nonostante i figli di Oscar e Andrè siano apparsi solo per una manciata di righe si è sentito il calore famigliare ma anche quando pesante sia il ruolo e il compito che hanno i due pupilli ... inoltre sono molto dispiaciuta per Genevieve ... va bene che ha tutti i problemi del mondo ... ma meglio soli che in compagnia dei Compienge... la fine è stata a sorpresa ... e molto ben studiata... in un modo o nell'altro stai in parte ristabilendo l'equilibrio della storia originale ... sei molto abile si vede che il tutto è studiato minuziosamente ... mi piace come scrivi come esponi i fatti nn mi stanco mai di leggere... e ripeto sn contenta che sei ritornata spero che nn avrai più problemi ... spero che pubblicherà i un nuovo capitolo presto e nel mentre faccio ipotesi ahahahhahah |
Premesso che qui Robespierre il veleno se lo sarebbe davvero meritato, la tua ricostruzione storica alternativa continua ad affascinarmi molto; la regina si rivela forte, ma ha a che fare con gente tutt'altro che facile. |
Mia cara e gentile mademoiselle Agrifoglio, |
Anzitutto confesso di essere davvero torda: solo quando Sir Percy tira fuori la primula ho capito la sua identità! L'uomo che traghettava nobili in lieve imbarazzo con la ghigliottina fuori dal Paese! La baronessa Orczy! E guarda che io uno dei suoi libri l'ho pure letto ;P |
Ooohh! Finalmente un passaggio segreto! Era un pezzo che non ne vedevo uno... rimetta a posto la candela! |
Per adesso vedo che stai mescolando parti del manga con eventi che appartengono allo snodo narrativo creato da te: André è saltato sul binario nuovo (anche se con ossessioni vecchie), mentre Oscar è rimasta su quella vecchio, ma senza la presenza di lui. |
Noooooo! Giro si è sposato!?!?!?! E il vestito? come era il vestito della Chambord? E la torta? |
E così vediamo i cani di André! Gli piacerebbe Snoopy? S'è scelto un cane di buonsenso e sotto le righe, ne è conscio? |
Oscar, che sta sperimentando la solitudine e non si capacita, vorrebbe una seconda Rosalie da educare, vedo - gli Ugonotti quindi? E il nocciolo quale sarebbe? Quanto l'uomo sa essere orribile verso un altro uomo? Ah ma tra un poco vedrà di persona ;P |
Ma chi è questa diavolessa che hai introdotto cara Agrifoglio? Una donna prepotente ed arrogante che se se ne stava a casa sua male non faceva! Scopriamo quindi il retroterra del conte di Compiègne la cui vita è stata segnata da una madre ingombrante che ne ha impedito una crescita serena ed equilibrata Il conte venera e teme la madre neanche fosse una divinità ed infatti ad un certo punto dice che i suoi peccati sono enormi ma che vuole soltanto compiacere lei.. La donna che ha dovuto ridimensionare le sue pretese e sposare una persona sgradita trova più che naturale che il figlio faccia altrettanto : non più una sposa bella ed affascinante per il conte depravato ma una zitella non giovanissima bruttina e che sicuramente lo farebbe vergognare in società ma ricca e con un marchesato pronto a saltare fuori dal cilindro. Il conte di Compiègne deve sottomettersi a questa scelta di bottega ma lo fa così a malincuore da accampare scuse fino all'ultimo. Madame la merde (scusa ma quando ci vuole ci vuole ahahaah ) però è inesorabile e pianifica lo stupro con droga al quale il figlio si presta con disgusto quasi che lo stuprato fosse lui....... e la povera Geneviève d'Amiens rimane vittima della sua infatuazione senza fondamento e della rivalità con la sorella... a questo proposito lo spaccato della vita in casa d'Amiens è proprio sconfortante: un fratello che muore stupidamente in giovane età in un duello senza né capo né coda ,una sorella gretta ,meschina, avida e cattiva, altre due sorelle interessate soltanto a ristabilire l'onore familiare ma nessuno a cui importi veramente di Geneviève.. Si salva parzialmente la madre che vuole difenderla fino alla fine ma facendo soltanto resistenza passiva e si salva la zia che sembra la persona più umana in quel manicomio di famiglia. Finalmente sono riuscita a mettermi in paro, continuerò a seguirti con entusiasmo ed ammirazione!!!!!!!! |