Ehilà, ciao!
Considerato che stai recuperando le mie storie mi è venuta la curiosità di sbirciare nel tuo profilo ^^
Come ho visto l'ultima ff che hai pubblicato con spoiler di IW mi ci sono fiondata: considerato che sono ancora piena di feels, anzi grondante, mi è sembrato il modo giusto per "inaugurarti" come scrittrice.
In primis devo dire che hai messo due dei miei personaggi preferiti: Tony è il primo nel mio personale podio da sempre. É uno dei personaggi con cui il MCU ha preso di più e Robert Downey jr sembra nato per interpretarlo.
E lo spiderino di quartiere? Lo adoro. Premetto che i vecchi film di spider man li ho sempre visti a spezzoni in tv e non mi hanno mai entusiasmato molto, ma questo ragazzino l'ho adorato sin dalla sua prima apparizione quasi a sorpresa in civil war. E anche qui la Marvel ha fatto una scelta azzeccatissima, creando un ragazzino giovanissimo che ha un gran mentore in Tony.
E proprio questo rapporto mentore/protetto mi fa andare in brodo di giuggiole: da civil war, passando per spiderman homecoming fino ad infinity war. Diamine, trovo semplicemente meravigliosa l'ammirazione che ha Peter per Tony: è chiaro che vede in lui quella figura maschile di riferimento che gli manca dalla morte dei genitori. É una stima così genuina e spontanea che ti apre il cuore: quel voler rendere fiero di lui il proprio protettore, avere la sua attenzione, poter condividere con lui le varie missioni.
E Tony? Da quando si sono creati gli Avengers è quello che ha dimostrato di tenerci di più: disposto a tutto pur di salvare quella che ritiene la sua famiglia. Da creare Ultron dopo la visione provocata da Scarlet, a scendere a compromessi in civil war per salvaguardare i suoi compagni. E poi decide di arruolare Peter... oh quanto gli ha rivoluzionato la vita quella decisione!
Perché si vede che prova qualcosa di molto simile al paterno per lui, anche se la nasconde dietro alle solite battute sarcastiche. Avere un ragazzino che ti adora in maniera così plateale dev'essere un qualcosa che da una parte lo destabilizza, dall'altra lo riempie d'orgoglio e di responsabilità. Ma da bravo Tony Stark fa di tutto per nasconderlo.
E veniamo, dopo questo lungo prembolo, alla tua fanficion.
Ovviamente hai trattato uno dei momenti che mi ha fatto stringere il cuore. Forse più di quanto abbia fatto la morte di Loki (secondo personaggio nel mio personalissimo podio). Perché quelle parole di Peter, quell'aggrapparsi a Tony in cerca di sostegno, proprio come un bambino spaventato cerca rifugio nelle braccia dell'adulto. Diamine, è una summa perfetta di questi due che mi ha fatto esplodere i feels a mille (anche perché diciamolo... mentre la morte di Loki era più che preventivata, la sparizione di tutti gli altri non lo era proprio).
Devo dire che hai scelto un modo molto particolare di esporre la scena. Quasi lo scorrere del tempo rallentasse e la voce di Tony ci guidasse in quanto sta succedendo.
Trovo interessante che tu abbia parlato di questo rumore di fondo dell'universo e di come lui sia sempre stato scettico in proposito. É come un uomo agnostico che davanti a quanto sta succedendo scopre che una divinità esiste. É un ricredersi che è costretto a fare, scoprendo che quel rumore esiste davvero e, semplicemente, lui non si rendeva conto di percepirlo per tutto quel tempo. Perché un qualcosa acquista valore nel momento in cui ci viene portata via.
Ed in quel momento la paura lo attanaglia: vedendo gli altri sparire capisce che ogni secondo di più diventa solo. Capisce che non è solo lì, ma anche nella terra e non può sapere a chi è toccato: Pepper, Cap, Banner, gli altri? Chi in questo tiro di dadi si è salvato e chi no? Dev'essere una sensazione che ti schiaccia anche perché non sei lì per saperlo, puoi solo immaginarlo.
E poi Peter e la sua richiesta d'aiuto.
E allora che realizza quanto sta davvero perdendo. Che non può fare niente, non può salvarlo... che tenerlo stretto non lo tratterrà dal diventare polvere. Impotenza, vuoto, quel "mi dispiace" che sicuramente suona inutile in confronto alla disperazione soda che prova dentro. Perché Tony è ancora troppo attonito per esternare qualcosa. Pensa solo a quell'abbraccio che non gli ha dato quella volta in macchina, uno strana scheggia di rimpianto che gli si conficca nel cuore e nell'anima, facendo più male di tutte le altre perdite che sa di aver subito. Un momento stupido, a cui nemmeno ha mai fatto caso, che adesso invece brucia come può bruciare un addio mancato.
E quindi resta solo quel suono dell'universo decisamente più debole di prima.
Bene, se non si è capito la tua storia mi ha fatto ripiombare nella disperazione dei feels e nella disperazione che manca ancora 358 giorni all'uscita di IW2 (anche se nel frattempo avremo una piccola consolazione con Ant man 2 e Capitan Marvel).
Tanti tanti complimenti.
Ti ho scoperto come scrittrice in modo davvero azzeccato.
Laylath
ps: scusa per il papirone pieno di stupidaggini, ma è difficile commentare a caldo una scena come quella.
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