Recensioni per
Uti Et Frui
di Lady R Of Rage

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
06/05/20, ore 17:42
Cap. 1:

Eccomi a scrivere la mia prima recensione sul tuo profilo.
Ho iniziato da questa piccola OS per tre motivi: il primo perché conosco poco di Sulyvahn ma ho una vasta conoscenza su Oceiros e adoro la sua intera Lore e posso dirti che li hai descritti molto bene embadue. Quello che so del gran Sacerdote é che ha un grande controllo della cittá di Irithyll avendo al suo servizio l´intera schiera di chierici bianchi e oro. Ha un grande potere che usa, in questo caso, sullo stesso Oceiros.
Il secondo motivo é forse il piú banale, ovvero che racconta dei fatti avvenuti in Dark souls 3 e al momento so solo di questo Fandom della linea Souls.
Il terzo é anche quello piú principale e profondo: é una storia a raiting rosso. A mio parere, le storie con questo tipo di raiting sono molto complesse e difficili da scrivere e, in genere, se lo scrittore che ho iniziato a seguire ha questo tipo tra le sue storie, leggo immediatamente questo per primo. Posso confermare da cio, che il tuo stile mi piace molto e ti seguiró anche negli altri raiting ovviamente. 
Ho notato anche, e in particolare, che ti piace molto raccontare di tematiche delicate e violenza, una cosa che ci accomuna moltissimo e che adoro scrivere e leggere su questi avvetimento. Mi auguro di leggere il piú possibile di altre tue storie simili e mi hai fatto scattare qualche scintilla in piú su Sulyvahn
IrideNotturna

Nuovo recensore
02/02/20, ore 23:43
Cap. 1:

Buona sera, eccomi qui per recensire nuovamente una delle tue meravigliose one-shot.
Come in quelle già recensite, lascia ti dica che hai uno stile di scrittura meraviglioso: fluido, per nulla pesante. Il piacere nella lettura si accumula di riga in riga, credimi.
E vogliamo parlare del lessico? Elegante, ben composto e soprattutto adatto anche all'epoca nella quale si svolgono i fatti. E credimi questo è un altro punto di forza: riesci ad unire più elementi per poi ottenere uno scritto che funge come un canto ammaliante che ipnotizza letteralmente il lettore.
Lessico e struttura a parte mi devo complimentare assolutamente con te per la trama, i personaggi e il contesto in cui li hai messi.
Da appassionata di Dark Souls mi sono sempre chiesta se quella dannata statua fosse di Sulyvahn o Lothric, ma leggendo la tua fanfiction, caspita, dai fondamento a delle vere e proprie speculazioni che io adoro e non poco. Hai saputo descrivere Lorian e Lothric, come anche Sulyvahn e il loro rapporto in qualcosa che ho amato. Ce lo vedo troppo a fare giochi di potere così, quel chierico è dannatamente furbo e sono stata molto felice che sia riuscita a far trasporre questa sua parte.
Oceiros: hai dato forma, vita e parola ad un personaggio che mai sarei riuscita ad immaginare meglio di quanto tu abbia fatto.
Quindi complimenti.
E Gwynevere, ho apprezzato tantissimo (come ben sai) i pensieri di Oceiros e i ricordi. E' stato meraviglioso!
Spero di riuscire a leggere altre one-shot di questa risma. Complimenti ancora!

Recensore Master
15/10/19, ore 15:35
Cap. 1:

Eccomi qui, a recensire questa OS che mi avevi consigliato l'altra volta e non posso che dire che sono stata molto contenta che tu l'abbia fatto.
Innanzitutto, torno a ribadire che scrivi molto, molto bene, con uno stile pulito e scorrevole,molto d'impatto, e che personalmente mi piace parecchio e mi rende interessante la lettura.
La vicenda da te presentata ruota intorno a due personaggi di cui trovo le lore molto interessanti, ma che non apprezzo particolarmente come personalità. Sulyvahn, nello specifico, mi è sempre stato particolarmente indigesto, anche se al contempo trovo parecchio affascinanti le sue vicende: mi suscita sentimenti ambivalenti e contrastanti, insomma.
Prima di passare al capitolo nello specifico, ci tengo a ripetere che adoro il modo in cui tratteggi i personaggi che presenti: sei molto brava a renderli realistici, a donare loro uno spessore che, a primo acchito, nel videogioco non hanno, dato che in Dark Souls la trama bisogna andarsela a cercare con molta attenzione; sei abile nel partile dalle vicende dei personaggi per costruirci sopra un carattere credibile e coerente, che ben s'addice con colui/colei che ci presenti.
Innanzitutto, credo che tu abbia trattato in maniera pertinente e matura la tematica delicata da te presentata, inserendola in maniera naturale e coerente nella narrazione: le hai dato un senso, non l'hai messa lì tanto per nominarla, e questo mi è piaciuto. Ha senso che Sullyvahn abbia fatto ciò che ha fatto, le motivazioni che ci sono dietro il gesto, che non sono di attrazione fisica, di stimolo sessuale, ma di predominio e potere. Mi è piaciuto il modo in cui hai analizzato la questione e la chiave di lettura che le hai dato.
Grandemente, ho anche apprezzato il confronto tra Oceiros (che mi fa sempre strano ricordare fosse un uomo, prima di diventare il dragonide che tutti conosciamo) e il Gran Sacerdote, il loro discorrere di religione. Hai reso alla perfezione i loro punti di vista diametralmente opposti riguardo la fede, sottolineando il pragmatismo del re contro il sofismo dell'altro. Il primo crede se vede, si fida di dei che può toccare, che ha davanti agli occhi, in carne e ossa come lui stesso li definisce e rifugge gli insegnamenti e le credenze di Sullyvahn, poiché non ne vede prove concrete. Mi è piaciuto molto l'atteggiamento del Gran Sacerdote nei confronti del re, il suo farsi scudo con la sua stessa fede, che lo rende superiore a Oceiros stesso, superiore a chiunque e che lo sta portando a conquistare, a ottenere. Oceiros stesso rimane stordito dalla presenza di Sullyvahn, al suo agito: non riesce a opporvisi, non riesce a farvi fronte; le forze gli mancano, così come la capacità di reagire. Hai reso molto bene la discesa del re nell'impotenza: all'inizio, lo vediamo sicuro di sé, pieno di buoni propositi e certo di poter sopraffare colui che reputa una minaccia per la sua famiglia e per Lothric tutta; poi, piano piano, inizia a perdere sicurezza dianzi non tanto alle parole di Sullyvahn, quanto piuttosto davanti alla sua presenza, alla forza che emana. il Gran Sacerdote è superiore, e sa di esserlo.
Ho sempre amato i principi gemelli e il loro rapporto, e qui, seppur indirettamente, hai fatto passare quanto basta per poterne godere, per poter intuire quanto i due siano già profondamente legati, anche se non ancora in maniera totalizzante come accadrà più avanti; più esplicito è, invece, l'amore di Oceiros verso i propri figli e la sua ossessione per Lothric e la sua salute, per quel figlio fragile che pur deve portare sulle spalle un fardello tanto grande.
Ho molto apprezzato il fatto che tu abbia impostato il racconto come Oceiros che narra le sue sfortunate vicende a Ocelotte, quasi come una macabra favola. Troviamo un re già impazzito, che immagina (forse) un figlio che non c'è, sul quale riversa tutto il suo amore e tutte le sue attenzioni, amore e attenzioni che non può più rivolgere ai suoi adorati gemelli. Un re distrutto, profondamente cambiato dal suo incontro con il Gran Sacerdote, che lo ha portato a divenire la folle aberrazione che conosciamo.
Ho trovato molto ben riuscita l'alternanza di parti narrative e pensieri di Oceiros rivolti a Ocelotte: ha reso la vicenda più dinamica e coinvolgente.
Complimenti davvero anche per questa storia, che ho davvero adorato.
A presto :)

Recensore Master
04/08/18, ore 08:04
Cap. 1:

Pur conoscendo io poco il mondo di Dark Souls, ho apprezzato molto questo racconto.
Da quel che ho capito, Sulyvahn è il pontefice di una religione che vuole l'avvento dell'era dell'Oscurità, in opposizione agli Dei in carne che vogliono invece ravvivare la Fiamma, ma correggimi se sbaglio. Oltre a ciò, però, è pure corrotto di suo? O il suo agire è proprio dettato dal suo voler impedire il sacrificio che vuole essere imposto a Lothric?

Come che sia, la tua lettura è interessante, e anche l'atto di violenza che hai scelto è sensato: il sacerdote davvero non prova alcun interesse sessuale, vuole solo mostrare il proprio potere, e una tale umiliazione del re è dettata proprio da questo desiderio di mostrare la propria potenza.
Il personaggio di Oceiros, che inizialmente può sembrare ingiustificatamente iroso e autoritario nei confronti dei figli, mi ha poi ispirato tanta simpatia e compassione, per la sua posizione disperata, che forse in parte giustifica la follia successiva.
A proposito, le parti di dialogo al bambino/a (immaginario?) Ocelotte sono scritte molto bene, e rendono chiaramente lo stato della mente del Re Consumato, a mio parere.

Recensore Junior
01/05/18, ore 19:29
Cap. 1:

Di rado una storia mi prende al punto da essere inserita tra le mie preferite e, ancor più raramente, mi capita di fermarmi e lasciare una recensione. Ecco questo è uno di quei casi, più unici che rari.
Complimenti!

Parto subito dicendo che hai un bellissimo stile, tutto quel che accade viene esposto chiaramente, le descrizioni sono perfette ed il tutto scorre in maniera gradevole. Se fosse tonno si taglierebbe con un grissino (che razza di similitudini, io non lo so).
Per quanto riguarda la tematica presente nella one shot, penso tu l'abbia trattata con tutto il dovuto rispetto e dolore per la vittima dell'abuso, non ho proprio nulla da ridire. Anzi mi sono sentita molto in pena per Oceiros.

I personaggi sono resi magnificamente.
Sia a livello fisico che emotivo.
Ho adorato vedere questo loro lato umano che ovviamente nei videogame non è presente o appena accennato. Specialmente l'amore di Oceiros per i figli, che sfocia quasi in un'ossessione, è forse una delle cose che più mi ha colpita (gli intermezzi in cui parla ad Ocelotte? Brividi) e qui, ancora, mi ritrovo a farti i miei complimenti.
La malvagità di Sullyvhan anche non è da meno. Il ricatto morale nei confronti del Re, la fede usata come scudo per le sue azioni che mirano ad un potere maggiore. Perfetto, non ho davvero altro da aggiungere.
Spero di leggere presto altro a tema Darm Souls e perdonami se questa recensione risulta un po' povera, rimedierò in futuro.
Alla prossima,
AngelsOnMyHeart.