Recensioni per
Vecchia
di melianar

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/05/18, ore 20:01
Cap. 1:

Ciao, e ben tornata su questi lidi!
Provo a farti una recensione, perché ci sta.

Leggere questa storia mi da la sensazione di leggere una poesia.
Sarà per la brevità, le immagini dell'invecchiamento di Vanimelde appena tratteggiate o l'immagine della farfalla calpestata in sé, non so.

Forse per l'impronta malinconica, o lo scritto messo come un crescendo che culmina all'angosciante e silenziosa richiesta di aiuto di lei. E che si risolve con una risposta che non c'è, con un non detto che si trasforma in un abbraccio, come se afferrandola la potesse strappare al suo destino mortale.

Recensore Junior
08/05/18, ore 13:20
Cap. 1:

Carissima,

non posso che cominciare col dirti quanto sia felice del tuo ritorno!! "Qualcuno" mi aveva anticipato la bella notizia, ma è stata comunque una grande emozione vedere comparire la tua storia! Evviva, Mel, bentornata!

Faccio una piccola premessa sulle flash: sarà che io sono invece troppo prolissa (e mi sembra sempre di non riuscire a comunicare un concetto senza un uso spropositato di ripetizioni), ma ADORO quando qualcuno riesce in pochissime parole a far provare forti emozioni, a colpire al cuore.
E questo, cara Mel, è proprio uno di quei casi.

Ma andiamo con ordine: i personaggi.
Sai che Numenor non è il mio pane quotidiano (ma non vedo l'ora di rimediare a questa lacuna, e le storie che ne parlano non fanno che accrescere la mia curiosità sulla Seconda Era), e mi vergogno un po' a dire che questa coppia me la ricordavo solo perché lei è stata una delle poche regine regnanti, e per la peculiarità di lui che, pur avendo regnato, non è annoverato tra i sovrani.
La mia lettura superficiale mi aveva lasciato un'immagine di lei come di una persona che tende a non assumersi le sue responsabilità, quella di lui come di qualcuno più interessato al potere che alle persone.
Qui invece tu descrivi una coppia che ha raggiunto un equilibrio… no, mi correggo subito, dato che siamo nella testa di lui (parentesi necessaria: complimenti per la seconda persona che, come sempre, ti riesce in modo egregio)!
Qui tu descrivi un uomo che volentieri si è prestato ad assumersi il carico di responsabilità al posto della sua amata, a sollevarla da un compito che lei, evidentemente, non si sentiva di fare.
Un uomo che, più che dall'esercizio del potere – che resta quasi completamente fuori dal tema della storia – trae la sua felicità e la sua soddisfazione dal vedere sua moglie felice, e libera di fare ciò che preferisce.
Un'immagine interessante, e piena di dolcezza. Un punto di partenza per una riflessione più profonda, quando riprenderò in mano l'Akallabeth.

Ma veniamo al tema portante: l'invecchiamento (e la morte che si fa sempre più vicina). E qui arrivano i complimenti, perché sei stata davvero molto brava a comunicare la paura di lei, che sente la fine avvicinarsi e non sa come affrontarla, e quella di lui, che teme di perdere la sua amata, e la sua, forse unica, fonte di felicità.
La cosa che mi ha più colpito è stata proprio l'uso della parola "vecchia", che hai scelto come titolo e che ritorna, solitaria, quasi nel centro del racconto. Tutto ruota attorno a questa parola, che è scomoda, brutta, quasi un tabù per la nostra società come, forse, stava cominciando a diventarlo per i Numenoreani di quel periodo di iniziale (o piena, non ricordo bene) decadenza. Una parola che non indica più saggezza, esperienza da condividere, preziosi consigli, ma è sinonimo di fiacchezza, cedimento, inutilità.

L'immagine finale, poi, è potentissima, forse perché è tattile e te la senti dritta dritta sulla pelle, anche se siamo "nella testa di lui".
Herucalmo va oltre lo sfiorire del corpo, perché dietro ai segni del tempo riconosce ancora la sua amata Vanimelde. Ma le parole con cui concludi, "ancora una volta", lasciano intendere che arriverà il momento in cui non sarà più in grado di farlo, e, infine, il tempo della separazione definitiva.
Sono paure, angosce, tipicamente umane, ma che, calate nel contesto numenoreano di quell'epoca, assumono un senso ancora maggiore: è il terrore della morte che si fa strada, fino a diventare preponderante su tutto.

Mi devo ripetere, sei stata davvero bravissima! Con un'ottima scelta di stile, che hai padroneggiato splendidamente, sei riuscita in poche frasi a comunicare sensazioni intense, a suscitare emozioni profonde.

Ti ringrazio per questa bella storia, e ringrazio chi ti ha sostenuta e convinto a pubblicarla.
Sono strafelice del tuo ritorno, e ancor di più di sapere dei tuoi numerosi progetti futuri!
Vai avanti così, Mel!

Un abbraccio gigante,
Los

Recensore Veterano
07/05/18, ore 01:25
Cap. 1:

Eccomi qua, sorpresa :P!
Volevo assolutamente riuscire a recensirti questa storia perché... Sono troppo felice!
Hai postato, di più hai postato proprio questa storia!
Ogni volta che ne parlavamo non vedevo l'ora di vederla postata, sono così felice che tu abbia scelto di partire proprio da questa!

ci vogliono tutte le regine in campo, su questo sito.
Ed è vero: c'è tanto, c'è tantissimo da dire su questa famiglia.
C'era assolutamente bisogno di una storia su di loro. Non mi dispiacerebbe riuscire a scrivere qualcosa anche io a riguardo, prima o poi XD.

Come sempre, la tua Resa dei personaggi e dell'atmosfera è delicata ed efficace.
Amo come Vanimelde sia sempre in primo piano, in ogni momento, come se fosse davvero al centro di un palco scenico.
Ed Herucalmo è il suo spettatore più affezionato, il più attento.
Il più attento a ogni passo, a ogni dettaglio, a ogni cambiamento.
Non può che essere così. Si sente come sia lui quello che ammira Vanimelde più di chiunque altro, ed è lui che la conosce meglio. Conosce la sua storia, conosce ogni dettaglio di lei.
Il modo in cui si sofferma con terrore su ogni segno dell'età è perfetto.
Come li guardi non come normali segni della vecchiaia, perché la vecchiaia non può esistere, non è contemplata.
Tanto meno per Vanimelde.
Per lui è come se fossero maledizioni, come se fossero manifestazioni della peggiore delle malattie.
Lo colpiscono tutti, uno dopo l'altro, dai capelli che diventano sempre più bianchi ai movimenti che diventano più cauti, meno aggraziati.

È un'angoscia inesorabile che percorre tutto il racconto, anche e soprattutto nei tentativi di Herucalmo di giustificare o ignorare tutti questi segni.
E qui ho anche amato come hai mostrato Herucalmo protettivo verso Vanimelde.
Per lui tutto, compreso governare al posto di lei, è un modo per tutelarla, per proteggerla, per mantenerla una figura quasi eterea, fatta solo per la bellezza e per la danza, mentre lui si occupa di facende più "faticose", per evitarle ogni tipo di stress, diciamo così.
È un'interessante interpretazione del perché sia Herucalmo, e non Vanimelde, ha regere lo scettro!

Questo tacito accordo tra i due che permette a lei di dedicarsi a ciò che ama e a lui di bearsi nel guardarla, nel dimostrarle quanto lui sia forte e giusto per lei.

Ma tornando al concetto della vecchiaia, ho amato particolarmente come ti sei soffermata anche sulla paura di Vanimelde nel notare i segni del tempo.

E come, a conferma del tacito accordo di cui sopra, lei corra a cercare risposte da Herucalmo.
Si riflettono l'uno nella paura dell'altro, e alimentano l'uno l'angoscia dell'altro.
Questo secondo me rende benissimo la paura della morte che sta aumentando sempre di più a Numenore.

L'immagine finale è il tocco perfetto per concludere degnamente!
Vanimelde concretamente tra le braccia di Herucalmo, forse in un tentativo di chiedergli aiuto e risposte,tramite la passione che li ha sempre uniti.
E lui che cerca a sua volta rassicurazioni stringendola, toccandola.
Sembrano quasi riuscirci, ma c'è ancora la condanna dei segni del tempo che fa capolino.

Davvero un ottimo lavoro!
La caratterizzazione dei due protagonisti, e questo peso del tempo che avanza, della Vecchiaia che arriva, si sente per tutta la storia fino a diventare quasi palpabile.
Complimentissimiiiii!

E ora gambe in spalla e al lavoro.
Voglio un nuovo progetto.
Ti controllo, non credere :P.

Un abbraccio forte!
Tyel