Recensioni per
La Signora della Montagna
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Veterano
21/04/20, ore 01:25

E niente, ora sono turbata!
Sono turbata perché leggere questo capitolo è stato un po' come viverlo realisticamente parlando. Sei bravissimo, credo che non smetterò mai di dirtelo. Leggevo, ma ad un certo mi sono resa conto del fatto che, mentre gli occhi scorrevano sulle parole, in realtà erano immagini quelle che vedevo: vedevo Lei con il busto addosso, Lei che accarezza lo scoiattolo morto, Lei che passava l'estate in montagna, seduta ad ammirare il giorno nascente e a spaventare i turisti; e poi Lei che conosce, per la prima volta, la morte umana. Soprattutto vedo ancora nitido il profilo dell'uomo annegato nel lago, coi capelli neri lucenti e il naso affinato dalla morte... e questa cosa è allucinante perché ho semplicemente letto ciò che hai scritto, ma in realtà è come se avessi visto l'episodio di una serie tv.
Sono leggermente shockata da tutto questo e sì, la mia immaginazione è fervida, ma tu sei un maestro in quanto a stimolarla!
Per quanto concerne Lei, beh... inquietante come sempre, anzi, forse ancora di più adesso che alcuni retroscena del suo passato sono giunti fino a noi. E' chiaro che ci sia qualcosa che non va nella sua psiche, qualcosa che si trova alla base e che le ha fatto scattare questa ossessione nei confronti della morte; più nello specifico, nei confronti di giovani uomini mori deceduti. Ogni volta che mi ritrovo a leggere di casi del genere (non so se il tuo sia puramente inventato o se tu abbia preso spunto da qualcosa, in ogni caso profili psicologici simili esistono per davvero), mi tornano sempre in mente le parole della nonna: "La testa è una sfoglia di cipolla", e quanto è vero. Chissà quali meccanismi si innescano nella mente umana per far sì che una persona impazzisca... è una domanda che mi sono sempre posta ma che, al tempo stesso, credo non riceverà mai una risposta concreta.

Recensore Veterano
21/04/20, ore 00:48

Ho come l'impressione che anche il Biondino, benché non corrisponda minimamente ai canoni della nostra Signora della Montagna, farà una brutta fine.
Di sicuro lo scoprirò continuando a leggere, questo racconto è diventato come una droga! Perfetto tra l'altro in questa nottata uggiosa che continua a buttar giù la pioggia come se da aprile fossimo ritornati a novembre.
Sei molto bravo con le parole, riesci ad esprimerti senza che il lettore debba faticare per capire cosa vuoi intendere; ma questo lo sapevi già, te l'avevo già detto! Ogni volta che leggo qualcosa di tuo, provo esattamente quello che stanno provando i personaggi nell'esatto momento in cui le emozioni fanno capolino per scombussolarli... e questa cosa è allucinante, mi piace un sacco!

Recensore Veterano
21/04/20, ore 00:22

Vabbè, sono scema. Quando ho letto il primo, non mi ero mica accorta del fatto che questa fosse una storia a più capitoli. Come al solito guardo ma non vedo, maledetta sbadataggine!
Ecco, di nuovo sono ricapitata per caso sulla storia, e di nuovo ringrazio il fato per avermi fatto scoprire che quel magnifico quanto inquietante primo capitolo altro non era che la testa del treno. Mi sa che devo impiegare più attenzione in quello che faccio, altrimenti rischio di perdermi chicche che invece non vedo l'ora di leggere!
Che dire... capitolo più corto rispetto al primo ma non per questo meno carico di mistero, inquietudine, punti interrogativi impigliati nella testa... e non solo nella testa di chi legge o delle vittime che, come questo uomo biondo, hanno avuto modo di rendersi conto di ciò che stava succedendo; ma anche e soprattutto punti interrogativi impigliati nella testa di Lei. Ha risposto che è nella sua natura comportarsi così, ma chissà... magari questa breve quanto apparentemente esaustiva frase cela ben altro, qualcosa di più lugubre e profondo...
Mi auguro che, continuando a leggere, altri dettagli escano fuori. E poi, beh, adoro il fatto che ogni capitolo sia incentrato su un pezzetto di Ich Will *.*

Recensore Veterano
07/04/20, ore 21:00

Io... sono senza parole. 
Non so neanche spiegarti la rapidità e al tempo stesso l'attenzione con cui ho letto questa storia. Dapprima sono stata attratta dai Rammstein, poi conseguentemente da tutto il resto. Non riuscivo a capire di chi si trattasse, chi stesse narrando le lodi di Lei che appariva inizialmente come una creatura angelica, dedita ad un lavoro importante e sicuramente impegnativo. Mai, ti giuro, avrei immaginato uno svolgimento ed un epilogo del genere o_o
Penso che tutti i complimenti del mondo non basterebbero per esprimerti quanto realmente sia rimasta piacevolmente shockata dalla tua storia; è pregna di quel tipo di inquietudine che mi fa uscire di testa *.*

Recensore Veterano
13/03/19, ore 16:30

Ed eccomi a questa quarta, ma non ultima recensione, per quanto riguarda questa storia.
Ho intenzione di concluderne la lettura e contiuare a lasciarti, desiderato o meno, il mio parere ^^
Mi sta prendendo molto per un particolare motivo: l'introspezione. Io amo molto questo genere, in cui i tratti della personalità, del modo di pensare e di agire dei personaggi, emergono a poco a poco, come una continua scoperta. Ad ogni capitolo ormai mi aspetto di sorprendermi per qualcosa che prima non c'era o mi era sfuggito e questo invoglia molto alla lettura. 
Partiamo dalla prima parte del capitolo, con Lei che riordina le ciocche di capelli conservate. Ed ecco che fa di nuovo capolino quel suo essere metodica, legata a qualcosa di non vivo e reale. Fino ad ora mi ero fatta l'idea che fosse dovuta ad una sua mancanza d'amore e in parte questo, come ci viene rivelato dallo scorcio sul suo passato, è effettivamente reale. La vediamo da ragazzina, ad avere problemi con i compagni che si prendono gioco di lei e, ammetto a malincuore, che essendo successo anche a me pur non a livelli tanto estremi mi sento di capire quello che può aver provato. Non è una giustificazione per ciò che sta facendo ma è evidente che in lei quegli avvenimenti hanno segnato la vita in modo forte e indelebile. 
Scopriamo però qualcosa di ancora più macabro, se così posso dire. Sveli da dove deriva questa sua ossessione per gli esseri morti e la motivazione, per quanto possa apparire 'malata' ha un fondamento che dal suo punto di vista è giusto. Per le esperienze che ha vissuto si rende conto che una persona viva non potrà mai capirla, non potrà mai sentirla così vicina. 
Con il Biondino sembra invece ritornare un po' alla realtà, si sente compresa dato che anche lui con molta probabilità soffre la solitudine e ne paga le coseguenze. Non voglio sbilanciarmi e dire che ha gli stessi problemi di Lei, ma un po' ho l'impressione che siano più simili di quanto entrambi credano. 
Ed io torno a farti i complimenti e per oggi mi tocca sospendere la lettura che riprenderò il più presto possibile.
Alla prossima
Emy

Recensore Veterano
13/03/19, ore 15:54

Ciao Yonoi ^^
Eccomi qui per il terzo capitolo!
E come avevo immaginato le cose iniziano a prendere una svolta importante.
C'era aria di cambiamento già dallo scorso capitolo e in questo ci viene confermato che qualcosa si sta muovendo.
Due sono i punti focali: la polizia che inizia ad investigare, perché ormai è palese che ci troviamo di fronte a un serial killer ed era inevitabile che prima o poi qualcuno trovasse indizi e si insospettisse. Ammetto di essere rimasta piuttosto impressionata nel momento in cui, in modo molto accurato, descrivi il ritrovamento dei cadaveri. Questa però non è una cosa negativa, tutt'altro, sta soprattutto alla tua bravura come autore riuscire a rendere le scene tanto reali da trasmettere sensazioni e questo va a tuo favore e a favore della storia.
Secondo avvenimento fondamentale è l'introduzione di questo nuovo personaggio. Un  inserviente addetto alle pulizie, che visto dagli occhi di 'Lei' sembra quasi un sempliciotto ma che invece con poche parole e tanto coraggio, è arrivato dove altri probabilmente continueranno a brancolare nel buio ancora per un po'. Questo biondino scintillante mi piace molto, ha espresso ciò che penso anch'io. Se da un lato credo che sia soltanto una spietata assassina e con gravi problemi psicologici, dall'altro invece mi sembra soltanto una donna fragile, che andrebbe aiutata e che probabilmente cerca aiuto ma le persone attorno a lei non vedono o fingono di non vedere. La sua personalità complessa emerge sempre di più ad ogni capitolo e se il Biondino, come penso e spero, ci ha visto lungo allora mi aspetto risvolti molto interessanti. E poi mi sono chiesta una cosa a cui probabilmente troverò risposta andando avanti con la lettura, è un caso che questo inserviente sia biondo e non moro? 
Okey, direi che la mia curiosità ha bisogno di essere soddisfatta e quindi proseguo.
A presto
Emy
 

Recensore Veterano
13/03/19, ore 13:44

Rieccomi qui ^^
Proseguiamo la lettura e a piccoli passi 'Lei' ci svela altri aspetti di sé.
Una cosa a cui non ho accennato prima ,ma che apprezzo sempre tanto quando leggo, è la narrazione al presente. Io la trovo più coinvolgente, perché ti fa vivere in prima persona gli eventi che accadono e riesce a farti entrare direttamente nei pensieri dei personaggi. 
Torno a ripetere che sono sorpresa dal modo quasi naturale che 'Lei' ha nel compiere alcune azioni. Sembra totalmente distaccata, tanto da non sentire più nemmeno l'odore insopportabile dei corpi morti, persa in chissà quale mondo e pensieri. 
Poi però la vediamo perdere la testa, lasciarsi invadere dalla rabbia per qualcosa che probabilmente nemmeno lei si aspettava. La vittima, per un istante riesce a parlarle e a toccare sicuramente delle corde particolari, significative. Le pone una domanda a cui neanche lei riesce a dare una risposta chiara e precisa e questo non fa che aumentare il suo fastidio. Qui è evidente che qualcosa inizia a cambiare, a partire dal colore dei capelli della vittima prescelta, che viene attaccata solo perché 'Lei' è stanca di aspettare, dalla reazione che ha nel non soffermarsi per ore come con tutti gli altri ma  con la voglia di disfarsi il prima possibile di quel corpo. E infine il tacco rotto, che per me è un po' come se non solo la scarpa ma è qualcosa in lei e negli eventi che verranno ad essersi spezzato. 
A fare da cornice è la natura, che è spesso ricorrente nelle storie che scrivi e che apprezzo sempre molto essendo cresciuta tra le montagne. 
Rinnovo i complimenti e proseguo in questo viaggio.
A presto
Emy
 

Recensore Veterano
13/03/19, ore 13:18

Recensione premio per il contest 'In viaggio'

Ciao Yonoi ^^
Intanto mi scuso per il ritardo con cui passo a lasciare i premi.
Tra le storie presenti nel tuo account questa ha particolarmente attirato la mia attenzione, tanto da convincermi ad iniziare a leggere. 
Per prima cosa ribadisco quanto il tuo stile sia scorrevole e ben chiaro, senza descrizioni arzigogolate e troppo noiose che possono stancare il lettore. E parlando di descrizoni sono rimasta colpita dal ritratto che hai dato di 'Lei'.
I primi paragrafi la mostrano come una donna che si mette al servizio degli altri, educata e gentile, rispettosa ma anche riservata nei gesti che abitualmente compie. Una donna affascinante forse proprio per questi suoi lati a volte sfuggenti che inevitabilmente attraggono. 
Poi, nella seconda parte, scopriamo invece una realtà sconcertante e inaspettata. Come ogni volta che leggo qualcosa di tuo resto sempre senza parole dalla capacità che hai di sorprendermi. Qui il narratore, che inizialmente si pensa sia un uomo o una donna o comunque un essere animato, in realtà è una ciocca di capelli. E non so dirti la mia sorpresa nel realizzarlo, è un colpo di genio che dà sicuramente alla storia un gran bel tocco di originalità. 
E poi la scoperta che 'Lei'  al di là di ciò che può apparire, è in realtà capace di compiere atti tanto violenti e ripetutamente. C'è una meticolosità in ciò che fa, una freddezza che viene spazzata via subito da quello che, a mio parere, è la ricerca d'amore, di attenzioni, da parte di qualcuno. Sembra esserci un cotrasto tra le sue due personalità, tra le sue due vite, che fanno di lei una figura misteriosa, crudele ma fragile allo stesso tempo. 
E detto questo io non mi perdo in ulteriori vaneggiamenti e proseguo con la lettura che, so, si farà sempre più appassionante.
A presto
Emy

Recensore Master
10/11/18, ore 00:52

Ciao^^
Finalmente, dopo eoni, mi accingo a iniziare questa storia...
E sono felice di averlo fatto. Saprai già che adoro le ambientazioni montane, i personaggi misteriosi e le vicende un po' torbide... e questa storia si prospetta molto affascinante. Qui parliamo di una serial killer a tutti gli effetti, ma il tuo modo di raccontare conferisce un alone di mistero e poesia all'intera situazione, senza indulgere nei dettagli più crudi per pure esigenze sceniche... e ci fai apparire Lei non come una psicopatica, che uccide senza lasciar trapelare sentimenti, con precisione metodica... bensì come un'anima all'apparenza tormentata, che sotto la superficie "fredda" nasconde qualcosa di più (mi sono già fatta un'idea a riguardo, ma aspetto i prossimi capitoli per esportela più nel dettaglio!). Anche la scelta della (bellissima) canzone dei Rammstein dice molto su di lei, secondo me.
Ci hai già abituati a leggere tue storie narrate da un punto di vista inusuale, e anche stavolta ho apprezzato l'idea di far raccontare la storia a una ciocca di capelli. Penso che non sia una scelta casuale, visto che anche quella ciocca dice molto sul "modus operandi" dell'assassina, oltre che sulle sue vittime designate... sicuramente agisce secondo uno schema preciso, anche se penso che lo scoprirò più avanti.
Complimenti per questo primo capitolo, non vedo l'ora di andare avanti a leggere i prossimi!^^
(Recensione modificata il 10/11/2018 - 12:54 am)

Nuovo recensore
10/08/18, ore 17:43

Entro nella sezione Noir per caso e sempre per caso trovo questa piccola perla. Lieta di averci cliccato sopra, anche se con tre mesi di ritardo.
Hai uno stile particolarmente scorrevole, ma sai evocare delle immagini molto potenti: la prima frase cattura subito l'attenzione grazie all'atmosfera in cui fa entrare il lettore. Non so per ciò che riguarda gli altri, ma sei anche riuscita a inquietarmi e non poco con questi periodi: "fuori da qui, puoi star certo che se provi a scappare è in grado di raggiungerti ovunque con due balzi. Io l’ho vista in azione, sappi che puoi fidarti" che apparentemente sono innocenti, ma visto e considerato ciò che segue hanno il potere di mettere profondamente a disagio.
Da una parte mi sarei aspettata qualcosa di più simile a un giallo - avrei voluto capire chi era l'assassino capitolo dopo capitolo - dall'altra però non mi lamento troppo: hai saputo incuriosirmi, ora non voglio più sapere chi, ma perché. Perché questa donna, che apparentemente ha - o potrebbe avere - tutto, sembra bramare l'affezione di sconosciuti, morti, oltretutto?
Complimenti!

Recensore Master
01/08/18, ore 14:12

Interessante la riflessione della ciocca all'inizio: la Signora non è mai davvero cresciuta, sotto sotto è rimasta l'adolescente vittima di bullismo convinta di non poter essere amata e accettata da nessuno.
Davvero mozzafiato la scena dell'inseguimento: la Signora è proprio cascata male a beccarsi questo ex Rambo come ultima vittima. Mi ha colpita che abbia cercato di fargli il massaggio cardiaco: un'azione che è un vero e proprio controsenso, dato quanto si è impegnata per ammazzarlo. Forse le è venuto automatico, come infermiera?
L'ultimo colloquio con il Biondino è davvero particolare. Lei adesso sembra una normale detenuta, in tutone invece dei suoi soliti abiti eleganti, le poco misteriose scritte sul gesso e l'aria timida, a disagio in qiella situazione. Quamto a lui, ha realizzato il suo sogno solo in parte; ma una mente come quella della Signora non è qualcosa che si possa trattenere, direi.
Sai, quel che mi ha colpita per tutta la storia, è stato come nessuno dei personaggi principali avesse un nome. Solo la Signora e il Biondino, come se fossero personaggi di una fiaba o una leggenda. E in effetti, teste come le loro sono difficili da immaginare nella vita quotidiana, al contrario dell'agente Opfer che è una persona, sotto tutti gli aspetti, equilibrata e serena.
Davvero, non posso che farti i complimenti per questa splendida storia: avvincente, con personaggi che fanno riflettere, e raccontata benissimo.

Recensore Master
01/08/18, ore 13:31

Una delle cose più interessanti della parte del Biondino -oltre al colpo di scena a fine sezione- è stata la sua descrizione della Signora. Come una tipa fredda, menefreghista e arrogante, invece della persona intuitiva, cordiale e ironica che ci descrive la ciocca di capelli. Visioni molto diverse ... e il bello è che entrambi sono infatuati di Lei!
Ah, ecco come si collega tutto all'agente Opfer. Certo, la Signora ha davvero corso un bel rischio, ad attaccarlo così con la polizia a cercarla ... o forse, consapevolmente o meno, voleva essere trovata? O forse quella serata a contatto coi vivi l'ha tanto destabilizzata che ha sentito il bisogno di un conforto immediato dal primo che ha potuto rendere morto?
Purtroppo per lei, il suo solito colpo non è stato abbastanza forte. Ormai la fine della storia è imminente; complimenti per un altro bel capitolo!

Recensore Master
31/07/18, ore 21:22

Ma che radio meravigliosa è che trasmette regolarmente i Rammstein? Io posso sentirli solo su YouTube o in un certo locale!
Scleri a parte, davvero interessante come Lei si senta fuori posto circondata da affetto e calore. Ne percepisce la bellezza, ma sente che siano 'fuori tempo massimo' ... certo, si è sentita sola e abbandonata crescendo, continua a sentirsi sola, ma in tutto questo noto che non ha mai risparmato un pensiero per le sue vittime, se non per il conforto che possono offrirle. È una persona assolutamente egocentrica, e in quanto tale, è improbabile che riconosca le sue responsabilità nell'essere diventata così.
Volevano tagliarle i capelli? Allora il pestaggio è perfettamente giustificato... scherzo (in parte), ma in realtà quel che ho notato è l'affetto che il padre ha per lei. Certo, lui non riesce a capirla, ma lei avrà mai provato davvero a parlare dei suoi problemi a scuola?
Al di là dello squallore dei parenti, al di là della divertente parentesi in cui il povero autostoppista non capisce come si faccia a fare sesso e al contempo stare fermi e zitti, è stata davvero interessante la descrizione del primo omicidio della Signora. Colpisce soprattutto l'assenza di emozioni al di fuori del piacere per la soddisfazione delle sue fantasie: questa tizia è veramente psicopatica. E mi sa che il povero poliziotto non ha vissuto abbastanza da mettere insieme più esperienza ...
Così come quell'altro all'hotel, una scena davvero ben descritte dagli occhi della povera moglie.
Di nuovo, un capitolo molto interessante: complimenti!

Recensore Master
31/07/18, ore 20:40

E pure il Biondino è più malato di quel che sembrava all'inizio. In pratica è la versione maschile di quelle donne che mandano lettere d'amore ai serial killer in carcere, misto a più tradizionali fantasie di stalking.
Comunque è interessante vedere finalmente gli inizi delle tendenze omicide della Signora: caro vecchio bullismo. Immagino poi che Lei sia originaria di un'altra città, vista la buona reputazione che si è costruita in un posto così piccolo.
Lui che la invita galantemente ad accomodarsi nella sua stessa auto mi ha veramente fatta ghignare. Adoro questi piccoli momenti comici, stanno benissimo anche all'interno di una vicenda così cupa. E poi il Biondino è riuscito a picchiare una radio abbastanza da farle produrre i Rammstein, quindi non può essere una persona completamente negativa.
Peccato che la ragazza non sia riuscita ad aprirsi con persone che hanno mostrato di volerle bene, come quella meravigliosa nonna; invece ha costruito il proprio futuro di Signora della Montagna esplorando i boschi e incontrando il suo primo innamorato dai capelli neri. E la sua tendenza a far foto ai morti non è passata inosservata, purtroppo per lei ...
Davvero un bel capitolo, che illustra molto bene la mentalità della protagonista. Complimenti di nuovo!

Recensore Master
31/07/18, ore 18:07

In effetti era logico che la Signora prima o poi attirasse l'attenzione della polizia; anzi, mi sorprende che nessuno abbia notato le somiglianze tra gli scomparsi e iniziato a indagare prima. Però la cosa dei 'due cadaveri e mezzo' mi ha proprio fatta sorridere, un bel tocco di black comedy.
In effetti era davvero stata troppo palese, con la sua eleganza da appuntamento romantico: l'hanno praticamente sgamata subito, ora basta che gli ufficiali la vedano in faccia.
Compare anche un altro soggetto: il Biondino Scintillante. Uomo delle pulizie incompetente come tutti ne abbiamo incontrati nella vita, ma apparentemente più sveglio del previsto: secondo me ha già capito chi sia l'assassina, e ha detto esattamente le parole giuste per attirarne l'attenzione.
Ora, oltre che affascinata dai personaggi, sono curiosa di scoprire come andrà a finire questa vicenda; quindi, complimenti!

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