Recensioni per
Perdizione
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 191 recensioni.
Positive : 191
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/04/22, ore 16:02
Cap. 16:

Carissimo,
sai che mi sono commossa e neanche me l'aspettavo?
Il finale è spiazzante, e dire che lo conoscevo già.
Alla fine, almeno sul piano ideale, Weber ha vinto. Anzi, si è rigirato il principe come un calzino, se proprio vogliamo essere onesti. Non ho ben capito perchè voglia che sia l'altro ad ucciderlo. Forse perchè sa di destabilizzarlo. E onestamente non ho neanche ben capito perchè von der Schulenburg abbia ucciso Sven, ma questo credo sia un dubbio che non mi toglierò.
In ogni caso il titolo è perfetto: Weber scade nella perdizione, ovviamente, ma anche il principe ha perso la testa. Non solo perchè si stava innamorando, ma anche perchè la situazione gli è sfuggita di mano. In ogni caso il finale tragico ci sta moltissimo, e accompagna anche l'aurea un po' decadente che mi rimanda sempre il periodo storico.
in definitiva devo dire che mi è piaciuta molto di più adesso della prima volta che l'ho letta. Ho apprezzato molto di più i personaggi, e specialmente il principe (che, insomma, hai costruito benissimo). Come al solito, con l'ambientazione sei stato davvero magistrale.
Enniente, appena posso mi vado a leggere "saremo avi di nipoti che ridono" per concludere il tutto.
A presto^^

Recensore Veterano
14/04/22, ore 15:39
Cap. 15:

Eccomi, appunto. ^^
Intanto mi complimento per la frase: "Se per ottenere qualcosa doveva ammazzare mille persone, la sua unica preoccupazione era di avere con sé munizioni sufficienti." Direi che descrive perfettamente il personaggio.
Insomma, lo so che l'hai fatto appositamente odioso, ma non riesce a non piacermi, l'aristocratico bastardo che, padrone della situazione, fa più o meno quello che gli pare e piace. La prima parte del capitolo era perfetta.
Detto questo, il povero Weber potrebbe definitivamente stare meglio. Non so quanto effettivamente ci sia amore tra i due, ma sicuramente c'era un'attrazione che non poteva che distruggere Sven. Che non mi manca particolarmente, per inciso.
A questo punto bisogna capire se il tenente sia o no in controllo della situazione.
Al prossimo capitolo^^

Recensore Veterano
14/04/22, ore 15:25
Cap. 14:

Ciao, carissimo^^
Mi leggo tutti i capitoli che mancano in rush finale :)
Beh, signori, povero Weber. Qui, nonostante tutto, ha una sorta di elevazione morale: il controllo della situazione gli stava sfuggendo, e invece eccolo, che riabbraccia i suoi valori. Insomma, la situazione sarebbe potuta essere migliore di così, ma in ogni caso...
Non accetta l'aiuto che gli vuole dare Von der Schulenburg, anche perchè se no dipenderebbe da lui.
A proposito di quest'ultimo, per me è un sociopatico. Un vero sociopatico, uno che non ha il pieno contatto con le emozioni umane. Ha sicuramente ucciso qualcuno, al di fuori e prima della guerra.
menzione onorevole per la scena dell'omicidio, che non è splatter e non stona minimamente con l'eleganza complessiva del racconto.
Passo subito al capitolo dopo^^

Recensore Veterano
31/03/22, ore 18:44
Cap. 13:

Ciao, carissimo!
*musichetta della wii si fa più intensa; nel cervello il deserto con gli sterpi che rotolano, insieme con la pallina da racchettoni della recensione prima* (metafora carina per dire che non c'ho parole).
Allora, che dire (a dispetto della sucitata mancanza di parole). Sven mi sta davvero antipatico. Secondo me anche lui è una specie di manipolatore in erba, con i suoi occhioni e il "nessuno mi vuole" (giuro che al posto del tenente l'avrei strangolato sul posto per il nervoso, attrazione fatale o meno).
Helmut, povero caro, doveva rimanere sul fronte orientale, non c'è che dire. La vita a Parigi, che tanto si confà al principe, per lui è veleno. Ora più che mai vorrei dargli un abbraccio.
In ogni caso qui si vede anche la differenza tra il principe, composto e perfetto, e Sven, che è tutt'altro.
Ribadisco, comunque, che l'atmosfera è sempre perfetta.
A presto^^

Recensore Veterano
26/03/22, ore 17:26
Cap. 12:

*legge il capitolo con in testa la solita musichetta della wii e due neuroni che giocano a racchettoni, basita*
Molto bene, carissimo, da dove incomincio?
Un pochino il sottonenente mi fa pena. Giusto un pochino. Quella pena che ti può fare solo un povero idiota, forse. Giustamente, sentendosi solo, una volta che ha fallito con Weber va dall'altro. Chiarissimo.
Con la piccola differenza che all'inizio Weber l'ha gentilmente rifiutato per il suo bene, mentre al principe non glie ne può fregare di meno.
Però davvero, adoro questo aristocratico bastardo. certo, Weber di per se ha un'ottima caratterizzazione, ma non regge proprio il confronto. Ti riescono molto bene personaggi così, non c'è che dire.
Detto questo, cone al solito, l'atmosfera è qualcosa di meraviglioso. Da sola fa il 99% del lavoro; avvolti da essa i tre personaggi (specialmente Weber) si ritrovano in una specie di "discesa all'inferno".
Come al solito rinnovo i miei complimenti.
A presto^^

Recensore Veterano
17/03/22, ore 19:11
Cap. 11:

*legge il capitolo con i metaforici tre puntini vicino alla fronte e la musichetta della wii in background*
Ciao, carissimo!
eh beh, alla fine non c'erano tanti altri sviluppi possibili. E perchè accontentarsi di un borghesuccio qualunque quando si può avere un principe?
Forse Weber odia Von der Schulenburg perchè (oltre all'evidenza) lo percepisce come un serio pericolo per sè stesso o, insomma, come qualcosa che può turbare il suo equilibrio.
Ben sintetizza la situazione il dialogo di Schultz e Hofmann, perchè il nostro aristocratico è infido (comunque questi due sono i protagonisti di "noi siamo gli avi di nipoti che ridono", vero?).
Mi sorge una domanda: perchè von der Schulenburg vive nel lusso? Non che la cosa mi dispiaccia, e al livello d'ambientazione è perfetta, ma mi chiedevo come mai glie lo permettono e se c'entra qualcosa con il fatto che è ricco di suo.
A presto^^

Recensore Veterano
10/03/22, ore 17:52
Cap. 10:

Ciao, mio caro^^
beh, che dire.
Intanto amo profondamente il nostro aristocratico bastardo e il microscopico attimo di quasi-umanità che gli hai dato ("quasi", perchè dubito che sia un essere umano). Sarà senza scrupoli, ma diciamo che sa bene come rigirare le cose a proprio vantaggio (no pun intended). Weber definisce Sven una cocotte, io invece ringrazio il romanaccio perchè mi fornisce una marea di spunti su come definirlo, e non sono neanche un decimo così raffinati.
Mi dispiace per il nsotro soldato, però, perchè non si meritierebbe tutto questo.
In ogni caso si è arrivati al culmine della tensione tra i due tenenti.

A presto^^

Recensore Veterano
01/03/22, ore 16:34
Cap. 9:

Ciao carissimo^^
Secondo me questo capitolo serve proprio a mostrare le differenze tra i due tenenti: il primo con la sua operazione militare degna di questo nome, piena d'azione, di coraggio e di ideali; il secondo con il suo dare la caccia alle spie della resistenza nelle cantine del bordello (povera Suzanne però-), mantenendo comunque un'aria elegante e una certa freddezza teutonica.
Anche il loro modo di respingere il povero Sven (che si ritrova man mano sempre più impicciato) è differente. Weber lo fa per proteggerlo, il principe per i suoi turpi scopi.
In ogni caso, menzione speciale per il cambio di canzoni, da "piselli con lo speck" a "il tempo è giunto". fantastico.

A presto!

Recensore Veterano
21/02/22, ore 19:14
Cap. 8:

Ma ciao^^
Enniente, old (chap?), a questo punto sono assolutamente sicura che -ebbene sì- tu sia davvero un vampiro di ottocento anni, altrimenti non me la spiego.
credo che dal punto di vista delle descrizioni e dell'ambientazione questa storia sia il tuo capolavoro.
In ogni caso, Hans-Dietrich si rivela sempre il mio preferito. Lui, e il suo atteggiamento di aristocratica superiorità. Ripeto, io Sven lo capisco, nonostante mi faccia risvegliare dentro un prepotente istinto di menarlo. E sono sicura che se qualcuno mi avesse offerto di andare a pranzare con un Von Questo e un Von Quello, io mi sarei fiondata, proprio. Più veloce del giovane idiota.
Il suddetto giovane idiota è rimasto umiliato, probabilmente non capsice una ceppa e si sente tradito. E quando arriva un principe a cavallo per dirgli quanto faccia bene a sentirsi in questo modo, lui ovviamente si getta tra le sue spire.
Vedremo...
A prestissimo^^

Recensore Veterano
17/02/22, ore 17:58
Cap. 7:

ciao, carissimo^^
forse sono un po' condizionata dal fatto che la mia è una rilettura, e quindi so come va a finire, ma ecco qui una riflessione assolutamente non richiesta: come sai io amo i tuoi protagonisti, con menzione onorevole per i giovanotti teutonici che intendono provare il loro valore (*indica discretamente Von Knobelsdorff*). MA questo giovanotto in particolare di questa storia in particolare è proprio *intrinsecamente* stupido. Non solo impulsivo, proprio stupido (un connubio letale). Forse perchè si tratta di un borghese arricchito, con quel tipico carattere tanto criticato uno o due secoli fa; forse perchè ha gli ormoni a palla che manco una tredicenne; forse perchè vuole provare le sue capacità a Weber. Ma è proprio un cojone (e perdona il francesismo).
Detto questo, i cavalli sono stupendi, li descrivi benissimo e inizio a pensare che non solo tu abbia la capacità di viaggiare nel tempo, ma che tu sia anche effettivamente prussiano.
come al solito rinnovo i miei più alti complimenti, perchè sta storia è proprio un capolavoro. A presto^^

Recensore Veterano
10/02/22, ore 16:55
Cap. 6:

Ciao, sono tornata ad importunarti!
Per riassumere brevemente ciò che penso durante la lettura di questa storia, ricorrerò ad una scenetta stupida:
Personaggio manipolatore e terribile, che nella vita reale mi inorridirebbe: *esiste*
Io: sì, sei il mio personaggio adorato e preferito! Vai e uccidili tutti! <3
Perchè, come dice Wilde, non esistono persone buone e cattive, solo affascinanti e tediose. E se anche nella real life ciò è discutibile, per me nelle storie vale al 100%. E anche per Sven, me sa, che il principe neanche lo conosce e già ha una mezza cotta (ripeto: non lo biasimo).
Unica cosa che rimprovero a Weber è che, francamente, si doveva aspettare che il suo subdolo (ma comunque affascinantissimo) collega avrebbe trovato un modo per vedere il ragazzo. Insomma, è certamente furbo.
Inoltre penso che io posso tranquillamente smetterla di recensire le tue storie: ti basta un foglietto con su scritto che "scrivi benissimo e hai un talento superiore alla norma, e sei sprecato su EFP", da rileggere periodicamente. Penso che ti farebbe risparmiare una marea di tempo.
Sì, ho sparato le stupidaggini che volevo sparare, e ora mi dileguo.
A presto, carissimo^^

Recensore Veterano
03/02/22, ore 16:21
Cap. 5:

Ciao, carissimo^^
Ripeto che forse Weber è uno dei personaggi che mi fa provare più tenerezza, diciamo. Non nel senso che lo trovo un personaggio particolarmente "dolce e carino etc" (se mai dovessi recensirti un personaggio con aggettivi simili abbattimi), ma perchè trovo straziante il modo in cui è consapevole dei propri sentimenti e delle proprie pulsioni, e che grazie ad esse riesca ad essere un buon soldato, ma allo stesso tempo è costretto a rimanere terribilmente solo.
Sven sembra il suo sogno che diventa realtà, ed è comunque costretto a frenarsi.
Ed è anche un duro colpo per lui, suppongo, quando il suo allievo si dimostra un pochino più superficiale di quello che lui crede. Basta la menzione al nobilissimo von der Schulenburg per mandarlo in tilt (non lo biasimo).
Il cavallo appare un po' come un riflesso del carattere del suo cavaliere, e non si parte bene con il fatto che tenta di spaccare la testa al giovanotto.
ribadisco come l'atmosfera sia perfetta ed elegante, e come i personaggi siano "sospesi" in essa.
A presto!

Recensore Veterano
26/01/22, ore 17:29
Cap. 4:

Ciao!
Eccomi qua, pronta a ripetere che adoro questa storia.
Il capitolo è breve, ma mostra uno spaccato di Weber che fa riflettere. Non sarà affascinante come von der Schulenburg, ma comunque sa il fatto suo. Inoltre è un ottimo soldato, si preoccupa, ha una rigidità quasi giapponese, e ha fatto un monologo interiore piuttosto straziante. Non vuole lasciarsi andare perchè a) si preoccupa dell'istruzione del ragazzo, e b) si preoccupa del ragazzo stesso e della vita che potrebbe condurre. In effetti, se solo i suoi soldati scoprissero le sue tendenze potrebbero distruggerlo.
(anche se a me Sven sta particolarmente antipatico, ma cosa vuoi che ti dica).
Insomma, Weber è da aggiungere alla lista di tuoi personaggi che vorrei tanto abbracciare, indipendentemente dal fatto che potrebbero affettarmi se lo facessi.
Di nuovo menzione all'atmosfera elegante in cui tutto in questa storia sembra essere immerso, è piacevole da leggere e fa immedesimare molto, ha un effetto quasi cinematografico.
A presto ^^

Recensore Veterano
20/01/22, ore 18:11
Cap. 3:

Ma ciao, carissimo!
Okay, preparati, questa è una 'Recensione di Tipo Lungo™.
Allora, so che forse mi contraddico un po', scrivendo questa cosa, ma per quanto Weber mi faccia tenerezza e su certe cose riguardo al comportamento dei soldati io sia d'accordo con lui (è il tipo di tedesco che mi piace), Von Der Schulemburg è il mio preferito. Certo, non è il tipo di persona alla quale vorrei avvicinarmi nel raggio di un chilometro, ma lo adoro. E poi l'ultima frase che ha detto è verissima (piccola divagazione incoming): tralasciando che i francesi non mi sono mai piaciuti (per quanto sia sacrosanta la ragione per cui combattono, e lo dico a fatica), come sai sono irrazionalmente anglofila, e sarebbe ipocrita da parte mia scusare il comportamento degli inglesi nelle colonie e non questo, ecco. Non la parte nefanda del nazismo (che, comunque, come hai giustamente detto tu, quando uno pensa di agire per il bene, pensa di star facendo sempre la cosa giusta), ma il modo di combattere senza scrupoli. Cioè, fossimo tutti romantici il mondo sarebbe un posto migliore, ma ahimè la razza umana fa schifo.
Ehm... detto questo (che era un altro ragionamento che puoi saltare tranquillamente), ecco qui la prima scossa di terremoto, ovvero il bel giovane, che in qualche modo colpisce entrambi i tenenti.
Ripeto: Weber mi fa tenerezza, con tutti i suoi ideali e la voglia di proteggere il ragazzo, ma Von Der Schulemburg lo batte in partenza, anche solo con il suo atteggiamento svagato e il suo proclamarsi esteta.
basta, ho completamente cambiato idea rispetto alla prima lettura. Hans-Dietrich è il mio preferito.
Inoltre questo capitolo mi ha portato di nuovo l'orgoglio di non aver avuto bisogno di leggere le note (neanche quella sulla Sitzkrieg, e sono molto fiera di me).
Prima di concludere ho un'ultima domanda, che come al solito non c'entra una beata mazz... ma, in tedesco, il termine "signore" per rivolgersi ad un superiore è sempre "Herr"?

Ebbene, si può dire che è un po' che leggo le tue storie, e devo dire che hanno tutte uno standard altissimo, anche quelle meno recenti, ed è sempre un piacere (ri)leggerle, visto che scrivi divinamente.
A presto^^

Recensore Veterano
12/01/22, ore 16:34
Cap. 2:

Ciao!
eccomi di ritorno.

Questo capitolo mi sembra un po' il contraltare del precedente.
Il contenuto è lo stesso, ovvero i tedeschi contro la resistenza francese, ma von der Schulenburg e Weber hanno un metodo diametricalmente opposto nel portare avanti la guerra. Se mi permetti un paragone un po' contorto, von der Schulenburg -preso così, di primo acchito, ignorando la psicologia profonda e compelssa che gli hai dato- appare un po' come il nazista visto dalla propaganda alleata (ripeto: ignorando il resto della sua psicologia). E' manipolatore, spietato e freddo. Weber è un po' l'ufficiale visto dalla propaganda tedesca, eroico, senza macchia e senza paura (ignora il ragionamento se è troppo strano). E comunque lo adoro e mi fa pure un po' di tenerezza. Perchè è vero, di nazisti orribili ce ne sono stati e pure molti, ma è anche giusto che ci siano protagonisti come quelli che hai descritto tu, in questo caso fedeli ai propri ideali cavallereschi.
(a proporito, che età gli hai dato? Perchè sembra una persona esperta, ma comunque ha il grado di tenente...)
In ogni caso tra i due capitoli cambia anche lo stile: il primo è elegante; si avverte un'idea di pericolo e di inquietudine, anche se sotto la superficie. In questo qui, invece, nonostante il pericolo sia bene in vista, ha uno stile molto più "militaresco", passami il termine. Il che lascia anche intravedere un po' della psicologia dei personaggi.
Mi è piaciuto molto, e come sai adoro lo stile e l'ambientazione.
A presto ^^

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