Recensioni per
Rose di maggio
di mamie

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
16/04/20, ore 13:21

Ciao carissima,
io ogni tanto passo dalle tue parti e rimango basito dalla tua bravura.
Purtroppo non conosco nei particolari la vicenda di Capitan Harlock, sebbene fosse un cartone animato che ai suoi tempi mi piaceva molto, ma qui si esce dall'ambito delle fanfic per entrare in un quadro che potrebbe essere relativo a qualsiasi situazione. Un ricordo, del quale ci dai gli elementi sensoriali, il profumo e la consistenza delle rose, che in effetti sono proprio quelli che nella memoria si fissano maggiormente. Assieme al ricordo viene lo struggimento di cose passate che non ritorneranno mai più, cose che andandosene si sono lasciate dietro un vuoto, persone perdute, ma ancora così presenti nella mente e nell'anima da dare l'impressione di essere proprio lì, a portata di voce, appena dietro le spalle.
Però poi ti volti, e non c'è nessuno. In questa frase c'è tutto il mistero della morte, la sua ineluttabilità, il suo essere definitiva, indiscutibile. Hai l'impressione che la persona sia con te, perché è così viva nei tuoi ricordi, ma nella realtà non c'è nessuno.
Un frammento bellissimo, complimenti come sempre!

Recensore Junior
04/10/18, ore 20:26

E' sempre un piacere tornare a leggerti.
Hai il dono di saper cogliere, con poche frasi, i sentimenti delle persone, di scendere in profondità ma possiedi anche la dote, non così diffusa, da saper cogliere delle suggestioni da ogni piccola cosa.
Brava, come sempre.

P..S. (Secondo me pensa a Maya)

Recensore Master
31/05/18, ore 08:33

Questa stessa frase di harlock ha colpito anche me quando l'ho letta. Pura poesia. Il suo significato è così profondo da colpire il cuore del più attento. Questa flash aiuta molto a capire cosa abbia in mente il capitano ed è davvero bella. Mi piace per questa sua semplice ma immediata volontà di voler far sopravvivere un ideale sacrosanto. Ripeto, è bella.

Recensore Master
25/05/18, ore 22:25

Bentornata carissima! Ci sei mancata!

Non finirò mai di ammirare il tuo modo di evocare un intero mondo in poche righe! Qua non si nomina nemmeno il protagonista, eppure non si possono avere dubbi sulla sua identità.
Harlock è un uomo profondamente segnato dalla perdita: di una patria, di una casa, della donna amata, degli amici più cari... Eppure tutto questo non solo non lo ha abbattuto, ma non lo ha né indurito né reso cinico: è certamente introverso, malinconico, alla fine la solitudine ha dovuto farsela amica. Ha seguito il suo destino, ha perseverato nella sua missione, ma i suoi cari scomparsi sono sempre nel suo cuore. E basta una rosa per scatenare un ricordo.
L'unica consolazione che ha (forse che abbiamo tutti) è di riunirsi con loro, un giorno.
Mi sono commossa, davvero!

Recensore Master
22/05/18, ore 17:50

La vita va avanti, nonostante tutto. Nonostante il dolore, nonostante le perdite.  Questo nessuno lo può cambiare anche se a volte vorremo non fosse così.
Poi ci sono i ricordi, che spesso sono l'unico filo che ci tiene legati a chi non c'è più. E possono essere rievocati anche dal profumo di un fiore, dalla morbidezza di una corolla.
Ma i ricordi possono essere una trappola in cui si può restare invischiati, così come la non accettazione della perdita delle persone a noi care.  Inutile cercarle materialmente, perché "ti volti ma non c'è nessuno ".
Una storia breve ma molto intensa, in cui hai perfettamente coniugato la grande passione che hai per le rose e il grande amore che hai per Harlock e viceversa, legandole a Maya al suo amore per le rose ealla grande malinconia che ha il Capitano, per via della perdita della donna amata ma anche di Tochiro. Direi che ti è venuta fuori una delle tue piccole e luminose gemme, che danno un tocco di magia a questo fandom, in cui ti sei sempre saputa distinguere.
Ci mancavi mamie, ben ritrovata, ora  però non lasciarci orfane troppo a lungo, mi raccomando!

Recensore Master
17/05/18, ore 11:06

Ci si volta  e non c'è nessuno.
Il peso dell'assenza, come assenza fisica di chi è stato importante per noi, è sempre assurdamente insopportabile. Si va avanti  e si impara a convivere con quell'assenza, con i ricordi che spesso ci tiranneggiano, specialmente quando sono belli.
Ad Harlock non resta che ricordare, e si ritaglia dei momenti per sé spesso davanti ad un calice di vino, quando vuole dimenticare di essere il comandante di un equipaggio, con delle responsabilità... suo malgrado.
Anche quando vorrebbe rinchiudersi in un roseto, e lasciarsi travolgere dal profumo dei ricordi... e non pensare più a niente.
Lo sento molto vicino, questo Capitano come lo hai rappresentato, e a volte nei suoi silenzi rivedo i miei stessi silenzi.
Molto bello e sentito questo racconto.
Complimenti
Lou 
 

Recensore Master
17/05/18, ore 00:13

La vita va avanti, ma noi no. 
La vita è un essere autonomo, qualcosa che esiste al di là di noi - che ogni tanto ci attraversa e ci regala un momento, un istante, un frammento di tempo. 
I rimpianti sono ferite che non smettono mai di sanguinare, istanti che ci hanno strappato, di cui non abbiamo potuto godere - non mutano in cicatrici, ma rimangono, belle vivide, a ricordare. 
Fa male. La verità è che a volte mi chiedo se vivere non sia solo un insieme di dolori che prima o poi diventano sorde punture dell'animo - ricordi, appunto. 
Però andiamo avanti, sempre. A volte trascinati dalla corrente, a volte lottano. Ed è questa la bellezza dell'uomo, no? O forse il patetico. 
Io la considero ancora una bellezza, proprio come la tua storia: breve, intensa, malinconica.
Mi erano mancate le tue parole, sai? 

Ce lo facciamo un caffè?