Anche questa volta hai creato un'interessante interazione tra Tom e Wiglaf. Qui addirittura si nota chiaramente quando Riddle sia possessivo nei confronti del Corvonero, o forse, è persino geloso delle attenzioni che una semplice ragazza ha rivolto al suo compagno prediletto. Non gli importa nulla di Grisha e Lazarus. La loro presenza lo irrita e basta perché loro non sono neanche minimamente come loro due. Wiglaf per Tom ha qualcosa di speciale e deve essere solo suo. Fa quasi paura il modo in cui lo trascina in bagno per fargli l'interrogatorio. Lo aggredisce perché lui gli appartiene come si possiede un oggetto personale, si comporta in questo modo anche per per scatenare Wiglaf contro di sé. Per qualche motivo vuole che lui gli vada contro, vuole accertarsi che il solo aver guardato quella ragazza non abbia cambiato. E' quasi un'azione disperata la sua e Wiglaf sembra accorgersene. Tuttavia, gli tiene testa in ogni momento, anche nel più delicato. Ad un certo punto, dopo che Tom quasi lo 'costringe' a rimarcare la sua appartenenza, si parla di una fine. E' qualcosa che Wiglaf percepisce bene dal modo di fare di Tom. Sempre molto misterioso, oscuro e imprevedibile. Percepisce che è destinato ad andare lontano, un giorno, ed avverte, in qualche modo, che lui sarà uno degli questi ostacoli da abbattere per permettergli di proseguire. La cosa lo spaventa, ma in quel momento, non riesce a stare lontano da lui, a decidere di allontanarsi. E' come se qualcosa di Tom lo attraesse. E' vittima del suo dominio, del marchio che gli infligge con la lingua sulla sua pelle sensibile. Sente che Tom è un ragazzo solo, molto, per questo sente il desiderio e la necessità di farlo suo. Wiglaf reagisce eccitandosi, cadendo in ginocchio come una profezia di quello succederà in futuro. I seguaci di Riddle cadranno ai suoi piedi per ammirazione, rispetto e paura.
Poi c'è l'abbraccio. Quello è una manifestazione umana d'affetto. Una cosa di cui Tom ha segretamente bisogno. Wiglaf glielo restituisce senza protestare né dire nulla. Sa che il Serpeverde, molto in fondo, freme per avere questo tipo di attenzioni. Solo da lui. Non si mostrerebbe mai così da altri. Di questo ne è sicuro.
Molto divertente la frase finale. Mi ha fatto sorridere :-)
Altra bella OS, brava.
Piccola osservazione: “Dillo, dì a chi appartieni”. Dì con l'accento sta per giorno. E' invece corretto usare di' con l'apostrofo ;-)

Benix

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