Salve!
Ecco, quando dico che in Avengers 4 troveremo un Tony segnato nel peggiore dei modi dagli eventi dello scorso film, è proprio questo che mi immagino. Sogni, più incubi in effetti, senso di colpa e rimpianto per un rapporto che in fin dei conti era appena iniziato, ma che è comunque riuscito a riportare uno spicchio di serenità nella vita di un Tony sull'orlo di crollare dopo Civil War.
Bello il modo in cui hai deciso di scrivere, come se fosse un flusso di coscienza di Tony, o magari solo una chiacchierata immaginaria con qualcuno. Si percepisce il senso di vaghezza dei sogni, quando si sa quello che sta succedendo ma i luoghi sono sfumati, spesso sconosciuti eppure familiari, come appunto l'appartamento/villa che richiama appunto Villa Stark, un luogo al quale Tony è comunque molto legato.
La presenza di Pepper mi ha dapprima rallegrata, per poi ricordarmi che quello che stavo leggendo era solo un sogno, quindi mi rimane il dubbio se nella realtà sia effettivamente viva o se il subconscio di Tony stia cercando di sopperire anche alla sua perdita. Voglio credere che almeno lei gli sia rimasta accanto.
E poi la mazzata. Peter. Non mi aspettavo che Tony esprimesse in modo così esplicito l'affetto che prova per lui; nei film lo si sente citare più di una volta suo padre, mettendo a confronto il rapporto che aveva con lui con quello che sta cercando di costruire con Peter, ma erano sempre accenni indiretti. Il fatto che sia così schietto al riguardo mi fa immaginare quanto la perdita di Peter l'abbia sconvolto, al punto di non tentare neanche di nascondere quanto l'abbia prostrato.
Ho trovato estremamente IC il fatto che si penta di aver stretto un legame con lui; dopotutto la sua paura più grande è perdere chi ama ed è comprensibile che una parte di lui avrebbe voluto risparmiarsi questa sofferenza.
Molto incisiva la riflessione finale, con Tony che, per una volta, ammette di essere semplicemente umano, non riuscendo comunque ad accettarlo.
Complimenti per la storia e spero alla prossima :)
-Light- |