Ehilà, ti auguro un buon pomeriggio!
Comincerei questa recensione con il complimentarmi per il fatto che da una semplice passione qual è quella del mondo Pokémon sia nata questa poesia ricca di introspezione e vari significati (non necessariamente intrecciata a quell'universo), che funziona sicuramente come sorta di prologo per qualcosa che sarà il fulcro di qualcosa di più approfondito e imprevedibile.
Piuttosto che dirti che sono rimasto completamente sorpreso, ti dirò che (conoscendoti un minimo) in fai dai conti non lo sono affatto dato che, quando un autore ha un grandissimo affetto verso qualcosa in particolare, può tirare fuori qualcosa di forte e profondo, in modo da creare una visione genuina e che ha la sua funzionalità specifica, rispetto ad altro.
Ma concentrandoci meglio sulla poesia in sé...
La bellezza della parola "gioiello" è che può assumere un significato ricco di contenuti e sfumature; sai, ci sono termini che rievocano contrapposizioni, dualismi, significati accostabili ad altri, mentre questo termine riesce a crearsi una lucentezza propria, sprigionando una forza che brilla a seconda dei contesti presi sotto lente.
In questo componimento principalmente coinciso e anaforico, c'è la predisposizione all'avere dei sogni da raggiungere, di vane promesse e disillusioni che feriscono o provocano emozioni tra loro contrastanti, senza mettere da parte un cocente desiderio di appartenenza e di sfida nel poterle avere accanto nonostante portino gioia, amore, dolore, tristezza tutte in una volta.
Mi affascina perché quei gioielli sono qualunque cosa che noi vorremmo concretizzare dall'astratto o da una posizione inizialmente difficile o misteriosa, difatti sono dell'idea che l'ultima quartina (il climax scorrevole del componimento) sia una conferma piuttosto realistica e instabile di questo tentativo.
Le persone e le cose preziose ti fanno cantare e danzare in un ritmo forsennato e alquanto particolare nella sua essenza, a seconda della storia che si crea tra due entità specifiche, creando quell'armonia che deve quasi farsi le ossa nella fragilità del tempo e delle paure, di quei sentimenti instabili che creano la bellezza permanente dei gioielli stessi, soggettiva e condivisa solo con pochi.
L'ho trovata una visione molto artistica, progressista e profonda in maniera crescente, mi ha davvero colpito come poche in questo periodo!
Penso che la visione dipenda molto da chi la legge e questo mi piace molto, quando con una poesia c'è una parafrasi che differisce a seconda dell'occhio di chi giudica: io personalmente credo che abbia risvolto che, nel significato morale, include dei chiaroscuri che ricordano molto i bei e i brutti periodi della quotidianità ma che senza di essi e cose astratte/concrete come le emozioni sarebbe... vuota, insignificante.
Per quanto mi riguarda, è uno dei migliori componimenti che abbia spogliato (con varie letture) e vissuto al tempo stesso in questo ultimo periodo, per cui tanto di cappello!
Un grande abbraccio,
Watashiwa
P.S.: Ti faccio un grande in bocca al lupo per il progetto della tua long! |