Recensioni per
Il capriccio
di Miky30

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/05/18, ore 16:46
Cap. 1:

Eccomi dunque a fare un commento come si deve a questa storia e innanzitutto voglio dire che sono molto felice che tu abbia ripreso a scrivere e che spero che ci saranno presto altre storie.
Ho trovato particolarmente bella la parte iniziale, con le immagini così vivide di un Tristan addormentato e apparentemente angelico e di un Elijah che ama passeggiare per Marsiglia la mattina presto, calmo e sicuro tanto da attrarre gli sguardi di tutti. Sono immagini che restano impresse nella mente e nello sguardo tanto sono ben descritte, complimenti!
E poi questo Tristan ragazzino che trova la lettera di Hayley è veramente straordinario: prima esita, si costringe a concentrarsi su un libro, ma poi senza tanti complimenti apre la busta e legge la lettera e vede la foto e... si lascia andare a una crisi isterica coi fiocchi. E' talmente fuori di sé da perdere del tutto la sua eleganza e il suo aplomb da gentiluomo per sfoderare un vocabolario di turpiloqui e prendere a schiaffi e a testate Elijah! Verrebbe davvero voglia di sapere che cosa ha scritto Hayley in quella lettera per scatenarlo così...
E Elijah non si scompone nemmeno più di tanto, anzi la lezione che dà al giovane Conte è l'esatto equivalente di come si è comportato: Tristan ha fatto il bambino viziato e prepotente e viene punito come un bambino viziato e prepotente, a suon di sculacciate! Però alla fine Tristan si scioglie in un pianto liberatorio, sembra un po' per la vergogna di aver sospettato del suo uomo e un po' per la commozione di averlo visto così interessato e premuroso nei suoi confronti, perché si punisce solo qualcuno a cui si tiene davvero.
La cosa che più mi è piaciuta di questa storia è stato proprio il contrasto tra un Tristan così ragazzino, così pronto a uno sfogo violento e quasi adolescenziale e un Elijah maturo, che contiene la rabbia del suo Conte e la fa sbollire anche con una certa ironia. Io mi sono sempre immaginata che tra i due ci sia una differenza di età di una decina di anni circa (Tristan sui vent'anni e Elijah sui trenta), nel senso dell'età in cui sono stati trasformati, ovviamente come vampiri hanno più di mille anni... Questa storia sembra sottolineare proprio questa differenza tra il ragazzino e l'uomo: sicuramente entrambi hanno le loro insicurezze e i loro dubbi, ma Elijah ha la maturità per contenerli e mostrarsi calmo e deciso anche in mezzo alla gente, per le strade di Marsiglia, mentre Tristan sente la necessità di mettere sempre alla prova l'affetto del suo Sire, di tirare la corda, di richiedere attenzione anche con comportamenti esagerati... da adolescente.
Complimenti per questo tenero e simpatico quadretto e spero che riuscirai a trovare il tempo per scrivere altre storie. :)
Un caro saluto.
Abby

Recensore Veterano
23/05/18, ore 18:11
Cap. 1:

Come una madeleine di cui si riconosce il sapore e che non stanca mai, ma anzi fa riaffiorare i ricordi fino a commuovere… questa delizia io la conoscevo già ma a rileggerla ha tutto un altro aroma.
Un boquet di aromi. A partire dal mattino marsigliese col suo profumo di mare.
E il colore… Il colore è l’azzurro. Il cielo, il mare. Gli occhi del Conte.
Un incipit bellissimo, trionfo dei sensi e trionfo… di Elijah, il nuovo dio di Marsiglia. Bello e stranamente rilassato, la camicia bianca e le maniche arrotolate.
Tristan non c’è ancora eppure Tristan è in ogni gesto, in ogni sfumatura: nel cielo, nel mare, nella fragranza delle madeleines. Nei pensieri del suo sire.
E proprio seguendo il filo dei pensieri di EliJah troviamo infine il piccolo Conte, in un risveglio nervoso e smarrito. La loro casa è perfetta nei particolari e nell’atmosfera, e perfetto sarebbe il risveglio, se solo il nobile vampiro non avesse quei ricordi terribili che richiedono una cura particolare. Coccole, per dirla tutta.
L’inconveniente che fa virare la situazione dal disappunto al piccolo dramma (e dalle coccole agli sculaccioni) è molto significativo: le solite interferenze della signorina che si interpone tra loro con un ricatto sentimentale. Non a caso nella foto c’è anche Hope, a ricordarci la vita passata di Elijah.
Ma al momento il Sire è concentrato solo sulla sua nuova vita, sull’apparente capriccio del partner, sull’eterno gioco di sfide e provocazioni tra loro… su quegli occhi blu e liquidi, così sinceri da non riuscire a trattenere le lacrime. Elijah incassa, risponde per le rime, e poi semplicemente lo stringe a sé. Non servono le parole, se con un abbraccio puoi stringere il paradiso.
Tesoro, ogni volta che la rileggo è davvero un trionfo di tutto, sensi ed emozioni, tra sorrisi e lacrime, intrecciati con una grazia e un talento che certo il Conte saprebbe apprezzare.
Ma anche lui, il burbero signore, che troverebbe il modo di ringraziarti per il lieto fine. E per tutto l’amore.
Perché noi (Madame Big e Little monsters), ti vogliamo bene.