"All'inizio era difficile anche solo trovare uno di quei punti – ma piano piano, sotto le loro carezze e i loro gesti accorti, Jimin ha iniziato a percepirli meglio. Le mani di Taehyung e Jungkook lo spogliano ben più di quanto i loro proprietari possano immaginare, strappandogli di dosso la pelle sporca ed invisibile ad occhi esterni. "
Mi scuso se prendo questo pezzo intero come citazione ma DIO MIO JO D I O M I O ho piagnucolato tantissimo come una demente mentre mangiucchiavo le mie arachidi maledetta te
Questa fic mi ha fatto commuovere non poco. Avevo detto nella scorsa recensione, all'altra fic, quanto questo Jimin mi fosse entrato nel cuore e di quanto mi avesse scossa. Ecco, qui ancora di più, qui sei arrivata a un punto oltre, ancora più profondo e ancora più "scosso". Questa è una fic abbastanza breve, ma se pur mancando in lunghe descrizioni penso sia quasi perfetta: descrivi un contesto fisico preciso, dettagliato seppur con poche parole. E descrivi un contesto emotivo, meravigliosamente e perfettamente, che è quello del tuo protagonista. Se nell'altra fic si poteva empatizzare con lui attraverso quella sua paura così umana e fragile, qui si sente la beatitudine del suo spirito e il suo muto sospiro di sollievo alla vita. Splendido davvero.
Concludo con un'altra citazione sempre della fic che non mi ha fatto piagnucolare, no
Mi ha fatta direttamente piangere
(Sei una brutta persona se non scrivi altro di questo universo sappilo)
"Forse tutto si riduce a due Park Jimin, che ha vissuto la sua vita a fasi alterne: quello costretto ad una vita di percosse, che poteva permettersi di sorridere solamente in quelle acque, e che dopo aver lasciato sporadicamente posto all'altra versione di sé ha preso controllo del suo corpo per anni – e quello che poteva nuotare e non pensare a niente, ripulito un tempo dall'acqua salata del mare ed ora dalle mani e dai baci delle due persone che lo amano. Quello che Jimin ha deciso di essere di sua spontanea." |