Kaaaan!
Comincio subito da qui, e continuerò a intervalli regolari lungo tutta la reccy temo, perché davvero è la cosa più importante: grazie! Grazie per questa meraviglia. Grazie per i personaggi, per l’atmosfera, per quello che riesci a fare ogni volta che apri una nuova storia, lunga o corta che sia.
È una magia, sul serio. Oddio, mi sembrano tutte parole scarse, inadeguate, ritrite ma davvero, sei una scrittrice straordinaria!
Di nuovo, tentativo, vano, di andare con ordine.
Questo terzo e ultimo capitolo è perfetto, meraviglioso! (Ma perché è l’ultimo? Io ne volevo altri trenta come minimo! Voglio diventare una moschina che vive millenni e infilarmi nel palazzo di Arminaleth! Ok, la pianto).
Come Balka, anche io mi ero figurata scenari tragici: messa a morte il giorno dopo, o il giorno stesso, esiliata su due piedi su una barchetta anonima, privata di tutto, ecc.
E invece, come avrei dovuto immaginare, la corte è molto più complessa, e molto meno teatrale, di così.
Gimilzor ha fatto sì una cosa che Balka aveva intuito, ma non era una di quelle più drastiche. L’ha imprigionata nelle sue stanze, anzi, in una stanza, in attesa di decidere il dafarsi e di orchestrarlo al meglio, con calma.
L’efficienza con cui Balka è stata imprigionata ha dell’inquietante. Nonostante non la vediamo direttamente e nonostante a lei non sia stato fatto del male, ha una sua brutalità proprio in questa efficienza fredda.
Trascinata nelle sue stanze di nascosto, senza che nessuno potesse sentire o vedere cosa stava realmente accadendo. Privata di ogni materiale per comunicare con l’esterno e privata anche di troppe persone esterne. Ne deve vedere un numero limitato, e sempre le stesse. L’angoscia e la claustrofobia che provoca tutto questo è palpabile, sul serio!
E priva veramente di tutto, in maniera sistematica e senza vie di fuga. Almeno dall’interno.
Impressione aumentata anche da questa figura della madre di Balka. È vero che la vediamo dal punto di vista di lei che detesta sua madre, ma il modo in cui asseconda i piani del figlio e non ha una parola di incoraggiamento, almeno così sembra, per la figlia mi mette ansia.
E a proposito della famiglia di Balka: Phazakheri!
Oddio, la adoro. È bellissima, ed è… fantastica, furba ed elegante. È stupenda!
Il suo stile di vestire, quella eleganza nel comportarsi e nel parlare, e anche nell’agire: wow!
E porta la soluzione giusta, l’unica cosa che possa valere quanto lo scettro, per Balka. Non ce la vedrei ad accettare nulla di meno di ciò che le ha offerto Phaza.
La sorellona di Balka è arrivata a punzecchiarla e a risvegliare il suo lato politico, quello vero. Quello sotto la petulanza, sotto la ripiccosità contro Gimilzor e alleati.
Phazakheri conosce bene sua sorella, e ha intuito quali tasti toccare per poi dopo fornirle, subito, ciò che le serve per agire. Senza altro tempo, altre riflessioni, altri rimuginamenti.
Grandissima! Davvero, amo la sua solidarietà femminile verso la sorella, e amo come vuole che Balka faccia davvero ciò per cui è più portata. Ricoprire un posto di rilievo, di governo a suo modo, per Anadune.
E se già non mi aspettavo di veder comparire Phaza, che è stata una supersorpresa, Sakalthor lo èstato altrettanto!
Ero, e sono tutt’ora, un po’ amareggiata contro di lui, ma volevo capire le sue ragioni. E le sue ragioni sono giuste. Non è stato paterno e comprensivo, no, ma perché non poteva. Ha scelto e agito pensando da re, guardando i suoi figli non con gli occhi affettuosi di padre, ma con quelli di un sovrano che deve valutare il meglio per il suo regno, regno che è arischio, con due fazioni opposte, sostanzialmente a un passo da una guerra civile.
Balka ha imparato le lezioni di governo, ma non ha avuto l’intuito per metterle in pratica nella sua Anadune. Non ha capito che doveva intuire per prima le manovre del fratello, non ha osservato il regno per intuirne i bisogni interni. Ha realmente creduto che imparare ad accogliere condottieri e cose simili fosse sufficiente, e per il resto dedicarsi a ciò che le piace.
Vedendo questo, Sakalthor ha dovuto scegliere altrimenti. Esclusa Balka che non si è rivelata adatta, esclusa Phaza che ha rinunciato appena ha potuto, è rimasto Gimilzor che si è dimostrato degno.
Nonostante capisca tutto questo, quanto ho capito Balka quando si è sentita schiaffeggiata. Vedere suo padre in questa luce di re è nuovo per lei, è qualcosa che non si aspettava e che l’ha messa davanti alla verità in maniera definitiva e inevitabile, e brutale.
Fortunatamente, c’è il piccolo dono segreto di Phaza, concreto e come apoggio morale, a salvare la situazione!
Passando a Minul, anche qui, due sorprese!
Si va avanti di due sorprese in due sorprese, qua. È davvero il mio compleanno XD!
Gimilkhad giovanissimo è stato interessante da vedere. Per quanto come personaggio non mi abbia mai attirata particolarmente, vederlo è stato davvero interessante!
Questo giovanotto tutto allegro e immerso nei suoi progetti assieme al padre.
Mi è piaciuto tanto come hai mostrato il rapporto tra Gimilzor e il suo figlio preferito: la complicità, come lavorano insieme sulla stessa lunghezza d’onda, l’affetto che si percepisce tra loro. Sono affini, vicinissimi, e questo basta a spiegare tutto.
Mi ha fatto tenerezza anche vedere quanto Gimilkhad è affezionato a Minul!
Minul lo avrà visto crescere, anche nascere in realtà, dato che è sempre stato amico di Gimilzor: davvero, che carini!
E poi Gimilzor. Mi serviva qualcuno che mi mostrasse Gimilzor al di là dell’antipatia a pelle che io provo per lui. E tu ci sei riuscita!
Non solo, ma ora mi piacerebbe tantissimo una storia con Gimilzor e Inzilbeth. Te la posso chiedere?
Ritornando di corsa alla reccy: gimilzor mi è piaciuto. Tanto.
Regale, già l’immagine del sovrano di Anadune che saprà imporre le sue decisioni, qualcuno che sa raccogliere tutte le informazioni che gli servono, che sa tenere sotto controllo tutto ciò che succede sulla sua isola e anche oltre.
Proprio quello che cercava Sakalthor, e che vuole la maggior parte del popolo di Numenore in questo periodo.
Ma sotto tutto questo c’è una persona complessa quanto Balka.
C’è un padre che adora il figlio, e c’è una persona con le sue paure e le sue debolezze.
Gimilzor ha anche lui una sua vena di insicurezza profonda, ben nascosta sotto la compostezza e la forza con cui vuole e vuole reggere lo scettro, ma c’è. Si aggrappa davvero a Minul per resistere a questa insicurezza, per avere la certezza che qualcuno sarà sempre con lui a controllare le situazioni che gli sfuggono di mano.
E accanto all’insicurezza, c’è quel velo di paranoia, di chi non può sopportare che qualcosa vada in modo diverso da come lui vuole.
Ma mi ha commossa come alla fine accetta il congedo di Minul.
Secondo me ha intuito cosa c’è sotto. Lo ha intuito molto bene. Il fremito e l’atteggiamento sconvolto con cui reagisce lo dimostrano. Sa che Minul è affezionato a Balka: forse non sa esattamente quanto la ama, ma sa che le è affezionato quanto lo è a lui.
E questo lo ferisce. Lo fa sentire solo, abbandonato dal suo braccio destro, dalla colonna che lo ha sempre sostenuto, a cui si è sempre appoggiato, che credeva gli sarebbe rimasto accanto per sempre.
Ha paura che la distanza distruggerà non solo questo, ma anche l’amicizia che c’è sotto, più in profondità.
Ma non succederà, mi fido di Minul: lui farà sempre da mediatore tra questi due fratelli, e ci riuscirà. È la dote segreta che non sa di avere. O forse che funziona solo in questo caso specifico, chissà.
L’abbraccio finale tra Gimil e Minul è riuscito a commuovermi, sul serio <3.
Non pensavo che una scena con Gimilzor potesse commuovermi, ma è successo. Mi ha commossa profondamente quell’abbraccio!
E mi ha commossa la preoccupazione di Minul per Balka, come abbia fatto di tutto per evitare la falsa congiura e come poi ha riso di sollievo vedendo cos’aveva architettato Balka <3 lo adoro!
L’incontro tra Minul e Balka lo aspettavo, non vedevo l’ora!
Ma altrettanto stupendo è stato il flusso di pensieri e di eventi che lo ha preceduto!
Una minitrottola di fraintendimenti che ha reso il momento ancora più speciale <3.
Balka ha, come temevo, pensato che la comparsa dei soldati di Gimilzor durante il ritorno fosse fatta apposta. La pessima coincidenza ha purtroppo fatto la frittata.
Non ha potuto non interpretarla come l’ennesima beffa architettata a suo danno da suo fratello e dal suo “cane”
E proprio mentre ha ancora questi ricordi arriva una lettera in cui Gimilzor, per l’amarezza immagino, usa le parole sbagliate “la migliore guardia del corpo che potresti mai meritarti”.
Ripeto, secondo me Gimilzor sa o sospetta cosa c’è sotto, ma vuole convincersi, e convincere tutti, che Minul non avrà rapporti d’affetto o di complicità con sua sorella. Non li ha e non li avrà.
E Balka ci casca. E io empatizzo totalmente con lei!
Mamma mia quanto capisco la sua insicurezza, che la porta a temere che davvero le è stato strappato anche Minul e dovrà sopportare di vedere ogni giorno un’altra possibilità che ha perso, oltre allo scettro.
anche Balka, come ha fatto Minul, si è dovuta arrendere all’evidenza. Minul le manca. Non solo fisicamente, ma proprio come persona.
Ma quella lettera le ha fatto credere che per lui sia tutto il contrario. Che lui sia tornato al servizio totale di Gimilzor e che, per farsi perdonare da lui, ora si faccia mandare con lei come cane da guardia a vita.
Lo sguardo di Minulzor quando Balka reagisce con tutta quella furia ha sciolto anche me.
Lui non aveva capito che potesse esserci un simile fraintendimento! Era troppo perso nella gioia di quel nuovo sentimento per Balka, e, penso, impegnato ad assaporare la sensazione di aver preso in mano la sua vita.
Perché come lui ha messo Balkahili davanti ai suoi errori, anche lei a intuito in che cosa Minul stava sbagliando nella sua vita, e glielo ha fatto notare.
e ora possono cominciare insieme a prendere in mano le loro vite e a creare ciò che desiderano: un consolato nell’Umbar che entrambi amano, liberi e insieme.
Mamma mia che tenerezza che mi hanno fatto, Minul che teme un rifiuto da parte di Balka, e lei che sarebbe stata disposta a perderlo pur di non vederlo farsi esiliare!
E quell’abbraccio, oddio Kan quell’abbraccio e quei baci!
Balka che si lascia andare ai sentimenti che prova per Minul, all’amore e al desiderio che prova!
Sono perfetti insieme, e l’amore e la complicità e il rispetto che si portano si sentono tantissimo!
E alla fine, il “settimo personaggio” XD. Quello che mi ha squagliata definitivamente.
Il piccolo Balkazar!
Oddio, davvero mi hai stesa <3 <3 <3, potrei scuoricinare per sempre!
Già non mi aspettavo di vedere uno scorcio della vita nell’Umbar, ma tu hai realizzato tutti i miei desideri più reconditi, in questa storia!
Balka e Minul sposati, che reggono insieme i delicati rapporti con i regni dell’Harad.
E poi, il loro bambino! Quel cucciolotto meraviglioso con i capelli rossi del papà! Oddio me lo volevo mangiare di baci.
Mi ha commossa e intenerita tantissimo vedere Minulzor col suo piccolino, e Balkahili che se ne occupa, insicura ancora una volta ma supportata dalla sicurezza di Minul.
Un’ulteriore tenerissima scena che conferma quanto sono perfetti insieme, e di come sono cambiati in meglio, ora che hanno trovato il loro posto, soprattutto Balka, che è diventata ancora più fantastica ora che è nei panni di consola impegnata!
Vederli prima insieme che si coccolano e poi tutti e tre, col piccolo Balkazar… Tutto l’amore e la fiducia che Minul e Balka si dimostrano, la complicità e il supporto reciproco: meravigliosi!
E concordo con Minul: meglio avvisare subito zio Gimilzor e presentargli il suo nipotino nuovo nuovo.
Mi fido che riusciranno a farsi accettare, anche se il piano B di Minul è altrettanto valido, nel caso le cose si mettano male XD.
Meraviglioso, Kan. Meraviglioso, perfetto, indimenticabile!
Le atmosfere, gli intrighi, la trama che si snoda perfettamente tra sentimenti complessi e la altrettanto complessa politica di un palazzo reale.
Ogni dettaglio è perfetto, dialogo, descrizione o filo della trama che sia.
E i sette personaggi che compaiono in questo capitolo sono tutti assolutamente perfetti! Il più bel regalo di compleanno che potessi farmi <3!
Così come perfetti sono stati quelli comparsi nei capitoli precedenti.
Grazie, grazie grazie grazie grazieeee!
Grazie per questo capolavoro, Kan!
Un abbraccione!
Tyel
P. S. Che meraviglia l’Adunaic nei dialoghi! Già inventare nomi e toponimi in Adunaic è stato meraviglioso, ma leggerlo nei dialoghi in questa storia è stato una goduria, sul serio! |