Recensioni per
Regina senza Scettro
di Kanako91

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
02/09/18, ore 17:59

Hi Kan!!! Dopo ottantaquattro anni, riesco finalmente a recensire! 
Premessa. Ho amato tutto di questa storia, nonostante ci arrivassi “vergine”, nel senso che sapevo poco o niente di chi fossero i personaggi e del periodo che copre questa storia.
Tu però sei decisamente “writing goals”, puoi scrivere una relazione sul comportamento delle lumache nei giorni di pioggia che mi ci appassionerei comunque XD

È stato bello entrare nella testa di Balkahili, un personaggio “grigio” di fatto, ed arrivare pian piano alla consapevolezza che la “discriminazione” che ha subito - e che sembrava tale all’inizio della storia - non lo era davvero, anche se allo stesso tempo è chiaro che non si tratta di una situazione paritaria.
Insomma, per una come me che non conosce il contesto, non è stato per niente complesso capire il funzionamento della società, anche attraverso un POV per sua natura non affidabile - e obv con il contrappeso del secondo POV che da subito ti dà una seconda prospettiva sulla situazione.
In soldoni, okay, non è stata messa da parte perché era una donna e il fratello era un uomo, ma a ruoli opposti, se lei fosse stata un uomo e il fratello una donna, la vedo durissima sul fatto che la situazione sarebbe stata la stessa (come si vede poi con i figli di Gimilzor, qui qualcuno ha fatto i compiti XD)
Insomma, un mondo complesso, pieno di contraddizioni, che si è fatto scoprire poco a poco, e che sicuramente ha ancora molto da raccontare.
Quello di Balkahili è comunque un POV che di sicuro non annoia, sarà che pure io ho un debole per personaggi femminili testardi, ostinati e orgogliosi e tendenti a fare enormi stupidaggini XD 

In generale, è stato il realismo della storia che mi ci ha portata dentro a capofitto. Okay, la trama principale ruotava attorno ai due protagonisti, però il contesto era un terzo protagonista in un certo senso, non un mero contorno alle vicende ma una parte integrante, con un ruolo di primo piano. Ed è impossibile non esserne attratti, non voler continuamente sapere altre campane oltre a quella di Balka e di Minulzor, chiedersi il perché della sua esclusione dal trono, voler conoscere i pensieri del fratello, ascoltare l’opinione della sorella.
E, soprattutto, il percorso di consapevolezza e maturazione di Balka, che non era nemmeno facile da gestire in una storia tutto sommato breve (non per una come me, che di solito ha bisogno di dieci capitoli solo di introduzione, il che spiega moooolte cose XD). Da principessa viziata che vede complotti e nemici dappertutto, arriva a una più matura consapevolezza di sé stessa e dei propri errori, che le permette di trovare lei stessa una soluzione alla sua “questione”, di trovare un posto in quel mondo di giochi politici dal quale probabilmente, se fosse rimasta com’era all’inizio della storia, sarebbe stata mangiata viva. Ho amato tantissimo lei, le sue contraddizioni, la sua lingua pungente, tutto quanto. 

“Enemies-to-lovers” è uno dei tropes che amo di più quindi figuriamoci se non ci andavo a nozze, se poi ci sono motivazioni politiche di sottotrama è festa grande proprio.
Non puoi non fare il tifo per il lieto fine da metà del capitolo uno, ed è bello come ci si arrivi non cancellando i conflitti, ma affrontandoli uno alla volta e superandoli - nonostante il fato avverso che ci mette sempre quel poco poco di pepe che ci vuole :D

In tutto questo mi è rimasta la curiosità immensa di leggere molto di più su e sul suo regno - tra l’altro essendo lui uno degli ultimi sovrani di Numenor prima di Pharazon, (grazie Wikipedia), e quindi siamo abbastanza vicini alla Caduta, e mi sembra di aver capito che la maggior parte dei fili sono già stati tirati.

Grazie ancora per questa bellissima storia, e perdono per il vergognoso ritardo con cui recensisco ogni benedetta volta <3
Un abbraccio!!!

A.

Recensore Veterano
16/07/18, ore 21:58

Kaaaan!
Comincio subito da qui, e continuerò a intervalli regolari lungo tutta la reccy temo, perché davvero è la cosa più importante: grazie! Grazie per questa meraviglia. Grazie per i personaggi, per l’atmosfera, per quello che riesci a fare ogni volta che apri una nuova storia, lunga o corta che sia.
È una magia, sul serio. Oddio, mi sembrano tutte parole scarse, inadeguate, ritrite ma davvero, sei una scrittrice straordinaria!
Di nuovo, tentativo, vano, di andare con ordine.

Questo terzo e ultimo capitolo è perfetto, meraviglioso! (Ma perché è l’ultimo? Io ne volevo altri trenta come minimo! Voglio diventare una moschina che vive millenni e infilarmi nel palazzo di Arminaleth! Ok, la pianto).

Come Balka, anche io mi ero figurata scenari tragici: messa a morte il giorno dopo, o il giorno stesso, esiliata su due piedi su una barchetta anonima, privata di tutto, ecc.
E invece, come avrei dovuto immaginare, la corte è molto più complessa, e molto meno teatrale, di così.
Gimilzor ha fatto sì una cosa che Balka aveva intuito, ma non era una di quelle più drastiche. L’ha imprigionata nelle sue stanze, anzi, in una stanza, in attesa di decidere il dafarsi e di orchestrarlo al meglio, con calma.
L’efficienza con cui Balka è stata imprigionata ha dell’inquietante. Nonostante non la vediamo direttamente e nonostante a lei non sia stato fatto del male, ha una sua brutalità proprio in questa efficienza fredda.
Trascinata nelle sue stanze di nascosto, senza che nessuno potesse sentire o vedere cosa stava realmente accadendo. Privata di ogni materiale per comunicare con l’esterno e privata anche di troppe persone esterne. Ne deve vedere un numero limitato, e sempre le stesse. L’angoscia e la claustrofobia che provoca tutto questo è palpabile, sul serio!
E priva veramente di tutto, in maniera sistematica e senza vie di fuga. Almeno dall’interno.
Impressione aumentata anche da questa figura della madre di Balka. È vero che la vediamo dal punto di vista di lei che detesta sua madre, ma il modo in cui asseconda i piani del figlio e non ha una parola di incoraggiamento, almeno così sembra, per la figlia mi mette ansia.

E a proposito della famiglia di Balka: Phazakheri!
Oddio, la adoro. È bellissima, ed è… fantastica, furba ed elegante. È stupenda!
Il suo stile di vestire, quella eleganza nel comportarsi e nel parlare, e anche nell’agire: wow!

E porta la soluzione giusta, l’unica cosa che possa valere quanto lo scettro, per Balka. Non ce la vedrei ad accettare nulla di meno di ciò che le ha offerto Phaza.
La sorellona di Balka è arrivata a punzecchiarla e a risvegliare il suo lato politico, quello vero. Quello sotto la petulanza, sotto la ripiccosità contro Gimilzor e alleati.
Phazakheri conosce bene sua sorella, e ha intuito quali tasti toccare per poi dopo fornirle, subito, ciò che le serve per agire. Senza altro tempo, altre riflessioni, altri rimuginamenti.
Grandissima! Davvero, amo la sua solidarietà femminile verso la sorella, e amo come vuole che Balka faccia davvero ciò per cui è più portata. Ricoprire un posto di rilievo, di governo a suo modo, per Anadune.

E se già non mi aspettavo di veder comparire Phaza, che è stata una supersorpresa, Sakalthor lo èstato altrettanto!
Ero, e sono tutt’ora, un po’ amareggiata contro di lui, ma volevo capire le sue ragioni. E le sue ragioni sono giuste. Non è stato paterno e comprensivo, no, ma perché non poteva. Ha scelto e agito pensando da re, guardando i suoi figli non con gli occhi affettuosi di padre, ma con quelli di un sovrano che deve valutare il meglio per il suo regno, regno che è arischio, con due fazioni opposte, sostanzialmente a un passo da una guerra civile.
Balka ha imparato le lezioni di governo, ma non ha avuto l’intuito per metterle in pratica nella sua Anadune. Non ha capito che doveva intuire per prima le manovre del fratello, non ha osservato il regno per intuirne i bisogni interni. Ha realmente creduto che imparare ad accogliere condottieri e cose simili fosse sufficiente, e per il resto dedicarsi a ciò che le piace.
Vedendo questo, Sakalthor ha dovuto scegliere altrimenti. Esclusa Balka che non si è rivelata adatta, esclusa Phaza che ha rinunciato appena ha potuto, è rimasto Gimilzor che si è dimostrato degno.
Nonostante capisca tutto questo, quanto ho capito Balka quando si è sentita schiaffeggiata. Vedere suo padre in questa luce di re è nuovo per lei, è qualcosa che non si aspettava e che l’ha messa davanti alla verità in maniera definitiva e inevitabile, e brutale.
Fortunatamente, c’è il piccolo dono segreto di Phaza, concreto e come apoggio morale, a salvare la situazione!

Passando a Minul, anche qui, due sorprese!
Si va avanti di due sorprese in due sorprese, qua. È davvero il mio compleanno XD!

Gimilkhad giovanissimo è stato interessante da vedere. Per quanto come personaggio non mi abbia mai attirata particolarmente, vederlo è stato davvero interessante!
Questo giovanotto tutto allegro e immerso nei suoi progetti assieme al padre.
Mi è piaciuto tanto come hai mostrato il rapporto tra Gimilzor e il suo figlio preferito: la complicità, come lavorano insieme sulla stessa lunghezza d’onda, l’affetto che si percepisce tra loro. Sono affini, vicinissimi, e questo basta a spiegare tutto.
Mi ha fatto tenerezza anche vedere quanto Gimilkhad è affezionato a Minul!
Minul lo avrà visto crescere, anche nascere in realtà, dato che è sempre stato amico di Gimilzor: davvero, che carini!

E poi Gimilzor. Mi serviva qualcuno che mi mostrasse Gimilzor al di là dell’antipatia a pelle che io provo per lui. E tu ci sei riuscita!
Non solo, ma ora mi piacerebbe tantissimo una storia con Gimilzor e Inzilbeth. Te la posso chiedere?
Ritornando di corsa alla reccy: gimilzor mi è piaciuto. Tanto.
Regale, già l’immagine del sovrano di Anadune che saprà imporre le sue decisioni, qualcuno che sa raccogliere tutte le informazioni che gli servono, che sa tenere sotto controllo tutto ciò che succede sulla sua isola e anche oltre.
Proprio quello che cercava Sakalthor, e che vuole la maggior parte del popolo di Numenore in questo periodo.
Ma sotto tutto questo c’è una persona complessa quanto Balka.
C’è un padre che adora il figlio, e c’è una persona con le sue paure e le sue debolezze.
Gimilzor ha anche lui una sua vena di insicurezza profonda, ben nascosta sotto la compostezza e la forza con cui vuole e vuole reggere lo scettro, ma c’è. Si aggrappa davvero a Minul per resistere a questa insicurezza, per avere la certezza che qualcuno sarà sempre con lui a controllare le situazioni che gli sfuggono di mano.
E accanto all’insicurezza, c’è quel velo di paranoia, di chi non può sopportare che qualcosa vada in modo diverso da come lui vuole.

Ma mi ha commossa come alla fine accetta il congedo di Minul.
Secondo me ha intuito cosa c’è sotto. Lo ha intuito molto bene. Il fremito e l’atteggiamento sconvolto con cui reagisce lo dimostrano. Sa che Minul è affezionato a Balka: forse non sa esattamente quanto la ama, ma sa che le è affezionato quanto lo è a lui.
E questo lo ferisce. Lo fa sentire solo, abbandonato dal suo braccio destro, dalla colonna che lo ha sempre sostenuto, a cui si è sempre appoggiato, che credeva gli sarebbe rimasto accanto per sempre.
Ha paura che la distanza distruggerà non solo questo, ma anche l’amicizia che c’è sotto, più in profondità.
Ma non succederà, mi fido di Minul: lui farà sempre da mediatore tra questi due fratelli, e ci riuscirà. È la dote segreta che non sa di avere. O forse che funziona solo in questo caso specifico, chissà.

L’abbraccio finale tra Gimil e Minul è riuscito a commuovermi, sul serio <3.
Non pensavo che una scena con Gimilzor potesse commuovermi, ma è successo. Mi ha commossa profondamente quell’abbraccio!

E mi ha commossa la preoccupazione di Minul per Balka, come abbia fatto di tutto per evitare la falsa congiura e come poi ha riso di sollievo vedendo cos’aveva architettato Balka <3 lo adoro!
L’incontro tra Minul e Balka lo aspettavo, non vedevo l’ora!
Ma altrettanto stupendo è stato il flusso di pensieri e di eventi che lo ha preceduto!
Una minitrottola di fraintendimenti che ha reso il momento ancora più speciale <3.

Balka ha, come temevo, pensato che la comparsa dei soldati di Gimilzor durante il ritorno fosse fatta apposta. La pessima coincidenza ha purtroppo fatto la frittata.
Non ha potuto non interpretarla come l’ennesima beffa architettata a suo danno da suo fratello e dal suo “cane”
E proprio mentre ha ancora questi ricordi arriva una lettera in cui Gimilzor, per l’amarezza immagino, usa le parole sbagliate “la migliore guardia del corpo che potresti mai meritarti”.
Ripeto, secondo me Gimilzor sa o sospetta cosa c’è sotto, ma vuole convincersi, e convincere tutti, che Minul non avrà rapporti d’affetto o di complicità con sua sorella. Non li ha e non li avrà.
E Balka ci casca. E io empatizzo totalmente con lei!
Mamma mia quanto capisco la sua insicurezza, che la porta a temere che davvero le è stato strappato anche Minul e dovrà sopportare di vedere ogni giorno un’altra possibilità che ha perso, oltre allo scettro.
anche Balka, come ha fatto Minul, si è dovuta arrendere all’evidenza. Minul le manca. Non solo fisicamente, ma proprio come persona.

Ma quella lettera le ha fatto credere che per lui sia tutto il contrario. Che lui sia tornato al servizio totale di Gimilzor e che, per farsi perdonare da lui, ora si faccia mandare con lei come cane da guardia a vita.
Lo sguardo di Minulzor quando Balka reagisce con tutta quella furia ha sciolto anche me.
Lui non aveva capito che potesse esserci un simile fraintendimento! Era troppo perso nella gioia di quel nuovo sentimento per Balka, e, penso, impegnato ad assaporare la sensazione di aver preso in mano la sua vita.
Perché come lui ha messo Balkahili davanti ai suoi errori, anche lei a intuito in che cosa Minul stava sbagliando nella sua vita, e glielo ha fatto notare.
e ora possono cominciare insieme a prendere in mano le loro vite e a creare ciò che desiderano: un consolato nell’Umbar che entrambi amano, liberi e insieme.
Mamma mia che tenerezza che mi hanno fatto, Minul che teme un rifiuto da parte di Balka, e lei che sarebbe stata disposta a perderlo pur di non vederlo farsi esiliare!
E quell’abbraccio, oddio Kan quell’abbraccio e quei baci!
Balka che si lascia andare ai sentimenti che prova per Minul, all’amore e al desiderio che prova!
Sono perfetti insieme, e l’amore e la complicità e il rispetto che si portano si sentono tantissimo!

E alla fine, il “settimo personaggio” XD. Quello che mi ha squagliata definitivamente.
Il piccolo Balkazar!
Oddio, davvero mi hai stesa <3 <3 <3, potrei scuoricinare per sempre!
Già non mi aspettavo di vedere uno scorcio della vita nell’Umbar, ma tu hai realizzato tutti i miei desideri più reconditi, in questa storia!
Balka e Minul sposati, che reggono insieme i delicati rapporti con i regni dell’Harad.
E poi, il loro bambino! Quel cucciolotto meraviglioso con i capelli rossi del papà! Oddio me lo volevo mangiare di baci.
Mi ha commossa e intenerita tantissimo vedere Minulzor col suo piccolino, e Balkahili che se ne occupa, insicura ancora una volta ma supportata dalla sicurezza di Minul.
Un’ulteriore tenerissima scena che conferma quanto sono perfetti insieme, e di come sono cambiati in meglio, ora che hanno trovato il loro posto, soprattutto Balka, che è diventata ancora più fantastica ora che è nei panni di consola impegnata!

Vederli prima insieme che si coccolano e poi tutti e tre, col piccolo Balkazar… Tutto l’amore e la fiducia che Minul e Balka si dimostrano, la complicità e il supporto reciproco: meravigliosi!

E concordo con Minul: meglio avvisare subito zio Gimilzor e presentargli il suo nipotino nuovo nuovo.
Mi fido che riusciranno a farsi accettare, anche se il piano B di Minul è altrettanto valido, nel caso le cose si mettano male XD.

Meraviglioso, Kan. Meraviglioso, perfetto, indimenticabile!
Le atmosfere, gli intrighi, la trama che si snoda perfettamente tra sentimenti complessi e la altrettanto complessa politica di un palazzo reale.
Ogni dettaglio è perfetto, dialogo, descrizione o filo della trama che sia.
E i sette personaggi che compaiono in questo capitolo sono tutti assolutamente perfetti! Il più bel regalo di compleanno che potessi farmi <3!
Così come perfetti sono stati quelli comparsi nei capitoli precedenti.

Grazie, grazie grazie grazie grazieeee!
Grazie per questo capolavoro, Kan!

Un abbraccione!

Tyel

P. S. Che meraviglia l’Adunaic nei dialoghi! Già inventare nomi e toponimi in Adunaic è stato meraviglioso, ma leggerlo nei dialoghi in questa storia è stato una goduria, sul serio!

Recensore Master
16/07/18, ore 13:21

E finalmente riesco a commentare, olèèèèè!
Ok, al di là di cose come mancanza di tempo/stanchezza, anche stavolta credo che il problema principale sia stato la fine della long XD continuo a credere che se lascio passare del tempo tra il postaggio dell'ultimo capitolo e il commento non solo metabolizzerò meglio il tutto e lascerò un commento meno lacrimevole (certo Mel, certo, come no) ma soprattutto... Finché non ho commentato una storia non è proprio finita finita, dai XD ehm sì ok, come me le racconto io nessuno :P passiamo oltre, che decisamente è meglio.
Premesso che per fortuna non si è verificata nessuna delle cose terribili che avevo pronosticato per Minul e Balka (Mel e le catastrofi, altro capitolo a sé XD) ma io adoro questo finale. Lo adoro perché lascia quel senso di totale giustizia e completezza e serenità che... Sì, sì, così doveva andare, non potevo desiderare di meglio.
E in più c'è quel pizzico di curiosità per eventuali progetti futuri che non guasta mai... Sì, Balkazar, sto parlando di te, sei piccolo piccolo ba già prometti di essere un personaggio potenzialmente moooolto interessante XD. Poi vabbè, fosse per me vorrei una storia di mille capitoli tutta su Minul e Balka e la loro quotidianità nell'Umbar, ma questa è un'altra storia :P.
Comunque, magari è il caso che provi, come sempre, ad andare con ordine, che già mi sto perdendo e poi non mi recupero più XD.
Ecco, già all'inizio quando ho visto Balka semplicemente confinata nelle sue stanze ho pensato che tutto sarebbe andato molto meglio di quanto mi aspettassi, ho tirato un bel sospiro e ho ammesso una volta di più l'esistenza degli unicorni. Ciò non toglie, però, che vederla lì, confinata e sconfitta (e diciamolo, pure un po' drama queen XD) mi ha fatto parecchia tristezza. Ho proprio sentito sulla pelle il peso dei sentimenti che provava: l'isolamento, l'umiliazione... Ebbene sì, potevo sentire anche la mancanza del vino XD.
Ma soprattutto, e forse bruciante quanto l'impossibilità di accedere allo scettro, se non di più (probabilmente di più, ma non glielo diciamo) c'è tutta l'umiliazione di Balka per essersi sentita presa in giro da Minulzor, per essere caduta in quello che lei non può che credere un suo tranello, e questo sì che fa male, specie dopo aver visto il pov di Minulzor.
In tutto questo, Phazakheri non me l'aspettavo proprio ed è stata una bellissima sorpresa. Se già la amavo, vederla entrare tutta acconciata alla moda sudrona mi ha fatto dire: ok, la adoro.
Ma ancora di più adoro le motivazioni per cui ha rinunciato al trono: essere un'altra regina ricordata per trascurare gli affari di stato e con ciò incrementare la pessima reputazione che già hanno le regine regnanti? No grazie. Questo sì è un ragionamento saggio, e sicuramente ha fatto breccia in Balkahili.
Tra l'altro adoro la calma di Phazakheri, quel suo tocco di ironia con cui porta un po' di leggerezza nella situazione e che visto dal pov di Balka, che appunto è una drama queen come poche, è snervante e che invece penso sia delizioso.
Senza contare il tocco di classe con cui le offre aiuto, ma ci arriviamo. Ci arriviamo dopo Sakalthor... Qui sì che invece mi si è chiusa la gola e avrei voluto piangere, e come Balka ho avvertito tutto il peso di quelle parole, parole assolutamente veritiere, e anche Balka non può non sentirle tali. Ma Dio, se fanno male.
Fanno male perché vengono dal padre in cui Balkahili aveva riposto la sua fiducia, e lo ha fatto con troppa sicurezza di sé, senza applicarsi per mettere a frutto le capacità di buona governante che Sakalthor ha visto in potenza in lei.
Credo sia proprio per questo, alla fine, che l'Umbar smette di essere un ripiego e diventa una reale possibilità di mettersi in gioco per lei come non si era mai preoccupata di fare prima.
E insomma, viziata e drama queen quanto si vuole, ma Balka non è affatto stupida ed è perfettamente di mettersi in gioco, se lo vuole, e adoro il modo in cui lo dimostra qui. Ma di nuovo, un passo alla volta che sennò mi perdo, e invece ho ancora un sacco di cose da dire XD a cominciare dall'aiuto di Phazakheri, di cui non avevo dubitato fin dall'inizio, e, come ho detto sopra, dalla maniera in cui lo offre, che ho adorato. Vivrà pure lontana dalla corte perché la corte puzza, ma è abilissima a muoversi in modo fluido in mezzo a un mondi di intrighi. Anche lei, come la sorella, è una donna da non sottovalutare afatto. Ok, so di ripetermi ma amo questi personaggi che se giudicati a un primo sguardo possono apparire superficiali o ingenui e che poi invece hanno tanti di quegli assi nella manica, sono i personaggi femminili a tutto tondo che voglio leggere e con cui tu mi fai felice ogni volta.
Ora però veniamo a Minulzor, che pure lui mi ha spezzato il cuore. Lui e Gimilzor, maledetti. Non mi aspettavo un rapporto così stretto tra loro, non mi aspettavo un congedo così straziante, perché sì, è straziante, con quell'ammissione di amicizia da parte di Gimilzor... Non ce la posso fare, sul serio. E posso solo sperare che il rapporto tra i due negli anni si recuperi e fortifichi, perché ammetto che il finale da questo punto di vista mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, anche se non poteva che essere così.
Ho adorato poi che Minulzor (il bravo cane da guardia, l'uomo dal controllo perenne) abbia detto con assoluta chiarezza di voler seguire, per una volta, quel che davvero desidera per se stesso... Niente, sarà che sono sensibile alla tematica ultimamente, ma mi ha commossa.
Così come mi ha intenerita da matti Gimilkhad e il suo rapporto con il padre: a parte il fatto che anche Gimilkhad, come Phazakheri, è stato una bellissima sorpresa, ma vederlo a lavorare con il padre, con quell'affetto e quella complicità mi ha fatto pensare che anche io li vedo esatttamente allo stesso modo, oltre a essere cotta di Gimilkhad ehm sì vabbè ma questa è un'altra storia XD e insomma, li ho amati proprio tanto. Così come ho amato vederlo interagire con Minulzor, mi ha dato proprio l'idea che lo abbia visto crescere e niente, la tenerezzaaaaa!
E non posso fare a meno di notare accenni inquietanti relativamente al rapporto tra Gimilzor e Inzilbeth: inutile dire che voglio saperne di più, sai quanto mi intriga la loro storia e tutto il periodo.
Le lettere di Balkahili sono qualcosa di geniale, amo il suo celare argomentazioni politiche, peraltro ragionevolissime, sotto un manto di chiacchiere meravigliosamente frivole XD se non è arguzia questa! E poi insomma, la frivolezza è cosa buona e giusta no? :P
Dolcissimo poi l'incontro tra Balka e Minul (sì beh, la reazione di Balka era proprio quella che mi aspettavo e che sotto sotto volevo XD ma dolcissimi lo stesso).
E poi, dulcis in fundo, la cosa che meno di tutte mi sarei aspettata. Non solo uno spaccato meraviglioso di vita nell'Umbar a distanza di anni, con Minulzor che finalmente ha imparato quanto possa esser piacevole un po' di autocontrollo in meno, :P ma oddio, Balkazar!
Ok, io sono zenzibbbile quando si parla di pargoli neonati, ma la cosa che ho veramente adorato è stato vedere Balka con gli occhi inteneriti di Minulzor, Minulzor che ama anche i segni lasciati dalla gravidanza (e io per questo amo lui <3) e non si scompone per quella goccia di latte sul petto (dettaglio realisticissimo a cui continuo a pensare scuoricinando perché sì, sì, è così verooooo!).
Insomma, entrambi sono rimasti gli stessi, pur essendo, in profondità, davvero cambiati. Balka è la solita principessa amante di lusso e comodità, ma ora sa essere una perfetta diplomatica, una madre amorevole (come sempre riempio il commento di parentesi, lo so, ma quanto adoro il suo timore dato dall'inesperienza verso Balkazar e soprattutto che Minulzor lo noti e lo capisca!).
Minulzor, dal canto suo, ha imparato che concedersi qualche lusso a volte non è un male, e che decadenza è bello se hai al fianco una Balkahili <3.
Di questa parte finale, poi, credo che la cosa più bella sia il pov di Minulzor che a tratti mi sembrava quello di Balkahili, e questo per l'immensa sintonia che c'è tra i due. Un po' la stessa cosa che avevo notato in CG, solo che li erano Maiar... A riprova che non ocorre un incontro di spiriti per amarsi e comprendersi al meglio. Non è necessario, meglio dire.
E ok, credo di star delirando parecchio e di essermi anche orrendamente ripetuta più e più volte, quindi provo a chiudere qui.
Di nuovo, Kan, grazie per questa storia profonda e accurata.
A presto

Mel

Recensore Junior
05/07/18, ore 15:30

Ciao Kan!
Arrivo proprio all’ultimo momento per commentare questo secondo capitolo, o forse farei meglio a dire: questo grandioso capitolo “di mezzo”!
Tutto magistralmente retto e trascinato dalla crescente tensione sessuale tra i due protagonisti, alimentata dalla loro convivenza forzata: il viaggio a cavallo a strettissimo contatto (ah, cosa non è quella galoppata verso la fattoria!), la lotta continua di Minulzôr con sé stesso per trattenere i propri istinti, le provocazioni di Balkahîli…
A questo proposito, mi domando se lei l’abbia provocato di continuo per trovare una falla nel suo ferreo controllo (e autocontrollo) e potersi assicurare una via di fuga, o solo per il gusto di vedere quanto ci avrebbe messo a crollare, o forse perché è così che si rapporta normalmente con gli uomini, esercitando il potere che ha su di loro per rivalersi delle imposizioni cui i maschi la sottopongono in altri ambiti (come, appunto, quello politico).

In ogni caso, tutto procede in un crescendo perfettamente calibrato, tanto che sono stata più volte sul punto di dire: ecco, adesso cedono. Quando dormono insieme accampati, per esempio, o, ancor di più, al risveglio, quando Balkahîli sorprende Minulzôr ancora addormentato e rimane affascinata da ciò che vede, per non parlare di quando la principessa riesce finalmente ad ottenere il bagno tanto desiderato!
Di pari passo a questo crescere della tensione sessuale, descritto altrettanto bene e altrettanto funzionale al dipanarsi della storia, c’è il continuo scontrarsi a parole dei due protagonisti, dietro il quale si intravvede un certo avvicinamento o, comunque, un inizio di comprensione, se non proprio delle ragioni dell’altro, di sicuro della sua natura.
Insomma, razionalmente sono entrambi tesi a respingersi, decisi a odiarsi di proposito, ma fisicamente sono attratti l’uno dall’altra. Questo – a parte il fatto che è una cosa che io personalmente adoro leggere – è un modo efficacissimo per portare avanti la storia in maniera intrigante e avvincente, anche se non proprio facile da maneggiare, perché si rischia di cadere nei cliché o nella banalità. E qui ti devo fare i miei complimenti più sinceri perché tu eviti alla grande questo rischio, rendendo tutto scorrevole e credibile, mai scontato.

Altro punto molto bello sono le argomentazioni di Balkahîli nel difendere la propria posizione – cioè il suo diritto a regnare – che lei sostiene con motivazioni storiche e razionali (pure statistiche!), ma allo stesso tempo rivelando la sua natura impetuosa e passionale (e qui, da fuori, mi domando, anche in base a quello che sottolinea dopo lo stesso Minulzôr – “Sei fuggita al primo verdetto sfavorevole del Consiglio, invece di portare davanti alla stessa assemblea le tue ragioni...”– se effettivamente Balka fosse una persona adatta al governo). E in tutto questo, non manca l’emergere delle paure e delle insicurezze della principessa («Se tuo padre ti considera la sua erede, dov’era quando Gimilzôr ha rivendicato lo Scettro in Consiglio?»). Denso e complesso e pieno di richiami che (se ci fosse ancora bisogno) mi spingono ad approfondire la storia Numenoreana, questo è uno dei momenti che mi è piaciuto di più.

Beh, diciamo che fa a gara con il momento culminante del continuo e incessante scontrarsi/provocarsi dei due protagonisti. La capacità di Minulzôr di fermarsi all’ultimo per ottenere il permesso di lei – indice di quanto il controllo sia fortemente radicato nella sua natura – e Balka che (grandiosa!!) si fa inseguire, in una finta e breve caccia, dimostrandogli che, almeno su quel versante, l’ha capito nel profondo… mi hanno lasciato senza parole.

A questo proposito faccio un inciso sulla presenza dei dettagli nelle scene lime, per rispondere alla tua nota. Se intendevi riferirti, parlando di descrizioni “poco esplicite e molto evocative”, a non cadere nell’errore di quelle storie in cui la presenza di descrizioni, per così dire, troppo meccaniche, raffredda il clima e non permette all’erotismo di decollare, non devi assolutamente preoccuparti. Per quello che è il mio gusto e la mia sensibilità, la presenza dei dettagli nelle scene erotiche delle tue storie è sempre funzionale all’aumento del pathos, mai un ostacolo. E questo caso non è un’eccezione.

Ma torniamo alla storia, dove, proprio sul più bello, arriva la chiusura del capitolo col sopraggiungere dei cavalieri di Gimilzôr, la consegna di Balkahîli da parte di Minulzôr, così, senza alcuna esitazione, e le giustificazioni che il cacciatore si dà per un atto che – per come si sono evolute le cose – non è più così sicuro sia la cosa giusta da fare… Tutto perfetto!
Primo, perché non me l’aspettavo assolutamente, ero stata completamente portata via dalla scena erotica e la razionalità l’avevo lasciata indietro a parecchie righe prima.
Secondo perché sono due settimane che mi domando cosa accadrà dopo, e non riesco a darmi una risposta. Balka imprigionata e chi le aveva offerto appoggio condannato per tradimento? O, addirittura, fatta sparire… o eliminata facendolo sembrare un “incidente”? Minulzôr che la libera e insieme scappano per vivere felici e contenti? (beh, questo proprio no, direi, visto che la storia è segnata “drammatica”, e che è una direzione diametralmente opposta a ciò che sono i desideri dei protagonisti).
Ma l’attesa è finita, ormai, tra poche ore saprò tutto!

Complimenti ancora per questo secondo capitolo! Ti chiedo scusa per la recensione ingarbugliata e, ne sono sicura, piena zeppa di sviste… a quanto pare, questi luoghi splendidi e il tanto agognato relax interferiscono con le mie già ridotte facoltà mentali.

A prestissimo,
Los

Recensore Veterano
04/07/18, ore 11:51

Eccomiiiiiiiii!
Oddio, mi avevi promesso risposte, tante risposte e tanto approfondimento, e non solo hai mantenuto la promessa in maniera superlativa ma mi hai spalancato veramente un mondooooo!
Dunque, una cosa alla volta.
Minulzor! Volevo sapere altro su di lui, leggere di più dal suo pov per capirlo meglio, per capire che tipo è e che carattere ha e con questo capitolo mi hai saziata eccome.
Se Balka tiene a bada la sua solitudine e le sue angosce con lo svago, la compagnia, il vino, Minul cerca l’equilibrio perfetto, la regolarità. Per quanto svelto sia ad adattarsi, essendo un cacciatore abile, non gli piacciono le sorprese, l’ignoto, situazioni che sfuggono al suo controllo. Lo stesso istinto del cacciatore, che non è controllo ma abbandono ai sensi, lui lo ha trasformato in qualcosa di razionale, di controllato. Basato sì sui sensi e sull’intuito, ma mai senza perdere controllo ed equilibrio, mai senza essere totalmente umano e di più, totalmente sé stesso, consapevole di chi è e che posizione ricopre e che persona vuole essere.

E il motivo di tutto questo è... la sua stirpe!
Oddio Kan quando ho capito da chi discende Minulzor mi sono messa a saltare e… Sono ancora emozionata!
Fantastico, fantastico! Sono felice, sono curiosa, sono tuttoooo!
Tornando a monte, la convinzione di Minul che il peggio dei tratti della sua famiglia venga da questo matrimonio tra due ceti sociali diversi mi spiega tantissime cose. Come mai è così severo nei suoi giudizi sul comportamento “svergognato” di Balka, per esempio. Non può non pensare che il suo antenato ha dato scandalo.
E poi, il modo in cui lui stesso si comporti come uno tra i più nobili. Non nel senso che ostenta, ma nel senso dei valori e delle caratteristiche che privilegia. La parte nobile è quella che vuole far emergere, che suo nonno gli ha suggerito di privilegiare per sfuggire all’altra metà del suo sangue.
È così amaro questo considerare i tratti e le caratteristiche della parte non nobile ,come i capelli rossi, un marchio così disonorevole. Fa tutto parte di lui, e non sarebbe la persona che è senza quei tratti.
Non avrebbe questo gusto di concludere la caccia a modo suo, per esempio.

Comunque sia,inaspettatamente per lui, e fortunatissimamente per me, Balka sembra essere la calamita per le parti nascoste di Minul XD.
Senza rendersene conto gli tira fuori tutte le caratteristiche che lui ha sepolto con così tanta cura. L’istintività, l’abbandonarsi ai desideri, la voglia di andare nella direzione per lui peggiore, quella più pericolosa, più destabilizzante. Tira fuori l’altro lato umano di lui. Non quello razionale, ma quello più libero.
Ora che è costretto sempre al contatto con Balka,contatto che lo eccita ma non solo, sta notando sempre più particolari di lei, della sua personalità, e ho amato come hai reso la confusione di Minul attratto da questa donna bella e diretta,e come si trova a scoprire che lei è questo ma anche molto di più.
E di conseguenza a scoprire che lui stesso è altro e vuole di più.

Minulzor è un uomo estremamente intelligente, ma anche estremamente intuitivo, e io amo questi suoi tratti e come lo disegnano!
Lo rendono un personaggio che svela le sue sfaccettature un passo alla volta, con la sua vulnerabilità ben imbrigliata ma sempre tenuta d’occhio, perché non sfugga di mano, con la sua complessità data proprio dalla razionalità. Ho amato come ha intuito cosa blocca Balka e cosa la smuove. E come, avvicinandosi così tanto a lei, è rimasto toccato anche lui nel profondo, e così anche Balka ha trovato ciò che lo smuove.


Ho detto che Balka non se ne rende conto, ma pur non sapendo, forse, quanto in profondità sta arrivando, vedere questi lati di Minul le è diventato indispensabile, la colpisce ogni volta e le piace sempre di più.
La scena in cui lei lo guarda dormire, finalmente rilassato, e si sofferma per la prima volta sui dettagli del suo viso mi ha commossa! Tra lui che dormiva e lei che, al sicuro, lo guardava senza filtri erano così belli <3!
Per la prima volta Balka ha guardato l’uomo, non il “cane” di Gimilzor, non il suo catturatore, e ha continuato a guardarlo per tutto il resto del viaggio, a spiare le sue espressioni, a sperare di sentirlo ridere… mi ha intenerita tantissimo <3!

A rendere il tutto ancora più fantastico c’è poi come sono costretti a viaggiare!
Sempre a contatto, sempre vicini, Balka che prova a usare questa vicinanza per provocare Minul e lui che prova a usarla per dimostrare a sé stesso che saprà tenerla lontana.
Quando hanno galoppato stretti ho capito che era fatta. Una scena piccola che mi è rimasta impressissima, per me dimostra quanto sono opposti e perfetti.
Vedere Balka scordarsi per un momento della casa in avvicinamento è stata la conferma meravigliosamente suprema!

E parlando ancora di Balka, lei dal canto suo piano piano perde tutte le armi di difesa.

Le perde in tutti i sensi, forse in un certo senso le abbandona proprio, almeno alcune.

Mamma mia quanto mi piace sempre di più balka! È un personaggio così meravigliosamente profondo e sfaccettato, con questa chiacchiera pungente sempre pronta, e con la sua paura della solitudine che si mescola alla sua passionalità nel lanciarsi verso ciò che vuole, che le interessa, che sia lo scettro o Minul.
Per quanto ancora faccia fatica a dimostrarla tutta, è meravigliosa in questa sua determinazione ardente!
La adoro, fragile e appassionata allo stesso tempo!

Mi ha colpita tanto il timore di Balka di essere definitivamente respinta. Fa di tutto per provocare Minul, per irritarlo, per non comportarsi come la principessa capricciosa ricondotta a casa zitta e dimessa, ma l’attrazione verso di lui c’è, la voglia di contatto umano, di abbandonarsi a questa attrazione e sentirla ricambiata. Sentirsi respinta le peserebbe, perché Minul le piace, come avevo intuito!
Lui la affascina, la affascina fisicamente e la affascina il senso di opposizione e di sfida che le da avere a che fare con lui.

Ma la cosa più bella di tutte è che non solo quei due sono costretti alla vicinanza fisica, con tutte le tensioni che provoca, ma, inevitabilmente, si trovano anche a confrontarsi. E il confronto porta altre sorprese che destabilizzano.
Minulzor si accorge subito che lei le armi per difendere la sua posizione le ha tutte. Ed eccome se le ha tutte: ha riflettuto, studiato il passato, ha ben presente i punti di forza che le garantirebbero la vittoria. Ma non li usa. Non è riuscita a usarli e ancora ora qualcosa la blocca.
Quanto la capisco!
Vedersi abbandonata da suo padre, la persona su cui faceva più affidamento l’ha sconvolta al punto da farle perdere la sicurezza necessaria per portare avanti tutte le sue ragioni, spingendola a rifugiarsi in sé e a mostrare la parte peggiore, quella ripiccosa.

In questo viaggio si trova costretta a confrontarsi sia con la sua forza, perché ha dimostrato a sé stessa cosa è disposta a fare, ma anche con le sue debolezze. Con le sue paure, con la sua fragilità. E si rende conto che è con quella che deve fare i conti, prima che con il consiglio.

Amo questo intreccio tra sfide interiori e scontri tra personalità che si apprezzano e si contrastano!

Perché Balkahili e Minulzor hanno cambiato idea l’uno sull’altra. Minulzor ha visto il lato veramente determinato di Balkahili, e ne ha capito bene il potenziale.
Mi ha colpita e mi è piaciuto tanto come la mette brutalmente difronte a questo, come le dimostra che lei le armi le ha e le dovrebbe usare sul serio.

E balkahili dal canto suo ha intuito la voglia di libertà e di abbandono di Minulzor e vedere il vero lui, quello oltre la razionalità, oltre i servigi a Gimilzor è diventato un suo desiderio, che ha realizzato!

La scena lime Kan è qualcosa di meraviglioso! Volevi riuscire a comunicare tanto senza descrivere e ci sei riuscita! La carica erotica, la passione e la parte più libera dei due personaggi si sentono sulla pelle, scorrono in ogni parola e sono inebrianti!

Vedere quanto si vogliono, quantoMinul voleva divorare Balka e lei voleva essere divorata, meraviglioso!
Sono così loro, così veri, così umani, così fantastici!

E il finale... bè, so che sei bravissima in questi finali a sorpresa e ogni volta mi mozzano il respiro, e ancora una volta mi hai uccisa...!
Vedere i cavalieri che arrivano, distruggendo questo momento perfetto chiude la gola, sia per l’amarezza di vedere il momento sfumare, senza sapere cosa sarebbe successo dopo, cosa si sarebbero detti, cosa avrebbero fatto. Sia anche perché… ora cosa succederà a Balka? Minul ipotizza le prospettive più rosee, per consolarsi anche, forse. Ma cosa succederà davvero?
Già ci avevo visto giusto temendo che ci fosse un veleno nella sacca di Minulzor, e questo mi ha fatta rabbrividire…
E a proposito di Minul, i suoi ultimi pensieri toccano sul serio. Il poco tempo e la confusione lo hanno spitno a tornare al suo vecchio modo di essere, ma è cambiato tutto sul serio. Il fatto che si è dimenticato di avvertire Gimilzor è solo la punta del cambiamento.
Se poi ci aggiungiamo l’immagine di Balka che mentre viene portata via tiene lo sguardo sempre fisso su Minul… Oddio è straziante!


Infine, due ultime cose, anche se non ultime nell’ordine delle cose che mi hanno colpita: la casa mezzadrile, con i tre personaggi comuni che interagiscono con i protagonisti!
Compaiono appena, ma mi hanno incuriosita tanto, oltre a dare un senso di completezza e di realisticità che mi ha conquistata!
La loro naturalezza e la reazione di Balka, che finge di sopportare perché deve quella casetta povera ma in realtà se l’è goduto eccome il bagno, e anche una sosta sotto un tetto.
E anche Minul che si occupa delle sue terre mi è piaciuto XD.
Mi è dispiaciuto un po’ salutare il”mulo glorificato”, è un pacioccone, alla fine, per quanto sia poco adatto alle fughe XD.

E poi, gli accenni ai re del passatooo!
Oddio, mi ha incuriosita da pazzi l’accenno alla moglie di Tar-Surion!
Proprio lui, figlio di Tar-Anarion che è figlio della prima regina regnante, Tar-Surion che ha due sorelle che hanno rifiutato lo scettro per colpa della suddetta prima regina regnante. Oddio mi spalanca una serie di dinamiche tra donne affascinantissimeeeeee!
E anche l’accenno alla moglie di Ar-Zimrathon, e agli amanti degli altri re!
Già sentire citare Belzoreth e Adunabel mi aveva incuriosita, ora veramente vorrei leggere di tutti loro e di più e ho una voglia di sovrani numenoreani e di numenoreani di tutti i tipi che esce da tutti i pori e i capelli XD!
Mi incuriosiscono da matti anche i due alleati di Balka, Imrazir e Uruzirin!
Mi incuriosiscono tuttiiii!

Meraviglioso, Kan, semplicemente meraviglioso.
Potrei continuare questa reccy per sempre, perché è un capitolo talmente ricco, travolgente, interessante che ci sarebbe da dire di tutto su ogni singola parola!
Aspetto con ansia domani, anche se... oddio siamo già al secondo capitolo… Non voglio!

Un abbraccio forte!
Tyel

Recensore Master
01/07/18, ore 17:12

Ok, ce la posso fareeeeee!
Innanzitutto meno male che mancano solo quattro giorni a giovedì, perché più riprendo in mano il capitolo più mi sale il magone all'idea di cosa mi aspetta. Poi penso che il prossimo sarà già il finale e... Help, noooooo! Prevedo che avrò di che piangere, ma spero che sia il mio solito lato angst che mi fa brutti scherzi... Vabbè, tanto piangerò lo stesso perché sarà tutto finito e io adoro questi due e vorrei leggere tanta roba su di loro e fangirlare all'infinito e ok, basta, cerchiamo di fare un commento costruttivo o qualcosa del genere.
Allora, comincio col rimarcare l'ovvio: io ADORO Balkahili. Del tipo che la amo anche quando la vediamo dal pov di Minulzor mentre lo stordisce con tutte quelle chiacchiere che dovrebbero essere l'apoteosi della frivolezza e che io trovo divertentissime. Ok, questo forse dovrebbe dirmi qualcosa a proposito del fatto che in fondo anche il buon Minulzor non si stava annoiando poi tanto, neh? :P o quanto meno, lo aiutavano a distrarsi da altri pensieri ben poco consoni al ruolo che deve ricoprire.
E a proposito, la tenerezza che mi ha fatto Minulzor in questo capitolo, oddio!
A parte il fatto che sono a dir poco stordita a non aver fatto i giusti collegamenti dopo tipo due anni e mezzo che blateriamo intorno a certe cose, ma sorvoliamo XD comunque, mi ha intenerita tantissimo il suo desiderio di riscatto nei confronti della famiglia, il suo non voler lasciarsi sopraffare dall'istinto e dalla lussuria. E questo tra l'altro è uno dei tratti forse più affascinanti di Minulzor, il fatto che anche nella caccia conservi sempre una buona dose di razionalità e non sia mai puro istinto, anche se la parte istintiva non può non emergere e insomma, sarebbe in perfetto equilibrio se non fosse che questo equilibrio rischia di essere meravigliosamente minato... Ma ok, ordine, devo andare con ordine che sennò mi perdo definitivamente e addio.
Ammetto di essermi divertita parecchio all'idea di Minul e Balka che fanno pipì (espletano le loro funzioni, pardon :P) legati con il nodo degli schiavi... Sorry, Balkahili, lo so che avrei dovuto empatizzare per te, ma la scena mi piaceva troppo XD senza contare che non potevo non sperare in una svolta, ancora di più quando si son fermati per la notte. Ecco, lì ho seriamente pensato che Balkahili insistesse quel tanto che bastava a far capitolare il marmoreo Minulzor, e via. Ma io al solito sono un'impulsiva tremenda, e tu avevi ben di meglio in serbo sotto tutti i punti di vista.
Perché Minulzor addormentato, Minulzor senza difese dice più di mille parole (oltre a essere taaaanta roba :P) e ok, fa presto a riprendere il controllo, ma la rilassatezza in cui l'ha sorpreso Balkahili la dice lunga, secondo me.
Tornando invece a Balka non ho potuto non sentirmi vicina a lei con la sua tensione quando fa di tutto per non toccarlo e, in un certo senso, anche per non crearsi illusioni di sorta, mi verrebbe da dire. Poi naturalmente la galoppata non può che scombinare di nuovo tutto, com'è giusto che sia... Ah, a proposito di galoppata, credo non ci sia una tua long in cui non mi sono affezionata almeno a un cavallo, cavallo di montagna del mio cuor <3.
L'idea della casa mezzadrile non solo mi sembra credibilissima considerato il contesto, ma ho amato anche la casa in sé, molto accogliente, si sarebbe prestata bene a un po' di intimità (con la vasca già ero partita a immaginarmi cose, lo sai che ho un debole per le vasche XD ma di nuovo, ho avuto molto di meglio).
Ma prima di partire con una standing ovation per Balkahili, che se la merita tutta, digressione magari un po' random: se Minulzor è un cane da caccia, Balkahili non può che essere una gatta, e credo che sia per questo che insieme creano quel contrasto bellissimo che ovviamente non può che funzionare.
Ok, magari sono io che tendo a collegare troppo spesso i gatti a quel che mi piace XD ma tutto, dal suo desiderio di pulizia e comodità, alle sue capacità di blandire fino al desiderio di non lasciare il suo obiettivo finché non ha lottato con le unghie e con i denti non possono che rimandarmi a un felino, e penso sia superfluo ribadire che la amo per questo, però io lo ribadisco <3 che male non fa.
Comunque dicevo, standing ovation per Balkahili.
Primo perché adoro come provoca Minulzor con quel piede che esce fuori dalla vasca (Minulzor che, per inciso, se voleva fare il duro e puro non entrava nella stanza mentre lei si lavava, ma passiamo oltre, che gli voglio troppo bene per infierire) ma soprattutto, il suo discorso.
È esattamente quel che speravo di leggere fin dall'inizio della storia e ho adorato ogni singola parola, così come ho adorato il contesto in cui si è svolto (voglio dire, Minulzor avrebbe potuto tranquillamente zittirla e approfittarsi di lei, ma a parte il fatto che non è nel suo stile, è evidente quanto la logica di Balkahili lo abbia toccato in profondità) è altrettanto evidente, però, che mancano dei tasselli. Perché Balka non si è difesa a dovere davanti al consiglio, per esempio? È stato il mancato appoggio del padre a destabilizzarla? Resta il fatto che vederla ammutolire davanti alle obiezioni di Minulzor mi ha intenerita da matti e non so, avrei voluto abbracciarla.
Ah, e naturalmente adesso voglio sapere tutto riguardo alle dinamiche dei re citati (questioni matrimoniali di Gim sbattute davanti al consiglio in primis :P).
Ed è inevitabile che qualcosa sia cambiato quando i due partono dopo la notte passata nella casa del mezzadro (non lo sai neanche tu perché hai voluto prolungare il soggiorno di una notte, neh Minulzor?) ovviamente nessuno dei due lo ammette, ma i discorsi sull'onda di quello iniziato nella vasca parlano chiaro, per poi arrivare al culmine... E qui, a parte che proprio non mi aspettavo niente del genere, ero ormai sicura che per vedere qualcosa di concreto tra i due avremmo dovuto aspettare il finale, la mia tenerezza per Minulzor è esplosa e ha toccato picchi che proprio non mi sarei mai aspettata.
Non credo di riuscire a trasmettere a parole quanto mi abbia toccata la sincerità di Minulzor quando le dice che non volgerà qusto momento contro di lei, o la tenerezza che mi ha fatto il vederlo cedere a quella che lui interpreta come la lussuria della sua famiglia e potrei avere tanto da dire a riguardo, ma penso e credo e spero ci arriverà da solo, per ora ho solo voglia di abbracciarlo.
E ben vengano le lime con quel pizzico di dettaglio in più, specie poi quando la scena ha quella punta di selvaticità (termine assolutamente inappropriato, ma tu sai cosa intendo, credo) che mi manda seriamente in brodo di giuggiole <3.
Il finale, poi, è il colpo da maestro, e non è un'iperbole ma la semplice verità. Perché io mi ero assolutamente dimenticata degli ordini di Gimilzor, e così doveva essere. Li avevo dimenticati così come li aveva dimenticati Minulzor, il fedelissimo cane da caccia. Ecco cosa nasconde sotto il manto del cane, Balkahili. Si è lasciato assorbire, si è lasciato coinvolgere da Balkahili nella sua totalità, e non lo si può non amare per questo.
Il finale mi ha straziato il cuore, con Balkahili che non può non sentirsi tradita e Minul che ci prova a raccontarsela, ma non ce la fa. E io lo adoro per questo, perché non ce la fa. Perché è sincero.
E come al solito sto abbondantemente sbrodolando, quindi la chiudo qui, sperando di aver detto almeno la metà di quel che volevo dire e di essere riuscita a esprimermi in modo sensato, oggi ne dubito più che mai XD.
Prima di chiudere, un paio di curiosità: Minulzor parla del pudore come appannaggio dei Fedeli: sarà che non ho mai pensato agli Eldar particolarmente inclini ad avere tabù col proprio corpo (Lace a parte, ma questa è un'altra storia) sarei curiosa di approfondire la tua visione riguardo a quali potrebbero essere gli eventuali retaggi elfici riguardo al pudore tra i Numenoreani XD.
Poi: Balka utilizza i nomi dei primi sovrani in Quenya: è vero che sarà il suo fratellino amatissimo a bandire definitivamente la lingua, ma mi chiedo anche qui quale sia il tuo parere: nonostante non si parli più il Quenya è uso chiamare gli antichi re col nome elfico? Alla fine avrebbe senso, è quello il nome con cui si sono fatti conoscere e tradurlo sarebbe inutile.
Ok, stavolta chiudo davvero, e ti ringrazio per questa storia, che se non si fosse capito sto amando tantissimo <3.
Ci sentiamo presto su altri lidi

Mel

Recensore Junior
19/06/18, ore 19:08

Carissima,

ho letto storie tue a sufficienza da sapere, quando ne vedo comparire una, che leggerla sarà un vero piacere e che le mie aspettative, per quanto alte, non saranno deluse. So che troverò una storia ben scritta, coerente e strutturata, ambientata in un contesto credibile, sorretta da studi approfonditi dell’opera originale, e con personaggi che lasceranno il segno. E questo inizio di minilong non fa eccezione.

Ok, lo ammetto, l’introduzione è banale (e abusata, per giunta, chissà le volte che ti ho già detto cose del genere), e tuttavia non volevo che il concetto venisse dato per scontato. Quando un’autrice abitua i suoi lettori a storie di qualità, è facile, per chi si appresta a lasciare un commento, cadere nell’errore e pensare: “è brava e lo sa, inutile ripeterglielo per l’ennesima volta”.
La verità è che, no, non è mai inutile.

Ma mi sono dilungata anche troppo, quindi comincio finalmente questa recensione partendo – indovina un po’? – dai personaggi.

Balkahîli.
Mi piace moltissimo la consapevolezza che ha di sé stessa, l’onestà nell’ammettere i suoi limiti – che lei probabilmente non considera neanche tali (“la credevano una principessa viziata che mai avrebbe sacrificato il vino e gli agi per una vita vagabonda. Avevano ragione”) e, allo stesso tempo, la determinazione che la spinge a raggiungere il suo scopo, a regnare senza lasciarsi convincere del contrario, cocciuta ma anche consapevole di potercela fare perché il padre, prima di fare un passo indietro, l’ha preparata per il ruolo – o, almeno, così lei pensava. (E poi, va beh, la sua passione per il vino non può che rendermela simpatica!)

Ma, ormai mi conosci, è Minulzôr che mi ha conquistata. E come potrebbe essere diversamente? L’efficienza fatta a persona, l’esecutore fedele degli ordini del suo principe, ma… con i suoi segreti, con un conflitto interiore che lo porta a tutti i costi a dover dimostrare il suo valore, la sua lealtà, il suo essere diverso da quanto gli altri potrebbero aspettarsi da lui (“come se non sapessimo da quale famiglia discendi”).
Inoltre mi piacciono i sentimenti contrastanti che nutre nei confronti di Balka: da una parte ne disprezza i comportamenti frivoli, dall’altro non può non essere attratto da lei, e dalla sensualità che quei comportamenti frivoli mettono in risalto.
(“Doveva aver imparato a controllare la dissolutezza che gli scorreva nelle vene, fino a diventare di roccia.” Eh, eh… non vedo l’ora di scoprire cosa accadrà quando il suo controllo verrà meno).

Infine mi è piaciuto molto l’incontro/scontro tra i due protagonisti. Balkahîli e Minulzôr si valutano (e si sottovalutano) a vicenda, si scontrano ognuno con le proprie armi, lei con la provocazione, lui con la sua eccezionale preparazione al combattimento. Difficile dire chi sia più letale, anche se, per ora, la principessa sembra avere la peggio.

Sul lato tecnico ho poco da dire, tutto scorre senza intoppi, come sempre nelle tue storie, ma in più, questa volta, ci sono alcuni particolari che mi fanno dire che ti sei superata nella gestione dell’alternanza dei punti di vista.
Un esempio tra molti: di Balkahîli conosciamo prima i suoi pensieri, e solo dopo, attraverso gli occhi di Minulzôr scopriamo com’è fisicamente. In questo modo condividiamo con lui la sorpresa nel trovarla travestita da ragazzino! Mi spiego meglio: abbiamo appena incontrato Balka, abbiamo appena fatto in tempo a farci un’idea del suo carattere… che già ci accorgiamo di averla sottovalutata (proprio come fa Minulzôr)!
Per come la vedo io, questa è una cosa che va oltre la buona gestione dell’alternanza dei pov, questo è sfruttare pienamente ciò che l’alternanza dei pov può dare al fine di rendere la storia più accattivante. Complimenti!

Che altro dire? Adoro le enemies to lovers, adoro le tue storie, adoro le long (anche quando sono “mini”)… insomma, mi hai fatto un regalo grande!

Ti rinnovo i complimenti per la ricostruzione delle “aree mancanti” dagli scritti di Tolkien; come sempre nei tuoi racconti non si riesce a percepire dove finisce il canon e dove entra in scena l’headcanon. E qui estendo i complimenti anche a Melianar e Tyelemmaiwe, perché il lavoro che avete fatto con la ricerca dei nomi (che senza dubbio è solo la punta dell’iceberg di un lavoro più ampio e complesso di analisi e di studio di Númenor) è ciò che rende tutto così verosimile, e quindi così bello da leggere.

Inutile dire che non vedo l’ora di conoscere il seguito!
(E le due settimane sono agli sgoccioli… avevi ragione tu, passano più in fretta di quello che pensavo).

Un abbraccio e a prestissimo!
Los

Recensore Veterano
18/06/18, ore 12:54

Kaaaan!
Oddio che bello che bello una nuova minilong!!!
Non riesco asmettere di saltare, sono troppo felice!
Una delle minilong su Numenoreeeee!
Ok, la pianto e passo alle cose serie.

Adoro tutto della situazione che hai scelto di trattare.
Tutto, sul serio! Le figlie dimenticate dei re di Numenore, le primogenite ignorate dopo Tar-Vanimelde.
Ce ne sono state parecchie di primogenite nelle generazioni precedenti, è plausibilissimo ce ne siano state anche successivamente. Ma soprattutto, come è stato pieno di controversie e cambiamenti di leggi il passato, nell’ultimo periodo le cose non potevano essere poi tanto diverse.
E infatti se prima le principesse rinunciavano o si tentava di tenerle a bada con la questione matrimonio, ora si prova a offrir loro signorie minori perché lascino il posto al figlio maschio.
Questa premessa su tutta la vicenda mi ha affascinato da morire, Kan, sul serio!

P rima di tutto, è stato fantastico vedere, anche solo nei ricordi di Balkahili, il consiglio all’opera in questa manovraccia.
Vedere come si muovono, come tentano di blandirla, per farle credere che sia tutto a suo vantaggio mentre alla fine è tutto già deciso. Lei non regnerà, e basta. Nessuno di loro aveva mai preso in considerazione l’idea che regnasse lei, così come non erano state prese in considerazione Adunabel o Belzoreth prima.
Era necessario offrirle qualcosa prima di votarle contro ed è stato fatto, ma non era previsto fare nulla di più di così.


E già qui io ho iniziato a tifare spassionatamente per Balkahili, ancora prima di conoscerla sul serio.
Un’ingiustizia del genere, grrrr!
Non posso non capire la sua rabbia, la sua frustrazione. Messa da parte solo perché donna, solo perché a tutti il figlio maschio sembra più adatto a priori, indipendentemente da chi dei due sia effettivamente più abile o predisposto al governo.
Balkahili è stata introdotta alla politica e alle questioni di governo da Ar-Sakalthor in persona, e si è impegnata a imparare. Ma nonostante questo Gimilzor è per tutti più bravo.

Peggio ancora, le scuse che tutti trovano: il fatto che Balkahili non si voglia sposare, o i pensieri non detti, che vengono fuori grazie a Minulzor, cioè la pessima opinione che hanno tutti di lei e di come spende le sue giornate.
Non credo che al contrario Gimilzor fosse esempio di virtù e impegno in ogni campo. Facevano tutti la stessa vita, all’epoca, uomini e donne. Ma nel caso di Balkahili la cosa costituisce un’ulteriore aggravante, e questo è… disgustoso.

Amo come Balkahili non si sia fatta né corrompere né intimorire da nessuno! Né dal fratello, né dal consiglio, né dai pericoli di ritrovarsi senza alleati a corte.
Ho amato come ha preso subito le sue precauzioni e, soprattutto, come abbia deciso di dimostrare a tutti quanto sia tenace organizzando la sua fuga.

Ha dimostrato quanto sottovalutarla sia una pessima mossa, fantastica!
Con questo mi ha conquistata definitivamente.

È meraviglioso come sfrutta ogni occasione a sua disposizione: l’invito di uno dei suoi pochi alleati, l’abilità nel camuffarsi imparata a corte, persino l’opportunità di cambiare cavallo, in modo da essere ancora meno riconoscibile.
Peccato che il nuovo quadrupede non sia proprio… Ehm.
Altro che mulo! Mulo o cavallo che sia, questo proprio non è portato per certe cose, temo XD.

Ma tornando a Balkahili, è un personaggio veramente interessante sotto tutti i punti di vista. Mi piace proprio!
Mi piace come è orgogliosa di ciò che è, sia in quanto legittima erede sia riguardo al suo modo di vivere.
Ha però anche lei le sue fragilità: mi ha colpita tanto la sua paura della solitudine, come per tenere a bada la sua parte più insicura si trova a cercare calore ovunque possa trovarne: nella compagnia, nel vino.
Per non sentire i dubbi e le paure, per non sentirsi mai sola. È qualcosa diveramente particolare, e amo la profondità e la complessità che da al suo personaggio.

Come le si può dare torto, in una corte dove non ci si può fidare di nessuno?
Nemmeno di suo padre si è potuta fidare. Lui l’ha illusa e poi l’ha lasciata sola, come se le avesse permesso di giocare per un po’ all’erede del re per poi dirle che no, l’erede vero ovviamente non può essere lei.
Michiedo perché mai Sakalthor sia stato tanto meschino.
È stato tutto opera sua? O c’è lo zampino di Gimilzor o di altri consiglieri che lo appoggiano?
È stato convinto in qualche modo oppure davvero ha illuso lui Balkahili per poi preferirle Gimilzor?
Di sicuro è stato pessimo, e ho empatizzato tantissimo con Balkahili, con l’amarezza profonda che ha provato nel vedere il padre comportarsi così, mamma mia!

E ora che è da sola, senza compagnia, senza vino, senza distrazioni, il peso di tutto ciò che le è stato fatto, di tutto ciò che ha lasciato indietro e di tutte le incertezze sul futuro non può che schiacciarla.
E proprio in questo bel scenario arriva lui.

Io mi ero fatta tanti filmini mentali su Minulzor. Credo di averle ipotizzate tutte.
Finché poi, come sempre, mi sono decisa ad aspettare e vedere che cosa avresti ideato per lui. E a sorpresa è arrivato subito!
Ed è arrivato in questo modo!
Come braccio destro di Gimilzor, niente meno.
Niente da dire, sono una coppiata perfetta.


E Minulzor è anche lui un personaggio davvero affascinante.
È inquietante sì, e fin troppo sprezzante, ma anche in lui c’è più di questo.
Anche se è molto più difficile da capire rispetto a Balkahili.

La prima cosa che mi ha colpita è il modo in cui svolge il suo lavoro. Come sa individuare e identificare ogni suono, come sa seguire e interpretare le tracce.
Qualcuno che cerca e caccia da decenni, si sente tantissimo! Qualcuno che ama parecchio ciò che fa, anche. Potrei dire che lo ama anche troppo, ma direi che tra la situazione in Endore e il carattere di Gimilzor in questo caso questo troppo non stroppia.


E poi, il modo in cui cambia idea su Balkahili. Parte portando avanti lo stesso pensiero di Gimilzor: Balkahili è solo una principessa pigra e viziata, estremamente esibizionista e infinitamente prevedibile.
Non cerca di guardare oltre, non gli interessa.
Così come non si fa domande su come svolgere il suo compito. Ha già deciso che lo porterà a termine in tempo e a modo suo. Ecco, questo mi ha reso Minulzor davvero inquietante… Mi chiedo quali siano i suoi metodi. Anche se pure quello di Gimilzor mi spaventa…

Nonostante questo, anzi, penso proprio grazie a questo, il momento in cui a Minulzor è toccato capitolare è stato ancora più divertente XDDD.
Il momento in cui casca nell’inganno di Balkahili mi ha fatta ridacchiare, anche se mai quanto mi ha fatta ghignare il fatto che Balkahili abbia ingannato Gimilzor, tiè!

Minulzor era troppo impegnato a pensarea quanto fosse facile quel compito, a quanto avrebbe voluto essere da tutt’altra parte, che ci è cascato proprio in pieno.
Mi ha colpita molto però come adatta subito la sua visione della principessa ai nuovi fatti. Non è più una sciocca troppo sicura della sua eredità. Ora si è reso finalmente conto che è disposta a lottare molto più di quel che pensava.
Anche se Minulzor è ancora abbastanza sicuro di sé da essere convinto che per quanto lotterà la principessa non vincerà mai su di lui.

Sa quanto è abile lei a giocare con le persone e, più privatamente, sa che effetto a lei su di lui.
Effetto che nonostante il soggiorno in Endore non è decisamente scemato :P.

A proposito, sono estremamente curiosa sia sulla famiglia da cui discende Minulzor sia sugli incarichi che svolge di solito in Endore!



La parte finale mi ha tenuta attaccata alla storia fino alla fine <3!
Il titolo del capitolo mi lasciava poco margine disperanze che Balkhaili potesse fuggire, ma in fondo vedendo quei due insieme non potevo certo sperare ancora che ci riuscisse.
È troppo bello vederli attratti irresistibilmente l’uno dall’altra mentre si insultano pesantemente XD.
Non mi aspettavo che Balkahili subisse l’attrazione per Minulzor, almeno non subito. Avevo ipotizzato che lo avrebbe provocato come aveva già fatto, per il puro gusto di farlo, di giocare col “cane” di suo fratello.
E invece anche lei è attratta da lui, e non riesco a crederle del tutto quando dice che è solo perché è un uomo bello e minaccioso “nel modo giusto”.
Per ora facciamo che è così.
E io mi godo i fantastici stratagemmi che trovi sempre per far sì che i due protagonisti si trovino in contatto fisico, si sentano, si percepiscano e parta questa altalena di attrazione e odio <3 <3 <3!

Fantastico, Kan. Stupendo fantastico meravigliosoooooo!
I due protagonisti, che mi hanno conquistata totalmente, tutti e due.
Le descrizioni che come sempre mi incantano.
E Numenore. La corte, i cortigiani, gli accenni ai vari signori delle varie regioni, gli intrighi… Potrei passare giorni a leggere fiumi e fiumi di tutto questoooo!
Anche le comparse di Sakalthor e Gimilzor, perfette, interessantissime!
Gimilzor è esattamente come l’ho sempre immaginato.

Complimenti, Kan, complimenti sul serio.
Un inizio stupendo!
Non vedo l’ora che arrivi il secondo capitolo, sto contando i giorni!

Un abbraccio fortissimo!
Tyel

Recensore Master
08/06/18, ore 19:06

Ok, preparati perché sono in preda al fuoco dell'entusiasmo e questa recensione credo sarà più carica di sbrodolamenti del solito, e questo è tutto dire XD.
Innanzitutto, ma come ho fatto a resistere tutto questo tempo senza leggere qualcosa di tuo? Comeeeeee? Ieri sera a momenti mi buttavo per terra squittendo e no, non è un'iperbole.
Sapevo che le tue storie mi erano mancate, ma non sapevo mi fossero mancate così tanto e adesso vorrei rotolarmi in Minulzor e Balkahili senza soluzione di continuità (ehm sì, avrei diverse cose da fare che mi richiedono tempo e impegno, in realtà XD).
Quel che sapevo invece con certezza (e credo di averti ammorbata parecchio a riguardo ultimamente :P) è che le tue long mi sono mancate da matti, e poco importa la lunghezza... Era dai tempi di CG che non provavo quel bellissimo senso di aspettativa del tipo: e adesso cosa succederà? Come le passo io due settimane senza sapere cosa faranno 'sti due? Insomma, la carica potente dell'attesa, e non mi dilungo oltre nel dirti quanto questo mi faccia felice, ma sappi che, in materia di fanfic, soltanto con le tue long (e un'altra ormai molto tempo fa) provo questo grandissimo coinvolgimento.
E basterebbe solo questo, se non fosse che siamo tipo nel periodo più interessante della storia di Numenor, almeno dal mio punto di vista, e che questo primo capitolo è qualcosa di adorabile (ecco, se dovessi riassumerlo con un aggettivo sarebbe proprio adorabile, che non è forse il più adatto ma vista la quantità di scuoricinamenti che ha prodotto in me è l'unico possibile XD).
Bon, proviamo a venire al nocciolo della questione, e, come al solito, a mantenere qualcosa che assomigli a una parvenza di ordine.
Prima di tutto: Balkahili. Kan, io amo questa donna.
E la amo esattamente per tutti i motivi che la rendono insopportabile a Minulzor (tutta scena la sua, ovvio, ma ci arriviamo :P).
Btw, Balkahili è tipo la principessa dei miei sogni, quella che se fossi una principessa vorrei essere come lei, tolto il vino e aggiunti gatti che si rotolano tra le sete XD.
Seriamente, l'ho adorata per questo suo essere adorabilmente viziata, per la caparbietà con cui desidera regnare senza aver mai sperimentato quasi nulla al di fuori degli agi della corte, agi che non si vergogna di amare, ma soprattutto, adoro come con la sua appparente sprovvedutezza riesca a fare le scarpe a uomini del calibro di Gimilzor, o del letale Minulzor, l'uomo che non deve chiedere mai :P.
Sono tutti bravissimi a considerarla inetta perché donna e perché immersa fino al collo nella lussuosa vita di corte, e così sottovalutano la sua caparbietà e perché no, anche la sua intelligenza. Ma su questi punti tornerò dopo.
trovo plausibilissimo e meravigliosamente in linea con l'epoca l'intrigo che dà vita a questa vicenda: prima di tutto, decisamente devono esserci state altre donne che hanno rinunciato allo scettro... E che, troppo facile con tutti 'sti primogeniti maschi!
Quanto alla manovra per soppiantare Balkahili da parte del fratello, è esattamente quel che mi aspetto in questo momento della storia dell'isola. Intrighi, intrighi come se non ci fosse un domani, e io ci sguazzo dentro come una paerella felice.
E con questo arriviamo a Sakalthor: non so se ho io un'insana propensione per la vecchiaia Numenoreana (sì ok, ce l'ho, inutile negarlo) ma quando penso a lui in genere fatico a immaginarlo come il grande conquistatore che il suo nome suggerisce, ma lo vedo esattamente come lo hai mostrato qui attraverso gli occhi di Balkahili: un uomo ormai anziano e in declino, troppo stanco per opporsi alle manovre del figlio maschio e del consiglio, e che anzi si ritrova ad appoggiarli... La rabbia che mi hanno fatto le sue parole! Perché Balkahili sarà pure inadatta al regno, decisamente è inadatta al regno, ma se fosse stata un uomo nessuno si sarebbe mai permesso un affronto simile. I consiglieri avrebbero scosso la testa e sarebbero stati pronti a prendere in mano la situazione. Ma lei è una donna, e questo significa che è fin troppo libera di non accettare lo scettro. Anzi, fortuna che c'è il maschio a prendere in mano le redini della situazione. E buon per Gimilzor che non disdegno la sua politica del fuckMeneltarma o me la sarei presa ancora di più.
E più di così è difficile, considerando che l'offerta di Eldalonde come contentino mi ha fatta infuriare e che mi si è stretto il cuore al pensiero di un Sakalthor giovane e pieno di orgoglio nei confrondi di Balkahili e del suo desiderio di governare. Poi ok, questo è il suo pov e la sua visione dei fatti, ma non escludo che ci sia più che una punta di verità.
Tra l'altro sono parecchio curiosa a proposito di Phazakheri: quand'è che ha preso la sua decisione di cedere lo scettro? E in generale sono curiosa di saperne di più su di lei, dev'essere un soggetto interessante... Non ti sto scrivendo di scrivere a riguardo eh, nooooooo!
Ok, tornando a noi... Il cavallo di montagna... Pardon, il "cugino glorificato di un mulo" mi ha fatta morire. A parte il fatto che adoro tutti i cavalli nelle tue storie, ma questo è decisamente iil top. Concordo, Balka, schiavi tutta la vita, lascia i ronzini ai contadini, che ne esce pure la rima :P.
Venendo invece a Minulzor... Beh, lui è tanta tanta roba. Più ancora del suo aspetto (capelli rossi, coda sfatta, corpo possente di grande felino *Mel muore*) adoro come riesca a mantenere una corazza nonostante le intenzioni di Balkahili. E come in realtà interiormente stia già cedendo da un bel po'... Tesoro mio, se devi andare in Terra di Mezzo per dimenticare un paio di cosce morbide la faccenda è molto più seria di quanto pensi, e io sto delirando pesantemente... Ehm, sì, dicevo... Ah ok, Minulzor. È così marmoreo che non vedo l'ora di vederlo capitolare, e lo so, lo so che siamo a tanto così.
E certi incontri ravvicinati non aiutano affatto a mantenersi integerrimi, neh? Povera Balkahili, quanto la capisco! Ma decisamente, bisogna comportarsi da regina, se vuoi il regno. E ora voglio proprio vedere se ci arriveranno, ad Arminaleth. Oh, sì sì.
Tra l'altro son curiosa di saperne di più su Minulzor e la sua ascendenza: ci sono un paio di accenni fatti da Balkahili che non possono che farmi venir voglia di vederci più chiaro.
E tra l'altro, facendo un passo indietro e tornando a quel che dicevo prima sul sottovalutare Balkahili, adoro Minulzor che sputa su lei e la futilità della missione e a momenti se la fa scappare perché dai, insomma, è un ragazzino.
Eppure credo si stia accorgendo del reale potenziale di Balkahili.
Ok, credo di aver tralasciato un'infinità di cose in questo commento, come la tenerezza che mi fa Balka in preda allo sconforto, o tutta l'atmosfera deliziosamente decadente della corte Numenoreana (le vesti per camuffare imperfezioni fisiche, parliamone, o i poeti, e ho detto tutto) ma cerco di chiudere qui, che tanto ne possiamo parlare in qualunque momento.
Grazie per questa storia, ora attendo il seguito con trepidazione, ed è dir poco.
Ci sentiamo presto

Mel
P.S.: amo il titolo, ma tanto.