Recensioni per
Il Giardino Nero
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/06/18, ore 11:45

Recensione premio per il contest "In Medio Stat Virtus" 1/5

Ciao Alessandro, eccomi qui per la prima recensione!
Avrei letto questa storia comunque, ma quando l'hai pubblicata stavo già stilando le valutazioni e ho pensato che sarei potuto passare successivamente. Ti dirò, mi hai colpito tantissimo: all'inizio mi aspettavo una storia sul genocidio armeno, e invece... aveva anche dubitato che quel "1988" dovesse essere stato un errore di battitura. Avrai capito che di storia armena so veramente poco o niente, e che quindi tutti gli eventi che hai narrato mi sono stati abbastanza nuovi (ovviamente sapevo della guerra del Nagorno-Karabagh, ma non avevo mai approfondito l'argomento... di solito rimango prima del '900).
La tua storia, comunque, mi ha estremamente colpito: è una vicenda tragica e drammatica, ma è anche tremendamente reale, ed è questo che è la cosa più dura da accettare per me che ho letto: pensare che queste cose siano accadute davvero, praticamente in Europa e meno di trent'anni fa... (anche se per me trent'anni sono come secoli, ma dettagli...^^) La vita di Vardan sembra venire devastata da un giorno all'altro dal terremoto eppure, come ci fai notare con delle stupende riflessioni, sarebbe stata durissima e breve anche se tutto fosse rimasto come prima: le chiese restano in piedi, il grigio cemento cade e si spacca in due: è la forza di un popolo che, nonostante tutto, ha provato a reagire, ma è stato devastato da una nuova guerra. Spesso si pensa agli Ebrei come al popolo con il destino peggiore della storia, eppure... gli Armeni non hanno mai avuto pace, hanno una patria in cui vivono da secoli ma che è stata ridotta e spopolata dalle persecuzioni; è un destino terribile, nonostante oggi non se ne senta più parlare: se qualcuno mi chiedesse l'attuale situazione armena, sinceramente, non saprei rispondere... è un luogo dimenticato dal mondo, ma che qualcuno prova comunque a ricordare, come fai tu con le tue straordinarie opere.
Una nota di merito anche per il titolo e per il finale, che si commenta da sé e che è forse l'unico possibile per questa vicenda.
Bravissimo, ancora e come sempre, mi fai dispiacere sempre più di non poter leggere "Il Destino e la Speranza"... alla prossima allora!
mystery_koopa

Recensore Master
21/06/18, ore 13:05

TERZA CLASSIFICATA e vincitrice del Premio Speciale Serj

"Il Giardino Nero" di alessandroago_94


Grammatica e stile: 9/10
Ciao Ale, benvenuto alle valutazioni e grazie ancora per aver partecipato ^^
Cominciamo con un punteggio a mio avviso molto bello, e ora te lo motivo subito!
Dal punto di vista grammaticale non ho visto tantissimi errori, solo qualche svista (che però potrebbe essere dipesa da un po' di distrazione e quindi forse non è un vero e proprio errore). In ogni caso mi sono segnata tutto quello che ho notato, se vuoi poi ti passo tutto!
Per quanto riguarda lo stile, mi è piaciuto parecchio: fluido, scorrevole, mai noioso. Hai saputo equilibrare bene tutto, non hai creato frasi troppo lunghe e ti sei destreggiato bene anche con la punteggiatura. Solo in alcuni rari momenti non mi sono trovata d'accordo con delle virgole, ma nulla che danneggiasse la buona riuscita del testo!
Un lavoro complessivamente molto buono, ma le sviste che ho trovato purtroppo mi hanno rallentato un pochino e non posso così darti ilmassimo del punteggio.
Per il resto, davvero complimenti!


Trama e personaggi: 6/10

Questo è il parametro che mi ha dato più da pensare.
Andiamo con ordine, partiamo dalla trama!
C'è, è ben gestita, mi pare tutto abbastanza chiaro. Solo in alcuni punti avrei voluto delle maggiori specifiche, magari delle scene in più o qualche trafiletto in cui erano chiariti alcuni punti.
Per esempio: dopo il terremoto, Vardan torna nei resti della sua casa, e che fa? Si siede? Cerca tra le macerie? Si nasconde o resta in strada? Viene trovato da qualcuno e portato al tendone oppure ci arriva da solo, magari sentendo le voce e la confusione della gente radunata?
Come fanno lui e Sophie a sopravvivere nel viaggio verso Sevan? Mangiano? Dove dormono?
Questi alcuni esempi.
Gli unici miei dubbi riguardano questi dati "tecnici", ma forse io ne sento la mancanza per una mia pignoleria XD
Forse tu hai omesso questi dati perché, effettivamente, non erano funzionali alla trama!
Ma del resto io non sono nessuno per dettare legge, se questa è una tua scelta stilistica non posso certo contestarla - tant'è che questi punteggi sono solo indicativi e soggettivi.
Per il resto, trovo che la trama sia molto complessa e che tu non ti ci sia affatti perso dentro, nonostante avessi solo ottomila parole per svilupparla. Hai tenuto un ritmo abbastanza costante durante la narrazione, prendendoti il tempo per raccontare le scene importanti. Penso anche, però, che la tua idea sia molto complessa e forse avevi bisogno di un po' più di tempo per svilupparla: in certi punti mi è parsi quasi che tu "corressi", ecco!
Il mio consiglio? Potresti magari fare uno spin-off di qualche capitolo o una raccolta in cui inserisci dei momenti esplicativi della storia, in cui spieghi meglio anche il rapporto tra Vardan e Sophie, in cui specifichi le emozioni provate dal nostro protagonista. Che ne pensi? Del resto hai creato dei personaggi molto interessanti e li hai inseriti in un contesto molto interessante.
La caratterizzazione dei personaggi è il punto su cui ho più dubbi, e ora ti spiego perché ^^
Conosciamo abbastanza bene i personaggi della storia, soprattutto Vardan: sappiamo che gli sarebbe piaciuto diventare uno scrittore, capiamo il suo carattere attraverso alcuni punti e alcuni pensieri. Tuttavia il "problema" è lo stesso di prima: hai inserito tante cose in un testo, non dico breve, ma troppo breve per raccontare tutto. Mi sarebbe piaciuto scoprire meglio i personaggi, capire le loro reazioni agli eventi, i loro stati d'animo; ad esempio, cosa direbbe o farebbe questo personaggio se...? Cosa ha provato quando...? Cosa ha pensato?
Con questo non voglio dire che i tuoi personaggi siano piatti e inesistenti, assolutamente no! Anzi, è dai loro occhi che viene narrata una situazione ben più grande di loro, che coinvolge un intero Paese. Però mi piacerebbe approfondirli, conoscerli meglio, quasi come se uscissero dalla storia e diventassero reali.
Ma non sono certo qui per demoralizzarti, anzi, il mio ruolo è dare dei consigli... ed eccomi qui, pronta a farlo!
Allora, il primo consiglio che ti posso dare è lo stesso sovraccitato: crea una raccolta di momenti, oppure un breve spin-off, in cui raccontare con più calma i personaggi.
Consiglio numero due: per riuscire a capire le dinamiche tra i personaggi, e quindi le loro caratterizzazioni, è importante l'interazione tra di loro. Potresti inserire più dialoghi, ma anche solo gesti (nel caso di Sophie, i dialoghi non sarebbero stati possibili XD), così da fare capire a chi legge come sono i rapporti. Magari una persona è più taciturna e parla poco, una è più vivace, magari uno ha il segno particolare di gesticolare/arrossire/passeggiare mentre parla, oppure qualcuno utilizza un linguaggio raffinato e qualcun altro è molto polemico... questi aspetti caratteriali dei personaggi, è importante farli emergere quando parlano con gli altri, perché sono delle manifestazioni esterne di ciò che sono. Spero di essermi spiegata :)
Consiglio numero tre, nonché ultimo: per raccontare gli stati d'animo puoi usare vari espedienti. Il primo - a cui so che sei molto legato - è l'introspezione, ovvero i pensieri che passano per la testa di un personaggio. Puoi quindi descrivere in questo modo come qualcuno si sente, inserendo anche delle brevi frasi, delle metafore...
Oppure puoi usare lo stesso espediente dei dialoghi, ovvero le manifestazioni esterne: se magari qualcuno è impaurito, al posto di dire "è impaurito" puoi dire "sgrana gli occhi", se qualcuno è arrabbiato puoi dire che è "paonazzo in volto", e così via, per dare un quadro di quello che i personaggi provano e nel frattempo costruire un quadro visivo davanti al lettore!
Spero che tutto questo non ti abbia annoiato e offeso, anzi, spero di esserti stata d'aiuto con i miei umili consigli! Come sempre puoi decidere di accettarli o ignorarli, perché questo è il mio punto di vista, e del resto ognuno ha il suo stile :P


Originalità: 10/10

Beh, su questo punto nulla da ridire! Sei stato assolutamente originale in tutto!
Innanzitutto mi ha colpito molto il modo in cui hai deciso di utilizzare le canzoni: non hai detto "ascoltate questa in tale punto, ascoltate questa in quest'altra scena", ma hai intrecciato tutti i versi in un filo conduttore pazzesco! Ho visto molta libertà in quello che hai fatto, però allo stesso tempo l'ho trovato molto studiato, e l'ho apprezzato tantissimo!
Poi hai raccontato un periodo di cui, se possibile, si parla ancora meno del Genocidio: il terremoto e la guerra contro gli azeri. Questo argomento e questo periodo mi hanno proprio spiazzato, non me lo sarei mai aspettato!
E poi ho trovato originale tutto quello che hai incastrato in questa storia: tragedie, una storia d'amore, una guerra, personaggi ambigui, fughe, dicerie, storia, cruda realtà. Un connubio pazzesco, di un livello molto alto, e che mi ha tenuto col fiato sospeso fino all'ultima riga! Non c'è stato nulla di scontato, nulla, e quindi non avevo idea di come sarebbe andata a finire finché non è finita!
Ti faccio un esempio pratico: sul finale pensavo che Vardan e Sophie venissero uccisi dagli spari e dalle armi da fuoco, invece riescono a scappare, ma muoiono lo stesso per il freddo e la debolezza. Anche questo, come tanti altri, è stato un colpo di scena. Ecco, penso sia questa la chiave che ti ha portato al successo: continui colpi di scena.
Davvero tanti complimenti!


Gradimento personale: 6/6

Nonostante tutto, penso che la storia sia pazzesca; l'ho adorata!
Mi è piaciuto l'inizio così calmo e la scena del terremoto, mi è piaciuta la fuga, la guerra... tutto!
Ci sarebbero talmente tante cose da dire che non so da dove iniziare, ma... ho amato la storia nella sua interezza. Mi è piaciuto quello che hai fatto succedere, e ho trovato particolarmente ben riuscite la prima scena (gli alunni in classe e il terremoto) e la finale (l'attacco agli azeri e la fuga dei due protagonisti).
Ho amato le citazioni delle canzoni, ma soprattutto l'estratto della lettera di Serj a inizio storia. Hai reso questa una "storia dei System" e non solo una "storia degli armeni", inserendo continui riferimenti a loro anche senza mai nominarli nella narrazione. La tua storia mi ha anche portato a riflettere: in fondo i cittadini, coloro che vivono in un determinato posto, non hanno tanta possibilità di scegliere. Sta al governo tutelare la pace tra poco, ed è il governo che inizia e incentiva guerre, invogliando però la gente comune a sacrificare le proprie vite. Sto pensando in particolare a quel ragazzino "turco" che è stato ucciso quasi alla fine: in fondo lui cosa c'entrava? Era un innocente che ha perso la vita per colpa di un odio irrazionale. Trovo inutile che, per esempio, gli armeni se la prendano con i turchi, se non sono stati loro a volere guerre e genocidi. Gli armeni se la dovrebbero prendere piuttosto con il governo turco, piuttosto, e la cosa è ben diversa.
Tante volte i System hanno cercato di mandare questo messaggio, tante volte nelle interviste hanno detto: "Abbiamo tanti amici rurchi e non ci vediamo niente di male in loro, perché la popolazione non c'entra niente, è il governo che va condannato per quello che ha fatto". Secondo me tu sei riuscito a cogliere appieno questo concetto e lo hai trasportato nella tua storia, portando il lettore a riflettere.
E quindi io ti dico grazie, da parte mia e soprattutto da parte dei System. Nel tuo piccolo ti sei impegnato a portare avanti il loro messaggio, e sono sicurissima che loro lo apprezzerebbero molto, se lo sapessero.

TOTALE: 31/36


Premio Serj:
Il premio speciale che ho deciso di assegnarti calza proprio a pennello, dato che hai inserito all'inizio proprio una sua citazione XD
Sai, non ho deciso di dartelo solo perché sei stato l'unico a parlare degli armeni, niente affatto! L'ho fatto perché hai parlato magistralmente degli armeni, con passione e cognizione di causa. Non ti sei solo limitato a menzionare l'argomento, ma lo hai spiegato nei minimi dettagli, con riferimenti storici fondati. Non sei stato tu a scrivere la Storia, ma è stato il tuo testo a incastrarvisi con naturalezza, senza forzare niente, semplicemente seguendo il corso degli eventi.
Proprio come fa Serj quando compone i suoi, e con la stessa passione che ci mette nel cantarli! ♥

Recensore Master
16/06/18, ore 19:18

Ciao Alessandro!
Questa tua OS è semplicemente splendida! Mi ha tenuta incollata allo schermo dalla prima parola all'ultima sillaba! Di nuovo incontro la triste storia del popolo armeno e tu (di nuovo) sei stato capace di descriverla magistralmente, senza dimenticare sentimenti forti e importanti come l'amore e l'amicizia, sebbene la situazione non sia delle più felici.
Purtroppo non conosco i System, ma so che gli estratti delle canzoni da te scelti calzavano a pennello con tutto il resto, facendo quasi da cornice, anzi da voce fuoricampo agli avvenimenti della storia.
Splendido, un lavoro splendido.
In bocca al lupo per il contest ;)
Nina
(Recensione modificata il 16/06/2018 - 11:57 pm)

Recensore Veterano
16/06/18, ore 16:45

Buonasera Alessandro! solo ora mi sono accorta di questa tua storia... non ho parole: è a dir poco MERAVIGLIOSA! Il fatto che tu abbia inserito una canzone per ogni parte raccontata, rende la storia ancora più originale. Adoro anche il tuo modo di scrivere: scorrevole e soprattutto, senza errori grammaticali. Sei veramente bravissimo soprattutto, perchè hai trattato una tematica molto delicata come la guerra e i disordini appunto che ha vissuto l'Armenia. Bravissimo, non ho altre parole da aggiungere :)

Recensore Master
12/06/18, ore 20:28

Aleeeeeee *_______*
Oddio, sono così tanto ma tanto felice che tu abbia scritto questa storia per il contest di Soul!
È BELLISSIMA!!!!
Sul serio, hai fatto un lavoro pazzesco, sei stato veramente fantastico e per me ti sei superato.
Non parlo solo della parte storica, in cui non ti batte nessuno quando si tratta di Storia Armena; parlo anche e soprattutto del mix di System, di tutte le canzoni che sei riuscito a inserire e in momenti ben precisi e azzeccati...
Hai fatto un lavoro pazzesco, si nota lontano un miglio che ti ci sei impegnato veramente tantissimo, in un modo che non è affatto da tutti!
Ho amato anche la citazione iniziale, quella di Serj *-*
Cioè... hai fatto una cosa incredibilmente mgnfica, io sono senza parole e non lo dico tanto per.
Innanzitutto non avevo mai letto nulla sulla Storia Armena, quindi ti ringrazio per avermi permesso di farlo attraverso questo racconto.
Poi sei riuscito, parlando di un momento storico anche abbastanza recente, a parlare anche di una bellissima e tristissima storia d'amore.
Vardan - che comunque mi ha fatto fin da subito pensare a Vartan, il padre di Daron ;) - e Sophie si sono sempre amati, fin dal momento del terremoto.
Spesso ho avuto paura per loro, che si separassero o che morissero... e invece poi sono riusciti a stare insieme, anche se in mezzo a difficoltà terribili.
Quando infine sono morti, lo hanno fatto insieme. Come in "Lonely Day".
Sei stato bravissimo anche a fare un quadro storico molto completo, hai spiegato tutto molto bene, e lo hai reso ancora più completo grazie alle note finali.
Un lavoro magistrale, veramente ben fatto.
Il personaggio di Sophie è stato il mio preferito. Nonostante lei non avesse la voce, ha sempre comunicato con Vardan e gli ha sempre fatto capire quanto lo amasse. Ed è stata anche tantissimo coraggiosa ad arruolarsi fingendo di essere un ragazzo... wow, che donna formidabile!
Ale, ho adorato questa storia sotto tutti i punti di vista, anchestilisticamente l'ho trovata molto ben fatta. Ci sei stato proprio attento, a tutto.
Bravissimo, non smetterò mai di dirtelo :3
In bocca al lupo per il contest allora, e alla prossima ♥

Recensore Master
12/06/18, ore 17:37

Carissimo!
Eccomi qua, appena terminata la lettura del tuo nuovo racconto. Non sai quanto mi ha fatto piacere leggere ancora una storia ambientata nella regione dell'Armenia, che tu mi hai fatto amare nella tua long.
Non conosco le canzoni dei System, ma ho trovato le parole molto azzeccate al tuo testo, come sempre molto accurato benché tristissimo nel finale.
Una bellissima storia di amicizia e di amore, che ancora una volta si dimostrano più forti di tutto il resto.
Complimenti ancora, e buona fortuna per il contest!

Recensore Veterano
12/06/18, ore 11:10

Caro Alessandro, che gioia poter di nuovo leggere qualcosa di tuo. Ho trovato questo racconto sentimentale, commovente e drammatico al punto giusto. Trovo che sia uno dei tuoi scritti migliori, almeno per i miei gusti. Avevo sperato che l'amore tra i due poveri orfani potesse avere una possibilità e un lieto fine, ma forse il tuo finale è più realistico e ricorda che, no, in tempo di guerra tutto muore, anche l'amore terreno, anche se mi piace pensare che, oltre la vita, Vardan e Sophie abbiano avuto il loro lieto fine. A presto e complimenti,
Rosa

Recensore Master
11/06/18, ore 18:05

Sei sempre bravissimo e toccante quando parli del popolo armeno: sai trattare questo doloroso argomento con una delicatezza malinconica.
Triste e dolcissima la vicenda dei due poveri innamorati: guerrieri, sì, ma anche legati da un profondo sentimento...
Sono contenta che tu sia tornato a parlare degli Armeni e delle loro traversie.
Complimenti
Lou

Recensore Master
10/06/18, ore 20:54

Buonasera^^
Armeni e SOAD, mi sembra una scelta azzeccatissima (tra l'altro, Toxicity e Lonely Day - le altre due non le conosco - sono due canzoni che adoro^^)!
Dai tuoi testi trapela una profonda ammirazione per la cultura e la civiltà armena, e anche questo raccontino non è da meno. Molto triste la parte iniziale, l'immagine dei bambini smarriti di fronte alle macerie, senza più nessun luogo dove andare, nessuno su cui fare affidamento... poi si ha una lenta rinascita, un barlume di speranza, un tenero sentimento... tu che sai quello che scrivo, immaginerai già che sono stata molto toccata dalla scelta di Sophie di non abbandonare l'amato, decidendo di combattere insieme a lui (il verso "and if you go, I wanna ho with you/and if you die, I wanna die with you/take your hand and walk away..." ci sta alla perfezione). E il finale, seppur triste, conserva la sua dolcezza: sarò io che sono "fatta male", ma non riesco a ritenere del tutto tragica l'idea di morire insieme alla persona amata...^^
E in tutto questo, tu ci mostri la guerra e la tragedia nei suoi aspetti più umani (emblematica e giustissima, in questo senso, la decisione di non uccidere un prigioniero inerme), senza abbellimenti retorici.
Bravissimo e alla prossima! :)

Recensore Master
09/06/18, ore 18:42

Ciao Ale!
Tratti sempre bene il popolo armeno e la sua situazione; mi ha fatto piacere leggere questo racconto.
Hai descritto benissimo il terremoto e il panico che questo ha generato.
Eppure, nel pericolo Vardan e Sophie, insieme, si sono supportati, soprattutto grazie alla loro intesa e alla forza dell'amore.
L'animo del giovane è puro e nonostante sia stato una vittima, non trova soddisfazione nella morte del nemico.
Un finale malinconico e commovente, che fa riflettere sulla cattiva sorte di innocenti e sull'amore che ha coronato anche i momenti più bui.

Bravissimo, non deludi mai!
Sei grande.

-Bigin