Ehi buonasera, eccomi qua!
Non ho una conoscenza corposa se si tratta di Bleach, ma considerando gli avvertimenti e sapendo quanto basta dei personaggi non potevo non recensirla, considerando che rispetto i personaggi ma per motivi diversi, all'interno della storia originale.
Devo dire che gli impieghi scelti per entrambi i protagonisti sono azzeccati e tendono ad approfondire le parti più spiccate dei loro caratteri, con Ulquiorra che viene mostrato come l'artista riservato e riflessivo che si scopre volta per volta e Orihime che, nella sua sbadataggine e nel suo essere spontanea, anch'essa ama sperimentare e mettersi in gioco, senza mai mettere in secondo piano le sue passioni e la speranza ottimista che cova dentro di sé.
Le interazioni arricchiscono notevolmente questa one-shot e secondo me sono il punto di forza della OS, rendendola evolutiva e piacevole ad ogni passaggio, sia quando interagiscono entrambi ma anche i personaggi-spalla che si riconoscono in Nnoitra e soprattutto Grimmjow, che mi è sembrato molto IC con il suo fare spaccone e provocatore.
Spesso i momenti comici possono risultare pesanti e poco capaci di intrattenere, qui invece scorrono quasi con delicatezza e grazia, portando ogni personaggio presente a crearsi uno spazio e a risultare simpatico e coinvolto nell'ambientazione nella quale compare, senza strafare o dire cose fuori luogo o fuori da ogni concezione personale, il che è un buon pregio.
Ulquiorra e Hime imparano entrambi qualcosa l'un dall'altra, non solo a livello sentimentale e personale ma anche dal punto di vista più pratico che suona come lezione di vita: il primo impara che lasciarsi andare un po' tanto che basta può essere la ricetta giusta per creare qualcosa di meraviglioso e creativo come una delle sue creazioni, la seconda a trovare un equilibrio a tutta la confusione che vuole sfoggiare, in modo che le cose vadano a gonfie vele.
Trovo che sia una morale molto d'effetto ed è bello quando una coppia riesce a migliorare certi aspetti semplicemente scoprendosi, conoscendosi e vivendo insieme in maniera equa, come dovrebbe succedere normalmente.
La prosa è molto fluida e lineare, con un linguaggio accessibile e corretto (così come la grammatica) e capace di spaziare tra un'introspezione molto riconducibile al presente che stanno vivendo ma anche i sentimenti che spaziano dietro sguardi apparentemente diversi ma non così tanto per incontrarsi e viversi senza alcuna riserva.
L'unico consiglio che posso darti è di cambiare le "e" maiuscole con la battitura "È" in quanto più corretto; anche per l'ortografia poco da dire, a parte una ripetizione di un "ogni" superflua, una "d" eufonica usata a sproposito e un paio di due puntini di sospensione rispetto ai canonici tre, tutto è corretto e pulito.
Non è mai intenzione risultare pesante, sono osservazioni che vorrei far presente per rendere ancora più buono una OS già coinvolgente come questa!
Per il resto, l'idea è stata espressa bene e con una dolcezza romantica distintamente giostrata, con caratterizzazioni attente e ben calate nel contesto AU e scene espressive e colorate: mi sono immaginato quasi tutto su toni pastello, fino ad esplodere in macchie di colori caldi man mano che Ulquiorra e Orihime si conoscono meglio, con il climax positivo quando i due si abbracciano e successivamente baciano in un tripudio di allegria e novità condivisa.
Una OS coinvolgente e frizzante, degna figlia della commedia rosa più rappresentativa!
Un abbraccio e a presto,
Watashiwa |