Si dice che quando le storie ci piacciono, la parola "fine" arriva sempre troppo presto. Questo è uno di quei casi.
Una storia che in pochi tratti crea un vero e proprio mondo!
Mentre si legge, parola dopo parola, rigo dopo rigo, sembra quasi di sentire il canto dei gabbiani, l'odore del mare, il suono intenso delle sue onde frangersi sulla battigia; pare di vederle davanti agli occhi quelle "nubi piccole e paffute tinte di rosa pallido". E non conta conoscere i nomi delle protagoniste, perché in fondo esse, sono ciascun lettore che se ne sta lì, seduto sugli spuntoni di roccia, davanti a quel panorama a sentire dentro di sé tutte le sensazioni di ogni inizio estate della sua adolescenza, a rivivere le emozioni degli innamoramenti di quell'età.
E quando si giunge a leggere questa meravigliosa e dolcissima conclusione, be', non si desidera altro che di poter continuare a leggere questa storia per altre centinaia di pagine.