Recensioni per
Mizu No Hebi
di criminatae

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/08/18, ore 14:17
Cap. 1:

HAVEN'T RED SOMETHING SO GOOD IN A WHILE!
Wow, non so che dirti se non che non vedo l'ora di leggere il seguito. Negli anni ne ho lette parecchie di storie con degli incipit degni di nota ma con una stesura a dir poco infantile, ma questa non è assolutamente una di quelle. A dirtela tutta ormai avevo rinunciato a trovare delle storie riren o ereri interessanti e mi ero spostata alle doujinshi ma grazie al cielo ho avuto questo momento di nostalgia ed ho fatto un salto su EFP altrimenti non avrei mai trovato questa potenziale perla! Dal testo si riesce a cogliere ogni pensiero, ogni contraddizione, cose che solitamente si omettono perché troppo complicate da elaborare. immagino tu abbia impiegato parecchio a stendere questo testo e se cosi fosse non mi sorprenderebbe. Dire che sono impaziente di leggere il seguito è un eufemismo soprattutto dopo il tuo più che convincente spoiler. Più o meno a quando il prossimo capitolo? Un bacio grande e spero che mi risponderai!💕

Nuovo recensore
30/07/18, ore 18:13
Cap. 1:

Ciao Petra,
Ho appena terminato questo tuo capolavoro, e ne sono sbalordita.
La tua scrittura è caratterizzata dall'utilizzo di vocaboli ricercati e periodi abbastanza complessi (due dettagli che io adoro, in ogni cosa che leggo) e penso che ciò si addica all'atmosfera che hai creato in questa storia, o almeno, in questo capitolo.
Ed è un'atmosfera sensazionale. Romanticismo ed Estetismo mescolati insieme, e magari anche un pizzico di Decadentismo. La storia è narrata su una base di struggimento interiore (sia di Levi che di Eren) che non ti lascia staccare gli occhi dallo schermo del telefono o del computer, nemmeno per un istante. E poi, dallo struggimento ci si inoltra sempre di più nell'oscurità, andando nel mondo dei vizi proibiti, un mondo che la società aristocratica condanna, o meglio, finge che non esista.
E tu hai adattato perfettamente i due personaggi di Eren e Levi in questo mondo. O meglio, non hai adattato loro, perché loro sembrano essere molto fedeli agli originali. Anche il vero Levi è protetto da un'aura di mistero che suscita fascino e soggezione, anche il vero Levi pensa con la sua testa ed ha parecchia fiducia nelle proprie capacità di giudizio, anche il vero Levi dà l'idea di celare innumerevoli segreti (anche perversi) e dolori nel suo animo. Ed Eren... Anche lui, in originale, è spesso impacciato quando si trova in presenza di Levi, e viene travolto dalle sue stesse emozioni, è istintivo e irruento, non ha ancora imparato a contenersi, a nascondere ciò che sente. Quindi è come se tu avessi adattato questo mondo, che ha dell'aristocratico ma anche dello sregolato, attorno ai due personaggi. E l'hai adattato molto bene.
Una storia d'amore, anche se non so se lo definirei proprio amore, tra Levi ed Eren in questo contesto è veramente sensazionale. La differenza d'età è un particolare che sta davvero bene, per questo hai fatto bene a costruire tale mondo attorno a loro, è stata una bell'idea.
Poi, devo dire che la tua storia mi ha conquistato perché mi ha ricordato "Il Ritratto di Dorian Gray", che tu stessa citi nelle tue note e che è uno dei miei libri preferiti.
Ai miei occhi, Levi impersona Lord Henry. L'oscuro, lo sregolato, il misterioso, il pericoloso. Il Diavolo, insomma.
Mentre Eren è il giovane Dorian, ancora puro e immacolato, che Henry porterà man mano dalla sua parte, facendolo passare "al lato oscuro".
Ci sono però due differenze fondamentali. La prima: Henry e Dorian non sembrano avere un rapporto in cui c'entri l'interesse sessuale. Henry si compiace di avere l'attenzione di questo ragazzino, Dorian lo segue come si segue un maestro, un mentore. Mentre Levi inebria completamente Eren, e viceversa. La seconda: Henry è stato un incontro nocivo, per Dorian. Lo porta al "lato oscuro", cancellandone la purezza, facendolo diventare una persona meschina e cattiva, e perciò sarà condotto alla morte. Ma Levi sembra far bene ad Eren, perché lo porta al "lato oscuro", ma è un lato dove vi è libero arbitrio, dove vi è libertà di scelta, dove tutto è lecito. Tutto, fintantoché non si ferisce qualcuno. Perché nel "lato oscuro" in cui Levi accompagna Eren, non vi è meschinità, egoismo o odio verso il prossimo. Almeno, questo è ciò che io ho percepito.
Mi è piaciuto tanto questo primo capitolo, davvero. Non vedo l'ora di leggerne di nuovi. A presto!

Recensore Junior
08/07/18, ore 15:23
Cap. 1:

Mi ha davvero piacevolmente colpita questa storia. Originale, ben scritta e ben strutturata.
Proverò a procedere e commentare per punti, al fine di evitare quella che diventerebbe un'inconcludente diarrea verbale:
1) Contesto/ambientazione/background dei personaggi. 
Da amante della storia e da laureata in storia non ho potuto che apprezzare l'ammiccamento allo scenario vittoriano. Su questo palcoscenico, interprete per eccellenza del rango a cui appartiene e della società che vive, spicca tantissimo la figura di Levi. Un po' bohémien, un po' poeta maledetto dai costumi libertini e un po' aristocratico ammantato di fascino decadente. Pigramente schiavo degli hobbies che scandiscono le sue giornate ed al tempo stesso aspramente critico nei confronti dell'ipocrisia del suo ceto social
Una figura che descrivi in modo così vivido da permettere al lettore di immaginarla facilmente, e che, seppur originalissima, richiama in qualche modo il corrispettivo originale.
Tutto quello che esce dalla bocca di Levi lascia intendere un concreto lavoro di comprensione del personaggio (che, come dicevo, seppur in altre vesti, si avvicina in qualche modo a quello di Isayama) e un'ottima capacità di riuscire a muoverne i fili in un universo alternativo, senza snaturarlo ma, anzi, arricchendolo di dettagli che mai fanno storcere il naso.
Permettimi anche la parte becera di questa analisi; fa indubbiamente sesso questo Levi. Lascivo, ambiguo e irraggiungibile. 
2) Eren.
Qui davvero devo rinnovarti i complimenti.
Eren è un personaggio che a me piace molto -opinione a quanto pare diventata di recente impopolarissima- perché esula un po' dal prototipo del protagonista classico ed è terribilmente sfaccettato.
Di solito, in molte storie, Eren viene colorato da una sola delle mille sfumature che lo contraddistinguono, con il pietoso risultato di ottenere un personaggio che salta con nochalance dal ruolo di un cucciolo di Labrador totalmente assoggettato alle voglie di un partner più esperto (dal quale subisce la qualunque) a quello di stronzetto stile quaterback di telefilm americano di infimo livello che schiaffa la testa dei secchioni nel water.
Eren fa tenerezza, spesso, indubbiamente, ma è anche cinico, ostinato, orgoglioso, testardo, isterico, antipatico e presuntuoso. 
È umano. Ha zone di luce e zone d'ombra, entrambe possono piacere o meno, fatto sta che nessuno di noi può prevedere con sicurezza come affronterebbe una relazione, essendo anche un disastro emotivo. Trovo che invece tu lo abbia maneggiato con molta cura, permettendo al suo lato un po' ingenuo e cerbiattesco di dipanarsi, in futuro e all'occorrenza, per magari lasciar intravedere lo spiraglio della tenacia e della ferrea determinazione che fanno parte di lui.
Non vedo l'ora di leggere ulteriori interazioni tra i due.
3) La lunghezza del capitolo.
Non so se sia stato voluto o frutto del caso, ma fa un altro effetto leggere "così". Riempie di soddisfazione. Già il crudele destino che accomuna i lettori di fanfiction ruota intorno all'attesa perenne. Essere ripagati dello sforzo con una mole simile è molto più corretto; quando ho visto che la storia mi intrigava, era ben scritta, lasciava presagire situazioni stimolanti ed ho controllato che mano mano che bevevo e tracannavo parole il cursore rimaneva alto ho esultato internamente. Che. Meraviglia.
Attendo il seguito con la consueta ansia di cui sopra.
Bravissima!!
 
(Recensione modificata il 08/07/2018 - 03:24 pm)

Recensore Veterano
30/06/18, ore 18:16
Cap. 1:

Ciao carissima!

Ho letto, anzi forse sarebbe meglio dire "divorato", questo primo capitolo stamane, appena sveglia, prima di mettermi sotto a studiare e, inutile, dirlo, sono rimasta folgorata come mio solito. La tua capacità di scrivere è qualcosa di meraviglioso, mi fai proprio sognare: hai una capacità di rendere le immagini vivide e cariche di un'atmosfera così vibrante e intensa, che rimango senza fiato ogni singola volta. L'ho riletta oggi pomeriggio perché avevo bisogno di rivivere le medesime emozioni di questa mattina per poter recensire (ma anche perché mi sono follemente innamorata della storia e avevo bisogno di rileggerla ancora).

Prima di far partire il solito flusso di coscienza (altresì detto recensione), lascia che ti dica questa cosa: ritengo che l'ambientazione che tu abbia scelto per questa ff, sia il tuo cavallo di battaglia. Questo è il tuo campo. Sin dalla prima tua storia che ho letto, ho sempre cercato di trovare un modo, un termine per definire il tuo stile di scrittura; oggi, leggendo questa storia, ambientata in questa Victorian Age, con tutto questo sfarzo e questa nobiltà, ho trovato la mia risposta. Come sottolinei nelle note, è molto presente, durante tutto lo scritto, la presenza di elementi che richiamano allo stile di Oscar Wilde o alle tematiche tipiche di Leopardi o D'Annunzio (sugli altri autori, purtroppo, non ho colto i riferimenti, non avendoli studiati o non conoscendoli abbastanza). Ed è stato lì che ho capito: hai uno stile di scrittura che richiama all'Estetismo, a tutto quel modo magico, affascinante e misterioso dell'Ottocento e io non ho potuto non innamorarmi alla follia del tuo modo di scrivere. Hai quello stile carico di poesia e di immagini vivide che io AMO con tutta me stessa. E qui, dove la storia si ambienta in un contesto storico così azzeccato per il tuo stile così meraviglioso e potente, io non posso fare a meno di tremare.

Detto questo...inoltriamoci più dentro alla storia. Ah, ti avviso come sempre che probabilmente sarà molto confusa come recensione ma abbi pazienza: di fronte a tale meraviglia, è difficile riuscire a riordinare i pensieri
Prima di parlare dei nostri due protagonisti, devo dire due cosine sui personaggi secondari: innanzitutto, Farlan e Isabel. Cazzo sì. Li amo tantissimo e sono troppo felice tu li abbia inseriti, anche solo per fare da sfondo. Ma amo ancor di più che tu abbia scelto di renderli i genitori (adottivi) di Eren: ho sempre creduto che Isabel fosse imparentata in qualche modo con Eren, visto che sono UGUALI e hanno gli stessi occhi, e il fatto che tu abbia reso possibile questa "parentela" in questa storia mi fa salire la voglia di urlare che manco ti immagini. In secondo luogo, Hanji. AMO QUELLA DONNA. La amo, è un personaggio al di fuori degli schemi pure qui, ma è una queen. E ho come la netta impressione che sia anche lei un po'...libertina come Levi. O comunque è una delle poche persone con cui Levi ha piacere a parlare, in quanto è diversa e spicca. Non vedo l'ora di vederla ancora in azione nei prossimi capitoli. (Erwin e le sue sopracciglia non potevano ovviamente mancare: pure sposato con Hanji poi...ADORO).

Ed ora...passiamo ai nostri due cari protagonisti.
Amo come tu sia riuscita a caratterizzarli, amo come, pur avendoli tolti dal contesto canon in cui simao abituati a vederli, siano perfettamente IC. E' come se fossi riuscita a catturare a pieno la loro essenza, riuscendo ad estrapolarla dall'ambientazione canon e trasportarla in un mondo molto meno apocalittico e drammatico, ma molto più sofisticato e controverso e perverso, oserei dire.
Levi ha quel suo fascino di uomo vissuto, freddo, crudele che lo caratterizza, con quell'aura tenebrosa, misteriosa e affascinante che lo circonda sempre e che lo rende sensuale, seducente e accattivante. E' profondamente annoiato, gli sta stretto il contesto in cui gli tocca vivere, circondato da quella che sembra essere un'eterna mascherata, dove l'importante è apparire, far parlare bene di sé, avere prestigio, un mondo falso e costruito. Tormentato da un passato dove ha sofferto poiché schiavo di queste convinzioni, adesso sembra aver trovato la giusta via d'uscita da quel tunnel di falsità e di finzione, pagando il prezzo di venir malvisto dall'alta società, quella stessa alta società che, al fondo, lui stesso disprezza a sua volta. Mi viene da paragonarlo ad un artista romantico...questo sprezzo per la società, il desiderio di liberarsi dai costrutti sociali opprimenti e che minano la libertà dell'individuo. Ma forse qua ho fatto un passo di troppo io e ci vedo un qualcosa che non c'è. Chissà se è consapevole di ciò che si pensa di lui...ma è probabile che già lo sappia e che gli importi anche poco. Del resto, lui sta vivendo la sua vita conscio di essere intrappolato in un mondo artefatto e costruito, mondo a cui cerca di sfuggire in tutti i modi possibili, mentre le persone che lo circondano portano avanti la loro mascherata. E' un personaggio contorto, complesso e misterioso. Sembra averne viste un po' di tutte i colori (esattamente come nella serie originale...parallelismo voluto o è la mia mente che è andata troppo oltre anche qui?). Eppure nel momento in cui Eren piomba casualmente nella sua vita, mi sembra quasi di vedere i suoi schemi perfetti, costruiti con anni e anni di esperienza, iniziare a vacillare. 

E parliamo un po' di Eren, questa patatina dolcissima con questi due occhioni meravigliosi...lascia che ti dica che ogni volta che li descrivevi volevo piangere. Amo alla follia gli occhi di Eren, sono meravigliosi: due smeraldi brillanti con meravigliose scaglie di zaffiro al suo interno.
E' giovane, è in una fase critica della sua vita, la fase della crescita, dove si cominciano a fare certe esperienze, dove pian piano si comincia a entrare nel mondo degli adulti. Eppure, nonostante stia maturando, stia sbocciando come un fiore, è come se fosse stato catapultato troppo presto in un mondo che, fondamentalmente, non gli appartiene. A differenza di Levi, che in tutto quello sfarzo e quella ricchezza, ci è nato, lui ci è stato portato, ci è stato buttato dentro con prepotenza. Da quel che ho capito, prima di andare a vivere coi Church, ha vissuto in una condizione precaria, una vita di stenti, colma di abusi...ma per lo meno, una vita libera. Adesso invece è imprigionato in un mondo che non sente suo, che non gli appartiene. E' come se fosse giunto alla stessa conclusione e consapelovezza di Levi, ma vi fosse arrivato prima. Eppure gli manca quel qualcosa in più, quel salto da compiere per poter essere veramente libero. E quel salto in più, quella guida necessaria per maturare, l'ha trovata in Levi (scelta tremenda Eren ahahah). E' testardo, impulsivo, dolce, innocente...quale preda migliore per il nostro bel tenebroso Levi? 
E' così tanto ammaliato da lui, dalla sua aria vissuta, dal suo fascino etereo e da quel senso di libertà che lo caratterizza, che forse manco si rende conto di essere diventato un po' il suo giocattolino. Insomma, gli chiede di diventare una sorta di domestico che gli fa le pulizie...a Eren, il figlio del Barone Church, un ragazzino nobile, dell'alta società. Ma forse, sotto sotto, era quello che voleva...visto e considerato il suo essere incline all'umiliazione e ricavarne una sorta di piacere.

Sono due personaggi incredibilmente complessi, pur essendo Eren molto più semplice da comprendere, ma sono entrambi incredibilmente interessanti...e forse entrambi molto più profondi di quello che appaiono.
Sono molto curiosa di vedere come, nei prossimi capitoli, si evolverà questa loro relazione mentore/allievo (che per altro hanno anche nella serie originale, altro parallelismo), fin dove si spingeranno le loro psicologie malate e perverse (sì Eren, pure la tua).
Ma poi quest'atmosfera ricca di sfarzo, voluttuosa, ricca della Victorian Age, rende il tutto ancor più accattivante e seducente. Crea un mondo accattivante, per quanto si percepisca quanto sia costruito il tutto. Ricorda moltissimo The Picture of Dorian Gray: c'è questa ostentata opulenza, questo mettersi in mostra, il voler apparire...epppure al tempo stesso si percepisce un qualcosa di oscuro e di perverso sempre in agguato, quasi a ricordare che dietro tutta quella magnificenza e perfezione, si nasconde un mondo marcio e imperfetto. Un mondo in cui si muovono due personaggi che hanno lo stesso desiderio di libertà ma dove uno è ancora ignaro di quanto il mondo che lo circonda sia marcio, che è ancora molto innocente, mentre l'altro è consapevole di tutto ciò e cerca in tutti i modi di distaccarvisi il più possibile.
Inutile dire che fiinirà subito nelle storie preferite (per non dire nelle AMATE alla follia) e non vedo l'ora di vedere che cosa hai in serbo per i prossimi capitoli. Te lo ripeto perché ti fa sempre bene sentirtelo dire e perché è giusto ricordartelo: questa storia si prospetta eccezionale come sempre e tu sei veramente un'autrice fantastica e io sono sempre felice di leggere ogni tuo scritto. 

Sicuramente mi sono dimenticata qualcosa, ma non riesco a farmi venire in mente nulla. Oh beh...al massimo te lo dirò su Twitter.
Ti mando un salutone enorme e un bacione grandissimo. Aspetterò con pazienza il prossimo capitolo. Ancora una volta, sei fantastica e ti auguro un grossissimo in bocca al lupo per l'orale...non sacrificare lo studio per gli Ereri (anche se sono molto irresistibili) ;P

Rebycloud97

PS: l'ultimo dialogo sull'Orchidea...mi sono tremate le viscere, ok? Semplicemente meraviglioso e intenso. Sei magica...magica.