Recensioni per
Coincidenze mancate
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/10/19, ore 00:13

Carissima Cosa, Lishyss, Mossyss, Riccys,
insomma, Cosa!
Ho adorato enormemente questa shot e uno dei motivi principali è l'alternarsi tra passato e presente che, poeticamente, hai reso cambiando tempi verbali, il che ha creato non solo un ritmo musicale meraviglioso, ma la leggerezza che serve ai ricordi e la durezza nel presente; e la paura di non riuscire a compiere fino in fondo il proprio lavoro, su qualcuno di cui nessuno vuole occuparsi... nessuno a parte Sigyn.
La storia si basa sul concetto di crocerossina e soldato di guerra ferito in battaglia, ma credimi mia cara Cosa, potevi cadere nel cliché più bischero, e invece hai strutturato il tutto con una delicatezza disarmante perché, dopotutto, Loki è il dio degli inganni, non un soldato qualunque e Sigyn è la dea della fedeltà, che non si occupa di lui solo perché è Loki, ma anche perché è la sua missione. E la determinazione di Sigyn non è solo realistica, ma dannatamente umana.

La differenza, poi, tra il Loki del passato decisamente più scanzonato e con addosso il peso di una ferita lieve, ma che ne fa la sua scusa per portarsi Sigyn ovunque voglia. Ed è bellissimo e struggente allo stesso tempo, come nel passato i sorrisi e le guance rosse siano così semplici da palesare e invece quanto sia più semplice provare dolore e tristezza, nel futuro. Dove le ferite sono diverse, dopo l'ultima non è solo nel corpo ma anche nell'anima, nel cuore. Di entrambi. In passato sembra che il destino si sia messo d'impegno nel dividerli, quando lei sale la collina e non lo trova... o quando lui la vede con l'altro, che lei non vuole. Le coincidenze mancate, distrutte da tempistiche infami e crudeli, che però non scalfiscono il destino di dopo. È di nuovo una ferita ad unirli. È di nuovo il dolore di ferite che vanno lenite, a lasciare che si incontrino di nuovo. E, ricordi i colori che vedo quando ti leggo? Ecco... nel passato oro e verde vanno a braccetto. Sono luminosi come i loro sorrisi e i loro propositi. Nel futuro sono gli stessi colori, più cupi e contaminati da ombre e oscure terre, ma non per questo meno vividi.
Loki non è più il ragazzo scanzonato, lei non è più l'allieva che era. Sono due adulti, che hanno trovato forse un loro percorso, o che lo cercano e quel finale, che non ci racconta il dopo, brilla di una speranza, perché lui varca la soglia, ma chi ci dice che decida di proseguire il cammino? Chi ci dice che non si volterà e cercherà di sanare quelle coincidenze mancate ♥?

Cara cosa, se ci sono delle storie che amo, sono quelle con dei finali aperti decisamente gestiti bene, che riempiono il cuore e danno speranza. Quei finali che lo scritto, il marionettista, decide di lasciare alla libera interpretazione del lettore. Ecco, io ho visto tornare quei sorrisi, e la voglia di riprovare a non smorzarli mai più, ma questo potranno farlo solo insieme.
Una shot bellissima, che è un'altalena di emozioni, che racconta la felicità trovata in una ferita e quella persa per lo stesso motivo, ma mai davvero perduta. Complimenti mia cara Cosa, mi hai toccato il cuore, ancora una volta e, come sempre, mi fai innamorare di loro e del tuo modo di presentarmeli ♥
Daje forte, co'! E non te ferma' o so' botte ♥
Un abbraccio,
Miry, quella burina che manco è de Roma, ma che viene dalla provincia... sigh

Recensore Junior
13/09/19, ore 09:24

Ciao mia cara!
Scusa per il lungo tempo che ho impiegato per passare a leggere e recensire, ma purtroppo questa settimana non ho avuto internet in casa e sono riusciti a sistemare il guasto solamente ieri -.-
Come storia mi è piaciuta davvero molto. E’ scritta veramente bene, si vede che hai una grande passione per la scrittura e scegli con cura le parole da inserire all’interno delle frasi. Ho adorato soprattutto le descrizioni dei particolari, come delle fiammelle nei candelabri o i stracci a terra: sono tutti piccoli particolari, ma che danno al letto proprio l’impressione di trovarsi lì e poter vedere la scena attraverso i propri occhi.
Unica nota un po’ stonata che ho riscontrato è che, almeno io, ho faticato un po’ a capire che alcuni spezzoni di storia erano ambientate nel presente ed altri erano dei flash back che raccontavano come in precedenza si erano incontrati e ‘avvicinati’ Sigyn e Loki. Io magari, oltre che dividerli come hai fatto tu, li avrei scritti in modo diverso, come ad esempio usando il corsivo per i ricordi, così da differenziarli ancora di più. Ovviamente non penso che questo sia un errore ed anzi, forse sono proprio io che sono piuttosto rinco dopo una lunga settimana di lavoro e sono un po’ più tarda a comprendere XD
Tranne questo piccolo appunto, durante la lettura non ho trovato errori di battitura o grammaticali. La narrazione procede bene, senza intoppi. Anche la punteggiatura la trovo posizionata nei punti giusti, cosa che ultimamente sembra un optional con tante autrici.
Sì, purtroppo alla fine non vi è il tanto agognato ‘happy ending’, ma apprezzato molto questa scelta. Sarebbe stato un finale troppo OOC e avrebbe rovinato tutta la drammaticità della situazione.
Quindi, in fine, non posso che farti i complimenti. Sei davvero molto brava nello scrivere e si vede tutto l’impegno che ci metti. Continua così!
Alla prossima,
Sharpey


(Questa recensione partecipa all’iniziativa ‘10.000 recensioni in un anno’ indetta dal ‘Giardino di EFP)

Recensore Master
17/02/19, ore 15:04

Ciao, cara!
Scusami l'immenso ritardo, ma questi giorni per me sono stati davvero pesanti.
Passando alla recensione, io adoro Loki e Sigyn e leggendo qualcosa sulla mitologia nordica, sono rimasta perplessa di come il dio degli inganni si fosse sposato, ma io li adoro lo stesso.
Mi piace come ogni volta riesci a caratterizzarli al meglio e il finale mi ha lasciato con l'amaro in bocca, ma è perfetto per il tipo di rapporto che hanno i due protagonisti.
Ci fai capire che in fondo i due si possono rincontrare.
Complimenti e alla prossima :)
Scusami per la recensione un po' banale.

Recensore Master
28/12/18, ore 19:05

Recensione premio del contest "Villains against Heroes" indetto da missredlights sul forum di EFP

Ho scelto questo titolo attirata dal titolo e dal fatto che sia tale e quale al nostro contest. Le coincidenze, quello che sarebbe potuto succedere se si fosse arrivati un istante prima o dopo, se si fosse fatto una determinata cosa oppure no. Le coincidenze fanno parte della nostra vita e tu l'hai scritto benissimo in questo racconto, evidenziandolo in tre punti principali: quando Loki va via senza avvertire Sigyn e Sigyn pensa che sia venuto; quando lui va a cercarla a casa e la trova con un altro, non sentendo quello che lei ha detto o visto quello che ha fatto. Per ultimo quando lo lascia andare solo, aiutandolo a fuggire. Ci sono tantissimi sé, tantissimi finali o futuri che potevano esserci.
I personaggi, l'ambientazione, ogni cosa è assolutamente perfetto. Adesso voglio un continuo di questa storia!
A presto
missredlights

Recensore Master
19/11/18, ore 17:55

Ogni tua nuova storia su Loki è una sorpresa. È come se tu declinassi la stessa storia nel Multiverso e, per quando Loki e Sigyn siano sempre loro, vivono un'infinità di vite diverse. Eternamente destinati a incontrarsi e amarsi.
Ammetto che davanti alle tue storie dimentico il canon e poco me ne importa! Ogni volta mi appassiono alla nuova storia d'amore di questi due, e ogni volta mi confermi la tua bravura.
Se proprio proprio dovessi trovare qualcosa da ridire, sarebbe in questa frase: "I raggi del sole, pian piano, scaldarono l’erba umida, sciolsero la rugiada sui fili d’erba e sui fiordalisi." -> erba umnida, fili d'erba. A meno che non sia una ripetizione voluta, sostituirei il primo con "terra umida".
Sono indecisa se contiuare con le tue OS, che comunque non sono ancora molte, o se avventurarmi nelle tue long. Per esperienza so che è molto diverso gestire racconti brevi e racconti a capitoli, ma sono sicura che ti riesca bene anche quello, quindi non mi resta che dirti alla prossima volta! ^^

Recensore Master
14/10/18, ore 21:01

Ciao! Eccomi qui per procedere con la lettura delle tue opere nel profilo: ora che mi sono messa in pari, mi sembra giusto scrutare qui e là, e ti ringrazio d'avermi risposto subito, così da permettermi di leggere oggi questa tua vecchia opera. Hai detto fandom Thor, hai detto H/C, parto già alla grande ancora prima di lettere il titolo. ^ ^ So di essere in buone mani, quando si tratta di Loki: memore delle altre tue storie lette, non vedo l'ora di buttarmi a pesce su questa!
Già l'inizio promette molto bene, viva l'ironia: momento duro, guerra in atto, feriti e difficoltà: un ferito ha bisogno di lei, un ferito di cui nessuno vuole o osa occuparsi. Già questo la dice lunga su che concetto c'è del protagonista nelle menti della gente.
Il tutto cambia subito, andando dalla parte dei vincitori, dove tutti festeggiano e lodano il principe erede di Odino, vittorioso e ubriaco di lodi e di alcool. C'è chi ha reso possibile la vittoria con una spettacolare magia, che è rimasto ferito ma di cui sembra nessuno avere a cuore, o fare caso, alla salute di quest'ultimo. Quanta tristezza mi viene a pensare che nessuno è venuto a far visita a Loki, nonostante la tremenda ferita riportata ed il valore in battaglia.
C'è solo lei, Sigyn, a badare a lui. Figuriamoci poi, quando arriva Fandral solo a controllare le reali condizioni del dio, fregandosene del resto. Mannaggia quanta voglia di mandarlo aff... mi viene, soltanto la ragazza bada a lui sul serio.
Il passato e il presente si mischiano, parte per parte, nella vecchia battaglia e l'incontro meraviglioso poco dopo, fino ad arrivare ad un momento molto più in là in cui Sigyn rincontra Loki, che sta combattendo con la morte (o forse non più...). L'angoscia continua a salire, mentre si scopre Sigyn non poterlo rivedere, e nel mentre rifarsi una vita, come è giusto che sia. Lo lascerà andare, senza rimpiangere il passato, i giorni che furono, l'amore che sarebbe potuto essere. Come lui con lei.
Amara, triste, davvero struggente a tratti, adorato tutto questo H/C! Hai fatto davvero bene a consigliarmi, e ti ringrazio. :)
La scelta vincente di questa storia è stata quella di alternare due momenti lontani tra loro, facendo evolvere i ricordi e dimostrando piano piano come sono andate le cose, unendole al presente e ad un momento difficile.
Quanta delicatezza, serietà, emozione c'è in questa storia; è diversa rispetto a ciò che sono abituata a leggere di te, perché almeno qui si comprendono appieno i sentimenti dei protagonisti ^ ^ (Se penso alla tua long e a quanta ironia, quante bugie ci sono, questa in confronto sembra un latte, miele e biscotti: mi piace, mi piace davvero appunto perché mostri questo altro lato della tua scrittura, quello un poco più emotivo ed intensamente sincero.
Mi auguro di poter continuare presto a leggere qualcos'altro, alla prossima e buon lavoro! :3

Recensore Master
24/09/18, ore 07:35

Allora allora, vediamo un po’ di recensire anche questa… l’ho letta perché ne abbiamo parlato, ma in realtà,,, probabilmente l’avrei letta comunque. Secondo il mio personale schemino delle recensioni, sto giro toccava o a questa o a “Solo una promessa, fratello”…e quindi mi sono anche evitata la fatica di scegliere e ho già pronta la storia da recensire per il prossimo scambio xd. Va bene, la smetto, giuro e passo a recensire.
Dunque, dunque, devo confessare che la prima volta che l’ho letta, essendo l’ora che era, mi si è un po’ intrecciato il cervello e non avevo molto inteso come fosse finita. Rileggendola con più calma e a mente più fresca, ho avuto modo di cogliere molti dettagli e di mettere le scene nel giusto ordine. Dunque: guerra in corso, Thor e Loki combattono nello stesso schieramento, grazie ad un trucco di Loki, Thor riesce a vincere la battaglia in quel luogo dal nome impronunciabile che inizia con N xd, ma un soldato nemico riesce a ferire il dio degli inganni che deve essere medicato. Sigyn accorre a fare il suo dovere ed è così che i due si conoscono e che, per entrambi, scatta la scintilla. Ma sono trattenuti dai loro preconcetti e dai loro doveri. Finché un giorno, Loki trova il coraggio di chiederle di passare del tempo con lui e riesce a sbloccare una situazione che faceva, evidentemente, stare male entrambi. Escono, vanno a fare una passeggiata e non ci sono più i loro ruoli, ma soltanto loro due e il desiderio di stare insieme che culmina in un bacio cercato da entrambi e che è stato agevolato dal fatto che entrambi si sono voltati reciprocamente verso l’altro nello stesso momento. Ma questa è la loro ultima coincidenza fortunata, perché poi lui deve ripartire per un’altra campagna ed è costretto a mancare la promessa che aveva fatto a Sigyn e a non presentarsi all’incontro che lui stesso aveva fissato. Non saprà mai che neanche lei aveva potuto presentarsi, in questo il Fato aveva voluto aiutarli di nuovo e forse la cosa migliore sarebbe stata che entrambi avessero dimenticato l’appuntamento, così non avrebbero avuto dubbi l’uno sull’altra. Anche se i dubbi di Sigyn a quanto ho capito durano poco, perché poi lei scopre il motivo per cui Loki non si è fatto vivo e, in un certo senso, si mette il cuore in pace e può continuare a coltivare quell’amore… il che ci porta, inevitabilmente, alla seconda coincidenza mancata. Loki torna a cercare Sigyn e non la trova, di tutti i giorni in cui poteva andare all’ospedale, doveva beccare proprio il suo giorno libero (che per i medici, se non erro, è una volta al mese, quindi doppiamente sfiga). Poi sembra che le cose si aggiustino, riesce ad ottenere perfino il suo indirizzo… solo per avere una colossale fregatura e vederla con un altro. E peccato che non abbia il superudito, perché gli avrebbe evitato un malinteso grosso come una casa… in realtà Sigyn non ha intenzione di accettare la proposta di questo nuovo tizio e lo respinge. E si arriva alla terza coincidenza, quando Loki sta di nuovo male, sul punto di morire e Sigyn è di nuovo al suo capezzale, a prendersi cura di lui e a fare di tutto per salvargli la vita in nome di quell’amore che non ha mai smesso di provare, proprio come lui. Eppure, anche in quel momento, non riescono a confessarsi i reciproci sentimenti: terza coincidenza persa.. Poi Loki decide di scappare, nonostante le sue condizioni non siano ottimali ed eccoli perdere l’ultima coincidenza, l’ultima possibilità di stare insieme. Ma chissà, forse un giorno Loki tornerà indietro e la troverà ad aspettarlo. O forse no. I finali aperti mi lasciano sempre con la curiosità. Per fortuna ho troppo da fare e non posso permettermi di rimuginarci troppo xd.
Alla prossima
(Recensione modificata il 24/09/2018 - 07:38 am)

Recensore Master
13/09/18, ore 13:20

E anche questa OS è finita a sorpresa nelle ricordate :) Non mi aspettavo un testo così intenso, ma quando si tratta di Sigyn e Loki non posso aspettarmi divertente da te. Rispetto ad altri testi, ho notato molta più attenzione nell'alternare i momenti passati con quelli presenti. Le battaglie, le cure di una guatrice, il fascino di un principe ... questi sono gli elementi comuni di questi due momenti, ma in esse si respira un aria diversa. Se nel passato i due hanno potuto vivere dei bei momenti e far tesoro di quei ricordi, nell seconda entrambi sono profondamente cambiati; Loki si è ribellato a Odino, Sgyn ha assaggiato la delusione dell'amore e l'inganno del principe, fino all'ultimo non sappiamo se lei lo aiuterà nella sua fuga e ... quando li vediamo ai confini della città per un attimo anche noi abbiamo l'illusione che Loki possa girarsi, chiederle di seguirla, o che lei lo faccia di sua spontanea volontà. Invece nulla accade e questo finale malinconico è perfetto, considerando la costruzione dei vari personaggi <3 Quindi si... mi è piaciuta anche questa, basta ... è deciso; ti inserisco negli autori prefriti <3 Un saluto e alla prossima storia Elgas

Recensore Master
26/08/18, ore 17:47


Ciao.

Come promesso eccomi qui per lo scambio del Giardino.
Te lo scriverò ogni volta, ma davvero che te ne fai delle mie parole? O la fatina? Che se ne fa?

Sia quello che sia, preparati a leggere considerazioni che di sicuro ti sono già state fatte, perché non ho più la stessa quantità di tempo libero che avevo durante gli anni universitari, quindi arrivo sempre tardi e sempre per ultima.
Oh. L’intenzione c’è!
Se potessi dettare le recensioni al computer lo farei, risparmierei un bel po’ di tempo e sarei anche molto produttiva.

Onde evitare confusione prima analizzerò la parte ambientata nel passato e poi quella nel presente.
Passato, presente e futuro… l’idromassaggio andrà alla grande! Cit. 😂😂😂😂

Dunque…
Passato:
Nornheim. La battaglia si è conclusa ma tutto quello che ne consegue no.
I soldati che ne sono usciti illesi festeggiano e già pregustano il trionfale ritorno a casa, ma per quelli che sono stati feriti, non è ancora giunto il momento di smettere di lottare.
Però non sono da soli, accanto e intorno a loro delle figure silenziose e capaci offrono tutto il sostegno che possono; sono le guaritrici.

Fra di loro spicca Sigyn che pur essendo per la prima volta sul campo non si risparmia nemmeno per un attimo, nonostante il naturale sconvolgimento che deve provare. Vivere in mezzo al caos e alla morte non è una cosa facile, basta un nonnulla per scoraggiarsi e fallire, ma lei tiene duro e sa che dovrà farlo finché l’ultimo soldato non sarà strappato alle grinfie della morte.
Incredibile a dirsi il suo ultimo paziente non è un giovane uomo qualunque.

È Loki, il secondogenito di Odino.
La forza degli Aesir è stata fondamentale per vincere la battaglia, ma da sola non sarebbe servita a niente se non fosse stata aiutata dalla scaltrezza che caratterizza il principe cadetto.
Ma si sa, un po’ di invidia c’è sempre e talvolta quest’ultima oscura i cuori delle persone, che così non riconoscono i meriti altrui.

Sigyn non la pensa così, per lei l’uso del seiðr non minimizza la vittoria, anzi con quel trucco, Loki è riuscito a salvare delle vite che magari, in uno scontro diretto, sarebbero state spezzate; non lo teme Sigyn perché nonostante la sua giovane età è saggia.

E ha la vista acuta, tant’è che nota subito la gravità della ferita al braccio.
L’immagine di lei china, intenta a curarlo e a medicarlo è davvero molto dolce (confesso di averci rivisto una mia scena, ma neanche lontanamente descritta così bene 😊😊😊😊) e anche Loki ne è rimasto affascinato, perché altrimenti le avrebbe chiesto di accompagnarlo fuori?

Perché lui è abituato ad ottenere ciò che vuole, verrebbe da dire, ma non è così, non in questo caso almeno.
Loki vuole trascorrere un po’ di tempo con quella giovane guaritrice gentile e spontanea, che non ha giudicato negativamente, quasi fosse un disonore, il suo operato.

L’erba su cui si sono distesi è apparsa sicuramente più mobida di una soffice coperta e la volta stellata è stata l’unica testimone silenziosa delle loro timide effusioni.
Ma la bolla di perfezione è presto infranta e Loki è costretto a partire, senza nemmeno il tempo di avvertirla.

Lui sa che la rivedrà e decide di andare a cercarla di persona, ma nulla l’aveva preparato alla scena cui è stato testimone.
Oh! Se solo si fosse fermato qualche istante in più, avrebbe scoperto che non era ciò che sembrava.
Il Dio degli Inganni, ingannato dalle sue stesse percezioni.

Com’è ironica la vita a volte!
Se avesse atteso, avrebbe saputo che Sigyn non l’aveva dimenticato… ma questa è la prima coincidenza mancata.

Presente:
Un’altra notte dopo una battaglia.
Stesso scenario di anni prima, dolore e sofferenza.
Sigyn dorme, ma non si riposa.
È cresciuta, adesso è lei che insegna ed è proprio la piccola Ingrid a svegliarla.
A fatica si alza e si reca dal ferito.

Una parte di lei se lo sentiva, ci scommetto, come si potrebbe altrimenti spiegare il suo sonno inquieto?
Bisogna riposare non appena se ne ha la possibilità, per essere in forza non appena viene richiesta la propria presenza e Sigyn lo sa bene, senza alcun dubbio. Eppure una parte di lei era all’erta, quasi sapesse che sarebbe stata chiamata a curare qualcuno che nessun altro voleva anche solo sfiorare.

Loki.
Creduto morto anni prima, poi riapparso su Midgard e riportato in catene su Asgard.
Avrebbe dovuto essere in prigione in quel momento, paradossalmente al sicuro, non ridotto in fin di vita su di un letto nell’ala del palazzo in cui era cresciuto.

Ha paura Sigyn. Non di lui, non l’ha avuta mai, ma di perderlo.

Non le importa se lui non si ricorda di lei, ma lei si ricorda di lui e farà tutto il possibile per ritardare il suo trapasso.
Lo cura, come aveva fatto in passato e non l’abbandona mai.

Non le importano i commenti di Fandral, di Sif o delle pettegole serve che di sicuro ciarlano alle sue spalle, lei è una guaritrice, ha fatto un voto e lo manterrà.

Thor le fa visita, le racconta ciò che è successo a Loki, ma Sigyn lo sapeva già, sapeva che in lui c’era ancora un qualcosa del vecchio Loki.

Non riposa un solo attimo e la sua costanza viene premiata, Loki finalmente apre gli occhi e disgraziatamente anche la bocca.

“Non dovevi lasciare che vivessi.” Parole dure, parole dure di un uomo davvero strano ma che esprimono tutto il risentimento che adesso alberga nel cuore di Loki, quasi non ci fosse più nessuna scintilla di innocenza in lui.

Sigyn si interroga se Loki si ricorda di lei e si autoconvince che non è così.
Se non fosse stata così stanca avrebbe ricordato l’abilità di Loki di memorizzare incantesimi e rune, così da poterli usare al momento più opportuno; con una memoria del genere, è praticamente impossibile che qualcosa gli sfugga.

Ma tace e non gli domanda nulla, sicura di essere stata dimenticata.

Lo aiuta nella fuga e vorrebbe fuggire con lui, ma non può, deve rimanere lì e dargli tutto il vantaggio possibile.
Sembrerà l’ennesima vittima dell’Ingannatore, ma a lei non importa, vorrebbe solamente che la notte non finisse mai.

Durante la veglia le ore di buio sembravano infinite, ora invece scorrono così veloci da far male, quasi una ferita aperta e profonda.

Si separano, un’altra volta, forse per sempre ed entrambi sentono sulla lingua l’aspro sapore del rimpianto, di qualcosa che sarebbe potuto essere, ma che invece non si è mai realizzato.

Credo che sia tutto.

Ho adorato le descrizioni delle notti, le hai dipinte davanti ai miei occhi, i miei complimenti.

Ho colto la chicca della scena tagliata dal primo Thor, mamma mia lì si poteva vedere l’affetto che legava i due fratelli prima di… beh… quello che sarebbe capitato di lì a pochi minuti.

A causa della mia scarsa conoscenza musicale, non sono riuscita a trovare i riferimenti alle canzoni che dicevi, ma provvederò ad ascoltarle non appena ne avrò l’occasione.

Ti ringrazio per le emozioni che mi fai provare, mai banali e sempre profonde.

Adesso vado a scrivere di una luna di miele, ma ci tenevo a scriverti queste poche righe.

Ciao.
Ragdoll_Cat

Recensore Master
13/08/18, ore 15:32

Ogni promessa è debito, ed eccomi finalmente qua :)
Questa recensione è tra le più sofferte che abbia mai scritto, considerando che una volta l'ho persa (grazie, EFP) e una volta ho eliminato gli appunti per sbaglio (e qui ringrazio il mio "genio"), ma la storia mi è piaciuta troppo per farmi vincere dalla tecnologia poco collaborativa.

Premesse inutili a parte, veniamo a noi.
Ovviamente, ho adorato il contesto guerresco e il leitmotiv della crocerossina e del soldato ferito è gestito ottimamente; ho amato ogni singolo riferimento De André, oltre alla ripresa di Hemingway. Anche la struttura, con passato e presente si intervallano impeccabilmente, non annoia mai e dà modo di mettere a confronto le emozioni e le riflessioni di Sigyn, i suoi dubbi e l'immutato istinto protettivo nei confronti di Loki.
L'introduzione catapulta immediatamente nella storia, con quel sonno di Sigyn interrotto e l'impellenza dettata da una chiamata notturna. Ammiro moltissimo la tua capacità descrittiva: con pochi, semplici tratti hai dipinto lei, l'ambiente, il contesto appena accennato ma vivido e la sensazione d'urgenza che pervade la scena.
Poi, il raccordo col flashback tramite il braccio e lacicatrice, in una continuità fluida e non forzata che rievoca Nornheim e battaglie lontane. E Loki, un Loki più giovane, più spigliato e meno rancoroso, forse più sereno pur nell'ebbrezza delle battaglie, almeno agli altrettanto giovani occhi di Sigyn. Un Loki che non si fa problemi a sedurla, in una decisione spensierata e senza troppe pretese dettata un po' dalla situazione, un po' da quella intesa trovata in così poco tempo, un po' dall'euforia della vittoria.

Il notturno è descritto magnificamente, con una semplicità e un'icasticità da manuale, rimanendo delicato e immerso in un'atmosfera soffusa, in netto contrasto con quella cruda e disperata del presente, in cui Loki sta morendo inerme di fronte agli occhi della persona, l'unica, che lo ama e che forse ama anche lui, nonostante la delusione che attanaglia entrambi.
Ottima la gestione del classico espediente "nel posto giusto al momento sbagliato", che getta luce sul perché i due non si siano mai cercati dopo tutto quel tempo.
Ho apprezzato particolarmente la resa di Loki nell'ultima parte, stavolta in tutto e per tutto il Loki che conosciamo, con il suo modo di fare disilluso, freddo e privo della spensieratezza che ha colpito Sigyn, ancora intrappolata nel ricordo del ragazzo che ha curato quel giorno.

Il finale, con la ripresa di quella seconda alba mancata e quel riferimento, correggimi se sbaglio, a Verranno a chiederti del nostro amore, è una stoccata dolceamara che chiude degnamente questo racconto.
E non scherzo dicendo che, finora, è quello che ho apprezzato di più tra tutti i tuoi che ho letto, ma sono sicura che riuscirai a smentirmi di nuovo :)
Bravissima come sempre <3
Un caro saluto e spero a presto,

-Light-

Recensore Veterano
25/07/18, ore 22:51

Ciao eccomi per lasciarti la recensione, allora ti dico subito che il film Thor non l ho visto anche perché onestamente quel genere di film non sono tanto il mio forte, ma a parte questo veniamo alla recensione, devo confessare una cosa non sapevo che Loki fosse oltre che il figlio del Dio Odino anche il fratello di Thor, questa é stata una sorpresa, devo riconoscere ch3 non co osceno per niente i personaggi la storia mi é piaciuta sopra Tutto la scena di quando Loki e la traditrice che non ricordo il nome, beh hanno di siamo trascorso la notte insieme basandosi e pronunciando parole gentili, o mi sbaglio?Ma poi ahimè il dovere chiama e lui su richiesta del Fratello è stato costretto a lasciarla promettendole che si sarebbero rivisti all'alba ma non è andata così e la ragazza c è rimasta male o almeno mi è sembrato, che dire ancora ah si onestamente non riuscivo a collegare alcuni pezzi della storia mi spiego in uno Loki stava bene e parlava con lei come se niente fosse, poi però nel successivo il Dio degl'inganni era disteso immobile su un letto, e la sua gharitrice era li a canto non voleva lasciarlo.Per concludere beh la fine per me è stata triste si insomma lui torna al campo per cercarla ma quando la trova la vede che tiene le mani di un altro è quindi se ne va, prima che la gharitrice possa scostarsi e non stare co  questo nuovo personaggio. Insomma la storia mi è piaciuta scrittura facile e scorrevole brava continua così...A presto

Recensore Junior
24/07/18, ore 00:36

Eccomi qui per la recensione dello scambio!
In ritardo esagerato, me ne rendo conto, ma sai che arrivo sempre e spero che mi perdonerai!
Siccome con i nostri scambi – e non solo grazie a questi – conto di riuscire a leggere tutte le tue storie, sono passata a leggere questa one-shot anche influenzata dalla descrizione. Devi sapere che Thor: The Dark World è, fra i film della trilogia di Thor, quello che mi ha più colpita per l’ambientazione, perché si può osservare ancora meglio l’essenza contraddittoria e complessa di Loki. Perciò non ho potuto fare a meno di leggere la tua “Coincidenze mancate” nonostante sia, come hai segnalato nelle note finali, ambientata a seguito di un’altra storia a capitoli. Recupererò anche quella, ma nel frattempo sono riuscita a leggere e ad apprezzare senza problemi anche questo racconto.
Parlo per prima cosa, come faccio quasi sempre, dello stile. Sai già che mi piace molto come scrivi: fai risultare la lettura scorrevole e accompagni il lettore anche in racconti non troppo brevi senza mai annoiarlo. È una cosa che reputo importantissima, da persona prolissa: quando scrivo le mie mattonate di un numero esagerato di pagine temo sempre per la sanità del lettore che legge. Nel tuo caso non ci si deve nemmeno porre il problema. Non ci sono errori, il testo è pulito e ti rinnovo i miei complimenti per la tua abilità nel saper scegliere le parole, che rende molto evocativo il tuo modo di scrivere. È una costante che noto in tutti i tuoi racconti da quando ho iniziato a leggerli ed è una sorta di tua firma davvero piacevole da ritrovare ogni volta.
Hai intessuto bene passato e presente. Gli spezzoni che hai scelto di raccontare sono esattamente ciò che serve a comprendere i fatti accaduti e mi è piaciuto essermi potuta immergere completamente in un avvenimento passato, a ciascuno dei quali hai dedicato un paragrafo, con sensazioni e dialoghi ben precisi, piuttosto che con un riassunto striminzito di un paio di righe.
Per commentare le vicende parto dal personaggio di Sigyn, che ho trovato molto interessante anche in questo ruolo ancora diverso da quelli in cui l’ho letta, sempre nelle tue storie. Anticipo che pur essendo tremendamente affascinata dalla mitologia non sono troppo ferrata, a maggior ragione in quella norrena. Diciamo però che avendo letto diverse storie con l’aggiunta del personaggio di Sigyn e dalle mie pallide conoscenze in materia credo di aver raccolto abbastanza informazioni per confermarti che il ruolo che le hai assegnato si adatta molto bene a lei. La guaritrice risoluta, che non abbandona un paziente nemmeno quando nessuno lo vuole assistere, guidata da una volontà di ferro e dal giuramento di aiutare, o almeno tentare di farlo, chiunque necessiti il suo supporto. Sigyn non è la classica infermierina, è una donna molto forte e che svolge un lavoro talvolta ingrato, che la costringe a prendersi cura dell’uomo di cui si è innamorata mentre versa in terribili condizioni.
Da qui passiamo alla sua relazione con Loki, più amara. Fatta di occasioni mancate, di doveri che li tengono separati e di coincidenze dolorose, come ad esempio il colloquio tra Sigyn e l’uomo di lei innamorato, che spinge il dio dell’inganno a desistere dal raggiungerla quando finalmente potrebbe. Che dire? Un po’ di sano angst ogni tanto ci vuole e in questo contesto, lasciamelo dire, aveva il suo perché. Siccome credo ormai di essere masochista mi piacciono molto le situazioni in cui l’amore tra due personaggi sembra l’unica possibile risultante della loro vicinanza, ma non gli si dà la possibilità di coltivarlo. Perché lo sappiamo: Sigyn e Loki in altri universi, in altri tuoi racconti si sono innamorati, sono fatti per stare l’uno con l’altra nonostante le avversità; per questo la sensazione che hanno entrambi di aver perso qualcosa di importante non è più solo il presentimento di due persone con una grande infatuazione, ma una verità ben chiara al lettore.
Ho sperato che alla fine Loki si voltasse per chiamare a sé Sigyn. Mi piace pensare che lei lo avrebbe seguito senza esitare, ma in questo racconto non è stato così ed è un peccato, perché avrebbero potuto recuperare tutto il tempo perso in precedenza, quando le battaglie li hanno fatti incontrare soltanto per curare ferite e le coincidenze li hanno spinti lontani come due poli opposti.
Ti faccio davvero i miei complimenti per questa storia, amara ma anche dolce al punto giusto. Malinconica, ecco il termine adatto.
Alla prossima!

Recensore Master
17/07/18, ore 11:04

Ciao cara! Eccomi qui per lo scambio! Che dire? Stavolta ho beccato una storia senza happy ending, ma ho di nuovo avuto quella sensazione che esso non fosse scontato, anzi. Posso dire che le tue storie sono realistiche, le adoro. Poi l'amore - se così si può chiamare - sbocciato durante una guerra è una tematica che mi sta molto a cuore. Inutile dire che il tuo stile mi strega sempre di più. A presto.

Recensore Veterano
11/07/18, ore 18:55

Ciao, finalmente riesco a passare, scusa se ci ho messo così tanto.
Che posso dire? È la prima volta che leggo qualcosa di tuo (e ammetto che leggendo il tuo Nick ci ho messo un po’ a ricordare dove ti avevo già incontrato haha com’è piccolo il mondo.) ed è stata una lettura molto piacevole.
Ho notato che spesso una parte dei fan Marvel si distaccano molto dal fumetto e anche dalla mitologia - forse perché non la conoscono abbastanza -, ma nel tuo caso hai raccontato di Loki e Sigyn in modo perfetto.
Ammetto che mi stupisce trovare Sigyn in una storia qui, o meglio, è la prima volta che mi capita e ho apprezzato la scelta, dato che lei appare anche nei comics, pur non essendo molto considerata dal fandom.
Non vado pazza per l’abbinata paziente/guaritrice, MA, ha assolutamente senso nel modo in cui l’hai raccontata e, anzi, sei riuscita a farmi piacere una dinamica spesso ripresa qui su EFP.
Loki è descritto incredibilmente bene, voglio sottolineare la cosa perché, purtroppo, diverse volte mi è capitato di leggere alcune sue versioni piuttosto discutibili; mi è piaciuta molto la frase [Morirei da uomo libero] - nulla di nuovo? Forse, ma è incisiva e racchiude il carattere complesso e la determinazione di Loki.

Non ho notato particolari errori, sei brava con le descrizioni e si è dimostrata una lettura scorrevole e avvincente.
A presto!

 

Recensore Junior
10/07/18, ore 23:37

*compare all’improvviso*BUUUUUU!!
Credevi che non me ne sarei accorta? Credevi davvero di potermi nascondere qualcosa...? Eh no mia cara! 
prima o poi quando meno te lo aspetti emergo dall’oscurità e vengo fuori allo scoperto pronta ad attaccare!
Parlando di cose serie...
Riguardo questa piccola e tenerissima storia,a mio parere hai saputo ben gestire  l’alternanza  presente/passato,come i ricordi si mischiano nel presente senza confondersi.
Un’altra nota evidente durante la narrazione,è il mutamento,la crescita di entrambi i personaggi.Da una ragazza alle prime armi,timida e insicura,Sigyn diventa una donna esperta nel mestiere e determinata ad aiutare il prossimo.Sembrerà un dettaglio scontato ma non è così facile sapere gestire,due personaggi e non uno,in modo così fluido portando a galla pensieri e  sentimenti dei nostri amati personaggi  trascinando il lettore a provare le loro stesse emozioni.Quantomeno riuscire a far notare la differenza tra la Sigyn del passato e la Sigyn del presente idem per Loki.
Questa ulteriore versione penso sia una delle migliori raccontata(almeno da quel poco che ho letto fin ora,magari leggendo altro mi ricrederò!) e ho gradito la scelta di far raccontare la storia proprio dal suo punto di vista.
Forse il mio umore momentaneo avrà prevalso ma ritengo questa storia cosi romantica quanto profonda.Il modo in cui lei lo guarda,lo tocca,lo sfiora,se ne prende cura e prega che non si lasci andare o si preoccupa che non muoia solo,sono dettagli che parlano da se.
Non mi è dispiaciuto la presenza di altri personaggi anche se marginali,come Fandral,Thor e sopratutto Sif.Spero che un giorno parlerai un po’ di più anche di lei.
Mi è piaciuto molto anche la scelta del titolo che rimanda proprio a quell’incontro mai avvento tra loki e Sigyn per via un semplice ritardo,ah destino crudele!(o meglio,ah Fatina dell’ispirazione crudele!).
Se loki l’ha riconosciuta rimarrà sempre un quesito a cui noi poveri stolti lettori non avremo mai risposta ma io rimango nella speranza che l’abbia riconosciuta e che un giorno tornerà per lei e portarla via con se.Adoro i finali aperti e pieni di pathos!
Un profondo inchino per la nostra amata Fatina dell’Ispirazione
Un saluto e a presto!
Ps:ho visto che hai aggiornato,questa volta sarò più puntale...
Un bacio! 
(Recensione modificata il 10/07/2018 - 11:39 pm)
(Recensione modificata il 11/07/2018 - 12:17 am)

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