Recensioni per
Storia di una profonda amicizia
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/04/20, ore 23:30

Ho letto questo racconto tutto d'un fiato.
Ha suscitato in me una marea di emozioni.
Ho sentito con il cuore i suoi protagonisti e mi sono emozionata tantissimo.
Una splendida storia di amicizia, di distanze sociali, di ipocrisia, di amore, rispetto, meraviglia e purezza.
Tutto questo racchiuso in un piccolo racconto che è semplicemente straordinario.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti e grazie per le emozioni che mi hai dato.
Angelo e Federico non li dimenticherò.

Recensore Veterano
03/06/19, ore 02:20

Mi è piaciuto come hai evidenziato gli effetti del sistema su molte vite e come hai collegato tosse e irregolarità cardiaca alle emozioni dell'uomo.
Sono contento che il tuo stile sia migliorato così tanto da "Il gioco della vita": hai tolto le ripetizioni, reso più scorrevoli e brevi le frasi, nonché lasciato solo le informazioni che il lettore non può dedurre subito. Le descrizioni sono accurate e a modo tuo, creative, ma anche concise. Davvero un ottimo lavoro, potresti pubblicare con un pubblico vasto, secondo me. Unici errori trovati: "provare in tutti i modi di cercare" anziché "a cercare", "trovare racimolare" dove il verbo è ripetuto, "sue" e la virgola di "pomeriggio, e con l’uscita", che andrebbe dopo la congiunzione. In generale metti troppo spesso la virgola prima di "e". Si può usare per aumentare l'effetto sorpresa, ma per ogni cosa diventa un lieve ostacolo alla lettura.
Tratti di attualità e di vite a cui pochi prestano attenzione, facendo trasparire il tuo altruismo senza ostentarlo. Quando ho saputo della rinuncia al gelato ho sorriso anche io: beccati questa, mamma consumista!
Ovviamente la scena del rapimento da parte del padre è spregevole, ma mostra bene quanto di solito sia chi ha torto a ricevere approvazione.
Il finale è crudo e sicuramente avrei preferito un lieto fine, ma almeno mette in guardia dai complessi di giudizio che attanagliano le menti.

Recensore Master
28/05/19, ore 12:34

Ciao Alessandro. Molto bella questa storia,mi hai fatta emozionare e riflettere sulla condizione umana e di quanto misera possa essere nel cuore, nella mente, nella vita. La citazione di De André é perfetta e del tutto pertinente a questo racconto. L'amicizia pura fra un povero uomo emarginato e dimenticato dal mondo ed un bambino che deve realizzare il suo futuro è una parabola della vita che fa riflettere molto. Ho provato tristezza, malinconia,ho riflettuto sulla indifferenza e crudeltà della gente. Grazie delle emozioni provate e della sensibilità con cui hai scritto su tale argomento. Un saluto.
(Recensione modificata il 28/05/2019 - 12:35 pm)

Recensore Master
05/12/18, ore 19:35

♣ RECENSIONE PREMIO ♣

Ciao Ale, e finalmente eccomi qui a lasciarti la prima delle tre recensioni premio! Come ben sai, avevo letto e "recensito" questa storia circa un mese fa, ma per un fastidiosissimo inconveniente avevo perso la recensione e in questo tempo non avevo avuto più modo di riscriverla! Ma ora sono qui a porre rimedio ^^
Mentre scorrevo il tuo profilo, mi sono accorta che dopo questa storia hai pubblicato davvero tantissimo! Avrò l'imbarazzo della scelta per le altre recensioni premio XD
Ma ora mi concentro su questo tuo racconto.
MI ha profondamente commosso e coinvolto. Ho adorato tutto, dall'inizio alla fine.
Il personaggio di Angelo, il tuo senzatetto, mi ha fatto pensare a quel senzatetto che, nella mia "Figli di Nessuno", aveva incontrato Valentina quando era scappata di casa. Lo ricordi? Potrebbe essere lo steso, hanno na storia molto simile alle spalle!
Ecco, lo sapevo. Fin da quando ho letto del bambino, questo piccolo amico del senzatetto, ho sempre saputo che prima o poi sarebbero entrati in gioco i soliti preguidizi, le solite proibizioni dei genitori, che sarebbero entrati in gioco i classici stereotipi del mondo degli adulti. Quel piccoletto non è più stato libero di mostrare affetto sincero al suo amico, è stato allontanato da lui, anche se non faceva niente di male. Ma in fondo è normale così, è la realtà di tutti i giorni: se si vede un povero con un bambino per mano si pensa subito al peggio.
Claudio, il padre del bambino, è un dinosauro. Così come tutte le persone presenti attorno al bar, così concentrate a giudicare il senzatetto che non hanno notato cosa quel dinosauro stava facendo al figlio.
Il finale mi ha lasciato l'amaro n bocca: non è giusto che Angelo se ne sia andato così, senza nessuno che lo amasse. Però allo stesso tempo penso che dovesse andare così: almeno si è evitato processi, false accuse eccetera.
Penso che il bimbo, una volta cresciuto, non perdonerà mai il padre per quello che gli ha fatto. Per colpa sua ha perso un amico, non ha nemeno avuto l'occasione di salutarlo per l'ultima volta.
Questo tuo racconto mi ha emozionato e fatto riflettere, l'ho trovato molto attuale: questa è la storia di un uomo che è stato rovinato dalla società moderna, ed è stato talmente tagliato fuori da essa che non ha avuto la possibilità di redimersi quando avrebbe voluto. Ormai era uno scarto della società, nessuno gli avrebbe dato retta.
Forse a volte dovremmo pensare con la nostra testa e non con la testa della collettività, dei luoghi comuni, di ciò che è così perché è così e basta. Forse, se pensassimo di più autonomamente, capiremmo davvero quali sono le persone buone e quali quelle cattive, quali persone ci ingannano e quali no.
Ti ringrazio di cuore per aver scritto questa storia, capace di sfiorare le corde della mia anima e farmi entrare letteralmente nella vicenda narrata! E' un vero capolavoro, l'ho adorata! :3
Alla prosima e ancora tantssimi complimenti per lo splendido lavoro!!! ♥

(P.s: mi scuso per gli infiniti errori di battitura di questa recensione, ma sto scrivendo di fretta e non sono tornata indietro a correggere niente! Spero tu riesca comunque a decifrarla XD)

Recensore Master
06/08/18, ore 11:30

Ciao caro^^
Complimenti per questo meraviglioso racconto.
I tuoi personaggi parlano dritti al cuore del lettore, la triste vicenda del povero Angelo mi ha davvero commossa.
Purtroppo per la società è semplice scaricare colpe sui deboli, le minoranze e gli sfortunati, che ingiustamente vengono allontanati e abbandonati a se stessi, come nel caso del nostro protagonista.
Nonostante le enormi avversità però Angelo è riuscito a trovare uno sprazzo di luce nell'innocente generosità di un bambino. Un'amicizia sincera, alimentata da piccoli gesti che racchiudono una grande importanza.
Purtroppo il drammatico finale era inevitabile, ma il ricordo di Angelo è rimasto puro e intatto nel mente e nel cuore del giovane Federico, e ci lasci con la speranza che questo potrà renderlo un uomo migliore.
Hai dimostrato una grande sensibilità nel trattare temi così attuali e delicati. Ancora complimenti, bravissimo^^
Alla prossima! :)

Recensore Master
20/07/18, ore 11:17

Ciao Ale, finalmente sono riuscita a passare di qui ^^
Avevo già letto questa tua OS, ma non ero ancora stata al pc per poterla recensire.
Oh, è una storia molto toccante, commovente e dolce. Piena di sentimenti e di realismo.
Secondo me sei stato bravissimo a trattare il tema della situazione di un senzatetto, ma sei stato ancora più bravo a creare un rapporto dolcissimo tra lui e il suo piccolo amico!
Mi è piaciuto molto come hai contestualizzato il tutto, come hai descritto quel dinosauro del padre che lo picchiava e poi cercava di mettere Angelo nei guai per qualcosa che non ha fatto... che essere immondo finisce per denunciare un povero senzatetto che cercava di aiutare un bambino a tornare a casa?
Una storia vera, che potrebbe riguardare chiunque di noi o delle persone che conosciamo. Sei stato bravissimo, Ale, e ovviamente quando si tratta di introspezione, sei proprio nel tuo elemento.
Mi spiace che infine Angelo sia morto così, però sono certa che nel suo cuore ci fosse il ricordo di quel bimbo che è stato in grado, con la sua innocenza, di donargli un ultimo barlume di serenità.
Hai avuto una buonissima idea, davvero, complimentoni *-*
Alla prossima ♥

Recensore Master
14/07/18, ore 20:06

Ciao^^
Una narrazione molto triste, disillusa ma anche molto "sentita", che tocca le corde più sensibili dell'anima e spinge a riflettere sulle ingiustizie della nostra società.
Un uomo abbandonato a se stesso, dimenticato da tutti, ridotto a un'ombra di ciò che era, come uno scarto della società... c'è dolcezza nel suo rapporto col piccolo Federico, l'unico che in virtù della sua limpida innocenza riesce a vedere del buono in lui. E c'è amarezza nell'epilogo di questa vicenda, (purtroppo) talmente verosimile da sembrare una delle tante vite vissute da uomini come lui.
Tralasciando le riflessioni - più che legittime - che una narrazione del genere induce, e che forse non è il caso di esternare qui, ti faccio i miei più sinceri complimenti per aver gettato uno spiraglio di luce su tematiche così delicate e attuali.
Mi sono sinceramente commossa leggendo questo racconto. Davvero bravissimo!

Recensore Master
13/07/18, ore 17:49

Innanzitutto ti ringrazio per la bellissima dedica, sei davvero un tesoro.
Io ho il solo merito di averti affidato un prompt adatto alla tua grande sensibilità, che hai svolto in modo magnifico.
Questa storia è davvero molto bella e triste, di quelle che ti restano dentro.
C'è tanta, tanta ingiusta solitudine per i più deboli della società.
Gli invisibili. Quelli che imbarazzano, che non vorresti vedere.
Le città non hanno nulla a che vedere con i fumetti della Disney, con casette carine, bei palazzi e marciapiedi perfetti, solcati da persone felici.
Ci sono zone d'ombra.
Zone sporche.
Ammassi di cose che costituiscono il tesoro di chi non ha nulla.
Figure indistinte, dallo sguardo triste, che devono seppellire amor proprio ed orgoglio.
E magari erano imprenditori, impiegati, professionisti.
Ma qualcosa è andato storto. Il circuito giusto si è inceppato.
E finiscono per strada, a mangiare la polvere.
Si alza una mano per chiedere una moneta.Si accattona per un sorriso.
La si dà, la moneta... ma ci si sente lo stesso in colpa, come se non si desse niente.
No, non va bene. 
Non va bene per niente.
Non va bene vedere morire tutti gli Angeli di questo mondo.
Non va bene sporcare un'amicizia pura.
Ma siamo ridotti così.
I veri "barboni" siamo noi, con giacca e cravatta, con la polo firmata, con la borsetta carina al braccio.
Il mondo cambierà? La smetteranno di esserci gli Angelo della situazione?
Ti lascio con questo interrogativo, caro amico.
Grazie.
Un abbraccio
Lou

Recensore Master
10/07/18, ore 16:37

Buon pomeriggio Ale!
Guarda, non ho parole per descrivere la tua storia. Mi hai fatto commuovere, toccando molti temi di attualità. Il problema dei senzatetto, in tali condizioni per via della povertà sempre maggiore, è senza dubbio notevole, come il fatto che persone che un tempo erano "normali" e a causa della crisi si ritrovano per strada, vengano demonizzati a priori, senza neanche dargli la possibilità di spiegarsi.
Una favola triste, la tua, ma ricca di morale.
Complimenti!

Nuovo recensore
07/07/18, ore 11:15

Buongiorno :)
sono felice di leggere nuovamente qualcosa di tuo, innanzitutto.
Finalmente ecco un racconto originale. 
Sono sempre più entusiasta di leggerti perché ho notato quanta maturità ci sia dietro ai dialoghi, ai pensieri e al susseguirsi delle scene. Quanta intelligenza nello scegliere situazioni appropriate, senza mai rischiare di cadere nel banale. 
Un racconto come questo merita notevolmente tanto, soprattutto per l’assoluta capacità di saperlo concludere degnamente, nonostante sia breve. Sei stato inoltre bravo nell’aver inserito e collegato il contesto sociale e il contesto ambientale e nell’aver messo in risalto la durezza di vivere in condizioni simili.
L’amicizia tra i due mi ha scatenato tenerezza e sensibilità sin dal primo istante. 
Ti dico solo grazie per questo prezioso lavoro.
a presto :)

Recensore Master
06/07/18, ore 17:10

Ciao!
Molto triste come racconto T.T
Ma purtroppo è la verità! E' ciò che capita in questa società T^T
Ma non tutti sono così u.u
Qui a Genova ci sono moltissime persone che aiutano i senza tetto, poi ci sono molti posti di suore e varie associazioni! E ci sono molte persone che portano i loro vecchi abiti a loro che poi li donano alle persone povere u.u
Angelo purtroppo a trovato solo un uomo malvagio a cui è importato solo del suo aspetto e di niet'altro...
Anche se prima di giudicare Claudio, bisogna anche riflettere a come reagiremo noi , se vedessimo nostro figlio tenere la mano di uno sconosciuto, ahimè penso che reagiremo allo stesso modo, in cui ha fatto Claudio u.u
Magari ci appare sbagliato, ma la preoccupazione per il figlio che era scomparso senza dire nulla e ritrovarselo così... tutto ciò ha portato a quel tremendo epilogo! T.T
Ma immagino che anche i miei genitori per amor mio avrebbero fatto così, perchè i genitori quando pensano che il loro figlio sia in pericolo lo difendono in qualsisia modo, senza pensare che magari non sia capitato nulla di male, ma la prima reazione quella ha caldo è sempre la peggiore! Quindi ribadisco non bisogna giudicare i genitori di quel bambino, perchè noi che non abbiamo figli non potremo mai capire, quando ne avremo allora capiremo questo comportamento u.u

E poi volevo farti i miei complimenti! Anche nel aver messo quella frase all'inizio di De Andrè *-*

Alla prossima! :*
Fuji.

Recensore Master
06/07/18, ore 11:34

Recensione premio per il contest "In Medio Stat Virtus" 3/5

Ciao ale^^
Ti dirò che mi hai proprio lasciato con un nodo in gola, qualcosa di veramente difficile da mandar giù; la storia è sì drammatica, ma quello che l'ha resa così forte è il fatto che... è reale, troppo reale. Pensare solo che i figli non l'hanno mai cercato è stata una cosa veramente orrenda, senza contare poi le accuse infondate che la gente gli ha rivolto... è un pregiudizio, e non si può fare nulla per contrastarlo: ci sono varie campagne d'informazione, forse, ma servono a ben poco. Al giorno d'oggi persone com egli immigrati e i senza tetto sono visti in un certo modo, così... surreale, ma per questo ancora più duro.
Dove vivo non ci sono clochard, o almeno, in giro non se ne vedono, giusto uno ogni tanto, anche perché quell'incompetente del sindaco aveva vietato l'accattonaggio (segnalato subito e richiamato dalla regione, quello va contro la costituzione tre volte al giorno, tra episodi ingiustificati di razzismo e altro... ad esempio ieri ha annunciato che gli immigrati non potranno vaccinarsi in ospedale perché trasmettono malattie tropicali... ma cos ha nel cervello?!)
Lasciando perdere gli sproloqui sul fatto che non posso ancora votargli contro ti ringrazio per questo meraviglioso esempio di umanità che hai voluto lasciare. Una storia vera e commovente, che mi ha colpito davvero molto; grazie, attraverso i tuoi racconti riesci davvero a trasmettere sempre qualcosa di molto importante, quei concetti universali ed eterni che ci serviranno per sempre.
Alla prossima, carissimo, un saluto
mystery_koopa
(Recensione modificata il 06/07/2018 - 11:35 am)

Recensore Veterano
05/07/18, ore 20:04

Mamma mia, Ale, che storia struggente e che modo fantastico di raccontarla! Non hai raccontato semplicemente una favola, ma hai fatto una vera e propria fotografia della nostra realtà. Ho letto tutto con un groppo in gola, non riuscivo a staccare gli occhi dal cellulare. Complimenti veramente, le storie di questo genere ti riescono sempre benissimo! A presto,
Rosa

Recensore Master
05/07/18, ore 15:59

Ciao!
E' un racconto bellissimo; bravissimo Alessandro; sei riuscito a descrivere com'è superficiale e affidata ai pregiudizi la società attuale.
Quel bambino, se solo fosse stato sostenuto dai suoi genitori, avrebbe potuto salvare il povero Angelo, che oltre a dover patire freddo e fame, è stato accusato di un reato mai commesso.
Purtroppo, spesso accadono le incomprensioni, soprattutto se la vittima non è nemmeno lontanamente in grado di difendersi.
E' necessaria più umanità, in ognuno, perché l'altruismo possa emergere e non diventare l'eccezione, ma essere la regola.

Bravissimo, racconto toccante.

-Bigin