Tornare a leggere questa storia è un vero piacere, perché le (dis)avventure di Daren mi erano davvero mancate e perché lo avevo lasciato in un punto parecchio concitato della faccenda.
Qui lo ritroviamo in compagnia del povero Filvendor. Sei riuscita a descrivere, pur senza entrare troppo nello specifico, tutto il disagio provato da questo povero elfo, tutte le conseguenze che le sevizie dei drow gli hanno causato. Hai fatto passare con molto forza il suo stato d'animo, spezzato come il suo corpo. Filvendor non ha mai ceduto, mai davvero e mai del tutto, ma nonostante ciò ha imparato ad adottare dei meccanismi per proteggersi, degli automatismi che mettere irrazionalmente in atto, senza riflettere su quello che gli succede intorno, perché i drow sono subdoli, sono bugiardi, sono crudeli, pertanto quelle promesse di non fargli del male di Daren non significano nulla, per lui, sono solamente il preludio alla sofferenza e, anche quando lui lo cura, Filvendor non riesce a fidarsi, ha paura, perché sicuramente alle cure seguiranno le torture. A noi è lasciato immaginare ciò che l'elfo deve aver subito per essersi trasformato da fiero ranger a servo terrorizzato: i drow hanno fama di essere creature crudeli, spietate, e in Filvendor possiamo vedere tutta la loro malvagità. I suoi giorni di prigionia devono essere stati a dir poco infernali, e ammetto che un po' mi si è stretto il cuore, ho provato disgusto insieme a Daren, nel pensare a che cosa devono avergli fatto, a tutte le torture che devono aver messo in atto su di lui, spesso solamente per divertimento e null'altro. È stata una fortuna, per Filvendor, essere stato trovato da Daren, anche se la situazione per loro due non è delle più rosee.
Come riflette Daren, infatti, gli altri drow sembrano fidarsi di lui, per il fatto che l'hanno lasciato da solo a sorvegliare il prigioniero, ma al contempo non si fidano affatto di lui, per il fatto che non gli hanno permesso di partecipare alla battaglia. Infatti, giustamente, il nostro drow crede di poter essere spiato e controllato. Per lui, non è inverosimile che qualcuno lo stia tenendo d'occhio e che sia stato messo lì per essere controllato a sua volta. Da drow, conosce molto bene quelli della sua razza: anche se non ne condivide l'indole, sa come pensano, come agiscono, cosa macchinano. La sua posizione è decisamente delicata e i passi che ha deciso di compiere sono alquanto rischiosi, ma necessari. Curare Filvendor e recuperare le proprie armi sono essenziali per sperare di fuggire quando arriveranno i rinforzi. Altrimenti, sarebbe impossibile, soprattutto perché i drow giocano in casa e, per quanto Daren possa avere familiarità con certi luoghi, quello non è comunque un luogo che è solito frequentare.
Ho trovato molto realistico il fatto che si sia sentito disgustato da ciò che è stato fatto a Filvendor, ma che abbia deciso di non indugiarvi e di non lasciarsi sopraffare. L'empatia, come dice, è un sentimento che ha sviluppato negli ultimi decenni ed è anche un sentimento che solitamente è estraneo a un drow: interessante il fatto che Daren ne parli consapevole di provarla e di averla, ma come se si trattasse di una cosa a lui esterna, che non fa totalmente parte della sua natura, e che lo distrae dal suo obiettivo. Riesce a provare pietà per Filvendor, ma riconosce che non è qualcosa che naturalmente gli apparterrebbe, in quanto drow, e questo mostra ancora una volta e ancora di più quanto complessa e sfaccettata sia la personalità di questo meraviglioso personaggio. E, anche qui, aggiungi un nuovo tassello alla sua storia personale, descrivendo il suo legame con la sua arma, che ho trovato un elemento molto interessante, volto a far comprendere quanto Daren sia dedito alla sua causa, alla sua divinità e ai suo precetti. Di nuovo, il nostro drow non delude, e spero veramente che riesca nella sua impresa, senza troppe gravi conseguenze (sperare che non ci siano mi sembra un po' troppo).
Zeerith sempre sul pezzo. Non si lascia infinocchiare da Daren, ha delle riserve su di lui, perché come tutti i drow è sospettoso ed è il sospettoso della peggior specie: quello intelligente. Si serve di Sulerin per spiare Daren e mi piace il fatto che, nonostante il consiglio di guerra, abbia modo di considerare la propria posizione da diverse angolazioni: pensa all'attacco da portare agli elfi, ma anche che Sulerin potrebbe ucciderlo facilmente e, ancora, pensa ai comportamenti di Daren che lei gli ha riferito, cerca di dare loro un senso, trovando una spiegazione razionale, più incline alla fiducia, ma - e qui mi è molto piaciuto - senza senza abbandonare la diffidenza: forse Daren è quello che dice di essere, ma forse no, quindi mando due dei miei guerrieri migliori a dare una controllata, giusto per andare sul sicuro. Un tipo senza dubbio molto scaltro. Ho già espresso in precedenza quanto Zeerith mi piaccia e affascini come personaggio, e qui non si è di certo smentito. So che probabilmente farà una brutta fine, però non si può certo dire che se la meriterà. Non per me, almeno.
Raerlan continua a destreggiarsi tra l'aiutare i suoi compagni e mantenere la copertura che si è creato, compito ingrato e per nulla semplice. Almeno, però, ora sappiamo che non è animato da cattive intenzioni, e la cosa mi fa stare decisamente più tranquilla. Avere un traditore non avrebbe di certo aiutato il gruppo di salvataggio, che già si trova in una pessima situazione, con i drow che sanno del loro arrivo e pronti a preparare una bella imboscata.
Hai preparato il terreno per quelli che si preannunciano capitoli carichi di adrenalina e di avvenimenti. Inutile dire che ora la mia curiosità è alle stelle e mi frego le mani nell'attesa di proseguire la lettura.
Come sempre, tantissimi e meritatissimi complimenti. Alla prossima :) |