Recensioni per
L'arte del falso
di saitou catcher

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/07/18, ore 19:34

Molto intensa questa visione di André. Bellissime le descrizioni dei suoi occhi, oltre che dei suoi comportamenti, soprattutto la parte sul coraggio. Immagino che in questo caso temporalmente collochi la vicenda prima della perdita dell'occhio, anche se in effetti non fa differenza. Ho un po' di dubbio sulla pietà, forse averla per André, l'aveva anche un po' per la sua situazione?
Interessante la conclusione... questa battaglia che vorrebbe che entrambi vincessero. Sarebbe infatti intrigante poter leggere un seguito in cui confrontare il pensiero di Fersen, a distanza di tempo, dopo che Oscar gli urla in faccia che il suo André è in pericolo.

Recensore Master
12/07/18, ore 14:03

Hai reso molto bene la situazione di André, e forse anche la tacita intesa tra due uomini più simili di quanto non credano.

Recensore Master
12/07/18, ore 08:54

Ciao 😊, come te io sono un anti "FESSEN" si, perché per me è un fesso bietolone... Ma in questa storia, mi garba... Questo rispetto per il coraggio di amare del nostro André, quasi ammira la sua forza interiore, questo suo modo di auto infliggere una pena per salvaguardare quella vicinanza... Lui si accontenta delle briciole... Il dolce André, l'ombra... Eh che ombra direi.... Complimenti davvero 😘

Recensore Master
12/07/18, ore 08:53

André e Fersen hanno in comune una sofferenza terribile per un amore diversamente impossibile.
Fersen coglie clandestinamente il suo amore, corrisposto, con la Regina, ma il rango di lei lo rende assolutamente impossibile. In questo amore tormentato soffrono entrambi i protagonisti.
L’amore di André è, per quasi tutta la sua vita, non corrisposto (preferisco dire corrisposto non consapevolmente da Oscar). Questo lo porta ad una scelta di sublimazione e di sofferenza solitaria.
Non ho amato questo tuo André, perché lo descrivi troppo freddo e imploso nel suo dolore. Direi che assomiglia più alla Oscar dell’anime. André, invece, sia nel manga che nell’anime, è una persona conviviale, pacatamente allegra, che non disdegna la compagnia, pur nel tormento della sua quotidianità.
Invece restituisci un Fersen molto più umano, sicuramente gli rendi più giustizia dell’anime, che gli toglie tridimensionalità e spessore psicologico.
Il tuo stile è estremamente gradevole, curato, pulito.
Bentornata e piacere di conoscerti.
Ilaria

Recensore Master
12/07/18, ore 01:21

È la prima volta, dal 2014,quando sono entrata in questo sito che ti vedo scrivere su Lady Oscar, e debbo dire che sono rimasta sorpresa e ammirata dalla tua bravura.... spero che riuscirai ad ottenere più visibilità perché la meriti tutta..... purtroppo da queste parti se non ci si fa 'nome', ben raramente trovi qualcuno disponibile a buttar giù due righe di commento, ma tant'è! per fortuna non tutti siamo uguali.....
Riguardo al contesto, mi sembra che sia Francoise che Agrifoglio abbiano già espresso le mie opinioni in maniera egregia, posso solo aggiungere che nel capitolo "L'incidente 'all' inizio della serie, avviene un unico faccia a faccia fra André e Fersen quando Oscar rimane ferita gravemente e si teme per la sua vita.....il ragazzo confida a Fersen la sua disperazione e il suo dolore tuttavia il conte, sebbene inizialmente scosso, quando tutto rientra nella normalità dimentica l'accaduto nonché i sentimenti di André per Oscar..... di cui si accorge molto dopo.
Il tuo Fersen in realtà, essendo 'il vero'Fersen cioè un libertino, rimane ancora più perplesso dinanzi all' amore incondizionato di André verso una donna che non potrà mai avere e che lui ha sempre considerato un maschio mancato.
Questo Fersen rispetta e onora Oscar de Jarjayes ma come un amico, e gli pare incredibile che André possa distruggersi e sacrificarsi per un amore che, secondo lui, resterà per sempre inconcludente e non corrisposto.
Su André sono dubbiosa..... le parole del capitolo 37 mi danno conferma che lui in fondo avesse scoperto di essere ricambiato ancor prima che lei facesse chiarezza in se stessa.....
Questa fiction con un Fersen libertino e superficiale mi conferma l'antipatia e il disagio che questo personaggio mi ha sempre suscitato...certamente nell'anime è stato dipinto molto molto meglio di come era nella realtà
Ottimo lavoro, a presto!
(Recensione modificata il 12/07/2018 - 01:32 am)

Recensore Master
11/07/18, ore 23:15

André vs Fersen, due persone così diverse e così simili. Uno innamorato della prima Donna di Francia, irraggiungibile, politicamente scorretto. L'altro innamorato della sua amica di infanzia, nobile, algida, cresciuta come un uomo, politicamente scorretto. Le similitudini finiscono qui. Quando André capisce che Oscar ama Fersen, secondo me, pur morendo dentro e dissimulandolo alla perfezione, potrebbe anche essere felice per lei, e farsene una ragione, a patto che Fersen la facesse felice. Ma questo non è possibile, perché Fersen non la ama, la userebbe, come usa tutte le altre donne, tranne una. Quindi André soffre per amore, si, ma soffre di più per la sofferenza di Oscar. Se lei fosse felice, anche con un altro, anche lui lo sarebbe. Ecco l'abisso che divide i due uomini: uno vuole, prende, anche a costo di mettere nei guai la sua donna ( e così è stato anche nella Storia). L' altro per la donna che ama rinuncerebbe anche alla propria vita, non la metterebbe mai in difficoltà. Scritto essenziale e interessante.

Recensore Master
11/07/18, ore 15:55

In questa storia, sono giustapposti l'altruismo di André e l'egoismo di Fersen, un Fersen personaggio storico e non del cartone animato.
Fersen è un egoista che ragiona da egoista e, all'inizio, non può capire per quale ragione André non fa quello che lui farebbe subito e senza esitazioni: allungare la mano e cogliere il frutto dal ramo.
Fersen coglierebbe quel frutto o, perlomeno, sembra confidare molto nelle sue possibilità di riuscita (anche se, con Oscar, alla fine, non so quali sarebbero stati gli esiti: a lei piaceva sognare, ma, messa davanti alla realtà, forse, se ne sarebbe andata).
Alla fine, Fersen capisce che la risposta ai suoi interrogativi risiede nel fatto che non tutti sono egoisti ed edonisti come lui. André antepone il bene di Oscar al proprio e mai vorrebbe metterla difronte a un dilemma o a una situazione che la distruggesse.

Non so, invece, se la storia possa essere considerata una giustapposizione fra il coraggio di André e la vigliaccheria di Fersen.
André, infatti, sembra incamminato verso l'autodistruzione: "Ha scelto di amarla in un modo che distrugge lui soltanto", "se convincersi di aver murato il cuore in una bara quando lo si sente urlare nel petto è coraggio, se amare fino a farsi a pezzi e restare fino a sfinirsi è coraggio", in un atteggiamento nichilistico che impregna di sé tutti i personaggi della serie.
Secondo me, a un certo punto, è più coraggioso prendere atto che non si deve desiderare ciò che non si può avere. Il coraggio, dopo mille traversie, è dire "basta", è esplorare vie alternative oppure non esplorarle, se ciò proprio non piace, ma farsi una ragione dei propri limiti e arrestare la corsa verso il baratro, vivendo di ciò che resta.

Recensore Master
11/07/18, ore 14:34

Ultimamente leggo meno su efp, però aprendo il fandom mi sono imbattuta in questa tua storia e mi hai incuriosita, forse perché ho sempre pensato che Fersen e André, nonostante le lapalissiane differenze di ceto, avessero molto in comune, in quanto entrambi votati a un amore impossibile. C'è da dire però che Fersen ebbe prima la consolazione di veder ricambiati i propri sentimenti e proprio per questo fu incapace di soffocare i propri sentimenti, mentre André finse per anni fino a esplodere, proprio perché manchevole di questa certezza. A questo proposito, l'unica riflessione del conte che non mi sembra molto plausibile da un uomo del suo rango, è che André se avesse voluto avrebbe potuto avere Oscar per sé... tenuto conto della sua educazione maschile e della differenza di classe, André non aveva la benché minima speranza e il ragionamento di Fersen mi è sembrato superficiale. A parte questo, belllissime le tue riflessioni e il flusso di pensieri sciolti, la prosa è curata, fluida e a tratti così raffinata da risultare poetica (ho adorato la tua descrizione degli occhi di André)
È la prima volta, credo, che leggo qualcosa di tuo... capisco quanto dici sulle storie passate, in effetti anch'io ne depennerei molte o le cambierei radicalmente delle mie, ma credo che sia giusto lasciarle come sono, in fondo fanno parte di noi. 😉
Detto questo, un saluto e alla prossima.
(Recensione modificata il 11/07/2018 - 02:36 pm)