Ci ho messo un po' a digerire questa storia, un po' per apprezzarla del tutto. Eppure, fissando i miei occhi su quella frase conclusiva in corsivo, ho sorriso e non è fregato un cazzo nemmeno a me. Non mi è importato che questa storia non fosse consona a me, che parlasse di cose che poco conosco. Sticazzi, prendo forza e lo urlo. Sticazzi, questa storia mi è piaciuta molto.
Mi è piaciuto guardare Draco diventare un Malfoy, guardarlo disprezzare ogni lettera di quella parola: lui, Malfoy non ci si sente, ci sono troppi problemi, troppi casini. Ed essere Malfoy non è divenrtente, non gli permette di avere amici puri e fidati. Essere Malfoy fa schifo e lo sa, lo capisce completamente quando osserva da lontano Harry Potter e si scopre di nuovo contro corrente. Lui, Malfoy, si interessa dell'unica persona che dovrebbe odiare, si innamora della sola cosa che gli è proibita. Non un Potter, non è consono. Eccolo, sticazzi.
Lui è Draco, non un Malfoy, lui ha un cuore, a lui piace suonare la tromba e non suonare il pianoforte. Lui, Draco, preferisce essere qualcos'altro, di avvalersi della possibilità di cambiare nome, di diventare un Potter.
Questa storia mi è piaciuta tantissimo, dall'inizio alla fine. Complimenti, mi hai rubato un pezzettino del cuore, tuttavia ti consiglio una rilettura veloce del testo perché ho trovato qualche errore di battitura.
Per il resto, tutto bene,
Sia ❤ |