Mi piacciono i racconti brevi e senza un perché quindi attirata dal titolo ho deciso di leggere la tua prima storia. La recensione è neutra non perché non mi sia piaciuta ma per il fatto che alla fine mi è rimasto molto poco in mente. Ci sono davvero delle belle immagini e delle figure originali però mi sembrano a volte incomplete o sconnesse. Ad esempio, le prime due frasi non riescono a lasciarmi un’immagine definita in mente: il sangue ricopre le vesti di qualcuno, le vesti dal (forse del?) pallido plenilunio non so cosa possa significare, le vesti illuminate dalla luna piena (?) e questa persona vede se stessa in riflesso di pace, si vede nel riflesso della luna (?). Poi la frase che segue non ha un verbo, forse andrebbe attaccata alla precedente. In quella successiva ci sono degli errori: Il ritratto dei (delle o di) rose nere e la violenza si dipinde (dipinge o dipinse) sul viso di un angelo caduto. Un’altra immagine che non mi è chiara è la seguente: Hai provato a toccare la salvezza legata ad una corda che ha ucciso (la corda o la salvezza?) i tuoi sentimenti con un coltello piantato nel mezzo. E ancora alla fine c’è una piccola imprecisione: Questo è un paradiso capovolto dal peso di ingiustizie e promesse che ardono sulla cima (di o delle?) verità nascoste. Secondo me spendendoci sopra qualche minuto in più avresti notato quando vi erano delle parti un po’ incerte oppure quando hai omesso delle parole. Comunque mi segno questa tua raccolta di storie, sperando di poterne leggere qualcuna presto perché ho davvero apprezzato le immagini che hai scelto di presentare però appunto ho dovuto rileggerla parecchie volte per poter riuscire a focalizzarle bene.
Alla prossima,
endoftheknownworld.