Recensioni per
In ogni pagina, riga e ombra
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/05/21, ore 23:48
Cap. 2:

Mea culpa, non avevo capito che fosse una long. Fa niente, rinnovo tutto quello detto nella recensione del primo capitolo, la tua Edith è un'evoluzione molto corerete con il personaggio, della ragazza selvaggia degli inizi non è rimasto nulla, soltanto una folle passione.
"Oh Lucille, lo stai aspettando anche tu, non è vero?” ti giuro che ho avuto un colpo al cuore immaginandomi la scena.
Peccato non sia stata continuata

a presto

milla4

Recensore Master
19/05/21, ore 23:41

Ciao, mi hai colpito in pieno. Hai raccontato una storia delicata e passionale allo stesso tempo, hai uno stile molto lento che ti permette di assorbire le parole piano piano, non ci sono impennate di velocità.
Ho davvero amato come tu abbia descritto con minuzia, il nuovo matrimonio di Edith arrivato più per solitudine che per altro e Thomas l'eterno amore mai vissuto veramente.

Davvero complimenti, non c'è niente fuori posto

milla4

Recensore Master
01/03/19, ore 12:09
Cap. 2:

Ciao cara <3
Ed eccomi sul filo di lana a recensire questa storia che mi piace sempre di più e che spero veramente vorrai continuare.
La figura di Edith mi affascina tantissimo, e il modo in cui tu hai rielaborato le sue vicissitudini mi hai completamente rapita, lo confesso. È probabile che sia per il concetto stesso che sta alla base del racconto: io non sono una scrittrice, ma so bene o male cosa significa mettere su carta le immagini che mi riempiono la testa. Edith ha sempre desiderato essere una scrittrice, ma, mi domando, se non avesse incontrato Thomas – e di conseguenza vissuto tutta quella serie di tragici eventi ad Allerdale Hall – la sua “poetica” avrebbe intrapreso un percorso diverso, magari diametralmente opposto? Io credo di sì. Del resto lo ammette lei stessa, che ogni suo romanzo è una rielaborazione di quanto accaduto, e che Thomas ritorna in ogni protagonista, in ogni personaggio magnifico e tragico partorito dalla sua penna – e dalla sua Remington. Ma allora, a questo punto, l’essere diventata una scrittrice è ancora per Edith un modo per affrancarsi, per essere indipendente, per urlare ad un mondo creato dagli uomini per gli uomini “no, signori, anch’io ho qualcosa da dire”? O diventa invece un pretesto per esorcizzare qualcosa di molto più torbido, qualcosa che ha segnato Edith talmente nel profondo da non permetterle mai più di essere libera? Ma la vera domanda è: Edith vuole essere libera? Io temo che in questo caso la risposta sia negativa, altrimenti non si spiegherebbe il perché della sua spasmodica volontà di avere a tutti i costi la dimora che fu degli Sharpe; perché tornare sempre in quella casa vecchia e decrepita (e che in pratica è un debito dalle fondamenta al tetto) se non per rimanere disperatamente aggrappata al ricordo di questo amore perduto e lontano? Mi è sembrato che, ad un certo punto, persino la presenza del “fantasma” di Lucille sia diventata per Edith una presenza quasi consolante, come se l’antica “rivale” (e l’avevo ben capito che c’era qualcosa di simile sotto) rappresentasse l’ultimo punto di contatto con Thomas. In fondo, tutte e due aspettano che lui torni. Come, è tutta un’altra faccenda.
Pongo infine l’attenzione su un particolare della storia fra Edith e Thomas che mi ha molto colpita: la giovane americana rimane affascinata dal baronetto inglese per un motivo ben preciso, lui legge con attenzione ed interesse alcune pagine del romanzo che lei sta scrivendo. Non c’è modo più diretto per entrare nel cuore di uno scrittore. Non sono però sicura se si tratti davvero di una benedizione, e non già di una condanna.
Spero di aver scritto qualcosa di sensato in questa recensione. In caso contrario ti chiedo di perdonarmi, ma non è comunque incredibile quanto riesci a far riflettere con le tue storie?
Complimenti come sempre carissima, spero davvero di leggere al più presto qualcos’altro in questa sezione :)
Un bacione e un abbraccio grande :*

padme

Recensore Junior
10/02/19, ore 15:24
Cap. 2:

Letto anche il secondo capitolo, tutto d'un fiato. Devo dire che mette tristezza. Il tempo che passa fa sempre un po' male. Mi aspettavo l'entrata in scena del fantasma di Thomas sul letto di morte di lei... non so perché. È bellissima. Malinconica, romantica e triste. Un'intera vita ad attendere un'ombra (bellissimo il fatto che Lucille faccia lo stesso).
Alla prossima!!

Recensore Junior
10/02/19, ore 15:11

Bubusettete. Eccomi per lo scambio. Non potevo non dedicarmi ad un'altra storia a tema Crimson Peak :) come scrivi alla fine, è un fandom pressoché dimenticato. Sigh. Un vero peccato!
Ma dedichiamoci alla storia!
Non c'è nulla di più bello di trovare qualcuno che legge le tue storie e le commenta, le corregge, le ama... Quindi comprendo l'amarezza di Edith nel comprendere che il marito non apprezza quel che scrive. D'altro canto, comprendo pure lui. Tua moglie scrive di un altro uomo che ama molto più di te, anche se è morto ed era un delinquente... immagino sia un pelino frustrante :p ma, del resto, dicono che non ci sia nulla di più bello di essere amati da uno scrittore (o odiati... dipende...) perché si entra nelle loro storie e si diviene immortali. In un mio racconto parlo di un amico che ora, purtroppo, non c'è più. Ma vivrà sempre nella storia, alla facciaccia di chi può esserne geloso xd ora vado al prossimo capitolo!!

Recensore Master
10/01/19, ore 17:37

Ciao cara, eccomi di nuovo da te ^^
Ti spiace se comincio a leggere questa storia? Come sai, anche se non ho visto il film, mi ha molto affascinata l’altra tua OS su Crimson Peak, e non ho potuto resistere alla tentazione di farmi un giro anche qui. Non saprò forse dirti se la caratterizzazione rispecchia perfettamente quella del personaggio originale, ma una voce così potente ha qualcosa da dire a prescindere, e starla ad ascoltare si è rivelato un immenso piacere (non che avessi dubbi a riguardo, comunque).
Ancora una volta, presti la tua meravigliosa penna ad una eroina, Edith, che racchiude in sé le caratteristiche che tanto risaltano e fanno brillare altre tue protagoniste: è una donna indipendente e forte, innanzitutto – anche se non so se questa è una sua peculiarità pregressa (nel senso che era già così prima di incontrare Thomas), oppure si tratta di un qualcosa che è uscito fuori durante i terribili avvenimenti che l’hanno coinvolta, e che sicuramente hanno tracciato dei solchi profondi nel suo animo e, soprattutto, nella sua psiche. D’altra parte, mi ha dato però anche l’impressione di essere fragile, così persa dietro al ricordo di questo marito che ha amato in modo tanto appassionato, nonostante il terrificante raggiro in cui l’ha coinvolta. Cerca la sua presenza, costantemente, dapprima sperando con tutta sé stessa di aspettare un bambino e cercando di rivendicare la proprietà di Allerdale Hall, e poi riversando su carta tutto ciò che l’esperienza vissuta le ha lasciato dentro. In questo modo Thomas ritorna a vivere, e assume quasi una consistenza ancora più marcata che se fosse rimasto in vita: nelle storie gotiche e piene d’orrore che Edith scrive quasi fosse percorsa da una febbre bruciante, inestinguibile, il bellissimo e ambiguo baronetto inglese sembra risplendere di luce propria, una luce intrisa di ombre, sì, ma pur sempre sfolgorante. E come possono sperare gli altri uomini che Edith incontra sul proprio cammino, uomini che si struggono davanti ai suoi rifiuti e al suo essere così irraggiungibile, dicevo, come possono sperare questi individui insignificanti di poter rivaleggiare con una presenza così radicata, così pervasiva, così invincibile? Da quel che ho capito, la storia originale si conclude con un enorme e devastante incendio: ebbene, la mia impressione è che ad andare a fuoco non sia stata soltanto la vecchia magione degli Sharpe (flash che mi è venuto in questo momento e del quale ti devo rendere partecipe, anche a costo di abbassare di molto il tenore di questa recensione: la tenuta in cui vivono Thomas e Lucille, dalle descrizioni che ne fornisci, mi ricorda molto il castello di Crudelia De Mon ne “La carica dei 101”. Fine del flash e chiusa parentesi) ma l’anima stessa di Edith, che da quel momento in poi sarà totalmente incapace di vivere una vita piena, se non per vie traverse, ovvero nelle pagine dei suoi libri, unico non-luogo dove può sentire di nuovo vicino il suo antico amore. E, d’altra parte, non è capitato tante volte anche a noi, accanite lettrici, di affezionarci ad un personaggio fittizio proprio perché l’abbiamo sentito più vicino a noi di molte persone in carne ed ossa? Possiamo quindi biasimare Edith, per il modo in cui ha deciso di riprendere le fila di un destino che sembrava trascinarla verso il baratro (ci cammina, sull'orlo del baratro, ma ancora non ci è caduta dentro)? Ma la vera domanda è: aveva forse altre possibilità? Al momento, non so sinceramente rispondere.
So solo che rimango sempre più incantata dalle tue storie, dal tuo modo di narrarle, dalla capacità che hai di “mutare forma”, a seconda del soggetto al quale decidi di prestare la voce (non credo che confonderei Edith con Sigyn, solo per farti capire quello che intendo).
Bravissima, ormai sarai stufa di sentirtelo dire ma tant’è, ti dovrai adeguare ù.ù
Un bacione e alla prossima! :*

padme

Recensore Veterano
22/10/18, ore 11:39
Cap. 2:

Altri 20 anni rinchiusi in poche righe, un inno ad Allerdale Hall e al marito defunto che Edith ha dovuto condividere, sin dall'inizio, con Lucille, sorella maniaca del controllo e passione incestuosa del defunto Thomas.
In pochi paragrafi sei riuscita a spiegare, anche se non approfonditamente, quella che era la gelosia provata dalla ragazza nei confronti del legame che univa i fratelli Sharpe, accomunati dal destino di un'intera casata in rovina e legati per sempre da quel rapporto malato che aveva instaurato.
Molti rimandi al film, molti di più rispetto al primo capitolo, e molto più accurati anche dal punto di vista storico (ma comincio a pensare che questo sia il tuo punto di forza nella scrittura : l'accuratezza nelle ricerche al fine di rendere verosimile qualsiasi storia).

Bene, brava, bis.

Ti sollecito nel continuare questa FF aggrappandomi a quel [Continua...] a fine capitolo.

Recensore Veterano
22/10/18, ore 11:12

17 anni rinchiusi in 3 paragrafi, il tempo passa per la povera vedova Sharpe (o Cushing, punti di vista) ma non la passione che le brucia dentro per il marito di cui le resta soltanto il ricordo.
La scrittura è un mezzo di comunicazione molto potente, sia tra vivi che non (tanto che la maggior parte dei medium si avvalgono della "scrittura guidata" per mettere in relazioni i due mondi), tanto che Thomas riesce a ritrovare la vita attraverso le pagine scritte da Edith.

Che il tuo stile di scrittura mi piaccia molto è cosa ormai indubbia, per quanto abbia letto ancora troppo poco di te ma recupererò, promesso, intanto ti lascio questa recensione e proseguo nella lettura.

Recensore Master
20/10/18, ore 10:05
Cap. 2:

Ciao. 

Ti saresti aspettata questa recensione? 
No? Eppure l'aesthetic era un po' spoileroso secondo me. 😉😉😉😉

Non so proprio dove vuoi andare a parare con questa storia.
Non fraintendermi, mi piace (almeno per ora) non capire.

La vicenda si dipana piano piano, non è  prevedibile, posso solo immaginare che Edith ripercorre la sua vita continuamente e incessantemente, domandandosi se avrebbe potuto andare diversamente, cosa sarebbe potuto succedere se...
Ma davvero non so se questa mia previsione risulterà corretta o meno. 😂😂😂😂

Hai intitolato questo capitolo "Il tempo" e non a caso.
Sempre il 16 dicembre (allora!) di tre anni precisi. 
Edith è sempre più vecchia (ovviamente) però il suo unico pensiero è sempre Thomas. 

Vorrebbe risentire la sua voce, ricordarne il suono, per rivivere ancora una volta il loro primo incontro. 
Il destino però le è avverso. Dopo aver acquistato la proprietà (non ho preso un abbaglio, vero?) sperava di poterlo fare, grazie ai dischi di cera, ma purtroppo sono stati distrutti. 
Il medaglione è andato perduto anch'esso, non le resta niente.

Quante volte l'ha chiamato nelle lunghe notti fredde e ventose?
Innumerevoli, ma lui non è mai riapparso. 
Forse è un buon segno, lui è in pace per questo non può "ritornare" come fanno gli altri fantasmi, ma chissà.... 🤔🤔🤔🤔

Edith rimane aggrappata ad Allerdale Hall con le unghie e con i denti, perché in cuor suo continua a sperare, in ogni pagina in ogni riga e in ogni ombra che lui torni da lei.
Per questo accetta di dare Crimson Peak in pasto agli squali
(Tempi di produzione piuttosto lunghi, eh? 😂😂😂😂)

Non so se questa recensione ha un senso per te, perché temo che la mia leggera confusione si rifletta in quello che ti ho appena scritto. 
Quindi... La storia mi piace, è scritta bene e ti prego di continuarla.

Ciao.

Ragdoll_Cat 

Recensore Veterano
19/10/18, ore 20:26
Cap. 2:

Eccomi di ritorno su questa storia, cara. Non sono sicura che tu voglia o meno continuare lo scambio di recensioni con la mia Gilda, ma appena ho avuto un istante di tempo non ho potuto resistere alla curiosità e mi sono fiondata qui per continuare questa storia. La prima impressione che ho avuto all'inizio si riconferma in questo secondo capitolo. Intenso, appassionato, epico. È davvero meraviglioso, tragico e d'impatto.
Continuiamo a seguire le vicende di una Edith ormai invecchiata, e la ritroviamo sola con la sua scrittura e il fantasma di Lucille, che sembra non volerla lasciare. È stato bello leggere la descrizione del loro rapporto, è proprio così che me la immagino. Lucille alla fine ha avuto quello che voleva, o meglio pensava di averlo avuto. Uccidere Thomas e vivere con lui per l'eternità da fantasma.
Ma Thomas ha abbandonato entrambe, segno che alla fine si è liberato anche del legame che lo aveva traviato in vita.
Ammetto di essermi commossa quando Edith le ha chiesto dove fosse il suo amato.
E po l'ultima parte, quella in cui si scopre che la scrittrice ha dovuto vendere i diritti ad Hollywood ... 💓 l'ho trovato un'idea splendida, divina. Sei stata davvero brava a condensare tutte queste emozioni in un solo capitolo, questa storia sprizza goticità da tutti i pori, come la casa stregata in cui è ambientata.
Ora mi chiedo se Thomas tornerà mai da lei, anche solo per un ultimo saluto, ma sospetto che si deciderà a farlo solo quando sarà certo di non doverla più lasciare, ovvero nei suoi ultimi istanti.
Aspetto con trepidazione di scoprire come proseguirai, e se ti va di continuare lo scambio :)
Nel frattempo ti auguro una buona serata e ti mando un bacio :*

Red_Coat

Recensore Junior
10/10/18, ore 13:38

Ciao, eccomi qui per lo Scambio!
Ne è passato di tempo dal mio ultimo passaggio tra le tue storie, ma nuovi incarichi di lavoro mi stanno tenendo più lontano del solito da EFP... :(
Ad ogni modo che dire su questa storia? Affascinante e misteriosa, devo ammetterlo: hai avuto una splendida idea a scrivere qualcosa su Crimson Peak, anche se presumo sia molto merito degli occhi color lago d'inverno di Tom - Loki / Thomas -Hiddleston ;)
Mi è piaciuto molto quel film, ho percepito fino in fondo l'impronta di Guillermo del Toro, anche se ho sempre sperato si concentrasse su Hellboy 3... ma ormai è inutile piangere sul latte versato.
Dunque Edith è andata avanti, ma senza dimenticare nulla. Anzi, spera ancora che Thomas ritorni da lei, tanto ha lottato per mantenere la proprietà di Crimson Peak. Ma anche se Thomas tornasse? Se c'è una cosa che ho imparato dai fantasmi, quando tornano per far sentire meno soli i propri cari sembrano solo peggiorare le cose...
Diciamo che ho visto abbastanza episodi di Ghost Whisperer per farmi questa idea.
Hai attirato la mia curiosità, quindi... complimenti e al prossimo capitolo!
Odinforce ;)

Recensore Master
05/10/18, ore 11:28
Cap. 2:

Ciao :) Sono qui finalmente! Avevo letto il capitolo qualche giorno fa in realtà, ma finalmente adesso sono riuscita a rileggermelo con più calma e a sedermi per recensirlo :) 
Che bello tornare nelle atmosfere di Crimson, dico davvero. Sono incantata ogni volta che ti leggo, adoro come scrivi e ciò che scrivi e il modo in cui riesci a ricreare una particolare atmosfera: qui ho ritrovato il mondo gotico, oscuro e tenebroso del film, le sue luci soffuse e le forti emozioni che sconvolgono le anime dei personaggi. Di Edith ci parli, ma non di lei ragazza che ha da poco perso il suo amore, ti concentri su una lei adulta, ben più che adulta, una donna disincantata che ha già trascorso un’intera vita e che lo ha fatto nel ricordo costante di Thomas. Sembra quasi che abbia sempre ricreato lo stesso schema per tutta la sua vita, un po’ come lei stessa aveva ammesso quando aveva pensato all’amante del marito e aveva sottolineato che un’altra mora le rubava via l’uomo, e così si lega a tanti uomini che vogliono solo usarla e che non le sono mai fedeli. L’ho trovato un atteggiamento inconscio, molto umano, qualcosa che mi ha stretto il cuore e che fa provare una disarmante malinconia. Ha trascorso una vita triste Edith.
È nel suo momento di declino, le sue storie non piacciono più, non sono più qualcosa di nuovo che affascina i lettori e mi ha molto colpito la frase secondo cui ogni scrittore alla fine racconta sempre la stessa storia, ovvero la propria. L’ho trovata molto veritiera e me la segnerò, perché ci sono modi e modi di dire una medesima cosa e tu l’hai fatto divinamente come sempre. 
E Lucille? Che personaggio. Oltre che secondo me nel film si intuisce già dall’inizio il suo rapporto particolare con Thomas, l’ho trovata un personaggio vendicativo fino ai limiti della coscienza umana. Beh, è evidente, visto che uccide Thomas solo perché non è più ‘suo’, perché lui voleva continuare con la propria vita e lasciare andare quel folle piano che aveva avvelenato l’anima di entrambi (io poi non posso farci nulla, ma appena leggo di rapporti morbosi tra fratelli di sesso opposto e di addirittura rinuncia alla propria vita futura per l’altro/l’altra, io penso a Pascoli! È un pensiero fisso, che scatta subito. Mi venne in mente il paragone alla visione del film e ritorna anche adesso). Il rapporto tra Lucille e Thomas va oltre il morboso e Tom lo interpretò benissimo. Ma perché adesso il fantasma di Thomas sembra non far visita a nessuna delle due? È l’unica cosa che Edith vuole sapere di Lucille, vuole sapere di Thomas, l’unico punto fermo per entrambe le donne. L’ho trovata molto sentita come parte, così come quella in cui hai ripreso il titolo. Sono curiosissima perché di nuovo non immagino proprio come continuerai la storia. Ci sarà un confronto tra Edith e Thomas? Cosa accadrà? 
Bravissima come sempre, tutto perfetto!
A presto :)

Recensore Master
05/10/18, ore 10:46

Ed eccomi qui a recensire questa storia fantasyica. Partiamo dal presupposto che amo quasi tutti i film di Tom Hiddleston perché come recita lui recitano pochi attori, ma bando alle ciancie parliamo della tua storia: Era da un po' che la guardavo e che mi dicevo che prima o poi l'avrei letta così oggi ho patteggiato per questa! La protagonista (scusa se non scrivo il nome ma sono da cellulare e non vorrei sbagliare a scrivere i nomi) l' hai scritta in maniera impeccabile e non lo dico non perché ti devo fare la bella recensione ma perché mi sembra proprio da lei quel comportamento così strano ma giustificato. Non ho trovato errori nella stesura e come trama mi sembra molto interessante, Thomas è un personaggio molto particolare e coinvolgente e, nonostante qui non ci sia, si sente la sua presenza attraverso i sentimenti della donna ed è incredibile davvero questa cosa. Sono felice di essere passata a leggere questa storia. Grazie per la opportunità e complimenti sinceri per questa storia. Ciao ciao

Recensore Veterano
04/10/18, ore 22:24

Bello e intenso questo primo capitolo. Mi sono avvicinata a crimson peak per seguire il lavoro di Tom Hiddleston, da brava fan di Loki.
All'inizio ero riluttante, gli horror mi spaventano troppo e non ero molto convinta di riuscire a vederlo quindi ho aspettato due anni dall'uscita.
Poi un pomeriggio che non avevo nulla da fare mi sono decisa, e la magia è scattata.
Li ho amati.
Ho amato questa coppia e nel finale ho pianto come una bambina. Fa male vedere il fantasma di Thomas scomparire con quella espressione triste, fa male vedere le sue lacrime e il suo del pianoforte in sottofondo è qualcosa di ... amaro, forte.
Tante volte ho desiderato di sapere la vera fine di questa storia, mi sembra quasi impossibile che Thomas sia scomparso così, lasciandola sola.
Forse perché si è convinto che, dopo tutto quello che le ha fatto passare, lasciarla sola è la cosa più giusta.
O forse c'è qualche altro motivo che spero di comprendere andando avanti con la lettura.
Quello che mi è piaciuto di più di questo primo capitolo è stata la descrizione che hai fatto di lei, una scrittrice ossessionata dallo spettro di un amore perduto che rivive inevitabilmente in ogni sua pagina, in ogni suo pensiero.
Quando vivi nei pensieri di uno scrittore, non muori mai.
E questo che mi è piaciuto della sua caratterizzazione nella tua storia, anche il come tu sia riuscita a descrivere l'animo di Thomas.
Mi hai fatto venire i brividi, davvero.
Grazie per aver scritto e postato una cosa come questa. Grazie per aver condiviso tutto questo con noi lettori.
Metto nei preferiti. Non lo faccio con tutti, bada. Ma la tua merita davvero ❤
Alla prossima, spero ;)

Red_Coat

Recensore Master
03/10/18, ore 23:03
Cap. 2:

Cara Shilyss 💕
Meglio tardi che mai, giusto? Eccomi qui a proseguire la vita di Edith, scandita sempre dallo stesso giorno denso di significati e soprattutto di ricordi. Sono proprio i ricordi E la loro assenza a segnare la vita di Edith; mi si è stretto il cuore leggendo che ha perso il medaglione, sai? ;-;
Edith non si arrende: persi i ricordi dei dettagli del volto insieme alla foto, perso il ricordo della voce dell'amato, a costo di rovinarsi - ironicamente identica all'ex marito, in questo - si riappropria di Allerdale Hall, cerca le tracce di Thomas ovunque; si trova davanti a un 'ovunque' ben ristretto, tuttavia, perché "i precedenti proprietari si sono disfatti di tutto".
L'unica traccia rimasta è il pianoforte, ma è un oggetto che rimanda a Lucille, più che a Thomas. Lucille, quella che più avanti definisci la sua unica vera rivale, Lucille che resta muta a eterna guardia della residenza.
Lucille che non risponde, e stranamente non dimostra rancore - o comunque, non una rabbia passionale e violenta come quand'era in vita, semmai un livore gelido -, ma semplicemente è lì. C'è sempre, Lucille, e mi piace molto il sospetto di Edith per cui anche lei stia "aspettando" Thomas. [Tutti alla ricerca di Tom, c'è poco da fare.]

Parlando un attimo più in generale, provo a soffermarmi su ciò che mi ha colpita; innanzitutto, la concezione dei fantasmi come cumuli di sentimenti. Non ricordo se la diano proprio nel film [urge un ripasso a cui provvederò senz'altro entro dicembre] o sia un'idea tua, comunque l'ho apprezzata molto.
Riguardo allo stile posso solo farti i complimenti, come sempre: lessicalmente ricco, ma soprattutto curato in modo che aderisca perfettamente a ciò che racconti: potrei star delirando, ma se nelle storie su Loki [*___*] trovo che lo stile abbia un'impronta più epica, il che è giustissimo vista la materia che tratti, qui lo trovo ugualmente cucito sui personaggi e sulle vicende; ci parli della prima metà del novecento [anche un po' oltre], non delle imprese degli dèi norreni, e questo appunto mi sembra si specchi anche nel registro linguistico.
[Piccolissima nota che non inficia minimamente la godibilità della storia, te lo segnalo solo per agevolarti nel correggerlo: ti è sfuggito un "un" nella frase "la storia della sua vita con un colori sempre diversi."]
Ma passiamo al punto che, non scherzo, mi ha fatto spalancare la bocca e mi ha mandata in tilt. "Wow, solo wow", era possibile pensare.
Di che parlo? Ma di questa frase, ovviamente:
"Sei qui, amore mio? In ogni pagina, riga e ombra?"
Edith pone infine a Lucille l'unica domanda davvero importante. Ne approfitti per raccontarci del loro primo incontro [amato nel film e stupendamente ritrovato qui]; poi, Lucille non risponde, ma in un certo senso lo fa: Edith segue il suo sguardo e trova un suo manoscritto.
E a questo punto, tu inserisci il titolo.
In generale amo tantissimo ritrovare il titolo di una storia in mezzo al testo, mi fa sorridere; in questo caso particolare non l'ho proprio visto arrivare. Ho semplicemente amato il modo in cui l'hai inserito, è davvero PERFETTO.
Se finora abbiamo assistito all'assenza-presenza di Thomas, Thomas che si sottrae, ora scopriamo dov'è possibile trovarlo: "In ogni pagina, riga e ombra", come avevamo parzialmente già visto nel capitolo precedente, ed è veramente magnifico.
Davvero, forse può sembrare banale (?) ma io sono rimasta a bocca aperta, in estasi.
Insomma, non solo hai dato alla storia un titolo stupendo e perfetto, l'hai anche inserito al punto giusto nel testo. *-* *90 minuti di applausi*
Mia cara Shilyss, per adesso mi fermo qui, ma davvero bravissima; complimenti!
Ci risentiamo presto! Un bacio,
Mari

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