Recensioni per
1956
di T612

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/03/21, ore 16:00
Cap. 34:

Ho finito di leggere questa tua fic e l’ho trovata molto commovente.Tutta la storia che hai raccontato dà un quadro chiaro e drammatico di come dovesse essere la vita di Nat al Cremlino e di come l’incontro con James fosse stata una luce nel buio, ben presto spenta. Il reset a cui lei viene sottoposta  le impedisce, così come a James, anche solo di avere un ricordo del loro amore e questo è il massimo della crudeltà.
“Voleva proteggerla a costo di venire torturato, lei voleva farsi torturare per proteggere lui…” questa è una delle tematiche che ricorrono nei vari capitoli che più mi ha colpito, come quando parli del gesto di fumarsi una sigaretta  come momento catartico per James  che “Mentre fumava sembrava una persona diversa…”o dell’odore che per Nat è l’odore di James “Un mix di polvere da sparo e ferro.”
Ultima perla  che ho adorato: “Era difficile odiarlo di notte tanto quanto era difficile amarlo di giorno” WOW!!
Detto ciò ho una curiosità da sottoporti: quello che hai scritto si trova in qualche fumetto o è una tua invenzione?
Ed ora un paio di appunti: l’idea che i due lasciano il Cremlino per trascorrere le notti in una  stanza di hotel è molto romantica, ma la trovo un po’ surreale e irrealistica vista la super-sorveglianza a cui erano sottoposti i due.
L’ultimo appunto riguarda quello che ti ho già scritto sull’uso dei verbi. “L’unico elemento che il suo cervello riesce ad elaborare era il silenzio irreale che si propagava nel teatro, la sensazione oppressiva di quel mutismo forzato, sorda ai richiami dei superiori… non riusciva a distogliere lo sguardo dalle sue mani”, ti porto questa frase come esempio in cui parti con il presente poi passi all’imperfetto senza motivo. Un suggerimento che ti posso dare è prima di scrivere di decidere quale tempo usare e concentrarsi su quello, mentre qui ogni capitolo fa testo a sé. Non è pignoleria,  penso che un racconto così bello venga molto penalizzato da queste pecche facilmente risolvibili.

Recensore Master
03/12/18, ore 00:52
Cap. 34:

Annunciazione, annunciazione: non solo sono puntuale, ma addirittura in simultanea! :'D

Scemenze a parte, il capitolo mi è piaciuto da matti per tutta una serie di motivi.
Innanzitutto, hai fatto un ottimo lavoro nel modificare la voce narrante di Natasha, distinguendola da quella precedente al reset e spostando il focus su dettagli che lasciano disorientati, essendo abituati a una Natasha che si preoccupa al massimo di compiere le proprie missioni in modo impeccabile e senza lasciare tracce, non certo di bruciare un pasto nel forno.
Dopo più di trenta capitoli passati nella testa dell'assassina provetta orgoglio del KGB, trovarsi in quella di una moglie devota e concentrata sui problemi del quotidiano è spiazzante, nel giusto modo, ovviamente.

Prendere coscienza di come i suoi ricordi siano stati modificati è stato al contempo interessante e avvilente, con Petrovich ridotto a semplice ed estraniata figura paterna e spogliato di tutte le sue connotazioni gerarchiche e militaresche. La rielaborazione dello schiaffo, del rifiuto di Natasha e dell'alterco sfociato in violenza gratuita è assolutamente credibile, così come la "scelta" di troncare ogni rapporto col padre adottivo; scelta che, presumo, è stata oculatamente approntata dai grandi capi, eliminando di conseguenza il vero significato dell'atto di ribellione compiuto da Natasha.
Nel leggere dei manifesti del balletto, per un momento ho pensato che il cognome usato in vece di Petrovich fosse "Romanov"; trovarmi davanti "Shostakov" è stato molto difficile da digerire, così come la successiva digressione sulla sua discendenza, che richiama inevitabilmente a quella notte passata nel Palazzo D'Inverno con ben altra compagnia rispetto a Alexei. È doloroso e allo stesso tempo credibile come i veri ricordi di Natasha riemergano solo a livello onirico, privandoli quindi di qualsiasi legame con la realtà e rendendoli facili da accantonare e archiviare come semplici chimere frutto dell'inconscio.
Il finale, venato dal ricordo di James e costellato di rimembranze spezzate, è stato perfetto nella sua amarezza, almeno per il lettore. Natasha è invece ignara, in fin dei conti felice nel suo piccolo mondo umanamente imperfetto, e si gode il Capodanno senza il macigno dei suoi ricordi e delle note rosse a gravarle sulle spalle. Si solleva una domanda implicita, ovvero se non sia davvero meglio per lei vivere in questa serenità, seppure artefatta, ed è anche inevitabile sperare che la coscienza di sé e il ricordo di James riemergano, con tutto l'inevitabile dolore che ciò comporterebbe.
Ma so che questa sarà un'altra storia, di cui attenderò fiduciosa gli sviluppi :')


Non posso che farti mille e mille complimenti per aver portato a termine il primo dei "progetti mastodontici" con annesse pugnalate emotive <3
Bravissima, e spero non mi lascerai a bocca asciutta troppo a lungo, che qui c'è carenza d'angst ;)
Un bacione, un mega-abbraccio formato Hulk, e spero a presto,

-Light-

Recensore Master
02/12/18, ore 23:55
Cap. 31:

Ed eccomi qui, a leggere (again) un altro capitolo che definire doloroso è poco. 
A scanso di equivoci, qualunque mio commento relativo alle mie sofferenze nella lettura è da essere inteso in modo positivo. Hai fatto un ottimo lavoro a uccidermi emotivamente :*
Ho amato i passaggi del risveglio di Natasha. La sua profonda confusione è perfettamente palpabile, e quel suo ostinarsi sul perché si trovi infermeria è incredibilmente realistico,soprattutto il ricollegarlo al dato istintivo riguardo a quanto quello sia un posto "pericoloso", a dispetto del reset. Sono dettagli che contribuiscono a dare un senso di omogeneità alla storia.
Hai gestito perfettamente la situazione, intervallando le sensazioni offuscate di Natasha coi dialoghi che noi sappiamo essere falsi, ma che suonano almeno in parte credibili per lei, suscitando il timore che possa davvero ritenerli veri.
Il discorso origliato è altrettanto intenso, e ammetto di aver fatto il tifo affinché Natasha ricordasse almeno in parte chi fosse quel qualcuno che la chiama nel sonno, quel tassello fondamentale della sua vita che deve assolutamente recuperare. E  invece ho dovuto aspettare un capitolo, ma non smetterò mai di apprezzare il modo in cui Natasha si ribella costantemente ai vincoli, mentali e non che tutti cercano di imporle, rifiutandosi di adagiarsi in una realtà chiaramente "stonata".

-Light-


P.S. Questa recensione ti arriverà dopo le altre: pensavo di averla inserita, quando in realtà avevo solo salvato gli appunti. Mea culpa :P

Recensore Master
02/12/18, ore 23:51
Cap. 33:

Eccoci qui, ovvero al mio cuore che si frantuma in mille pezzettini, e chissà se deciderai mai di ricomporlo in futuro con altre disavventure tra questi due... io son pronta, eh <3
Comunque, ho apprezzato moltissimo il modo in cui hai deciso di sviluppare il capitolo, partendo da una prima parte riflessiva, con Natasha chiusa nella sua cella, per poi passare all'azione definitiva proprio nel cuore della notte. La risolutezza di Natasha nel ribellarsi esprime appieno quanto il rapporto con James sia riuscita a cambiarla e quanto il legame che si è formato trascende persino la devozione alla Madre Patria e ai burattinai che hanno sempre creduto di poterla manipolare senza incontrare resistenza. E nonostante non abbiano in realtà mai perso la presa sulla loro "arma", è evidente che lei sia comunque riuscita a sfuggire in parte al loro controllo, almeno emotivamente.
Nel susseguirsi di eventi emergono tutte le sfaccettature del carattere di Natasha che lei si impegna sempre a celare, anche nel MCU: la determinazione costante e la sua professionale abilità come spia; la consapevolezza di avere un passato macchiato, in pezzi, ma di poter fare qualcosa per risistemarli nel modo giusto; l'incertezza di chi non è stata altro che una pedina per gran parte della sua vita unita alla volontà di non esserlo mai più, anche se ciò dovesse protare alla morte; e anche la fragilità di chi, sotto a tutte le facciate e i propri sentimenti repressi e soffocati, soffre, ama, e piange come ogni essere umano. Una fragilità che senza James non sarebbe mai stata in grado di lasciar trasparire e che è una conquista, più che una disfatta o un segno di debolezza. Natasha in lacrime davanti a James, nella sua drammaticità, è una scena che va a sottolineare come il vero vincitore di tutta la vicenda sarà sempre il loro legame, non importa quante volte mani esterne tentino di spezzarlo; perché per quanti reset potranno essere fatti, in entrambi rimarrà sempre la scintilla in grado di far scattare il loro lato più umano.

Insomma, sì, mi sono emozionata giusto un po', e non mi aspetto miglioramenti nei prossimi capitoli, ma ormai sai che apprezzo anche il tuo sadismo :') <3
Complimenti e bravissima, mi preparo al seguito, so che non mi deluderai :*
Un bacione,

-Light-

P.S. Ti segnalo un refuso: "cechi" invece di "ciechi" :)

Recensore Master
02/12/18, ore 23:31
Cap. 32:

Ah, Cuba. Attendevo questo momento sin da quando è apparsa Marina, essendo uno dei pochi eventi dei fumetti di cui fossi a conoscenza. Leggerlo riportato con le tue parole non è stato meno doloroso che leggerlo e vederlo nel fumetto, e mi è piaciuto molto il modo in cui hai scelto di narrarlo a distanza, proprio mentre Natasha consegna il suo rapporto ed è tormentata da quelle immagini. Si percepisce il legame che aveva con Marina, e nonostante la dedizione con cui ha portato a termine l'incarico, ricordo con chiarezza la sua breve esitazione nell'eliminare l'amica, dettaglio perfettamente coerente col flusso di ricordi che scatena la mezione di james.
È evidente come il reset abbia lasciato molte zone d'ombra, ed è tipico della tenacia di Natasha il cercare di sfruttarle per ricomporre i suoi ricordi attraverso un lavoro di ricerca clandestino.
Leggendo il capitolo la prima volta, mi ero detta che il fatto che il fascicolo per Petrovich fosse proprio su James era un po' "telefonato", per poi chiedermi se il tutto non fosse cosa voluta. Detesto avere ragione, sallo.
Ho comunque esultato nel momento in cui Natasha recupera il nome di James <3 Lasciami gioire finché posso, su :'D
Passo alla pugnalata finale, a tra subito!

-Light-

Recensore Master
02/12/18, ore 22:57
Cap. 30:

Buonasera!
Ormai avrai capito che trovo il tempo di passare da queste parti solo la domenica, e per giunta a orari improbabili :')
Dunque, l'aver già letto una volta il capitolo e quelli che seguono prima di recensire non aiuta ad attutire la botta emotiva, anzi, ho riletto con ancora più ansia, consapevole di cosa avrebbe scatenato la discussione con Alexei. Ho tremato già nel leggerla la prima volta, nonostante abbia indubbiamente apprezzato la presa di posizione di Natasha nei confronti di quella che, in fin dei conti, è un'altra figura autoritaria nella sua vita. Per un momento ho sperato davvero che si rimangiasse la promessa fatta a James e si lasciasse "sfuggire" un'altra vittima... ma a pensarci bene, non avrebbe fatto altro che segnare prima del tempo la sua condanna.
Non so se la scena della loro separazione con annesso bacio sia presa dai fumetti o meno, fatto sta che l'ho immaginata chiaramente vignetta per vignetta, in perfetto stile Marvel, quindi direi che la rappresentazione è più che riuscita (purtroppo per il mio povero cuore).
Il reset cerebrale era stato paventato praticamente sin dall'inizio della storia, ma leggerlo è stato comunque doloroso, soprattutto notando il sadismo con il quale i capi fanno ascoltare a Natasha quello di James.
La ribellione di Natasha, per quanto solo verbale, è stata stupenda nella sua tragicità e non ho potuto fare a meno di emozionarmi nel sentirla contraddire Ivan in modo così veemente, ribadendo la sua capacità di amare ed essere amata. In generale, vederla così piena di determinazione con coloro che pensano di poterla manovrare come un burattino privo di volontà e sentimenti è stata una delle più grandi soddisfazioni di questa storia, a prescindere dai risvolti catastrofici.
Mi faccio forza e passo a recensire il seguito, ché tanto mi son causata poche sofferenze, finora :'D <3
Hasta luego,

-Light-

Recensore Master
17/11/18, ore 13:30
Cap. 29:

Ed eccoci finalmente all'atto finale atteso tanto a lungo <3
Confesso che considerando l'intento di citare e fare un parallelismo con Tarantino mi ero aspettata un qualcosa che rasentasse lo splatter, ma comprendo e condivido la scelta di edulcorare i toni per evitare di sfociare nel cattivo gusto. Credo che avrebbe distolto dall'intento della storia che, in fin dei conti, ha come tema centrale un rapporto d'amore, per quanto sofferto e ostacolato.
A questo punto mi sembra umano e appropriato che Natalia crolli, sebbene in modo silenzioso e non esplicito, soprattutto dopo il peso di quella "nota rossa", ancora così vicina nel tempo. Ho trovato la sua reazione estremamente IC: è da Natasha non esternare alcuna emozione, ma "bloccarsi" e rimanere intrappolata nei suoi pensieri.
Come sempre adoro le interazionei tra lei e James, sempre intense, sull'orlo del baratro ma allo stesso tempo delicate nell'esprimere il legame indissolubile tra i due.
Sarà il mio pallino da linguista, ma non ho potuto fare a meno di dare molta rilevanza al fatto che James finisca col parlare in inglese inconsapevolmente: è in un certo senso un altro recupero della sua identità seppellita da tempo, attraverso la lingua madre che non parla ormai da anni e che riemerge di sua sponte. È un particolare molto ben inserito e coerente con lo sviluppo del personaggio che hai portato avanti finora.

Mi unisco alla speranza di Natasha che la Stanza Rossa diventi solo un brutto ricordo (speranze vane, lo so, ma lasciami sognare) e ti assicuro che non hai deluso alcuna aspettativa con questo capitolo, anzi, ne hai create altre ben più alte, sapendo che il finale si avvicina.
Rimango in attesa del prossimo aggiornamento, fermo restando che sarò puntualmente in ritardo nel commentarlo, ma ormai mi conosci ;)
Un bacione e alla prossima,

-Light-
(Recensione modificata il 17/11/2018 - 02:14 pm)

Recensore Master
17/11/18, ore 12:51
Cap. 28:

Riesci a farmi scendere la lacrimuccia sin dalle prime tre righe, con la dedica a Stan Lee. No, non mi sono ancora ripresa e sì, sto sfogliando vecchi fumetti da lunedì :'(

Ma tornando a noi e a un altro bel capitolo: come sai bene, gli incontri clandestini tra Nat e James sono sempre molto graditi, sorpattutto se riesci a gestirli in modo originale, e la trovata di farli incontrare direttamente sotto (o sopra) il naso di Madame B mi è piaciuta particolarmente, così come il realismo nell'evitare il contatto fisico, fosse anche solo un bacio, per paura di far saltare la copertura. Sono piccoli dettagli che però aiutano molto a delineare sia i personaggi, sia il contesto in cui si muovono.
Era solo questione di tempo prima che Natasha pensasse alla vendetta, e meno male che c'è James "Voce della Ragione" Barnes a tenerla a bada. Non che non condivida il desiderio di vedere tutti i capi spediti all'altro mondo, possibilmente in modo anche abbastanza brutale, ma l'azione al Bol’šoj è davvero il momento meno indicato e il modo perfetto per precludersi ogni opportunità di fuga.
Chissà perché, ho l'impressione che Nat avrà qualche difficoltà a mantenere quella promessa... spero di sbagliarmi, ma sapendo che intenzioni hai, non posso esser sicura di nulla e vivo nell'ansia D:
Questo per dire che, ancora una volta, hai gestito benissimo la suspense <3
Bravissima, ma orma che te lo dico a fare? <3


-Light-

P.S. Nella prima riga, forse potresti eliminare il secondo "platea" per evitare la ripetizione :)

Recensore Master
17/11/18, ore 12:33
Cap. 27:

Ero convinta di aver recensito questo capitolo non appena l'avevi pubblicato, invece mi ero semplicemente salvata gli appunti *genia*
Dunque, mi piace molto il fatto che tu stia mantenendo la tensione che precede gli eventi al Bol’šoj da ormai molti capitoli; da questo punto di vista stai facendo davvero un ottimo lavoro a mantenere alta l'attenzione dei lettori sviluppando la trama parallela del matrimonio forzato di Nat.
La descrizione di come lei finga interesse e innamoramento per Alexei anche di fronte allo stesso James è una stoccata da leggere, così come il modo in cui lui, pur rimanendo nella sicurezza del suo ruolo di ex-istruttore, si espone per salvaguardarla. Per ora sono riusciti a mantenersi in equilibrio, seppur precario, mi chiedo solo quanto durerà la cosa, considerando anche i loro piani di fuga.
Continuo nella lettura, come sempre sulle spine per il gran finale in arrivo...

-Light-

Recensore Junior
08/11/18, ore 12:19
Cap. 27:

Ok dai, ogni tanto devo scrivere una recensione anche io. Ho l'ansia che cresce ad ogni capitolo che pubblichi! Anche se so che finirà male, un po' ci spero in un finale a lieto fine! Alla prossima!

Recensore Master
05/11/18, ore 11:59
Cap. 26:

Dopo questo capitolo, un pochino, sappilo, ti odio. In senso "buono", ovviamente, perché non potrei mai odiare ciò che scrivi <3
Mi è piaciuto molto come tu abbia mantenuto la suspense per tutto il capitolo, fino alla dichiarazione di Natasha, così diretta e schietta da lasciarmi momentaneamente spiazzata, e allo stesso tempo indice di quanto realmente quell' "accordo" l'abbia scombussolata nel profondo, mettendo a nudo i suoi sentimenti persino coi suoi superiori.
La voce della ragione di James che era venuta a mancare nel capitolo precedente si ripresenta per fortuna qui. Dico per fortuna perché in questo momento Natasha ha davvero bisogno di una base solida a cui aggrapparsi con tutte le sue forze, viste le pretese a cui è costretta a sottostare per salvare la propria vita, quella di James e un'ipotetica vita insieme. Spero che almeno lui riesca a mantenere il sangue freddo e ad approntare un piano d'azione sensato.
In tutto ciò, i miei istinti omicidi verso Karpov e Ivan aumentano esponenzialmente, lo ribadisco giusto per completezza :D
Quindi... la serata al Bol’šoj si avvicina sempre più e io sono sempre più sulle spine, quindi attendo impaziente un aggiornamento, che questa storia è una droga per davvero :)

Un bacione e spero a presto,

-Light-

Recensore Master
05/11/18, ore 11:47
Cap. 25:

Aspettavo con ansia il momento in cui i vagheggiamenti di Natasha riguardo a una fuga si sarebbero trasformati in veri e propri propositi, e mi sembra naturale che l'assassinio della figlia di Dreykov ne sia la scintilla scatenante.
Mi affascina anche l'intesa che si viene a creare in così poco tempo con Tania, personaggio che spero di vedere presto approfondito e che mi sembra quasi una "sostituzione" di Marina, sebbene priva della sua vitalità quasi spensierata.

Mi aspettavo che James in questo contesto impersonasse la voce della ragione, e vedere come finisca per appoggiare il piano (ancora inesistente) di Natasha mi ha sorpresa. Direi sorpresa piacevolmente, ma sapendo che la cosa non andrà a buon fine non posso che farmi salire il magone... Il suo ragionamento, di voler morire finalmente da uomo libero, mi ha toccata e mi sembra il passo finale nell'evoluzione del suo personaggio che hai dipinto nel corso di tutti questi cpaitoli.
Ah, un passaggio che mi è piaciuto tantissimo: "lo imitò nei gesti, indicando loro due e la stanza in quel concetto non esprimibile a parole". Meraviglioso. Giustamente, esprimere il concetto di "amore" è difficile già di per sé, figuriamoci per due persone emotivamente danneggiate come James e Natasha.

Acc... mi manca solo un capitolo e poi dovrò aspettare di nuovo.
Però corro lo stesso a recuperarlo ora :P


-Light-

P.S. Errore di battitura: "contro ai nodi" invece di "contro i nodi".

Recensore Master
05/11/18, ore 11:34
Cap. 24:

Ah. Ecco dov'era l'angst vero.
Questo capitolo è straziante, e non credo ci sia davvero bisogno di esternare il perché. La morte di un bambino è di per sé orribile, se poi viene provocata per cause futili e vendette trasversali, diviene ancor più raccapricciante. Mi riesce difficile empatizzare per Natasha in questo caso, perché è consapevole di stare commettendo un abominio, ma non si rifiuta come aveva fatto tempo prima in un contesto simile.
Seguendo questa tua versione risulta molto comprensibile perché quella famosa "nota rossa" la turbi così tanto a decenni di distanza.
Il modo in cui hai intrecciato la fiaba di Andersen con la vicenda tra Natasha e James è impeccabile, hai avuto davvero un'ottima idea e sei riuscita a svilupparla altrettanto bene, incluso il modo in cui Natasha in un certo senso si confida con la sua vittima, sapendo che comunque non potrà raccontare a nessuno quella versione un po' modificata della storia.

Se non si fosse capito, questo capitolo è stata una mazzata emotiva non indifferente, e ti faccio i complimenti per essere riuscita a descrivere una scena così tragica ed efferata con tatto e delicatezza, per quanto possibile (mi sono espressa malissimo, spero che il concetto si sia capito).
Attendo le ripercussioni di questo atto sulla psiche di Natasha, dubito fortemente che sia in grado di imbastire la sua solita facciata d'indifferenza anche con James.


-Light-

P.S. proprio in luce di questo capitolo, ti consiglierei di cambiare il rating della storia ad arancione, visto che tratti comunque la morte di un bambino, sebbene senza scendere nei dettagli. Lo troverei più appropriato anche viste le precedenti uccisioni di Natasha, il contesto di prigionia e torture e il suo essere sfruttata sia sessualmente che psicologicamente da Alexei e altri uomini. Vedi tu se ritieni che la cosa possa avere senso :)

Recensore Master
05/11/18, ore 11:19
Cap. 23:

Ieri ho avuto contrattempi che mi hanno impedito di continuare la lettura, ma ho di nuovo "la mia ora di libertà" per recuperare ;)
Allora, tu mi hai avvertito che ci sono dosi massicce di angst dietro l'angolo, e la cosa che mi preoccupa è che finora siamo ancora in dei limiti umani...

Come ti dicevo, Alexei mi turba, e non poco. Vedere Natasha così fredda verso di lui è per ora una consolazione, ma non posso fare a meno di pensare a come sarà obbligata nel peggiore dei modi a cambiare atteggiamento, prima o poi.
Mi piace la digressione che hai fatto su come lei venga utilizzata a mo' di donna-trofeo, tema attuale in quegli anni come oggi, in un certo senso. Posso solo immaginare la sua frustrazione in un contesto simile, soprattutto considerando quanto sia in realtà letale. Il suo bramare un'uccisione per ristabilire il suo equilibrio è disturbante, ma anche perfettamente in linea col personaggio. Altro che oca giuliva... certo, il fatto che si penta della missione in questione mi fa sorgere non poche domande su cosa le abbiano chiesto di fare, ma spero che getterai presto luce su questo fatto.

Ho trovato molto realistica la gelosia di James, un'altra componente molto umana che sta emergendo in lui dopo tutti gli anni di "silenzio emotivo" che gli sono stati imposti. Certo, è una gelosia a tinte molto più cupe di quella che una normale coppia può sperimentare nel quotidiano, ma l'ho trovato comunque un dettaglio esplicativo e sintomo di una relazione che vorrebbe avvicinarsi alla normalità, nonostante tutto.
E lo "scivolone" di Natasha, con quel "chiunque al di fuori di te è una perdita di tempo" ha messo al tappeto anche me <3
Vado a stappare lo spumante per la dichiarazione, prima che tutto vada a scatafascio :')

Bravissima come sempre <3

-Light-

P.S. Non conosco la versione dei fumetti di Agent Carter, comunque la storyline di Vanko (padre e figlio) in quelli di Iron Man è talmente opinabile e campata per aria che qualunque variazione sul tema è gradita. E sì, gli sceneggiatori (se intendevi quelli del MCU) hanno rivoltato la storia un po' come preferivano nei film, e neanche poco. Ma, di nuovo, viste le premesse è un bene :'D

Recensore Master
03/11/18, ore 18:44
Cap. 22:

Cucù, rieccomi qua! Tra studio, impegni e Lucca Comics ho trovato solo ora il tempo di continuare la lettura; o meglio, il solito recupero ;) Che, tra l'altro, al Lucca ho anche cercato di colmare le mie lacune su Vedova Nera e Barnes, ma con scarso successo (= fumetti introvabili, o forse nascosti molto bene... son rimasta a bocca asciutta).

Comunque, tornando al capitolo: lo showdown si avvicina, e l'ansia di Natasha è ben tangibile. Ho provato tutta la sua delusione nel constatare che James non si sarebbe presentato, soprattutto vedendo la comparsa di Alexei.
Sono rimasta perplessa per qualche secondo nel leggere il suo nome, che mi suonava familiare da un'altra delle tue storie; e infatti ho trovato conferma in Frammenti di memoria. Sapere già da ora dove andrà a parare l'intera storia mi mette addosso un magone non indifferente, ma sono curiosa di scoprire come svilupperai la questione :)

-Light-

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