Recensioni per
In abissi profondi noi ci perderemo
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/09/22, ore 13:06

Buondì! Eccomi finalmente arrivare a recensire questa storia! Sono sempre lenta come la messa cantata, ma prima o poi arrivo. Che poi le tue sono lunghe, complesse e insomma, mi ci vuole sempre un sacco xd. Quindi, vediamo di cominciare o non finisco più. Ammetto che non ricordavo la citazione, difficilmente mi rimangono in testa a meno che non abbia visto il film/serie più volte o non siano particolari e ho visto questi film troppo tempo fa e troppo velocemente per ricordarne addirittura i dettagli. Ma santa Wikipedia mi ha rinfrescato la memoria e ora ho un po’ meglio presente almeno il contesto: Loki è stato arrestato, dopo la scena bellissima di Hulk che lo sbatte qua e là come non pesasse niente xd e che ogni tanto, ammetto, mi riguardo (sì sono una brutta persona xd). Ora, si trova in prigione, su Asgard e Thor è andato a parlargli dopo la morte di Frigga, giusto? Se ci ho preso, sono soddisfatta xd. E vediamo Loki come lo vede Thor: probabilmente impazzito, incapace di ridere sinceramente, avvolto di amarezza, cosa assolutamente insolita per lui, che, a detta di Thor, ha sempre trovato il modo di individuare il lato divertente, o almeno ironico della situazione che si trovava a vivere. Ma evidentemente, nella morte della madre adottiva, non riesce a trovare nulla di ironico, come è giusto che sia. E per un istante mostra il fianco, ma si ritira subito. La parte su come costruire una menzogna mi ha colpito perché… cavolo, è vera. Perché una menzogna sia efficace, deve essere credibile e quello che hai delineato, è il modo migliore per renderla tale. E Loki è un maestro in questo e le sue parole sono studiate per colpire nel segno e lo fanno, poiché conosce Thor come le sue tasche. E dopo la prima menzogna camuffata, arriva un’insinuazione, studiata appositamente per far vacillare Thor e farlo dubitare di tutto quello in cui ha sempre creduto, per fargli perdere la fiducia nel suo stesso padre. Ma Thor non vuole ammettere di aver dubitato e controbatte, mettendo in mezzo l’unico argomento che per Loki è delicato: Sigyn. E per una volta, il dubbio si insinua anche nella mente di Loki, portandolo a pensare che se Sigyn, come Thor gli ha comunicato, se n’è andata, allora anche le successive parole del fratello, quel verbo all’imperfetto, possano essere la verità. Ma poi scaccia immediatamente quel pensiero, facendo leva sulla natura di Sigyn, immutabile, che la lega a lui disperatamente e ostinatamente e che consente al sentimento d’amore provato dalla donna di non affievolirsi. E cambiano discorso, tornando su un terreno che per Loki è più agevole, uno in cui può provocare, insinuare, rigirare le cose quanto vuole perché è la sua dote migliore, uno in cui, in realtà, anche Thor si sente forte, perché ha argomentazioni che giudica forti e valide e inizialmente sembra anche così perché sembra ottenere una vittoria, costringere il fratello a riflettere ma… in realtà fa tutto parte delle astuzie di Loki, che portano, inesorabilmente, Thor a guardare le cose che crede di conoscere, di cui è certo, da un’altra angolazione, cercando in loro significati nascosti che prima non aveva attribuito e a pensare che forse, nonostante le sue bugie, il fratello non abbia tutti i torti.
E passiamo al secondo atto: Loki viene imprigionato di nuovo, e Thor torna di nuovo alla sua cella, anche stavolta con convinzioni salde e incrollabili, certo che tutto ciò che pensa sia giusto e corretto. E stavolta sembra davvero essere lui quello che dice solo cose giuste, che spiegherà a Loki dove ha sbagliato, perché lui sembra troppo abbattuto e sconfitto per fare alcunché e il modo in cui Thor ribatte alle sue affermazioni sembra assolutamente deciso… ma alla fine, anche stavolta, Loki riesce a fare breccia nella solida corazza del dio del Tuono, a convincerlo che le sue convinzioni non sono abbastanza e che ci sia un problema che solo Thor stesso può risolvere. Ma il modo per risolverlo è quello che consiglia Loki, ovviamente, che sceglie un metodo che a lui fa comodo, a lui piace, un modo subdolo per trovare di nuovo il modo di farsi liberare e, contemporaneamente, prendersi la sua rivincita sul suo ex alleato. E così si giunge al terzo atto, che vede un nuovo protagonista: Odino, che si confronta con Thor, che rivela al figlio gli inganni in cui Loki lo ha trascinato, ma senza successo. Ormai è troppo tardi e Thor è completamente avviluppato dalle menzogne che Loki ha intessuto, al punto che non è neanche più degno di Mjollnir. Odino cerca di riparare il danno, di raccontare al figlio la sua versione dei fatti, che corrisponde anche alla verità. Ma Thor è talmente avviluppato nella trama del fratellastro che ormai legge tutto attraverso le lenti distorte che Loki lo ha spinto ad utilizzare ed è disposto ad assecondare il piano del fratello, convinto che sia l’unico modo giusto di agire. E così, grazie ad un inganno, Loki ottiene finalmente quello che vuole e imprigiona Odino, detronizzandolo definitivamente. E anche se Thor si rende conto che hanno sbagliato, ormai è troppo tardi e non può fare a meno di fare sua l’ultima profezia del padre, che però, ancora una volta, Loki rigira come vuole. Il finale resta aperto, in parte, perché ci lascia con la domanda: e adesso? Dopo che hanno detronizzato Padre Tutto, quale sarà il successivo obiettivo dei due fratelli? Probabilmente si scoprirà nelle successive storie, o mai, ma non importa, perché questa è stata davvero bella e coinvolgente, complimenti.

Recensore Veterano
26/04/20, ore 11:56

Carissima! Eccomi qui per lo scambio del Giardino.
Il primo dettaglio che mi è saltato davanti agli occhi, è la suddivisione del racconto in tre atti. Scelta curiosa, che la rende quasi un'opera recitata (per non dire solamente teatrale), e che divide con precisione i tre frangenti incastonati in una climax ascendente per Loki e discendente per Thor. Le tue descrizioni (la prigionia di Loki, in primis) sono vivide e nitide come se potessi vederle di fronte ai miei occhi. Hai tratteggiato con precisione e cautela ogni sentimento, ogni sensazione, come se le avessi provate tu in prima persona. Nel primo atto è tutto sorprendentemente infelice, quasi sbagliato: Loki prigioniero chiuso nel suo guscio di fiero sarcasmo, a sbattere in faccia al fratello il tradimento, sentendoselo rinfacciare altrettanto; ad un certo punto viene spontaneo chiedersi chi dei due sia veramente il traditore e chi quello tradito. Loki è descritto con fierezza anche se in condizioni pessime; Thor sembra glorioso e splendente d'oro, fino al momento in cui tra secondo e terzo atto inizia a lasciarsi persuadere dall'arguta lingua del fratello-non-fratello. Il dio degli inganni ha un modo di esprimersi che incanta anche il lettore (e qui c'è tutta la tua bravura e conoscenza, a tal punto da farmi arrivare a detestare Odino senza veramente capire appieno il perché), rendendo la mente di Thor estremamente semplice, facile da corrompere nonostante la sua determinazione bruciante. La verità è che Thor mi è sempre parso uno specchio d'acqua poco profondo, facile da intorbidire, per non dire ingenuo fino a sembrare sciocco. Ciò che mi ha colpito, è il modo elegante in cui la presenza costante di Loki si snocciola lungo i tre atti. E' sempre così fiero e composto anche dopo una atroce tortura - in cui il lato quasi umano di Odino viene fuori in tutta la sua spietatezza - e determinato a incantare, ingannare, essere libero. Sono stupita però dalla solo accennata presenza di Sigyn: non sono abituata a vederla come poco più che una comparsa - che però ha marchiato a fuoco la propria presenza nel cuore dell'Ase che attende di essere liberato.
Infine, il terzo atto, la caduta di Odino (e di Thor) sotto alle sagaci azioni del dio degli inganni, che ancora una volta trionfa e si rende libero. Tutta la sua ironia si concentra nella domanda con cui concludi l'opera: “Sì, lo abbiamo fatto” concesse Loki sorridendo appena, “per essere fedeli a noi stessi, per vendicarci dei torti inflitti. In fondo, siamo gli eredi di un popolo di predoni e pirati, non è vero Thor?”
Non penso di avere abbastanza parole per esprimere tutta l'ammirazione che provo nei confronti dei personaggi di cui narri le gesta. Persino la scelta di rendere la narrazione un'opera di teatro (come metafora, quasi, della recita efficace e travolgente di Loki) è un artificio artistico davvero meraviglioso. La tua conoscenza del loro mondo e della letteratura mi lascia ogni volta senza parole: l'unico dispiacere è l'aver visto la dolce e fedele Sigyn lasciata quasi in disparte, vittima del proprio dolore, allontanata dall'amore della sua esistenza intera.
Per il resto, questa storia è veramente splendida.
A presto, carissima.


N.

Recensore Junior
19/03/19, ore 21:31

Ciao, dopo mesi di attesa fra le preferite e in onore della ricorrenza di oggi, perché non commentare una delle tue one shot che preferisco in assoluto e dove Odino fa una brutta fine!
Potrei dilungarmi davvero a lungo in complimenti per la perfetta messa in scena, teatrale senza cadere nel farsesco, che hai dato a questi tre atti. Eviti il patetico, pur in un contesto di violenza e sopraffazione, dai umanità senza svilire il vissuto o i contrasti passati. In questo perfetto quadro d'insieme, un degno ingranaggio svizzero un uomo rimane ferocemente stritolato. Non si può arrivare in fondo senza empatizzare con la viscerale desolazione del cuore di Thor.
Le mani grandi e forti del colosso in pietra della Storia infinita, mentre seduto attende che il Nulla lo divori, sono la perfetta metafora di un uomo ormai indegno. Quello che mi ha colpito di più e su cui mi soffermo è il modo in cui Loki ottiene la libertà, mi è piaciuto vedere la sua logica, il suo promettere un nuovo legame fraterno alla base del convincimento. Troppo spesso ho trovato dei Thor che cedono al fascino di modi o aspetto del bel dio dell'inganno come fossero stati ciechi sino a un attimo prima. Lungi da me criticare altri generi di racconto, che auspicano una loro unione in altri contesti narrativi e autrici; ma nell'oggetto di questa tua storia si respira un atmosfera più complessa, una sfida più intellettuale che fisica, diciamo. Stimolante e almeno a me molto cara.
Mi permette di cullarmi nella saga comic norrena delle origini, che qui ho ritrovato e rende la tua storia ancora più canonica.
Thor non è l'erede al trono e mai lo sarà nei comic, (gli viene preferito Balder, e ci vuole del coraggio... Viene appellato come il figlio bastardo, illegittimo) é quindi solo il campione. L'esecutore e come tale deve solo obbedire.(Gli stessi suoi "alleati" lo mal giudicano in sua assenza e sopportano solo perché è indispensabile scudo per Asgard. Solo Sif fa eccezione e lo vede nella sua umanità. Mi piace rimarcarlo perché nei comic somiglia un po' a Frigga, ed è un altro grande buco nell'acqua dell'Mcu.) Alle origini Thor e Loki sono stati cresciuti insieme, alla pari, giacché Loki é a conoscenza delle sue origini (ha 6 anni quando giunge ad Asgard) ma non sono un peso per lui, che le vede come fonte maggiore di potere. Thor riferisce che l'unico ricordo felice di tutta la sua vita sono le cacce col fratello prima che arrivasse il padre a tormentarli. Odino ossessiona i figli in modo sottile: non contano a meno che non sollevino il martello, non sono nulla per lui. Li manda in battaglia e li fa inebriare del sangue nemico. Sono un team perfetto, entrambi sono "malvagi", quando alfine Thor solleva Mjiolnir, le guerre si inaspriscono oltre il controllo di Padretutto e allora Odino ha paura e divide i fratelli. Incatena Thor in un corpo umano malato e lo abbandona a imparare l'umiltà.
Le varie riscritture, poi sempre più vicine ai film han tolto tutto il ruolo negativo di Odino e la violenza di fondo, pure ovviamente mai mostrata, ma intuibile. Scusa per il sermone ma non avevo altro modo per riferirmi a quel preciso spaccato narrativo e quindi concludere: grazie per aver restituito un pochino di quell'atmosfera originale, per un Thor che ai miei occhi torna all'oscurità d'origine e a un Loki che si riprende quel che é suo di diritto e sinceramente amava: il primo legame rubatogli da Odino.
Ultimissima cosa: per me questi due fratelli, tornati nel buio del caos, Thanos lo farebbero a pezzi! Mi piace sperare un giorno di ritrovarli in qualche altra storia! Grazie!

Recensore Master
10/02/19, ore 22:40

Ciao, cara!
Eccomi qui per lo scambio del giardino.
Mi piace tantissimo il nome della storia e l'idea di dividere la one-shot in tre parti che sembra quasi una rappresentazione teatrale.
Apprezzo tantissimo il personaggio di Loki che trovo sempre perfetto, mentre ho trovato Thor diverso oscuro/cattivo.
Complimenti e alla prossima :)

Recensore Junior
17/01/19, ore 21:48

Ciao! Sono Akira, dello scambio di recensioni sul gruppo Boys Love! <3
Che dire, è sempre un immenso piacere scoprire delle autrici così BRAVE (e credimi, in questo caso è davvero riduttivo per quello che ho letto.)
Mi devo ancora riprendere dalla lettura perché cavolo, sei stata capace di prendermi e trascinarmi tra i protagonisti, come se stessi vivendo in prima persona la scena. Come se stessi io per prima dentro la lettura, è una cosa che veramente pochi autori sanno fare, tu sei una maestra!

Davvero, non credo che i complimenti possano bastare, è una scrittura sublime, la tua.
Perfetta, senza errori di alcun tipo, scorrevole, composta e egregiamente stesa. Davvero sono rimasta a bocca aperta, sei un genio!
Credo di avere, nella mia (abbastanza) tenera età e per essere una scrittrice ancora alle prime armi, davvero tanto da imparare da te, e non lo dico per dire, ma davvero, sei una specie di entità superiore.

Ho letto solo questa os perché non ti conoscevo, e avevo bisogno di qualcosa di completo da poter scegliere e il modo in cui hai trattato i personaggi, come li hai descritti e come hai dato loro vita, è assolutamente eccellente, spettacolare.
I primi due atti mi hanno tenuta con il fiato sospeso per tutto il tempo e il terzo è stato assolutamente meraviglioso.
Davvero, non so che dire, solo ti faccio i miei più sinceri complimenti, e spero con tutto il cuore di poter leggere qualche altro tuo lavoro nei prossimi scambi, perché sei favolosa.
Ti auguro davvero di intraprendere questa carriera, se è quello che desideri, lo meriti davvero tanto!
Alla prossima, e grazie per questa perla
Aki <3

Recensore Veterano
24/11/18, ore 21:50

Premetto che non conosco il fandom. Detto questo, il tuo stile mi piace così tanto che non si rivela un problema, per me, la lettura, la trovo troppo godibile, riesco ad apprezzare il tuo modo di far vivere personaggi che non mi appartengono, il tuo modo di dar loro spessore, una tridimensionalità che te li mostra davanti agli occhi, ti fa sentire i loro dialoghi, percepire ogni sfumatura emotiva. E' proprio questo, per me, il punto forte delle tue storie: il tuo stile, che è impeccabile... anzi, molto più che impeccabile, è proprio intenso. Lo so che spesso si tratta di una cosa soggettiva e se è così, lo dico senza remore, il tuo stile è il genere di stile che piace a me, scorrevole e poetico al tempo stesso, ricercato senza essere artificioso, riesci a dosare gli elementi letterari con la piacevolezza della lettura senza mai appesantire le frasi e senza mai compromettere il piacere che si prova nel leggere. Non risparmi nulla, la crudezza delle descrizioni si mescola all'emotività, alla poesia, alla bellezza di certi sguardi che riesci a descrivere: un'occhiata, un srmofia, un sorriso, tutto parla, ogni sguardo è un'emozione trasmessa e lo sappiamo come spesso uno sguardo possa comunicare più delle parole stesse tra due persone.
Qui dipingi il rapporto conflittuale tra due fratelli che si ritrovano nemici, una tematica a me molto cara che, seppur in altri fandom, ho trattato spesso anche io.
Quello che colpisce, tra questi due personaggi, è come sia così labile e indefinito il confine tra bene e male, tra buono e cattivo, le emozioni si rincorrono una dopo l'altra, contrastanti e spesso contraddittorie, perché tra i due c'è una continua tensione: la rivalità e il rancore non cancellano un legame che si percepisce ancora profondo, in nome del sangue e dell'antica alleanza. Il tormento di Thor, che è portato, dalle parole di Loki, a interrogarsi sul proprio vero ruolo, sulla natura del padre, è dipinto in maniera magistrale, si respira e si vive il dubbio che si è insinuato in lui in ogni sua parola, in ogni suo atteggiamento e gesto.

"Eppure, le parole di Loki non avevano ancora avvelenato del tutto il cuore di Thor. Erano riuscite a infilarsi negli interstizi dei suoi pensieri come delle gocce di pioggia che penetrano e si insinuano nella terra e scavano la roccia lentamente, inesorabilmente, crudelmente"

Questo frammento a conclusione del primo atto rivela una maestria invidiabile nell'uso delle parole, ma tutte sono efficaci, scelte con sapienza, dimostrano un talento e un'abilità che non si discutono.
Il secondo incontro si apre in maniera ancora più toccante: gli occhi di Thor non possono fare a meno di inumidirsi di fronte al fratello, così diverso dalla persona che ricordava, ora sofferente, privato quasi dell'orgoglio che gli era proprio.
La mente del lettore è attraversata dagli stessi tormenti che offuscano la mente di Thor: non si può fare a meno di provare pietà, pena, per quell'essere sofferente, torturato dal padre, è facile venire irretiti, perché l'angoscia che provoca quella vista e il modo in cui tu lo descrivi entra dentro e fa tremare e venire le lacrime agli occhi. Eppure, come Thor, conosciamo la natura di Loki e allora... questo contrasto di sentimenti ci accompagna nel corso di tutto il racconto e, insieme allo stile, è uno dei suoi punti forti, perché è come assistere ad un dramma, questa divisione in atti accentua tale sensazione.

Nel terzo atto veniamo a conoscenza anche del punto di vista di Odino e impariamo, anche in questo caso, a capire alcune sfaccettature, sentiamo tutte le campane... e ogni volta entriamo in contatto con la complessità umana, che non è mai solo bianca o nera. Questa storia lo mette in evidenza in ogni singola riga, e lo fa con abilità, ricchezza linguistica, grande capacità di mettere in evidenza tale complessità, un altro dei molti aspetti che me l'ha fatta apprezzare.
Il finale è tragico, angosciante, sembra non lasciare più spazio per sprazzi di luce o rappacificazioni. Il tutto reso ancora con la tua maestria, che trascina dalla prima all'ultima parola.
Ancora mi scuso per l'estremo ritardo. La fic l'ho letta giorni fa, ma ci tenevo a lasciare una recensione lucida e decente, che non si limitasse a due o tre parole in croce e ti facesse capire quanto io apprezzi la tua scrittura. Un bacione e, ti assicuro, a risentirci :*

Recensore Master
21/11/18, ore 21:18

Ciao shilyss, ci ho messo ben tre giorni per poter leggere tutta la tua storia e, ahimè, credo che passerà ancora tantissimo tempo prima di poter leggere qualcos'altro.
Tornando alla storia: ho trovato molto interessante la scelta di dividere tutto in atti, quasi fossero le scene di un teatro.
Neanche sto a sottolineare come la grammatica sia impeccabile e la sintassi ordinata e semplice, scorrevole. Non riusciresti a deludermi nemmeno volendo, riesci a coinvolgere il lettore con una naturalezza che ha quasi dello spaventoso.
Mi è sembrato proprio di sentirlo Thor, mentre soffriva per la ferita che ha inferto. E, davvero, adorando Loki non ho potuto fare a meno di ritrovarmelo di fronte agli occhi mentre gli parlava.
Dannata Lingua d'Argento!.
Sono davvero contenta di essere arrivata fino alla fine, seppur con estremo ritardo e dovendo interrompere la lettura più volte.

A proposito di questo, ne approfitto per poterti fare un complimento in più. Dovendo leggere e interrompere in continuazione, non ho avuto molte difficoltà a riprendere il filo del discorso. Questo perchè, appunto, hai tolto tutti i fronzoli e lasciato l'essenziale riuscendo ad elaborarlo per bene e a non perderti con cose inutili.
Davvero un ottimo lavoro, lasci sempre senza parole!

Recensore Master
04/11/18, ore 18:49

Ciao, perdona il ritardo, ma finalmente eccomi qui per la recensione dell’abc del giardino.
Partiamo dal titolo, premetto che il titolo è sempre qualcosa su cui pongo tantissima attenzione, anche più che all’introduzione e il tuo mi ha colpito fin da subito, ha un che di evocativo, quasi poetico direi, di sicuro non è banale e, una volta letta tutta quanta la storia, ti rendi conto che un titolo più adatto non lo avresti potuto trovare.
Per quel che riguarda l’introduzione, amo particolarmente gli estratti e quello che hai scelto tu è di sicuro molto accattivante.
Ti faccio tantissimi complimenti per il linguaggio, così ricercato, si vede che c’è proprio un lavoro dietro, ogni dettaglio è curato, nulla è lasciato al caso, brava davvero.
A un certo punto c’è Thor che dice ‘Cazzo!’ , magari qualcuno avrà aricciato un po’ il naso, pensando che non sia esattamente un linguaggio molto Asgardiano, ma secondo me hai voluto metterlo appositamente, forse per far evidenziare quanto Thor sia più vicino agli umani, grazie a tutte le vicissitudini affrontate. Quindi approvo molto quella scelta.
Sono rimasta colpita dalla tua idea di presentare un’unica OS in tre atti (riusciti benissimo) anziché fare un mini-long di tre capitoli. Hai ragione tu, va letto e vissuto tutto d’un fiato, anche perché una volta cominciato a leggere è davvero difficile fermarsi.
Ho scelto questa tua FF rispetto ad altre per questioni di shipping, io Loki e Thor non posso fare a meno di slasharli impunemente (XDD) , quindi ho preferito una fic dove non ci fosse nessuna coppia… sì ok, c’è quell’accenno a Sygin (che perdonami, conosco pochissimo e non voglio approfondire), ma ci sta.. soprattutto per il duplice modo in cui lo hai presentato, descritto da Thor e descritto da Odino.
L’unica versione het in cui potrei vedere Loki è con Darcy <3 ma quella è solo una mia considerazione personale, tranquilla ^^
Un applauso per l’IC di tutti i personaggi, in particolare per Loki (anche se io mi ostino a volerci vedere anche del buono <3 ), ma anche Thor e soprattutto Odino, col quale a seconda delle fic ho un rapporto di amore/odio, qui senz’altro è amore, traspare quanto sia padre verso entrambi, nonostante gli inganni e le distorsioni della realtà che opera Loki con le sue parole.
Io amo tantissimo la tematica ‘passa al lato oscuro’ quindi non puoi immaginare quanto ho gongolato vedendo Thor schierarsi con Loki, poco importa il suo pentimento finale o comunque la consapevolezza di quello che hanno fatto e quello a cui li porterà.
Dei tre atti ho amato sicuramente più di tutti il secondo, la (apparente) fragilità che Thor riscontra in Loki è qualcosa che tocca il cuore (anche se ci vedo sempre qualcosa di più, amo incondizionatamente il loro rapporto fraterno) , l’accenno a quando Loki era piccolo mi ha sciolto (ci ho pure scritto una fic a riguardo una volta) poi parli pure di Frigga…. livello scuoricinante altissimo!
D nuovo tanti, tanti complimenti per lo stile impeccabile, le descrizioni che non appesantiscono affatto la scrittura, la caratterizzazione dei personaggi, la tematica affrontata e il modo in cui l’hai fatto.
Io amo il lato più leggerino degli eroi Marvel e quindi prediligo le storie con un’atmosfera più allegra, ma sei stata una piacevolissima eccezione ;)
Felice di esser passata da qui ^^

Recensore Master
28/10/18, ore 13:52

"Nella sua mente, aveva già vissuto quella scena infinite volte, perso com’era nel suo continuo disegnare ipotesi e illazioni volte a modificare il passato, distorcere il presente, predire il futuro."
Arrivata a questa frase, già avevo capito che avrei adorato questa storia.
Hai tratteggiato Thor ma, in fondo, anche qualsiasi scrittore, cantastorie, inventore di racconti, e l'ho trovato magnifico.
La tua prosa mi ha trascinata fino alla fine del terzo atto senza staccarmi dalla storia. È semplicemente perfetta.
Anche la divisione in tre atti mi è piaciuta molto. In qualche modo richiama l'idea stessa della storia raccontata da Loki. Balzando avanti nel tempo, di atto in atto, vediamo germogliare il seme che ha piantato nella mente del fratello.
E poi, amo il rapporto tra Loki e Thor.
Tu riesci a renderlo in maniera perfetta, pur senza parlarne direttamente, lo mostri e basta e, per quanto io ami i risvolti slash su di loro, nelle tue storie non ne sento la mancanza.
Ora mi voglio sbilanciare, anche perché non ho letto tante storie in questo fandoma, ma... credo che i tuoi Loki e Thor siano tra i migliori che si possano incontrare.

Recensore Veterano
16/10/18, ore 20:48

Ciao, carissima! Come ormai saprai, la causa del mio ritardo è che cerco di avere sempre il tempo necessario (e tranquillo) per poter leggere e recensire in santa pace senza fare le cose di fretta (e, viste le ultime settimane, ho fatto assai fatica a trovarlo). La mia scelta è ricaduta subito su questa fanfic, perché come avrei potuto non leggere la storia vincitrice del contest? Vinto a tutti gli effetti, aggiungerei. Scritta benissimo, emozioni e situazioni sempre molto realistiche r palpabili, sei riuscita a mantenere una caratterizzazione sublime e la forma curata tutto il tempo. I dialoghi sono qualcosa di fantastico, anche questi curati nel dettaglio, e la trama attrae tantissimo; questa discrepanza tra i fratelli, quell'abisso che si stava creando tra di loro destinato in realtà contro il.padre. questa storia è fenomenale sia per forma che per contenuti, bella anche l'idea di suddividerla in atti! Brava brava brava davvero. Alla prossima (si spera senza ritardi!). Complimenti, Ile

Recensore Junior
07/10/18, ore 22:08

"Così si chiuse il primo atto. Con una verità distorta, osservata da una prospettiva diversa, impossibile da cancellare o ignorare. Come la voce, roca e suadente, di Loki Lingua d’Argento."

"Così si chiuse il secondo atto: con un eroe caduto nell’abisso."

io AMO.
Dove lo vuoi il mio cuore? L'anima te l'avevo già data, o sbaglio? Altrimenti rimedio e ti di anche questa.
Io non so davvero cosa dire, mi ha lasciata attonita, febbricitante, con le lacrime agli occhi e un sorriso da ebete in viso un po' per il sorriso e un po' per il dolore.
La figura di Loki è quella che più preferisco e un po' mi dispiace che i film, a mio parere, non siano riusciti benissimo a portare il suo personaggio sul grande schermo (una futura serie tv?).
Questa OS è divina, meravigliosa, immensa, davvero come dovrei descriverla? Non lo so perché è semplicemente perfetta, come fai? Come fai a sviscerare così a fondo, profondamente questi personaggi così sfaccettati e complessi. Come ci riesci? Ogni volta che leggo qualcosa su di loro, su Loki in particolare, rimango paralizzata dalla tua bravura mostruosa.
Bravura mostruosa con le parole, con le interazioni che riesci a gestire, le trame, i sentimenti. Sei mostruosa e solenne, sei davvero troppo brava per i comuni mortali (?) sicura di non essere imparentata con Padre Tutto?
La storia mi ha fatto soffrire nel leggerla, Loki e Thor, il loro rapporto così complesso; fatti di odio e amore, di fratellanza, di così tante cose che sono impossibili da elencare con un ordine logico. Thor e Loki sono loro, sono loro e tu riesci a gestirli del migliore dei modi e così hai fatto col Babbo con un occhio solo che è semplicemente all'apice della perfezione, del suo personaggio misto padre e misto tiranno (in un certo senso). Ho amato tutto e non so davvero cosa dirti. Come fai? Come fai a farmi amare quello che scrivi in questo modo?
Ho letto tanto sui due fratelli e davvero poche persone l'hanno fatto bene quanto te, poche, pochissime e tu hai fatto centro nel mio cuore.
Davvero bravissima *va a prendere dei fazzoletti per continuare a piangere*

Maika

Recensore Junior
07/10/18, ore 18:46

In abissi profondi noi ci perderemo di Shilyss 


Grammatica, punteggiatura, lessico e stile: 9,5/10 

Sei stata veramente eccezionale, il tuo stile è incantevole, incisivo e coinvolgente, e hai usato un registro alto molto adatto al contesto, ho solo un paio di appunti da farti: 
[…] prima di essere avversarsi. Errore di battitura. 
“Che cazzo vuoi da me?” Di nuovo, Thor era esploso. Trovo che un’esclamazione del genere non si addica molto al linguaggio degli abitanti di Asgard, che anche negli insulti è antico, quasi aulico, ma sia piuttosto proprio di noi esseri umani. Certo, è vero anche che Thor ha vissuto su Midgard per un periodo e potrebbe averla imparata, ma non so, mi stona con il resto delle scelte lessicali e con lo stile della tua storia. 
L’erede di Odino si sentiva esasperato e sconfitto dalle labbra ghignanti e sinistre dello suo scaltro interlocutore. Del. 

Attinenza al tema: 10/10 

Hai centrato perfettamente il tema del contest, gestendo benissimo il tradimento di Thor, che non riesce a fare a meno, nonostante tutto, di cercare suo fratello, di ascoltarlo, senza neanche rendersene conto, e Loki lo sa e, ovviamente, ne approfitta per istillare e nutrire il dubbio nella mente del dio del tuono. 
E così, pur di riaverlo con sé, Thor si lascia convincere dal fratello a detronizzare il padre e cade nell’abisso costruito abilmente dalle parole di Lingua d’Argento. Well done! 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 

Voglio davvero farti i miei complimenti, perché è davvero difficile (in certi casi, trovo, anche per il MCU) mantenere IC due personaggi complessi come Thor e Loki, ma tu ci sei riuscita egregiamente. Mi sarebbe piaciuto che nel film di Ragnarok avessero fatto almeno una riflessione sull’analogia tra il destino di Hela e quello, non così diverso, di Loki, così come hai fatto tu. 
Fino alla fine della tua storia, vediamo entrambi i punti di vista, quello di Loki e quello di Odino, e probabilmente, come spesso accade, la verità sta nel mezzo, ma in ogni caso Thor finisce per ascoltare il fratello. Bravissima! 

Gradimento personale: 12/12 

Che dire? Fin da quando l'ho letta per la prima volta, la tua storia mi ha indubbiamente colpita. Ho apprezzato la tua decisione di dividere la fanfic in tre atti, il che aumenta nel lettore la sensazione di pathos drammatico, legata all’epicità di queste vicende familiari che ricordano molto le opere di Shakespeare (non a caso il regista del primo film di Thor aveva già diretto e recitato in molti spettacoli shakespeariani, come forse sai). 
Meriti decisamente il primo premio. Aggiungerò con immenso piacere questa storia alle mie preferite e, in futuro, leggerò sicuramente altre tue storie su questo stupendo fandom. 

Punti bonus: 1/3 

Totale: 42,5/45 

Recensore Veterano
28/09/18, ore 11:49

Sono una delle poche persone a cui The Dark World è piaciuto - secondo me è terribilmente sottovalutato e sicuramente migliore di Ragnarok che, pur avendolo visto al cinema, ho deciso di cancellare dalla mia mente poco dopo haha
Comunque, questo per dirti che ho apprezzato molto il what if basato su questo capitolo; ancora una volta hai saputo mantenere un’ottima continuità narrativa e una buona costruzione dei caratteri dei personaggi.
In questa storia risalta molto la relazione conflittuale tra Thor e Loki, ben caratterizzati entrambi - lo sottolineo perché, se è vero che Loki è il tuo personaggio per eccellenza, anche Thor è un degno protagonista del racconto, personaggio che molto spesso vittima di una semplificazione eccessiva. (Non solo da parte dei fans, ma anche MCU.)
Le diatribe familiari possono essere piuttosto noiose perchè si tratta di temi stra-abusati, ma nel tuo caso si nota una maturità di fondo che va oltre al “ah che tipo è nostro padre”, etc.
Parlando della forma, mi ha stupido molto la scelta di dividere la storia in Atti; ammetto che di prima occhiata, non mi sembrava una scelta molto consona - sapendo quanti lettori pigri ci sono in giro -, ma mi sono dovuta ricredere perché aumenta quella sensazione di dramma che è già fortemente presente nella storia.
I personaggi e le vicende hanno già una forte impronta teatrale e questa potenzialità tu l’hai sfruttata al meglio.
Brava!

Recensore Master
26/09/18, ore 22:14

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio sul gruppo Boys Love ^^
Sono davvero contenta di aver scelto questa OS – sto imparando ad apprezzare sempre più Thor e Loki, anche e soprattutto grazie alle fanfiction – perché mi ha lasciata veramente senza parole.
A parte la maturità dello stile, che ho trovato raffinato e ricco (senza mai essere pesante) come pochi altri, ciò che sicuramente colpisce di più nella storia è la caratterizzazione dei personaggi: anche senza conoscere bene le vicende legate ai film Marvel (ammetto di essere una novellina in questo campo, ma non vivo su di un isola deserta, quindi insomma, non sono proprio completamente ignorante XD), non ho avuto problemi a seguire il filo dei rivolgimenti interiori di Thor e Loki, che sono gli assoluti protagonisti di questo vero e proprio dramma: riecheggiano suggestioni derivanti direttamente dalla tradizione tragica greca ma anche, a mio avviso, dal teatro shakespeariano. C'è una sorta di senso di ineluttabilità che aleggia sopra l'intero dipanarsi della narrazione, come se le cose non potessero andare diversamente di così: alla fine i due fratelli si ribellano ad Odino, ma saranno davvero liberi dopo questo? O forse, semplicemente, non lo saranno mai, perché da se stessi non si può essere liberi. Sono due eroi umanissimi Thor e Loki: il vero nemico si trova dentro di loro, al centro del loro cuore, ed è con quell'oscurità che si portano costantemente addosso che devono fare i conti, più che con Thanos, a mio avviso.
A tal proposito, ho amato moltissimo il modo in cui hai tratteggiato il rapporto tra i due fratelli: il sentimento che li lega è perennemente in bilico tra l'odio e l'amore, perché se da una parte si sono traditi e voltati le spalle a vicenda, dall'altra è innegabile che l'affetto che c'è tra loro è potente e, nonostante tutto, non può essere scalfito. Può essere calpestato, disprezzato, ad un certo punto addirittura rinnegato (Thor prova soddisfazione nel colpire a morte il fratello, e solo dopo proverà rimorso; Loki in fondo non smette mai di manipolare il fratello, non si fa scrupoli a sfruttare i suoi punti deboli e ad instillare in lui il seme del dubbio, facendo leva sul rancore che anche il dio del tuono prova nei confronti di quel padre che cela in sé più ombre che luci) ma non può essere cancellato. Nemmeno quel Padre Tutto che sembra essere il padrone assoluto del destino di entrambi può arrivare a tanto, nemmeno lo spietato dio delle forche può mettersi fra loro due. L'intero universo può crollare, il loro amore no. Insomma, questo è quanto sono riuscita a cogliere leggendo questa tua bellissima storia, spero di non aver clamorosamente frainteso tutto quanto XD
Ho apprezzato moltissimo tutti i riferimenti alla mitologia norrena e all'Edda, anche se sicuramente qualcuno me lo sono perso per strada perché ammetto di non essere espertissima in materia.
In conclusione, ti faccio i miei più sentiti complimenti, questa OS è davvero un capolavoro *_*
Spero che avremo modo di incontrarci ancora!
A presto, un bacio :*

padme

Recensore Master
15/09/18, ore 15:50

Ciao, eccomi qui per lo scambio dal gruppo "Boys love"!

Alla fine ho scelto di recensire proprio quella che tu mi hai consigliato e non me ne trovo affatto pentita!
Il tuo stile è molto bello, ti stimo per le descrizioni meticolose, ma non pesanti.

“Tuo padre,” puntualizzò Loki inclinando leggermente il capo, assottigliando gli occhi chiari. “Un re spietato che mi ha usato, un sovrano dispotico, un pirata. Dove ha trovato l’oro che ricopre ogni parete di Asgard, fratello? Dove ha nascosto i generali che di certo l’hanno aiutato a compiere il suo disegno?” -- tipico di Loki. Perfettamente IC.

Mi piace molto che si legga del contrasto Thor/Loki in riferimento a fatti "importanti", come quella di Odino. Sono due personaggi molto complessi eppure tu li hai lasciati molto IC, cosa difficilissima.

"Odino li aveva usati da quando erano nati, anteponendo senza remore il bene di Asgard al loro, sostenendo che gli interessi del regno dovessero combaciare per forza con i desideri che animavano lui e suo fratello." -- un'amara realtà, già resa nota dalla serie di film, un Odino che di certo non è di buon cuore come Thor, che invece è proprio puro d'animo.

Queste sono le parti che mi hanno fatto apprezzare questa storia che è un crescendo d'emozioni.

I miei complimenti <3

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