Recensioni per
Il matto
di fumoemiele

Questa storia ha ottenuto 40 recensioni.
Positive : 40
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/12/18, ore 12:20

Oh! Il cappellaio matto! E, ma allora dillo che mi vuoi fare impazzire di gioia! Alice in wonderland mi ha da sempre ispirato, quasi tutte le mie storie hanno un riferimento a quel libro, diretto o indiretto, anche solo nell'ispirazione per la trama o in una piccola sfumatura di una frase.
Amo questa cosa che tu ti sia ispirata a quel romanzo, perciò. Mi fa amare ancora di più la tua storia che, lasciatelo dire, è strana, folle, divertente e inquietante come dovrebbe essere.
Questa prima flash in particolare mi ricorda una cosa che mi è successa tempo fa, quando ero piccola. Ho avuto la febbre altissima e la notte sono stata malissimo, avevo addirittura le allucinazioni e vedevo anche io mostri e animali sulle pareti, anzi d'appertutto!
Per fortuna poi una tachipirina e una visita dal medico di famiglia hanno sistemato tutto, ma è stata un'esperienza così strana che me la son portata dietro per la vita eheh.
E tu adesso con questa flash l'hai riassunta perfettamente, mi fai sembrare matta così però XD
Ma si sa, tutti i migliori sono matti U_U
Brava, bravissima, bravissimissimissima!
Voto diesci! (alessandro borghese docet eheh).
Ci risentiamo presto!

Red_Coat

Recensore Master
06/11/18, ore 17:04

Ciao! Prima di tutto volevo passare a proseguire la lettura di questa tua raccolta dedicata al Matto! Mi era mancata! ^_^
Quando il matto sprofonda nel sonno e al tempo stesso sprofonda nella tenebra.
Mi piace l’accostamento dei sensi. Tocca le nuvole, le assaggia.
Di solito si associa alla pioggia l’ODORE non il SAPORE, quindi interessante.
“Vede le nuvole, ci entra dentro e rotola nel bianco candore. Sembra zucchero filato…”
Quante cose si possono vedere nelle nuvole.
Sai il tramonto inquieta anche me! Però lo trovo più che altro malinconico!
L’alba il tramonto entrambi hanno una venatura di malinconia.
“Non vuole più svegliarsi, lì è tutto così tranquillo e soffice.”
Svegliarsi da un sogno è sempre un trauma, perché nei sogni anche l’impossibile è possibile (perdona il gioco di parole!).
Bel nuovo pezzo!
Alla prossima!
Boingo

Recensore Master
28/10/18, ore 23:16

Eccomi a commentare anche questa drabble! Ormai per questa storia vado in coppie da due ahaha.

"Adora uscire" mi fa pensare che, in genere, è rinchiuso da qualche parte. OPG? Manicomio? Prigione?

L'allegria del sole e l'imminente fine, mi fa pensare alla vita. Su quanto essa sia breve e le gioie siano poche o comunque meno rumorose delle batoste. Questa drabble ha qualcosa di Quasimodo, in qualche modo.

Complimenti anche per questa.

Recensore Master
28/10/18, ore 23:14

Eccomi qui per lo scambio. Proseguo con questa poiché l'avevo iniziata e devo assolutamente portarla a termine.

La ragazza immagino sia Alice, giusto? Molto bello e introspettivo anche questo, comunque. Pare che sia Alice a drogarlo, quando invece, secondo il popolino, pare che a drogarsi fosse proprio la ragazza.

Questa visione della cosa è un trip mentale allucinante, quasi peggio dello stesso Cappellaio Matto.

Complimenti.

Recensore Master
28/10/18, ore 16:00

Ciao cara eccomi di nuovo qui :) Penso questo sia stato il capitolo più bello! È tutto così onirico che strega completamente, mi è tanto piaciuto questo sogno in cui il matto trova finalmente un po’ di serenità, per quanto sempre contrapposta da una terribile inquietudine. Mi sono piaciuti tutti i contrasti, il cielo che prima sembra qualcosa di bellissimo come lo zucchero filato in cui potersi immergere e poi rosso cremisi come il sangue, qualcosa di cui aver paura e da cui doversi tenere alla larga. Non piace il crepuscolo al matto, forse perché è l’arrivo della notte? 
Sembra proprio un proseguio della scena precedentemente letta, come se tutto quell’urlare lo abbia portato ad un sonno riparatore. 
Sono come sempre incantata, adoro tutto questo!
Spero vivamente tu voglia continuare la raccolta, è bellissima :) 
A presto! 

Recensore Master
28/10/18, ore 14:23

Ciao cara :) Eccomi subito a continuare la tua raccolta *_* quanto mi piace, appena ho letto il titolo di questa nuova scena sono diventata subito curiosa e non hai deluso minimamente le mie aspettative perché è il modo più consono in cui i due potevano incontrarsi considerando tutte le scene passate del matto. All’inizio qui il matto sembra quasi un bambino, intento a disegnare e disturbato dal suo mondo, interrotto da una visita che lo lascia basito e stranito.
(La scelta di che cosa sta disegnando ha una valenza specifica? Un suo simbolismo? Mi piacerebbe molto saperlo, mi sembra che non sia lasciato nulla al caso qui e la cosa mi piace tantissimo!).
Bellissimo che l’abbraccio è visto come un afferrare, è qualcosa di poetico e distorto nella mente del matto, non vede l’affetto, solo l’aspetto più ‘negativo’, più costrittivo. 
L’urlo finale è perfetto, la rabbia che prova nei confronti della madre che non vede come colei che l’ha messo al mondo, ma come colei che l’ha rinchiuso lì. Nel manicomio e nella vita? 
Bellissimo! Complimenti come sempre :) 
A presto! 

Recensore Master
24/10/18, ore 14:11

Bella ed evocativa anche questa.
"è solo una faccia che gli ha dato un morso": la delusione, l'ansia, il tradimento.
Non so se sono io a leggere oltre quelle che sono "semplici" parole messe lì o se effettivamente il tuo intento fosse quello; ma, del resto, ognuno ce legge quello che glie pare nei testi, lo diceva pure Pirandello.
Questa, per ora, viene eletta mia drabble preferita.
Ti lascio un abbraccio e i complimenti.

Recensore Master
24/10/18, ore 14:08

Trovo un'abilità pazzesca in chi è capace di scrivere una drabble: cento parole, per me, sono veramente poche per poter descrivere un momento o un sentimento.
Non mi è, tuttavia, sembrata molto nonsense: ci vedo quasi un disagio mentale, come la paranoia.
"Il matto" è molto più profondo di quello che può sembrare.
Di nuovo, complimenti.

Recensore Master
23/10/18, ore 13:20

Ciao cara :) 
Spero non ti dispiaccia che io continui questa raccolta, mi stava molto appassionando e ho preso la palla al balzo per poterla continuare grazie a questo scambio! 
Mi mancavano molto le peripezie del matto e devo dire che continuo ad adorare tutti i simbolismi che tu inserisci all’interno del testo, qualcosa di cui io personalmente sono ghiotta e che mi piace ritrovare soprattutto quando sono trattati tanto bene. 
L’uomo in camice blu dovrebbe essere il dottore oppure un infermiere, giusto? 
Credo rappresenti l’ora d’aria destinata a chi è rinchiuso in un ospedale psichiatrico, anche se i toni tanto lugubri e il modo in cui il matto vede il mondo, così tanto sottosopra, sembra più l’uscire da una prigione. 
Non è il matto nella prigione della sua mente? Ci dici che è dicembre ma che il matto sente che è agosto, il caldo e il freddo si alternano velocissimi e lasciano dubbiosi anche noi. 
Ho notato tantissima malinconia nella parte finale, un nuovo aspetto per il matto. 
Sono felice di aver continuato questa raccolta! Spero ci sarà presto in futuro modo per continuarla, vorrei tanto scoprire come intendi continuare il tutto :) 
Complimenti! 
A presto! 

Recensore Master
27/09/18, ore 10:08

Non sono il primo a dirlo ma sicuramente l'infermiera ricorda Alice e nel disegno che hai messo vediamo un Alice bionda con un barattolo di pillole.
Forse questo capitolo più di altri ci fa avvicinare all'idea di una versione di questa fiaba nata nella mente di un folle in cui tutti i personaggi hanno un loro riscontro nel personale medico che lo cura.
Non so se le cose stanno davvero così, m sarebbe un'idea interessante secondo me.

Nuovo recensore
15/09/18, ore 22:54

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio recensioni. ^^

Anche questo capitolo mi è piaciuto molto, in particolare perché vengono ripresi degli elementi dei capitoli precedenti, il primo in particolare.
È stata un'avventura intrigante poter entrare nel mondo dei sogni del matto il quale, per addormentarsi, conta i vermiciattoli, anziché le pecore, e devo dire che arriva ad un numero abbastanza alto.
Inoltre, anche qui c'è una contrapposizione tra ciò che piace al matto e lo fa stare tranquillo - le nuvole fatte di zucchero filato - e ciò che invece gli crea sgomento interiore - il cielo rosso cremisi.
Ottime contrapposizioni, davvero!
Inoltre, quando hai scritto che il matto preferisce quella parte della giornata in cui il Sole è già alto, mi riporta al capitolo in cui ha l'ora libera ed esce in giardino, quando prova felicità per un solo minuto e gli altri cinquantanove li trascorre nella più completa apatia.
Prima che mi dimentichi, e spero di non fare una figuraccia: come si chiama il matto?
Non ricordo di aver letto il suo nome nei capitoli scorsi, se non erro.
Verrà mai svelato il suo nome?
O verrà ricordato per sempre come "il matto"?
Pura curiosità. :)

Un altro capitolo che ho adorato!
Complimenti e alla prossima,

Jill ~

Recensore Master
13/09/18, ore 01:18

Ciao :) Scusami il ritardo ma eccomi qui per lo Scambio!
Questo capitolo sul matto è stata un’altra immensa sorpresa :) una sorpresa perché mi aspettavo di nuovo qualcosa di agitato, autodistruttivo, paradossole come sempre, come per esempio appunto nel capitolo precendente! Ma questa volta il ritmo è cambiato, pare quasi più calmo e non c'è stato nemmeno l’attacco finale del matto, uno scatto repentino, quasi mi aspettavo che gettasse o vomitasse le pillole e, qui sei stata davvero brava perché è lì che mi hai stupita, il matto le ha accettate di buon grado e senza dire o fare nulla. 
La fanciulla dovrebbe essere un’infermiera e mi ricorda anche la figura di Alice e su questo punto allora anche le pillole assumerebbero un significato diverso, più legato all’opera del libro ma anche dei film. 
Sono curiosa, curiosa, curiosa di leggere che cosa altro ci stai riservando. 
Brava come sempre! 
A presto :)

Nuovo recensore
12/09/18, ore 12:21

Ciao!
Eccomi qui per lo Scambio a Catena del Giardino. :)

Un altro capitolo molto interessante e scritto davvero bene.
Ho trovato il disegno del matto come uno spunto di riflessione, in quanto disegna due coccodrilli intenti a svolgere un'attività insolita per loro - giocano a palla - e per di più sono rossi.
Per un attimo ho associato questa immagine ad un quadro astratto, forse perché i quadri astratti hanno molteplici sfaccettature e altrettante molteplici interpretazioni.
L'incontro tra il matto e sua madre me lo aspettavo, nel senso che avevo ipotizzato una reazione del genere.
Perché ho pensato che i casi potessero essere: o corre ad abbracciarla e le fa vedere il disegno, o associa quella figura a quella dell'abbandono e reagisce male.
Ecco, alla fine il matto ha respinto sua madre e, da un certo punto di vista, anche se un po' lontano, è comprensibile.

Un altro capitolo molto piacevole, complimenti!
Alla prossima,

Jill ~

Recensore Master
09/09/18, ore 14:29

Ciao ^^
Questa raccolta sul matto diventa sempre più interessante, probabilmente perché con poco stai affrontando quelli che sono i punti salienti di questa condizione. Uno fra questi, è quello sicuramente di dover tenere a bada una persona affetta da disturbi psichici con delle medicine. E penso che se magari una persona non voglia, alla fine è quasi rassegnata, infatti qui lo stesso il matto sa che deve prendere quelle pillole che lo aiuteranno a stare buono e dormire, e che questa routine si ripeterà sempre, giorno dopo giorno. Anche questa drabble mi è molto piaciuta molto :)
Ci risentiamo presto ^^

Recensore Veterano
08/09/18, ore 15:57

Ciao, sono Black, ho trovato la tua storia tramite lo scambio di recensioni! Ho pensato di scriverne una che raccogliesse un pò l'idea che mi sono fatta della storia fin ora, così da essere una recensione più completa.
Intanto premetto che questa storia è la prima che leggo in questa modalità, una storia che più che raccontare qualcosa, fotografa istanti di vita. E' stato questo ad indurmi a sceglierla, mi sembrava molto particolare e non mi sbagliavo. Infatti parto subito facendoti i miei complimenti e dirti che questa modalità di scrittura rende molto. Sei molto brava a dare al lettore delle immagini, la visione di quello che il personaggio del matto ha davanti. Nonostante questi capitoli siano delle sezioni di vita ti aiutano a costruire la narrazione, ti accompagnano lungo la vita quotidiana di questa persona che come si comprende vive in una casa di cura. Ti fanno quasi ringraziare il cielo queste visioni, perchè senza queste magari vivrebbe in una realtà di reclusione più cupa, invece almeno il nostro matto ( che suppongo sia schizofrenico) ha i suoi colori e la meraviglia di ricavare in ogni azione qualcosa che la gente comune non ottiene. E' molto triste il fatto che non possa spesso uscire all'aperto e che veda nella madre (la donna anziana?) il mostro che l'ha rinchiuso lì, nonostante lei provi a mostrargli affetto. Anche l'immagine del sogno è molto bella, vedere come può fluttuare libero in una dimensione dove nessuno lo ferisce e può esprimere se stesso. Bello e triste perchè appunto è solo un sogno e sarà ancora in ospedale al suo risveglio. Parlando della parte più tecnica non ho notato errori o altro, anzi lo stile è molto semplice e pulito, il testo ha una bella cadenza e genera immagini nella mente del lettore con molta chiarezza. Inserirò sicuramente la storia fra le ricordate in modo da poter seguire eventuali aggiornamenti e mi farò sentire ancora. Capitoli brevi ma con un ottimo impatto, non sapevo davvero cosa aspettarmi essendo alle prime armi con una storia di questo genere e sono rimasta particolarmente colpita.
Resterò in attesa di leggere altri capitoli sul nostro eccentrico protagonista, alla prossima.
Un abbraccio

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