Recensioni per
Before November 8th
di NicoRobs

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/12/18, ore 14:46

É bellissimo. Mi hai reso la giornata ancora più bella con la battuta di bjarne. Hahaha! Wow sta diventando anche questa una storia mega galattica e avvincente. É praticamente un regalo di natale per me. <3 continua così. Come va con i costumi cosplay

Recensore Junior
03/12/18, ore 21:10

Wow. K lo sapevo che era precoce anche dal lato affettivo. Son contentissima che hai pubblicato un altro capitolo. Adoro il tuo stile. Non sei da meno di tanti scrittori che sono famosi.
parere mio... che però, oggettivamente parlando, non si può totalmente discostare dalla realtà

Nuovo recensore



Buongiorno, Robs. Finalmente mi sono messa completamente in pari!
Mentre leggevo questi stralci di vita è stato piuttosto divertente constatare che, nonostante ciò che hai scritto non c'entri praticamente nulla con Death Note (l'unico personaggio a cui si accenna è L, ma nemmeno appare fisicamente), non sono riuscita a staccare gli occhi dallo schermo del telefono fino a quando non sono arrivata al termine. Penso che questo sia un chiaro segno del fatto che oramai la tua storia mi è entrata dentro. Io credo che ognuno di noi sia metaforicamente costituito di mattoni. Questi mattoni sono perlopiù le esperienze che facciamo e i sogni che abbiamo, ma sono anche le storie che leggiamo, le canzoni che ascoltiamo, insomma, tutto quello che è compatibile col nostro animo. E credo che la tua storia sia uno di quei miliardi di mattoncini che compongono il mio essere, ormai.

Comunque, ora la smetto, di essere smielata, te lo giuro. Parliamo invece di K. Stranamente non mi sono mai interrogata su quale volto avessero i suoi genitori. Per quanto riguarda Will, personalmente lo immagino come il principe Harry d'Inghilterra. Non chiedermi il perché, il mio inconscio fa buffe e insensate associazioni, il più delle volte.
Freda, invece... m'incute un po' di soggezione. Forse perché la immagino come K, ma ancora più marmorea.
L'episodio che hai narrato mi è piaciuto, naturalmente non è buttato lì a caso. Hai ripreso il complesso edipico, e non solo nello scambio di battute tra Freda, Will e Stephanie, ma anche attraverso la figura di Daisy, argomento che è parte delle radici della tua storia, per quanto nascosto possa essere.

Poi, Bjarne. Anne e Phil... Be', Anne la immagino castana, i boccoli che le arrivano fino alle spalle. Il volto lievemente rugoso... E molto apprensiva, amorevole. Un po' la tipica mamma americana, quella che appare nei film. Phil per ora non ha un volto. Indossa solamente giacca e cravatta.
Inutile dire che ho adorato Bjarne da bambino. È un bambino sveglio, consapevole. Ma soprattutto intelligente, nel vero senso del termine. Lui sa "leggere dentro", come dimostra ampiamente quando fa una rapida selezione tra i suoi nuovi compagni di classe. Ah, magnifica la sua risposta alla presa in giro: "sei stato adottato perché i tuoi genitori non ti volevano?".

Infine, L. Si fa per dire, in quest'episodio non è ancora nato. Innanzi tutto ti faccio i complimenti per gli intrecci storici, hai gestito molto bene la faccenda della sue etnie. Ho sorriso quando ho letto il motivo per cui hai preferito l'etnia italiana a quella francese. Confermo, anche io ho conosciuto molti francesi, e nessuno di loro disprezzerebbe mai la propria patria. Anche la mia professoressa del liceo (nativa francese) lo diceva. Una volta ha detto: "voi italiani vi lamentate per qualsiasi cosa, riguardo al vostro paese. Noi francesi non ci pensiamo neanche, esaltiamo le cose belle e basta". Anche le sue parole confermano la nostra teoria, dunque. 
Scegliendo Marta, Angelica ed Eraldo, tre personaggi italiani, hai fatto una buona scelta, perché sei riuscita a renderli veri, essendo tu stessa italiana.
La zia Angelica è proprio la tipica zia italiana, quel tipo di donna radicata nell'entroterra del nostro paese. Ogni suo particolare grida "italiana". Il volto e le mani segnate dal sole, dalla fatica e dal lavoro. E poi, il modo in cui comunica a Marta della morte di Thomas. Non è fredda, ma anzi, è molto sentimentale. Però non è dolce, non la prende con delicatezza, ma le affonda le unghie nella carne. È la passionalità degli italiani, questa, secondo me. Il fuoco che anima le viscere del nostro popolo. E poi... quando la zia le dice: "devi restare calma, per la creatura che hai in grembo", penso sia un qualcosa che rafforzi ancora di più questo concetto. Gli italiani sono fortemente attaccati alla famiglia. Ti faccio un altro esempio: una volta, non mi ricordo né da chi né quando, mi è stato detto: "per noi italiani non è una cosa strana frequentare l'università pur continuando a vivere a casa dei genitori. Ce ne andiamo se è necessario. Per i francesi, invece, se a diciotto anni vivi ancora con i tuoi sei uno sfigato". Ora, non so quanto sia vera quest'affermazione, e sicuramente non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, ma io penso che non sia un concetto totalmente sbagliato. Tutto questo per dirti: un italiano pensa, istintivamente, che il rapporto madre-figlio sia il più forte che si possa mai sviluppare. Magari non dal punto di vista del figlio, in quanto questo è destinato a lasciare il nido, ma la madre metterà sempre suo figlio davanti a qualsiasi cosa. E, infatti, il primo pensiero di Angelica è quello che Marta metta suo figlio davanti alla propria sofferenza, e davanti a tutto.

Un abbraccio!