Recensioni per
A Survivor
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/07/21, ore 19:19
Cap. 2:

Ciao! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP! Sì, so che avevi chiesto precedenza all’ultima storia che avevi pubblicato ma dato che ho visto che questa storia è completa e ha solo due capitoli, per amore del mio essere una pignola senza speranza ho voluto terminare almeno per oggi il mio viaggio qui. Spero non ti dispiaccia.
Io sono innamorata di come descrivi il personaggio di Wanda e i suoi tormenti, dico sul serio. È una roba da strapparti il cuore a metà e ridurli in tanti piccoli pezzi, per quanto ti ci immedesimi così facilmente.
Volevo prendere a pugni Tony dalla riga uno e per tutta la durata del capitolo, fregacazzi dell’intervento di Peter o altro, e sentivo in maniera palpabile la disperazione di Wanda quando viene a sapere di Visione, e altrettanto sono stata capace di commuovermi per il loro ricongiungimento e chiarimento, ancora di più sul loro fare l’amore insieme e la completezza quando decidono di scappare, di realizzare qualcosa insieme che riguardi solo loro due, lontano da tutto e tutti.
Bellissima, una mini-long che mi è piaciuta davvero tanto nel complesso
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Rory

Recensore Master
21/06/21, ore 10:01
Cap. 1:

Buongiorno! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP!
Ero IMPAZIENTE di buttarmi su questa mini-long perché sapendo quanto bene tu scrivi ero troppo curiosa e appassionata all'idea di vedere come avresti trattato la coppia WandaVision che, come ben so, è anche una delle tue preferite e che adori tantissimo.
Per rispondere alla tua domanda, francamente sì, io amo moltissimo Wanda dell'MCU (non disdegno quella dei fumetti ma questa qui ha un posticino speciale nel mio cuore) e mi è piaciuto tantissimo come l'hai descritta nel suo modo di fare, nei suoi pensieri e nelle sue azioni, come hai a messo a nudo la descrizione di una persona fragile, pessimista, rancorosa nei propri confronti e sfiduciata all'idea di avere un futuro e incapace di accettare l'idea stessa di poter essere felice, al punto di rifiutare l'amore offertole da un così gentile robot come Visione, a causa della sua freddezza e auto-convinzione che distrugga ogni cosa che tocchi.
Ho apprezzato tantissimo che hai inserito Natasha, un altro personaggio che mi piace moltissimo sia in fumetti che film, e che è lei che convince Wanda a non commiserarsi e a piangersi addosso con fare severo e piccato ma giusto e diretto. Da romanticona quale sono adesso io spero che Wanda segua il suo consiglio e che cerchi di riconciliarsi come meglio possibile con Visione.
Ci vediamo al prossimo scambio con il prossimo capitolo!
Rory

Recensore Master
11/09/19, ore 23:06
Cap. 2:

Carissima!

Se lo scorso capitolo era molto rabbioso e angsty, pieno di litigi e con una Wanda ferita e confusa, spronata quasi al limite dalle parole di Nat. In questo finale sapevo che ci sarebbe stato un lieto fine: un sollievo, per il mio povero cuore, e quindi mi sono approcciata alla discussione con Tony in maniera anche più tranquilla sapendo che tutto si sarebbe risolto…più o meno.

KUDOS, innanzitutto, per la menzione alla Tony/Peter: quel “lui è il mio ultimo peccato” è fantastico e una cit molto subtle ad altri tuoi lavori, ma anche da sola lascia intendere molto. Peter poi è dolcissimo, il modo in cui si presenta (di nuovo) a Wanda è impacciato e completamente IC: anche se è solo un cameo, ti ripeto ancora una volta che il tuo Peter è un raggio di sole puccettino e che lo adoro.
Al contrario, ma sempre molto IC, Tony è il solito cane da guardia: non le manda a dire, sembra annoiato e divertito da questo teatrino ma allo stesso tempo è prontissimo a buttare Wanda in una cella se proverà a fare qualche mossa strana o a ferire Vis.
Quello che ho avuto l’impressione che Tony capisse, però, è che dopo la chiacchierata con Nat e il tempo perso a riflettere e pensare, anche Wanda si butterebbe in una cella prima di ferire nuovamente Visione. 
Wanda è caratterizzata benissimo: è feroce come una belva alla ricerca di uno scopo, quando affronta la melliflua gentilezza e le velate minacce di Tony (posso dirlo? non lo biasimo.
Adoro Wanda, ma non sa proprio dosarsi con le reazioni, e capisco che Tony sia preoccupato), è poi è disperata come una bambina alla ricerca della verità quando si scontra con la dura realtà che Vis — il suo Vis — si è nascosto dietro un virus a causa di un dolore che lei stessa gli ha imposto.
Credo che questo scritto dia una visione di Wanda a tutto tondo, dalle sue sfaccettature più egoistiche (il voler spronare Vis a tutti i costi, i tentativi di essere salvata, il mostrare i denti sia a Tony che, in un certo modo, a Peter) a quelle più delicate (la voglia di ricominciare ad Edimburgo, l’aria da bambina con la gonna larga e il trucco sfatto) fino alla Wanda più impulsiva che vuole avere un contatto più profondo, vuole capire insieme a Vis quanto può essere umano, quella che manda letteralmente a farsi fottere tutti i consigli che ha ricevuto. Il fatto che ammetta di essere spaventata, una “ragazza insicura”, ma anche innamorata è davvero un passo avanti gigantesco per un personaggio come Wanda, e il modo in cui si apre — fragile, spaventata — è ironicamente simile ma opposto alla condizione mentale in cui era quando ha invece rifiutato Vis, ferendolo al punto che il dolore è considerato insopportabile. 

C’è sempre la Wanda solitaria e priva dell’altra parte di sè, naturalmente: fai sentire la mancanza di Pietro non solo nelle sue cit (ho un po’ pianto quando ha ricordato che il gemello voleva proteggerla) e nelle menzioni a Sokovia, ma anche nel flashback con il carillon in cui Visione cerca di calmarla e confortarla. 
É sempre quel carillon che, cadendo, dà una svolta alla scena — e che svela il disegno, e personalmente la frase ”Non mi piaceva molto l'idea che noi fossimo... da buttare” è veramente una delle più belle che io abbia mai sentito, mi ha preso il cuore e l’ha scaldato tipo marshmallow sul fuoco. Tutto sembra perduto, ma i ricordi e i momenti di conforto sono sempre più potenti di tutto il resto e, come dice la ninna nanna, “non devi avere paura.”

Il cambio di rotta nel loro rapporto è repentino ma anche da lungo agognato.
Quando accetta di lasciarlo andare, quando accetta il dolore che ha causato e di pagarne le conseguenze, tutto in un certo senso prende una strada diversa e l’amore che “spaventava e che l'aveva spaventata” ma dal quale non si lascia più immobilizzare. La scena del bacio è travolgente, esattamente come dovrebbe essere, e adoro l’introspezione di entrambi: la razionalità di uno e la fame cieca dell’altra, il fatto che Wanda perda le sue difese fra le braccia della persona che ama è bellissimo (così come il fatto che lei non sia brava a spiegarsi…decisamente canon haha). Ma è il finale fluff con Wanda che propone di andare ad Edimburgo ad avermi uccisa.
Non importa come sono le persone, che siano amichevoli o li ignorino, è perfetto per loro ed è un bellissimo richiamo al canon.
Mi ha colpito soprattutto il modo delicato e non forzato in cui hai fatto evolvere in così pochi capitoli il personaggio di Wanda: da ragazza ferita e terrorizzata che non ha la minima idea di come accettare i sentimenti di Vis a donna con una prospettiva di futuro, che tiene stretto l’uomo che ama e che non lo lascerà più andare.


In conclusione, ho adorato questa fic: pur non shippando eccessivamente la coppia, hai come sempre un modo di mostrare le relazioni che è al contempo delicato e magnetico, i legami sono profondi e realistici. In realtà di tuo leggerei qualsiasi cosa solo per il modo in cui crei bellissime immagini, metafore e frasi, ma è sempre un piacere imparare ad apprezzare di più una coppia grazie ad uno scritto che te la fa vedere sotto una luce diversa <3


Ancora super complimenti, leggerti è sempre un enorme piacere e una fonte inesauribile di ispirazione, dato che credo che il tuo stile sia veramente qualcosa da cui si può imparare molto, e non vedo l’ora di leggere qualcos’altro <3

Ellie


Recensore Master
30/08/19, ore 19:23
Cap. 1:

My dear!
Sono ovviamente in super ritardo e con relativamente poco tempo perché la vita IRL fa schifo, ma eccomi qui, fresca di rewatch di Avengers IW.

Inizio subito col dirti che lo stile l'ho trovato un po' più diretto del solito, forse perchè è un lavoro precedente ma anche perchè si affronta anche il crollo psicologico di una ragazza spaventata e traumatizzata che si rifiuta di concedere a sè stessa di provare qualcosa, ma che rimane come sempre impeccabile e piacevole da leggere. Certo, non è recentissima e nel frattempo hai avuto modo di sperimentare ed evolverti, ma ho continuato ad apprezzare le tue metafore, la maestria nella costruzione delle scene e la profondità che riesci ad infondere nel testo.

Il capitolo ed entrambe le discussioni sono emotivamente pesanti ma non peso da leggere, che è naturalmente una cosa super positiva.
Per tutto il capitolo si percepisce questo rifiuto di Wanda di aprirsi e lasciarsi andare, di entrare in contatto con qualcun altro dopo quello che ha perso, ed è una sensazione forte e cupa che pervade ogni parola, andando sempre più a fondo nel POV di Wanda e nel suo trauma.
Come sempre sei davvero incredibile nella sua caratterizzazione, non so davvero come farti i mille complimenti che meriti senza risultare ripetitiva. 
É ferita, è una sopravvissuta nel senso più feroce del termine, e finisce per scappare e allo stesso tempo ferire chi ama. Ho adorato il senso di morte incombente che sente non tanto su di sé (e da qui secondo me viene tutta la forza del personaggio in questo primo capitolo, la sua apatia che Nat è così brava a “tirare fuori” anche chiamandola vigliaccheria) quanto su chi ama. Il fatto che muoiano tutti coloro che le stanno intorno — Pietro fra tutti, e il dettaglio del disegno ;-; gh piango — è chiaramente l’interruttore che la spinge a rifiutare qualsiasi cosa, a partire dai sentimenti espressi da Visione.
A questo proposito, Visione è bellissimo: è innamorato ma rimane fedele al fatto di essere una macchina e un insieme di informazioni prese da dei file, e si rapporta alle emozioni di conseguenza. IC perfetto, come sempre, e fa tenerezza vederlo faticare a trovare le parole per esprimere qualcosa che non è meccanico e che non può trovare grazie a delle risorse online, ma che prova nonostante tutto.
E proprio per questo è così doloroso vedere come Wanda riesca, presa dalla rabbia del momento e anche da un certo senso di panico che si percepisce attraverso i suoi pensieri, a de-umanizzare Visione, sei stata bravissima a gestire il loro conflitto.
”E come faresti? Scaricheresti nella tua testa più manuali del linguaggio, qualche saggio scientifico o romanzetto rosa? […] Avrai diagnosticato qualche sintomo e avrai consultato subito una guida medica” in questo pezzo, ma anche in altri, Wanda si rivolge a Visione come ad una macchina ed utilizzi termini studiati per essere meccanici, come se parlasse a tutti gli effetti con un computer ed un errore di calcolo (l’ammissione di Vis a riguardo mi ha uccisa, sappilo, i miei feels piangono) ed è difficile da leggere senza commuoversi soprattutto considerando che invece la primissima cosa che Wanda pensa in apertura è: “ho ferito i suoi sentimenti”. Le macchine NON hanno sentimenti e Wanda, a dispetto di tutto quello con cui si vuole convincere, è preda di una gabbia che si è costruita da sola.
La libertà che ho letto fra le righe della sua dichiarazione ("L'amore è una cazzata. Meglio la libertà") non è la vera libertà, quanto piuttosto un “l’amore non esiste e meglio non avere niente, così da non avere nulla da perdere”. Però il ‘filo di voce’ che utilizza per quella battuta mi ha spezzato il cuore perchè ci ricorda (e anche qui sta la meraviglia della scena, così ben costruita) che Wanda è ferita e stanca e si sente morta dentro: agisce così per paura, non per crudeltà. Nonostante ciò, è veramente terribile vederla urlare a Vis che non è nemmeno umano e che non può essere innamorato di lei quando è palese che sia lei che non si può permettere di rischiare.

Comunque, se il flashback del colloquio con Vis mi ha uccisa, quello con Nat mi ha lasciata senza parole ed estasiata. Quello che dice Nat non è sbagliato, a mio parere, a livello di lettura del personaggio: è vero che Wanda è piuttosto self-centered e convinta che l’universo cospiri contro di lei, ma d’altra parte come darle torto? Aveva una, una famiglia e le è stata rubata. Ha dei poteri terribili. Tutto attorno a lei sembra andare distrutto e quindi è normale che abbia sviluppato questo meccanismo di difesa.
La cosa bellissima è che in questo primo capitolo lo sveli esattamente per quello che è: un malato e disperato meccanismo di difesa per non soffrire ancora e che Nat prende a testate pur di farle vedere che c’è qualcos’altro, oltre la disperazione.

Il fatto che Natasha le dia della patetica e della codarda più volte mi ha fatto riflettere, perchè si tratta di due donne potenti e cresciute in contesti spietati e che hanno combattuto tantissimo, soprattutto contro sè stesse, e hai dato una visione del loro “confronto” molto più violenta ed illuminante del solito colloquio fra ragazze. Certo, avrebbero potuto farsi le treccine e dirsi che va tutto bene, ma non sarebbe stato altrettanto veritiero e d’effetto. In questo modo Nat non ci va assolutamente leggera, ed anzi esagera anche volutamente nello sfidarla — quel “non hai una vita?” è tipo la risposta più IC che mi sarei aspettata da Scarlet Witch, insieme all’occasionale lampo rosso — ma in qualche modo sembra avere successo. Risulta come una sorta di "terapia d'urto", ma la domanda che fa è spot-on e adoro come hai trattato Natasha, che è un personaggio di cui ho sempre apprezzato molto l’intelligenza.
Alla fine, cos’ha da perdere?

Wanda è una sopravvissuta, e continua a martirizzarsi e isolarsi al punto che non ha nemmeno la vergogna di presentarsi di fronte a Vis, ma alla fine se è fatta per morire da sola che problema c’è a tentare?

Ti dirò, questo capitolo mi ha catapultata nelle profondità dell’angst (ho un problema con le dichiarazioni d’amore rifiutate, soprattutto se il personaggio è in conflitto con sè stesso, quindi hai colpito un trope che mi piace tantissimo) ma ho il sentore che il prossimo sarà meglio.
Ho sempre grandi aspettative per Visione quando si tratta di sollevare una situazione (e una certa Scarlet Witch <3) che appare disperata e impossibile da salvare, quindi sono molto curiosa di vedere come Wanda agirà sui consigli che le sono stati imposti da Natasha e il titolo del prossimo capitolo mi offre grandi speranze.


Come sempre il lavoro è bellissimo e molto, molto curato in ogni aspetto. Inoltre è un piacere leggerti, non importa in che fandom, quindi chiudo con gli ennesimi, sempre meritatissimi, complimenti <3
Ellie

Recensore Junior
21/04/19, ore 20:41
Cap. 2:

Ciao, carissima! Eccomi qua per il nostro scambio :3

Questo capitolo si è rivelato, se possibile, più intenso del precedente, un vero e proprio giro sulle montagne russe.
Dunque, la nostra Wanda sembra dover combattere contro il mondo e più per avere una possibilità di avvicinarsi a Visione e tentare di aggiustare la crepa tra di loro: partiamo con Tony che non manca mai, nel suo IC, di essere un arrogante bastardo, cosa che agli occhi della ragazza spicca e la urta in modo particolare, considerato il loro primissimo approccio (mi riferisco all'adorabile granata che entrò in casa di Wanda e Pietro quando erano bambini). Stark sembra ammorbidirsi in presenza di Peter, come se il ragazzo gli fungesse da promemoria e gli desse il vero input a lasciare che Wanda e Visione si affrontino, a dare loro una possibilità di salvare il salvabile nella loro relazione.
Nel momento in cui lei varca la soglia della sua stanza, inizia la tensione: c’è impaccio, imbarazzo, non c’è più l’alleanza che avevano forgiato nel corso di quelle settantatré notti, ora sono solo conoscenti che si sono fatti un torto. Wanda cerca di riavvicinarsi a lui, di rimettere insieme i pezzi, solo per scoprire che lui si è volutamente “menomato” per non risentire del dolore che gli ha causato lei, ha mandato in blackout i propri sentimenti. Per Wanda, già frustrata, abbattuta da tutto e da tutti, questo è l’ennesimo colpo basso da dover incassare in silenzio; è disperata, lo rivuole, egoisticamente e anche a costo di continuare a fargli male, ma pur di tornare intera combatte al massimo delle forze per riaverlo, combatte contro di lui e il suo rifiuto, contro se stessa e le sue paure… ma non ce la fa, non ancora, senza di lui è troppo debole.
L’ultimo gesto d’amore che pensa di potergli rivolgere è lasciarlo andare, liberarlo da lei, ma succede qualcosa: il carillon cade a terra, rivelando un vecchio disegno di loro due, insieme e sereni. La ninnananna, invece di sopire, stavolta sembra svolgere una funzione di risveglio, e Wanda ritorna verso il fulcro del suo universo, gli corre incontro e non lo lascia più, con forza, grazia e dolcezza. In questo spezzone hai dipinto meravigliosamente il loro ricongiungimento, il preludio alla loro unione che gioca con immagini eloquenti, ma caste, prive di malizia. Il paragrafo sfuma sul finale, quasi facendo calare il sipario per lasciarli alla loro intimità: sappiamo come si sono approcciati, non dobbiamo disturbarli nel loro momento speciale.
L’ultimo paragrafo è finalmente quieto, è incentrato sul “adesso”, non più zavorrato dal passato bensì concentrato sulla percezione presente che hanno l’uno dell’altra, sul futuro che li aspetta se solo loro volessero muoversi in quella direzione. Non fosse per il canone, avrebbero potuto tranquillamente vivere felici e contenti dopo la conclusione di questa bellissima storia.

Tra un po’ ti mollo, ma prima c’è una poesia che devo elogiare u.u
Il primo verso è la palese annunciazione di una catastrofe, una catastrofe personale, intima, con ripercussioni su un’unica, singola, piccolissima umana, che sprofonda nel rifiuto del mondo. Anche se la poesia non lo dice, la sua protagonista riemerge dall'abisso, poco a poco, a fatica, e annuncia il suo ritorno in un bisbiglio appena accennato: non deve far rumore, deve arrivare con passo cheto e leggero per non sfasciare il suo castello di sabbia. Nella sua pacatezza, però, deve essere decisa, abbandonare ogni timore e farsi forza della sincerità del proprio cuore: lei sa “la verità più pura”, Wanda sa che il suo amore è radicato e sincero.
Questa filastrocca, con la sua brevità e le sue parole-chiave (“perduta”, “cadi”, “bisbiglia”, “paura”, “verità”, “pura”), inizia con una gravità definitiva per poi proseguire in punta di piedi, con la tensione di chi cammina sul filo di un rasoio, e termina con la luce in fondo al tunnel, una luce di auspicata redenzione… Insomma, l’ho trovata bellissima nella sua semplicità! E poi il modo in cui l’hai strategicamente alternata alla prosa, insieme ai pensieri invasivi di Wanda, l’ho trovato semplicemente sublime.

E niente, ripeto cose già note: sei bravissima, invidio molto il tuo stile e i suoi toni dolceamari, per non parlare della vividezza delle tue descrizioni e introspezioni. Ti faccio ancora tanti complimenti, tutti meritati ♥
Un abbraccio, a presto!

Recensore Junior
14/04/19, ore 17:26
Cap. 1:

Eccomi qua, finalmente!

Visto che ne parlavamo l’altro giorno, ci tengo a rassicurarti sin da subito circa la qualità di questo scritto, almeno per quanto ho potuto constatare da questo primo capitolo: in questa prima metà della storia hai intessuto un’introspezione dura nell'espressione e nei contenuti, riflettendo l’animo dolorante da sopravvissuta di Wanda.
Ho notato, in questa e altre tue storie, che adotti uno stile molto crudo, che non usa giri di parole se non per pugnalare con maggior forza il lettore, e che presenta al contempo tratti molto delicati quasi fossero una carezza prima (o dopo) lo schiaffo. Mi piace molto questa tua impostazione, conferisce forza allo scritto e lo rende curiosamente reale, palpabile, un’espressione genuina e concreta dei sentimenti dei personaggi.
Ed è proprio grazie a questo tuo modo di porre la prosa che non hai difficoltà a rappresentare graficamente il dolore, sia esso fisico o mentale: se ne ha un esempio lampante nel flashback in ospedale, in cui riporti con precisione chirurgica l’aspetto delle ferite di Wanda - i lividi delle punture, i segni delle unghie premute contro il palmo - immagini semplici, apparentemente scontate, che però non si fermano solo alla loro apparenza; perché lei ha stretto le unghie contro i palmi per la rabbia e quegli aghi lasceranno dei segni perché lei, agitata, ma in posa, sempre all'erta e sempre contratta, li ha smossi. Insomma, dietro queste immagini c’è un mondo interiore, fatto di pensieri confusi e sentimenti scossi: questo è quello che si può tradurre dalle tue descrizioni, nette e reali.
Uno dei primi avvertimenti che mi desti fu che questi due capitoli sarebbero stati lunghi: ora, non ho ancora letto il secondo, ma la lunghezza del primo è sicuramente giustificata. Dico “giustificata” perché, sebbene un’introspezione possa essere fatta in poco posto (e tu saresti perfettamente in grado di farlo), questa merita ogni singola parola che vi hai riversato, perché in ogni dettaglio c’è il turbamento di Wanda, la sua angustia protratta nel tempo e nello spazio, un senso di colpa che non può esaurirsi nell'immediato, un dolore che va vissuto pezzo a pezzo. E tu ce l’hai fatto vivere, cara Cress, e l’hai fatto con maestria.
L’apice di questo dolore si ha con “lo strappo”. Wanda lo percepisce nel petto, lo sente nell'aria, lo ode sotto forma di “stridente suono di un oggetto rotto”… e qui mi pare di scorgere quel famoso carillon, tanto amabile quanto temibile in questa serie di racconti incentrati su Wanda e Visione.
In questo piccolo capolavoro, devo solo farti due piccoli accorgimenti che potrebbero esserti scappati come errori di battitura: il primo riguarda “ossute spalle coperte da costose CAMICE di seta” (il plurale di “camicia” è “camicie” con la “i”), il secondo “nessuna distrazione mi ha mai impedito di portare a TERMINI gli impegni presi” (“portare a termine”)

Ti rinnovo i miei complimenti, la tua prosa è molto accattivante, e la tua passione per questi personaggi trasuda da ogni riga insieme alle loro emozioni, che esprimi con grande vividezza.
Un abbraccio, a presto!

Recensore Veterano
16/12/18, ore 16:09
Cap. 2:

Eccomi qui!
Ho un po' di cose da dire e spero di non dimenticarle ahah
Inizio dall'aspetto più importante (per me) quando si parla di fanfiction, ovvero la caratterizzazione dei personaggi. Hai reso il pov di Wanda in maniera magistrale, ho letto davvero poche altre fanfiction che si avvicinano così tanto al canon dei film. Mi piace molto in generale come rendi la sua introspezione: i piccoli gesti che fa, i tic e le abitudini, hai arricchito il canon senza discostartene. Mi piace anche ciò che hai "fatto" a Visione, l'idea di rimuovere in un certo senso la parte emotiva, l'ho trovata molto d'impatto e ti ha permesso di giocare con la coppia. Anche la descrizione di questa scoperta da parte di Wanda mi ha colpito: i codici, il bianco e nero, tutti dettagli molto carini. Un'altra cosa spche volevo menzionare è la caratterizzazione di Tony tramite il pov di Wanda. Sarà che lui come personaggio non è tra i miei preferiti, riesco a empatizzare molto con Wanda e capisco bene il suo punto di vista riguardo a Stark. Il rapporto che hai descritto è molto realistico e mi è piaciuta soprattutto la parte in cui Wanda gli fa notare di aver arruolato un ragazzino come Peter. Sul rapporto tra Wanda e Visione ho poco da dire nel senso che l'hai reso benissimo (e trovo che la loro relazione sia una delle più complicate da trattare, per ovvi motivi), invece tu ci sei riuscita, anche sul piano più fisico e ammetto che mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa del genere nel film. E Peter! Peter è un cupcake e questo lo sappiamo, ma qui è anche "meglio", poretto vorrebbe solo che tutti andassero d'accordo ahah
Passando allo stile, non ho appunti da farti, nel senso che non ho trovato refusi e il tuo stile non delude. In generale mi piace come rendi l'introspezione facendo immergere il lettore nel pov e non è facile; la scrittura è ricca ma non pesante, un buon equilibrio, e il ritmo della narrazione è azzeccato.
Che dirti, mi spiace solo che questa sia una minilong e spero che tornerai a scrivere su di loro perché li rendi davvero bene.
Alla prossima!

Recensore Veterano
13/12/18, ore 09:13
Cap. 2:

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio!
Per prima cosa, ottima scelta sulla canzone 😍 adoro tantissimo quel brano e l'ho conosciuto proprio grazie a un fanvideo su loro due – è a dir poco azzeccatissimo!
Ora, passiamo alla storia in sé… Il primo capitolo è un concentrato di sofferenza, rabbia e paura, tutto ciò ben radicato nella nostra Wanda, che dopo quanto successo durante la Civil War si ritrova a dover fare i conti con se stessa.
Ha paura di ciò che prova per Visione e ancora di più ha paura di quello che lui prova per lei, perché amare qualcuno può diventare un'arma a doppio taglio, perché tutti quelli che ha amato sono morti, lasciandola lì da sola, e teme che possa succedere anche a Visione (e infatti, ahimè, sappiamo bene com'è andata a finire), perciò preferisce allontanarlo, ferirlo, per il bene di entrambi. Ma è davvero quello che vuole? Assolutamente no, e se ne rende – finalmente – conto quando Natasha l'accusa di essere una patetica codarda, o forse anche prima, sta di fatto che la Vedova Nera riesce a farla reagire (a modo suo, ma la si ama anche per questo). Il loro confronto mi è piaciuto tantissimo, lo ammetto, Nat è al 100% IC e io adoro quella donna, quindi te ne sono grata.
Anche il secondo capitolo è molto, molto bello!!! In primis perché c'è il mio amato Tony Stark (anche se un pochino lo hai maltrattato, eh… ma ti perdono ahahah). L'odio di Wanda nei suoi confronti è palpabile, Tony intanto continua a infierire, a punzecchiarla senza pietà, ricordandole che in quei mesi LUI è rimasto al fianco di Vis, mentre lei non c'era – insomma, fa lo stronzo ahahahah. Alla fine, però, anche grazie a Peter (amorino bello), riesce a raggiungerlo, lo vede, cerca di toccarlo, ma purtroppo lo trova diverso, non è più lui, non è più il suo amato Vis e ne scopre il motivo: ha bloccato una sfera delle emozioni. E qui, lo ammetto, ho temuto il peggio. Che cavolo hai fatto, Vis??? Mannaggia a te!
Wanda, ovviamente, ne soffre e decide di andarsene – a malincuore – e invece (MENOMALE), grazie alla melodia di quel carillon (quanta dolcezza, io piango) Vis torna in sé, torna tutto alla normalità e dopo tanta sofferenza riescono a lasciarsi andare, ad amarsi senza restrizioni, senza paura – solo loro due e nessun altro.
Che meraviglia questa storia, senza dubbio la mia preferita su questa coppia stupenda. Oltre a essere scritta benissimo, ogni più piccola sfumatura, ogni più piccolo tratto introspettivo, ogni ricordo di Wanda e ogni parola mi hanno fatto tremare il cuore – sia di tristezza che, poi, di gioia. Io davvero sono rimasta senza fiato, hai reso giustizia a entrambi i personaggi e al loro amore, e per questo ti ringrazio immensamente.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti, davvero un ottimo lavoro!
Un bacio ❤
Polly

Recensore Master
06/12/18, ore 10:33
Cap. 1:

Onestamente conosco poco Wanda e Visione, la loro storia la so solo grazie ai film, quindi ho molto poco su cui basarmi, ma devo dire che questa tua storia mi è piaciuta tantissimo, soprattutto per il modo in cui è scritta: molto introspettiva, piena di pathos e sentimenti, colpe, rabbia, in special modo. Quella rabbia che mi ha fatto temere per il potere di Wanda, che potesse scatenarsi e distruggere tutto. Che dire? Ottimo lavoro, continua così! A presto Alice

Recensore Junior
05/12/18, ore 16:47
Cap. 1:

Ciao, eccomi per lo Scambio a catena del Giardino :)
Sono stato incuriosito da questa ff perché riguardava la saga di Avengers e non ho potuto tirarmi indietro... sebbene tu ti sia soffermata, con mia sorpresa, sui personaggi che mi hanno attirato di meno! XD
Wanda e Visione. Conosco la loro love story un pò da lontano, onestamente, nei fumetti è iniziata tanto tempo fa e io li ho conosciuti solo nel momento peggiore, ai tempi di House of M. Mi ha fatto "temere" Wanda, perché ora so di cosa potrebbe essere capace... persino nell'MCU. Vederla dall'inizio in questo nuovo contesto mi ha dato un'occasione, forse, per conoscerla meglio, nonostante le differenze... ma ha già perso Pietro, e dopo Infinity War chi può dirlo se non prenderà una via senza ritorno?
Visione, invece, è qualcosa che mi ha sorpreso molto nell'MCU. Se nel fumetto lo ritenevo solo un robot umanoide con un mantello ridicolo, qui me lo hanno reso fichissimo! Ma soprattutto per la sua tendenza a comportarsi in modo umano. Attraverso la profondità dei tuoi dialoghi mi pare che tu lo abbia riprodotto perfettamente, sebbene l'abbia tirata per le lunghe. Certo, oggi mi fa ancora strano una love story tra una donna e un robot... ma Visione ci dimostra sempre di essere più umano di quanto sembri, quindi ha tutto il diritto di amare.
Il vero problema è la stessa Marvel, che non consente la produzione di alcun "per sempre felici e contenti" XD
Ottimo lavoro, continua così!

Recensore Master
14/11/18, ore 20:06
Cap. 2:

Ciao, finalmente sono riuscita a leggere questo capitolo finale. Dunque, la prima cosa che mi sento di dire è che sono impressionata dalla mole e dalla profondità introspettiva di questo capitolo. Sono già abituata alle tue storie, ai tuoi personaggi e al modo che hai di scavare nella loro psicologia. Ma qui credo tu ti sia superata davvero e penso che la ragione sia proprio Wanda e il modo in cui hai deciso di caratterizzarla. Mi è sembrato di notare una certa vicinanza tra te e lei, anche emotiva e personale. Credo che questo lo si percepisca attraverso le tue parole, ma questa è una mia personale impressione e potrebbe anche essere non vera. Devo dire che personalmente, e a livello puramente soggettivo, non la amo un granché come persona. Ha tantissimi risvolti negativi, specialmente se la si paragona a Visione che io trovo davvero perfetto. Non voglio cercare un buono e un cattivo in questa storia, ma se ci fossero lei non sarebbe certamente la persona "buona" della coppia. Il fatto positivo è che arriva a capirlo e a ripetersi di essere una persona pessima, di essere una stronza e quant'altro... in quel momento mi sono accorta di starle dando ragione. Insomma, dal punto di vista soggettivo non la amo un granché devo dirtelo, ma questo non toglie che hai fatto un gran lavoro su di lei. Hai scavato tantissimo dentro la sua emotività, dentro il suo cervello e l'hai fatto in maniera verosimile anche grazie alle numerose citazioni dei vari film. Ho apprezzato soprattutto quelle legate a Pietro perché, in fin dei conti, è proprio il legame che aveva col fratello ciò che la tormenta e quello che la fa stare male ancora adesso. I sentimenti che prova per lui sono alla base di tutte e due le storie, c'è Wanda e il suo modo di sopravvivere a Sokovia, a quanto è accaduto. Mi piace molto quello che hai fatto insomma.

Mi è piaciuto tantissimo anche Tony Stark. Anche se, devo dirlo, l'ho un po' odiata nel momento in cui Wanda parla con lui. Sono un'amante del suo personaggio, mi ha un po' spezzato il cuore vederlo maltrattato. Però mi è piaciuto molto il fatto che tu l'abbia inserito, così come Peter Parker. Lo SpiderBaby (un nome carinissimo oltretutto). Mi è piaciuto il suo interagire col Signor Stark e anche quel modo di fare che ha lui, molto sarcastico e ironico, nonostante la giovanissima età Peter sa come si fa ad approcciarsi a un modo di adulti. Ecco, trovo che sia Peter che Tony siano stati molto ben caratterizzati, lo si vede dai piccoli dettagli del loro modo di fare che hai inserito davvero benissimo e sono ammirata perché la loro non è altro che una breve comparsa.

Ad ogni modo è Wanda e il viaggio introspettivo che ci fai fare, il vero perno della storia. Visione c'è e ha un ruolo anche importante. Ho apprezzato molto il fatto che lei, guardandolo, riveda tutto ciò che lei non riesce a essere o quello che non sarà mai. Quasi vedesse il lato peggiore di se stesso. Ho avuto questa netta sensazione mentre leggevo... e, come accennavo anche prima, il bello è che Wanda fa un passo in avanti per migliorare e per cambiare. Lo fa alla fine ed è, secondo me, soltanto un passettino piccolo ma leggendo si ha la netta sensazione che sia soltanto l'inizio.

Mi è piaciuto davvero molto anche questo capitolo e come dicevo hai fatto un lavoro d'introspezione notevole.
Koa

Recensore Master
12/11/18, ore 19:32
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Segnalo la storia all'amministrazione per inserirla tra le scelte per i seguenti motivi:
- Titolo, introduzione e tag attinenti al testo, scritti correttamente e che riescono a coinvolgere il lettore.
-Lessico, sintassi, morfosintassi e ortografia impeccabili. Coordinate e subordinate utilizzate con maestria riuscendo a mantenere, per tutta la durata della storia, un ritmo incalzante e mai stancante.
-Regole grammaticali utilizzate alla perfezione, non ho riscontrato la minima sbavatura nemmeno nell'uso dei segni d'interpunzione.
-Trama eccellente, rivoluzionaria, per nulla banale e attinente con il fandom specifico. Non si fatica a seguire la linearità del tempo e le scelte dei personaggi, seppur ci sia un uso continuo di flashback anche con brevi frasi.
-Personaggi ben delineati, studiati a tutto tondo che riescono a compiere quella missione catartica che ci si aspetta da un buon scrittore. Wanda e Visione sono descritti nel dettaglio sia dal punto di vista psicologico, fisico, caratteriale. Li ho trovati particolarmente IC. Le scene che riguardano il contatto fisico, sia esso un bacio o un abbraccio, sono descritti in modo sublime.
- Studio approfondito dell'universo che accoglie questi personaggi: riferimenti ad opere originali, studio concreto di come alcuni fenomeni (come la morte del fratello di Wanda) abbiano modificato in modo irreversibile sia i fatti che la psicologia della ragazza.
- Personaggi secondari che riescono ad ottenere il "loro momento di gloria", la storia non risulta affatto confusionaria proprio per la povertà di inutili e fatiscenti fronzoli. Tutto è portato ad un realistico essenziale, che riesce a colpire il lettore trasferendolo all'interno della storia.
-Formattazione pulita, grande, font elegante, spaziatura esatta, anche gli spazi relativi ai segni d'interpunzione sono stati rispettati adeguatamente.

A mio parere la storia merita di essere segnalata, poichè mi ha davvero scosso dentro ed è riuscita a coinvolgermi come pochissime fanfiction hanno mai fatto.
Spero che prendiate in considerazione la mia segnalazione.
Cordiali saluti
(Recensione modificata il 12/11/2018 - 07:40 pm)

Recensore Master
09/11/18, ore 23:24
Cap. 1:

Hi! Eccomi qui a leggere con calma questa mini-long.
Parto dal titolo, dall'introduzione e dall'impaginazione: "A survivor" l'ho trovato non solo adatto, ma anche tagliente, quasi potesse graffiare e annunciare una storia che non avrebbe risparmiato i sentimenti di nessuno. Ed è esattamente la sensazione che mi ha dato l'introduzione, mi è bastato abbassare gli occhi di un rigo per capire che sì, sarebbe stato tutto molto angst.
L'impaginazione invece l'ho trovata pulita, abbastanza grande da essere rilassante, l'uso del corsivo e del font rende tutto più leggero ed elegante.
Per quanto riguarda i generi, credo che tu li abbia resi molto bene, soprattutto l'introspezione iniziale che, come fosse un battito cardiaco, alterna sensazioni e frasi che - come una coltellata- ti si attaccano al cuore.
Lo scambio di battute iniziale, nella parte in corsivo, mi ha presa così tanto che fermarmi per aggiornare la recensione è stata davvero dura. Riesci a descrivere tutto in modo tremendamente realistico, mi sembra di essere dentro la stanza, di poter toccare i personaggi.
Hai del talento innato, lasciatelo dire, certe cose non si imparano con l'esperienza. Al massimo escono fuori.
La seconda parte mi è risultata intensa, quasi opprimente - in senso positivo- poichè Nat non mi è mai piaciuto come personaggio e, benchè avessi ipotizzato che volesse solo spronarla, avrei voluto strozzarla giusto un paio di volte.
Direi che il tutto è tremendamente IC, e non posso che pensare al finale di Infinity e mettermi in un cantuccio a piangere (soprattutto per loro due e il mio amatissimo Strange).
Appena avrò l'occasione, tramite il giardino, di trovarti leggerò il seguito.
Nel dubbio, metto la storia tra le seguite. Ci sentiamo presto!

Recensore Veterano
03/11/18, ore 21:08
Cap. 2:

Cara mudblood,

Ti prego di perdonarmi l’enorme ritardo, purtroppo le consegne di lavoro sono davvero impietose e non volevo lasciare una recensione sommaria e fatta in tutta fretta, perdendomi passaggi salienti. Il tuo stile ricco, peraltro, va assaporato con la dovuta calma e concentrazione. E infine… la storia di Wanda è tutto fuorché leggera. È sofferta, martoriata dalla sorte, a tratti grigia dal punto di vista della morale — ma avviata verso un barlume di speranza. Uno, prima di Infinity war (potrei fare una battuta sul maiunagioia, ma sono troppo colpita dal tuo stile quasi elegiaco e dalla bellezza delle tue metafore per scherzare. Per non parlare delle emozioni potenti che mi hai fatto provare di paragrafo in paragrafo).
Andando per gradi, la scena che mi ha positivamente colpito più di tutte (escluso il finale pieno di sentimento, che ho amato alla follia), è senz’altro il dialogo tra Wanda e Tony Stark. Se pure è vero che quest’ultimo ha le sue notevoli parti di colpa nel plasmare la storia della stessa protagonista, è anche vero che la donna lo vede in una luce decisamente negativa. È un ottimo esempio di narratore inaffidabile - il biasimo di Wanda si avverte e inasprisce ancor più il tenore del sarcasmo di Tony, dando ad entrambi spessore. L’uno e l’altra sono esseri umani viziati dalla propria storia di piccole e grandi tragedie. Entrambi arrancano. Entrambi, in un certo senso, si ritengono la peggior feccia dell’umanità. Stupisce poco dunque che entrino in conflitto così duramente. La comparsa di Peter, inaspettata, mi ha fatto davvero male, soprattutto sapendo bene cosa lo aspetti in Infinity War.
Venendo poi a Visione, su cui si impernia il conflitto centrale alla storia. Il confronto tra lui e Wanda è straziante e tinto dell’oscurità che entrambi portano dentro di sé, l’uno macchina e uomo, l’altra emarginata e “strega”. Il loro è un amore che affonda, che taglia, su cui ci si fa male e si sanguina, ma nonostante tutto la nota di luce su cui si conclude questa minilong fa ben sperare che col tempo gli angoli si smussino e i cocci rotti dell’uno e dell’altra trovino nuova unità. 
Il che, naturalmente, mi fa soffrire ancora di più, pensando all’ombra di Thanos che si avvicina inesorabile alla Terra e alla gemma incastonata sulla fronte di visione.
Magistrale a dir poco. Complimenti davvero.

A rileggerci presto!

Kei

Recensore Master
03/11/18, ore 16:36
Cap. 2:

Un finale perfetto per una fan fiction assolutamente stupenda, un'esaltazione romantica e pura dell'amore unico che intercorre tra questi due personaggi, entrambi così diversi eppure così simili nelle loro origini.
Ho amato specialmente il terzo atto, molto toccante e intenso, in cui vengono messi a nudo in tutto e per tutto i sentimenti di Wanda e Visione.
Ho apprezzato un sacco anche i vari riferimenti e i vari cenni ai film dell'MCU, così come la comparsa di Peter e Tony ( che riesco a vedere solo come padre e figlio ).
Mi sa che Vision tornerà nel prossimo Avengers, ma è assai probabile che Ultron tornerà a sua volta e quindi mi aspetto nuovi guai per la nostra coppia disfunzionale.
In definitiva, ho amato leggere questa storia. Alla prossima !

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