Recensioni per
Incanto
di Cress Morlet

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/04/19, ore 15:14
Cap. 1:

Ciao cara, eccomi qui in suuuper ritardo per lo scambio del Giardino.

Ho scelto questa shot perché ho in mente di ricominciare molto presto "Anne with an E", che ho adorato e che, a mio parere, ogni tanto va riguardato.
 Devo dire che questa shot si sposa benissimo con lo stile della serie, sebbene sia più impetuosa (tendenzialmente, "Anne With an E" mi è sembrata molto delicata come narrativa, mentre qui i sentimenti di Gilbert sono espressi con bellissime metafore ed immagini, ma in maniera più diretta), ed ho amato i riferimenti alla serie, come la Principessa Cordelia.
Ci sono state espressioni che ho amato moltissimo ("C’è un infinito tempo dentro di lei, perché Anna ha le chiavi di ogni stagione." ad esempio, bellissima e molto evocativa) ma in generale tutta la shot mi è piaciuta davvero tanto, e credo che sia forse una delle cose più belle che ho letto sul tuo profilo.
Più che dei personaggi -che, permettimi di rassicurarti, sono IC ma non credo siano il punto focale di questa shot- mi ha colpita il linguaggio che hai utilizzato. É un brano ricco di figure complesse, con tantissima emozione ma che si percepisce più dalle figure retoriche che usi e dai termini che scegli piuttosto che dai dialoghi in sé, ed i gesti molto teatrali dei personaggi (Gilbert che urla il nome di Anna, ad esempio) aiutano a dare il senso di “magia” e di fantastico che la fantasia di Anna crea in continuazione: un modo invisibile del quale, suo malgrado, Gilbert si trova prigioniero volontario, disposto a farsi calpestare.

Una cosa che ho apprezzato moltissimo di questa shot è l’amore cieco che Gilbert non solo professa ad Anna in continuazione, nonostante lei si ostini a rifiutarlo ed allontanarsi, pregandolo di smetterla, ma che dimostra chiaramente. Ad esempio, ho apprezzato moltissimo l’idea di “riempire una casa di specchi” (tenero!!!), o il sangue che cola dalle sue mani: è tutto molto drammatico, teatrale, perché i due personaggi — ed Anna in particolare — si prestano estremamente bene a questo tipo di narrativa.

Ho apprezzato davvero tanto anche il dialogo indiretto, come Gilbert parli ad Anna attraverso il suo personaggio di fantasia, richiamando un forte IC di Anna ma anche facendo supporre che la ragazza abbia quasi paura (o disinteresse) nell’affrontare una discussione con Gilbert: lui non demorde, anzi, ho adorato come sta al gioco e come non può fare a meno di lasciarsi trasportare nella sua dichiarazione al punto da spaventarla.
Ecco, direi che tutta la sua dichiarazione, in quello stato adorante in cui si definisce felicemente suo schiavo, legato a lei, suo mentre Anna non è di nessuno, è impetuosa e molto, molto bella. Si vede che è uscita di getto e in maniera molto spontanea nella stesura, perché tutta la shot ha una sorta di (passami il termine che non esiste) “confusione controllata”. Nel senso, mi sembra che si sia data la precedenza ai sentimenti, in particolare quelli di Gilbert ma anche alla profonda insicurezza e alla creatività di Anna, piuttosto che alla parte più concreta e reale, e le azioni/setting/descrizioni puramente pratiche un po’ si perdono nel fiume in piena di questo stile estremamente ricercato, poetico, carico di sentimenti e di immagini bellissime. Questo non blocca la lettura (anzi, anche perché di tanto in tanto ci sono dei richiami, ad esempio i capelli rossi e la corporatura minuta di Anna, o il fatto che lei sia turbata, che riportano il lettore “alla realtà”) e per me è stato un valore aggiunto, perché ho avuto la sensazione che non ci fosse alcun tipo di filtro nei confronti dei sentimenti di Gilbert, che bucano la pagina e arrivano al lettore con una forza enorme.

Il finale mi ha stretto lo stomaco, perché ancora una volta Gilbert si riconferma il personaggio buono, giusto ed innamorato che ricordo: la lascia andare, se è il suo desiderio. Se essere suo non basta (“Anna non è di nessuno” — viene da domandarsi se non sia di nessuno perché ha paura del rifiuto, dopo tutto quello che ha passato) ed attenderla non è sufficiente, la lascia libera di essere Anna, senza alcuna catena, mentre lui la ama anche senza nessuna conferma.
Anche tutti i riferimenti alla morte, al soffocare, rendono molto bene la difficoltà di Anna di accettare quel sentimento e invece la violenza con cui esso si manifesta in Gilbert, completamente rapito da una ragazza che appartiene sono ad una realtà epica e fantastica, che parla con gli animali ed inventa le storie più tragiche, vivide e appassionate.


Mi è sembrato davvero un bellissimo esercizio a livello stilistico, ma anche molto potente a livello di sentimento, in pieno stile “Anne With an E” <3


Vola tra le preferite tipo ora, e noi ci rileggiamo presto :)

Ellie

Recensore Master
03/02/19, ore 16:20
Cap. 1:

Hey!
Ero un po' titubante perché pur essendo una grandissima fan di Anna dai capelli rossi, non amo per niente la serie tv di Netflix. Ora, io non so se tu hai mai letto il libro, da quello che hai scritto non credo, ma penso che tu sia riuscita a cogliere appieno lo spirito dei personaggi, quelli veri. Anna è perfetta, sognatrice, romantica a livelli di follia, e l'ho amata. Gilbert è completamente incantato da lei, e anche se ho trovato un pochino esagerata la sua volontà di essere suo schiavo (Gilbert la ama, la venera, ma non a quel punto, tanto che anche lui ha un bel caratterino all'occorrenza XD), penso che anche per lui tu abbia colto il punto: la trova perfetta, la vede bella laddove lei si vede brutta, e per Anna questo è importantissimo.
Hai uno stile di scrittura molto particolare, adoro le storie scritte in seconda persona, con la forma dell'apostrofe. Ti è riuscita davvero bene!

Recensore Master
07/01/19, ore 17:51
Cap. 1:

ciao cara, eccomi qui per lo scambio.
Sono felice di aver scelto questo fandom, anche se non lo conosco (ho giusto letto un po' Wikipedia per farmi un'idea) traspare da ogni parola quanto tu sia affezionata a questa serie e ancor di più a questi due personaggi.

aaahh che bello, ancora la narrazione in seconda persona che tanto bene ti esce <3

Questo povero Gilbert sta sotto a 200 treni per Anna, livello zerbino, però è così dolce.

Tutta l'ambientazione un po' tra natura un po' tra sogno un po' tra favola.. un vero incanto, capisco il titolo.

Tutto quel 'gioco da innamorati' con lui che parla alla 'Principessa Cordelia' awww che cosa dolce e amara allo stesso tempo

Quel negarsi continuo di Anna che continua a proclamarsi solo di se stessa … e, poverina, con quello che ha passato ci credo si sia chiusa così tanto.
Che poi sotto sotto si intuisce che le attenzioni del bel Gilbert non le dispiacciono, specie i baci.. anche se non gli dice che lo ama.
E a lui basta così.
E' dolce, triste, romantica … incantevole.
Ottimo lavoro.
alla prossima <3

Recensore Master
03/12/18, ore 11:11
Cap. 1:

Ehi! Eccomi qui a recensire una storia bellissima, comincio a credere che qualunque cosa tu riesca a scrivere diventi poesia.
Non conosco la storia di Anna e ho deciso di documentarmi solo dopo aver letto la storia, e con mia grande sorpresa era totalmente diversa (sia nel contesto che nei personaggi) rispetto a come l'avevo immaginata.
Senza volerlo sei riuscita a raccontare ben due storie completamente diverse (almeno due, chissà quanti altri lettori come me hanno immaginato altro).
È un puro idillio, a cominciare dall'immagine di Anna seduta sull'erba che non ha potuto non ricordarmi Chiare e fresche dolci acque del mio amico Petrarca.
Anche la storia e l'intreccio con Gilbert, così tormentato e allo stesso tempo armonioso, è stato travolgente.
Poi, vabbè, quando hai scritto delle lentiggini mi hai strappato un sorriso (anche io adoro baciare le lentiggini al mio ragazzo).

Detto questo, smettila di uscire capolavori che non posso segnalare tutto!😂💙
Non vedo l'ora di rileggerti, a presto!

Recensore Junior
14/11/18, ore 14:24
Cap. 1:

Ciao, mi è appena stata consigliata la tua pagina da un'altra scrittice bravissima, è la prima fanfiction che leggo su Anna, il titolo mi ha subito catturata, ti dico che è stata una lettura piacevolissima e hai raccontato una storia dolce e romantica, i personaggi sono descritti benissimo, io ho un debole per Gilbert e Anna mi fa una tenerezza infinita, ho amato la serie tv e il cartone da piccola. Complimenti per la storia molto bella ☺️

Recensore Veterano
05/11/18, ore 02:26
Cap. 1:

Incanto... il titolo che tu hai scelto per questa storia e il titolo che io scelgo per definire la storia stessa... incantevole. Incantevole lo stile, le parole scelte, che sembrano dipingere i sogni di Anne come tante pennellate... mi ricorda un dipinto questa storia, un po' romantico, un po' impressionista. Anna è parte stessa di un paesaggio da sogno, parte stessa dell'incanto che vive dentro di sé, così la vede Gilbert e così giunge anche a noi che possiamo immaginarlo attraverso le tue parole scelte con un'invidiabile maestria. Gilbert è delizioso quando implora Cordelia di fargli trovare la sua Anna, fa tenerezza. Anna invece ne ha paura. E come darle torto? Come può non pensare, conoscendolo, che lui la sta prendendo in giro? Ma poi, si capisce che la paura è dovuta a incredulità, perché lei si sente brutta, non può credere che qualcuno la trovi tanto bella... eppure tutti noi lettori l'abbiamo vista bella attraverso gli occhi di Gilbert che, con il suo amore, ne ha delineato l'incanto... questa parola che ritorna... lo ha colto lui tutto l'incanto di Anna e il modo in cui lei, anche grazie ai suoi sogni, sa rendere bella ogni cosa intorno a sé. E con lui lo abbiamo colto anche noi. E poi arriva la pioggia, entra a far parte di questo incanto, cancella le lacrime di Anna trasformandole in riso e rinnova l'emozione di Gilbert. Questa scena e il modo in cui rendi le sensazioni del ragazzo è meraviglioso tra l'altro. Quei piove ripetuti mi hanno ricordato una ben nota poesia di D'Annunzio che io adoro e credimi, se te lo dico è un complimento. E nonostante tutto, Anna resiste, non vuole cedere, perché teme di perdere se stessa, io percepisco questo nel suo insistente voler appartenere solo a se stessa. Poi però comincia a mostrare il suo vero desiderio ed è lei a mostrare a Gilbert che non stanno sognando e la sua descrizione della lacrima è pura poesia. Tutta questa storia è pura poesia, frutto di un talento che non mi stancherei mai di assaporare. Ci sentiremo ancora, di sicura e grazie per l'incanto :*

Recensore Master
28/09/18, ore 09:43
Cap. 1:

Cara Mudblood, <3

Eccomi qui con immenso ritardo, lo so, ma ho lasciato questa storia come sorta di ciliegina sulla torta e volevo dedicarle tutta la mia attenzione. E quindi eccomi qui, con ancora gli effetti della caffeina. Povero Gilbert; in amore vince chi fugge, chi si fa inseguire. Lui si dona alla sua dama come Lancillotto con Ginevra, perso nell’amore e nella bellezza di Anna. Che lei non vede. È una caratteristica ricorrente della tua storia che la donna venga definita non bella (da se stessa o dal partner come meccanismo di difesa), ma in questa shot prevale una scia di amor cortese che mi ha fatto tornare in mente (perdonami, vado a memoria), le terzine dantesche di Paolo e Francesca sulla bellezza e sulla necessità, per chi ama, di essere riamato nonostante le naturali paure e i timori. Amor ch’al cor gentil ratto s’apprende/prese costui della bella persona che mi fu tolta/e il modo ancor m’offende/amor ch’a nullo amato amar perdona mi prese del costui piacere sì forte/che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Così, sotto la pioggia, ad amore risponde amore in un atto di fede che spinge Anna a fidarsi della possibilità di avere un’occasione con Gilbert nonostante i suoi capelli rossi. Un amore che potrà essere tragico come quello dei racconti e dei sogni. Apprezzo che tu abbia abbandonato in questa shot il titolo in inglese perché non li amo particolarmente e la scelta è davvero fortunata: “Incanto” è anche una delle battute del testo (e piace anche a me sfruttare frasi presenti nei racconti) e la lingua italiana è così bella e ricca di sfumature e significati che è un peccato sacrificarla a favore di titoli in inglese. È anche azzeccato rispetto al contesto del racconto, alla ricerca di Anna di quell’amore con la A maiuscola che però, quando ti chiama sotto la pioggia, fa paura, e molta.

Sei brava con le elegie e con la seconda persona e anche qui il compito ti è riuscito bene, ma soprattutto ho notato, rispetto agli altri racconti, un elemento in più: hai usato in maniera accorta lo sfondo intorno ad Anna e Gilbert: rimane sempre tutto molto onirico, ma la scelta di definire il bosco e di descrivere i personaggi sotto la pioggia è stato l’elemento vincente nella shot, perché ha contribuito, con il suo significato di pulizia (lavare via dubbi e incertezze, passato e dolore) e la sua similitudine con le lacrime, di contestualizzare al meglio Gilbert e la sua dichiarazione d’amore ad Anna. Rimane un punto di vista interno al personaggio che coinvolge ampiamente il lettore in una storia che, con i suoi continui richiami a favole e principesse e draghi e cavalieri è davvero incantevole. Come sempre sei stata davvero molto brava e leggerti scalda un po’ il cuore.

Grazie per la pazienza e per avermi attesa così tanto, prometto che la prossima volta (spero prestissimo) non ti farò aspettare neanche un giorno!
Un carissimo saluto,
Shilyss

Nuovo recensore
12/09/18, ore 21:15
Cap. 1:

Ciao, tesoro!
Eccomi qui, finalmente riesco a recensire questo piccolo capolavoro.

Quando lo lessi in anteprima rimasi totalmente spiazzata - in senso positivo, ovviamente.
Innanzitutto, vorrei complimentarmi con te per l'ottimo utilizzo e controllo della seconda persona singolare: non sembra nemmeno la prima volta che la usi, è come se lo facessi da sempre!
Complimenti, davvero, significa che riesci ad adattarti a diverse forme e a diversi stili senza problemi ed è una cosa molto positiva.

Ho letteralmente amato il POV di Gilbert!
Non ho visto la serie TV - sai bene che, "purtroppo", sono più per gli Anime/Manga e che se si tratta di Serie TV sono alquanto ignorante - ma ricordo qualcosa dell'Anime e la caratterizzazione di Anna e Gilbert è stata non ottima, di più.
È stato bellissimo e struggente vedere Anna attraverso gli occhi di Gilbert: lui la vede come una creatura irraggiungibile, che non appartiene a questo mondo.
La vede come la cosa più bella di tutto l'universo e tende a sminuire se stesso, a paragonarsi a lei e a definirsi quasi indegno di stare al suo fianco.
Nonostante ciò, Gilbert non si arrende, Gilbert continua ad amarla, Gilbert continua a struggersi per lei.
Ed è proprio questa perseveranza a spaventare Anna, che mai si sarebbe aspettata un comportamento del genere da parte di Gilbert.

Ho un debole per i capelli rossi.
Davvero, vorrei tanto essere nata con questa "particolarità".
Ed amo anche le lentiggini, tantissimo.
Fino all'anno scorso mi tingevo i capelli ed è stata un'abitudine che ho iniziato in terza media.
Ti parlo, dunque, di otto anni di colori finti, che sbiadivano dopo pochi lavaggi.
Tra questi c'era anche il rosso.
Il rosso di Anna che ho sempre sognato.
E immaginarmi Anna, coi suoi capelli rossi e le sue lentiggini, immersa nella natura, è stato meraviglioso.

Che altro dire?
Complimenti per questa bellissima OS, merita davvero tanto ed è stata una lettura super piacevole. ❤
Alla prossima,

Jill ~

Recensore Master
09/09/18, ore 12:19
Cap. 1:

Una one-shot a dir poco meravigliosa, basata su uno dei miei personaggi femminili preferiti.
Ho sempre adorato Anna dai capelli rossi, che conobbi grazie all'anime e che seguii con rinnovato interesse grazie a questa bellissima serie tv. Del resto, Netflix non ci delude mai, riesce sempre ad omaggiare al meglio l'atmosfera dell'opera originale, facendoci tornare bambini. Spero farà lo stesso con il reboot seriale di The Dark Crystal !
Passando a te, ti faccio i miei complimenti per essere riuscita a presentare al meglio la poetica che aleggia attorno alla figura di Anna, una ragazza che ha affrontato tanto, ancora in transizione verso la natura adulta, nella migliore tradizione di una bambina kinghiana stile Stand By Me o IT.
Una shot commovente, con un finale da togliere il fiato, c'è poco da dire.

Recensore Master
07/09/18, ore 21:35
Cap. 1:

Sono tipo due settimane che vorrei recensire questa storia, ma tra il campo prima e impegni vari al ritorno passo solo adesso.
COSA MI STAVO PERDENDO.
Innanzitutto: mi hai dedicato questa meraviglia? Sono commossa T___T Non so che dire, se non GRAZIE. Di cuore. Sei un tesoro ❤
Questa storia è praticamente poesia in prosa, stupenda poesia, e io sono negata a recensire le poesie, ma farò del mio meglio. Perché ti meriti fino all'ultima parola. Ti chiedo scusa in anticipo se uscirà uno sclero poco coeso e senza troppo senso >.<

"Lei è... un incanto."
Allora, io ho un 'problema': mentre leggo, tendo a scordarmi il titolo, anche se quest'ultimo è bellissimo e mi ha convinta a leggere la storia, in ogni caso insomma, assorbita dalla lettura non ci penso.
Anche stavolta leggendo mi è passato di mente, ma arrivata a questa frase si è fatto prepotentemente ricordare.
Anna è un incanto, ma non solo: tutta questa scena è un incanto, un incontro sospeso tra realtà e sogno, un attimo senza tempo intrappolato in una lacrima su un'unghia. Ed è bellissimo, tra l'altro, che anche Gilbert se lo chieda: è reale? E Anna risponde di sì, come puoi non accorgertene, è reale, la pioggia è scura.
IL MIO CUORE.
È tutto così bello, e attento, e- semplicemente stupendo. Sigh.
Tu scrivi sempre bene, non ho letto una tua singola storia senza pensare 'wow', ma questa. Questa è spettacolare, forse per la seconda persona che usi magistralmente, forse perché l'hai scritta di getto: mi piace tantissimo leggere storie nate così, dall'ispirazione di un momento, buttate giù prima che svanissero.
Ha qualcosa di magico, questa storia, è una favola meravigliosa e non smetterò mai di dirlo. Potrebbe tranquillamente essere una favola di Anna. [Apro parentesi: la mia conoscenza di Anna si limita all'aver visto un paio di puntate dell'anime quand'era piccola, ma AH se mi hai fatto venire voglia di vedere questa serie ;_; Non ho netflix, al momento, né troppo tempo sfortunatamente, ma in qualche modo riuscirò a recuperarla. Prima o poi. Per forza. E sognerò di nuovo.]
Povero Gilbert, mi si spezza il cuore per la potenza, oserei dire la Disperazione del suo amore. Non esita a donarsi ad Anna, che 'sporca il suo cuore con la pioggia', scuote la testa alla fatidica domanda.
Ma lui lo accetta. "Va bene così".
Sembra che cerchi di auto-convincersene, con quella frase finale densa di significati: "Sì, va bene così".
Anch'essa perfetta per concludere quest'idillio un po' particolare, quest'idillio sotto la pioggia in cui la principessa non riesce a vedersi bella e il cavaliere, invece, darebbe tutto, la sua vita inclusa - e infatti gliela sacrifica - per farle cambiare idea, dimostrarle che si sbaglia.
Davvero, non so che dire, se dovessi citare frasi che mi hanno colpita o che trovo bellissime ti riporterei come minimo mezza fanfiction.
L'ho già detto che è un INCANTO, questa storia?
Complimenti su tutta la linea, sei meravigliosa, sono felicissima di averti conosciuta e di poter esplorare il tuo mondo sempre un po' di più **
Non ti scoraggiare mai.
Alla prossima, tesoro ❤
Mari

Recensore Master
05/09/18, ore 22:50
Cap. 1:

Buonasera, eccomi qui!
Penso che sia molto difficile cercare di scrivere una recensione convincente dopo aver letto una one-shot di questo calibro, ma comunque metto al primo posto l'onestà e i sentimenti suscitati, lettura dopo lettura, che hanno necessità di essere espressi.
In narrativa, la seconda persona è spesso inusuale e tralasciata per evitare confusione tra un passaggio e l'altro, ma come mi aspettavo è stata complice di uno scritto carico di figure concretamente reali ma anche astratte, ricche di un'introspezione marcata, descrittiva e di un linguaggio maturo che tesse frasi e periodi coincisi, a tratti musicali e molto spesso additivamente poetici.
Della stessa narrazione ho onestamente apprezzato la coerenza e la sua conseguente continuità, con un inizio completamente legato alle emozioni di Gilbert in un'ambientazione quasi eterea nella sua bellezza caratteristica, ma che fa scatenare i sensi fisici e più psicologici, trattando e completando la necessità di un amore da riversare tutto in Anna; nel comprenderla, ammirarla da lontano come un qualcosa di mistico, averla tutta per sé, concedersi totalmente come una sorta di perdizione, volendo (in)consapevolmente essere l'uomo più giusto per lei, in modo che entrambi abbiano questa certezza dalla sua quotidianità.
Poi i due riescono a incrociarsi e a discutere, si scopre delicatamente il personaggio di Anna (o Anne che dir si voglia), una donna sfuggente e ancora ferita da un passato che non intende lasciarle vita facile, non vuole lasciarsi cullare da parole dette con una violenta dolcezza: si comporta in maniera distaccata, molto influenzata dalla vita e dal realismo che ha intorno, però si percepisce anche la sua disillusione nei confronti del tutto, così come la paura che sente dentro di sé e non vuole più soffrire inutilmente per qualunque situazione a lei vicina, per l'affetto più sincero di questo mondo.
La pioggia riesce ad essere un elemento che conferma e moltiplica le emozioni interiori singole e della loro relazione, tende ad abbattere i muri che soprattutto è Anna e rendere palpabili, dove cerca di mascherare il dolore che prova ma che a uno come Gilbert non può sfuggire perché quello che dice per conquistarla corrisponde alla verità del suo cuore, dando lucentezza all'incanto che manifesta e che vorrebbe che anche la sua anima gemella iniziasse a vedere e vivere senza troppe remore.
Sostanzialmente arriva al momento giusto (seppur improvviso per i personaggi), non tanto per cancellare tutto ciò che è stato ma per trovare il compromesso giusto e per creare la connessione che entrambi a modo loro ricercavano nella sua vita e probabilmente l'un per l'altra, in nome di un amore personale e che tende ad essere molto idealizzato e passionale al tempo stesso, quasi destinato a consumarsi con il senno di poi.
Penso che quello che funziona meglio del loro rapporto sia che entrambi si bilancino con le azioni e le cose che dicono, quindi il sentimento che li porta a quel punto possiede moltissime sfumature come il tormento continuo, l'incertezza del domani, anche un pizzico di egoismo che pervade entrambi in modi altrettanto diversi (sicuramente più da parte di lui)... ma queste caratteristiche rendono tutto imprescindibile e indissolubile, cosa che dal punto di vista letterario funziona non poco e crea interesse.
Forse sarà un po' cliché da dire, ma la parte finale del bacio è secondo me la summa di tutto quel sentimento che ho descritto poc'anzi, un qualcosa di incantevole che però nasconde anche l'inquietudine e qualcosa di legato alla perdizione, ma è tutto ciò che li lega e lo farà per molto tempo, in quanto è ciò che a loro sta bene.
Da un punto di vista globale e totalizzante, mi trovo davanti a una storia che ha una narrazione davvero raffinata e solida e una descrittività percepibile tramite le righe, sia dei personaggi e sia dell'ambiente, che risulta essere molto funzionale alla scena in sé, ricca di elementi visivi e che affinano molto i sensi e l'immaginazione, qualcosa che da lettore è molto, molto apprezzato.
In sostanza, un'ottima one-shot, ben rappresentativa di un momento specifico della loro quotidianità, intimo, a tratti sfuggevole ma comunque impossibile da non considerare calato e sentito, arricchita da una narrazione coinvolgente così come da un'introspezione magistrale e mai banale, costruendo un insieme profondo, magnetico, incantevole nel suo più crudo realismo.
Onestamente ne sono rimasto molto affascinato, i miei complimenti più sinceri!
Tra le mie personali ricordate.

Un abbraccio e a presto,

Watashiwa

Recensore Master
02/09/18, ore 10:15
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui per scoprire una nuova storia nel tuo profilo, che mi ha sempre dato soddisfazioni e mi ha emozionata. ^ ^
Attendendo gli aggiornamenti delle tue long, stavolta ho scelto di buttarmi su questa, anche se non conosco i personaggi: poco importa. Non mi frena minimamente, e vado tranquilla sulla lettura perché mi fido di ciò che scrivi e come lo fai.
Vengo immediatamente catapultata nel mondo che hai creato, grazie alle tue parole ed alle tue descrizioni. Immagino nitidamente il volto di lei, ogni singola azione, ogni frammento di vita che le ruota attorno.
L'amore di ogni tua singola storia, coppia, personaggio è sofferto, travagliato, sconvolgente: ti prende e ti rapisce, ti trascina facendoti osservare con i propri occhi tutto ciò che è presente, in ogni singolo piccolo particolare. Loro vivono i propri sentimenti in maniera caotica, quasi dolorosa. Non comprendono ciò che gli accade anche nella più alta ovvietà, perché sono genuini e realistici. Come si strugge Gilbert per Anna mi riporta indietro nel passato, come un amore di altri tempi: persino le tue parole sembrano riportarmi indietro, in un mondo più delicato, sfumato e lontano. Anna è genuina, è dolce, trascinata dagli eventi e dall'amore. Si lascia travolgere dall'impeto, dalla sofferenza, dalle lacrime di un tragico innamorato che la cerca, la desidera e non può fare a meno di lei. Un amore non ricambiato da quello che ho capito, ma Gilbert desidera solo Anna sia felice.
Ogni volta che passo qui da te, ho la certezza di poter leggere qualcosa che sicuramente ricorderò, perché hai una maniera molto bella, evocativa ed intensa di trattare ogni tipo di sentimento. Una cosa che apprezzo moltissimo, e che mi lascia tutte le volte senza parole.
Non ci sono refusi, tutto è davvero scritto con maestria. Noto con piacere che la storia è più breve rispetto alla lunghezza media con cui pubblicavi in precedenza: l'ho trovato un bene in un certo senso, avendo poco tempo a disposizione. Sono riuscita a leggerla e recensirla con tranquillità, e ne sono contenta perché ne è valsa davvero la pena.
Come sempre un buon lavoro, alla prossima cara! :3

Recensore Veterano
02/09/18, ore 02:00
Cap. 1:

Ciao, eccomi per lo scambio del giardino.
Ammetto che ho avuto difficoltà a trovare una storia da recensire perchè i fandom che conosco li ho già recensiti e gli altri fandom di cui tratti non li conosco completamente; questo rispetto gli altri lo conosco in relazione al cartone animato che vedevo da bambina e che presumo si basi sugli stessi personaggi, almeno la protagonista c'è eheh.
La storia è scritta molto bene, nessun errore grammaticale o marginale, e inoltre lo stile segue un ritmo appassionante, è scorrevole, incalzante e struggente.
Ricordo bene il personaggio di Gilbert, come inizialmente lo detestavo e come poi ho imparato ad apprezzarlo; in questa tua storia, questo personaggio è consumato da un amore struggente, che quasi lo consuma, disperato... Si lascerebbe uccidere da questo amore "malato" che - a quanto pare - non è ricambiato.
Non so che altro dire, se non che la caratterizzazione del personaggio è pienamente approfondita e come dalle tue parole lasci trasparire ogni sentimento, emozione, percezione del protagonista, in una maniera così profonda che quasi toglie il fiato.
Complimenti, un abbraccio.

Recensore Master
31/08/18, ore 17:16
Cap. 1:

Ciao!
Come avrai forse notato, già ieri avevo aggiunto questa storia alle preferite e... beh, è uno di quei casi dove avrei voglia di non dire niente, semplicemente farti i complimenti. Scrivere "complimenti" all'infinito e rileggere di nuovo questo incanto. Perché, prima ancora dell'attinenza del titolo con i personaggi o la trama, io credo che l'attinenza vada ricercata nello stile e nelle emozioni che hai saputo trasmettere. Sì, perché è un vero incanto quello che hai saputo creare con la seconda persona (WOOOOOOOOOWWWWWWWWWWWWWWWWWW!!!!!), un incanto il modo in cui hai gestito il gioco tra i bambini, un gioco che Anna vorrebbe subito spezzare ma che Gilbert continua fino a farlo combaciare con la realtà. E' un cliché, anzi no: è un fondamento del romanticismo, quando la finzione viene usata per dire la verità (un topos meraviglioso!) ed è anche un archetipo della tua scrittura (penso a quando realtà e finzione si mischiano, anche se in maniera differente, in "Can't pretend") e tu lo hai reso divinamente! Io amo Gilbert, amo le sue parole, amo il suo modo di amare (mi fai innamorare sempre dei tuoi personaggi maschili, sempre così dannatamente innamorati) e devo dire che stavolta ho amato anche Anna, perché le ragioni della sua ritrosia sono ben visibili (ha paura di essere presa in giro, si considera brutta magari anche marchiata al diavolo a causa dei suoi capelli rossi, non crede che qualcuno la possa mai veramente amata, è segnata dal suo passato) e il modo in cui si lascia incantare dalla pioggia è, per l'appunto, un incanto.
Insomma, questa storia mi ha conquistato, fin dalla prima parola aggiungo: quel "è lì" è incisivo, pressante, talmente pieno di un senso di bisogno impellente da avermi subito catturato. Nonostante ieri non avessi tempo per leggere, una volta lette queste due parole non ho potuto staccare gli occhi dalla pagina fino al punto finale. Di una dolcezza, un amore così totalizzante, di una bellezza i dialoghi che... mi sto ripetendo, scusa, ma mi hai incantato. Non so dirti quale tra questa e "Can't pretend" ho amato di più, in questo momento direi questa, eppure non voglio tradire Jareth (MAI!) ma qui c'è un amore diverso: non c'è l'esperienza e i demoni di Jareth a rendere questo amore ambiguo, non c'è un personaggio "oscuro" o uno veramente "infantile" (a cui vorrei dirne quattro, vero Sarah?); ci sono due ragazzini, un amore puro, una distanza data da un'infanzia difficile e priva di vero affetto, ci sono maldicenze che feriscono e tante cicatrici che indeboliscono lei, e c'è la confessione più bella che io abbia mai letto, leggera e tragica allo stesso tempo, ma soprattutto INNOCENTE. Sì, sei stata bravissima a bilanciare la profondità di questi personaggi, reso da un background di un certo spessore che abbraccia tematiche delicate, e la tenera età che stanno vivendo. C'è l'incanto dell'amore da giovani e l dolce tristezza di un passato da lenire e con cui convivere ogni giorno della loro vita.
Vabbé, finora non ho fatto altro che blaterare le mie impressioni, questo commento pieno di "me che sbavo e che viaggio sulle nuvole" solo di gradimento personale, e ancora non ho iniziato la recensioneXD Stavolta mi ammazzi, ma io amo questa storia, sappilo! Ricordatelo quando vorrai strozzarmi!
Mo' inizio, cercherò di "sintetizzare" (sembra una barzelletta detta da me, lo so, non ridere troppoXD).

TITOLO
L'incanto è l'immaginazione di Gilbert che, ancor prima di raggiungere Anna, già la immagina, ninfa del bosco, a un passo da lui eppure irraggiungibile, come un sogno.
L'incanto è il mondo naturale in cui hai ambientato questa storia, in una foresta, tra farfalle e foglie autunnali, con la pioggia che a bagnare il loro amore farsi lentamente meno innocente, più possessivo.
L'incanto è quello che ha creato Gilbert con le sue parole, confessando il suo amore e la sua modestia, quel suo cedersi totalmente, quel suo farsi persino calpestare. Devo dirti che lui mi ha ricordato molto il modo in cui André ama Oscar (l'anime "Lady Oscar") e questo me lo ha fatto amare ancora di più.
L'incanto è, soprattutto, quello che tu hai saputo tessere con le tue parole, con la musicalità di questo testo, che scivola come le dita su un'arpa. Davvero bravissima. Chapeau!


GRAMMATICA e STILE
una assurda frenesia -> un'assurda (almeno uno ti scappaXD)
a dondolarsi sul bordo dell’unghia ed ad affacciarsi verso il terreno fangoso. -> "ed ad" è poco musicale, meglio scrivere "e ad".

LA SECONDA PERSONA! Usala più spesso, sei stata bravissima e io ho ammirato tante di quelle frasi che se le riportassi tutte in questo testo la recensione raddoppierebbe la sua lunghezza.
Ho amato le ripetizioni che, attenzione, non sono errore anzi: tu le hai adoperate in una maniera musicale, elevando sempre di più il testo e l'enfasi delle parole, in climax e altre figure retoriche che lodo tutte, creando atmosfera. Inoltre ho amato la punteggiatura, qui usata ad hoc e oserei dire in maniera matura, che non ha fatto altro che personalizzare ancora di più il ritmo della narrazione, in alcune frasi molto scarna.
Per esempio (queste sono tra le due frasi che ho preferito):
Tu non ne sei sicuro però, perché il cuore è nelle tue orecchie, nella tua testa e forse lo stai anche masticando tra i denti e per questo motivo stai sbagliando tutto, per questo motivo lei non ti ha mai voluto. -> Ripetizioni e poche virgole incalzano la lettura, la rendono veloce, agitata, piena di quell'ansia da innamorato che prova Gilbert. PERFETTA!

Sollevi il viso e lei ha le labbra imbronciate, il grembiule mezzo scomposto, i capelli annodati dal vento e gli occhi talmente profondi che ti divorano e ti afferrano per il mento e ti costringono a sillabare tutta la tua devozione. -> lo stesso qui. Bellissimi l'anafora e il polisindeto, qui usato senza punteggiatura, che ancora una volta incalza, emoziona, eleva le percezioni di questo passaggio, fa battere più velocemente il cuore. SUBLIME!

La tematica dell'abbandono e del maltrattamento psichico (perché sì, se a qualcuno continui a ripetere che "è brutto perché ha i capelli rossi" quella è violenza psichica) le hai trattate in maniera delicata, di sottofondo, le ho percepite e le ho trovate molto mature e complesse, soprattutto grazie al grande lavoro che hai fatto attraverso i dialoghi dei personaggi, perché è proprio da quelli che si evincono le paure di Anna.
Che te lo dico a fare che Gilbert mi ha fatto innamorare con la sua eloquenza? E' stato un principe dei sogni che per un attimo è divenuto realtà, perché non solo ha professato un amore talmente forte e immenso da sconvolgermi, ma ha interpretato il ruolo del principe scevro da ogni idealizzazione, lo ha reso più umano, pieno, aggiungendo i suoi difetti (ma il mio, di principe azzurro/Gilbert, donde sta?). Bellissimi anche alcuni passaggi molto sintetici, come questo:
“Io sono mia.”
“E io sono tuo.”
Ho trovato invece questo passaggio molto maturo per la loro età, ma ci sta, perché come dicevo la loro innocenza è "sporcata" dal contesto e da un passato che gli ha fatti comunque crescere in fretta.
“No, aspetta. Aspetta, ho lasciato un mio desiderio qui. E poi uno qua e un altro là.” -> Irriverente, appassionato. WOW!
E ho amato quell'effetto da "lente d'ingrandimento" che hai saputo donare alla scena della lacrima, quando lei dice che le lacrime hanno un colore diverso rispetto alla pioggia e il narratore descrive la lacrima prigioniera e in bilico sull'unghia di Anna. E' sembrato come quando, nei film, la telecamera sfoca lo sfondo e ingrandisce su un particolare infinitamente piccolo, ma che crea un mondo. Chapeau! (Questa è la seconda storia, finora, che è riuscita a strapparmi più di uno "Chapeau" per quello e per il come è stata scritta, sappilo).


TRAMA e CARATTERIZZAZIONE

E' una storia molto introspettiva, divinamente introspettiva, quindi sulla trama non ho molto da dire. Sicuramente mi piace come hai sviluppato l'interazione tra i due personaggi e il modo in cui l'atteggiamento di Anna si evolve in relazione al tempo e alle parole di Gilbert.
Bellissimo, lo ripeto ancora una volta, il gioco che metti in atto tra i due. Tutto parte da due bambini che sognano di essere qualcun altro: Gilbert sta al gioco, ma il gioco diventa troppo pesante per Anna, che tenta di scappare; Gilbert allora rende il gioco l'unica realtà esistente. E poi quel sottilissimo muro di cristallo va in frantumi, l'attore/Gilbert rompe la quarta parete e parla direttamente ad Anna.
Il modo in cui hai creato l'ambientazione è una favola: Anna che sembra una ninfa dei boschi, lontana e irraggiungibile, bellissima in mezzo alla natura, le farfalle per giunta le si posano sulle gambe e le volano intorno. Questo mi ha richiamato alla mente moltissimo le immagini che ho trovato di questa seria su google, quindi credo proprio che il contesto sia molto attinente con la storia. E' ancora una volta un contesto che parte essere fuori tempo ma che ha molta più concretezza rispetto alle ambientazioni di altre tue storie. E' comunque ricca di magia, e qui sta la tua grande bravura, secondo me. Ogni cosa la rendi eterna.
L'elemento della pioggia - io amo la pioggia - mi ha conquistato. La pioggia a quell'età è un gioco, qualcosa che ti strappa il sorriso e che trasforma il mondo; in questo caso capovolge completamente la reazione di Anna.
Di Gilbert e Anna ho parlato qua e là, e non credo che neanche se continuassi a scrivere per altre due ore riuscirei a rendere loro giustizia. Sappi che attraverso le tue parole li ho conosciuti. Sei davvero bravissima con le caratterizzazioni.
Anna e le sue paure: paura di non essere bella, paura di non piacere, paura di non essere degna d'amore, paura di non aver diritto alla felicità. Anna che ama chiudersi nel mondo dei libri (questo mi ha permesso di immedesimarmi in lei), che cerca una via di fuga da quel mondo così cattivo e grigio, sporco. Anna che odia ciò che ama, Anna che sembra invocare la pioggia con un rito propiziatorio.
E Gilbert che la venera da lontano, quasi fosse una dea, lei che diventa tutto il suo mondo e lui è pronto a diventare suo schiavo, a farsi ferire piuttosto che sentirla lontana. Il suo amore è talmente assoluto che anche averla accanto non è abbastanza: la vuole sentire sulla pelle, le sue emozioni diventano bisogni carnali, quelle prime esperienze un po' goffe e così totalizzanti che lui le vive e le dichiara con una schiettezza disarmante, di quelle senza tempo, con la gioia della sua età, di ragazzino. E' di una freschezza assoluta, che toglie il fiato.

Ora mi azzittisco. Davvero un lavoro da ammirare in silenzio!
Complimenti! <3
A presto!

Recensore Junior
30/08/18, ore 22:17
Cap. 1:

Anne with an E è un serie speciale per me, un po' perché sono sempre stata una fan di Anna dai capelli rossi ( libro e anime ), e rivedere la storia riadattata su Netflix mi ha fatto un enorme piacere; un po' perché io mi ci sono sempre rivista un po' di Anna, grande sognatrice e poi scrittrice di successo. Ciò che però ritengo difficile è riprodurre la 'poetica' generale che alegga su tutta la serie, il legame con la natura, i riferimenti letterari tanto che la serie mi ha un po' scoraggiato nel scrivere fanfiction. In questa tua storia però ci sei riuscita benissimo! Hai reso tutte le caretteristiche chiave di AnnE in maniera eccelsa, rendendo inoltre i personaggi incredibilmente IC. Cosa non da poco, contando che considero Anna un personaggio molto complesso e sopratutto imprevedibile, non facile da interpretare e muovere.
Se posso paragonare il tuo stile a qualcosa, direi che si avvicina molto alla marcia di un cavallo; comincia piano, con una panoramica dell'ambiente circostante e dei personaggi, poi appena le emozioni cominciano a susseguirsi e diventare più intense la lettura comincia a trottare, per poi diventare velocissima tanto che da voler saper così tanto come va a finire che cominci a trattenere il fiato. Lo stato d'animo di Gilbert è palpabile, è molto facile immergersi nelle sue emozioni e provare empatia per lui e sentire l'impeto dell'amore tragico. Le descrizioni poi sono una cornice perfetta, non descritte nei minimi dettagli ma danno quell'aria di vago ed indefinito che calza perfettamente con lo stile della serie, oltre ad essere molto dinamiche. Che dire, è stata un'esperienza! Ovviamente piacevole, mi piacerebbe leggere qualcos'altro su questi due proveniente dalle tue mani, batti un colpo se scrivi di nuovo su di loro!

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