Recensioni per
Rain stopped
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
13/09/19, ore 10:33
Cap. 1:

Ciao mia cara!
Devo ammettere di aver iniziato a scrivere questa recensione qualche giorno fa, ma, tra lavoro, stanchezza e famiglia, riesco a concluderla e postarla solamente oggi e per questo chiedo venia ☹
Forse te l’ho già scritto in qualche mia precedente recensione (se no, lo scopri adesso), ma io ho un vero e proprio debole per le storie introspettive. Adoro che i pensieri, le emozioni e i sentimenti del protagonista abbiano un ruolo così rilevante all’interno della narrazione, quasi da mettere in secondo piano tutto il resto.
Non posso non negare che è stata una lettura davvero molto forte e che mi ha fatto tornare in mente un momento ben preciso del mio passato. Non è semplice quando vedi la persona che ami allontanarsi da te, magari non proprio fisicamente, ma con l’anima. Inizi a farti mille domande e a chiederti che cosa ci sia che non va, che cosa ci sia che non va in te.
Questo è il caso di Kuga, che si sente dire da Eishi che durante il periodo in cui sono stati lontani non ha sentito la sua mancanza, che lo esaspera e che la sua gelosia e possessività lo soffocano. Sono parole molto forti e penso che chiunque, sentendosele dire, non può far altro che crollare. Posso capire che il primo pensiero di Kuga sia che Eishi abbia trovato un’altra persona. Forse sarebbe stato meglio se volta per volta Eishi avesse fatto notare a Kuga le cose che non andavano nella loro relazione, in modo da non sbottare così tutto insieme, ma ormai è tardi.
Devo ammettere che l’immagine di Kuga in ginocchio sull’asfalto che piange mentre ascolta la musica, mentre cade una pioggia battente, mi ha veramente toccata. Me lo sono immaginata perfettamente nella mia testa, tanto che una parte di me sentiva il desiderio di correre da lui per abbracciarlo. Penso che hai fatto molto bene ad inserire l’elemento della pioggia perché dà molta più drammaticità alla scena e fa quasi sembrare come anche il cielo desideri partecipare al dolore che il ragazzo prova in quel momento.
Lo scena del confronto fisico tra Kuga e Eishi è un immagine piuttosto forte, ma la comprendo fisicamente: sono due ragazzi che soffrono, entrambi con un grande carico che hanno bisogno di sfogare.
Mi è piaciuta molto questa frase: “Il vostro secondo primo bacio ha sapore di sangue e odora di pioggia, ha il suono di una bella canzone, la durezza dell'asfalto. Ed è perfetto così.” Magari non è la situazione migliore ed entrambi i ragazzi sono piuttosto malconci, ma sa rendermi quasi un senso di speranza che qualsiasi ostacolo nella vita, se si vuole, possa essere superato.
Altra frase che ho adorato è questa qui: “Non darai mai più per scontato nulla, non sprecherai la tua seconda occasione.” Spesso della vita ci rendiamo conto di quello che abbiamo, o delle persone che abbiamo accanto, solamente quando le perdiamo, mentre dovremmo imparare ad apprezzarle maggiormente ogni singolo giorno. Questa lezione l’ho imparata anni fa in un momento davvero buio della mia vita e purtroppo mi rendo conto che ogni tanto, soprattutto quando tutto va bene, tendo a dimenticarmene.
Come hai ben capito, questa OS mi ha proprio toccata nel profondo e ho ritrovato molte cose di me in queste righe.
Mentre fino a qualche tempo fa avrei pensato che l’idea di una narrazione alla seconda persona singolare fosse una scelta piuttosto curiosa, ormai penso che sia la scelta più idonea per un testo introspettivo. Mi piace immaginarmi quasi un narratore che parla nell’orecchio del protagonista e quasi gli racconta quello che sta avvenendo davanti a loro, sottolineandoli però quello che pensa e prova in quel istante.
Ho apprezzato molto la scelta di dividere il testo con strofe della canzone che Kuga sta ascoltando e di averle scritte in corsivo e tra due parentesi quadre.
Ho riscontrato qualche errorino mentre leggevo: “…si sembra una tragedia” dovrebbe essere “… ti sembra una tragedia”, “Tsukasaè” dovresti dividere “Tsukasa” da “è”, “pià spavaldo” dovresti correggerlo con “più spavaldo”, “on queste sciocchezze” manca la c di “con queste sciocchezze”. Come vedi sono tutti piccoli errorini di disattenzione, niente di serio.
A fine di questa mia recensione, non possono non farti i miei complimenti per questa storia. Già sai che mi piace molto quello che scrivi, ma questa volta mi hai davvero toccata nel profondo.
Spero di leggere presto qualcos’altro di tuo!
Un abbraccione mia cara,
Sharpey


(Questa recensione partecipa all’iniziativa ‘10.000 recensioni in un anno’ indetta dal gruppo di FB ‘Giardino di EFP)

Recensore Master
05/09/18, ore 19:46
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui per lo scambio del nostro gruppo ^ ^ Visto e considerato che vorrei prepararti una fan art per il finale, a questo punto approfitto pure di leggere e recensire l'intera storia, già che ci sono! :D
Parto col dire che l'opera non l'ho seguita, ma mi sono imbattuta spesso in fanfiction su questo fandom, e su questo pairing specifico: dunque non sono nuova ai personaggi, e mi sento già abbastanza a mio agio a leggere su di loro.
Caspita, mi trovo spiazzata nell'arrivare direttamente nel bel mezzo di una lite; i due hanno di che discutere su una cosa particolarmente seria, la rottura di una coppia. Kuga è infuriato, pressante, in cerca di comprendere esattamente quando è cominciato tutto questo. Le parole di Tsukasa mi hanno lasciata di sasso, come se dire che non ha sentito la mancanza dell'altro durante il suo viaggio fosse stato quasi una cosa ovvia, banale, a cui non dare importanza; è una cosa decisamente di peso, pure io mi sarei imbufalita in una situazione simile!
Noto comunque che la situazione è più grave di quello che sembra inizialmente: qui non si tratta solo di amore, ma di ossessione, di dipendenza emotiva da qualcuno. La gelosia eccessiva, il bisogno assolutamente assillante di rimanergli accanto, di non lasciarlo andare via, di restare insieme a tutti i costi. Non c'è nulla di sano in un rapporto simile, a mio parere; se il tuo scopo era quello di portare esasperazione in qualcosa che si sta avvicinando alla fine, ci sei riuscita in maniera risoluta ma con una certa finezza. Le parole riescono a far comprendere tutto ciò che entrambi stanno provando, tutto quel groviglio di sensazioni che non si riescono (né si possono) sistemare con tanta facilità.
Uno è dipendente, l'altro è esasperato.
Fa quasi male leggere tutto questo, davvero. Riesci a toccare corde molto sensibili, con un litigio simile. Gesti violenti che si ripetono, fuga e grida: tutto che fa presagire il peggio.
Scappa sotto la pioggia, Kuga: urla, sbraita al mondo la propria rabbia e la propria delusione, fino a confondere la propria voce con la musica che sta ascoltando.
Tsukasa lo segue, non può farne a meno: lo ama comunque, lo cerca e lo rivuole con sé; Kuga lo ritrova, si odiano, si picchiano e si sfogano... Poi? Si ritrovano, si riavvicinano e si amano di nuovo. Direi una storia dolceamara in tutti i sensi!
Il mix di sensazioni che utilizzi comprende moltissime sfumature, e mai avrei pensato in una redenzione della coppia nel finale. Mi sarei immaginata, nell'angst più totale, che i due non si sarebbero più riavvicinati. Invece hai fatto trionfare quel loro amore, con i suoi difetti, le sue tare, ma la sua sincera presenza.
Sono partiti i feels ragazza, e so che lo sai U.U Ora mi sento pronta e ispirata per la fanart, a brave la condividerò. Ho pensato che una lettura avrebbe sicuramente aiutato per comprendere al meglio ciò che mi serve per rappresentare questa coppia, e so già pure quale momento fare.
Mi sono emozionata dolcezza, voglio tu lo sappia.
Alla prossima, e buon lavoro! :3

Recensore Master
30/08/18, ore 23:26
Cap. 1:

Ciao!!
Eccomi qui per lo scambio sul gruppo del Giardino ^^
Come ti ho già scritto, non conosco il manga\anime di Food Wars, ma ho letto alcune storie di Erika, che mi hanno fornito comunque dei punti cardinali precisi per potermi orientare in questo fandom. Due di questi sono sicuramente Kuga e Tsukasa, che credo di aver amato da subito – e la facilità con la quale mi affeziono a personaggi fittizzi piuttosto che a persone reali (che meno mi stanno intorno e meglio sto) la dice lunga sulla mia – scarsa - capacità di socializzare. Ma procediamo con ordine.
Ti dico subito che hai rischiato di farmi morire d'infarto praticamente dall'inizio, perchè vedere questi due litigare mi ha letteralmente spezzato il cuore. Fino ad oggi avevo scorto forse solo il lato "luminoso" di questa coppia – il loro essere opposti e complementari allo stesso tempo, il loro modo folle di amarsi, l'ammirazione e il rispetto che provano costantemente l'uno per l'altro – ma questa OS ha avuto senza dubbio il pregio di mostrarmi anche le zone d'ombra di questo bellissimo rapporto, così reale proprio perchè tutt'altro che perfetto. In particolare, ciò che emerge dalla situazione che hai deciso di narrare è il temperamento focoso di Kuga (come devono essere i piatti che ama tanto, dai sapori forti e piccanti tipici della sua terra – della quale so il nome ma al momento non ricordo come si scrive XD), caratteristica che, se da un lato lo sprona a dare sempre il massimo e a non lasciarsi mai mettere i piedi in testa da nessuno (almeno io ho intuito così, correggimi se sbaglio), dall'altro lo porta a manifestare una possessività ed una gelosia opprimenti nei confronti di Tsukasa – forse dovuta anche al sottile senso di inferiorità che il ragazzo prova verso l'apparente perfezione del primo seggio?- il quale, dal canto suo, cerca di svicolarsi da una stretta che rischia di soffocarlo, anche se il suo amore per Kuga non mi sembra venga messo mai in discussione: di sicuro però deve cambiare rotta per sopravvivere. Ammetto di aver temuto il peggio appena Kuga si è lanciato fuori dalla porta con il volto sanguinante per il pugno di Tsukasa, che doveva essere proprio fuori di sè per reagire in quel modo così lontano dal suo carattere. Per fortuna la tensione alla fine si scioglie in un bacio dato e ricevuto sotto la pioggia e tra le note di una canzone, un bacio disperato che ha però il sapore di un nuovo inizio e di nuove strade da percorrere insieme. Insomma, il lieto fine che mi aspettavo, e meno male!
Sono contenta di aver letto questo piccolo spaccato nella vita di Kuga e Tsukasa, mi è piaciuto tantissimo, e ha aumentato a dismisura la mia voglia di sapere di più su di loro.
Sullo stile nulla da dire, se non che l'ho trovato perfetto per il tono che hai voluto dare alla narrazione, e leggerti è stato un vero piacere :)
Ti faccio i miei più sentiti complimenti!
A presto :*

padme

Recensore Master
26/08/18, ore 17:00
Cap. 1:

Tesoro che dire?
Ma quanto angst?? Tanto e poi... LA MIA ADORATISSIMA SECONDA PERSONA SINGOLARE PRESENTE ç////////ç +
non posso quindi che apprezzare tutto questo!
ma cosa abbiamo poi qui? Un insieme di bellissime cose che non si limitano ad una sola tematica, ma ne affrontano più di una in modo sentito e devastante.

Abbiamo un Kuga geloso così tanto che ha soffocato l'amore di Tsukasa rendendolo doloroso e asfissiante. lo ha esasperato a tal punto da non aver sentito la sua mancanza quando sono stati divisi anzi, ha provato sollievo.
Come se gli avessero aperto la gabbia dove era stato rinchiuso.
Le insicurezze di Kuga poi sono accuse, accuse di chi davvero la gelosia la vive in questo modo, che lìipotesi di essere traditi è dietro ogni accidenti di angolo e poi...
poi si dividono e ci sono tante domande in sospeso, tante cose che Kuga avrebbe potuto fare ma che non ha fatto e la musica è assordante, e questa immagina di questo urlare sopra a questo volume altissimo, è davvero bella, descrive bene le emozioni contratanti, confuse e dolore di Kuga.

Infine c'è un ritorno, una sorta di ritorno.
La voglia di espiare le proprie colpe chiedendo all'altro di fargli del male, come se fosse una sorta di marchio, come se potesse risvegliare quello che da troppo è accalcato tutto un cumulo di pesantissime macerie, che è l'ossessione.
Bellissimo il risvolto, bellissimo il modo silenzioso del finale in cui dedino di tacere ascoltando la musica che quasi crea equilibrio.
Kuga ha capito che non può vivere quella relazione con quell'ansia, e tsukasa ha capito che ama ancora Kuga e che può dargli una seconda possibilità e poi... un bacio e la pioggia, che cessa. Per me sono elementi importanti, sono forti nel mio cuore e insieme alla musica hanno creato un mix perfetto.
A dir poco.
Ho adorato tutto ciò, davvero.
Ti sei superata.
Miry

Nuovo recensore
25/08/18, ore 00:13
Cap. 1:

Sto piangendo.
Ti giuro, sto piangendo tantissimo.
E il tempo, qui, non aiuta.
Sai bene che amo la pioggia, infatti questa ventata d'aria fresca ci voleva, visto il caldo dell'ultimo periodo, ma in questo caso mi ha fatto immedesimare ancora di più in questa storia e quindi niente, piango tantissimo.

ALLORA, sai bene, molto bene, TREMENDAMENTE bene quanto io ami Kuga e Tsukasa, i Dead By April e questa canzone.
"As a Butterfly" è la mia preferita in assoluto e non è un caso che l'abbia scelta come titolo della storia che verrà.
Qui ho avuto modo di vedere questa canzone, questa meraviglia come accompagnamento ad una cosa talmente Angst che mi ha sconquassata tutta.
E boh, sarà difficile riprendermi dopo ciò che ho letto.
Ho anche avuto modo di vedere Kuga e Tsukasa sotto una luce diversa, alla quale non avevo mai pensato.
E mi ha distrutta.
Non so cosa verrà fuori da questa cosa, perché non so se si possa veramente definire una recensione, però ci provo.
Non garantisco nulla, ma ci provo.

Non ti importa se è tardi, se forse quella non è la fine del mondo, non ti importa di sentirtelo dire, perché per te quella è effettivamente la fine del mondo. ---> eh, insomma, quando l'amore della tua vita ti dice certe cose, è praticamente impossibile rimanere impassibili. Soprattutto se ti dice cose alle quali non hai mai pensato o alle quali non hai mai fatto caso. Ti crolla letteralmente il mondo addosso. E non è bello.

Sei così, ti scaldi subito e, quando capita di arrabbiarti seriamente, allora non riesci a trattenerti e tiri fuori il peggio te. ---> purtroppo questo è Kuga. O meglio, il brutto lato di Kuga. È una cosa che ha dimostrato più volte anche nell'opera originale, quindi in linea col personaggio. Peccato solo che, in questo contesto, sia mille volte più tremendo.

Lo sai anche tu che la rottura c'è stata molto prima, una rottura silenziosa e che è avvenuta lentamente, tanto che quando il culmine è arrivato, non ve ne siete neanche accorti. ---> brutto. Davvero brutto. È una cosa che, purtroppo, avviene spesso. E anziché parlarne subito, si tende quasi sempre a rimandare. Davvero brutto.

"Non sono più sicuro di niente, Kuga. E la cosa mi fa paura, mi mette ansia. Perché mentre non c'eri, non ho sentito la tua mancanza". ---> colpo fatale. Non so come reagirei a sentirmi dire parole del genere, soprattutto se è la persona che amo a dirmele. Insomma, quando si è via i propri pensieri vanno alla persona amata, si sente la sua mancanza, la si vorrebbe al proprio fianco. Ma non in questo caso.

Quella frase ti fa tremare. Sei sempre stato il più spavaldo fra i due, il più temerario, quello più forte fisicamente. Non vedi dove hai sbagliato. È stato lui, è stato lui a sbagliare! Fino a due giorni fa affermava di amarti, adesso invece se ne esce con queste sciocchezze! ---> hai descritto molto bene quella che è la tipica reazione di chi ascolta parole del genere. Si comincia a pensare a tante cose tutte in una volta, a domandarsi dove si ha sbagliato perché qualcosa deve essere per forza andato storto, altrimenti non si sarebbe - mamma mia come suona male - in quella situazione. Poi arriva in automatico: dare la colpa a qualcuno. Perché è nel dare la colpa a qualcuno che si trova "la soluzione", che si mettono in chiaro le idee. "Io non c'entro nulla, non ho sbagliato. È stata colpa sua". E qui, mi dispiace dirlo, ma mi trovo in netto disaccordo con Kuga.

"Forse perché qualcun'altro ti ha dato le attenzioni di cui hai bisogno, non è vero? Deve essere sicuramente per questo. Ma dopotutto dovevo aspettarmelo e". ---> sì, esattamente. L'errore più grande che si può fare è proprio questo. "È colpa sua, io non c'entro niente. Di conseguenza, deve per forza avermi tradito con qualcuno". È la prima volta che sento l'impulso di prendere Kuga a pugni anche se, tutto sommato, dopo ci pensa Tsukasa.

Il respiro ti si blocca in gola non appena vedi il suo sguardo, gelido, le iridi come ghiaccio, le pupille dilatate. Tsukasa è arrabbiato. Assai raramente si lascia andare all'ira, lo sai, lo conosci da tanto tempo. Non sai però come sarebbe la sua rabbia, ma stai per scoprirlo. ---> bravo furbo che non riesce mai a stare al proprio posto. Diciamocelo, per favore, siamo onesti: far arrabbiare Tsukasa è cosa da pochi. Nessuno c'è mai riuscito e se qualcuno disgraziatamente ci riesce è perché ha proprio superato il limite. Proprio come ha fatto Kuga.

"Lo vedi? Dico, lo vedi?", il suo tono di voce si alza. "È esattamente per questo motivo, Kuga! Tu mi stai esasperando! Mi fai mancare il respiro, non mi fai capire più nulla! La tua gelosia e la tua possessività sono soffocanti. Ma vuoi capirlo o no che questa situazione mi fa stare male? Sono io che dovrei odiare te per avermi fatto arrivare a questo punto!". ---> sicuramente Kuga ha sbagliato e dirgli tutte quelle parole è stato liberatorio, ma è anche vero che Eishi ha le sue colpe. Perché non ha mai detto nulla a riguardo, lo ha sempre assecondato e pur di non far ulteriormente degenerare la situazione è sempre stato zitto. Ma era necessario arrivare a questo punto, per dirglielo? Perché se all'inizio ero totalmente dalla parte di Tsukasa, arrivata a questo punto ho cominciato a capire che non può addossare tutta la colpa su Kuga. Hanno entrambi sbagliato, purtroppo.

Ma adesso non può lasciarti. Perché sai di essere perso senza di lui, sai che senza di lui non c'è vita, non c'è un senso per te. Lui è stato il primo, probabilmente sarà anche l'ultimo, è quello che a cui hai donato tutto di te, anche il tuo più piccolo segreto. E il pensiero di perderlo e di vederlo magari con qualcuno che non sia tu, ti fa uscire di senno. La cosa che più ti fa male al cuore è vedere le sue lacrime. Tu odi vederlo piangere, soprattutto se è causa tua! ---> non so bene come interpretare questa cosa, perché tutti questi pensieri messi insieme sono stati un giro sulle montagne russe. Da una parte si sente la possessività che Kuga prova nei confronti di Eishi, dall'altra la disperazione nel vederlo in quelle condizioni a causa propria. È tremendo.

Lui allora non resiste. Non lo fa per cattiveria, non lo fa perché vuole farti male, ma agisce di istinto e ti colpisce in viso.  Subito ritrae la mano, impaurito. Perché lui ha sempre odiato la violenza, e quando si rende conto di ciò che ha fatto è spaventato. Tu rimani a guardarlo, con gli occhi spalancati e una guancia arrossata. Sai di essertelo meritato, non ce l'avrai con lui per questo. Ma davvero non puoi perdonarlo per il resto. ---> "Breaking Point", giusto per citare un'altra canzone dei Dead By April. Eishi è arrivato al suo punto di rottura e agisce di conseguenza. Niente di più, niente di meno, per quanto possa essere struggente la cosa. Ma c'era da aspettarselo.

Infili le cuffie nelle orecchie perché hai bisogno di estraniarti, di calmarti. Ma la canzone che segue dopo sembra andare a nozze con il tuo umore, la tua rabbia, perché hai sbagliato tutto!
Quando senti il ritornello ti porti le mani sulla testa e allora cacci fuori un urlo, anche se qualcuno dovesse sentirti, non importa. Che lo sappiano tutti che sei un fallito, che hai sbagliato, che hai dato per scontato la cosa più bella che avevi, che sei uno stupido! ---> DAI, almeno Kuga se ne è reso conto. Mi fa strano commentare in modo così freddo; pensavo che mi sarei lasciata andare a cose indecenti tipiche dei miei scleri, ma in questo caso sei riuscita a farmeli quasi detestare, e fidati che è un bene. Perché sto male per loro ma, al contempo, non riesco a provare piena compassione nei loro confronti. Provo solo una forte rabbia, perché entrambi hanno sbagliato. E non mi sento neanche di dire, arrivata a questo punto, che Kuga abbia commesso più errori rispetto a Tsukasa. Penso siano pari. E sono arrabbiata allo stesso modo con entrambi.

Perché è vero, sei uno stupido. Sei immaturo, impulsivo, l'insicurezza la nascondi bene, ma quando si tratta di Eishi tutto vacilla. Perché tu hai una brutta malattia, quella malattia ha il suo nome e tu non permetterai a nessuno di guarirti.
Hai sbagliato. Sei stato convinto che Tsukasa ti sarebbe rimasto accanto a prescindere da ogni tuo comportamento. Idiota! Non è così! Perché lui è un essere umano e ha un limite di sopportazione! E tu? Non hai badato a questo! ---> questo è in assoluto il mio pezzo preferito. Perché esprime a dovere il fulcro di questa storia: che ogni essere umano ha un proprio limite e, a furia di far correre e lasciar passare, a rimandare tutto, questo limite si sorpassa e si rischia di non tornare più indietro. Ci si appoggia sugli allori solo perché chi ci è accanto è una persona pacata e di indole introversa. Si tende quasi a sfruttare questa situazione di immaginario vantaggio. Poi, quella stessa persona che è sempre stata così timida e pacata esplode perché tu stesso l'hai portata al limite. È un po' come se avessi giocato con questa persona e lei si sentisse tradita. E non è affatto bello.

Se c'è una cosa che non ti perdonerai mai sono le lacrime che ha versato per colpa tua. ---> quando si comprende appieno che la persona che ami soffre a causa tua, ti crolla letteralmente il mondo addosso. Questa frase mi ha lacerato il cuore. A livello di impatto, penso sia quella che più mi ha fatto piangere.

"Avanti, colpiscimi!"
"Cosa? No! Kuga, non voglio farti male!" ---> con tutto il male che vi siete già fatti, fidati che una scazzottata non è niente a confronto.

"Se devi odiarmi fallo come si deve!". L'espressione di Tsukasa è indecifrabile.
"Tu sei un coglione", ti insulta. "Io non ti odio. Avrei molti meno problemi se così fosse". ---> questo è un colpo fatale. Fatalissimo - e non so nemmeno se esiste 'sto termine ma boh, prendiamolo per buono.

Ti sorprendi di come le cuffie siano rimaste alle orecchie, la canzone è ricominciata. ---> potere dei Dead By April.
… meglio se torno seria, sì.

Riprendi fiato lentamente e poi ti volti a guardarlo. Tsukasa fa lo stesso. Adesso ti senti meglio, forse sei solo rassegnato. ---> io qui ho avuto seriamente paura dell'arrivo della rottura definitiva. Ti giuro, avevo il cuore a mille e piangevo talmente tanto che ho dovuto fare una breve pausa, prima di proseguire.

"Tsukasa", mormori. "Se vuoi che me ne vada posso anche farlo. Ti aspetterò. E prometto che non ti darò più per scontato. Che farò di tutto per riconquistarti. Ho sbagliato. Dovevo fidarmi non solo di te, ma dell'amore che provi nei miei confronti. Forse è vero che ci rendiamo conto di ciò che abbiamo quando lo perdiamo". ---> non so cosa dire. Solo che, non appena ho riletto questo pezzo per commentarlo, sono scoppiata nuovamente a piangere.

Sei anche pronto ad aspettarlo. Ma poi lo vedi. Si avvicina, si avvicina. E tu non sai che fare, che intenzioni ha? Quando capisci che vuole un tuo bacio, quasi ti balza il cuore in petto. ---> belli loro. Bellissimi. Mi è piaciuto il fatto che sia stato proprio Tsukasa ad avvicinarsi per il bacio. Sono dettagli importanti.

Il vostro secondo primo bacio ha sapore di sangue e odora di pioggia, ha il suono di una bella canzone, la durezza dell'asfalto. Ed è perfetto così. Quando ti stacchi piangi. E piangete entrambi, poi ridete, guardate il cielo. Alle volte è necessario perdersi di vista, anche solo per un attimo, per capire. E tu l'hai capito. Non darai mai più per scontato nulla, non sprecherai la tua seconda occasione.
Il brivido lo avete avvertito entrambi.
E adesso non piove più. ---> penso che questa sia stata una tra le conclusioni più belle che tu abbia mai scritto. Ha un retrogusto dolce amaro, perfetto e in linea con ciò che è successo. Infonde speranza intrisa a dolore, nonostante le cose sembrano essersi risolte. O almeno, per dare il via a, si spera, un nuovo inizio.

Niente, sono ancora scombussolata e non so quanto ci metterò a riprendermi da questa lettura.
Ho ascoltato "As a Butterfly" per tutto il tempo, sia mentre leggevo, sia mentre recensivo, quindi ti lascio immaginare come sono ridotta in questo momento.
Penso che tu abbia reso onore a questa canzone e spero di riuscirci anche io, più avanti.
Non so se sia il caso di dire "l'amore trionfa sempre", ma spero che i Kuga e Tsukasa di questa storia riescano ad andare avanti e a non ridursi più in questo stato.
E niente, complimenti anche per questo capolavoro, e grazie per avermelo dedicato. ❤
Alla prossima,

Jill ~

Recensore Master
24/08/18, ore 22:58
Cap. 1:

Ciao ciccina. Non so cosa uscirà da questa recensione perché sono ancora molto scossa e sconvolta per tutte le emozioni che mi hai donato e sono rimasta senza... non lo so, senza respiro forse non appena ho finito di leggerla perché si sente, in ogni singola riga, quanto questi temi fossero a te cari e si sente, si sente benissimo, come tu stessa li abbia vissuti e come li abbia rielaborati in maniera profonda, davvero adulta, coscienziosa. Sei riuscita a inserire i sentimenti nella ragione, ragione nei sentimenti, e io sono sbalordita perché hai creato questa meraviglia così, veloce e improvvisa, e posso solo complimentarmi con te da ora fino all’infinito perché quando una persona ha talento lo ha e basta. E tu ne hai tanto tanto tanto.

Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai usato la seconda persona singolare, era tutto molto filtrato dal punto di vista di Kuga ma l’esasperazione e l’insofferenza di Tsukasa si sono sentiti distintamente, amplificati anzi. Il contesto è praticamente tragico e il senso di impotenza di entrambi è atroce. Kuga non vuole perderlo e vorrebbe impazzire totalmente e sparire dalla faccia della Terra piuttosto che vivere senza il suo amore, Tsukasa si detesta perché ama Kuga ma comprende di poter anche vivere senza di lui, perché la vita insieme a lui è un tormento senza fine che non gli fa più apprezzare la vita e lo rende infelice. È un tema potentissimo e ti abbraccio fortissimo per aver vissuto qualcosa del genere perché da questo testo hai fatto trasparire tutta la sofferenza vissuta, l’hai condivisa pienamente e lo hai fatto con classe e bravura. Lo schiaffo di Tsukasa è stato uno schiaffo anche per me, il loro vedere la loro relazione come una strada chiusa, un vicolo cieco, mi ha stretto tanto tanto il cuore. 
E poi arriva la canzone. E da lì sembra tutto precipitare e precipitare e precipitare, con Kuga che vuole espiare e vuole ancora farsi picchiare e la lotta e le parole e il bisogno di silenzio per capire e per capirsi. 
Hai reso tutto benissimo, ero dentro la storia e sono rimasta senza aria fino all’ultimo rigo. Il bacio finale è stato dolcissimo e speciale ma credo questo sia un finale aperto. Hanno tanto da dover capire, tanto da dover affrontare e superare e i problemi non sono ancora risolti. 
Ma hanno l’amore. Lo dice anche Tsukasa, loro hanno l’amore. E devono solo capire se il loro amore può bastare, se è tanto grande e immenso e buono da farli vincere anche contro loro stessi. 
Grazie per averci dato tutto questo. Hai un mondo bellissimo dentro di te!
E grazie infinite per la dedica. Mi sento così immensamente fortunata ad avervi incontrate, immensamente. 

A presto tesoro :)