Buongiorno Francesco, sono entrato e quindi addentrato dentro questo scritto che indubbiamente ha delle particolarità.
E se fossimo delle pedine o delle marionette ove dall'alto qualcuno ci manovra?
Quel ripetuto "fossimo" del verbo essere fa... il suo dovere, poeticamente parlando.
Una delle domande, anzi, la domanda principale che si pone il lettore nei primissimi versi è dove vuole andare a parare il componimento. Soltanto dopo un'attenta lettura si intuisce chiaramente quel voler esprimere e quindi delineare concetti tipo esistenziale, fino ad arrivare al punto della situazione chiamato ignoto, un quasi "Chi siamo" e "dove veniamo"
Il testo denota una sua filosofia con qualche spruzzo di humour qua e là che si collega alla disciplina storica, sociale e introspettiva. In proposito l'ingegno di un uomo cauto e riflessivo si ancora meglio dalle sue affermazioni frutto di profonde riflessioni piuttosto che dalle sue risposte affrettate. Rilevante di come il poeta a parere mio ad un certo punto il fremito della ricerca per forza di causa maggiore si arresta ma non del tutto. O almeno così mi è sembrato di capire.
Di certo per capire al 100 % il senso di questa poesia bisogna prima capire il senso delle parole usate, peraltro la plurivocità di significati è "indicativo".
In conclusione, ti starai chiedendo se lo scritto mi è piaciuto, nevvero? Ma certo... che domande!
Bandierina verde!!! |