So che forse potrebbe non essere il termine giusto, ma questa storia è simpatica. Nel senso che la si legge volentieri, in maniera leggera seppure si parli di temi pesanti e che dona davvero una dolcezza a un tempo e a una situazione così difficili che non mi sarei aspettata. Cenerentola è una delle mie fiabe preferite e il trionfo finale, reso così umano e anche così naturale, così desiderato e così dolce, mi ha davvero strappato più di un sorriso, così come gli escamotage creati per sostituire animali parlanti e fatine smemorate. Davvero una bella storia.
Attinenza storica: 10/10
Beh, questo è stato meritatissimo. Non solo ti sei impegnata per quanto riguarda i nomi e le usanze, ma anche per le distanze, estremamente precise e calcolate perfettamente. Davvero, davvero ottimo. Mi sono davvero calata nell'atmosfera della grandiosa e affascinante civiltà egizia.
Attinenza alla fiaba: 9/10
Molto attinente, unica pecca che ha meritato un piccolo calo del voto è stata la presenza davvero quasi nascosta delle "sorellastre", le due schiave cattive compagne di Rodopi. C'è stata una grande concentrazione sui personaggi positivi ma minore su quelli negativi che, appunto, avrebbero potuto essere un po' più presenti nel senso fiabesco (magari facendo le spie, per dire). Nota estremamente positiva invece va per l'incontro nel bosco tra Rodopi e Ahmose: non tutti sanno che c'è una scena nel bosco tra Cenerentola e il principe, nella fiaba originale. Questo mi ha resa davvero felice!
Originalità: 10/10
Ho apprezzato davvero moltissimo il modo in cui sono stati dipinti i personaggi e soprattutto per questo premio l'originalità. In particolare mi sono affezionata subito ad Ahmose, faraone orso adorabile e romanticone, che vorrebbe passare le giornate lontano dagli obblighi ma che rispetta le proprie responsabilità. Mi è piaciuto davvero molto, perché nella fiaba non c'è un'attenzione sulla figura maschile (oltre al fatto che cerca la misteriosa ragazza che gli ha rubato il cuore), mentre qui sì.
Gradimento personale: 10/10
L'ho letta davvero volentieri, come dicevo, perché scritta in maniera leggera nonostante affronti temi anche pesanti. I personaggi sono estremamente curati e ho adorato il riferimento a Esopo e alle sue storie, davvero ben gestito. Anche le scene di rating rosso sono molto ben fatte, forti naturalmente, si capisce l'angoscia della povera Rodopi. Rimanendo su temi spiacevoli, hai ragione, la parte delle frustate mi ha impressionata parecchio, ma non avresti potuto impostarla diversamente senza calare di attinenza storica: di certo non davano una pacca sulla spalla agli schiavi.
-1 grammatica
Qua e là ci sono alcuni errori su tempi verbali, ripetizioni, virgole, battitura. Sicuramente degni di poca nota, perché non disturbano davvero la lettura, e anzi comprensibili per la lunghezza della storia e perché immagino sia stata scritta di getto, dato il poco tempo che hai avuto. Niente di grave ;)
+3 eccezionalità
Due sono i punti che voglio rimarcare: uno è che ti sei iscritta all'ultimo e mi hai prodotto una long nel giro di pochissimo tempo, e questo è già un punto eccezionalità, perché davvero non c'è segno di trascuratezza nonostante sia appunto stato un lavoro fulmineo, anzi, si nota un ragionamento e un affetto verso i personaggi che mi ha molto colpita. Altro punto da rimarcare (che ha valso 2 punti eccezionalità) è l'accuratezza delle informazioni che mi ha davvero colpita: non solo, come dicevo, gli dèi e le usanze, ma anche le unità di misura (!). Brava!!
(Ndg: sì, ho notato che i pov si alternano ;) ) |
