Recensioni per
Ancora. Rabbia. Ritorno. Paura.
di cin75

Questa storia ha ottenuto 38 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/08/20, ore 23:10

Ciao Cin!
Come previsto Dean, per colpa della grazia di un angelo passa le pene…dell’Inferno! Descrivi sempre abilmente i suoi patimenti fisici: la stanchezza, la sofferenza, lo sfinimento ma anche il dolore provato da Sam nel vederlo così…ma Castiel lo richiama e lui trova la forza di reagire perchè devono portare a termine quella complicata “estrazione”, senza tentennamenti. Per Dean.
Le parti che mi “prendono” di più del capitolo sono quelle relative al confronto tra Castiel e Sam.
E’ ciò che aleggia dall’inizio della storia, in particolare dal ritrovamento di Dean. Più volte si avverte la rabbia di Sam nei confronti di un Paradiso ben lontano dall’amore per e con il quale è stato creato. Arriva la frase che è quasi un’accusa nei confronti di chi appartiene a quel mondo e a nulla serve il tentativo di giustificazione di Dean perché Sam non ha alcuna intenzione di fermarsiNo, Dean. No!!…..che cosa….che cosa li differenzia dai demoni? Dalle torture con cui i demoni ci affliggono? Dai loro ricatti ? Dalle loro vendette?” sbottò improvvisamente Sam. Capisco che non vi sia in Sam l’intenzione di colpire Castiel. Lui, in cuor suo, sa che può fidarsi dell’amico angelo ma, per un momento, la frustrazione e l’ira per una “categoria” prevalgono. Amo la risposta di Castiel, composta ma decisa, volutamente in terza persona. Non c’è difensiva, risentimento o autocompiacimento ma semplice descrizione dei fatti: “Ci differenzia la lealtà che alcuni di noi mostrano verso gli esseri umani. È vero, non siamo tutti angeli come voi credete debbano essere gli angeli, ma qualcuno di noi si è sacrificato per voi, Sam. Ha rinnegato la propria casa per seguirvi. Ha combattuto e ancora combatte al vostro fianco. È morto pur di salvarvi!”
E Sam comprende. Comprende di aver “associato” Castiel agli angeli in generale ma lui è Cass…lui è il “loro” angelo. Un angelo che salva, che guarisce dove un altro tortura e annienta. Le due facce di una stessa forza celeste. In Sam avanza il senso di colpa, il disagio ma Castiel non prova rancore perché sa cosa ha vissuto. Ha condiviso il dolore di Sam prima, durante e dopo, in tutti i mesi nei quali Dean è stato in balia dell’arcangelo. Lui per primo ha provato orrore nel constatare quei segni sul corpo dell’amico fraterno…inferti da un “suo” fratello. Castiel è consapevole di quella triste realtà: gli angeli possono costituire armate preziose a difesa del bene ma sanno anche riunirsi in eserciti pronti ad uccidere, a distruggere per il potere o in nome di un malato senso di giustizia e “purezza”. Però Castiel ha fatto le sue scelte. Ha scelto i Winchester. Sempre. La tensione si smorza, il chiarimento è utile a tutti e ognuno sa di poter contare sull’altro, umano o angelo, o nephilim…l’amicizia, quella vera, non ha “status” di “nascita”!
E mi piace anche quel “grazie” di Dean a Sam…mi piace ogni volta. Perché arriva “a stento”, arriva con l’imbarazzo nella voce, arriva “sospeso” tra un respiro profondo e l’altro ma…arriva ed è questo ciò che conta. Quel “grazie” così “faticoso” forse fa più bene a Dean di quanto faccia a Sam, perché per un attimo, la corazza di responsabilità, imprudenza e tenacia cede il posto a una sfera più personale. Ci vuole coraggio a mettersi sempre in prima linea, ad affrontare le conseguenze delle proprie decisioni, a lottare contro il male ma…ce ne vuole molto di più per consentire agli altri di…non lasciarti solo, ammettendo quella fragilità che ti rende ancor più eroe!
Finito di recensire tutti i capitoli! Grazie per questa storia delicata, appassionante, intima dove Dean/Micheal viene descritto con dovizia in quell’ “assolo” che tanto ho amato. I temi del senso di famiglia, l’amicizia, il desiderio di “normalità”, il legame tra i due fratelli, il sottile confine tra Bene e Male sono affrontati con attenzione. Tutto ha una sua “logica” e anche una frase, apparentemente poco significativa, una battuta ironica diventano una “spennellata sulla tela”, capace di delineare meglio situazioni e personaggi.
Grazie Cin, per avermi proposto questo “itinerario avventuroso” che mi ha condotta su tanti “isolotti emotivi” diversi…tensione, stupore, divertimento, amarezza, commozione. Mi sono davvero… “goduta il viaggio” fino all’ultima parola!
A presto
Un abbraccio!

Recensore Junior
06/08/20, ore 22:49

Ecco ila prima parte dell'ultimo capitolo. La convalescenza procede, Dean scherza con il fratello prima di andare a prendere un paio di birre. Sembra tutto perfetto. Sembra. Invece non lo è. L'ansia che cresce in Sam, non vedendolo tornare, fa capire al lettore che qualcosa non va. E presto c’è la conferma.
Lo sguardo perso nel vuoto, una mano che nervosamente si contraeva a scatti sul suo petto. Mal trattenuti gemiti. Il respiro affannato. Il volto completamente madido di sudore. La bocca schiusa in cerca di aria. (non mi stanco mai di leggere le tue descrizioni così minuziose! ). 
La mano sul petto è significativa...Dean sta rivivendo quella sensazione della "vita che gli scivola via" e Sam, in quell'oblio, diventa il nemico a cui ribellarsi. E presto smettono di respirare in due. La stretta di Dean che toglie ossigeno a Sam è la stessa che Dean sente su se stesso, in un'allucinazione che lo riporta sotto le grinfie di Micheal. E’ così “giusto”, in linea con trama e personaggi, quel “Dean ..sono...sono Sammy!!”, il nomignolo che riesce a ricondurlo alla realtà! Dopo resta solo lo smarrimento, l'angoscia per ciò che stava per fare. C'è cura, attenzione nel descrivere i “ruoli” di uno e dell’altro: Sam vuole capire, ascoltare, aiutare. Come sempre. Dean vuole minimizzare, nascondere, affrontare da solo i suoi timori, mascherando la propria fragilità con il sarcasmo, aggredendo e chiudendosi a riccio. Come sempre.  Sam aspetta che la “maschera” cada. Credibile il botta e risposta tra i due. Dean che offende, che respinge e Sam che, alla fine resta, in silenzio, a subire quello sfogo, in attesa di uno spiraglio nella cocciuttaggine del fratello. E quel “Hai ragione! Faccio finta di niente ma….a volte...è come...come...” continuò, anche se con un’imbarazzata difficoltà. è il “segnale” che permette a Sam di “esserci”. Il racconto di Dean è particolareggiato (e sai quanto questo catturi la mia attenzione rispetto ai “resoconti base” e scarni della serie!) così come la reazione di Sam, con l’amarezza di quella triste constatazione: Paradiso e Inferno non sono poi così diversi quando si tratta di colpire! Ciò che segue sono scambi di battute che mi fanno assistere a un episodio, anche nelle parti più ironiche, come quando Dean vuole convincere Castiel ad aiutarlo, parlando di “manine angeliche” o quando scopre, da un ingenuo Jack, di essere considerato da tutti “Un idiota incosciente!!!??”, la sua risposta è esilarante, cucita addosso a lui: “E’ bello sapere di essere apprezzati dalla propria famiglia.”! E che dire del riferimento al mondo delle fanfiction (ah,ah,ah!!) “recuperando” uno degli episodi più surreali e divertenti: “Castiel che ti stende su un letto!!” esclamò Sam sorridendo nervosamente al maggiore. “Quelle alunne schizzate del Michigan, andrebbero in estasi se lo sapessero!!! Aspetta!! Com’era?: Deastiel...Destiel??? ”, davvero da sbellicarsi! Mi sono immaginata l’intera scena e la faccia di Dean che rievoca alla memoria il pittoresco allestimento teatrale! L’intensità della situazione potrebbe apparire “rotta” da un simile accenno invece, quell’avverbio “nervosamente”, lo rende “non stonato”, suggerendo un sentimento più profondo. Da lettore rido ma, al tempo stesso, comprendo il perché di quella risata che lascia in bocca il sapore di ansia dissimulata.
In questo capitolo c’è tutto Cin. C’è ironia, c’è la voglia di stemperare la tensione dell’ennesimo momento difficile; c’è il senso di protezione di Dean nei confronti di Sam. Non lo vuole accanto durante la “perlustrazione angelica”, per risparmiargli la vista di lui “spezzato” ma, per contro, c’è la forza di Sam  che, con una battuta, fa capire a Dean che lui ha già deciso. Non lo lascerà da solo…mai. E' un’altalena di emozioni contrastanti che però, alternandosi, danno il senso di ciò che vuoi trasmettere. E’ una narrazione scorrevole, agile che si muove tra nessi del passato e del presente, introducendo possibili approfondimenti. Dean rammenta il periodo in cui ha permesso a Gadreel di impossessarsi di Sam ed è un momento d’impatto, perché avverto una presa di coscienza nuova da parte di Dean: “Sammy, no. Ne abbiamo già parlato e poi tu più di chiunque altro dovresti sapere quello che sto provando adesso e solo adesso io ho capito quello che provavi tu dopo Gadreel. Non essere completamente padrone di te stesso. Non lo sopporto”. Ha compreso cosa ha “fatto passare” al fratello, anche se le sue erano buone intenzioni.
Sam, così dubbioso e ansioso nel sostenere la scelta di Dean arriva a “cedere” per un altro ricordo, ancora vivo e dolente: il periodo del Marchio. Ha paura per Dean, sa che è provato, che potrebbe essere molto pericoloso sottoporsi a un’eventuale estrazione della grazia dell’arcangelo ma, il ritrovarsi ad avere un Dean trasformato, non più lui…fa ancora troppo male. E’ una paura, grande e incontrollabile che hanno entrambi. E allora meglio rischiare. Insieme. E' come se "vivisezionassi" i loro sentimenti, i loro vissuti e questo lo puoi fare solo se i personaggi li "ascolti" e li ami con una sensibilità preziosa, speciale.
C’è complicità, accettazione di un destino che mette sempre alla prova ma, affrontarlo uniti, è meno terrificante. Dean soffrirà e con lui Sam e Castiel e Jack, perché ormai il dolore di uno è quello di tutti. Ed è come nella vita reale…sapere che c’è qualcuno pronto ad incoraggiarti, a sorreggerti, a condividere ciò che provi, per quanto dilaniante questo possa essere…risulta più sopportabile.
Grazie Cin per le risate che mi hai strappato e per le lacrime che, tra una battuta e l’altra, hanno fatto capolino. Grazie per avermi regalato un “biglietto gratis” su quelle “montagne russe” di emozioni che nascono dalla tua creatività…notturna che rende le mie notti insonni più piacevoli!
Baci e…ci vediamo alla fine!

Recensore Junior
04/08/20, ore 03:32

Ciao Cin!
Il capitolo sa di vacanza, profuma di leggerezza ma non rinuncia a far pensare. Geniale l'idea di "accontentare" Dean, realizzando quel suo sogno che, qualche volta, esprime ad alta voce nella serie e che, nella tua “versione” appare come una rivendicazione arrabbiata e sentita, anelata come non mai. Dean vorrebbe un po’ di serenità ma vive la tragica consapevolezza che per lui, per loro, non ci può essere un attimo di respiro. La frustrazione lascia come sempre lo spazio all’azione e Dean accantona di nuovo il suo “spazio” di libertà.  Forse, proprio in quel momento, Sam matura il progetto di regalargli la sua "sabbia tra le dita". E organizza tutto nel dettaglio, dall’inganno per farlo smuovere dal bunker, alla sorpresa con tanto di benda sugli occhi fino alle camicie in puro stile hawaiano! È un capitolo che ti delizia perché si pone un po' come un episodio di "rottura", apparentemente avulso dal racconto principale ma in ogni caso sincero, a tratti divertente, a tratti molto intimo. Fa parte di quei “cameo” della serie…mi ricorda un po’ gli episodi che li portano in viaggio nel tempo o nel mondo dei cartoni animati o della fanfiction ma in particolare ad agire in scene di vita quotidiana, come il lavoro da operaio di Dean, quello da tuttofare di Sam, o quando li vediamo affaccendati nel prendersi cura di un cane o di un bambino…insomma…la normalità. Quella normalità che, nella loro vita straordinaria, diventa un’impresa eroica, l’eccezione da ricordare. Se la meritano e, come afferma Sam, ne hanno bisogno “È solo un pomeriggio e lui ne ha bisogno dopo quello che ha passato. Noi ne abbiamo bisogno dopo quello che abbiamo passato.” rispose, e c’era forse una nota di triste amarezza nel suo tono. Condivido quell’amarezza, costruita giorno dopo giorno, battaglia dopo battaglia, in una continua rinuncia a cose semplici, ad una quotidianità che non possono permettersi. E in questa storia c’è parecchia routine “casalinga” (anche nei capitoli precedenti). Qui la introduci presentando “quadri familiari” ben caratterizzati: Dean convalescente che si fa “stracciare” a poker da Maggie; Jack che va alla posta come qualunque ragazzino a cui viene affidato una commissione; il previdente Castiel che fa il pieno all’Impala e pensa alle birre ghiacciate…c’è una sorta di “umanità” ritrovata, loro avvezzi a mostri di ogni tipo, sempre ad un passo dalla morte, pronti a salvare il mondo, presi a pianificare una gita! Poi mi metti lì quella frase, pronunciata da Sam con le migliori intenzioni e mi riporti alla realtà che, per Dean, è fatta di un recentissimo passato di sofferenza indicibile. Lui ricorda. Sam, involontariamente, gli fa rivivere le atrocità subite:
Per un attimo risentì quei colpi violenti contro il suo viso o il suo corpo, le risate appagate dell’arcangelo che lo sottometteva alla sua potenza, la vita che gli scivolava via dal petto mentre Micheal gli ripeteva sadico “Goditi il viaggio!E qui sei davvero grande!
Uno: “la vita che gli scivolava via dal petto” è un’immagine potente, gli sta prendendo l’anima, lo sta sfinendo, prosciugando...è semplicemente perfetta!
Due: non so come tu faccia a cogliere dieci secondi di un Dean disperato, annientato allo specchio e…a farlo tuo! Lui cerca di prevalere sull’arcangelo e questo lo schernisce dicendogli “goditi il viaggio!” e tu…riesci a trarre lo spunto per tessere una storia o comunque ad inserire quei pochi istanti in un racconto, dando loro un “senso”, un seguito, un peso specifico che gli autori non hanno saputo sviluppare! Straordinaria!!
E intanto io…mi “godo il viaggio” dei “quattro moschettieri” al mare! Mi gusto lo stupore commosso di Dean,un tenerissimo Jack alla scoperta di un granchiio e le domande “alla Marzullo” di Castiel sul significato delle camicie sgargianti! La risposta di Dean arriva schietta, spiazzante, smascherando la fatica di un’esistenza complicata, esplicitando ancor meglio quel desiderio di “normalità”: “Solo per provare ad essere per un po’, quello che non siamo stati per un intera vita. Niente cacciatori, niente angeli, niente nephilim. Solo ciò che siamo in questo momento, con queste stupide camicie: persone.”
Sprofondo i piedi nella sabbia come Dean e non posso che dargli ragione quando si immagina il suo paradiso personale proprio così. Assaporo la sua felicità e la felicità di Sam nel renderlo felice. Ed è empatia allo stato puro per chi ama i personaggi così aderenti a quelli “originali”.
 Concludi con un altro “quadro familiare”, loro due, sul cofano dell’Impala, a sorseggiare birra e a svelare verità scomode, come spesso accade. E “il non detto” di Dean prende forma, tra un sorso e l’altro, tra un titubante suggerimento  di chiarimento di Sam e la faticosa spiegazione del maggiore. Sam è mortificato ma Dean non vuole che questo suo “aprirsi” (che tanto gli costa…), rovini quel momento perfetto. Vuole solo che quel sleale “Goditi il viaggio!” diventi uno sprone a “godersi” ogni minuto con suo fratello, con i suoi amici, un pomeriggio da uomo libero e… persona normale. Nessuna apocalisse da sventare, nessun arcangelo da combattere…solo loro, sull’Impala, a bere birra ghiacciata, con i piedi immersi nella sabbia, lo sguardo divertito su chi ormai considerano fratelli e verso un mare che sa di infinito e di pace. Arriverà il tempo del ricordo, di affrontare ciò che ha vissuto. Ma farà male. Dean lo sa. E non vuole stare male. Non su quella spiaggia. Sam lo capisce. Lui aspetterà e, quando Dean deciderà di parlarne, lui ci sarà. Come sempre.
Grazie Cin perché mi hai dato un po’ di quella sorta di “quiete dopo la tempesta” (adattando!) che, per come ci stiamo conoscendo, sai quanto vorrei regalare ai due bros, convinta che il prodigarsi e il lottare per il bene vada premiato…sempre, Resterà un sogno, ne sono consapevole ma… è bello sognare!
Al prossimo capitolo!

Recensore Junior
03/08/20, ore 00:49

 Ciao! Eccomi di nuovo su questa storia che amo davvero!
In questo capitolo il confronto tanto rimandato. Rimandato per le circostanze, per le condizioni di salute di Dean, per il dolore di Sam che ancora non riesce ad accettare quell’ennesima scelta avventata del fratello. E' di nuovo l’amicizia fraterna di Castiel a mediare, a spiegare, a cercare le parole giuste per analizzare l’intera situazione sotto un aspetto diverso. Non il punto di vista di Dean ma quello di Sam.
“Cas...non avevo scelta!” ripetè con meno rabbia e disperazione di come lo disse quel giorno maledetto.
“Io lo so, tu lo sai, e lo sa anche Sam, ma Sam non riesce ad accettarlo perché non riesce ad accettare che tu muoia per lui. Quindi sì, può essere che tuo fratello sia ancora infuriato con te.” asserì fraternamente
Castiel riesce a dare un aggettivo, un “volto” a ciò che ha vissuto Sam in assenza di Dean e quell’ “arrabbiato” suggerito inizialmente, diventa presto “infuriato” nel tentativo di far capire a Dean ciò che ha davvero provato il minore. E qui mi trovo a riflettere, insieme a Dean perché, quel tuo “E pensando e ripensando alle parole dette dall’angelo e al modo in cui doveva comunque affrontare il discorso con Sam, Dean si addormentò di nuovo.” “accende” la mia voglia di riflettere sul loro rapporto, tornando a scene viste nella serie e… anche questo aspetto è accattivante quando ti leggo! Sei talmente aderente ai personaggi che il tutto si “mescola” nella mia testa e quasi non so più dove finisce il “visto” e comincia il “letto” e viceversa!
Dean decide, mette a rischio la sua vita per salvare Sam, per salvare il mondo e questo gli fa onore ma…chi resta? Cosa prova? Cosa prova Sam quando cerca di fare di tutto per evitargli l’Inferno e poi gli tocca seppellirlo nella speranza di farlo tornare? Quando, deglutendo nervoso prende “in eredità” le chiavi dell’Impala tutte le volte che Dean teme di non farcela? Quando Dean “sparisce” e a lui non rimane che un biglietto? Dean decide. E probabilmente nel momento in cui lo fa non ricorda il dolore provato quando è lui dall’altra parte…quando è lui a “restare”…solo. Farà male parlarne. Farà male a entrambi ma la “furia” non è qualcosa che si placa con l’ennesimo “Mi dispiace”. Dean è ancora provato ma sa che deve farlo. Fa parte della “lenta guarigione”, la sua e non solo la sua. La fatica che fa a mettersi in piedi è fisica e morale. Lo vedo su quelle gambe ancora malferme, la testa pesante, la vertigine che lo chiamerebbe alla sicurezza di quel letto. Ma lui sceglie ancora. Sceglie Sam, sceglie la famiglia, sceglie di raggiungere quella cucina non con la forza ritrovata nei muscoli delle gambe…quella ancora non c’è, ma un’altra forza, un'altra volontà muscolare molto più importante, è intatta. Quel cuore affaticato ma carico di amore gli fa muovere un passo dietro l’altro. Vado “a caccia” di frasi e quanto mi piace questa: Sul tavolo, bottiglie di birra fresca e una crostata che sapeva di buono. Tutto in quella stanza , in quello che vedeva, sapeva di buono. Un viaggio attraverso i sensi, alla riscoperta della famiglia che credeva persa per sempre. E tu dai ad ognuno il “suo” compito: Mary incarna la madre stupita ma sollevata nel rivedere il figlio in piedi; Castiel lo “rimprovera” ma con il tono di chi è felice per l’amico che, ancora una volta, ha vinto la morte e Jack che, inorgogliendolo, lo sorregge quando le gambe lo tradiscono. E poi Bobby. A lui "non fai dire nulla" ma quel gesto è così significativo che dice tutto: Bobby gli lasciò il suo posto così che i due fratelli si trovassero uno di fronte all’altro. La famiglia sa che quel momento “deve esserci”: Per alcuni lentissimi istanti , i due , si guardarono negli occhi. Intorno a loro un momentaneo silenzio. Infondo tutti sapevano cosa ancora non era stato detto. Dean cerca di stemperare con una battuta, come sempre…come mi aspetterei se stessi guardando un episodio...sa di essere alle strette ed è il suo modo di reagire. E tu lo cogli perfettamente! Ma Sam non ha voglia di scherzare. Quando esplode (e Dean sa che esploderà…) non rimane che “raccogliere i cocci”. Apprezzo come costruisci l’antefatto al confronto…Sam che rivela a Dean per quanto è stato in balia di Michael dando un senso al maggiore di quanto possa essere stata dura per lui e, dall’altra parte, Dean che si rende conto di quel lungo tempo di sevizie subite. Sam che quindi si ferma nell'elenco del triste “calcolo”, per non infierire. E sento già la furia diminuire, lasciando il posto al profondo affetto per quel fratello così imprudente. Ciò che viene dopo per me è meraviglia. Leggo e rileggo e mi commuovo perché “sento” il corpo di Dean  crollare esausto sul pavimento, l’imprecazione di Sam contro se stesso, per la sua ostinazione a non ascoltarlo e poi… li “vedo”, l’uno di fronte all’altro a parlare. Finalmente. I toni si alzano ed è bello come Castiel, dall’alto della sua conoscenza dell’animo dei due Winchester, tranquillizzi Jack, “No, tranquillo, Jack. Hanno bisogno anche di questo.” . E ognuno ha le proprie ragioni, giustificazioni ma in realtà, ascoltandosi, comprendono di aver agito con intenti simili. Sam rimprovera Dean ma lui si sarebbe sacrificato per Jack…(e allora per il maggiore è facile argomentare!), del resto il minore da chi ha imparato ad “immolarsi”?!! Toccante quando Sam manifesta tutta la sua angoscia nell’eventualità in cui in futuro, uno dei due non riuscisse a ritornare…e la risposta di Dean l’ “ascolto” e mi fa male e bene al tempo stesso, perchè lui non sopporta l'idea di perdere Sammy ma la risposta non può che essere da...fratello maggiore:“Allora l’uno aspetterà l’altro, Sammy.” asserì con un tono che dava di speranza. Speranza di stare ancora e comunque insieme, anche oltre quella vita assurda che facevano.
Quindi l’emozione raccontata con semplicità. Perché, chi tramette emozioni attraverso la parola, le costruisce con abilità complessa ma rendendole pure, genuine nella loro immediatezza. Un gesto che racchiude l’essenza del rapporto tra i due fratelli. Dean è scosso dai brividi che gli ricordano che non è guarito, che la strada per recuperare se stesso è ancora impervia. Dean che cerca di sminuire, come sempre.
Dean da una parte e Sam…dall’altra.
Sam allertato da quei tremori. Sam che ha appena ritrovato qualcosa di prezioso e ha il terrore di perderlo nuovamente. Sam che cerca una felpa di fretta, che aiuta Dean ad indossarla, incurante dei rimbrotti di quel fratello ancora troppo stanco, debole, lontano dal Dean forte e spavaldo che tanto gli è mancato.
E poi…l’abbraccio.
Dean che lo tira a sé in un abbraccio che, probabilmente, lo scalda più dell’indumento stesso. La frase di Sam…così nitida, collocata in un tempo e in uno spazio preciso nel cuore e nella mente di Dean… mi piace pensare che gli faccia capire quando…è lui quello che resta! Intravedo questo sentimento nella chiosa: Dean, memore di quelle parole, battè la mano sulla schiena del fratello e senza fretta, si sciolse dall’abbraccio.
Senza fretta” quell’abbraccio è arrivato e Dean assapora il momento…perché forse ha compreso: lui ha vissuto la “presenza” di Micheal ma Sam…ha vissuto “l’assenza” di Dean.
E, quell’abbraccio “senza fretta”, cura entrambi.
Bravissima come sempre Cin!
Un abbraccio…”lento” e…al prossimo capitolo!

Recensore Junior
21/07/20, ore 00:27

Ciao Cin,
sull’Impala, quasi in silenzio, con unico pensiero fisso nella testa e nel cuore di ognuno: in che condizioni lo ritroveranno. E il lettore sa in anticipo, dalla sofferenza di Jody che per prima vede Dean che, per tutti loro, sarà un’esperienza terribile.
Il respiro le si spezzò, un nodo in gola le impedì perfino di sussultare. Le servirono alcuni interminabili minuti per dare un nome a quel volto.
Il volto di quel ragazzo che aveva imparato ad amare come un figlio.
E qui c’è già un cenno a una “tematica di sfondo” che ho ritrovato nella storia…e che andrò ad analizzare a breve.
La corsa in ospedale, i movimenti rapidi e tesi di Sam, le sue parole…esplicitano la sofferenza estrema che prova nel sentir pronunciare una diagnosi così difficile da accettare, rivelandogli cosa ha dovuto sopportare, per l’ennesima volta, il suo amato fratello. Ogni frase aiuta ad immaginare la scena e a costruirsi nella mente il corpo annientato di Dean, un Dean “allo stremo” che fa percepire una cruda verità: è stato un “miracolo” trovarlo in vita ma non è l’unico miracolo di cui ha bisogno. Quella certezza fa male a chi lo ama. A tutti. Questa storia mi ha commosso particolarmente perché non è solo focalizzata sul rapporto tra i due fratelli ma è più complessa, attenta alle relazioni di quella sorta di “famiglia allargata”, è un viaggio nel profondo valore dell’amicizia che, personalmente, per me è fondamentale. In questo capitolo si percepisce la difficoltà e il soffrire di Jody. Vorrebbe proteggere Sam, “prepararlo”, consapevole che, ad uno strazio simile, non potrà mai esserlo davvero. E in questo c’è l’amore di una “madre”. Così come è protettivo Castiel con la sua domanda che altro non è che un tentativo di aiuto: “Vuoi che entri prima io?!”, quasi a “ritardare”, a mediare l’incontro con ciò che resta di Dean. Questo è il vero amico. Capisce il tuo smarrimento, facendolo proprio, arrivando perfino, quando possibile, ad affrontarlo al tuo posto. Ma la risposta non potrebbe essere diversa. Sam dovrà essere il primo ad entrare, a “stimare i danni”, a fargli “sentire”, pur in quello stato d’incoscienza, che lui c’è. E la presenza di Castiel allora si fa discreta, non insistente, ma essenziale quando Sam uscirà dalla stanza.
Perché Sam, in quella stanza, è messo a dura prova e tu Cin… rappresenti così bene ciò che vede e ciò che “sente”! Sei una “tessitrice di parole”, “tiri i fili” con la minuzia di particolari descrittivi, dando vita ad un arazzo che mi stupisce ogni volta! “Vedo” “l’ombra” di ciò che rimane di Dean. Quel mio vedere, attraverso Sam, con i suoi occhi e il suo cuore, è abilmente riassunto nella scrupolosa descrizione delle mani di Dean, così importanti e significative per il minore:
Le mani, poggiate mollemente sull’addome magro, mostravano le dita scarne, incredibilmente sottili.
Quelle mani che tante e tante volte lo avevano sostenuto, risollevato da terra, curato le ferite, abbracciato forte quando pensavano di essersi persi, non c’erano più. (meraviglia!!)
Sam con forza estrema e grazie agli amici che lo fanno ragionare accetta quel “guarirlo lentamente”, quando lui vorrebbe riavere suo fratello all’istante! Ma si fida di Castiel, ormai “fratello” anch’egli.  M’intenerisce il Sam silenzioso che però, con quei suoi semplici gesti di cura, di muta devozione verso Dean, verso gli oggetti a lui cari, “parla” ancora di più esprimendo la sua “attesa”, il suo desiderio del miracolo che tarda ad arrivare. C’è anche il rapporto con Castiel che rappresenta quella parte angelica buona, conosciuta, affidabile contrapposta a ciò che ha fatto Micheal. Una grazia che salva, protegge e cura e una grazia che annienta, uccide, prosciuga. E’ devastante per Cas scoprire, sul torace di Dean, i segni di ciò che ha inferto una creatura del Paradiso, è faticoso tranquillizzare un Sam confuso quando egli stesso è affranto e irato del destino subito dall’amico…non per mano demoniaca. Ma l’amicizia è più forte e Castiel, con il suo fare pacato, con quel richiamo alla “lenta guarigione”, riesce a donare speranza. A Sam e a se stesso. Quando Sam, finalmente, vede quelle mani, nuovamente rosee e non più scheletrite, comincia a “crederci”. Dean tornerà. Il risveglio è suggestivo perché quel “Ehi ragazzino!” riporta Dean al mondo in un inciso perfetto, in linea con il personaggio che amo. E mi commuove quel “ritorno” che si snoda tra l’incredulità di Jack e la soddisfazione di Castiel, passando per le attenzioni di una materna (wow!) Mary e quelle di un Bobby dell’universo alternativo che non mi fa rimpiangere il Bobby “originale”! Così come apprezzo il muro invisibile che separa i due fratelli. Stavolta non c’è l’abbraccio, la rincorsa di Sam al suo capezzale. Sam ha bisogno di tempo e, seppur sollevato, forse si rende conto che anche lui, come Dean, deve “recuperare” energie mentali. Qualcuno entra al momento sbagliato, Dean si addormenta…sembra non esserci occasione per parlare o forse non c'è reale volontà. Quel confronto non sarà facile. Lo sanno entrambi. E allora meglio aspettare. Tenero e credibile il momento in cui Dean si accerta delle condizioni di Jack… avverto il senso dell’amore paterno per quella creatura “ibrida”, cresciuta da loro come un figlio. Quanta “retro-storia di relazioni”, in quel Dean che, sentendolo pronunciare una delle intime frasi "di famiglia”, è orgoglioso!
Il senso di famiglia che tanto amo, non per “nascita” ma per “scelta”, riemerge ancora nel “confronto” con Castiel. Poche battute per rinsaldare rispetto, comprensione, fiducia. Un dialogo breve ma significativo, concluso con un tocco di gentile ironia, a sottolineare ulteriormente la complicità instaurata con l’angelo:
A volte mi spaventa….il modo in cui...ormai ci conosci!”
“A volte, a me spaventa il fatto che tu dubiti ancora su quanto io vi conosca!!” ironizzò
E quel “conoscersi” reciproco è la rappresentazione migliore dell’amicizia, quella vera, e dei legami più forti di quelli di sangue…”per scelta”!!
 Al prossimo “confronto” e… al prossimo capitolo!

Recensore Junior
13/07/20, ore 22:25

Questa è davvero tra le mie storie preferite, quelle "del cuore", perciò ho deciso di recensire capitolo per capitolo. Ci metterò del tempo ma non ho fretta... il tempo trascorso a leggere e scrivere non è mai "perso" ma, almeno per me, è prezioso balsamo per l’anima. La struttura della trama è credibile e alternativa a come si muove il personaggio di Micheal nel suo progetto di "purificazione";  il suo accesso al Paradiso,  l’accattivarsi Naomi mentendo spudoratamente. A proposito di Naomi…l’ho odiata quando manipolava Castiel ma qui me la fai rivalutare perché, più o meno consapevolmente, contribuisce alla salvezza di Dean. Mi pare sincera quando, invocando una sorta di “atto di pietà”, lo invita a restituire ciò che resta di Dean, alla sua famiglia. Naomi a modo suo ammira i due fratelli e un pensiero, probabilmente, va anche a Castiel. Dean si merita di tornare da chi ama e, chi lo ama, si merita di riaverlo. Anche solo per  vederlo morire, anche se ridotto immobile in un letto, ma mi piace pensare che, la scaltra Naomi, nutra la segreta speranza che Dean possa sopravvivere…
Il capitolo è una vera e propria sfida psicologica, un “assolo” di Dean. C’è Dean. Senza Sam. Dean in balia di un Micheal di una crudeltà agghiacciante, che fa rimpiangere il più temibile dei demoni. Descrivi così bene il modo in cui Micheal sevizia il suo “tramite eletto” che davvero assisto a un episodio, felice di godermi il posto in prima fila (sei sempre eccellente “nel torturare” il maggiore dei due bros!!). Gli infligge un male così grande, che lo sfinisce, che lo annienta fin quando Dean stesso, decide di non opporre più resistenza vedendo, nel consumarsi del proprio fisico, l’unico modo per tentare di uscirne vivo. Forse. E non posso che sussultare a quella tua significativa e inquietante chiosa:
 “Ti odierai quando li vedrai morire per mano mia mentre tu sarai solo un vegetale che assiste inutile alla loro morte!” e assestando quello che era l’ultimo colpo, si lasciò ai suoi piedi, qualcuno che di Dean Winchester non aveva più niente, se non il nome. (meravigliosa!)
Anche qui, come sempre, mi “sveli” nei minimi dettagli ciò che ha dovuto passare Dean mentre, nella serie, devo farmi bastare due minuti scarsi, “liquidati” di fretta, Ma tu mi dai una versione emotivamente più coinvolgente. Così come partecipo a ciò che prova Sam…quella telefonata che lo sconvolge ma non gli impedisce di restare in allerta, obbligandolo comunque a preoccuparsi per Jody e le ragazze:
 benchè la mente di Sam in quel momento era in totale confusione , la sua parte logica non riuscì a non fare il proprio lavoro. “Alex fate attenzione…. siete certe che sia….” ed è quella la sua paura più grande! Sam, alla risposta affermativa di Alex, può in qualche modo tornare a sperare anche se ancora non sa in che condizioni ritroverà il fratello
8 mesi. 2 settimane. 4 giorni dopo il patto di Dean con Micheal. Frase d’effetto nella sua essenzialità che, specificando una connotazione temporale alle torture subite da Dean e all’angoscia patita di Sam, fa empatizzare ancor di più il lettore!
Bravissima!!!
Al prossimo capitolo!

Recensore Junior
08/07/20, ore 22:10

Ciao Cin! Ho un po’ di tempo e come anticipato mi ritrovi nelle tue storie… datate. Questa è una delle prime che ho letto e…riletto. E’ tra quelle che preferisco. Così ho deciso di recensire capitolo per capitolo perché è così intensa che mi pare riduttivo riassumerla in una sola recensione. Premetto che, non avendo ancora visto la puntata nel momento in cui l’ho letta, per me è stata davvero una versione “alternativa” alla serie, così come “pensata” dagli autori. Quando mi sono rimessa “in pari” la mente è tornata…qui. Ho dato un senso a quello che hanno vissuto Sam e Jack quando Dean è intervenuto in loro aiuto e, per un attimo, hanno creduto in una sorta di “happy end” (ma, per i due bros, ahimè, è sempre utopia pura!). Quei pochi minuti di “girato” un po’ frettoloso, qui mi sono stati restituiti con “gli interessi”, appagando la mia voglia di percepire le emozioni dei personaggi. Sam vive la rabbia, l’impotenza, il dramma di aver di nuovo perso il fratello e quella frase “Ancora. Di nuovo” sintetizza tutta la sua disperazione. Ma al tempo stesso deve essere forte per Jack. Lo deve soccorrere, lo deve rassicurare. Il nephilim vede le mani premurose di Sam tremare e comprende. Comprende l’estrema fatica che sta facendo Sam per "esserci", quando vorrebbe lasciarsi andare sconfitto e pensare solo all’assenza di Dean. Sam vorrebbe infierire sul corpo di Lucifero, vorrebbe gridare, vorrebbe forse arrendersi e dirgli che non è affatto convinto che… andrà tutto bene. Jack capisce e lo richiama come se, quel richiamarlo, potesse  riportarlo a sé in modo empatico, rispettoso di ciò che sta provando, dandogli speranza. E quel verbo “tremare”, ritorna:
Gli occhi di Sam, a quell’ennesimo richiamo, si fermarono in quelli del nephilim e per un attimo tremarono di paura e Jack sentì, che per una volta, doveva essere lui a consolare.
E Jack consola. Consola come solo chi è stato protetto e consolato a sua volta può fare. Lui, nato “abominio”, è cresciuto con loro, e' stato per loro come un figlio. Gli hanno dato la possibilità di “essere altro”. Hanno saputo amarlo. Castiel ancor prima che nascesse. Sam credendo in lui da subito per una sorta di… assonanza con quella parte oscura che, in qualche modo riconosce, consapevole che bisogna imparare a tenerla a bada. E Dean. Dean ruvido. Dean diffidente.  Dean pronto a ucciderlo con le sue stesse mani se dovesse scegliere il Male. Dean pronto a difenderlo e “a guardargli le spalle” perché ormai lo considera “della famiglia”. E ora Dean che non c’è più. Jack deve essere forte. Come deve esserlo Sam. Ancora. Di nuovo.
Questo capitolo è tutto un susseguirsi di vissuti, di sentimenti. Il confronto con Castiel è coinvolgente e, mentre l’occhio scorre veloce sul pc, i due si “materializzano” nel mio salotto che, per l’occasione, diventa il salone del bunker. Sam non può accettare che Castiel non abbia fermato Dean. Lui doveva fermarlo. Doveva impedirgli di fare l’ennesimo sacrificio. Ha bisogno di prendersela con qualcuno e Castiel è il capro espiatorio ideale. Ma in realtà sa che, qualunque cosa avesse fatto l’angelo, Dean non avrebbe desistito. Ed è drammatico quando l'amico glielo conferma: “Ho provato a fermarlo, Sam. C’ho provato, te lo giuro, ma lui continuava a dirmi che non aveva scelta. Che non poteva rischiare che Lucifer facesse del male a Jack. Che non voleva o poteva rischiare di perderti ancora. Di nuovo.”
Ancora. Di nuovo. Perché in fondo Sam sa che Dean sceglie lui. Sempre.
Sei strepitosa nel fare un “collage” con le frasi della serie, messe al punto giusto, al momento giusto: “….nella  sua mente, dolorose e malinconiche le parole di Dean tornavano imperiose: “Non mi importa di me. Non mi è mai importato. Ma mi importa che non succeda niente a mio fratello.Cosi come “recuperi” nella memoria dello spettatore momenti vissuti, inserendoli come se davvero fossero i ricordi del passato, entrati prepotentemente nel cervello dei protagonisti:
Sam respirò a fondo e guardò Mary. 
Castiel comprese. E un dispiacere mai provato gli soffocò il petto.
Rivide nel minore dei fratelli la stessa mancanza di coraggio che vide in Dean quando in quel mondo alternativo, l’amico non riuscì a dire a Mary che Sam era morto. Vide scendere le stesse lacrime. Lo stesso smarrimento.
Ancora. Di nuovo.
Respiro a fondo con Sam, sento quella stretta al cuore di Castiel e vivo quell’indicibile sofferenza tra madre e figlio, incapaci di dar voce a un dolore così grande.
Cin hai una magia tutta tua. E trovo un'affinità di "sentire" che mi ha stupito dalla prima volta che ti ho letto.T’insinui nell’anima dei personaggi rendendoli "reali", fedeli a chi li ha creati ma, al contempo, meravigliosamente "più completi". E mi regali qualcosa, sempre, ogni volta… “Ancora. Di nuovo.”
Grazie Cin! Al prossimo capitolo!

Recensore Master
28/10/18, ore 00:00

Ho letto questo capitolo dopo aver visto la 14x03, ma mi hai detto che sei aggiornata, quindi credo di poter fare un parallelismo senza timore di fare spoiler. È questo che avrei voluto vedere: non Sam che arranca dietro al fratello maggiore che si butta a testa bassa nella prima caccia disponibile senza ammettere quello che Michael gli ha fatto passare. Avrei voluto che chi gli vuole bene lo obbligasse a fermarsi un momento per prendere fiato, per gustare quello per cui vale la pena combattere. Capitolo dolcissimo!

Recensore Master
21/10/18, ore 11:22

Ciao cin, che bello questo capitolo, mi viene voglia di farlo anche noi.
Credo che ne abbiamo bisogno anche noi, pensa come sarebbe bello incontrarci tutte quante con la camicia hawaiana sulla sabbia in riva al mare.
Sarebbe stupendo 😍😍😍
Ho riso tantissimo sul pensiero di Dean "traditori" mi sono sbellicata e pensavo è proprio Dean ci ha azzeccato, è proprio lui🤣🤣🤣🤣
Mi è piaciuto tantissimo tutto, come sempre aggiungerei perché sei bravissima e ti vengono solo cose fantastiche!

Recensore Master
20/10/18, ore 17:00

Ciao-
Castiel: -ma la storia non era completa-
Sam: -sì, ma-
Io: -ma-
Sam: -forse scopriremo il motivo dello sclero che ha fatto Dean durante le fasi finali della stessa, visto come, già all'inizio, sembriamo pronti per un viaggio e/o una gitarella-
Dean: -tutti al maareeee, tutti al maareeee-
Jack: -vamos a la playa, oh oh oh oh oh-
Dean: -yeeppaaaa-
Miele: *imbucato a caso* -miaaooooo- *traduzione; quant'è bello l'è spiaggiarsi sul balcooneeee, sì*
Io: -altro che yeeppaaaa, giuinott -.- la parola giusta l'è spariisciiii🌋 anche te, amore *precisiamo; amore è rivolto al gatto* grazie...
fuga dei presenti più miele
Dicevamo; ciao :)
“No, amico! Tu devi solo stare buono e goderti il viaggio!” (cit)
Dean: AIUUTOOOO-
Sam: -maccheccaXXo-
Dean: -anche MichelaXXo 'o caXacaXXo diceva così, e l'hai visto, come mi ha conciato-
Sam: -iauch-
Dean: -cambia la frase, Sammy-
Sam: -e cosa caXXo dico, allora, sentiamo-
Miele: -miaaoooo- *traduzione; spiaggiati sul sedile e ronfa un/nu' pochetto*
Sam: -guarda, cucciolo, mio fratello non è mica un gatto, ché si deve spiaggiare per poi stare a ronfare-
Dean: -magari fossi stato miele, così quel feXXXte di arcangelo non mi avrebbe manco/nemmeno calcolato *nota come il gatto ha gli occhioni tendenti all'arancio* ehi, micillo, ma sei sicuro di non essere Micheal in incognito, te-
Miele: -SHHHHHH- *traduzione; ma te sei malato*
Dean: -ok, ok, ok, ho capito, sei semplicemente un monello-
Miele: -meo- *traduzione; un gran bel modello*
Dean: *facepalm* -guarda che ho detto monello, non modello...
***
Da notare, inoltre-
Dean: -come Sammy, per aiutare Cas a mettermi addosso questa caXXo di benda, ha tenuto le mani sul volante alla caXXo di XXXX *guarda male il fratello* vedi di non farci ammazzare, secchione-
Sam: -sXXXXXo-
Io: -RIMETTI LE MANI SUL VOLANTE, PIRLA-
Sam: -sissignooraaaa!😱
Dean rotola come se non ci fosse un domani
E, finalmente, dopo il viaggio-
Dean: -e la maXXXXa *guarda la spiaggia* siamo al maareeee!!!😍
il biondo va in estasi
Abbiamo anche scoperto il motivo della crisi che ha colpito il Winchester maggiore nel sentire quel devi goderti il viaggio detto prima da Sam-
Dean: -colpa di Micheal, è-
Sam: -e quando mai -.- sempre colpa sua, è...
Meno male che il giovanotto è riuscito a parlare della cosa con il gigante-
Jack: -ragazzi, c'è un granchio- *cerca di afferrarlo*
Castiel: -ragazzi, quando posso rimettermi il trench-
Dean: -ma anche adesso, se vuoi-
l'angelo indossa l'impermeabile per poi arrostire per il caldo
Castiel: -O//////O-
Dean: -abbiamo un pennuto arrosto😂 oXXXo mio *si ripiglia* Cas sta andando a fuoco😱 oXXXo miioooo- *afferra il brunetto e lo scaraventa di peso in acqua*
SPLASH
Castiel: *riemerge* -glub-
Dean: -e levati quel caXXo di trench, Cas *sequestra l'impermeabile all'amico* così fai ridere anche i polli-
Castiel: -ok, ok, ok...
***
“Smettila Sammy!” lo fermò con tono per niente irato. “Hai ragione. Non potevi saperlo. È solo che sentire di nuovo quelle parole ha come accesso mille flash nella mia testa. Non è colpa tua e non lo sarà di nessun altro se mai dovesse ricapitarmi ancora!!” (cit)
Sam: Ocio che hai scritto ACCESSO invece di ACCESO-
Dean: -l'è colpa di Michelori, l'arcangelo semina-errori-
Miele: -meoowwww- *traduzione; detto anche Micheliste, lo sXXXXXo che crea le sviste*
Castiel: *mostra un poco elegante -e decisamente non da lui- dito medio* -tiè, Michelino-
Jack: *imita Cas* -Michelino 'o sXXXXXo creXXno!😂
***
E, così, i quattro cacciatori si sono goduti un bel pomeriggio al mare-
Dean: -peccato solo che lo sXXXXXo *indica Micheal; O.o nota dell'arcangelo; ma se mo' sono smammato, scusate...* mi farà ancora penare...
Alla prossima! xD
Saluti da summer_moon
(Recensione modificata il 07/11/2018 - 09:20 pm)

Recensore Master
20/10/18, ore 15:11

Ciao ^^
O my chuck!! Il desiderio di dean *-* Il suo sogno! Hanno fatto bene sammy Jack e Cass a organizzargli a questa piccola ma piacevole vacanza! Vorrei vederli con le camice hawaine :D e poi la bromance che ce tra tutti e 4 è stupenda! Se lo meritano! Hanno troppo peso sulle loro spalle!
La presenza di michele si fa sentire pultroppo e andrà a peggiorare(che bastardo!!); fortuna dean si è confidato con Sammy e ora lasciamoli rilassare un pò! Jack e il granchietto *-* Cass :D Gli manca il suo tranch :D :D
I bross sono stupendi! Brividi! Me li immaginavo che brindavano!!!!
P.s. è stato un piacere cin! Vinciamo noi, non il pc!! :) :) ^^
P.p.s. canzone stupenda!! Adatta ai Bross!!
(Recensione modificata il 20/10/2018 - 03:32 pm)

Recensore Veterano
02/10/18, ore 21:27

eccomi finalmente !
capitolo iniziato con il botto ma finito con tanto tanto fluff con contorno di bromance !
adoro come si siano presi cura di Dean durante l'estrazione !
spero davvero che la tua mente non ci riserve altre macabre sorprese , anche se conoscendo il tipo mi tengo pronto ad ritorno stile chi l'ha dura la vince , in questo caso Michele !

sai , nonostante abbia fatto male, ho amato anche lo sfogo di Sam , infondo , ha detto quello che molti pensano ... nel mondo di spn spesso i buoni sono i cattivi e viceversa .
non sai mai di chi fidarti ; dell'arpa o del forcone , delle ali e della coda
è bel mistero ...
ma una cosa è certa e sempre rimarrà tale
in Castiel we trust

Recensore Master
30/09/18, ore 08:48

Lo sai vero che in questa tua storia per me come in spn ne è partita un'altra parallela fra Cas e Dean? Scrivi come un autore di spn, anzi molte volte meglio, mi farai impazzire con questa ambiguità fra loro due, Cas sopra Dean svenuto, io metà della storia me la sono persa immaginandomi intrallazzi quando poi l'angelo porta via il ragazzo in camera sua prima che lo faccia Sam.... Li sono impazzita di gioia, destiel pura in quel momento 😍😍😍😍
Adoro il modo in cui descrivi la sofferenza di Dean e come la sua famiglia gli stia intorno preoccupata, fai percepire come lo amano e lo vogliano proteggere.
Io ti adoro, tanto tanto 😍😍😍
Il contadino nel forno🤣🤣🤣oddio sto morendo dal ridere.

Recensore Master
29/09/18, ore 21:56

Ciao-
Dean: -AAUUUHHHHHH-
Jack: -caXXo è, un lupo-
Dean: *guarda male Jack* -sono io, pirla -.- e tu, Cas *guarda male Castiel* M. I. C-
Cas: -M. I. COSA-
Dean: -MUOVI IL CXXO-
Cas comincia a muovere i fianchi stile danza del ventre
Dean: -ma cosa caXXo hai capito🌋 volevo dire, muoviti, con questa perquisizione angelica del caXXo-
Cas: -vedi di parlare come mangi, allora-
Sam: -smetteetelaaaa-
Dean: -altrimenti, Sammy, cosa fai, sentiamo-
il gigante tira un caXXotto al fratello
Dean: *con occhio nero al seguito* -ho capito, sì, ho capito-
summer squadra in tralice i quattro
Jack: -ops😶 scusami, summer😶 adesso tolgo il disturbo- *se ne va*
Dean: -aXX- *scappa via*
Cas: -O.o- *esce di scena*
Sam: -omg😶 *se la squaglia*
***
Dicevamo; ciao :)
***
Ed ecco come al povero biondo l'hanno strapazzato per bene-
Dean: -a proposito, cin-
parte la citazione
Dean negò con il capo e poi dopo aver respirato affondo, disse solo: (cit)
fine della citazione
Jack: -aiuto😱 sta affondando Dean-
il nephilim fa apparire un salvagente per poi lanciarlo al Winchester
Dean: -ahia *viene colpito dritto in testa* ma cosa fai, ragazzino-
Jack mostra il testo al biondo
Dean: *legge* -WTF😱 'a cin, si dice A FONDO, qui!!!😶
***
Dicevamo-
Dean: -mi hanno strapazzato per bene-
Cas: -'a Jack, prepara la siringa, grazie-
Jack: -signorsì, signore *sparisce e riappare alla velocità della luce* eccola, capo-
Dean: *vede la siringa* -aiuto mamma miiaaaa- *scappa*
Sam: -oh, signùr-
tutti dietro al biondo
Cas: -'a Dean, hai detto te di volerti liberare, a tutti i costi, per giunta, di Michelore, l'invasore, scusa-
Dean: -questo è vero, ma, minkia, Cas, anche te *guarda male l'angelo* usare una siringa più grossa noooo-
Jack: -ma è la più grande che abbiamo, questa-
Dean: -oXXXo mio -.- peggio di Cas sei...
***
Ma Dean, più l’ago andava affondo, più sembrava patire comunque di quell’intrusione dolorosa. (cit)
Sam: Si dice A FONDO, ooiiiii-
Cas: -vedi di tenere fermo Dean, imbecille-
Sam: -ops!!!😶
***
A proposito, cin-
Dean: -ma essere più sfigato no, vero?? :|
Vedere/leggere come Castiel ha dovuto mettere ko il giovanotto, e come quest'ultimo, nonostante tutto, ha sentito ugualmente dolore-
Sam: -DEEEEEE-
Cas: -prenditela con Michelanno, er gran tiranno-
Jack: -detto anche Michelocchio, l'angelo più bugiardo di Pinocchio-
Sam: -e da quando in qua conosci Pinocchio, scusa-
Jack: -da quando Dean mi ha parlato del film d'animazione della Disney...
facepalm di Sam
E, per finire in bellezza-
Dean: -1)finalmente la grazia di Micheal s'è tolta dalle paaXXeeee-
Cas: -ehm ehm-
Dean: -cioè, Cas me l'ha tolta dalle paXXe-
Cas: -👍-
squilla il telefono
Cas: -O.o- 
l'angelo spiega l'andazzo attuale ai Winchester
Sam: -e Jack ha preso chissà quale abbaglio con uno stupido cartello-
Jack: *al telefono* ma c'è scritto che il pollo del contadino è cotto al forno-
Cas: -il pollo, appunto, non il contadino-
Contadino: *vede Jack come sconvolto* -è tutto a posto, ragazzo-
Jack: -non saprei- *mostra il cartello*
Contadino: -aaahhhhhh😇 tranquillo, giovanotto, sono io il contadino, e, come puoi vedere tu stesso, sto benissimo-
Jack: -O.o-
Cas: *squadra il contadino* -la prossima volta, signore, scriva semplicemente Facciamo un pollo arrosto che è la fine del mondo-
viene cambiato il cartello
Jack: -oXXXo mio *legge il nuovo cartello* l'è arrivata l'apocalisse-
Dean: -io. Lo. Sapevo-
Cas: -sapevi cosa, Dean-
Dean: -il ragazzino ha preso fischi per fiaschi-
Cas: -io non vedo nessun fischietto-
Sam: -ooiiii!!!!! :|
epic facepalm dei presenti
E così, finalmente, hanno liberato completamente Dean-
Dean: -yeppappaaaa-
Sam: -ed il gatto di summer l'è come impazzito-
Jack: -O.o-
Dean: -a summer hanno messo il materasso nuovo, e adesso miele deve curiosare ovunque -.- l'è peggio di te-
Jack: -io non sono un gatto-
Dean: -ma sei curioso uguale-
Jack: -O.o...
***
Alla prossima! xD
Saluti da summer_moon


PS: qualche giorno dopo-
Dean: -ma caXXarola, Cas🌋 adesso, per colpa tua, sono diventato stiiticoooo-
Jack: -sei cosa-
Sam: -da quando Cas l'ha messo ko, non riesce più a caXXre-
Cas: -'a Jack, prepara il clistere, grazie-
Jack: -signorsì, signore-
il nephilim sparisce alla velocità della luce, per tornare con, alla mano, quanto richiesto dal brunetto
Dean: *vede il clistere* -aXX- *scappa*
tutti dietro al biondo, parte due
Sam: -cos'è, Dee, preferivi la supposta, per caso-
Dean: -ma vaXXXXXXlo, Sammy!!!! :|
Risaluti da summer_moon
(Recensione modificata il 30/09/2018 - 03:29 pm)

Recensore Master
29/09/18, ore 20:43

Ciao😍😍😍😍😍
Oddio!!! Le prime sei puntate della 14!! Ecco cosa è questa perla di serie!!! Autrice!!!! Autrice!!!
Chuck!! Sentivo il dolore di Dean mentre lo analizzava 😭😭😭😭 quanto sei brava: vedevo la scena!! Meno male che castiel lo ha fatto addormentare altrimenti, mi sa che ...😭😭😭 Oddio!!! Ora quella grazia la riutilizzeranno per rintracciare Michele immagino!!
Lo sfogo di Sammy 😭😭 lo condivido in pieno!!! Apparte castiel, gli angeli sono come i demoni!! Strunzi e malvagi!
Gli sguardi che si scambiano poi il team free Will... Brividi!!!!
Jack 😂😂😂😂 e adorabile!!! Cas che insegna le cose che a sua volta ha imparato dai Bross😂😂😂 esilarante ma bellissimo siparietto come la battuta di cass 😂😂😂(se Dean non andrà in bagno 😂😂😂 saprà a chi dare la colpa😂😂😂 oddio rotolo!!!)
E ora la fine!!! Tanta bromance che adoro e che rende questa serie unica e inimitabile!!! Imbattibili!!!!!
E ora... Che la 14 serie inizi!!!!! Non c'è la faccio più!!!!
😍😍😍 Bravissima autrice!!!!!

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