Recensioni per
Rosso come il sangue
di TheWalkingNerd

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/05/19, ore 16:41

RECENSORE SOSTITUTO
Recensione per il contest “Racconti dal profumo di frutta” di Dollarbaby.


Piccola premessa per tutti i partecipanti a questo contest: non conoscendo cosa richiedessero i vari pacchetti sarò costretto a limitare le mie recensioni alle mie opinioni quindi spero che capiate se scriverò qualcosa che possa non essere in linea con il contest stesso ^^


Un’assassina, un killer quasi professionista nata dal desiderio di vendetta. E come spesso accade questo sentimento non si placa togliendo di mezzo la persona che ce lo ha fatto nascere. Certo, continuare su questa strada è una scelta, affrontare la morte che procuri agli altri con rigore e precisione è un obbligo, ma dentro tutto ribolle perché nessuno nasce con il desiderio di togliere la vita agli altri, e ogni azione ha una conseguenza, anche se cerchi di nascondere la debolezza interiore che mascheri con diligenza. Ogni persona a cui Melissa toglie la vita lascia in lei una cicatrice ed è quasi normale che la prima persona che incontra disponibile a parlare con lei la faccia distrarre. Ma le distrazioni non sono ammesse. Eri predatrice e stavi diventando preda. Adesso? Melissa era sola, Dominik le aveva dato “felicità” per un proprio tornaconto, adesso c’è Basil. Lui è come lei, sono colleghi, sia nel lavoro sia nei pensieri, ma lui non è lei; i rimorsi ci sono per tutti, ma solo a Melissa portano scompiglio. Quel bambino è un testimone, deve toglierlo di mezzo, ma la sua mano si arresta perché quello davanti a lei è un innocente capitato lì perché c’era e non perché voleva. Basil chiude la faccenda con disinvolta cura, ma per Melissa l’omicidio di quel piccolo testimone è un’atrocità insopportabile. Sale su quel treno e non le importa più se sarà lei la prossima, le mani saranno macchiate di rosso per sempre, ma più nessuno sguardo la cercherà nei suoi incubi. Ma sarà davvero finita? La frase finale in questa storia è “solo bianco”, ma esiste davvero il bianco senza il nero?

Questa storia è stupenda. Tralasciando le dinamiche dei vari omicidi (che sono curatissime) è proprio l’introspezione di Melissa che rende questo racconto un susseguirsi di emozioni contrastati anche per il lettore. Se ci fermiamo a pensare a un assassino, i nostri sentimenti sono quelli di adirata repulsione eppure non si riesce a non ascoltare le grida di dolore che provengono dal cuore di Melissa e di partecipare al suo percorso attendendo che decida di buttare quella pistola, per esserle vicini, dirle che davvero ora sarà tutto bianco, senza giustificarla ma cercando di aiutarla. Però, in questo momento, anche noi non siamo più solo bianco perché le avremmo dovuto dire di consegnarsi alla polizia e di rivelare il nome del suo mandante, invece, quella goccia di nero nel bianco che abbiamo tutti ci spinge a dirle “Vattene e salvati!

Grazie per avermi dato l’opportunità di leggere questa tua storia.

Recensore Veterano
13/10/18, ore 22:12

Ciao :) Ho trovato la storia molto affascinante. Il Thriller non è il mio genere, ma ho apprezzato molto l'introspezione di Melissa e il modo in cui esprimi i suoi sentimenti. Lei è realistica, umana, dubita delle sue scelte e si chiede "cosa sarebbe successo se...?": mantiene dubbi normali in un contesto che di quotidiano non ha nulla. Hai gestito benissimo i salti temporali, che non appesantiscono la lettura, ma anzi danno dinamicità. Mi è piaciuta molto la caratterizzazione di Melissa e quella del suo collega e la chimica che si è creata tra loro due: alleati e vicini, a guardarsi le spalle a vicenda in un mondo in cui non bisogna fidarsi di nessuno. Sarebbe bello leggere di un loro incontro finale :) Complimenti e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
11/10/18, ore 18:01

Ciao carissima^^
eccomi qui a commentare questa magnifica storia.
Qual è la morale della vicenda che ci racconti? L'arma più terribile, quella che uccide di più, non sono le pistole: sono i sentimenti.
Melissa comincia così, con un dolore che non può essere lenito, che la lascia vuota dentro, distrutta, disperata. E allora arriva il demonio tentatore, che le suggerisce una cura, un palliativo. Una specie di droga che forse per qualche tempo non le farà sentire il dolore che ha dentro.
Ma la droga, si sa, ha una durata, e dopo il dolore torna.
Tutta la storia, per quello che ho capito, è incentrata su questo: di città in città, di vittima in vittima, Melissa scende sempre più nell'abisso, e sempre più i suoi sentimenti diventano rgenti e dolorosi. Lungi dall'anestetizzarla, è come se ogni molto le conficcasse più a fondo nell'anima un'arma che la strazia e la fa sanguinare. Tant'è che lei comincia a fare errori, a cercare qualcosa che possa lenire quel dolore, un affetto, un calore, seppur quello del suo collega, killer come lei, col quale alla fine instaura una sorta di rapporto affettivo, o forse accordo di mutuo soccorso.
Confida i tuoi segreti a qualcuno e ne sarai schiavo. Come dire: apriti con qualcuno, mostragli la tua parte vulnerabile, e quel qualcuno ti possiederà, perchè riuscirà ad accedere alla tua parte più infantile, più vulnerabile e più bisognosa.
I morti si accumulano, le agonie anche, gli ultimi istanti, ai quali nonostante tutto non riesce e forse non vuole fare l'abitudine. Fino all'ultimo, fino alla "prova" che lei rifiuta di superare. E questo fa crollare tutta la facciata: non è più Melissa la killer, è la bambina spaventata che contempla i due lenzuoli che pudicamente coprono le macchie di sangue, è la persona che vuole liberarsi dei propri incubi.
E forse ci riesce, non si sa per quanto, ma il rosso cede il posto al bianco.
Una storia bellissima, struggente e appassionante. Complimenti e in bocca al lupo per il contest!^^

Recensore Master
09/10/18, ore 15:51

Ciao! =D

Partecipiamo allo stesso contest ed ero proprio curiosa di leggere le altre storie in gara.
Questa storia mi è piaciuta tantissimo, mi sono completamente immersa nella lettura e amavo ciò che leggevo a tal punto che quando è finita mi è dispiaciuto. Giunta agli ultimi paragrafi sentivo già di volerne di più, di poter continuare a seguire Melissa e la sua struggente vita da killer mercenaria.
Ci sono tanti aspetti che mi hanno colpita, a cominciare proprio dal tuo stile. Sono rimasta rapita da come alterni descrizioni dei paesaggi così tangibili da poterle immaginare, alla narrazione dei fatti, del freddo agire della protagonista.
La sua introspezione è preponderante tanto che diventa difficile non mettersi nei suoi panni, impossibile non capirla e provare empatia per lei. Non è che una bambina che è dovuta crescere troppo in fretta, sbattuta di fronte a una struggente realizzazione a cui nessun bambino dovrebbe essere esposto, e perciò si capisce meglio ogni sua reazione; come nonostante si possa pensare che dopo tutti quegli omicidi lei ci abbia fatto il callo, invece no, l'abitudine non l'ha mai presa e probabilmente non la prenderà mai. Perché è tutta una finzione, una maschera che Melissa più volte riconosce d'avere, indossa la maschera di una persona indifferente e spietata, ma dentro soffre da morire.
È stato bellissimo leggere anche dell'alchimia che si è formata con Basil, sembrano complici ma contemporaneamente resta una certa distanza fra di loro, dovuta alla diversa visione che hanno del loro lavoro e al fatto che Melissa non può soffocare per sempre ciò che sente davvero. Basil però mi è piaciuto molto come compagno, era giusto in quel ruolo. Ha un'aura intrigante e comunque il rapporto che si è sviluppato con lei mi ha fatto gongolare, semplicemente insieme li ho adorati.
E ripeto, è una storia che delinea splendidamente ciò che scorre nella testa di Melissa, il tuo stile nell'esprimere i concetti, nell'elaborare le immagini e le emozioni, mi ha seriamente affascinato.
Stupenda, l'ho trovata una storia dinamica e colorata, viva e piena. Complimenti, credo che per un po' non mi toglierò Melissa e Basil dalla testa ;; Fammi sapere se dovessi scrivere altro su di loro~♥

Non mi resta che augurarti in bocca al lupo!
Sciao~!

Recensore Junior
21/09/18, ore 22:20

Che bella storia! Io adoro i cambi di scena e salti temporali: trovo donino dinamicità al racconto. Non è divertente vedere tutti noi ossessionati di contest che ci commentiamo a vicenda e siamo tipo "seh, la mia storia è più brutta" xD
In ogni caso, ti faccio i complimenti per i continui rimandi al paesaggio e soprattutto a ciò che si vede al di fuori della finestra; in un certo senso, Melissa potrebbe essere simile a quei viaggiatori che non si fermano mai e che, come riferimento, hanno appunto tutto ciò che si muove al di fuori di una lastra di vetro. Mi è piaciuta molto, la lettura è in alcuni brevissimi tratti poco scorrevole per via di qualche errore (probabilmente di distrazione) ma per il resto si legge da sola! Melissa è sfuggente ma il suo cuore è pesante come un macigno, l'ha rallentata nel momento in cui non avrebbe dovuto esitare (davanti al bambino spaventato) ed è consapevole che, proprio perché lo ha diciamo aperto a Basil lui sarà in grado di ritrovarla e ucciderla. Complimenti per l'utilizzo dei colori!

Nuovo recensore
15/09/18, ore 15:11

Ciao :)
Ho letto la tua storia tutta d'un fiato, rimanendo sorpresa da come sia scorrevole nonostante i continui cambi di scena. Mi sono piaciuti l'uso dei flashback e il continuo rimando al primo omicidio che ha segnato la vita di Melissa. Avrei apprezzato sapere qualcosa in più sulla morte dei suoi genitori e sulla sua infanzia, ma comunque quello che hai raccontato permette di capire tutto quello che serve. Partecipo anche io al contest di Dollar e immagino che i colori del tuo pacchetto siano il bianco e il rosso, utilizzati benissimo e sempre presenti anche se mai ridondanti. Bellissima storia, complimenti :)
Lya

Recensore Master
15/09/18, ore 12:45

Ciao!
Partecipo anch'io al contest di Dollar (sono l'unico che ha già consegnato da mesi, ma io scrivo storie corte e non conta xD) e mi fa molto piacere che questa cosa mi dia l'occasione per tornare a leggere qualcosa di tuo.
Parto subito con una piccola segnalazione, anche se è una sola lettera fuori posto in un testo davvero lungo:
Strictina --> stricnina (Agatha Christie docet xD).
Per il resto, non posso negare che questa storia mi è piaciuta veramente tantissimo: adoro i racconti costruiti su vari piani temporali, e l'incrociarsi continuo delle missioni omicidi di Melissa con quella prima volta, quel sangue dell'uomo che uccise i suoi genitori (omicidio stradale?) che cola sulla neve... è una cosa che hai saputo gestire benissimo con l'introspezione, e ho apprezzato anche i continui richiami del bianco e del rosso (erano i colori del tuo pacchetto, immagino).
Ho trovato molto originale anche il finale, così come i rimorsi, e la parentesi con Dominik... bellissime. Ottimo anche lo stile, molto scorrevole, e la caratterizzazione di Basil, anche se marginale.
Ok, avrai capito che le mie recensioni sono sempre sconclusionate, per cui ti faccio i miei complimenti e mi dileguo.
Un saluto,
mystery_koopa