Recensioni per
Un nuovo giorno, una nuova notte
di Ladyhawke83

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/05/19, ore 14:51

Seconda recensione premio per il contest “Pesca nel mazzo” di Ghostmaker


I sequel sono difficilissimi da scrivere, soprattutto per chi non ha creato il “primo” capitolo di una storia; tu hai puntato sul primo giorno di libertà dei due amanti, una mancanza che si respirava nel film, ma che lo avrebbe appesantito di un superfluo finale “fluffoso”.

I due personaggi si ritrovano soli dopo mille peripezie, e questo fatto li mette entrambi in agitazione perché i sentimenti che li hanno tenuti vicini, nonostante la maledizione, non sono mai scemati, ma allo stesso tempo il ricongiungersi crea quella che io chiamo “sindrome da risveglio”, ovvero la paura di essere in un sogno e di risvegliarsi il mattino seguente nel punto peggiore della loro storia d’amore. A volte il timore nasce dalla necessità di scrivere il futuro, e tu lo hai spiegato molto bene attraverso i pensieri di Isabeau e alla frase “È bello, ma non fa forse un po’ paura?” che ho trovato molto bella nel punto in cui l’hai inserita.

La parte che mi stona nel racconto è proprio il finale e ne ho capito il motivo appena ho letto che si tratta di una penalizzazione per il contest a cui partecipava questa storia. È vero che la presenza della bambina spinge Isabeau a progettate un futuro, quindi a calmare la sua ansia, però mette in difficoltà tutto il background che il film Ladyhawke porta con sé soprattutto sul personaggio di Navarre (che come ho scritto in un'altra recensione per te già poco mi piace, e in questo finale non mi piace più del tutto^^)

Nel complesso la storia mi è piaciuta perché hai sviluppato un concetto utilizzando i pensieri dei personaggi: hai rappresentato bene la fragilità di Isabeau verso la nuova libertà, l’atteggiamento romantico ma pur sempre deciso di Navarre, il tutto collegando il racconto a passaggi del film che lo precede utilizzando personaggi secondari, e, infine, grazie alle tue descrizioni degli ambienti sempre molto dettagliate e precise.

Recensore Master
06/11/18, ore 18:46

ciao, eccomi per lo scambio

l'idea di sfruttare il prompt come un mini sequel è stata molto bella, pur non conoscendo il fandom di partenza la storia mi è risultata piacevole e di agevole lettura.

il tuo modo di scrivere porta il lettore ad immedesimarsi nei personaggi e non presenta alcun errore di sorta

ancora complimenti e allla prossima

Recensore Master
04/11/18, ore 09:11

Ciao, allora... ho scelto questa storia tra le tante tue, in parte perché era una delle più recenti e poi perché mi interessa sempre leggere su Ladyhawke. Credo anche di averlo già detto in qualche recensione che ti ho lasciato, sempre in questo fandom, conosco il film (ma poi, c'è qualcuno che non lo conosce?) è un classico degli anni '80 e, anche se è una vita che non lo guardo più, me lo ricordo molto bene. Mi fa sempre piacere ritrovare Isabeau e Navarre e me ne ha fatto ancora di più in questo caso specifico, perché c'è un'atmosfera molto rilassata e serena, complice l'ambientazione che hai scelto. Siamo in un ipotetico post-film, molto credibile oltretutto, in cui Isabeau e Navarre sono "costretti" alla fuga. La morte del vescovo potrebbe averli messi in un ulteriore pericolo e quindi, saggiamente, preferiscono levare le tende. Mi è piaciuto molto come cercano di riabituarsi al fatto che non c'è più la maledizione che incombe su di loro. Sembra una sciocchezza, ma hanno vissuto così tanto tempo con quell'obbligo di trasformarsi in animali che ora per loro sembra quasi strano il dover rimanere degli umani. E poi c'è anche il fatto di essere ormai liberi e insieme, da soli. Perché è vero, stavano insieme comunque, ma non come un uomo e una donna. Ora è tutto diverso, questo cambia ogni cosa. E tu hai messo in evidenza ogni pensiero, dal più piccolo e innocuo come la sensazione del calore del sole sulla pelle, fino a quella strana tensione che aleggia fra di loro per tutta la seconda parte. Si stanno riabituando a stare uno a fianco dell'altro e magari ci vorrà anche del tempo, ma quello che ho letto qui già mi piace parecchio. La locanda in cui si fermano mi era sembrata in un primo momento un espediente narrativo per far sì che stessero un po' insieme, che si riavvicinassero dopo esser stati finalmente soli e invece spunta questo bambino. Devo dire che, per essere una penalità l'hai gestita alla grande, non tutti sarebbero riusciti a dare così tanta naturalezza a quello che, in fondo, è un obbligo che può anche non c'entrare nulla con la storia che tu hai pensato. A proposito del bambino, ci sono dei dettagli che non spieghi completamente, ma che lasci all'interpretazione del lettore. Come il fatto che Isabeau dica che il bambino somigli a Navarre, lascerebbe supporre che il bambino sia una sorta di dono per entrambi? Che abbia qualcosa di ognuno di loro e che gliel'abbiano mandato quasi fosse una sorta di ricompensa del fato per tutte le sofferenze che hanno patito. Non so se l'hai pensata in questo senso o se quella di Isabeau era soltanto suggestione, ma a me piace pensarla un po' così. Spero che non ti dispiaccia se opto per questa ipotesi.

Mi ha fatto davvero molto piacere leggerti di nuovo.
Koa

Recensore Master
28/09/18, ore 21:08

Ciao!
Evviva, riesco finalmente a passare di nuovo da te!!! (ho dovuto aspettare che il piccolino si addormentasse, sono in piedi dalle 5.30 e del mio cervello ormai è rimasto ben poco, ma dovevo comunque lasciarti questo commento: spero che mi perdonerai se risulterà ancora più delirante del solito XD).
Sono contentissima che tu abbia scritto quest'ennesima perla nel fandom di Ladyhawke: sai quanto io ami questo film e le meravigliose storie che tu ci costruisci sopra.
In questo caso hai scelto di mostrarci gli avvenimenti immediatamente successivi alla morte del Vescovo di Aguillon: Navarre e Isabeau partono in groppa a Goliath (quanto adoro quel cavallo), ma ancora non sono pronti a pensare in modo concreto al loro futuro. Sono troppo storditi dagli avvenimenti della giornata e dalla conseguente consapevolezza di essere finalmente insieme DAVVERO per riuscire a ragionare con lucidità. Isabeau, in particolare, sembra molto turbata dalla vicinanza fisica del Cavaliere, e non riesce ancora a distinguere le percezioni proprie da quelle del magnifico falco nel corpo del quale è stata prigioniera così a lungo: è comprensibile, dopo tanti anni è difficile riprendere una vita normale senza avere paura che tutto si disintegri da un momento all'altro. Forse c'è bisogno di tempo per tornare ad inquadrare con precisione il proprio avvenire, e Navarre, nonostante il bisogno impellente di sentire accanto a sé anche fisicamente la donna che ama, allo stesso tempo comprende che aspettare è, al momento, la soluzione migliore. Poi, colpo di scena! Ecco che il pianto di un bambino spezza il silenzio della notte, e pare proprio che in questo caso sia proprio il destino a metterci la zampa: non appena Isabeau prende fra le braccia quella bambina abbandonata – che però si calma subito a contatto con lei – ecco che il futuro bussa già prepotente alla porta di entrambi. Che immagine dolcissima alla fine! Non ho potuto fare a meno di rivedere te e la tua splendida Airis in Isabeau e la bambina *_*
E' sempre un piacere venire a trovarti, spero di riuscire a farlo più spesso (lo ammetto, in questi giorni sono sfinita, ma non potrà mica andare avanti così per sempre, no? Me lo auguro almeno, per la mia sanità mentale X''''D)
Alla prossima cara, un bacione :*

padme

Recensore Master
28/09/18, ore 17:19

Eccomi qui per lo scambio a catena. <3
Questo potremo definirlo un piccolo e tenero Sequel di Ladyhawke <3
Navarre è costretto ad allontanarsi per ovvi motivi dalla residenza del vescovo ( giustamente avendo appena ucciso Sua Signoria). Isabeau ovviamente non può far a meno di seguirlo e ... sorpresa delle sorprese la nostra dama è tesa come una corda di violino. Sei stata brava tratteggiare questa tensione durante tutta la storia, e fino all'ultimo ho pensato fosse un imbarazzo di tipo fisivo e invece no!
La paura di non vedere il domani come donna e uomo, i sensi confusi per via delle maledizione, come se fosse rimasto un po' di Falco e Lupo in entrambi. Ma tutto si scioglie col ritrovamento della piccola neonata ... ohw, che tenerezza infinita! Insomma oramai il gioco è fatto, quella sarà la loro futura figlia ( mi piaciuto vedere Navarre imbarazzato a tenerla il braccio XD e subito dopo Isabeau che la culla tranquillizzandola all'istante )..
Ma grazie a Quell'incontro il cuore della dama trova finalmente la pace <3
L'insieme è come al solito ben scritto, anche se al contrario di altri ho riscontrato qualche errore di battitura e punteggiatura;

1) Ho molto bei ricordi in questo luogo, ma
2) Il Capitano si sentiva così, sull’orlo di meraviglioso precipizio,
3) La voce del Capitano, unita al tintinnio. Metallico delle monete nella sua scarsella, troncò qualsiasi ulteriore obiezione da parte del locandiere.
4) I due, una volta sistemato Goliath, nel fienile, per la notte


Un saluto cara e alla prossima <3
(Recensione modificata il 28/09/2018 - 05:28 pm)

Recensore Master
25/09/18, ore 12:36

Ciao cara, eccomi qui ^^
So quanto ami Ladyhawke, e lo capisco bene; l'ho amato anch'io, tanto!
Eccomi qui a leggere di Etienne e Isabeau, dunque, in questo interessante epilogo che hai immaginato!
Neanch'io li vedo a rimanere lì, dopo tutto quel che hanno passato. Ci vuole un nuovo inizio, ma soprattutto ci vuole tempo per realizzare che l'incubo è finito, tempo per riprendersi davvero.
Insomma, i dubbi e le esitazioni di Isabeau sono più che giustificate. Ho trovato molto carino il ritrovamento del neonato e il desiderio di occuparsene **.
L'ambientazione è curatissima, sembra veramente un prosieguo del film.
Hai fatto un bel lavoro, immaginando un seguito tenero e dolce per i due sventurati amanti che se lo meritano decisamente ^^
Un bacio, alla prossima,
Mari
(Recensione modificata il 02/10/2018 - 06:36 pm)

Recensore Master
24/09/18, ore 21:01

Carissima LadyHawke, ^^

Giungo a recensirti l’ennesima shot su LadyHawke, appunto, perché il mondo non ne ha mai abbastanza, di questo amore maledetto e struggente e bellissimo. Stavolta ci proponi un momento dolcissimo. Finalmente soli e liberi dalla maledizione – liberi di amarsi – i nostri eroi si apprestano a concedersi l’agognata notte d’amore che sancisce il loro amore, ma siccome sono brave persone non vanno a rotolarsi nelle coperte, no: salvano una bimba. Il momento è dolcissimo e tremendamente IC. Navarre è un uomo con un senso del dovere e dell’onore spiccato, Isabeau anche. Non possono lasciar correre. Adotteranno senz’altro la bambina e avranno altri figli loro perché l’amore non è rivolto solo a chi, biologicamente, nasce dal nostro ventre. Saranno una famiglia, coroneranno il loro legame. Si ameranno, magari non stanotte, forse quella appresso, e sarà bello vedere Isabeau che si improvvisa mamma e Navarre papà. Ok, mi asciugo una lacrimuccia e torno a pensare alla storia e al suo momento divertente. Il proprietario della locanda non proprio entusiasta di rivedere il biondo guerriero e le peripezie dei nostri due innamorati con l’ombra del grande presente/assente: Philippe il Topo.

Bellissimo è anche il fatto che Isabeau, nonostante ami profondamente Etienne – di un amore devastante, oserei dire – teme il passaggio della relazione da platonica a fisica. Ritengo sia una paura ragionevole perché l’atto di amarsi è molto naturale, ma la prima volta è complicata specie se, come dici tu, ci si ritrova in trappola, in una situazione dove non c’è via di fuga. Almeno all’apparenza. In verità questa c’è e, anzi, apre uno spiraglio ancora maggiore su cosa accadrà. Concludo dicendo che il tuo stile si è molto affinato e questa shot è gradevole non solo per il contenuto sempre romantico, attento, preciso e rispettoso del canone (disse quella che sul diario aveva scritto “il suo manto è nero” per sbeffeggiare il tono gracchiante del Vescovo), ma anche per lo stile fluido eppure denso di frasi altamente poetiche e profonde, intensissime.

Mi complimento, ancora una volta, non solo per la tua sensibilità, ma anche per la splendida storia. Grazie, perché mi racconti ogni volta un pezzo di una storia che ho tanto, tanto amato.
Un caro saluto e a presto,
Shilyss