Recensioni per
Pensieri di un allenatore
di Fede883

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
19/02/19, ore 20:14

"Uno su mille ce fa" canterebbe come altro brani l'intramontabile Morandi, note che valgono pure per gli allenatori, al di là della Serie i cui allenano.
Anch'io sono un ex, precisamente un ex fan del calcio, in quanto da molti anni non lo seguo più a favore di altre passioni ma i racconti, libri, film etc. inerente allo sport mi interessano sempre.
In verità il racconto l'avevo letto l'anno scorso ma mi son promesso di rileggerlo sia perchè mi andava e sia perchè odio avere insoluti ovvero in termini di recensioni, visto che con molto piacere desidero pubblicarti la disamina che sto scrivendo.
Sapendo il tuo amore per il calcio, sul Bologna, per lo sport pulito e leale, con "Pensieri di un allenatore" non sei certo andato nel "pallone" e non ti sei limitato solo a parlare di pallone, perchè i concetti vanno ben oltre il contesto sportivo, difatti abbracciano anche il concetto sociale/economico dove la corruzione è un dato di fatto, dove spesso e volentieri i soldi contano più di tutto, infatti molti giocano mettendo al primo posto il Dio Denaro anzichè il "giocato", del resto anche in panchina sei pagato, tra cui alcuni che fanno letteralmente "panza e presenza."
Nel leggere questo racconto ho provato a immaginare alcuni possibili allenatori che avrebbero potuto esporre i pensieri da te pubbicati, ad esempio Carletto Mazzone e penso ti farà piacere perchè è una delle icone storiche del Bologna Footbal Club, un allenatore che più volte ha esposto pubblicamente la propria amarezza oppure il mitico Trapattoni, anche lui deluso in svariate occasioni riguardo dirigenti, calciatori etc.
Invece su Oronzo Canà, che senza scomodare la sua strategica formazione "Bizona 5-5-5" a mio avviso si orienta e allinea molti di quei allenatori che per "costrizione" dovevano/devono attenersi a qualcuno più in alto, per cui è comprensibile che ad un certo punto qualcuno pensa alla dignità, specie per alcuni di "vecchio" stampo che si rendono conto di come lo sport in questione tende ad infangarsi sempre di più.
E pensare che la Seria A fino al finire degli anni 90 era considerato il campionato più bello del mondo, ora invece... non vorrei esagerare, però complice anche il calcioscommesse potrebbe a momenti essere paragonato ai campionati di massima seria thailandesi o vietnamiti.
Comunque, non per forza il tuo racconto deve identificare il calcio "Made in Italy" penso che anche nella massima serie inglese c'è del marcio.
Per il resto, devo dire che nello scrivere "Pensieri di un allenatore" non sei mai uscito a "bordo campo", qualche "fallo" (refuso) c'è ma ti salvi in "calcio d'angolo" perchè non mi ci voglio focalizzare, anzi, per come hai gestito il racconto mi hai saputo prendere in "contropiede" perchè ti sei dimostrato profondo e assolutamente non banale e retorico.
In alcune righe mi hai fatto sorridere amaro, ad esempio quando parli del calciatore venuto dalla Siberia dalla fidanzata avvenente, ma globalmente il racconto è serio, fa "piangere" perchè il calcio è caduto veramente in basso o comunque ci manca poco.
Come ripeto non seguo il calcio come quando ero ragazzino però La Gazzetta dello Sport la leggo di tanto in tanto, e poi mi capita di seguire la televisione, apprendendo sempre di più le due parole spesso menzionate da sportivi e non ovvero "calcio malato."
Mi tocchi pure il cuore di come l'allenatore del componimento nel finale decide con tristezza, rammarico, uggiosità e rassegnazione di appendere le scarpe al chiodo, e di uscire dalla "porta". Non quella calcistica si intende.
Si deduce al contempo che l'addio non è definitivo, del resto la passione... non ammette "repliche."
Se vogliamo "Pensieri di un allenatore" potrebbe sembrare anche una dichiarazione diretta tipo a Domenica In oppure "Il processo di Biscardi" e programmi affini. Non trovi?
Bravo Federico, un racconto coi fiocchi, anzi no, con i palloni quadrati.
Bandierina verde come il campo del Renato Dall'Ara.

Recensore Veterano
08/11/18, ore 15:22

Povero allenatore... Ha dato tanto per allenare le squadre e viene ripagato cosí! Chissà cosa farà dopo! Sai, non sono mai stata un'appassionata di sport, però ero comunque curiosa di sapere cosa pensa un allenatore, in questo caso di calcio! Scusami tantissimo se non ti ho recensito prima, ma ho avuto tantissimo da fare! Ora vado, a presto! P.S. Dove hai preso ispirazione per scrivere questa storia?

Recensore Master
26/09/18, ore 13:41

Buon pomeriggio.
Beh, sembra una vera riflessione di un vero allenatore, in effetti.
Non è una vita facile, soprattutto quando non giungono risultati.
Buona giornata :)