Eccomi qui, a lasciare un commento di ringraziamento sotto l'ennesima perla. Quanto mi fai male ogni volta, sob. C'é tutto: la sofferenza fisica per le condizioni disumane, la disperazione per un'attesa logorante (immagino nessuno avrebbe scommesso mezza pelle marcia di pinguino sul ritorno di Shackleton) e, in tutto questo, una briciola di conforto nella vicinanza di un altro essere umano. A fare ancora piú male, la consapevolezza che, dopo tutto quel patire, non lo aspetta un lieto fine, ma la morte nella guerra. A volte l'uomo é piú bestia delle foche leopardo. Grazie mille ancora, alla prossima :3

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Carissima,
spero che mi perdonerai per questa incursione notturna, ma nella ricerca di qualcosa di interessante da leggere mi sono imbattuta in questa storia.
Il racconto si apre con una citazione dantesca, terribilmente calzante con la vicenda che ti appresti a narrare, e altrettanto dantesca è la riflessione sui limiti umani, che mi ha portato istintivamente a fare un parallelo con la sua interpretazione del mito di Ulisse.
Per il resto, sei sempre bravissima a immedesimarti in queste situazioni d'incertezza e sofferenza, senza mai cedere alle retoriche stucchevoli che vanno tanto di moda negli ultimi tempi.
Nelle tue storie, non è la debolezza a trionfare, bensì la dignità di chi resiste al dolore, di chi si fa forza nonostante tutto, la positività dell'animo umano che si nobilita attraverso la sofferenza.
Sappi che ho adorato la scena in cui i due si abbracciano per resistere al freddo, un gesto all'apparenza semplice ma infinitamente significativo.
E, last but not least, tanto di cappello alle descrizioni (una cosa che forse non ti ho ancora detto è che le adoro, quando l'autore riesce a trasmettere immagini e sensazioni), a tratti sentivo freddo pure io^^
Complimenti, è sempre un piacere leggerti!

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Ciao!
Non conoscevo la canzone di Battiato, ma conoscevo invece la storia dell'Endurance e del gelido inverno che i membri del suo equipaggii ha trascorso stretto nella morsa del ghiaccio.
Già il titolo mi ha ricordato subito l'inferno dantesco, che poi prontamente hai citato, e la descrizione di ogni attimo è davvero incisiva. Complimenti sentiti, sia per la tematica trattata che per la resa.
Alla prossima!
mystery_koopa

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Buongiorno.
Bel racconto! Anche perché mi ha riportato alla mente delle interessanti letture.
Hai letto forse anche tu il libro Endurance, di Alfred Lansing? Bellissimo, io ricordo ancora che, quando lo lessi, lo divorai.
Un'avventura veramente ai limiti della sopravvivenza, così come anche il tuo testo, brevemente, ci ricorda.
Buona giornata :)

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Ciao!^^
come vedi, io piombo tipo falco non appena mandi in onda qualcosa.
Qui abbiamo una vicenda eroica e tragica, due uomini sperduti in un inferno di ghiaccio, rimasti soli a confortarsi a vicenda, assediati dal gelo e dalla disperazione.
Riesci sempre a rendere in maniera magistrale la lotta dell'uomo che vuole nonostante tutto rimanere vivo, a dispetto di qualsiasi cosa, che non si abbatte, che reagisce contrastando gli elementi e la morte stessa.
Bellissima l'immagine delle due figure abbracciate, piagate dal gelo, stremate, che nonostante tutto rifiutano di cedere alla disperazione.
Come sempre, leggerti è un grande piacere, complimenti!^^

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