Recensioni per
A te, che una volta chiamai padre
di Shireith

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/09/20, ore 17:52

WAH ç_ç è immensamente triste. Dovrei prima calmarmi e poi recensire ma tipo non ce la faccio e i feels mi hanno totalmente investita.
Jodie è così solare e allegra ma dentro di sé si è sempre portata tantissimi macigni e io piango al solo pensiero di tutta la sua vita. E ora, con la morte di James... Non so se piango di più per tutte le parole magnifiche che hanno contribuito ad aumentare le lacrime, o se piango per immedesimazione in Jodie nella scena finale in cui si lascia andare di fronte a Shu, o se piango perché Shu l'ha abbracciata. AIUTO.
Complimenti, scritta davvero divinamente. Ora vado a ricomporre quel che rimane del mio cuore.
Grazie per aver scritto quest'opera d'arte <3
A presto,
Sian

Recensore Master
11/10/18, ore 03:41

Beh,
non c'è molto da dire,
ma dire che è stato bello è dire poco.
Ha suscitato diverse emozioni e ha anche un po' commosso il finale.
Vedere Jodie incidere queste frasi alla lapide di un uomo che l'ha segnata è parecchio commovente.
Complimenti per l'ottimo testo,
alla prossima
con affetto
Shinran amore ^.^

Recensore Master
06/10/18, ore 18:48

Ciao!
Sono passata da qui incuriosita da titolo, personaggi e dal fatto che anche tu partecipi al writober.
L'accostamento pioggia/morte/cimitero è un classico, ma io amo i classici: niente di male in questo. Trovo interessante che il prompt nuvole ti abbia ispirato questa os!
Soprattutto mi è piaciuta tantissimo l'idea alla base, il rapporto padre-figlia che lega James e Jodie. Mi ha stupita leggere nelle note che non segui il manga/anime da molto, perché del padre di Akai si è parlato più o meno recentemente (?), e leggendo mi sono trovata proprio a pensare che il riferimento fosse puntuale. A maggior ragione, brava per averlo colto xD
Per quanto riguarda la forma, ho trovato un po' di imprecisioni, e alcune frasi mi sono sembrate troppo lunghe, rendendo la lettura un po' più pesante. Penso che ti sia sufficiente una rilettura per limarla da te, comunque mi permetto di segnalartene alcune per aiutarti a correggere (se vorrai), non per atteggiarmi a maestrina (non ne avrei né l'autorità né le conoscenze) o niente del genere, solo perché la storia di base mi piace e mi spiace vederla 'rovinata' da sviste, e anche perché sentirmi dire "ci sono errori" senza vedermi fare neanche un esempio personalmente mi irriterebbe. Dunque:
-"preveduto", non suona naturale, per il tono che hai dato alla flash penso andrebbe decisamente meglio "previsto";
-"Affondò le mani nelle tasche del lungo cappotto nero e si volse a guardarla. La sua figura si ergeva fiera, un inno alla donna forte"
Questo non è esattamente un errore, ma penso che quel 'sua' rischi di trarre in inganno. Almeno, con me l'ha fatto. Prima hai introdotto Akai come soggetto, che resta anche come sottinteso nella prima di queste due frasi; leggendo "la sua figura" viene spontaneo, o almeno per me è stato così, pensare che ti riferissi proprio a lui, e non a Jodie. Niente di che, ma mi sembrava giusto segnalartelo.
-"Non l’aveva ammesso ad alta si voce" questo è solo un refuso, ti è sfuggito un "si" tra 'alta' e 'voce';
-"come se il suo stato emozionale [fosse] vittima di un qualche tipo di tortura gratuita." qui è sbagliato il tempo: dato che la storia è narrata al passato, dovrebbe essere [fosse stato], non "fosse". Inoltre, personalmente trovo il costrutto 'stato emozionale' piuttosto pesante, leggerlo mi ha lasciata un po' dubbiosa. In ogni caso, sta a te.

Tornando alla storia, come già detto, mi è piaciuta, specialmente la scena finale con Jodie tra le braccia di Shuichi e, soprattutto, la frase conclusiva in corsivo.
Spero tu non te la sia presa per le cose che ti ho segnalato e bentornata nel fandom!
Un saluto,
Mari