Recensioni per
Si sta come d'autunno sugli alberi
di Nemesis01

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/09/19, ore 12:08
Cap. 1:

Ciao carissima!!! Scusa il ritardo!!!
È che mi ero fatta tutto dei piani per leggere e recensire tra mercoledì e giovedì…. Inutile dire che il lavoro non era affatto d’accordo…
Ma bando alle ciance.
Com’è che mi sono persa questa raccolta legata a una challenge del gruppo?
Domande senza risposte…. Comunque…
L’ho ritrovata bracando (bracare v. intr. [der. di brache (pl. di braca), nel sign. di «pettegolezzi»] (io braco, tu brachi, ecc.; aus. avere), tosc. – Curiosare, ficcare il naso nei fatti degli altri: sua madre ... veniva ogni giorno – perdona il toscanismo dirompente) e scrutando tra le tue serie… dato che la prima l’avevo letta e visto il titolo meraviglioso di questa raccolta mi sono addentrata e… MENO MALE!!!
Sono anziana e più rintronata dei miei vecchietti… chiedo venia!
Mi piace come il testo scorre bene.
E come ci mostri Luca. Io apprezzo moltissimo le introspezioni, quindi quando abbondano sono molto molto felice!
Le emozioni che ci descrivi sono molto forti.
Mi ha fatto taaaaanto piacere ritrovare i personaggi che tanto avevo apprezzato… letti in una storia scritta dopo ma letta prima… chiedo perdono sono pessima…
Proseguirò, promesso.
Comunque, complimenti per tutto l’Angst, dopo l’introspezione è un’altra cosa che apprezzo un sacco.
Alla prossima Boingo

Recensore Master
03/07/19, ore 22:26
Cap. 1:

Ciao cara! 
In super ritardo, ma finalmente giungo sul tuo profilo. Dato che per lo scorso scambio avevo letto la tua ultima original per poi rendermi conto che in realtà si trattava dell'ultimo tassello pubblicato di una serie di più storie, ho deciso di partire dal principio. Ed eccomi qui, agli albori dell'autunno di Luca e Vittorio. Lasciami dire solo una cosa (o meglio, lasciami fare una sciocca esclamazione): wow! 
Questo prologo è corto, ma davvero molto intenso. Ho letteralmente adorato il modo in cui hai descritto il dolore provato da questo ragazzo per la perdita del suo adorato nonno. Ho trovato calzanti e coinvolgenti tutti i paragoni e le metafore che hai utilizzato, così come le minuziose descrizioni dei gusti e delle abitudini di quest'uomo che - di sicuro - ha rappresentato un punto di riferimento importante nella giovane vita di suo nipote Luca. Difatti, quest'ultimo è totalmente sconvolto dalla morte dell'adorato parente, tanto da perdere i sensi per il dispiacere provato. Il dottort Salvemini... (caspita, però non è giusto aver già letto l'ultimo capito! Così mi sono già auto-spoilerata tutto! XD).

Il testo è scritto molto bene, con un tocco delicato e realistico. I sentimenti sono ben delineati e la contestualzzazione è resa tangibile dalle brevi, ma efficiaci descrizioni che fornisci, soprattutto per quanto riguarda gli interni dell'ospedale.
La mini-long è stata già - giustamente! - inserita tra le mie storie da ricordare. Penso proprio che continuerò con la lettura nelle prossime settimane. Raramente trovo qualcosa che mi prende sul serio fin dal principio su EFP, è questo è uno di quei pochi casi. 
In conclusione: bravissima! **

A presto,
Mahlerlucia

Recensore Junior
27/02/19, ore 16:56
Cap. 3:

Ciao!
Eccomi qui per recensire questo capitolo, che come ti avevo accennato nella mia scorsa recensione già avevo letto in preda alla preoccupazione nei confronti del povero Luca.
È un capitolo molto concitato, dove la sensazione predominante che ho avuto è che tutto capiti troppo in fretta - le condizioni di Luca potrebbero peggiorare da un momento all'altro - ma allo stesso tempo troppo lentamente, perché è necessario fare le dovute diagnosi prima di procedere. Che è un po' il clima che davvero si respira durante un'emergenza: bisogna analizzare bene la situazione per non commettere errori, ma al contempo è fondamentale muoversi in fretta.
La tensione del momento viene stemperata da Vittorio, che svolge il proprio lavoro in modo impeccabile, ma al contempo mette a loro agio la madre di Luca e soprattutto Luca stesso.
Accade in una riga, ma mi sono davvero sciolta di fronte alla dolcezza del semplice gesto di togliersi il camice di Vittorio. Avrebbe anche potuto non farlo, invece ha scelto di avere anche quella premura non necessaria oggettivamente nei confronti di Luca, ma che per il ragazzo ha significato molto.
È un aspetto presente anche negli altri capitoli della storia, ma apprezzo molto l'utilizzo delle forme abbreviate e più dialettali: ricordano l'ambientazione del racconto, ma non stonano nell'insieme e soprattutto sono un condimento che appare qui e là, nei momenti giusti, senza mai stonare.
Altra nota di merito per la scena finale: Luca si è un po' addolcito, ha addirittura ringraziato Vittorio che crede che l'averlo ricucito sia poco per meritarsi un grazie.
Non vedo l'ora di proseguire con la lettura per scoprire come il rapporto fra i due muterà, intanto spero in un avvicinamento e nel fatto che Luca porti di nuovo l'attenzione sul fatto che Vittorio si sia tolto il camice.
... Sembra che mi sia fissata con questo dettaglio, che alla fine un dettaglio non è, e per la verità non è che sembra: mi ci sono fissata proprio perché l'ho trovato un gesto di incredibile impatto.
Ti faccio i miei complimenti anche per questo capitolo!
Alla prossima ~

Recensore Junior
14/02/19, ore 16:14

Eccomi qui anche io per lo scambio per cui ci eravamo accordate.
Passo a dire nel gruppo che ho recensito quando ho concluso il giro andando spesso in ordine sparso, dunque ne approfitto per ringraziarti qui per la recensione che mi hai lasciato <3
Che dire, ci ho messo un po' di più a leggere questo capitolo perché per la verità mi sono portata avanti e ho letto anche il successivo: con la conclusione di questa seconda parte mi sembrava illegale non proseguire avendo a disposizione anche il terzo. Ma di quello ti parlerò con calma in una prossima recensione, intanto mi concentro su questo!
Vittorio e Luca sono due personaggi interessanti. Le introspezioni che fai di loro sono brevi, ma d'effetto. Essendo solo al secondo capitolo immagino dovremmo scoprire molto di più, dai dialoghi e dalle introspezioni, ma già si sono distinti per alcune loro caratteristiche.
Mi è piaciuto come hai iniziato il capitolo, con quell'annuncio mortuario che ha impressionato Vittorio portandolo a mettere in discussione quanto è stato fatto in sala operatoria e spingendolo addirittura a presentarsi al funerale. Un po' come per quanto riguarda l'introspezione, anche dell'ambiente sacro della chiesa hai dato pochi dettagli, l'odore dell'incenso magari, ma è servito a dare l'atmosfera solenne e coinvolgente dei luoghi sacri.
Ho apprezzato molto anche il dialogo fra Luca e Vittorio. Perfettamente comprensibile la reazione di Luca, molto verosimile anche, per quanto di mio odi quando anche in momenti di grave dolore qualcuno se la prende con qualcuno che ahimé ha tentato di fare il proprio meglio ed essendo un tirocinante con una forte parte umana, come Vittorio, già si sta crucciando senza che Luca rigiri il dito nella piaga. Ma è umano e sta soffrendo, dunque il valore delle scuse che arrivano successivamente è ancora più alto.
Mi è piaciuto vederli interagire in un contesto un po' diverso e, come ti ho già anticipato, mi è piaciuto anche il finale del capitolo; costringe ad andare avanti a leggere e ringrazio che il capitolo tre già fosse presente, in modo tale da farmi mettere l'anima in pace circa le sorti di Luca.
Durante la lettura mi sono segnata un piccolo appunto da fare, un'inezia dato che il testo in sé è molto pulito. Ti riporto la frase: *si era chiesto se avesse potuto fare qualcosa di più del possibile in maniera tale che il nonno di quel ragazzino potrebbe essere ancora vivo e non ci sarebbe stato quel manifesto incollato su quel muro.
Avrei probabilmente invertito i tempi verbali, cambiando in potesse essere ancora vivo. C'è qualcosa nel condizionale che proprio non mi suona. L'ho segnalato solo perché ci sono inciampata ed essendo stato il capitolo molto piacevole è un peccato ;;
Ti faccio i miei complimenti per questa storia: è molto interessante e continuerò sicuramente a leggerla, per scoprire gli sviluppi che riguardano Luca e Vittorio.
Alla prossima!

Recensore Master
28/11/18, ore 11:29
Cap. 4:

Ciao cara! Eccomi qui finalmente con la possibilità di concludere il percorso di lettura di questa challenge :) Mi è piaciuto un sacco tutto ciò che è accaduto, perché i colpi di scena non sono mancati di certo. Ci si ritrova catapultati da una disgrazia al terrore del rischio di riviverne una nuova, con uno dei protagonisti: tante sensazioni si sono susseguite nel corso dei capitoli, tra paura, risentimento, preoccupazione per poi arrivare ad un grande sollievo nel momento in cui il protagonista riesce ad uscire dalla sala operatoria operato con successo. Ora chissà cosa riserverà questa ultima parte? Ti dico già che sto shippando prepotentemente sti due, avvolta da quei feels dati da quella leggera sensazione di "orca miseria, devono stare assieme!" :D
L'atmosfera è distesa e rilassata, positiva, con Luca che sta cercando di riprendersi presto lamentandosi del posto in cui sta, interagendo con Vittorio in maniera amabile e divertente.
Mi fa morir dal ridere lo stampo regionale decisamente calcato nei dialoghi, con il dialetto che se ne esce imperante e rende più frizzanti e dinamici gli scambi di battute. È anche più facile riconoscere i singoli, in questa maniera.
All'inizio ci ero rimasta male pure io quando ho saputo che Vittorio non era passato a trovare Luca, ma mi si è aperto il cuore capendo che aveva i turni notturni e che passava dal ragazzo mentre lui stava dormendo. Questa leeeeggerissima punta dolce di H/C è adorabile (io amo l'H/C mannaggia, ahahah!) I due che si scambiano messaggi e poi si vedono, come posso non sciogliermi? Al caffè letterario che litigano e ridono per la questione zenzero-cannella, mi sono messa a ridere! Li ho trovati così normali, così spontanei, come potrebbe pure accadere in una qualsiasi situazione reale tra due uomini che hanno un interesse reciproco.
Ahhhhh il finale, frizzante e simpaticissimo, con degli scambi di frasi azzeccati e un gesto, l'abbraccio, che mi ha aperto il cuore: l'inizio di qualcosa, appena accennato, a discrezione del lettore. Io li shippavo violentemente fin dall'ospedale, ma come hai gestito l'affetto, le situazioni, le parole in questo ultimo capitolo, davvero un ottimo lavoro! Lo ammetto, mi spiace sia conclusa, perché nella brevità delle parti sei riuscita a metterci tantissimo, rendendo dinamica la vicenda e portandomi ad immergermi in questo loro incontro dolcissimo.
Chiedi nelle note se sono rimasta soddisfatta della lettura: sì, felice di essere passata, di aver seguito i 4 capitoli, di aver conosciuto Luca e Vittorio. Contenta di vedere che sei riuscita a gestire bene dei personaggi originali, delineandone pregi e difetti, parlata e carattere. Che dire, soddisfatissima e grazie di aver partecipato! Mi auguro tu possa portare a termine la prossima iniziativa, perché quando ti impegni per la challenge si vede davvero :) Alla prossima cara, e buon lavoro! :3

Recensore Master
22/11/18, ore 09:51
Cap. 3:

Ciao :D Eccomi qui per continuare con la lettura della challenge dell'autunno del nostro gruppo!
Dio santo come sai mettermi ansia in questo capitolo! Ho letto d'un fiato riga dopo riga, perché pensavo davvero che stesse per succedere qualcosa di brutto... Luca stava male, male davvero: già ero triste per ciò che è accaduto all'inizio, e poi l'avvicinamento di lui e Vittorio è stato dolcissimo, ma la fine del capitolo precedente mi ha lasciata tesa e con l'aspettativa di una brutta notizia. Credevo stesse morendo, ed era così infatti: situazione genetica cardiaca gravissima, e per fortuna che Vittorio si trova lì! Perché gli ha salvato la vita, e tiro un sospiro di sollievo. Quanto è brutto avere situazioni simili, così da giovani. Sai cosa? Mi piace tu abbia fatto una ricerca su sintomi, strumenti, diagnosi e tutto, perché rende più realistica la storia. La tensione si sente palpabile tra le parole, i dialoghi, la paura di Luca per i medici e la preoccupazione per Vittorio, con la consapevolezza di dover operare per riuscire ad aiutarlo!
Mi hai fatto temere il peggio all'inizio, ma è bello che si riconosca che l'uomo è un dottore davvero valido :) Non perché l'abbia operato (perché non è stato lui a farlo), ma perché ha riscontrato per tempo la corretta diagnosi e ha permesso di poterlo aiutare. Il dialogo dell'ultima parte è qualcosa di dolcissimo: lui che si ferma fino a notte per sapere come sta il ragazzo, e le parole dette hanno tanti di quei feels dentro, che non posso fare a meno di dire yeeeeh, evviva i dialoghi! Questo soprattutto, è stato improntato benissimo, con tenerezza e quel tocco di H/C che tanto mi piace. Non vedo l'ora di sapere cosa accadrà nel quarto capitolo, perché sono assolutamente impaziente di vedere come procede, e se si evolverà qualcosa.
Sto apprezzando tantissimo questa tua minilong, perché anche se composta da capitoli brevi (cosa che per me è davvero conveniente da gestire, per via del tempo), è piena di sentimenti, di colpi di scena, e una struttura ben fatta. Che dire, se non che aspetto il prossimo e ultimo pezzo? Alla prossima, e buon lavoro! :3

Recensore Master
14/11/18, ore 20:53

Ciao! Eccomi qui per procedere con la lettura della tua challenge dell'autunno. :) Bello l'inizio, che presenta l'introspezione di Vittorio, medico che ha assistito il nonno del protagonista, ma che non è riuscito a salvarlo. Punti a una questione che mi sono sempre posta: cosa pensano e come stanno i medici dopo la scomparsa di qualcuno che era stato affidato a loro. Un argomento difficile da toccare, e da interpretrare naturalmente: cerchi di renderlo il più realistico possibile, e rendi partecipe il medico al funerale dell'anziano. Sai, me lo sono immaginato Luca, in chiesa, a ristudiare lo spartito che tanto gli ricordava il nonno: l'ho visto lì, seduto, a suonare note che non conosceva, mentre stava sorridendo. Una bella scena, assolutamente.
Devo ammettere che non deve essere stato facile neppure gestire il dialogo tra Luca e Vittorio, per argomenti così delicati e per il ruolo che hanno all'interno della storia. Il medico si sente accusato, eppure risponde quasi con dolcezza, come a voler rimediare in qualche maniera. Qui mi parte la tenerezza contagiosa, perché le cose piano sembrano uscire da quel velo buio di tristezza che ha permeato la storia dall'inizio fino ad ora. Sembra quasi che si sia accorto che Luca avrà un ruolo importante nella sua vita, e mi auguro sia così!
Lo spezzato riguardante la vita di Vittorio, mentre è in pausa nella stanzetta, mi è piaciuto davvero: racconta la sua situazione, come quella di altri come lui immagino, e mi si è davvero, letteralmente stretto il cuore quando ho scoperto che il motivo per cui l'hanno chiamato, è stato proprio Luca... Povero...
E adesso? Dall'essere parente di paziente deceduto e medico che non è riuscito a salvarlo, per passare poi a una certa empatia, ora saranno medico e paziente in emergenza: naturalmente hai spezzato a metà, e hai fatto davvero bene, perché così adesso non so cosa accadrà e non vedo l'ora di scoprirlo! Ho delle belle aspettative per il prossimo capitolo, che spero abbia toni accesi e ritmi veloci, vista l'emergenza che sta coinvolgendo la salute del protagonista. Le premesse ci sono tutte, e sono in hype caspita!
Un capitolo breve e intenso, che ha presentato qualcosa che sta andando al di là di un rapporto professionale e distaccato. La ship mi sta proprio coinvolgendo, sempre che ce ne sia una: almeno, nella mia mente Vittorio è già completamente preso da Luca ahahah!
Non vedo l'ora di scoprire cosa sta bollendo in pentola, e cosa ci sarà nel terzo capitolo. Alla prossima, e buon lavoro. :3

Recensore Master
07/11/18, ore 10:39
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui per lo scambio del gruppo Boys Love. Visto che sono in pari con Opaleye, ho deciso di cominciare la lettura del tuo lavoro per la challenge autunnale. Mi piace tu abbia scelto un'originale, con dei personaggi inventati da te: non è per nulla facile caratterizzare da capo, creare nuove ambientazioni, e rendere il tutto credibile. Dunque, già questo mi porta a provare davvero entusiasmo! Se poi ci mettiamo la breve anticipazione che hai scritto nella scheda della storia, ancora meglio! Anche perché appena vedo angst e simili, io mi perdo e mi sciolgo completamente, ancora prima di cominciare ahahah XD
L'inizio riporta la notizia di un lutto, che ha completamente sconvolto l'emotività del protagonista, rompendo ogni certezza, disgregandogli il cuore, annebbiandogli la mente. Hai descritto bene le sensazioni che prova attraverso i piccoli gesti che fa man mano, mentre il dottore sta parlando: chiaro, vivido, si capisce che sta male davvero. (D'altronde, chi non lo sarebbe?)
Si sente male e crolla, per poi ritrovarsi in un letto d'ospedale, giustamente tenuto sotto controllo. Ha avuto una reazione emotiva, e lo shock lo ha messo ko. Chissà chissà, con queste premesse, cosa presenterai nel secondo capitolo: hai gettato le basi per qualcosa che potrebbe sfociare in infiniti tipi di sensazioni, di generi, di fatti. Sono proprio curiosa di vedere come questo famigerato medico si comporterà, e quale sarà il suo ruolo nella storia.
Un primo capitolo breve, che mi ha incuriosita, dove racconti ciò che accade senza smielamenti o troppi giri di parole: i riferimenti alla musica sono presenti, come tratto caratteristico di quel nonno che ora non c'è più. L'emotività è chiara e ben delineata, e questo per me è un punto fondamentale; non ho trovato errori, e tutto scorre, con dei dialoghi ben posti e realistici. Mi ha fatto piacere aver avuto l'occasione di iniziare questa tua minilong, e non vedo l'ora di vedere come procederai e cosa hai in mente per noi lettori!
Alla prossima, e buon lavoro! :3

Recensore Master
04/11/18, ore 18:11
Cap. 4:

Ed eccomi qui all'ultimo capitolo di qeusta bellissima storia <3
Che ti posso dire se non che:
Ho amato i tuoi personaggi, li ho proprio sentiti vivi e veri in questo clima autunnale, li ho percepiti in quei corridoi d'ospedale assieme alle loro ansie e paure ma, alla fine, li ho trovati seduti di fronte ad una tazza di caffè mentre parlavano, quasi sicuraamente,con una scintilla d'amore negli occhi.
Che dire se non, wow?
Mi paicerebbe sinceramente leggere come si è svolto il rapporto tra loro, insomma sono così carini e nella loro sempicità sei riuscita a creare delle persone, non dei personaggi, delle persone con un  lavoro che ostacola la loro volontà, con delle madri imbarazzanti alle volte ed infine con la voglia di trovare qualcuno da avere al proprio fianco.
Come sempre hai uno stile molto fluido e leggero, non ti perdi in mille dettagli ma fai in modo che siano le azioni a parlare più che i dettagli. Lasci al lettore la possibilità di crearseli quei dettagli ed è una cosa fantastica dico sul serio.
Questa Challenge ha portato storie interessanti al mio naso e questa, come ti avevo scritto già nella recensione del primo capitolo, mi ha davvero colpito in senso buono quindi ti devo fare i complimenti più sentiti. <3
Alla prossima 
ciao ciao 

Recensore Master
03/11/18, ore 14:05
Cap. 4:

Salve cara :)
Non vedevo l'ora di continuare questa mini-long e concluderla, visto che i tre capitoli precedenti li ho divorati tutti in una volta.
Bella la citazione, mi è piaciuta molto, come sempre.
Sono proprio stata contenta di vederla terminata con un happy ending, onestamente non me l'aspettavo quando Luca è stato dimesso ed è tornato a casa. Così come non mi aspettavo che l'avrebbe cercato e che sarebbe seguita quella conversazione sul tè. Tutto molto bello, molto dolce e romantico. 
Un capitolo più leggero degli altri che vanno a toccare tematiche più delicate e che mette fine a questa piccola storia che ho apprezzato molto, nonostante tu l'abbia definita una storia senza pretese e scritta di getto. Non oso immaginare cosa accade quanto ti ci metti sul serio a scrivere, allora <3
Complimenti davvero, mi hai scaldato il cuore con questa mini-long. 
Alla prossima :)
fumoemiele 

Recensore Master
02/11/18, ore 16:29
Cap. 1:

Ciao, perdonami il ritardo, ma ora sono qui.
Mi ha incuriosito questa tua storia, in primis perché è un’originale, e in secundis perché è ambientata in autunno. Io sono nata in ottobre e, neanche a dirlo, adoro questa stagione, coi suoi profumi, i suoi colori e il freddo non troppo pungente.
Questo primo capitolo mi ha commosso, io ho dei ricordi di entrambe le nonne in ospedale, che poi sono morte, e ricordo bene il dolore che si prova.
Io poi odio gli ospedali e mi fanno venire il panico, perché da bambina ci sono stata fin troppo spesso.
Quindi ho apprezzato tutto il contesto, hai saputo descrivere molto bene il senso di perdita che si evince dai dettagli, il pianoforte, la settimana enigmistica... insomma tutte quelle cose caratteristiche del nonno che non c’è più.
È stato tutto molto toccante.
Complimenti e a presto.
Ladyhawke83

Recensore Master
01/11/18, ore 14:37
Cap. 4:

Oddio l'ultima frase della tua storia mi ha fatta piangere! Era proprio quello che pensavo io e che ti avevo scritto nella scorsa recensione, che Vittorio era stato il regalo che il nonno aveva mandato a Luca perché non si sentisse solo! Che tenerezza, ti ringrazio tanto per averlo scritto anche nella storia! <3
E poi... questa minilong è dolcissima, meravigliosa e mi piacerebbe molto se non finisse qui, se ci fosse un piccolo seguito in cui scopriamo se Vittorio e Luca staranno insieme. E' stato un capitolo dolcissimo, Luca che si accorge sempre di più di voler vedere Vittorio, ma che si offende perché pensa che a lui non interessi, che sia solo il suo medico e mette su una specie di broncio da ragazzino! Vittorio che, invece, è ben consapevole di essere omosessuale e di voler rivedere il ragazzo, ma non vuole forzarlo proprio per la sua giovane età. E così finiscono per incontrarsi come due amici, per conoscersi meglio, per scherzare e divertirsi insieme e poi, come si dice, se son rose fioriranno! E mi piacerebbe davvero una storia ulteriore per sapere se queste rose fioriranno o no!
Mi hai conquistata con questa storia fin dal primo capitolo, prima molto triste e malinconica, poi drammatica e poi, alla fine, dolcemente struggente, c'è il tenero ricordo del nonno ma c'è anche un nuovo sentimento che nasce (amicizia? Amore?) e una persona che sarà al fianco di Luca al posto del nonno scomparso.
Per me un vero gioiello, ti ho detto fin dal primo capitolo quanto ho amato questa storia e quanto mi sono affezionata ai due protagonisti, sei stata bravissima non solo per tutte le emozioni che hai regalato, ma perché in pochi capitoli, anche piuttosto brevi, sei riuscita a creare un mondo tutto tuo e due personaggi così vividi e reali da farmi "tifare" per loro come se li conoscessi da sempre!
Complimenti, e spero ancora che un giorno potrai riprendere in mano questa storia e regalarci un lieto fine per Vittorio e Luca!
A presto!
Abby

Recensore Master
30/10/18, ore 16:59
Cap. 4:

Ciao ^^
Eccomi da te per lo scambio, ma sarei passata comunque perché... perché credo di essermi innamorata.
Ho letto i primi tre capitoli di questa mini-long tutti d'un fiato, ieri pomeriggio, e subito ho inserito la storia fra le seguite: sapevo che, rispettando le tempistiche della challenge, avresti postato l'epilogo tra oggi e domani, ma volevo essere sicura di non perdermi l'aggiornamento, per poterlo leggere il prima possibile.
Che dire, come ho già scritto, mi sono innamorata di questa storia, che mi ha lasciato una sensazione dolcissima in fondo al cuore, come un sorso di cioccolata calda in una giornata fredda e piovosa (come quelle di questi giorni, insomma). La perdita di una persona speciale come solo un nonno può essere è un argomento che mi tocca sempre particolarmente da vicino (puoi immaginare perché) ed è bastato leggere il primo capitolo per entrare subito in perfetta sintonia con Luca, il più giovane fra i due protagonisti. Ho immediatamente sentito mio il suo dolore, e ho trovato di una delicatezza e di una malinconia disarmante i ricordi che il ragazzo rievoca nella mente, perché è proprio questo che succede in simili momenti, ci si aggrappa alle minuzie, ai piccoli particolari che sono però pieni della persona che abbiamo amato e che ci ha lasciati. Luca – ragazzo sensibile e fortemente empatico – non regge al dolore del momento e si lascia andare, ma ecco che a sorreggerlo appare una figura che da subito sembra legata a doppio filo al giovane studente. A Vittorio Salvemini, brillante tirocinante di cardiochirurgia, tocca l'ingrato compito di avvertire la famiglia Caruso del decesso del loro congiunto: nonostante abbia già una discreta esperienza in questo genere di situazioni delicate, questa volta è lui per primo ad essere tormentato dai dubbi (dubbi dai quali prima o poi tutti i medici o aspiranti tali immagino siano tormentati: davvero non si poteva fare più nulla? Io ho fatto tutto il possibile? Dovevo fare più del possibile?); così, complice magari il trovarsi un momento della sua vita professionale particolarmente delicato, l'incontro con Luca non può che lasciargli un segno ben impresso, andando a risvegliare in lui qualcosa che credeva si fosse assopito da tempo. Vittorio avverte subito un forte trasporto verso questo ragazzo, conosciuto forse nel suo momento di massima fragilità, e per qualche motivo che non sa spiegarsi, desidera e cerca la sua compagnia, anche se all'inizio c'è da superare la diffidenza di Luca, che, cercando di trovare uno sfogo al dolore che si porta dentro, trova nel dottore una sorta di capro espiatorio. Tuttavia la tensione fra i due in qualche modo si stempera presto ma, ovviamente, non poteva certo mancare l'intervento della proverbiale zampaccia del destino. Giuro che quando Luca arriva in ospedale in quelle condizioni ho avuto una paura assurda, che è poi la stessa paura che deve aver provato Vittorio quando si accorge di cosa soffre effettivamente lo studente dal quale tanto si sente attratto. Momenti di panico puro – che tu sei riuscita a rendere benissimo con la corsa disperata di Vittorio verso lo studio del primario – che per fortuna si stemperano poco dopo grazie alla notizia che Luca è salvo e si riprenderà presto. Da qui in poi comincia la mia parte preferita, l'avvicinamento fra i due, che in realtà si riduce a pochi scambi di battute però accompagnati da intensi giochi di sguardi, come se le anime di questi due ragazzi si fossero in un certo senso già toccate e stessero semplicemente aspettando che anche il resto si decida a raggiungerle. È tutto così bello, dolce e delicato che mi sono quasi commossa. Ho trovato adorabile poi il loro continuo cercarsi (senza però darlo a vedere), e l'angoscia di Luca nel non vedere Vittorio per qualche giorno (ma quest'ultimo, incastrato nei turni di notte, va sempre a controllarlo anche quando dorme), e il finale non poteva essere altro che quello che hai descritto, SMS brevissimi e un incontro nel cuore della notte, a chiacchierare davanti ad una tazza di tè da sapore improbabile. Non c'è bisogno di chissà che cosa, solo di questo, della promessa di rivedersi e di un abbraccio che già dice tutto quello che c'è da sapere.
Insomma, non so se si è capito, ma questa storia mi è piaciuta davvero, davvero tanto: mi è piaciuto come l'hai scritta, con uno stile pulito e lineare ma che non ha paura di entrare più nel tecnico – senza però risultare pesante – quando hai descritto la parte più prettamente "medica" della vicenda: si capisce che sapevi perfettamente cosa stavi scrivendo e questo è di sicuro un valore aggiunto.
In conclusione, complimenti, complimenti e ancora complimenti; inserisco la storia fra le preferite e ringrazio le ragazze del gruppo per aver proposto la challenge che ti ha spinta a scriverla.
Tornerai ancora a parlarci di loro? Vorrei sapere di più su Luca e Vittorio **
Alla prossima allora!
Con ammirazione,

padme

Recensore Veterano
29/10/18, ore 10:37
Cap. 3:

Qualcuno un giorno mi dovrà spiegare come fai ad avere tutte queste idee da infilare nelle storie. Sento lo zampino di Fidanzato per la parte prettamente medica, sbaglio? E c'è anche qualcosina di autobiografico... ;) La paura di Luca mi ha fatta sorridere, ma Vittorio è stato molto dolce a togliersi il camice... Da asmatica posso dire che quando già non respiri l'ultima cosa che ti serve è qualcos'altro che ti metta ansia, anche se è una scemenza come un camice. Questa storia è sempre pervasa di un'incredibile dolcezza... Di solito le storie mediche sono crude o strappalacrime o splatter, tu invece le stai dando un taglio molto umano e delicato, dove le persone (Luca, nello specifico, ma anche Vittorio) vengono prima del contesto. Mi piace molto, davvero. Complimenti fratella, per questa challenge hai fatto un gran bel lavoro! <3

Recensore Master
28/10/18, ore 20:30
Cap. 3:

E non potevo aspettare un'altra settimana per leggere il capitolo tre quindi eccomi qui <3 
La premura che ha nei suoi confronti è un gesto unico e davvero intenso, lo so perchè anche una nostra amica farmacista quando il mionipotino è stato operato ha avuto un periodo in cui lui non amava i camici e questa nostra amica per poterci aiutare con le medicazioni si toglieva il camice e quindi che ti devo dire se questo gesto mi ha davvero fatto piacere?
Mi piace tantissimo come tu riesci a mettere in risalto anche ciò che Vittorio immagina prima di arrivare alla sala d'attesa, è una scena umana... oserei dire molto veritiera o ofrse sono io che sono una di quelle persone che si fa i viaggi per molte cose immaginandomi le situazioni.
Che bello, Luca è vivo perchè Vittorio ha capito che c'era qualcosa che non andava, non era una cosa semplice e da poco conto anzi, era una cosa seria e l'affanno con cui il medico cerca una soluzione andando a "disturbare" il primario è una scena che ho amato.
E il fatto del dottore che resta anche dopo il turno per vedere come sta? O mio dio, che amore <3 
La breve discussione che hanno nella notte è intensa, poche battute ma giuste, parole scelte per caso dal malato ma ponderate dal medico che si sbilancia nel volerlo mettere al sicuro. 
Mi piace tantissimo la tua storia per la challenge e non vedo l'ora di poter leggere il resto <3 
ciao ciao 

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