Recensioni per
Affrontare l'odio
di Mari Lace

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/03/20, ore 23:22

Proprio come Sennar, mentre per Aster provo pena, per Reis provo solo un profondo disprezzo, ma trovo questa OS comunque bellissima.
Povero Aster... ah se avesse avuto una compagna come Adhara... chissà...
Oren era proprio un infame. Che bisogno aveva d'inferire così su Aster? E Reis era colpevole quanto lui.
Il desiderio di rivedere Reis, non era una sciocca illusione Aster. Era un anelito di quell'umanità che mai sei riuscito davvero a spegnere.
Riesco proprio a vedere Aster col cuore spezzato che si da alle lacrime, per il secondo rifiuto di Reis. Sono felice che quella perfida gnoma sia morta subito dopo Aster. Poteva essere un Marvash, ma in fondo non era malvagio.
Eccellente conclusione.
Complimenti e auuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu da Farkas il lupo!

Recensore Master
07/03/19, ore 17:03

Ciao!
Sì, emergo dal girone dei dannati per commentare questa storia, in lista di quelle da recensire da Novembre. Novembre! Oh cielo, qualcuno mi ha praticamente rubato quattro mesi. In realtà è stata la vita che mi ha obbligatoriamente risucchiato fuori dal mondo della scrittura in generale. Fine dei miei lamenti personali...
Storia davvero interessante, soprattutto perché mostra il lato fragile e ferito di Aster, che credo che sia quello che poi lo vada maggiormente a caratterizzare. Aster è il personaggio che ha sempre avuto la visione di un mondo ideale, da costruire, migliorare, ma prima della fine della sua storia con Reis e dello scontro e della maledizione scagliata dal padre di lei, tale obiettivo Aster lo inseguiva con la stessa genuina determinazione di Sennar. La delusione d'amore, l'abbandono, l'offesa e le cattiverie ingiuste che lo hanno allontanato da colei che ha amato hanno completamente disincantato i suoi occhi. Anzi, hanno eliminato quel barlume di umanità e apertura mentale che differenzia un'idealista da un fanatico. Aster ha perso l'ultimo legame con il mondo, e quindi il suo obiettivo è diventato un cardine senza più alcuna morale, e per raggiungerlo è disposto a distruggere tutto. Ho sempre pensato che egli rappresenti un'intera tematica: la depressione che porta al suicidio. Basti pensare alla semplicità con cui Nihal lo fa fuori: non aspettava altro. Tutto ciò che lo teneva in vita era il sentimento distorto di compassione e commiserazione che provava per un mondo bellissimo che era andato a degradare. Emblematico è poi il fatto che lui sia costretto nel corpo di un bambino, che guarda il mondo con occhi innocenti. E in un certo modo, lui si vede così: innocente, e allo stesso tempo colpevole quanto tutti gli uomini. Il suo modo di vedere il mondo è puro, spietato, e mi ricorda molto alcune caratteristiche di Peter Pan.
Penso che questa flash/one shot rappresenti molto bene la rottura di questo incanto, la perdita dell'ultima, fievole speranza di Aster.
Bello incipit in cui la ripetizione non fa che rendere ancora più pressante e forte l'emozione dell'odio, mi è piaciuto molto come hai fatto capire al lettore che Aster sta leggendo la mente di Reis. Il ritmo generale della storia è piacevole, per lo più frasi breve, perentorie, che seguono lo stato d'animo di Aster, il quale è pieno di rammarico e una sorda rassegnazione. Rispecchia la sua reazione fredda, controllata, disincantata, ma anche quell'ultima ferita che Reis gli infligge.
Ho comunque notato un uso abbondante dei due punti e la ripetizione di alcuni termini specifici e, verso la metà del testo, di alcuni concetti. Secondo me snellirli aiuterebbe a rendere più varia la storia. Per contro, non ho trovato refusi o errori, e questo ricordo perfettamente essere un tuo grande merito. Cura impeccabile, come sempre.
Riguardo al personaggio, credo che le cronache non gli rendano giustizia: è uno dei personaggi più complessi ed è un peccato non avere un suo punto di vista nella storia. Credo comunque che tu abbia estratto perfettamente l'amarezza che ha provato, gli intenti che ha cercato di mettere in atto e i torti che egli ha subito. Sono felice che tu abbia posto il punto su questo particolare episodio, ovvero il Tiranno che, già a piani avviati, cerca comunque un incontro con la sua amata, cercando un barlume, qualcosa a cui aggrapparsi. Questo, secondo me, è l'emblema del fatto che lui amasse veramente il mondo in cui viveva, lo stesso mondo che lo ha allontanato per timore della sua immensa forza, e che i cattivi sono ben altri. In Reis lui cercava la redenzione, la sua era una richiesta di aiuto che purtroppo è rimasta inascoltata.
Questa frase, sopra tutte, rende quello che voglio dire:
- Non è colpa della donna, lo sa. È il Mondo Emerso a essere corrotto alla radice, una radice d’odio denso che va estirpata. C’è un unico modo, e nessuno oltre a lui disposto a metterlo in pratica.
In lui infatti convivono sia il lato fanatico sia il lato compassionevole sia quello disperato.
Bella storia, brava. Ti faccio soprattutto i miei complimenti per la profondità con cui hai saputo catturare i sottintesi di questo particolare personaggio. L'IC è sempre il lato che più apprezzo in una fic.
A presto!

Recensore Master
18/11/18, ore 20:05

PRIMA CLASSIFICATA:
Affrontare l’Odio di LITA_EFP




♦ Grammatica e stile: 10/10

La grammatica è perfetta, non ho nulla da aggiungere – e infatti su questo parametro non mi soffermo; e sullo stile non ho davvero parole. Una cosa che ho sempre amato è come un autore, professionista o meno, riesca a trasportarmi con la forza delle parole nel contesto che racconta, che mi faccia entrare nel suo mondo e mi tenga legata lì fino a quando vuole lui; e tu, cara Lita, ci sei riuscita alla perfezione in ogni scena, dalle lacrime fino alla visione del mondo dalla Rocca.
Ogni parola è ben congeniata, non stona né risulta un semplice riempitivo: hai preferito essere essenziale ma andare dritta al punto, completa e incisiva come una stilettata, e di questo ti ringrazio davvero perché ogni frase è scivolata con grazia e profondità, circondandomi con l’ombra tormentata e fredda di Aster e portandomi direttamente da lui.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10


Fatti dire che questa storia ha, tra i tanti pregi, di essere ben studiata ed equilibrata in ogni suo aspetto; ergo, ho amato davvero tanto la caratterizzazione di Reis e Aster, che ora vado a commentare.
Entrambi sono personaggi forti e particolari nell’opera originale: partendo da Reis, ecco… lei mi ha sempre angosciato un poco per essere stata la causa degli incubi di Nihal e per quell’odio – qua non semplicemente accennato, ma proprio sentito – che fino alla fine le rode il cuore e l’anima, e anche qui mi ha dato qualche brivido; della bella gnoma risulta bene, quindi, la fiera rabbia e il disprezzo che la menzogna di suo padre ha fatto nascere in lei, qualcosa che determinerà verso il peggio i pensieri già chiari di Aster, e che porterà altro dolore.
La loro storia a due è avvincente, anche se fortissima: e più di una volta mi sono chiesta se Reis non sia anche lei da considerare cattiva, per non aver creduto al suo di cuore ma alle parole di un altro, per non aver ascoltato, perdonato e, invece di abbandonare, essere rimasta vicina ad Aster pur con tutta la sua rabbia… ma la sua fierezza ha avuto la meglio, si è lasciata alle spalle ogni cosa e, già da qui, l’ombra ha iniziato a scendere su più destini di quanto lei potesse sospettare.
Aster è legato a doppio filo con lei in amore e in guerra: il suo abbandono non fa che accendere ancora di più il fuoco delle sue convinzioni, la morte è già con lui e, ora che anche l’ultima barriera e cura si è infranta, nessuno potrà contenere la potenza delle sue idee – idee che hanno il proprio senso, pensando alla storia personale del Tiranno; idee che riguardano l’umanità e la sua parte peggiore, che non fa che infittirsi e infettarsi nel suo cuore ferito e, con la fine della relazione con Reis, sono destinate a non rimanere più solamente tali… non a caso lui dice che Reis è stata la finale conferma di quanto ha sempre creduto.
Ma davvero, alla fine di chi è la colpa di tutto questo? In questa storia non ho visto, infatti, un solo villain, ma molteplici e tutti in concorso per recare distruzione: da portatori di carne e sangue fino ai sentimenti più negativi. E no, non c’è alcuna salvezza; siamo al tramonto della pace, e all’inizio della notte più dura.



♦ Introspezione: 10/10

Mi sono dilungata nella caratterizzazione e quindi qui sarò molto più breve, perché in questo caso l’introspezione si lega direttamente al precedente; quindi, l’unica cosa che aggiungo è che, nonostante la storia non sia propriamente lunga, sei riuscita a mostrarmela in modo soddisfacente, esaustivo.
Hanno aiutato, come detto sopra, le frasi ben calibrate e letteralmente esatte, che con poche espressioni hanno già detto ogni cosa; un altro esempio di come si possa raccontare molto anche in poco, basta che sia ben scritto.



♦ Gradimento personale: 5/5

Era da tempo che non leggevo qualcosa sulle Cronache, e ho veramente amato la tua storia.
Per quanto non sia il mio villain preferito dell’opera, Aster ha una storia di tutto rispetto, e poter rileggere qualcosa a riguardo è stato per me bellissimo: sei riuscita a entrare nella sua mente e a mostrarmi uno spaccato di essa, proprio come avevo chiesto e speravo; averlo reso in modo poetico, approfondito e coerente con il personaggio ha reso il tutto ancora più lodevole e degno di nota, nonché di una malinconia che, da grande amante dell’angst, non potevo non apprezzare.



TOTALE: 35/35

Recensore Veterano
19/10/18, ore 10:09

Ciao eccomi per lo scambio a catena, scusami per il ritardo! Allora premetto che non ho letto il libro quindi beh più che una recensione, ti lascerò le mie impressioni riguardo questa storia, partiamo dal titolo affrontare l'odio  già di per se, è come posso dire una sfida per come la vedo io personalmente, ma andiamo avanti. Passiamo alla storia, dalla prima riga la ragazza Reis spero di non sbagliare è berissima di odio, spero di non fare spoiler, poi  continuando a leggere  nella righa sotto c'è lui aste che ha quanto pare è un guerriero o qualcosa del genere che lotta per non farsi sommergere e sopratutto pensando a lei. Se sto andando fuori dalla trama dimmelo. Insomma più si va avanti nella storia e più il nostro protagonista o meglio uno dei nostrio protagonisti è alla ricerca dell'altra ma purtroppo è inutile, nessuno resterà in piedi ad odiarlo tutti cadranno. Questo mi sono permessa di aggiungerlo io domando scusa.  Proseguendo nella lettura di questa storia, si può constatare che lui quasi alla fine si dirige verso il trono in attesa dei suoi generali, alla quale dovrà impartire degli ordini perchè ha già perso troppo tempo, scusami se certe volte scrivo alcuni pezzi della storia altrimenti non so davvero che dire. Ma giunta davvero al termine lui sa che purtroppo la sua amata Reis non tornerà più...Infine posso confermarti che la storia mi è piaciuta parecchio, complimenti scrittura ben definita e scorrevole. brava continua così! ciao a presto.    

Recensore Master
13/10/18, ore 17:55

Ciao Mari! <3

Eccomi finalmente e – che onore! – sarò la prima a recensire la tua ennesima piccola perla!

Come sempre, riesci a scrivere cose estremamente toccanti e vive, bellissime. Non è facile entrare nel cuore dei villain perché i personaggi negativi ben scritti hanno mille sfaccettature, bisogni, certezze. Non che soffrano la loro condizione, ma la accettano e ne vengono in qualche modo lacerati. Sono persone il cui odio o i progetti nefandi hanno origine da un torto subìto o da un’esistenza miserevole come quella di Aster. Il dolore e le speranze infrante li rendono quelli che sono.

Leggendoti mi hai fatto venire i brividi perché strapparsi dal cuore e dalla mente qualcuno cancellando anche il nostro ricordo è qualcosa di straziante e terribilmente intenso e tu lo hai reso in poche, efficacissime righe (beata, a me il dono della sintesi proprio non mi appartiene). Mi piace anche il momento che hai scelto per mostrarci Aster e il pensiero iniziale al suo volto di ragazzino cui non combacia la sua vera essenza: la discrepanza tra l’aspetto fisico e lo spirito è certamente uno di quegli ossimori terribili che amo ritrovare in letteratura, quindi ti ringrazio per aver scelto proprio questo personaggio.

Vivissima e ben descritta è stata la figura di Reis, amore perduto e raggirato da Oren che Aster vede allontanare con gelido dolore. Molto bello.

Da un punto di vista stilistico, trovo sempre le tue opere molto profonde e intense; non ho trovato nulla che non andasse (avrei solo aggiunto una virgola prima del “ma resiste”) e ti faccio tanti in bocca al lupo per questo contest.

Riesci sempre a trasmettere tante, tante emozioni! Bravissima, come sempre!
Un caro saluto,
Shilyss :*