Recensioni per
The Regretful Life and Times of Wei WuXian
di Ellie_x3

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/11/18, ore 14:37

Che dolore.
Quella parte è un dolore enorme. YanLi non meritava davvero quella fine. Ma leggere di Wei Ying che si sente in colpa e ha questi incubi continui fa ancora più male t.t

Recensore Master
28/10/18, ore 02:31

Intanto grazie. Grazie per fare amore a questo povero piccolo fandom che noi italiani bistrattiamo al momento. Merita così tanto amore che sono quasi commossa che qualcun altro lo ami e ci scriva.
Ho scelto questa shot della raccolta perché... LAN ZHAN E WEI WUXIAN, cioè non c'è spiegazione migliore.
Partiamo dal flashback della riunione tra Lan Zhan e Wei WuXian: adoro. Adoro il modo in cui l'hai interpretata, riscritto e reso i pensieri di WuXian, di come percepisca le reazioni di Zhan e la sua proposta nel modo più sbagliato – ma anche più immediato – che si possa immaginare. Ammetto di aver sofferto un sacco in quel punto e tu mi hai riaperto la ferita e parliamo dell'appellativo, di come Zhan metta distacco con una sola parola, con un solo modo di chiamarlo e non importa cosa succede dopo, WuXian ha già deciso che esiste questo distacco e reagisce di conseguenza, così come reagisce al modo in cui Lan Zhan cerca di mediare, di farlo ragionare a livello del suo nuovo metodo di Coltivazione, che lo ha reso quello che è e che preoccupa – giustamente – Lan Zhan.
E poi ecco che torniamo a sedici anni dopo, quando ormai Wei WuXian non esiste più, non nel suo corpo, ma in quello di un altro, ma rimane lo stesso di allora essenzialmente. Ancora pensa a quello che è successo ed è qui che vediamo uno scambio tra lui e Lan Zhan, ormai diventato chiaramente il suo compagno/amante.
Ho amato questo dialogo, il modo in cui li hai mossi e hai interpretato i due, la austera compostezza di Lan Zhan che si scopre per ciò che è davvero, ossia un modo chiaro per difendersi e dalla quale apparentemente solo la stupidità dolcissima di Wei WuXian può liberarlo, almeno di poco.
E la proposta. LA PROPOSTA. Cioè, andiamo. Bellissimo il modo in cui quelle parole finalmente hanno una nuova interpretazione, un nuovo significato dopo così tanto tempo...
Nota di merito per il siparietto con Cheng e XiChen, sono bellissimi mentre origliano malamente – e poi io ho davvero un debole per quel patato di Jiang Cheng, lo amo da matti. ;;
Passando al tuo stile non ho molto da dire: scorrevole, pulito, evocativo. Le tue frasi sono corte, ma hanno un'impostazione molto chiara e precisa, pulita. Mi piace parecchio, perché malgrado non fosse semplice farlo, sei riuscita a trasmettermi l'esatta sensazione che di solito mi provocano le drabble, quindi complimenti.
Non ho trovato errori nel testo, quindi non ho nulla da segnalarti su questo fronte... E niente, grazie ancora per aver scritto su di loro, davvero. Sembra una bella alternativa al post-canon per il momento (anche se la novel da gioie ù_ù).

Recensore Master
18/10/18, ore 18:09

Ciao! Eccomi qui per lo scambio, e perdona l'attesa ^^ Dunque, come ti anticipavo non so nulla del fandom, ma ho provato a informarmi un minimo, più che altro sulle relazioni-base tra i personaggi per non rischiare di perdermi. "Shijie", se non ho capito male, significa essenzialmente sorella adottiva. Non so come Wei Wuxian, che mi figuro come un personaggio piuttosto intrigante e particolare, sia entrato in contatto con Jiang Cheng e sua sorella, ma mi ha molto colpita la considerazione su come lei fosse un "bellissimo porto in cui tornare" quando anche Jiang Cheng vacillava. Le voleva bene, questo pare evidente, e l'ha uccisa per incidente ma è deciso a non ammetterlo, più per la sua natura di bugiardo che per un vero motivo. Le voleva bene, ma non è nel suo carattere essere sincero con Jiang Cheng - neanche in sogno - e comprendere il suo dolore. Alle sue domande di rabbia disperata risponde con "Che importa?", incurante di quel che ne conseguirà. "“É tardi per pentirsi.”", questa è la convinzione di Wei Wuxian. Una convinzione che quasi contrasta con la convinzione che permea tutta la storia, l'ingiustizia della morte di Jiang YanLi, che non sarebbe dovuta morire. È la percezione di quest'ingiustizia che ho avvertito in ogni singola parola della flash: all'inizio, nell'introduzione 'distaccata', diciamo oggettiva del narratore, che ci parla di Jiang YanLi come bellissima e di ciò che sarebbe potuta essere. Sarebbe potuta - ma non potrà, non può. La parte centrale del testo è l'incubo di Wei Wuxian, il posto ideale per affrontare i suoi sensi di colpa, l'unico a cui non può sottrarsi, forse non potrà mai. È nell'incubo che Jiang Cheng, non quello vero ma quello che immagina Wei, sfoga la sua rabbia sull'assassino di sua - loro - sorella. È tutto percorso da una vena di inevitabilità, quasi malinconia, ma non esattamente. Ha una psiche complicata, Wei Wuxian, e tu permetti a chi legge di immergercisi completamente. Ci sono rimorso e rassegnazione, nel suo inconscio. Wuxian non affronta i suoi sensi di colpa, nell'incubo; li lascia parlare, ma non risponde. Lascia che il fantasma di Jiang Cheng si sfoghi su di lui. Non gli interessa difendersi, neanche con sé stesso. Non c'è niente da difendere, forse. Certe cose accadono e basta. La frase finale è molto incisiva, d'impatto, racchiude perfettamente il senso di tutta la storia. "Jiang YanLi non sarebbe dovuta morire", e questa frase ce la presenti come Verità. L'ho trovato un messaggio molto forte, da brivido. Scrivi molto bene e trasmetti quel che vuoi trasmettere; ho trovato un'unica imprecisione (e l'ho notata solo perché copiando la frase qui sotto me l'ha sottolineata di rosso), la " È " con l'accento acuto invece che grave. Un'inezia, insomma, ma te la segnalo in caso volessi correggerla. È stata una lettura davvero intensa, al termine della quale posso solo farti i miei complimenti! Un saluto, Mari