Recensioni per
E’ un essere umano.
di _Agrifoglio_

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
23/11/19, ore 17:07

Componimento molto bello e struggente, Alain è un altro bel personaggio, multisfaccettato e complesso,hai affrontato il dolore, la perdita, il riscatto in maniera magistrale. Complimenti.

Recensore Master
12/11/19, ore 14:28

Ciao Agrifoglio. La scena in cui Alain rimaneva a vegliare la sorella morta,con il suo volto stravolto dal dolore,mi è sempre rimasta impressa. In questa storia quello che ben risalta è lo stato di essere umano,associabile a tutti come anche per Alain,nell'esplicazione del perdono. Un perdono che non può che farlo sentire meglio,dopo tanta rabbia e tanta sofferenza,attraverso il tuo scritto. Un saluto. :)

Recensore Junior
10/04/19, ore 23:12

Mi accorgo, adesso che sono tornata, che mi sono persa un sacco di bravissime autrici in questi anni...quando ho letto la tua recensione sono corsa a guardare cosa hai scritto e ho cominciato da questa one-shot...e caspita, mi ha colpita moltissimo. Complimenti, scrivi davvero bene e questo Alain è struggente. E' un personaggio che io amo molto, quello del manga lo amo ancora di più. E' un'anima giusta, e nasconde la fatica di vivere dietro ai suoi modi. Ma ha un grande cuore. Grazie per avergli reso giustizia e per la bellezza della tua scrittura. Sono curiosa di leggere il resto. Leia

Recensore Master
01/11/18, ore 18:21

E bravo Alain, pure lui dopo tutto è un essere umano. Io non sarei stata cosi magnanimo con chi mi ha distrutto la vita bel racconto, brava

Recensore Master
25/10/18, ore 20:50

Meraviglioso... Bellissima oneshot davvero. Oscar vista con gli occhi di colui che è stato aiutato nel momento del bisogno... Avrebbe potuto comportarsi come tutti i nobili e invece.. Ha pagato il funerale della sorella... Solitamente non leggo storie dove Alain o altri sono protagonisti, ma questa oneshot merita di essere letta. Un abbraccio affettuoso Xoxo

Recensore Master
24/10/18, ore 11:05

Che bella questa Os! Dico la verità, ultimamente il tempo è tiranno e mi era sfuggita, ma sono stata contenta di recuperare. Ci presenti infatti uno spaccato struggente e drammatico della vita di Alain, dando voce al suo dolore e ai suoi comprensibili rimpianti in maniera magistrale (da brividi il confronto tra la Diane ridente e profumata e l'olezzo di morte di quella giovane senza vita dagli occhi vacui) In fondo aveva dato molto per scontato, Alain: le persone che amava, le sue convinzioni su Oscar e André. Alla fine troverà proprio in loro, nonostante lo strazio, la sua nuova famiglia (anche se noi sappiamo quale tragedia segnerà di nuovo a breve la sua vita) e riuscirà persino d avere la forza di perdonare... perché anche l'uomo che ha involontariamente fatto del male a Diane, è soko in essere umano. Considerazione che dovremmo tutti tenere a mente sempre, la vendetta non è giustizia e tutti possiamo sbagliare. Bellissima dunque questa tua versione della reazione di Alain alla morte di Diane e di Madame de Soisson; non so se hai letto il Gaiden di Alain, l'Ikeda farà incontrare Alain e il mancato cognato mentre questi è in fuga con la moglie e per un attimo penserà di vendicarsi... ma alla fine l'esito sarà lo stesso, l'animo del nostro soldato è troppo nobile e buono per lasciarsi sopraffare dall'odio. Alla prossima!

Recensore Veterano
23/10/18, ore 20:34

Molto originale, soprattutto nella ripetizione di questa caratteristica "umana" della debolezza psicologica dei personaggi. Tutti quanti che mostrano appunto il loro lato più umano: Oscar nel donare sostegno economico al funerale di Diane, il suo presunto sposo in quelle lacrime da coccodrillo, la rabbia di Alain nel volerlo menare. È una sorta di "vivi e lascia vivere", come se ad un certo punto Alain capisce che la vita deve andare avanti e con lui anche i nuovi punti di vista, soprattutto nei riguardi di cui, all'inizio, gli sembrava una presenza insidiosa (Oscar e Andrè). Chissà se ci sarà un seguito! A presto 🙋

Recensore Master
23/10/18, ore 17:25

Davvero struggente questo ritratto di Alain e dei suoi dolori, ma anche della sua forza d'animo.

Recensore Veterano
23/10/18, ore 15:59

Ciao! In attesa di riprendere a leggere "La leonessa di Francia", ho voluto leggere questa tua storia. Io non sono una fan di Alain, non mi è mai piaciuto molto, soprattutto, per la sua " infatuazione" per Oscar, per la sua ingerenza nel mondo di Oscar e André. Certo, prima che Oscar lasciasse la guardia reale, c'era la presenza di Fersen, ma il conte, secondo me, proprio perché innamorato di un'altra donna, è stato sempre molto leale nei confronti di André, più di quanto lo sia stato Alain o più di quanto lo sarebbe stato Alain, se avesse avuto l'occasione per stare con Oscar. E, tuttavia, ho sempre pensato che, in fin dei conti, nonostante la mia antipatia, Alain sia un personaggio dall'animo buono. E, in questa storia, mi sembra tu abbia saputo mettere in mostra, con la tua solita maestria, proprio la sua umanità e la sua empatia, la sua capacità di cogliere i limiti e le fragilità degli altri, limiti e fragilità che lo inducono a perdonare anche l'uomo che ha indotto Diane a togliersi la vita.

Recensore Master
23/10/18, ore 09:18

Bellissima one shot. Descrivi un Alain secondo me assolutamente fedele al personaggio così come è stato caratterizzato da Dezaki. Ma andiamo con ordine.

Trovo squisita la frase “ Troppo fragile per questo mondo, giudicata indegna di quell’altro…”. Ma ce ne sono molte altre che mi sono piaciute.

Alain passa attraverso un corridoio di emozioni crescenti che lo portano al perdono finale. Inizia con un inaspettato – per i suoi compagni – rispetto per il comandante, maturato all’interno di una coscienza onesta che sa andare oltre il cameratismo, a tratti volgare, che gli aleggia attorno.

Continua con i sensi di colpa nei confronti della sua Diane, uccisa dalla crudeltà di questo mondo e rifiutata dal bigottismo dell’altro.
Il calvario prosegue con la morte della madre, che forse non ha resistito al dolore del lutto.

E arriviamo alla tappa finale di questo percorso di crescita che si snoda in una via crucis e finisce con una frase del Vangelo.

La viltà messa di fronte al coraggio. Il calore e l’attrazione di una seconda famiglia a dargli la forza di sopportare la perdita della prima. Un’etichetta che cade per svelare solo un uomo. Che dire assassino è un inutile spreco di parole: è sufficiente dire uomo per dire debolezza. È sufficiente dire essere umano per dire forza.

A presto,
Ilaria
(Recensione modificata il 23/10/2018 - 09:20 am)

Recensore Junior
23/10/18, ore 01:26

Premesso che Alain lo trovo un po' difficile da inquadrare, in questa storia mi è piaciuto molto. Così distrutto dalla morte di Diane, ma alla fine così forte- un personaggio in cui ci si può immedesimare. La sua parte peggiore è stata a tanto così dall'avere la meglio, ma il lato più nobile del suo animo lo ha fermato. Ed è un lato che è stato coltivato dalla compassione e dal rispetto che gli hanno dimostrato Oscar e André.

C'è tanto contrasto tra la sua nobiltà d'animo e l'atteggiamento vigliacco dell'ex fidanzato di Diane, ma in fondo anche un vigliacco è una persona. E comunque non varrebbe la pena che Alain si rovinasse la vita, quando ci sono ancora amici che gli vogliono bene e che lui in un certo modo considera come esempi di comportamento.
Mi intristisce pensare al fatto che presto questi amici li perderà- ma l'importante è che gli abbiano trasmesso qualcosa di così importante come il rispetto di sé stesso e degli altri, e la capacità di perdonare.

E' una storia piccola, ma così vera ed emotiva... mi ha davvero spiazzata (nel miglior senso possibile)! Davvero bella!!

Recensore Master
22/10/18, ore 22:16

Carissima, questo tuo racconto mi è piaciuto molto perché è molto 'crudo e veritiero 'in perfetto stile 'Agrifoglio''..concordo con Canto (premesso che ognuno è libero di scrivere e inventarsi le ff come gli /le pare ..poi si possono leggere o meno!)qui Alain è semplicemente se stesso senza filtri e maschere ..un soldato, un figlio ,un fratello e un amico ..a presto

Recensore Master
22/10/18, ore 21:04

È eccezionale questo Alain! L'hai colto nei momenti più bui della sua vita. Eroico e fuori dal coro quando difende Oscar. Eroico, struggente e addolorato quando seppellisce la sorellina e poco dopo la madre. Coraggioso, stoico, seppur iracondo quando non si abbassa al livello del verme che gli ha cancellato tutti gli affetti. In fondo è solo un essere umano. Mentre Alain è stato misericordioso e superiore. Ha visto il comportamento di André e Oscar, loro hanno perdonato e lui anche, il loro esempio gli ha salvato la vita, e soprattutto gli ha fatto vedere la realtà con altri occhi. Gli occhi di persone speciali, che hanno reso speciale anche lui, rendendolo migliore. Bellissimo, magistrale a presto 💓

Recensore Veterano
22/10/18, ore 21:04

Mi piacciono i racconti in cui un'espressione si usa per momenti diversi come hai fatto in questo caso. È un modo per riallacciare benissimo i pensieri di un personaggio, ma anche per chiudere il cerchio e la storia.

Alain riesce a vedere la fragilità dell'essere umano, nonostante i suoi dubbi. Oscar non è idealizzata, ma è resa molto umana, difendendola davanti ai suoi compagni. Risulta anche una donna generosa che lo aiuta nel momento del bisogno.

C'è molta carne al fuoco, tratti diversi aspetti in pochi paragrafi. L'amicizia, la vendetta, il perdono, la famiglia. La disperazione toccata con mano, ma che non si tramuta in vendetta completa. Mi hai ricordato un po' Rosalie che sarebbe stata pronta ad uccidere la Polignac, ma poi ha scoperto che la vendetta non l'avrebbe portata da nessuna parte che in un vuoto più grande. E Alain è molto maturo e sceglie di tornare da quella che ormai considera la sua famiglia (dall'amico/fratello e la sua donna? O semplicemente da quel cameratismo che gli serve per tirare avanti).

Bellissime le immagini della bocca dell'inferno in cui si trovava Alain e l'inferno dell'uomo che ha tradito Diane. Lo consideri come un nuovo personaggio perchě in effetti non è mai comparso nell'anime, ma la sua presenza si fa sentire con uno dei tanti suicidi nei cartone.

Recensore Master
22/10/18, ore 20:56

Recensisco a caldo, non so cosa potrà uscir fuori ,però ci tenevo ad esprimere quanto prima un plauso , un vivo apprezzamento per la tua storia.
Questa oneshot ci offre diversi piani di lettura.
È incentrata sulla trasformazione di Alain( di manga e anime), una trasformazione che nasce dalle avversità della vita, dall'incontro/scontro con Oscar,dall'amicizia sincera di André.
Un cambiamento radicale che lo rende maturo, e addirittura in grado di contenere gli impulsi, di frenare la sete di vendetta che lo divora....Non so se il vero Alain sarebbe stato capace di tanto. Certamente non era un assassino, forse anche lui, come la piccola Risalire, innanzi alla possibilità di farsi giustizia da sé per vendicare quelle morti, avrebbe deposto le armi......tuttavia mi sembra il tuo Alain molto consapevole, forse troppo.
Non così annichilito dal dolore da farsi sopraffare. Ne'dalla disperazione né dall'odio.
Anche quel bellimbusto che ha tradito la fiducia di sia sorella, in fondo è un essere umano.
Un vigliacco senza dignità né onestà.
Un miserabile per il quale non è nemmeno opportuno sporcarsi le mani.....tanto poi, alla fine,a pagare le conseguenze sarebbe stato unicamente lui.
Mi piace questo Alain che ci hai delineato, senza dubbio soffre, è sconvolto dal dolore,ma ha trovato in Oscar e André è nella compagnia militare, una ragione per continuare a vivere e a lottare. Brava .
P.s. Sono dubbiosa. perché il rating e' arancione?
Non si ci sono contenuti inerenti alla sessualità, secondo me , un rating giallo era più che sufficiente .
Le tematiche sono forti, il linguaggio è a tratti scurrile ma nulla da potersi ritenere vietato ai minori di 14 anni,esce di peggio, da certe bocche , apparentemente ignare ;))
(Recensione modificata il 22/10/2018 - 10:35 pm)